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Cinesport: Dolcissime
from Stadium n. 9/2024
by Stadium
Un film che per i suoi valori è stato sposato dal CSI, che lo ha promosso nel 2019 all’interno del Villaggio dello Sport al Giffoni Film Festival. Tre “dolcissime“ sincronette che galleggiano fra bullismo, autoironia, uso e abuso dei social. Non una commedia tutto zucchero, ma un messaggio di rispetto e di impegno a favore dell’adolescenza. Specie verso quelle ragazze con disturbi alimentari. Un film che, cambiando gli scenari, sa dirci che «ognuno è prezioso così com’è!».
di Andrea Barbetti
“Chiattone”: si definiscono più volte così, per rabbia e amore di sé, le tre dolcissime adolescenti protagoniste di questa incisiva pellicola di Francesco Ghiaccio, presentata al Festival di Giffoni nell’estate del 2019. La città è Torino, l’età quella dei fiori profumati: Chiara, Letizia e Maria Grazia respirano giovinezza, amano polpette e lasagne, frequentano lo stesso istituto, vanno alle feste, al parco, sfaccendate a testa in su a fissare l’azzurro del loro domani. Ma notano spesso negli sguardi degli altri – a casa come a scuola, dai genitori ai compagni di classe – quel misto tra compassione, disagio e disprezzo che subisce chi non è in linea coi tempi. Per peso, per amore, per interessi, per scelte di vita. Lo stigma colpisce e lo specchio per alcune fa più male del solito.
Le tre ragazze però non mollano né cibo né vita, anzi reagiscono sfidando sé stesse e il mondo: «Ci siamo anche noi, guardateci!». Incerte ma unite, smarrite ma forti. L’impresa che scelgono è titanica, perché Ghiaccio e Marco D’Amore ritagliano su di loro una sceneggiatura dall’impatto automatico: il filone cinematografico sportivo di riferimento parte dalla Svezia (“The Swimsuit Issue”, 2008), passa per la Francia (“7 uomini a mollo”, 2018) e arriva da noi.
Parliamo di nuoto sincronizzato, disciplina di ardua meraviglia, di coreografica armonia a suon di musica. Bravi, l’avrete capito: il trio affronta una tra le montagne più alte. Sarebbe però un errore immaginare una commedia tutta zucchero e pasticcino: il regista conosce bene l’adolescenza di oggi, crea un quadro più articolato, dove uso e abuso dei social hanno un ruolo centrale. Si arriva al lieto fine, certo, ma scalando muri di incomprensione che la nostra società consumistica e plastificata produce a comando. Scopriamo infatti, scena dopo scena, che soffriamo tutti: chi ha qualche chilo in più per danzare nell’acqua come chi pena sul peso raggiunto, vedi l’antagonista-amica Alice, perché il salto finale sia perfetto. Ma quale codice globale stabilisce che una sola sia la bellezza, una sola l’armonia di un corpo nell’aria, per terra o nell’acqua?
I volti noti di Valeria Solarino e Vinicio Marchioni accompagnano le nostre adolescenti dentro un esordio sul grande schermo che affrontano con coraggio e bravura.
“Dolcissime”, senza rinunciare ad un linguaggio semplice e giovanile, lancia un messaggio forte di rispetto e d’impegno a favore dell’adolescenza, soprattutto verso le ragazze, che pagano un prezzo altissimo, d’acuto malessere, per colpa di cliché estetici ancora imperanti. Un plauso dunque al CSI, che ha sposato il film promuovendolo a livello nazionale e locale.
Che aspettate dunque a vederlo?
DOLCISSIME
Regia di Francesco Ghiaccio, con Giulia Barbuto, Alice Manfredi, Margherita De Francisco, Giulia FiorellinoGenere Commedia - Italia, 2019, durata 85 minuti.