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Non Fermateci
from Stadium n. 10/2024
by Stadium
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Spazio ai giovani, fin dal titolo. “Non fermateci”, come specificato a partire dalle primissime righe della Premessa di questo libro, «non è un grido di allarme – che pure esiste – ma una richiesta piena di speranze e sorrisi, come quelli delle ragazze e dei ragazzi che invadono pacificamente, con gioia e dolcezza, i campi di gara». E allora che sia accolta, questa richiesta. È quello che hanno fatto il Centro Sportivo Italiano e l’Unione Sportiva ACLI, con il sostegno di Sport e Salute S.p.A., che con questo testo si fanno dunque portavoce dei veri protagonisti del mondo dello sport: i nostri giovani.
“Non fermateci” non si limita a comporsi di una serie di pensieri e riflessioni attorno all’attività sportiva giovanile, i quali, pur fondamentali, spesso non sono colti nella maniera giusta. Il libro, infatti, porta alla luce un quadro d’insieme della situazione attraverso un’accurata indagine di rilevazione statistica.Tanti i temi sul tavolo: in primis il famoso drop out, vale a dire il fenomeno di abbandono precoce dello sport in età adolescenziale, di cui gli autori, tra cui Roberto Lamborghini, Nicola Lovecchio, Antonio Borgogni, Francesca Magno, Fabio Carlevaro e Simone Digennaro, offrono un’analisi dettagliata. Contesto familiare, relazioni con l’ambiente della squadra e della società, intrecci con gli impegni scolastici ed extra sportivi sono solo alcuni degli aspetti su cui gli autori pongono la propria attenzione per monitorare un fenomeno drammaticamente in ascesa: quello che vede sempre più ragazzi e ragazze lasciare giù la borsa, appendere gli scarpini al chiodo, diventare sedentari per il resto della loro vita. È risaputo che il Covid-19 non ha fatto altro che fomentare tutto questo. Ma è altrettanto vero che non è più plausibile limitarsi a dire che ci si è lasciati tutto alle spalle. Le conseguenze sono tuttora tangibili, e riguardano il nostro futuro, ma soprattutto quello dei nostri figli e nipoti, il tesoro delle generazioni a venire che rischiamo di buttare all’aria per noncuranza. Non fermateci, allora, dal dare loro una mano, e dal promuovere contributi come questi, per far sì che nello sport riaffiori quella sensibilità che tutti coloro che hanno a che fare con i giovani dovrebbero possedere. Non è più solo campo. C’è in gioco la vita.