APPROFONDIMENTI DI DAVIDE L. BERTAGNA
LISTINI BIKE: PERCHÉ SEMPRE PIÙ ALTI?
Da mesi emerge una situazione che sta scontentando negozianti e clienti finali. Le cause sono molteplici e riguardando l’intera filiera. Una possibile soluzione? Rilocalizzare la produzione
C
on la nostra inchiesta la Carica dei 101 stiamo ascoltando e comprendendo, dalle parole dei negozianti, come la maggior parte dei produttori di biciclette abbia avuto problemi nella consegna dei modelli e sia stata costretta ad aumentare i
prezzi dei listini. Difficoltà che hanno pesato sulle tasche dei consumatori, che hanno deciso a volte di ricorrere a modelli usati per questioni economiche, ma anche per avere un mezzo pronto subito, senza dover aspettare mesi per l’arrivo della bici richiesta. Complessità che hanno influito anche sulle scelte dei negozianti che hanno provato a spiegare ai clienti cosa sta affrontando il mercato della bicicletta che, dopo il boom del 2020, ha dovuto fare i conti con una nuova situazione. Sicuramente parte della colpa è da imputare (scegliete voi le percentuali di responsabilità) alla crescita dei costi delle materie prime, alla logistica sempre più complessa dopo lo scoppio della pandemia e, infine, alla maggiore richiesta di mezzi a due ruote. La pandemia sta lasciando una serie di complicazioni sugli equilibri globali di cui andranno sicuramente analizzati gli effetti nel lungo periodo. Primo tra tutti, dopo anni di inflazione inesistente, si torna a parlare di aumenti dei prezzi capeggiati dalla crescita delle materie prime che stanno colpendo praticamente tutti i settori industriali.
P R E Z Z I D E L L E M AT E R I E P R I M E I N F O R T E R I A L Z O ( Q U OTA Z I O N I I N D O L L A R I )
P R E Z Z I D E L L E M AT E R I E P R I M E : Q U A L E C R E S C I TA ? Al primo posto ci sono i beni energetici che sono aumentati di oltre il 105% in una sola stagione facendo schizzare verso l’alto i costi di produzione in diversi settori. Al secondo posto troviamo i beni ferrosi che tra ottobre 2020 e ottobre 2021 hanno visto una crescita di quasi il 75%. Questi sono prodotti molto utilizzati nell’automotive (altro comparto che sta affrontando diverse difficoltà) e nel settore delle due ruote. Sul terzo gradino del podio troviamo invece i beni chimici organici che hanno registrato un incremento superiore al 50%. Situazione che anche con l'inizio del 2022 non sembra arrestarsi, con i prezzi dell’energia che segnano un +55% per l'elettricità e un +41,8% per quello del gas naturale.
M A T E R I A P R I M A
12
PERCENTUALE DI AUMENTO
Energetici
+105,16%
Ferrosi
+73,09%
Chimici Organici
+54,78%
Legno e Carta
+44,66%
Non Ferrosi
+38,76%
Fibre Tessili
+31,09%
Plastiche
+28,81%
Chimica per l’Industria
+24,70%
Alimentari
+22,05%
Chimici Inorganici
+21,87%
Bikefortrade • numero 3 - 2022