Stadium n. 0/2021

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JOMA @jomasportitalia


PAROLA DI PRESIDENTE

Bentornato Stadium UNA VOCE AUTOREVOLE, UNO STRUMENTO IN PIÙ PER FARE LUCE, CULTURA E DOVE INCONTRARE IL CSI

C

i siamo. Dopo tanto tempo, tanti progetti e dopo aver vissuto nel sogno di una ripresa delle pubblicazioni, ecco di nuovo “Stadium”, il periodico fondato nel 1906 e che attraverso tante vicende contraddittorie, celebrando la forza della comunicazione associativa e soffrendo di alcune pause, è arrivato sino a noi. Mai ci eravamo dimenticati di questo prestigioso periodico che si è assunto l’onere nel passato di “unire” l’Associazione e di portare la sua voce, serena e autorevole, pacata e positiva, in tutto il Paese. Forse qualcuno rimarrà sorpreso. Qualcuno altro scettico sulla opportunità di tornare in questo momento storico. La risposta è nella adesione coerente ad un ideale: il CSI è progetto per la persona, è proposta sportiva educativa e formativa, è cultura. Senza un luogo di incontro e di dialogo come si fa ad essere CSI? Per questo è rinato “Stadium”, un collegamento con istituzioni e

territorio che ci permette di esprimere il nostro orizzonte, di portare alla riflessione collettiva le nostre idee e ancor di più i nostri progetti. Oggi più che mai, in un mondo affollato di voci che urlano certezze, c’era bisogno di “Stadium”. E immagino che il nostro periodico, edito sia in modalità cartacea sia digitale, possa essere come il fiammifero acceso in una sala buia, affollata e nel panico perché improvvisamente senza luce. Non nel coro di chi si lamenta o grida il proprio disagio; preferiamo invece essere chi accende il fiammifero e cerca di “fare luce”. Per le nostre competenze, per ciò che siamo, e siamo stati. E specialmente per la nostra cultura radicata nel Vangelo e nel messaggio salvifico del Cristianesimo. Riprendere in occasione del Meeting di Assisi assume poi un grande significato simbolico perché ripartiamo nei giorni del raccoglimento, della preghiera, del dialogo interno e verso l’esterno; e nel cuore della fraternità cristiana. Con “Stadium” ognuno di noi avrà

uno strumento di dialogo in più per andare oltre i confini geografici, evitando egocentrismi. Più uniti saremo più forti e capaci di difendere i nostri ideali, incoraggiando chi si mette al servizio dei giovani e di quelle comunità meno strutturate, più indifese. Le buone pratiche di qualcuno potranno così essere ancora più facilmente conosciute e fatte proprie da altri, per rendere capillarmente diffusa la cultura dello sport che fa bene alla gente, che aiuta corretti stili di vita, che apre vie di solidarietà sociale equilibrata e sostenibile. Mi auguro che questo nuovo periodico venga accolto per gli aspetti positivi che porta con sé, e sia sempre più bello, interessante, ricco. Ringrazio tutti coloro che si sono messi a disposizione per questa nuova entusiasmante avventura e auguro a tutti di trascorrere un sereno Natale così come di iniziare un bellissimo anno nuovo. Vittorio Bosio Presidente nazionale CSI

Stadium

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L’ANGOLO DELL’ASSISTENTE

A Natale, l’impegno e l’amore per far ripartire la vita IL BAMBINO CHE NASCE E L’INFINITA PAZIENZA DI RICOMINCIARE

I

l bambino che nasce a Natale ci ricorda che vivere può essere definito come l’infinita pazienza di ricominciare. Tutti noi che, da più o meno anni, abbiamo iniziato la nostra esistenza, davanti a questo bimbo in fasce siamo sollecitati a fare i conti con una sillaba molto banale, formata da due semplicissime lettere: RI. Due sole lettere chiamate a comporre le parole più tipiche del vocabolario cristiano, che propone un “da capo”, “ancora”, “di nuovo”, “un’altra volta”. Quando crescerà e percorrerà le strade della Palestina, questo bambino annuncerà la “bella notizia” che sarà sempre possibile ricominciare dopo una malattia, una colpa, un fallimento, addirittura dopo la morte. La sua vita percorrerà sentieri di ripartenze: per il lebbroso sarà una pelle di primavera, per l’uomo incappato nei briganti l’amicizia di uno straniero, per il cieco nato il volto dei suoi genitori, per il paralitico un passo di danza

Dio non spreca la sua eternità in vendette, neppure la sua onnipotenza in castighi ma si impegna con infinito amore per far ripartire la vita. Con lui si vivono solo inizi, non si stilano consuntivi ma si tracciano preventivi con la sua barella, per Giairo la sua bambina che sorride tra le braccia. “È bello vivere – scriveva Cesare Pavese – perché vivere è cominciare, sempre e ad ogni istante”: quando sbagli strada ripartire da capo; là dove ti eri seduto, rialzarti; mollare gli ormeggi a ogni alba ma non verso giorni riciclati o fotocopie sbiadite. Con Gesù Bambino c’è sempre un dopo perché non permette che ci arrendiamo, offre sempre una seconda possibilità, e non soltanto una volta, ma ogni volta di nuovo. La sua tenerezza scrive nel cuore di ogni persona la parola “futuro”

e libera l’avvenire di una vita che desidera fortemente iniziare da capo scrollandosi di dosso le scorie di una vecchia storia ormai finita. A Natale, Dio non spreca la sua eternità in vendette, neppure la sua onnipotenza in castighi ma si impegna con infinito amore per far ripartire la vita. Con lui si vivono solo inizi, non si stilano consuntivi ma si tracciano preventivi. don Alessio Albertini Assistente ecclesiastico nazionale CSI Stadium

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Stadium

I CONTENUTI & LA SQUADRA

Bentornato Stadium

p. 3

A Natale, l’impegno e l’amore per far ripartire la vita

p. 4

Intimamente Assisi

p. 7

Il CSI verso inclusione, partecipazione e alleanze

p. 8

Grazie don Vittorio, ci hai fatto vivere, crescere e prosperare

p. 12

Gioca con CSIPLAY Tennis&Padel

p. 13

La nuova “Riforma dello sport”

p. 14

Ripartire per rinascere

p. 18

Pagine di sport tra gli scaffali

p. 36

EDITORE Centro Sportivo Italiano Via della Conciliazione, 1 - 00193 Roma www.csi-net.it - comunicazione@csi-net.it

GRAFICA Gianluca Capponi - gianluca.capponi@csi-net.it Loretta Pizzinga - grafica@csi-net.it

DIRETTORE EDITORIALE Vittorio Bosio

STAMPA Varigrafica (RM)

SEGRETERIA DI REDAZIONE Felice Alborghetti, Gianluca Capponi

HANNO COLLABORATO Agnese Gagliano, Alessandro Frattaroli, Antonella Sabia, Daniel Mazzini, Daniele Zaccardi, Francesco Piccone, Giacomo Mattioli, Giovanni Mauriello, Ilario Tancon, Ivano Rolli, Marco Rompietti, Mario Casu, Miranda Parrini, Paolo Seminati, Raffaele Candini, Sara Angheben

FOTO Archivio fotografico CSI

Stadium è iscritto presso il Tribunale di Roma - Sezione Stampa al n. 158/2021 del 5/10/2021

DIRETTORE RESPONSABILE Leonio Callioni REDAZIONE Felice Alborghetti - stampa@csi-net.it

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TimeOut

L’11 e il 12 dicembre si tiene nella terra di Francesco il tradizionale meeting per dirigenti

Intimamente Assisi I

l CSI torna ad Assisi, l’11 e 12 dicembre proseguendo il cammino, con uno sguardo nuovo, rivolto al futuro e al presente, senza dimenticare la strada percorsa. Riparatori di brecce e restauratori di strade. Sono le parole del Profeta Isaia ad ispirare il tema del Meeting 2021, un incontro associativo più intimo, aperto solo ai Presidenti Territoriali ed ai membri del Consiglio Nazionale. Per motivi legati al contingentamento degli spazi comuni anticontagio, l’invito quest’anno è infatti limitato a chi rappresenta l’Associazione sul territorio. Rispondere “presente” a tale appello equivale a far vivere i propri tesserati nella terra feconda e rigenerativa di Francesco. Nel pieno della spiritualità di Assisi, l’Associazione, in occasione della Celebrazione eucaristica, ricorderà mons. Vittorio Peri, recentemente scomparso: la persona che più di tutte volle, guardando ai giovani, ideare e promuovere questo Meeting in Umbria all’ombra del Santuario del Patrono d’Italia. Ad introdurre i lavori, sabato 11 dicembre presso la Domus Pacis,

sarà l’assistente ecclesiastico nazionale, don Alessio Albertini, quindi a seguire interverranno il presidente nazionale CSI, Vittorio Bosio e don Gionatan De Marco Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport della CEI. Poi saranno le idee dai territori a progettare insieme il futuro del Centro Sportivo Italiano. Dopo la cena, la Messa presso la Cattedrale di San Rufino presieduta da S.E. mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e Foligno. Domenica, la chiusura con il confronto e il dibattito associativo. Idealmente quest’anno il CSI da S. Maria degli Angeli guarderà al Colle del Paradiso immaginandovi mons. Vittorio Peri, dal 1995 al 2005, consulente ecclesiastico nazionale nell’associazione, che è salito in cielo nella mattinata di martedì 24 agosto. Amato e stimato da chi lo ha conosciuto. Sacerdote appassionato del Vangelo, della cultura, dello sport e della comunicazione. Ha saputo annunciare Gesù nel nostro tempo leggendone i segni. Stadium

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Il CSI verso inclusione, partecipazione e alleanze Per mons. Antonino Raspanti, vicepresidente per l’Italia meridionale della CEI, il CSI deve tornare ad essere vivo nei quartieri, nelle case e nei contesti difficili: una presenza per tutti 8


ALLA VIGILIA DI UN MOMENTO PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVO PER L’ASSOCIAZIONE QUAL È L’INCONTRO DI ASSISI, STADIUM HA INCONTRATO IL VICE PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, MONS. ANTONINO RASPANTI, MEMBRO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA CULTURA, DA DIECI ANNI ALLA GUIDA DI UNA DIOCESI IMPORTANTE QUALE ACIREALE E NEL SUO LUNGO CAMMINO PASTORALE, MOLTO VICINO E INCLINE ALL’UNIVERSO SPORTIVO

LO SPORT È UN GRANDE ALLEATO DELLE FAMIGLIE. FONDAMENTALE IL RUOLO DEI DIRIGENTI E LA COLLABORAZIONE CON LA DIOCESI E LE PARROCCHIE. BENTORNATO STADIUM! TANTI AUGURI

Come vede oggi la presenza del CSI nella società del nostro tempo, tanto più disorientata dopo la terribile pandemia e le conseguenze devastanti sull’assetto sociale? La presenza del CSI, come ho avuto modo di ribadire già al convegno dello scorso settembre, organizzato dal CSI Sicilia, e al quale ho partecipato, assume un grande ruolo sia nella società e sia come risvolto dei principi cristiani che si applicano anche alla vita fisica di ogni persona e quindi anche nello sport. È vero che tutti guardiamo con attenzione alla nostra presenza e al riconoscimento ufficiale come quello del comitato olimpico internazionale, del CONI e così via. Tuttavia la peculiarità del CSI è quella di vivere la vita sportiva come conseguenza, applicazione e riverbero di alcuni grandi principi della fede cristiana come la creazione. Dio crea il mondo e l’uomo, a cui affida la responsabilità della corporeità, della salute, della forza e dell’energia. È necessario trasmettere quindi valori che non sono solo competitività o perfomance, ma anche la “non esclusione” e la partecipazione come principio della dignità umana. Per questo motivo la proposta del CSI può essere ancora valida ed essere quell’antidoto necessario per ripartire anche in questo momento storico segnato dalla pandemia e dalle conseguenze devastanti che essa continua a portare. Stadium

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Il CSI verso inclusione, partecipazione e alleanze La scelta del suo motto episcopale “humilitas ac dulcedo”, ha trovato conferma nelle sue parole e nelle sue opere con una disponibilità all’ascolto, al sostegno, alla condivisione con tutti coloro che si mettono al servizio dei bambini e dei ragazzi che vanno accolti e formati in ambienti amorevoli. Cosa vorrebbe dire per incoraggiare i dirigenti delle società sportive che si sentono a volte esposti e poco considerati? Il ruolo dei dirigenti è cruciale nella direzione delle necessarie “politiche di sostegno associativo”, verso le quali non occorre mai indietreggiare ma continuare a proporsi e spendersi anche per loro. Per tali

ragioni bisogna continuare a proporsi sia presso le strutture ecclesiastiche (Vescovi e Sacerdoti), sia presso le famiglie. L’opera del CSI, insieme a quella di tutte le società sportive a voi legate, continua ad essere strumento di evangelizzazione. La esistenza del CSI deve tornare ad essere una presenza viva nei quartieri, nelle case e nei contesti difficili, una presenza per tutti. I dirigenti siano impegnati in prima persona nella promozione dei valori del Vangelo, siano responsabili nel condividere con i presbiteri la missione educativa, ponendo molta attenzione alla formazione cristiana. Attraverso la loro azione tipicamente sportiva debbono creare sempre più relazioni solide attorno ai valori immediatamente prossimi all’evangelizzazione.

È necessario trasmettere quindi valori che non sono solo competitività o perfomance, ma anche la “non esclusione” e la partecipazione come principio della dignità umana 10

Il tema della famiglia le è sempre stato particolarmente caro, così come pure il tema dell’etica nella società. Pensa che il CSI attraverso la gestione delle attività sportive possa essere un concreto alleato nel compito formativo dei figli, spesso gravoso oltre ogni limite, delle famiglie e della scuola? Se il compito educativo e formativo è sempre importante, nel CSI è cruciale, in quanto la vostra Associazione si ispira al valore assoluto della persona umana, alla sua parità ed alla sua dignità. Si aspira ad una politica sportiva inclusiva, che oggi è perseguita da tutti (leggi, governi e le stesse agenzie sociali) in un contesto, invece, selettivo e che si espone


L’intervista

ad idolatrie e violenza. In realtà, lo sport, insieme alle comunità parrocchiali, deve essere un alleato della famiglia ma anche della vita democratica. Infatti, se è vero che lo sport che tende all’agonismo viene promosso e viene avallato da qualsiasi regime autoritario (si pensi ai romani, al regime fascista e ad altri esempi dei giorni nostri), quello della partecipazione piena, dell’inclusione, che aiuta ogni cittadino, ogni figlio di Dio, aiuta a capire che è importante esserci e partecipare, offrendo il proprio contributo. Gli oratori e le parrocchie sono i primi e più importanti luoghi di accoglienza dei bambini e dei ragazzi che fanno sport educativo. Ritiene che questa collaborazione tra Chiesa e CSI possa continuare e possa dare sempre buoni frutti a favore delle giovani generazioni? La collaborazione tra Parrocchia, Diocesi e CSI è fondamentale. Il tema delle alleanze educative sta a

cuore a noi tutti, però c’è da fare uno sforzo reciproco. Gli oratori devono aprirsi di più e comprendere il valore che può scaturire dall’ospitare una società e\o un gruppo sportivo, come quello che il CSI promuove. Dal fronte opposto il CSI deve tentare di non strumentalizzare o semplicemente “approfittare” di una parrocchia solo come luogo dove reperire con facilità un campo sportivo, magari a prezzo di saldo, ma al contrario essere molto attento nel richiedere e cercare fortemente alleanze educative a cominciare dalla vita parrocchiale. È necessario che questi due mondi si avvicinino per provare a costruire alleanze educative in quei luoghi che devono riaprirsi ai nostri giovani. Con l’incontro di quest’anno ad Assisi il prestigioso “giornale” del Centro Sportivo Italiano, Stadium, riprende le pubblicazioni. Era nato nel 1906 e poi, dopo tante vicissitudini, tanti momenti di

gloria e un momento di declino, questa autorevole voce torna a farsi sentire. Vorremmo chiederle un suo auspicio personale e pastorale per la rivista, affinché sia di nuovo e pienamente l’espressione del volto associativo nella società contemporanea. Tutte le riviste vivono grandi difficoltà perché devono sapersi inserire nel nuovo mondo del giornalismo e della comunicazione in generale che si trasforma in un momento di “rivoluzione digitale”. Stadium dovrà saper intercettare le nuove modalità comunicative per arrivare ai giovani, alle società sportive, alle parrocchie, al mondo delle famiglie ed al territorio tutto. Molto dipenderà dalla capacità professionale di saper comunicare nei modi consoni che oggi sono più utilizzati. L’augurio è che Stadium ritorni a diventare un grande contenitore di informazione sportiva/ educativa riconosciuta, apprezzata e sfruttata. Auguri

Chi é Mons. Antonino Raspanti

© Siciliani-Gennari/CEI

Mons. Antonino Raspanti è nato ad Alcamo, in provincia e diocesi di Trapani, il 20 giugno 1959. Dopo gli studi liceali, è entrato nel Seminario diocesano, frequentando quello arcidiocesano di Palermo, conseguendo il Baccellierato in Teologia presso la Facoltà Teologica di Sicilia nel 1982. Ha poi completato gli studi accademici presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, con il Dottorato in Teologia nel 1990. Ha ricevuto il diaconato il 6 marzo

1982 ed è stato ordinato presbitero il 7 settembre 1982, nella Chiesa Madre di Alcamo, da S.E. Mons. Emanuele Romano. Il 26 luglio del 2011 è stato nominato dal Papa Benedetto XVI vescovo eletto della diocesi di Acireale e il giorno 1 Ottobre, ricevendo l’Ordinazione Episcopale nella basilica cattedrale, ha preso possesso della diocesi. Membro del Pontificio Consiglio della Cultura. Dal 24 maggio 2017 vicepresidente per l’Italia meridionale della CEI. Stadium

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Block Notes

Grazie don Vittorio, ci hai fatto vivere, crescere e prosperare di don Claudio Paganini

La sua vita infinita perché capace di trasmettere ad altri uomini i principi grandi dello sport, dell’umanità e della fede. Proprio un anno fa, in occasione del Santo Natale don Vittorio scriveva alla comunità delle sorelle del ministero di San Quirico un biglietto di auguri che terminava con: “Prego perché codesta Comunità vivat, crescat, floreat (se così Dio vuole)”. Ossia possa vivere, possa crescere, possa prosperare (se così Dio vuole). Guardo con questo scritto alla nascita al cielo di Don Vittorio. Per un sacerdote tutto è legato a quella parentesi: se così Dio vuole. Particolarmente in Don Vittorio, questa frase dà il senso della sua vita, pienamente vissuta non per realizzare le proprie ambizioni ma per dare compimento al progetto di Dio. Spesso l’ho sentito come un padre 12

darmi suggerimenti sul come muovermi all’interno del variegato mondo associativo ciessino. Desiderava immensamente poter sostenere i laici in mezzo alle fatiche dell’attività sportiva, troppe volte preda di mercanti, altre volte priva di valori, ma molto spesso sostenuta dal coraggio e dalla tenacia di uomini votati al sacrificio e all’impegno. Uomini coraggiosi e di fede. Questi erano i suoi compagni di viaggio dentro il CSI. A lui il compito di incoraggiarli per cercare la volontà di Dio e trovare nuove vie che indicassero la pienezza di vita attraverso lo sport e la cultura. Quello era parte del suo compito come sacerdote e del mio come suo successore. Raccoglierne il testimone è significato spogliarsi di tante vicende umane ed ecclesiali, superflue nella logica del Vangelo. Ora che don Vittorio non c’è più, dall’alto dei cieli, risuona il suo augurio a noi tutti: Possa vivere, possa crescere, possa prosperare.

È un augurio rivolto al nostro avvenire futuro. Alla possibilità presente per noi tutti di superare il passato e di andare oltre cercando nuovi traguardi e nuovi orizzonti. Una partita non è mai finita finché non è finita, dicono gli sportivi. Ed anche una vita non è mai finita finché diventa capace di trasmettere ad altri uomini i principi grandi dello sport, dell’umanità, della fede. Se vogliamo tutto questo è sinonimo di una cultura sportiva da sempre inseguita. Ma c’è molto di più in questa frase testamento. È l’invito a rialzarci per riprendere il cammino dopo le fatiche della pandemia. È il desiderio che questa nostra famiglia sportiva possa crescere fondata sui valori umani e spirituali. È la certezza che tutti potremmo prosperare, se così Dio vuole, trovando la felicità in ogni attimo del nostro servizio e del nostro impegno associativo. Grazie Don Vittorio. Ci hai fatto vivere, ci hai fatto crescere, ci hai fatto prosperare!


Gioca con CSIPLAY Tennis&Padel Lo strumento digitale per gestire con un click l’attività sportiva delle racchette CSI

Il 2022 si apre con una bella rivoluzione nel mondo del tennis e del padel targato CSI: si tratta del nuovo sistema CSIPLAY, un portale che gestirà il movimento sportivo della racchetta con tanto di categorie, tornei ed un ranking nazionale che correrà in parallelo a quello della FIT, diventando di fatto, una valida alternativa per l’attività sociale dei centri sportivi che condividono i valori sportivi arancioblu. Un sito internet (www.csiplay.it) racchiuderà tutta l’esperienza degli utenti tesserati CSI conservando i loro dati di gioco come succede per i professionisti, ognuno avrà la propria scheda giocatore con statistiche e performance di gioco ma anche palmares ed una chat per dialogare con gli altri players. Ad orchestrare il tutto la potente App MyCSI che, una volta installata sul proprio dispositivo mobile, consente di ricevere notifiche push in tempo reale di utilità come: “Ciao, è stato pubblicato il tabellone del torneo, giochi alle 15 sul campo numero 3!” Per i più intraprendenti c’è anche una gara a tappe in contemporanea nazionale che punta a coinvolgere sempre più

appassionati. Grazie al numero di tornei prefissato i players accedono alla gara con maggiore organizzazione senza dover fare i salti mortali per seguire il tour cittadino. In totale autonomia si effettua l’iscrizione online, utilizzando gateway di pagamento moderni ed efficaci come Stripe, quindi si potrà accedere all’entry list di un qualsiasi torneo nazionale, anche quelli fuori provincia! Ma c’è di più, anche le società affiliate al CSI hanno un gestionale che permetterà di creare e gestire tornei da proporre alla community arancio blu accettando iscrizioni online e abbattendo costi e burocrazia grazie agli articolati sistemi informatici che orchestrano il portale. La competizione ricalca il mondo dei professionisti, un calendario di tappe “fisse” attivabili in ogni provincia d’Italia composto da 16 tornei di diversa importanza, in termini di punti, sia per gli amanti del tennis che per i “pazzi” del padel. Non mancheranno i tornei settimanali, o weekend, organizzati direttamente dai centri sportivi targati CSI per non perdere terreno tra un Master e l’altro o comunque per divertirsi con gli amici. Stadium

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La nuova

Riforma dello sport E quella del lavoro sportivo in vigore (forse) nel Duemilamai DA ONESTI A VELTRONI; DA MELANDRI A GIORGETTI; FINO A SPADAFORA E VEZZALI. CRONISTORIA DALLE ORIGINI DEL COMITATO OLIMPICO NAZIONALE AD OGGI DI UNA VERA E PROPRIA RIVOLUZIONE PER IL MOVIMENTO SPORTIVO, PER CERTI VERSI MOLTO ATTESA, PER ALTRI TEMUTA E CRITICATA.

di Felice Alborghetti

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D

ella necessità di una riforma del sistema sportivo si parla praticamente da sempre, sin da quando, all’indomani della seconda guerra mondiale, le neonata Repubblica confermò l’ordinamento sportivo voluto dal fascismo, che aveva individuato nel CONI l’organo cui era affidato, su delega del Parlamento, il governo dell’intero sport nazionale. Il CONI continuava quindi ad essere un organismo permanente (negli altri paesi si scioglieva e si rinnovava ogni quadriennio olimpico), che gestiva e finanziava lo sport nazionale in totale autonomia usando i proventi di concorsi e lotterie sportive, su tutti ricordiamo il Totocalcio. Lo stesso CSI del fondatore Luigi Gedda vide in questo ordinamento una minaccia per il libero associazionismo sportivo, costretto a dipendere dal CONI, e cominciò a chiedere inutilmente una riforma che distingueva tra sport agonistico, sport scolastico e sport ricreativo. La richiesta di riforma riesplose negli anni ’70, quando l’istituzione delle Regioni affidò a questi nuovi organismi anche il potere della legislazione e della politica sportiva.


Dossier

Si poneva il problema della promozione di ciò che allora era definito “sport per tutti”, uno sport di servizio sociale cui il CONI, pur riconoscendone l’utilità, non considerava tra i suoi compiti primari. Fiorirono in quell’epoca proposte di legge di riforma da quasi tutte le forze politiche, che però non approdarono mai alla fase del dibattito parlamentare, nonostante vi fosse anche un tentativo di unificare tali proposte. Il sistema comincia a vacillare all’inizio degli anni ’90, quando il declino del Totocalcio scardina il principio base della cosiddetta “peculiarità” dello sport italiano, ovvero la capacità di autofinanziamento. E si ricomincia a parlare della necessità di una riforma generale. Nel novembre 1996 il vicepresidente del Consiglio, Walter Veltroni,

ministro vigilante sullo sport, presenta un Disegno di Legge per la disciplina delle società e associazioni sportive dilettantistiche e degli Enti di Promozione Sportiva. La filosofia che informa la proposta è che lo sport ha “due gambe” – lo sport di prestazione e lo sport per tutti – che sono diverse ma interdipendenti, ugualmente importanti e quindi bisognose di pari dignità. Se lo sport di prestazione è già tutelato, ora bisogna tutelare e regolamentare lo sport per tutti. Nonostante l’iniziativa provenga dai vertici del Governo, resta al palo come tutte le altre analoghe dei decenni precedenti. Dall’ottobre 1998 al giugno 2001 è ministro per i Beni e le Attività Culturali, con delega allo sport, Giovanna Melandri. Sistemare la questione del riconoscimento degli Enti di Promozione e dello sport per

tutti all’interno del sistema CONI rientra anche nel suo programma. Con il Decreto Legislativo 242 del 23 luglio 1999 (il cosiddetto “Decreto Melandri”), il Ministro provvede al riordino del CONI, affidando all’ente «l’organizzazione ed il potenziamento dello sport nazionale, ed in particolare la preparazione degli atleti e l’approntamento dei mezzi idonei per le Olimpiadi e per tutte le altre manifestazioni sportive nazionali o internazionali finalizzate alla preparazione olimpica… nonché la promozione della massima diffusione della pratica sportiva, nei limiti di quanto stabilito dal decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616». Il Decreto Melandri prevede anche l’istituzione all’interno del CONI di un Comitato Nazionale Sport per Tutti, che però non sarà mai messo in funzione. Stadium

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La nuova

Riforma dello sport

Il governo di centrosinistra cede il passo a quello di centrodestra, mentre i proventi del Totocalcio sono ormai in picchiata e del tutto insufficienti. Con la Legge n. 178 dell’8 agosto 2002, art. 8 viene istituita la CONI Servizi SpA (unico azionista lo Stato), che assorbe alcune funzioni gestionali del CONI, oltre che parte del patrimonio e del personale del Comitato Olimpico. Novità ancor più clamorosa, la gestione di Totocalcio, scommesse e lotterie sportive viene tolta al CONI e affidata ai Monopoli di Stato. Un Decreto legislativo del dicembre 2003 cambia ancora

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lo Statuto del CONI, eliminando il Comitato Nazionale sport per Tutti, attribuendo al CONI la natura di «Confederazione delle Federazioni sportive nazionali e delle discipline sportive associate», con nessuna menzione degli Enti di Promozione. Al CONI è demandato il compito primario di curare «l’organizzazione ed il potenziamento dello sport nazionale e la preparazione degli atleti e l’approntamento dei mezzi idonei per le Olimpiadi e per tutte le manifestazioni sportive nazionali ed internazionali»: il compito della massima diffusione della pratica sportiva è stato cassato.

L’applicazione della legge delega realizzata da Spadafora e delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici slitta a gennaio 2023


Dossier

Anche il varo delle tante leggi regionali sullo sport e la riforma del Titolo V della Costituzione, che conferma il potere legislativo delle Regioni in materia sportiva, fatto salvo il compito dello Stato di dettare le linee di indirizzo generale (in sostanza una legge quadro) lascia il tempo che trova. Eppure sia il presidente del CONI Gianni Petrucci e poi il suo successore Giovanni Malagò nei loro programmi prospettano la necessità di una riforma. Il “Programma di politica sportiva del CONI 2002-2005” (presidenza Petrucci) individua tra i motivi per cui

è necessario un CONI riformato: • La pluralità dei soggetti interessati al fenomeno sportivo, sia sul piano istituzionale che dell’organizzazione sportiva • La crescita, la trasformazione e la differenziazione di tipi e livelli di pratica sportiva che necessitano di servizi e risposte mirate, dal professionismo, all’alto livello, allo sport per tutti • La realtà peculiare e sempre più vasta della domanda di sport “non organizzato” che viene espressa dai cittadini al di fuori delle usuali strutture organizzative, a cui vanno comunque assicurati i necessari servizi

O meglio: passano 5 decreti attuativi, eccetto quello di sistema, ridotto alla parte salvautonomia del CONI. Si torna in questo caso a prima del 2002. Il Ministro Spadafora alla metà del 2020 vara inoltre il Dipartimento per lo sport, con funzioni di supporto al Governo per lo svolgimento delle sue funzioni in materia di sport. Siamo in piena pandemia, arrivano diversi bonus a sostegno e ristoro, e l’argomento di maggior sostanza diventa il cosiddetto “lavoro sportivo”, su cui e sui relativi decreti legislativi permangono criticità. E, fra contrasti, polemiche, vertenze, rassicurazioni, in realtà ancora una volta paiono destinati ad entrare in Anche Giovanni Malagò, vigore nel Duemilamai. candidandosi alla presidenza del Da febbraio 2021 è in carica l’attuale CONI, presenta un suo piano per “Un Governo Draghi che prima ha nuovo modello per lo sport italiano” deciso di approvare in extremis la (2012). Nulla è stato concretizzato. riforma dello sport firmata dall’ex Intanto nel 2019 dalla costola della ministro Spadafora, per non CONI Servizi Spa ampliandone le vanificare il lungo lavoro degli ultimi competenze ed il campo di azione, mesi. Poi, però, evidentemente con la legge di bilancio per il 2019 non convinto fino in fondo dai suoi nasce “Sport e salute Spa”, come contenuti (e dalle sue ricadute), ha “struttura operativa per conto della deciso - nel maxiemendamento autorità di governo, competente in governativo al “Decreto sostegni” materia di sport”. A guidarla prima - di posticiparne l’entrata in Rocco Sabelli e da gennaio del vigore al gennaio 2024. Un’ultima 2020 c’è Vito Cozzoli. È del 2019 approvazione anticipa quindi al anche l’azione del Sottosegretario 1° gennaio 2023 l’intera riforma alla Presidenza del Consiglio dei contenente la revisione dell’albo Ministri con delega allo Sport l’ On. degli agenti sportivi, una nuova legge Giancarlo Giorgetti che torna a sugli stadi, le norme più severe per proporre #Sportinsalute - la riforma la sicurezza sulle piste da sci, ma del sistema sportivo italiano. Ma è soprattutto l’abolizione del famoso con il nuovo Ministro dello Sport, vincolo sportivo per gli atleti dilettanti. Vincenzo Spadafora, al lavoro Anche se la nuova Sottosegretaria oltre un anno nel Governo Conte allo Sport del Governo Draghi, che la legge delega (8 agosto 2019 Valentina Vezzali, nominata il 12 n. 86 su disposizioni in materia di marzo 2021, ha aperto ed è tuttora ordinamento sportivo, di professioni in corso una nuova fase di ascolto sportive nonché di semplificazione) con tutte le parti del mondo sport. scritta a suo tempo da Giorgetti, Insomma i cerchi non sono ancora arriva al traguardo. chiusi. Ai posteri… Stadium

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Ripartire per rinascere

Il Natale, Stadium, lo sport, il CSI. C’è nuova vita in ogni angolo d’Italia di Felice Alborghetti

«Partire è un po’ morire». Recita un proverbio, poesia, canzone. Ma ripartire è oggi come rinascere. Così risorge intanto Stadium, con tutto il carico di storia e con la sua identità: l’abito buono del CSI, puro tessuto associativo, trame di sport sociale. Accade non casualmente in dicembre nel mese dove ogni anno nasce nostro Signore Gesù. Ecco allora evidente la fiducia in Dio, e la forza della vita, nella speranza di poter ritrovare antiche certezze. Era febbraio del 2020, dal nostro atleta Mattia, il “paziente zero” di Codogno, quando in Italia siamo tutti partiti per un inedito viaggio, con orizzonti per lo più sconosciuti. Paura e angoscia, tanta sofferenza. Tutto fermo. I calendari annullati, i nostri incontri formativi e sportivi cancellati, se non in modalità remota. Abbiamo forse imparato a riconoscere il 18

superfluo dall’essenziale. Ed anche Stadium oggi torna a dire “presente” pronto a ridisegnare storie, fatti e personaggi di valore nel suo stile libero e promozionale. Torna l’amico di sempre, una sorgente per l’Associazione che riaccende quella luce, quella fantasia, e quello sguardo di attesa orientato a cogliere le nuove sfide. A Natale risorge Stadium, riparte il CSI. Ed è ripartito lo sport in ogni zona della penisola, senza colori, senza confini. È ora il momento di ripartire e lo ha fatto la pluralità dei Comitati Territoriali, ciascuno a suo modo e ritmo, facendo sì che il tempo della prova lasci il passo al tempo della rinascita. Scopriamo allora nelle pagine seguenti come in ogni luogo ed in ogni istante stia ripartendo una nuova vita associativa, con un pizzico di retrogusto e quel buon sapore delle “cose nuove” che solo il CSI sa regalarci.


#VitaCSI

Abruzzo

Lo sci CSI ne “L’Aquila Città dello Sport 2022”

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n Abruzzo è ripartita con vigore l’attività del Centro Sportivo Italiano. Tanta la voglia di “tornare in campo” e molte le attività sportive e didattico-formative in atto o in cantiere, dopo un’estate ricca di centri estivi sviluppati dai Comitati o dalle società affiliate. Il primo evento del CSI Abruzzo ha riguardato le Mountain Bike con il campionato interregionale Abruzzo e Marche a Valle Castellana (TE) articolato lungo un percorso tecnico e molto apprezzato. Ma il Comitato abruzzese è in fermento anche per l’organizzazione dei campionati regionali con inizio a febbraio e con il campionato di sci a Campo Imperatore (AQ), per cui è già stato richiesto l’inserimento nel calendario di “L’Aquila Città dello Sport 2022”. Si continuerà poi con i campionati regionali di ciclismo, tennistavolo, ginnastica ritmica ed artistica, nuoto, tennis, padel, atletica leggera e sport di squadra. Nel frattempo ci si prepara anche per gli stage riservati a giudici di gara ed arbitri. Nei Comitati territoriali ci sono numerosi spunti di ripresa. Partendo dal Comitato di Chieti che in merito all’attività sportiva ha organizzato il 25° campionato di corsa campestre a Casoli (CH) il 28 novembre e la 7a corsa dell’Immacolata l’11 dicembre 2021. Negli sport di squadra sono stati indetti i campionati territoriali di basket open maschile e femminile e il torneo nazionale di pallacanestro under 8 e under 10. Sempre a Chieti

si stanno tenendo i corsi per arbitri di pallacanestro, volontari di comitato e progettisti. Il Comitato territoriale di Lanciano Ortona ha organizzato il tradizionale campionato di calcio a 7 e stanno per partire dei tornei interni per oratori oltre che i corsi per arbitri di calcio. Il Comitato territoriale di L’Aquila è impegnato nell’erogare attività formativa, per i seguenti corsi: istruttore di nuoto, preparatore fisico nel ciclismo, personal Trainer e istruttore di padel. Il CSI Pescara ha in programma il torneo di calcio a 5 solidale che coinvolgerà tanti bambini e un ricco circuito di ciclismo e cicloturismo con avvio a marzo 2022, sempre per il nuovo anno è in programmazione la promozione dei tornei degli sport di squadra. Dopo la presentazione della stagione sportiva, che ha visto la coraggiosa testimonianza dell’atleta paralimpica Assunta Legnante, il comitato di Teramo sta

registrando numeri in linea con la stagione precedente alla Pandemia. Da sottolineare una serie di iniziative sviluppate in ambito ciclistico e podistico nonché della ripartenza delle attività open nel calcio, calcio a 7 e nella pallavolo. Fervono i preparativi per i campionati giovanili in tutte le discipline di squadra. Lunedì 22 novembre il comitato teramano ha presentato le iniziative promosse all’interno delle scuole primarie, che, grazie al progetto “Stand up… Teramo in Gioco!” e le azioni territoriali di “Easy Sport”, stanno coinvolgendo oltre 700 alunni con attività motorie polisportive che promuovono l’integrazione e gli stili di vita attivi dopo i lockdown. Testimonial il campionissimo ed atletico Andrew Howe. Per gli adolescenti è attivo inoltre il progetto GINS che vedrà la sede ciessina accogliere i giovani nelle ore pomeridiane con corsi gratuiti di musica, web e tanto altro. Stadium

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Basilicata

Formazione e progetti con scuole e parrocchie si è già avviato presso la parrocchia di Santa Cecilia, e a breve partirà anche nel quartiere Bucaletto. Tra le più interessanti proposte del Comitato Regionale e sviluppato ad oggi dai comitati di Potenza e Matera, c’è anche il “CSI IN TOUR”: ci si sposterà di comune in comune proponendo dei Villaggi dello Sport itineranti, con momenti di svago e giochi per ragazzi, con la speranza di coinvolgerne un gran numero, avvicinandoli al CSI e alle nostre società sportive. In ultimo da registrare il successo del 10° Galà dello Sport del CSI Melfi che il 3 dicembre ha premiato assieme ad altre stelle dello sport lucano Fefè l nuovo Comitato Regionale in principali del Comitato lucano è De Giorgi il ct dell’Italvolley maschile, Basilicata, insediatosi a febbraio quello di andarli a stanare, per 2021, in piena pandemia, ha riportarli nelle palestre, nei campi da laureatasi campione d’Europa in settembre. deciso di focalizzare l’attenzione sulla gioco, nei parchi. E non bisognerà “Mi piace sottolineare il grande sforzo formazione. Si è organizzato appena solamente ritrovarli, ma anche è stato possibile, in videoconferenza, coinvolgerli con proposte interessanti riguardo la formazione di tecnici e dirigenti, perché solo con personale un corso per dirigenti in 4 lezioni e alternative, tenendo fede alla qualificato e preparato si può con il dott. Cosimo Simone, esperto filosofia CSI di “uno sport per tutti”. crescere. di materia sportiva, dedicato Intrapreso un rapporto di alle società sportive, con tante collaborazione con le scuole e con le Non si può essere avventurosi informazioni anche sul Terzo Settore. parrocchie ossia i maggiori recipienti quando si affidano dei bambini alle società sportive. Sono lieto anche Oltre 60 i partecipanti, alcuni anche di bambini e ragazzi: si è pensato di annunciare - dice Domenico da fuori regione. ad alcuni progetti extra curriculari Lavanga, presidente CSI Basilicata Un primo segnale di ripresa con una proposta polisportiva, già - che il CSI lucano si è dotato dell’attività sportiva sono stati i Giochi in fase operativa a Potenza, che finalmente di un sito Internet, una del Sud, interregionale che si è verrà promossa anche nei comitati finestra al servizio di tutti e tre i svolta a Nova Siri lo scorso ottobre, di Matera e Melfi. Per coinvolgere comitati territoriali che potranno un evento con circa duecento parrocchie ed oratori metteremo in far emergere le loro attività, e le atleti provenienti anche da Puglia e campo attività sportive per favorire società sportive reperire contatti e Campania. il ritorno dei ragazzi al gioco, le informazioni utili. C’è un problema oggi: dopo il società più vicine allo spirito del Sarà la vetrina per i traguardi che periodo pandemico, le società sono CSI renderanno disponibili tecnici in difficoltà e i ragazzi hanno smesso qualificati da affiancare agli educatori sicuramente raggiungeremo nei di praticare sport. Uno degli obiettivi negli oratori. A Potenza, tale progetto prossimi mesi”.

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Campania

#VitaCSI

Feste, medaglie, sport e tanta formazione

L’

avvio del progetto di Servizio civile ha segnato la ripresa delle attività associative dopo il lockdown in Campania. I comitati territoriali di Napoli e Cava hanno intrapreso iniziative con la preziosa collaborazione dei giovani scelti per il programma di lavoro. È ripartita in regione l’attività natatoria con il 20° campionato di nuoto, attraverso una serie di eventi negli impianti natatori di Salerno, Napoli e Caserta; l’avvio a Roccarainola, nel Napoletano. Si muovono pure le attività degli sport equestri, condivise dal comitato paralimpico. Nei campi flegrei alcune manifestazioni hanno

visto la presenza di nuclei familiari appassionati dei cavalli, oltre che dei bambini. L’atletica su strada è ritornata ad essere la vetrina del comitato di Napoli, che ha organizzato in collaborazione con la Diocesi la Corsa di San Gennaro, nel mese di settembre. Applaudita dai cittadini la Fiaccolata della Fede, che ha preceduto la festività dedicata al Santo Patrono, con il miracoloso prodigio del sangue liquefatto. Via Duomo a festa con i colori del CSI, ma anche il lungomare per l’impegno profuso con la società organizzatrice della Neapolis Marathon. I ragazzi

del comitato di Capodimonte hanno curato uno dei ristori lungo il percorso, dove sono transitati 1500 maratoneti. Le vittorie conseguite dalle ginnaste campane ai nazionali di Lignano Sabbiadoro, in particolare con Napoli e Aversa, offrono lo spunto per una riflessione sulla disciplina, presa a cuore dalla commissione tecnica, che proprio nelle ultime settimane ha ultimato l’aggiornamento formativo per tesserate e giudici di gara. Tra pochi giorni una festa natalizia è in programma a Napoli, con la presenza di atlete impegnate ai vari attrezzi. Dopo l’estate si è incrementata la Formazione nei vari comitati e in quello regionale, specie nella base operativa di Cercola, dove nel moderno impianto sportivo si è consolidata la collaborazione con la Fidal. Mentre allo stadio di Nocera riprende l’attività della scuola di atletica, curata dal referente del Centro zona locale. Intanto nel vicino comitato di Cava de’ Tirreni esordio per il Fitwalking. In questi giorni il comitato di Sessa Aurunca ha festeggiato i suoi 60 anni di vita associativa, con un convegno sportivo che ha visto l’intervento dei dirigenti sportivi locali e regionali. Lo zoccolo duro dei sessani resta il ciclismo, mentre a Caserta si consolida il calcio, al pari di Salerno. Dalla Campania, infine, s’è mossa la macchina organizzativa dei recenti Giochi del Sud CSI, disputati lo scorso mese in Basilicata, in collaborazione con i dirigenti lucani. Stadium

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Emilia Romagna

Un 2022 con occhiali ed attrezzi tutti nuovi

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nche questa ripartenza dello sport ha dimostrato che il mestiere di chi prova a prevedere il futuro è il più difficile e ingeneroso. Ogni aspettativa o previsione, nel bene o nel male, è saltata. Se per settembre ci si attendeva un ritorno in massa delle persone e dei ragazzi a frequentare le società sportive e i campionati di federazioni ed enti di promozione, si è dovuto fare i conti con persistenti e notevoli difficoltà. Quando a ottobre e novembre si pensava di dover consolidare e gestire questo calo, c’è stato in molti casi un rimbalzo inaspettato ed entusiasmante dell’attività sportiva, con picchi capaci addirittura di mettere in crisi società e comitati nell’organizzazione di competizioni e calendari. Se da

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un lato si può sperare di costruire e investire su questi climax, è d’altronde vero che questa instabilità e volatilità di tesseramenti, iscrizioni, partecipazioni a competizioni rende davvero complesso ripartire. Adesioni obbligatoriamente tardive, mancanza di chiarezza sui numeri disponibili, spostamento significativo da una disciplina ad un’altra dei numeri hanno messo e tengono tuttora sotto stress i dirigenti che devono strutturare l’offerta territoriale. E questi sono solo i fattori interni. A questi dobbiamo certamente aggiungere fattori esogeni che ci pongono nuove sfide: la legislazione sanitaria in particolare i cui cambiamenti repentini ci costringono più volte ad adeguare i protocolli senza la certezza che il quadro

normativo resterà stabile almeno fino alla fine della stagione, l’estrema difficoltà a reperire importanti figure di servizio come ad esempio quelle arbitrali. Dopo quasi due anni senza scendere in campo, la figura dell’arbitro è vittima silenziosa del lungo stop, e ci vorrà davvero tanto tempo e tanto impegno per riportare i gruppi arbitrali e dei giudici alla consistenza del 2019. Paradossalmente, almeno in EmiliaRomagna, potrebbero non essere le risorse finanziarie il problema della ripartenza. Bandi, ristori, contributi COVID, hanno restituito in contanti (soprattutto a famiglie e società sportive, meno ai comitati e agli organismi di secondo livello) quanto ci è stato impedito di fare dagli stop pandemici, ancora prima dell’arrivo del PNRR di cui parlano tutti, che per lo sport dovrebbe avere qualche riflesso positivo almeno sulla riqualificazione dell’impiantistica sportiva. Le risorse che mancano ora sono altre: persone, idee e progetti, in questo stretto ordine consequenziale. Dobbiamo mettere in campo uno sforzo significativo per rinnovarci attraendo una classe dirigente rinnovata, capace di leggere i tempi, fortemente calata nel nostro tempo e quindi idonea a declinare su progetti concreti la nostra mission di “educare attraverso lo sport”, perché lo sport del 2022 sarà sicuramente molto diverso da quello del 2019, e noi dobbiamo dotarci di occhiali e cassetta degli attrezzi del tutto nuovi.


#VitaCSI

Lazio

È il ciclismo a lanciare lo sprint

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a vita è per il 10% cosa ti accade e per il 90% come reagisci». Per questo non era possibile fermarsi davanti agli accadimenti pandemici. Per questo il CSI Lazio ha affrontato con impegno e determinazione questo periodo complicato della pandemia, continuando a portare avanti, seppur tra difficoltà e restrizioni, l’organizzazione delle attività sportive, nel pieno rispetto delle normative e dei protocolli. Cominciando a studiare, pensare e prefigurare scenari… per il mondo che verrà (nel nostro piccolo ovviamente). Non poteva che essere il ciclismo, uno dei primi sport a riprendersi, cosi come – insieme alla corsa – è stata una delle attività che hanno raccolto i maggiori proseliti in cerca del “movimento” durante i vari lockdown. Il ciclismo del CSI Lazio è riuscito quest’anno ad organizzare ben quattro importanti manifestazioni nazionali: • Domenica 2 maggio 2021, a Viterbo Campionato Nazionale di Endurance XC24H di MTB, su un bellissimo tracciato a circuito nella cornice di un’areaparco rinaturalizzata all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’energia rinnovabile (205 partecipanti nelle 6 ore di gara, e 18 titoli CSI assegnati). • Domenica 30 maggio a Palombara Sabina il Marathon dei Monti Lucretili (MTB) valido come Campionato Nazionale CSI sigla UCI XCM - (oltre 500 iscritti e 11 i titoli CSI assegnati).

• A fine agosto, la 5^ Fondo del Velodromo di Forano, valida come campionato nazionale di ciclismo su strada CSI mediofondo. (250 partecipanti; 13 le maglie CSI assegnate). • A Lanuvio, il 5 settembre, campionato nazionale CSI di ciclismo su strada. (120 iscritti, 36 società rappresentanti 11 comitati, e 6 regioni). E il prossimo 30 gennaio, ad Ostia, il Campionato Nazionale Ciclocross, che concluderà la 25^ Edizione del Roma Master Cross. Sono ripartite con vigore anche ginnastica artistica e ginnastica ritmica (aprile e maggio) con le gare regionali di qualificazione ai campionati nazionali di ginnastica artistica e di ginnastica ritmica. Nelle due discipline hanno gareggiato 217 ginnasti di 7 società nell’artistica e 164 ginnaste di 6 società nella ritmica. Riparte il nuoto, da sempre un must del CSI Lazio, dopo un lungo stop, con il Grand Prix di Nuoto CSI 2021/2022 al quale hanno già aderito molte società sportive. Ovviamente non si è fermata la

formazione, con l’organizzazione di diversi incontri di aggiornamento per dirigenti, in particolare sui protocolli per l’attività sportiva, oltre ai corsi di aggiornamento per il rinnovo delle qualifiche tecniche per arbitri, giudici e allenatori. Fiducia, impegno e un po’ di visione. Queste le parole chiave della ripartenza del CSI Lazio, come sottolinea il presidente regionale Daniele Rosini: «Bisognava dare un segnale di ripartenza e di speranza alle nostre società sportive, che hanno risposto positivamente e ci stanno accompagnando in questo percorso, stimolandoci anche nell’organizzare ulteriori eventi nel prossimo periodo. Segnali incoraggianti anche per le prossime fasi provinciali dei campionati degli sport di squadra che coinvolgono complessivamente oltre 600 team. Segnaliamo inoltre un particolare contributo dalla corsa su strada, le arti marziali (karate e wushu), come il lavoro dei comitati su nuovi format di attività: padel, cinofilia, danza, scacchi, camminate, sport actionoutdoor (skateboard, freestyle, parkour e BMX)».

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Lombardia

Eppur si muove... l’attività sportiva

«E

ppur si muove». La famosa frase attribuita a Galilei si presta bene a descrivere la sensazione che desta l’attività sportiva in Lombardia. Nella terra più di altre segnata dalla pandemia e che ancora oggi teme una nuova ondata, ciò che non appare sui giornali è l’opera laboriosa dei nostri Comitati territoriali in sinergia con gli enti e le società sportive. Eppur l’attività sportiva si muove, con grande determinazione e con la consapevolezza che non sarà più come prima, ma potrà essere meglio di prima. Così è stato anche a settembre 2020, quando nonostante i contagi in aumento il territorio lombardo ha programmato e avviato le attività, rispettando tutte le

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normative, anche per dare speranza, consapevole che questo immane lavoro non sarebbe stato vano. I frutti di quell’impegno li abbiamo visti durante l’estate, quando al calare dei contagi la Lombardia è stata pronta ad offrire opportunità di ripresa delle attività a quanti ne avessero la voglia ma soprattutto la necessità. Consideriamo lo sport come uno strumento educativo e formativo, ancora di più in un contesto di socialità ridotta come quello degli ultimi 18 mesi, che nelle mani delle società sportive si tramuta in opera buona per le nostre comunità. Oggi in Lombardia si continua quel lavoro di rigenerazione delle attività, sia di squadra sia individuali. L’esperienza di questi mesi ha reso tutti gli attori in gioco più consapevoli delle modalità e delle possibilità offerte dalle normative e dove permangono incertezze a livello locale, il Comitato Regionale si è attivato per offrire sostegno concreto nell’organizzazione di eventi e gare. L’aver ospitato e organizzato due Campionati Nazionali (Corsa su Strada e Ginnastica Ritmica) in poche settimane tra ottobre e novembre è stato il segnale di quanto il CSI Lombardia creda

nell’attività sportiva come motore di tutto il movimento. Anche i numeri hanno dimostrato come ci siano grandi aspettative da parte del territorio sulla ripresa dello sport e le nuove collaborazioni instaurate con gli Enti Locali rappresentano un modello sinergico e vincente da riproporre anche in futuro. Agli eventi di punta si aggiungono tutte le attività già avviate o programmate nel futuro: calcio, pallavolo, pallacanestro, judo, karate, ginnastica artistica, corsa in montagna, biliardino, sci, danza, corsa campestre, solo per citare le più recenti. In più le numerose iniziative in tema di formazione che hanno riscosso un successo insperato in questi mesi, con migliaia di allenatori e istruttori lombardi che hanno inteso aggiornare le proprie competenze in vista d’una ripartenza. Infine la grande passione dei numerosi volontari, operatori, arbitri e giudici che continuano a mettersi a disposizione nonostante le fatiche, senza dimenticare coloro che purtroppo ci hanno lasciato a causa della pandemia. Anche per loro la Lombardia continuerà a proporsi con energia e fiducia, perché il cammino di questi ultimi 75 anni possa continuare con nuovo vigore. Riprendiamo l’esempio dei nostri padri fondatori, che nel dopoguerra si sono prodigati per ricostruire una società dilaniata dal conflitto bellico; anche a noi spetta un compito altrettanto importante, non possiamo fermarci proprio ora.


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Liguria

Più outdoor e nuovi rapporti con gli oratori

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uaranta squadre iscritte ai vari campionati in rappresentanza di 18 società: è il calcio giovanile del comitato di Genova ad evidenziare, con numeri davvero confortanti, il desiderio di ripresa che caratterizza tutto il Centro Sportivo Italiano in Liguria. Si sono già disputate una trentina di partite con tanto entusiasmo ed emozione soprattutto per i bambini più piccoli impegnati nelle loro prime gare ufficiali. “C’è tanta voglia di organizzare attività sportiva in particolar modo per i ragazzi, abbiamo notato che il settore outdoor “tiene“ con alcuni veri propri exploit, come ad esempio il circuito di mountain bike ideato dal comitato di Genova, mentre si registra una stagnazione, se non purtroppo una drastica riduzione -dice Luca Verardo Presidente Regionale CSIper tutto il settore indoor a causa delle limitazioni imposte ancora dalla prevenzione Covid” Nel secondo week end di ottobre a Torrazza di S. Olcese (Ge) c’è stato proprio il secondo appuntamento del circuito di mountain bike, Trofeo “Samuele Robbiano”, con oltre cento partecipanti, dedicato alla più giovane vittima della tragedia del ponte Morandi. Nei giorni scorsi i dirigenti del comitato di Genova hanno incontrato l’Arcivescovo Mons. Marco Tasca illustrandogli alcuni progetti: fare un censimento degli impianti sportivi delle parrocchie e creare un breve corso di formazione, presso il seminario, per i futuri sacerdoti su

tematiche sportivo-educative. L’obiettivo è quello di essere sempre più al servizio della Chiesa locale. Fiore all’occhiello del Centro Sportivo Italiano di Genova è da maggio 2019 Altum Park di S. Desiderio, struttura di riferimento per tutte le attività outdoor: dal tiro con l’arco, all’orienteering, dall’arrampicata alla mountain bike con ben due campi pratica. Sempre a Genova partiranno fra poco i tornei di basket: nella scorsa primavera, nonostante le tante problematiche legate al Covid, era stato organizzato per la prima volta in Liguria anche quello della categoria “Open”. Il comitato di Imperia organizza anche quest’anno campionati di calcio giovanile a 5: spesso le vincitrici ben figurano anche alle finali nazionali mentre il CSI di Chiavari conferma di

essere una realtà dinamica, anche in questa delicata fase di ripartenza, come ricorda il suo presidente Cristiano Simonetti. “Abbiamo iniziato a fare e faremo tanta danza sportiva, c’è un bel progetto di tennis tavolo legato alle parrocchie e, sempre per le parrocchie, una sorta di mini-olimpiadi. I nostri tornei di volley tradizionalmente cominciano con l’anno nuovo, mentre è già partito quello di calcio a 5. Ci sarà- ricorda Simonetti- il Trofeo “GymGiocando” di ginnastica ritmica ed artistica, riservato alle bimbe più piccole. Sempre per la ginnastica proponiamo attività per anziani. Tra gli sport non molto conosciuti abbiamo idee concrete sul dodgeball, disciplina di squadra nata come evoluzione agonistica della palla avvelenata e sul wushu, una specialità delle arti marziali”. Stadium

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Marche

Di corsa o in bici per “generare futuro”

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l CSI Marche ha deciso di concentrarsi, in prima battuta, in questa fase di ripartenza sulle attività individuali, di organizzazione più facilmente compatibile con gli stringenti protocolli anticontagio. Nel mese di settembre, dopo anni di assenza, si è tornati ad organizzare il Campionato Regionale di podismo, svoltosi a Fano il 12 settembre con la partecipazione di circa 200 atleti da tutta la Regione e oltre. E se nel nord delle Marche, grazie all’impegno del GPD FanoCorre, si è andati di corsa, il sud della Regione si è contraddistinto per le gare su due ruote. Grande spazio quindi al ciclismo su strada e al ciclocross: la nuova Commissione Regionale, con alcuni nuovi ingressi, ha promosso infatti numerose e qualificate iniziative come la Cross Cup CSI e la Fertesino Cup in collaborazione con ACSI. Da segnalare le prestazioni della delegazione marchigiana ai Campionati Nazionali su strada, che ha riportato un bottino fatto di tre

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sotto l’organizzazione dell’Imperial Gymnastic Art, che è seguita alla primissima prova del 27 giugno, in vista del Campionato Nazionale di fine novembre. Detto dei risultati sportivi, il neo Presidente Giacomo Mattioli ha voluto caratterizzare l’azione del Comitato Regionale anche dal punto di vista formativo e politicoassociativo. Sul lato formazione, insieme al Responsabile Alessandro Bianchini, sono stati organizzati corsi di nuovi campioni nazionali, quattro aggiornamento per arbitri di calcio, medaglie d’argento e tre di bronzo; calcio a 5 e pallavolo, insieme ad grande lavoro anche dei giudici un corso per giudici di ginnastica marchigiani che si sono messi a artistica; anche in questo ambito è disposizione al servizio della corsa. stata forte la collaborazione con altre Di enorme importanza, non Regioni, in particolare con l’Umbria. solo sportiva ma anche Dal punto di vista politicopolitico-associativa, è risultata associativo, per l’anno nuovo sono l’organizzazione del Campionato allo studio alcune iniziative tese Regionale di MTB insieme alla Regione Abruzzo a Valle Castellana a a rinsaldare l’appartenenza ad un Comitato Regionale che nella fine settembre. recente Assemblea Elettiva ha Per concludere, il 24 ottobre a condiviso una linea programmatica Pesaro si è svolta la seconda gara innovativa rispetto al passato, Regionale di ginnastica artistica senza rinnegarlo ma rilanciandolo in un’ottica nuova: “generare futuro” significa aggrapparsi alle proprie radici ma con uno sguardo nuovo verso il futuro. L’ultimo impegno degno di menzione è quello sul lato ecclesiastico: grazie al neo Assistente Don Roberto Zorzolo si sta cercando di “fare gruppo” tra gli Assistenti Provinciali, uniformandone l’attività e lo spirito di collaborazione con le diverse Diocesi di appartenenza.


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Puglia

Tra Apulia Cup e reti di Terzo Settore

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a Puglia del CSI, dopo una dura e complessa fase di pausa, a causa della pandemia da Covid-19, ha avviato la sua ripartenza già nella parte finale dell’anno sportivo 2020/21, partendo dal consolidamento di quanto di buono era stato realizzato e avviando una campagna di promozione e ripartenza grazie al piano di rilancio messo in campo dalla Presidenza Nazionale prima e dalla Presidenza Regionale dopo. Grazie alla capacità di ripartenza in alcuni territori si sono portati a compimento le fasi locali dei Campionati Nazionali, sospese a causa del blocco delle attività. Uno spazio importante è stato dedicato alla formazione usufruendo degli strumenti messi in campo dalla Presidenza Nazionale. Durante i mesi estivi molteplici sono state le attività sportive che hanno permesso di far riacquisire alle nostre società sicurezza e voglia di tornare in campo soprattutto nella parte a sud della Regione, dove la forza di volontà e l’impegno costante di Dirigenti innamorati hanno fatto sì che si mettessero in campo nuove idee per offrire una concreta proposta sportiva. In questi primi mesi dell’anno sportivo 2021/22, i comitati territoriali pugliesi, si stanno confrontando con una forte e qualificata richiesta di attività sportiva che trasformata in numeri vede al momento circa 350 squadre pronte ai nastri di partenza dei Campionati già avviati o da avviare nelle prossime ore. Ma non solo

campionati, i nostri comitati sono impegnati nel promuovere nuove collaborazioni e nuove attività. È proprio di questi giorni la notizia di una collaborazione tra il CSI e l’Università del Salento per un ruolo importante all’interno del corso di Laurea in Diritto e Management dello Sport grazie ad un accordo siglato tra il Rettore dell’Università del Salento, Pollice e il Presidente Nazionale, Bosio. Voglia di programmare e ripartire guardando al futuro. Proprio su questi temi si sono ritrovati circa settanta dirigenti pugliesi il 13 e 14 novembre a San Giovanni Rotondo, per una convention voluta dal Presidente Regionale Ivano Rolli. Si è discusso del ruolo importante che il CSI gioca nella Chiesa grazie all’intervento di S.E. Mons. Luigi Renna – Segretario della Conferenza Episcopale Pugliese, di terzo settore con l’intervento del portavoce regionale del Forum del Terzo Settore. Numerose le iniziative in programma

per i prossimi mesi, dall’Apulia Cup per i più piccolini che giocano a calcio a 5, minibasket e minivolley con un occhio particolare al coinvolgimento attivo dei nostri amici diversamente abili. Vari memorial, il Natale dello Sportivo, la giornata dello Sport Winter Games e grande attenzione si sta dedicando al mondo del Terzo Settore creando rete e coinvolgendo i partner che sul territorio si occupano del sociale. Per tutti spiega il Presidente Regionale Ivano Rolli: “La paura è ancora tanta, specie in alcune zone dove la ripartenza va a rilento, ma ho la certezza di avere dirigenti determinati e capaci di rilanciare il nostro territorio riacquisendo e facendo propri gli spazi, che la pandemia ci ha tolto ma soprattutto nuovi spazi e frontiere da conquistare. L’opportunità avuta dalla Presidenza Nazionale con il Piano di Rilancio e l’impegno della mia Presidenza hanno fatto si che si potesse investire nella promozione sui territori”.

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Sardegna

Una ripartenza con qualche incognita

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utti i comitati sardi hanno ripreso l’attività dalla fine di questa estate con la speranza di poter convivere con la pandemia. Tutto è già impostato. Le squadre sono sui campi di gioco, i fischietti aspettano solo che Eolo dia fiato affinché tutto si realizzi. Si parte. Settembre: Sud-Sardegna apre con l’atletica ai campionati Nazionali su strada e su pista. Segue con la Ginnastica ritmica e programma gli sport di squadra. Il nuovo anno (2022) sarà ricco di sorprese. Ottobre: Sassari stila i calendari dell’attività giovanile (calcio) sono previste almeno 120 squadre. Si inizia a fine mese e tutto pare filare per il meglio. Intanto non si è fermato l’aeromodellismo e la formazione

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sui Droni. Per il nuovo anno si prevedono invece corsi di formazione per tecnici di primo e secondo livello e l’inserimento tra le attività del Padel. In collaborazione con il Comitato Regionale si progettano inoltre corsi di formazione per tutti i comitati e si programma con il Dipartimento Giustizia minorile e di comunità per la Sardegna la possibilità di portare lo sport nella stessa comunità a partite dai primi mesi del 2022. Novembre: Cagliari ed Oristano, con i consigli recentemente rinnovati, stanno vivendo una nuova rinascita dovuta alla iniezione di entusiasmo ed energia dei nuovi dirigenti. Oltre agli sport tradizionali sono previsti, dal prossimo anno deiverse iniziative dedicate agli

sport emergenti. Dicembre: Nuoro e Gallura-Anglona, considerando le grosse difficoltà già presenti prima della pandemia si stanno impegnando per avere un miglior rapporto con il territorio attraverso le parrocchie. Gallura ha iniziato l’attività col calcio a 5; Nuoro ha dovuto rinviare per alcune situazioni di contagio una manifestazione interregionale di calcio di atleti in età compresa tra gli 11 e12 anni. Il presidente regionale Mario Casu non nasconde la sua preoccupazione per quanto sta accadendo ma confida assai nella maturità di chi, nel nostro ambiente, e nell’isola rispetta le regole che noi del CSI insegniamo egregiamente da oltre 75 anni.


#VitaCSI

Sicilia

Trail, Padel e Mtb. È la festa della Week Sport

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impegno per la ripartenza del CSI in Sicilia non si è mai fermato, né nei mesi più cupi di lockdown serrato né, tantomeno, quando tiepide aperture hanno consentito spiragli di ripresa. La parola d’ordine che ha accompagnato tutte le attività, sia sportive che formative, è stata una sola: sicurezza. In sicurezza tutte le attività formative e gli incontri associativi per dirigenti, arbitri fino a giugno 2021 che ci hanno visto formare oltre 25 arbitri di calcio a 5, oltre 40 dirigenti Covid-manager, 25 tecnici di beach volley e 25 istruttori di trail running. In sicurezza e nel rispetto dei protocolli previsti sono stati svolti i circuiti regionali di Beach Volley, Padel, Trail e Mountain Bike le cui diverse fasi sono state svolte regolarmente e senza alcun intoppo. Se il Beach Volley è stato appannaggio – da maggio a settembre con ben 10 tappe – della Playa di Catania, del litorale di Giardini Naxos in provincia di Messina e della bellissima spiaggia iblea, il circuito di Padel l’ha fatta da padrone a Siracusa, Noto e Ragusa, con ben 5 appuntamenti regionali. I circuiti di Trail e Mountain Bike hanno previsto nel complesso, 9 prove, e coinvolto più di 120 atleti per tappa da maggio a novembre e toccando, fra le altre, le località di Marineo (PA), Sambuca di Sicilia (AG), Mussomeli (CL), Francavilla di Sicilia (ME), Castelbuono (PA), e Nicolosi (CT).

La Week Sport lanciata dal CSI Sicilia ha poi visto, per la categoria under 12, i diversi comitati territoriali promuovere, in un’ampia finestra temporale – da settembre a ottobre 2021 – iniziative, manifestazioni di sport di squadra e individuali che hanno segnato la ripartenza nello spirito della festa. Protagonisti i più piccoli di giornate di volley, calcio, basket, mountain bike, rigorosamente all’aria aperta – come solo il clima mediterraneo consente Da settembre 2021 il via in presenza anche agli appuntamenti per i dirigenti regionali: negli Stati Generali di Acireale del 4 e 5 settembre le presidenze di tutti i comitati siciliani si sono riunite per riprogettare insieme la ripartenza. Quale futuro per il CSI in Sicilia? Quale rilancio instillare in un tessuto associativo che ha visto e vede tuttora emorragie di società sportive, atleti, tecnici, arbitri, sopraffatti dalle paure di un virus

ancora in circolazione, dalla fatica delle procedure imposte a chi vuole ripartire, dalla solitudine di chi nello sport non trova più ristoro ma preoccupazione? Queste le domande che hanno interrogato e interrogano tuttora i dirigenti del CSI in Sicilia. L’idea trainante, figlia anche di mesi che ci hanno visto fare di necessità virtù, è quella di puntare, accanto agli sport tradizionali, sulle nuove discipline sportive outdoor, specialmente per i più piccoli: mountain bike, beach volley, padel, sono alcune fra le discipline che i comitati siciliani stanno portando avanti, forti di una consapevolezza: le sportcity, dalla spiaggia, alla piazza, al parco, sono il nuovo orizzonte in cui iscrivere sentieri di sport e di cittadinanza perché anche, e soprattutto in tempi incerti come quelli di pandemia, lo sport può ancora essere antidoto contro la solitudine, lo scoramento, la paura.

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Toscana

Via all’edizione speciale di “CSI in Tour”

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ipartenza alla grande in Toscana con l’edizione speciale del “CSI in Tour, a ciascuno il suo sport” e il convegno dal titolo “L’educazione sfida lo sport”. Dopo l’interruzione a causa della pandemia, il Tour CSI Toscana ha fatto tappa nella rinascimentale città fiorentina. Oltre 1500 persone, nel rispetto delle normative anti contagio, hanno partecipato gratuitamente alle attività sportive proposte nel Tour CSI, dal 9 al 10 ottobre, nel “Villaggio dello sport” allestito al Parco delle Cascine, nelle aree gioco con gonfiabili e con varie strutture sportive dislocate nella piazza nelle quali società, gruppi parrocchiali, circoli ricreativi, hanno

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aperto la possibilità ai bambini, ragazzi e famiglie di sperimentare gratuitamente il progetto “A bordo campo” tra gare e tornei di pallacanestro, pallavolo, dodgeball, calcio 3x3, danza, arti marziali, giochi ludico-motori e tante altre novità, nelle postazioni presidiate dai volontari ciessini e sotto la guida di animatori sportivi e istruttori. Nella 2 giorni dell’evento si è disputato anche il Campionato regionale di Corsa Campestre con ben 7 province toscane presenti. In ottemperanza alle normative vigenti oltre 70 atleti in gara per conquistare i 19 titoli individuali in palio e la qualificazione diretta ai Campionati Nazionali di Cernusco sul Naviglio il

17 ottobre, a cui hanno partecipato 22 atleti della nostra regione, riportando in Toscana un titolo nazionale. A settembre la Toscana, ha disputato la fase regionale di Atletica prima del 23° Campionato Nazionale di Atletica Leggera tenutosi in casa sulla pista azzurra dello stadio “Zecchini” di Grosseto. Lì in gara 120 atleti toscani, terzo posto in classifica su dieci regioni, sul podio con 71 medaglie e 4 nuovi record. La nuova stagione sportiva CSI è partita nello “Sprint Tour” del Basket, con tappe senza sosta nei territori e con i vari campionati apripista dei nazionali. Nel nuoto programmate tre prove regionali; è ripartito il Calcetto negli oratori e nei tornei provinciali, oltre al Torneo Regionale delle Misericordie Toscane. Anche la Ginnastica Ritmica è ripartita con la gara regionale. Avviate anche la pallavolo mista, l’atletica e il tennis tavolo. Inaugurato inoltre un nuovo percorso per le strutture sportive oratoriali e un passo in avanti verso il servizio d’impiantistica in parrocchia. Inoltre la formazione regionale non si è mai fermata nella modalità digitale e online, ed è anche ripartita finalmente in presenza con la due giorni Formazione per Dirigenti dal titolo “Il coraggio di andare” con un sottotitolo che sintetizza il programma “Ora, Labora... Et Ludit!” Percorso formativo che ha visto la partecipazione di oltre 50 persone che rappresentano l’Associazione sul territorio a tutti i livelli.


Trentino Alto Adige

#VitaCSI

È una rinascita atletica ed artistica

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rmai dalla primavera 2021 sono riprese quasi tutte le attività sportive, ma da settembre a questa parte le discipline dove si sono disputate più gare sono la corsa in montagna e le corse su strada. Le nostre società affiliate hanno ripreso ad organizzare anche le gare promozionali, siamo quindi ritornati a svolgere il nostro compito principale, quello di promuovere lo sport amatoriale e soprattutto giovanile. La possibilità di ritornare all’aria aperta e le belle giornate settembrine hanno permesso di organizzare due gare di corsa in montagna trail con la Latemar Mountain Race e il primo Vertical dell’Alto Garda. Ritornano ad essere organizzate anche le “classiche”, come la corsa in montagna a staffetta Memorial Sebastianelli, a Civezzano (Tn) del U.S. 5 Stelle Seregnano e spostandoci in pieno centro storico di Trento il 74° Giro al Sas, dove abbiamo visto correre dai mini-cuccioli fino alle categorie veterane, una vera festa sportiva per la città, che ci ha regalato anche

qualche bello scatto fotografico. Il fine settimana successivo si è disputato anche il 73° Giro podistico di Rovereto e la maratonina 30° Memorial Ferrari Postinghel. Non solo gare su territorio trentino, in quanto sono riprese anche le competizioni che ci vedono impegnati a confrontarci con i colleghi Südtirolesi e Austriaci, la Sprint Champion, è una gara di velocità sui 60 m dedicata alle categorie giovanili, promossa dall’Europaregion Euregio, suddivisa in tre prove di qualificazione per poi terminare con la grande finale organizzata da VSS-Bozen a Merano (Bz), dove i nostri giovani atleti hanno corso con bolzanini e tirolesi di ASVÖ Tirol. La preparazione e la dedizione degli atleti trentini si è distinta anche al Campionato Nazionale CSI di Corsa su Strada svolto a Cernusco sul Naviglio, dove l’U.S. 5 Stelle Seregnano è stata la regina indiscussa portando a Trento 8 medaglie d’oro! Non solo atletica, in casa CSI Trento:

in preparazione al Campionato Nazionale, il CSI Trento ha organizzato una gara di ginnastica artistica dedicata alle atlete e agli atleti qualificati, circa 160, per permettere loro di provare i propri esercizi davanti ad una giuria attenta e preparata. Altro pilastro cardine del CSI Trento è la formazione: aggiornare i nostri tecnici/giudici/arbitri e formare nuovi volontari è fondamentale per la crescita del CSI Trento. Si è infatti svolto nel mese di ottobre un corso per operatori sportivi di base e relativo aggiornamento per gli istruttori già formati gli anni precedenti; tre appuntamenti formativi per gli operatori BLS-D; i prossimi saranno gli aggiornamenti delle tecniche/i e giudici di ginnastica ritmica e artistica, in vista dell’uscita dei nuovi programmi tecnici 2022. Sicuramente non ci faremo trovare impreparati per la ripartenza generale di gennaio e la stagione 2022. Siamo ottimisti, e i risultati ottenuti ci danno ancora più forza per continuare!

Stadium

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Umbria

Sport emergenti e voglia di condivisione

I

l CSI Umbria si sta rialzando dopo una pandemia che ha messo in croce lo stivale intero. Il nuovo direttivo messo in piedi dal neo-eletto presidente Alessandro Rossi si è da subito prodigato per una serie di eventi e attività per unire la regione. Il primo evento “post-pandemia” è stato lo stage formativo per arbitri e osservatori svolto a Nocera Umbra: un ritorno alla normalità che mancava da tempo dove significativa è stata la partecipazione di arbitri/osservatori e formatori provenienti da tutti i comitati provinciali: più di 50 persone per quello che è stato il primo evento in presenza dopo due anni. Il ritorno invece all’attività sportiva è avvenuto a Settembre con il “gran prix” di sport emergenti tenutosi a Spello con Padel e Beach Volley con circa 100 atleti provenienti da tutti i comitati locali pronti a sfidarsi all’insegna del fair play in una giornata dal forte senso associativo che ha dato il là al ritorno del “gioco” tutti insieme. Lo scorso 23 Ottobre invece si è tenuto a Perugia il convegno di programmazione per la nuova stagione con la forte presenza anche in questo caso dei dirigenti di ogni comitato locale dove si sono gettate le basi per un nuovo inizio con degli appositi tavoli tematici quali l’attività sportiva open e dei giovani, la formazione, gli sport emergenti. Ciò che è emerso con più forza rispetto al passato, è la forte voglia di condivisione di una regione unita sotto un unico segno: quello dello sport e dell’associazionismo. 32

In tal senso è da segnalare che in tutti i comitati locali sono ripartiti i campionati dei principali sport e al contempo con un occhio di riguardo all’attività giovanile e degli sport emergenti, con numeri che danno fiducia dopo una pandemia che poteva metterci in ginocchio.

Da segnalare anche il fatto che in questa nuova stagione verrà dato ampio spazio al nuovo circuito del nuoto e delle arti marziali. Un altro proposito vivo per il Comitato regionale è quello di formare nuove figure tecniche e una scuola dirigenti.


#VitaCSI

Veneto

Si torna a correre «a pieno entusiasmo»

A

pieno regime. O quasi. Di certo, a pieno entusiasmo. È ripartita, dopo i tanti mesi di stop dovuti all’emergenza sanitaria, l’attività del rinnovato comitato regionale Veneto e, con essa, quella dei nove comitati che lo compongono. Una ripartenza caratterizzata da entusiasmo e da una parola d’ordine: formazione. Proprio la formazione ha rappresentato il momento che ha dato il la alla stagione 2021-2022 regionale. Si è trattato della due giorni che il comitato presieduto da Giovanni Cattozzi ha vissuto a metà settembre a Lavarone, insieme agli amici di Trentino e Friuli Venezia Giulia. «Un’occasione di aggiornamento per le diverse discipline ma, soprattutto, un’opportunità per guardarci finalmente negli occhi, senza la mediazione di un pc, e ripartire insieme, progettando il futuro» spiega Cattozzi. «È stato un pieno di carica che servirà per tutto l’anno, a tutti:

dirigenti, tecnici, atleti». Ripartenza, dunque, è stata. Il comitato di Treviso è ripartito con quasi tutte le attività: per gli sport di squadra sono in corso i campionati di pallacanestro, pallavolo, calcio a 5 e padel mentre per quanto riguarda gli sport individuali in primo piano ci sono la corsa campestre e la ginnastica artistica. Il campionato provinciale di corsa campestre (cinque prove) ha caratterizzato la ripartenza, in sinergia come tradizione, dei comitati di Belluno e di Feltre, che fanno fronte comune anche per quanto riguarda il calcio (tornei Open e Over). La corsa, e in particolare quella campestre, si conferma uno dei punti di forza di CSI Vicenza che il 31 ottobre ha proposto il primo Gran Premio Città di Vicenza “memorial Fulvio Costa” con la partecipazione di 430 atleti di tutte le categorie e con una presenza preponderante nel giovanile. CSI Venezia in questi mesi è ripartito

con tutte e tre le discipline principali (calcio a 5, pallavolo e pallacanestro) sia per la categoria Open che per le categorie giovanili, a partire dagli Under 8. Da sottolineare come nella pallavolo sia stato riattivato, dopo anni di stop, il campionato Open misto. Calcio a 11, calcio a 5 e pallacanestro hanno caratterizzato anche la ripresa delle attività di CSI Padova, impegnato pure nella corsa campestre, nel tennistavolo (campionato provinciale individuale e a squadre) e nel concorso danza. Calcio a 5 e pallavolo sono state le discipline che hanno visto il via all’attività 2021-2022 di CSI Rovigo, impegnato fortemente anche nell’ambito della formazione (dai corsi per l’uso del defibrillatore agli esami per le qualifiche tecniche del judo). Basket, calcio e atletica hanno caratterizzato, in questa prima parte l’attività del CSI Verona mentre CSI Legnago ha proposto il campionato di calcio a 7.

Stadium

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In Libreria

Pagine di sport tra gli scaffali

DOPO IL TRAGUARDO

MANUALEX

NOI ITALIA PALLAVOLO

A

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Alex Schwazer

lex Schwazer diventa un campione da giovane, forse troppo giovane: “Il mio vocabolario comprendeva solo due parole, allenamento e riposo. Non avevo un colore preferito o un piatto preferito. Non avevo un passatempo, una passione o un obiettivo che non fossero la marcia”. Alle Olimpiadi di Pechino del 2008 sale sul podio più alto nella 50 km di marcia. È il coronamento di un sogno. Ha solo ventitré anni. Ma quel trionfo complica tutto. È come la kryptonite, per lui. Si logora. Sempre più solo, e in preda alla depressione, va in Turchia e acquista l’eritropoietina, un ormone proibito. A poche settimane dalle Olimpiadi del 2012 arriva il controllo, e risulta positivo. Niente Londra. Niente più sport, forse. Una punizione esemplare. Ma è proprio allora che torna la febbre che sta prima e dopo ogni traguardo, il futuro che si tende nell’aria. Dopo l’archiviazione del secondo procedimento penale per doping “per non aver commesso il fatto”, Alex Schwazer vuole tornare a gareggiare. La sua è una storia di cadute e di redenzioni, di rinunce e di rinascite. 34

Alessandro Del Piero Marco Cattaneo o so bene. Nonostante quella foto sia in bianco e nero, e anche mia mamma se lo ricorda perfettamente; quella sfera gigante che stringevo con tutta la forza che può avere un pupetto di pochi mesi era gialla era il mio sole. Il calcio secondo Del Piero. Lo sport più bello del mondo visto da uno dei più grandi calciatori di sempre “Non avrei mai voluto smettere di giocare a calcio. Mai. A me non interessava quando, dove, con chi o contro chi: io chiedevo solo di poter avere un pallone tra i piedi. E mi sentivo il più felice del mondo.” Chi sono i grandi campioni e le squadre più forti della storia? E gli allenatori che hanno cambiato il modo di giocare a pallone? Quali sono i gol più spettacolari e le esultanze più strane, da andarsi a riguardare? Dove si svolge il derby eterno? Che cosa sono “la ruleta” e “lo scorpione”? E perché si gioca in undici? Informazioni, curiosità, classifiche, record e tanti aneddoti personali... In questo manuale ricchissimo e illustrato, che appassiona come una grande partita, Alex Del Piero ci insegna tutto sul calcio e sul perché non smette mai di farci sognare.

di Ferdinando De Giorgi (a cura di Giuliano Bergamaschi)

uando dovetti selezionare il nuovo ct della Nazionale Maschile, la scelta ricadde su Fefè De Giorgi. Pensai che fosse giusto dargli una chance, affidando la panchina della squadra a un uomo che per anni aveva lottato in maglia azzurra. Non lo scelsi però solo per le sue indubbie capacità tecniche, dimostrate vincendo tanto sia da atleta che da allenatore, ma anche perché volevo che sulla squadra venisse svolto un lavoro dal punto di vista motivazionale. Ripartendo da una certezza imprescindibile: l’importanza della maglia azzurra e con lei la consapevolezza che non esiste niente di più prezioso per uno sportivo. La maglia azzurra è infatti un valore, un quid che viene prima di tutto sempre e comunque; che va conquistato con fatica, sudore e determinazione, che soprattutto va custodito giorno dopo giorno, come un tesoro. Chiesi questo a Fefè: di trasmettere ai suoi ragazzi la consapevolezza di ciò che facevano con obiettivi chiari, non solo tecnicosportivi. Credo che i risultati già si siano visti… Giuseppe Manfredi Presidente Fipav



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