Running Mag 07 2021

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ph: dotshock.com

Tempo di record

Lo scorso 25 giugno la World Athletics ha pubblicato la lista aggiornata delle scarpe, da pista e da strada, approvate in base al regolamento tecnico del 28 luglio 2020. Portando avanti l’obiettivo di scongiurare il “doping tecnologico” e preservare l’integrità dello sport

_ di CRISTINA TURINI

L

o scorso anno è stato proprio Sebastian Coe, presidente

Laddove World Athletics abbia motivo di ritenere che un mo-

World Athletic ed ex consulente Nike, a voler mettere i pri-

dello o una tecnologia specifica possano non essere confor-

mi paletti e regolamentare le “scarpe con il tacco”, dopo

me alle regole (o al loro spirito), può sottoporl a studio e vie-

le polemiche derivate dal record di Kipchoge. Con l’intenzione,

tarne l’uso mentre è in esame. E qui veniamo al famoso elenco

non tanto di controllare il mercato del footwear, ma imporre dei

pubblicato il 25 giugno dove alcune scarpe sono attualmente

limiti ai modelli che portano a vantaggi ingiusti e al cosiddetto

“sotto controllo”. Molte di queste devono ancora essere com-

“doping tecnologico”. D’altronde molti record sono stati abbat-

mercializzate e nel frattempo devono aspettare 12 mesi per

tuti negli ultimi mesi, soprattutto nell’ambito dell’atletica leg-

essere considerate conformi a tutti gli effetti. In questo arco

gera, grazie alle tecnologie esasperate. È stato calcolato che i

di tempo i brand lanceranno in ogni caso i nuovi modelli sul

super modelli portano a un aumento medio della prestazione

mercato, che gli atleti potranno comunque utilizzare come

del 4/5%, qualcuno parla addirittura del 10%. E in una discipli-

“development shoes” a tutti gli eventi sportivi (sempre con la

na come i 100 metri, un vantaggio del genere può essere fonda-

convalida del tempo a discrezione dei giudici di gara) tranne

mentale se non addirittura determinante. I record convalidati e

alle World Athletic series race e ai Giochi Olimpici.

ottenuti con scarpe “fuori norma”, rimangono comunque tali, e superarli diventa piuttosto difficile.

Alla luce di quanto scritto, sembrerebbe che le regole esistenti abbiano una serie di escamotage per rassicurare comun-

In molti casi è compito dei giudici di gara accertarsi che gli

que le aziende e gli atleti, ma allo stesso tempo c’è la volontà

atleti corrano con modelli “in regola”, in altri è l’atleta stesso a

di contrastare il doping tecnologico, anche se attraverso nor-

dover dichiarare, prima della partenza, la scarpa indossata,

me non sempre chiare o comunque interpretabili. Certamen-

in base alla quale i tecnici potranno decidere se convalidare

te il processo di World Athletic è in continua fase di aggior-

la prestazione o se mandare in esame il modello in questio-

namento e di miglioramento, ed è indispensabile per tenere

ne. Il regolamento vuole che l’atleta indossi scarpe che siano

sotto controllo un’inarrestabile evoluzione tecnologica, dalla

conformi al punto 5.13 del regolamento in termini di spessore

quale non si torna più indietro. La cosa che più sta a cuore a

massimo della suola (40 mm) e al suo interno sia inserito un

molti di noi è che l’integrità di questo sport rimanga tale. Al di

solo elemento rigido, o anche più di uno ma non sovrapposto.

là di tutte le azioni di marketing messe a punto dai brand più

Per le chiodate è consentita una piastra aggiuntiva ma solo

importanti, teniamo a mente il record imbattuto di Florence

allo scopo di fissare le punte alla suola (e già questo dettaglio

Griffith sui 100 e i 200 m piani, da oltre 30 anni. Con l’augurio

potrebbe essere interpretato) e la suola non deve essere più

che alle prossime Olimpiadi lo possa infrangere un’atleta e

spessa di 25 mm.

non una scarpa.

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