Il Vulgare Illustre (2013) La raccolta rappresenta il ritorno alla fede. La scrittura che al tempo di Dante dovette risultare aulica, curiale e cattedrale ispira l’ambientazione di preghiere dell’uomo smarrito nell’oblio del peccato. Nell’evoluzione dalla tarda antichità all'Alto Evo Medio dell’era volgare la spiritualità, la fede colma il vuoto causato dal peccaminoso senso. Orde di barbari occupano Roma, sopravvivono gli ultimi barlumi di paganesimo. Si diffonde la voce del Pantocratore attraverso le cantorie, la fede cresce attraverso l’arte. È tempo di fuochi religiosi.
CANTICO VULGARE Brucia Il sacro tirso Zolle bollenti effondono vapori Giù nel catino lacero. Per le vie colme di giare L’aruspice regge il lituo Si odono sirene intonare Un cantico vulgare.
62