Edizione n. 4 | ottobre 2021
TEMI IN EVIDENZA
GIOCHI OLIMPICI Prestazioni storiche della squadra di ginnastica
Foto: Bruno Coelho - stock.adobe.com
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EDITORIALE
IL FANTASTICO MONDO DELLA GINNASTICA
Cara lettrice, caro lettore, «Lavoro alla Federazione svizzera di ginnastica di Aarau», rispondo quando mi chiedono ragguagli sulla mia scelta professionale. Ho iniziato l’apprendistato presso la FSG nell’estate del 2019 e non di rado le persone vogliono sapere che cosa io faccia di preciso. La formazione alla FSG è estremamente variata, motivo per cui mi riesce difficile rispondere a questa domanda. L’apprendistato spazia dalle mansioni amministrative, alla collaborazione ad eventi spettacolari, come pure all’utilizzo della creatività. Ma partiamo dall’inizio: ho fatto i primi passi nel fantastico mondo della ginnastica all’età di due anni, quando frequentavo con mia mamma i corsi Geba. Da lì sono seguite innumerevoli ore di ginnastica nell’ambito della ginnastica infantile, quindi nella squadra femminile della STV Herznach. Nel contempo, all’età di sei anni, ho scoperto l’attrezzistica individuale in seno alla DTV Wölflinswil. Alla fine delle medie ho iniziato con l’attrezzistica di società e ad oggi mi alleno tre volte la settimana in palestra e posso seguire la mia passione sia come ginnasta che come monitrice dei gruppi giovanili e attivi. Nell’estate del 2022 concluderò il mio apprendistato di commercio e fino ad allora ho tutte le intenzioni di godermi al massimo la fine del mio apprendistato FSG e di affrontare con entusiasmo le sfide che verranno. Con l’augurio di una buona lettura!
Jara Schleiss Apprendista al terzo anno
Successo olimpico per la squadra svizzera di ginnastica artistica
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IMPRESSUM GYMlive – Rivista di ginnastica 2021: 164 anni / appare 5 volte l’anno Tiratura Spedizione totale 108 403 (t/92 987, f/13 037, i/2365) Editore Federazione svizzera di ginnastica (FSG), Bahnhofstrasse 38, 5000 Aarau T: +41 62 837 82 00, stv-fsg.ch Redazione edizione in lingua italiana: Alexandra Herzog-Vetsch (ahv, caporedattrice) Lara Rigamonti-Bernardi (lr, traduttrice, in congedo maternità) Renata Loss Campana (rlc, redattrice e traduttrice, renata.loss@stv-fsg.ch) Sabrina Caccia (Chiasso), Chantal Gianoni (Locarno) Prezzo dell’abbonamento: GYMlive CHF 30.– (prezzo singolo numero CHF 6.–) Concetto/layout/creazione: Kommuniversum AG, 8008 Zurigo Illustrazioni Getty Images Correttore di bozze: Linkgroup AG, 8008 Zurigo Stampa e spedizione: Stämpfli AG, 3001 Berna Marketing dei media: Stämpfli AG, 3001 Berna Ruzica Dragicevic, responsabile consulenza e marketing dei media T: +41 31 300 63 70, mediavermarktung@staempfli.com
33 Coaching: il terzo pilastro della gestione delle società della FSG
SOMMARIO
30 Gli sport invernali sempre più digitali
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PORTRAIT «Olga», un lungometraggio con la partecipazione di ginnaste svizzere 06 IN PILLOLE Chicche sportive e concorso
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TEMI IN EVIDENZA I Giochi olimpici e la ginnastica – breve retrospettiva
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A COLLOQUIO CON ... Christine Frauenknecht racconta la sua attività di giudice per la ginnastica artistica femminile.
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IN BREVE Una panoramica su varie e brevi informazioni dallo sport ginnico
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MUOVERSI INSIEME Sport invernali – nuove tendenze. 30 Il coaching offre soluzioni individuali. 33 PARTNER FSG Ochsner Sport prepara i vostri sci per la stagione invernale. 34
Una ginnasta ucraina insegue i suoi sogni in Svizzera
SPIRITO GINNICO Con nuovi formati verso il futuro
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IN CONCLUSIONE Ultima domanda a Elena Leimgruber 39 OFFERTE PER I MEMBRI Sconti vantaggiosi per i membri FSG 40
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Scopri il mondo della FSG
Un flip book delle Olimpiadi
Una panoramica di tutte le novità sul nostro portale gymlive.ch
OLGA INSEGUE IL SUO SOGNO Il film «Olga» racconta la storia inventata di una ginnasta ucraina esiliata in Svizzera. Foto: Ghislaine Heger
2013. Esiliata in Svizzera, Olga, protagonista principale della fiction, una ginnasta ucraina di 15 anni, tenta di distinguersi al centro d’elite sportivo. Ma mentre la ragazza deve adattarsi al nuovo paese di accoglienza e prepararsi ai Campionati europei, a Kiev scoppia la rivoluzione.
«Olga» è il primo lungometraggio del regista svizzero Elie Grappe. Questo film, che uscirà nelle sale in autunno, mette in scena la ginnasta ucraina Anastasia Budiashkina nel ruolo di Olga. Girato in gran parte nella palestra del giubileo di Macolin, ha permesso a qualche ginnasta svizzera di muovere i primi passi nel mondo del cinema. Ma chi è Olga? Esiliata in Svizzera a causa della rivoluzione ucraina, Olga è una giovane ginnasta di 15 anni che entra a far parte del Centro Nazionale dello Sport e tenta di affermarsi nella sua nuova squadra. All’arrivo nel suo paese di adozione, le cose non vanno come previsto. Olga è
PORTRAIT
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«OLGA» IN BREVE Numero di attori: 30 Numero di comparse: 213 Totale di partecipanti: 609 Durata delle riprese: 37 giorni, distribuiti su 9 mesi Tempo di produzione: 16 settimane Luoghi delle riprese: Macolin (SUI), Stoccarda (GER), Kiev (UKR) Anno di distribuzione: 2021 Lingue: francese, tedesco, italiano, ucraino, russo e inglese (sottotitoli) Premi: premio SACD della «Settimana della critica» 2021 a Cannes (migliore sceneggiatura). Il film è candidato agli «Oscar» per la Svizzera.
La ginnasta ucraina Anastasia Budiashkina interpreta il ruolo principale. Foto: Gabrielle Denisse
combattuta tra la Svizzera e l’Ucraina, dove la madre, giornalista, riferisce degli avvenimenti di Euromaïdan. Olga, tuttavia, non distoglie mai lo sguardo dal suo obiettivo: prepararsi per i Campionati europei di ginnastica artistica a Stoccarda per potersi qualificare ai Campionati del mondo e alle Olimpiadi, il suo sogno più grande. Al centro della storia troviamo un dialogo costante tra ginnastica e politica. Olga è alla continua ricerca di un equilibrio e si aggrappa saldamente alla sua passione per la ginnastica. «Per me l’aspetto centrale del film sta nella ricerca di un modo per conciliare il desiderio personale con il corso della storia. Olga, suo malgrado, è confrontata con la rivo-
luzione. Anche se l’aspetto politico esiste, la passione della protagonista per la ginnastica e le emozioni legate allo sport sono centrali nel film», spiega il regista Elie Grappe. Un’accoglienza calorosa Per alcune ginnaste svizzere, la realizzazione di questo lungometraggio è stata l’occasione per scoprire il mondo del cinema. Fra queste Lou Steffen (FSG Lancy), membro del quadro nazionale allargato, e Caterina Barloggio (SFG Sementina), ex ginnasta del quadro nazionale, nel film facevano parte della squadra nazionale svizzera. Entrambe sono state scoperte dal regista in occasione delle sue visite presso le società di ginna-
stica. «Dal 2016, ho fatto parecchio scouting sul campo. Ero in contatto con la Federazione svizzera di ginnastica, l’Ufficio federale dello sport e numerose società di ginnastica», spiega Elie Grappe. «Sono stati tutti molto disponibili, mi hanno accolto calorosamente e permesso di presenziare agli allenamenti. Ho persino assistito ai Campionati europei a Berna, nel 2016, a diverse Swiss Cup a Zurigo e ai Campionati svizzeri», prosegue il regista. Le settimane trascorse nelle palestre gli hanno permesso di familiarizzare con il mondo della ginnastica, un mondo a lui sconosciuto. «Ho frequentato per molti anni il conservatorio a Lione. La ginnastica per me era qualcosa di assolutamente nuovo. Ma avevo voglia di raccontare questa storia», aggiunge. L’opera di scouting è stata altresì un’occasione per raccogliere le esperienze di squadre, atleti, allenatori e medici e incontrare le future interpreti del film. Lanciarsi nel cinema Per le ginnaste coinvolte la produzione del film è stata altrettanto positiva e resterà impressa a lungo nella loro memoria. L’esperienza è stata altrettanto posi-
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PORTRAIT
IL REGISTA, ELIE GRAPPE Elie Grappe Età: 27 anni Luogo di domicilio: Vevey Carriera: 10 anni di studio di musica classica presso il Conservatorio di Lione, 2011–2015 Scuola Cantonale d’Arte di Losanna (ECAL) Film realizzati: Répétition (cortometraggio 2014), Suspendu (cortometraggio 2015), Hors-scène (cortometraggio 2016), Olga (lungometraggio 2021)
Il regista Elie Grappe (a destra) ha scelto la palestra del Giubileo a Macolin come principale luogo delle riprese. Foto: Ghislaine Heger
tiva e resterà impressa a lungo nella loro memoria. «È un’esperienza che ricorderò tutta la vita», afferna Steffen. «Elie mi aveva notata in palestra. Ho poi fatto un casting e ho ottenuto la parte», racconta la ginevrina. Per il film, il regista ha preferito lavorare con vere ginnaste anziché con attrici, affinché le scene sembrassero più reali. «È stato assolutamente necessario lavorare con delle atlete in quanto uniche in grado di realizzare determinate figure e con un’esperienza di vita all’interno di un centro sportivo. Spesso è bastato uno scambio di parole perché capissero cosa dovevano fare», precisa Elie Grappe. Riprese ritardate a causa del Covid Inizialmente prevista per il 2020, l’uscita del film nelle sale è slittata al 2021, per colpa del Covid. «Abbiamo girato le scene di ginnastica soprattutto a Macolin, nei weekend e durante le vacanze scolastiche, quando la palestra non era occupata», rammenta Elie. Le riprese sono durate 37 giorni in totale, ripartiti su 9 mesi, il che ha impegnato parecchio le due ginnaste svizzere. «Passavamo di-
Olga è combattuta tra due mondi. Foto: Ghislaine Heger
verse ore se non giorni sulla stessa scena, che per finire, sullo schermo dura solo qualche secondo», spiega Steffen. A Stoccarda, inoltre, il coronavirus non ha risparmiato la troupe cinematografica. Il regista aveva previsto di girare le scene dei Campionati europei in occasione del DTB-Pokal. Ma dal momento che è stato annullato per motivi sanitari, la troupe ha dovuto riorganizzare le riprese sul posto. Sul red carpet A metà luglio, finalmente «Olga» è stato presentato al Festival di Cannes. Per l’occasione, le ginnaste sono state invitate con il regista Elia Grappe e la troupe. «La presentazione del film è stata emozio-
nante. E salire i gradini di Cannes, un’esperienza unica. Vera magia!», rammenta Steffen. Stesso parere quello di Caterina Barloggio: «Cannes è stata un’esperienza unica. Abbiamo passato una giornata e mezza intensa. È qualcosa che si deve provare una volta nella vita. Mi ricordo in particolare dei fotografi che urlavano per attirare l’attenzione dei personaggi famosi». Una prima che ha riscosso il plauso della giuria, tanto che il film ha vinto il premio della Settimana della critica 2021 (migliore scenografia). Ora tocca al pubblico dire la sua: a partire da questo autunno, nelle sale cinematografiche della Svizzera romanda. Testo: Emilie Lambiel/ahv
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FOGLIO PER FOGLIO
FLORIAN GNÄGI Lottatore
L’americana Sunisa Lee alle olimpiadi di Tokyo ha vinto la medaglia d’oro al concorso multiplo individuale. La sua esibizione al volteggio è disponibile non solo in video ma anche quale flip book da sfogliare in 45 secondi:
(STV Studen) è stato il 31° lottatore a entrare nel club dei 100. In occasione della Festa di lotta svizzera dell’Emmental a Kemmeriboden Bad tenutasi il 22 agosto, si è infatti aggiudicato la sua 100esima corona.
IN PILLOLE SE INTERPRETO GIUSTO LE RISPOSTE ALLA DOMANDA A SAPERE COS’È MANCATO DURANTE LA PANDEMIA, A BREVE LE NOSTRE SOCIETÀ SARANNO INVASE DA NUOVI MEMBRI. Evi Hurschler, presidente dell’Associazione di ginnastica di Lucerna, Obvaldo e Nidvaldo su «SRF Regionaljournal Zentralschweiz».
GRANDE INIZIATIVA In molte società di ginnastica è consuetudine regalare un abete alle nuove leve. A Busswil gli abeti sono stati messi a disposizione gratui tamente dall’Ufficio forestale. Un sabato, la società di ginnastica locale ha voluto restituire il favore e ha piantato 100 giovani alberi.
IN PILLOLE 11
SE VINCIAMO, TORNIAMO A CASA A PIEDI!
E la promessa del 2019 è stata mantenuta! Circa 60 ginnasti della STV Wangen SZ – vincitori della Festa federale di ginnastica 2019 – in quattro giorni e in condizioni pessime hanno percorso a piedi i 100 km dal luogo della competizione (Aarau) fino a casa. Ulteriori informazioni sul tema: stv-wangensz.ch
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SAPEVATE CHE … … dal 1951 i colori dei cerchi olimpici – contrariamente alla credenza popolare – non sono più stati assegnati ai diversi continenti? L’idea di base è che almeno uno dei colori appaia su quasi tutte le bandiere nazionali. … il giuramento olimpico per sportive/i, giurate/i, allenatrici/tori a Tokyo è stato pronunciato per la prima volta da una donna e da un uomo?
CONCORSO Chi ha vinto il maggior numero di medaglie olimpiche per la Svizzera nella ginnastica, con un totale di 8 medaglie? In palio vi sono tre buoni di Ochsner Sport per un valore di 50 franchi ciascuno. Partecipare è semplicissimo: basta inviare la risposta tramite il modulo online disponibile su stv-fsg.ch/concours-gymlive o tramite e-mail con oggetto «Concorso 4/2021» e dati personali completi all’indirizzo lara.rigamonti@stv-fsg.ch.
Termine di partecipazione: mercoledì 3 novembre 2021 I vincitori del concorso verranno informati per iscritto. Si escludono le vie legali. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso.
OLIMPO PRESUMIBILMENTE RAGGIUNTO
La squadra svizzera maschile di ginnastica artistica sale un altro gradino nel ranking olimpico (da sin.: il capo allenatore Laurent Guelzec, Benjamin Gischard, Christian Baumann, Eddy Yusof, Pablo Brägger e l’allenatore Claudio Capelli). Foto: per gentile concessione
TEMI IN EVIDENZA 13
Date le circostanze, i Giochi olimpici di Tokyo sono stati un’edizione speciale. La squadra svizzera di ginnastica non si è lasciata scoraggiare e ha ottenuto il terzo miglior risultato di squadra dal 1952 a Helsinki. In passato era più facile conquistare medaglie e diplomi in questa disciplina? GYMlive ripercorre la storia.
Lunedì 26 luglio 2021, stadio Ariake a Tokyo (JAP). Sta per iniziare la finale a squadre di ginnastica artistica maschile. Anche la squadra rossocrociata partecipa alla gara per la prima volta dai Giochi olimpici di Los Angeles del 1984. Un momento storico tutto da assaporare. Christian Baumann, Pablo Brägger, Benjamin Gischard e Eddy Yusof non hanno nulla da perdere. Dopo tutto, qualificarsi per la finale era il loro obiettivo principale dopo averlo mancato a Rio nel 2016. Così i quattro atleti si sono esibiti senza alcuna pressione, eseguendo i loro esercizi senza commettere errori e alla fine sono giunti sesti. Un risultato notevole, il terzo migliore dopo le Olimpiadi del 1952 a Helsinki (2° posto) e del 1984 a Los Angeles (5° posto). Fine del periodo di magra Raggiungendo la finale a squadre a Tokyo, i ginnasti svizzeri sono saliti di un altro gradino nel ranking olimpico dopo il 2016. Fino ad allora, erano sempre rimasti più o meno allo stesso livello. Dopo i Giochi olimpici del 1992, la Sviz-
IL TERZO MIGLIOR RISULTATO DI SQUADRA DELLA STORIA.
14 TEMI IN EVIDENZA
MEDAGLIE IN CIFRE
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MEDAGLIE OLIMPICHE finora per la Svizzera nella ginnastica artistica
16×
ORO OLIMPICO
Giulia Steingruber continuerà a gareggiare dopo la sua terza Olimpiade? Foto: FIG/Volker Minkus
per i ginnasti svizzeri (14 dei quali conquistati tra il 1896 e il 1952)
1924
AD AMSTERDAM 5 delle 7 medaglie d’oro nella ginnastica furono appese al collo di rossocrociati
zera non era più riuscita a qualificare una squadra per le Olimpiadi fino a Rio 2016. I ginnasti individuali, dal canto loro, erano sempre presenti. Il miglior risultato al concorso multiplo prima del 2016 era stato il 17° posto di Claudio Capelli a Londra (GBR) nel 2012 e l’ultima medaglia olimpica individuale vinta dalla Svizzera era stata quella conquistata da Donghua Li ad Atlanta (USA) nel 1996 al cavallo con maniglie. Ex garanti di medaglie Mentre agli albori dei Giochi olimpici erano i ginnasti i garanti delle medaglie per il nostro paese (47 delle 49 medaglie nella ginnastica artistica furono vinte tra il 1896 e il 1952), oggi un diploma olimpico o un piazzamento nei primi 20 è già considerato un successo. Significa che in
passato era molto più facile per i ginnasti competere ai Giochi Olimpici? Una cosa è certa: una volta partecipavano meno nazioni e meno atleti. Nel 1896 ad Atene, in occasione dei primi Giochi dell’era moderna, nella ginnastica artistica gareggiarono solo 71 uomini provenienti da nove nazioni, 52 di essi rappresentavano la Grecia, paese ospite, perché all’epoca non esistevano ancora i contingenti per paese. Inoltre, presumibilmente, anche i criteri di valutazione non sono paragonabili con quelli di allora. Diventa nuovamente più difficile Se la tendenza alla ripresa dei ginnasti elvetici dovesse continuare, il prossimo scalino potrebbe essere una medaglia olimpica a squadre a Parigi nel 2024. Un
TEMI IN EVIDENZA
Le probabilità sono scarse Nella ginnastica artistica femminile svizzera, il bottino è invece più scarno. Solo in due occasioni una squadra fu presente ai Giochi olimpici, l’ultima volta nel
1984 a Los Angeles (8° posto nella finale a squadre). La prima e finora unica medaglia olimpica conquistata dalle atlete svizzere fu il bronzo vinto da Giulia Steingruber nel 2016 a Rio de Janeiro (BRA) nel volteggio. A Tokyo quest’anno, la 27enne di Gossau ha mancato per un pelo la finale agli attrezzi nella sua disciplina preferita, piazzandosi al 15° posto nel concorso multiplo. I piani futuri della Steingruber non erano ancora noti al momento di andare in stampa. È quindi legittimo chiedersi se una ginnasta elvetica sarà in grado di qualificarsi per i Giochi del 2024. Ad essere scarse, sono soprattutto le possibilità di poter schierare presto una squadra femminile. Testo: Alexandra Herzog
FATTI
SU GINNASTICA E OLIMPIADI – La ginnastica artistica è una delle discipline olimpiche più antiche (è dal 1896 ad Atene che figura nel programma olimpico). – Ex discipline appartenenti alla ginnastica artistica (fino al 1924): arrampicata con corda, triathlon, clave indiane, club swinging, volteggio cavallo laterale, parallele a squadre, sbarra a squadre. – Fino al 1928, la ginnastica olimpica era riservata ai soli uomini. All’epoca, la parità di genere non era considerata. La competizione femminile consisteva in un concorso multiplo, mentre gli uomini avevano la possibilità di vincere medaglie in sette discipline. Gli uomini si esibivano su tutti gli attrezzi classici, ma la competizione femminile era molto eterogenea: le nazioni potevano gareggiare con diversi attrezzi di loro scelta, tra cui parallele, parallele asimmetriche, spalliere e volteggio. Per i giudici che dovevano valutare degli esercizi molto diversi fra loro non doveva essere semplice decretare le vincitrici. – Il maggior numero di medaglie per la Svizzera nella ginnastica è stato vinto da Eugen Mack con 8 medaglie (2 × oro, 4 × argento, 2 × bronzo) e Giorgio Miez con 7 medaglie (4 × oro, 3 × argento). – Nel 1932 a Los Angeles parteciparono solo sei nazioni. La Svizzera non potè inviare una delegazione ufficiale a causa della crisi economica. Giorgio Miez si pagò il viaggio con i propri risparmi: dapprima in nave da Le Havre a New York (la traversata durò tre settimane) e poi in treno fino a Los Angeles, dove gareggiò solo al suolo aggiudicandosi la medaglia d’argento.
SONO MOLTO ORGOGLIOSO
Foto: Swiss Olympic
traguardo che non sarà tuttavia facile da raggiungere. Fra tre anni, la squadra del 2016 e del 2021 non avrà più la stessa costellazione. Oliver Hegi e Pablo Brägger si sono già ritirati. E non si sa ancora se Christian Baumann (26), Benjamin Gischard (25) e Eddy Yusof (27) parteciperanno ad un altro ciclo olimpico. Naturalmente questo non significa nulla, perché anche i giovani atleti del quadro nazionale sono promettenti. Ma ci vorrà probabilmente del tempo prima che diventino una squadra altrettanto forte e ben affiatata.
Jürg Stahl Presidente di Swiss Olympic, membro della sezione maschile di Brütten Quanto sei soddisfatto delle prestazioni del team svizzero di ginnastica artistica? Jürg Stahl: mi ha impressionato la squadra maschile, la cui storica qualifica per la finale è stata offuscata dal successo complessivo ottenuto dalla Svizzera. Considerando il fatto che l’ultima finale a squadre dei ginnasti elvetici risale al 1984, questo risultato non ha ricevuto la considerazione che meritava. A Tokyo, gli atleti della ginnastica artistica sono entrati a far parte del contesto eccezionalmente forte dello sport svizzero. E questo ha fatto bene al movimento ginnico. Anche la prestazione di Giulia Steingruber è stata straordinaria. Non era facile a causa dell’infortunio subito nella fase preparatoria e delle aspettative dopo la medaglia di Rio. La sua performance è stata forte e rinvigorente. La squadra di ginnastica artistica mi ha reso fiero. Quale competizione a Tokyo ti è rimasta particolarmente impressa? Ho vissuto la finale della squadra maschile praticamente da solo e ho potuto godermi lo spettacolo senza distrazioni. Questa competizione, ma anche la finale del concorso multiplo con Eddy Yusof e Benjamin Gischard o quella della tuffatrice Michelle Heimberg, ex atleta di ginnastica artistica, sono emblematiche! Dietro a tutti questi giovani talenti si cela molto lavoro, passione e lavoro di squadra! Intervista: Thomas Ditzler
16 TEMI IN EVIDENZA
UOMINI FORTI, IL PAESE DI BENGODI E ROGER FEDERER Ricordi di ex atleti che hanno partecipato ai Giochi olimpici. Claudio Capelli (34), 2008 (Pechino) e 2012 (Londra) come atleta, 2021 (Tokyo) come allenatore «Dopo aver vissuto due Giochi olimpici come ginnasta nel 2008 e nel 2012, a Tokyo nel 2021 ho partecipato per la prima volta come allenatore di ginnastica artistica. Ciò che ricordo maggiormente delle Olimpiadi di Pechino e Londra è stato l’incontro con i vari atleti di altre discipline sportive, primo fra tutti Roger Federer. Per un appassionato di sport come me, conoscere questi «mostri sacri» era davvero stimolante. Ricordo con emozione anche le dimensioni dei villaggi olimpici: le strutture costruite per ospitare gli atleti erano gigantesche. Tuttavia, non ci sono stati grandi cambiamenti tra le mie tre Olimpiadi, ad eccezione delle restrizioni dovute al coronavirus a Tokyo. È sicuramente diverso vivere i Giochi olimpici come atleta e come allenatore. In quest’ultimo ruolo, la tensione prima del viaggio e della competizione non è paragonabile a quella provata da un ginnasta. Ma per me, a Tokyio durante le gare è stato peggio. Mentre da atleta in gara ti prepari da un esercizio all’altro e ti concentri sull’esercizio successivo, come allenatore sei condannato a stare a guardare e puoi soltanto sperare che i tuoi atleti riescano ad eseguire l’esercizio come desiderato».
Foto: Archivio FSG
TEMI IN EVIDENZA 17
Romi Kessler (58), 1984 a Los Angeles «La conclusione della prova al suolo in finale è stata una delle mie esperienze più commoventi e uno dei miei momenti di maggiore successo. Era l’ultimissimo esercizio della mia carriera. Quando il pubblico mi ha dedicato una standing ovation, avrei voluto abbracciarli tutti. Ricordo che già allora i due villaggi olimpici erano collegati via Intranet. Incredibile se si pensa che l’uso di Internet si è diffuso soltanto negli anni ’90. Per le strade c’erano distributori automatici di bevande e nel nostro alloggio un ristorante aperto 24 ore su 24 – questa era l’America! Mi sentivo come nel paese di Bengodi! Per non parlare poi del numero impressionante di atleti di vari sport e nazioni che vivevano gli uni accanto agli altri nel villaggio olimpico. Ho ancora la fotografia scattata con un giocatore di pallacanestro cinese alto oltre due metri.»
Ernst Fivian (90), 1952 (Helsinki) e 1960 (Roma) «All’epoca, per gli allenamenti eravamo stati abbinati ai ginnasti russi. Li osservavamo con grande interesse, dimenticandoci quasi di eseguire i nostri esercizi. Paragonati a noi, erano possenti, fisicamente superiori. Nella competizione, ci siamo piazzati al secondo posto, proprio dietro la squadra russa. Rispetto a quei tempi, sono cambiate molte cose. Dovevamo eseguire 12 prove, sei esercizi obbligatori e sei esercizi liberi. Senza dimenticare che oggi, alle Olimpiadi partecipano soltanto sportivi professionisti. Noi eravamo dilettanti, dovevamo lavorare oltre allo sport.»
UN’EVOLUZIONE INCREDIBILE!
DATI PERSONALI Christine Frauenknecht (61) da 46 anni calca la scena nazionale e internazionale della ginnastica artistica in qualità di giurata. Ha partecipato a tre Olimpiadi e 9 Campionati del mondo, 16 Campionati europei, 2 European Games, 6 European Youth Olympic Games e innumerevoli Coppe del mondo – il tutto in 36 paesi diversi. Professionalmente, la nostra appenzellese lavora come impiegata in un servizio giuridico.
Mentre svolge la sua attività di giurata, Christine Frauenknecht (a destra nella foto) deve essere molto concentrata. Foto: Stephan Boegli
A COLLOQUIO CON ... 19
I Giochi olimpici rappresentano un momento saliente anche per i giurati come Christine Frauenknecht. L’appenzellese ripercorre le sue tre partecipazioni olimpiche e getta uno sguardo all’evoluzione della ginnastica artistica femminile.
Christine Frauenknecht, hai partecipato per ben tre volte ai Giochi olimpici in qualità di giurata. Cosa rende le Olimpiadi tanto speciali? Christine Frauenknecht: Come per gli atleti, anche per noi giurati la partecipazione alle Olimpiadi costituisce il massimo traguardo. E in queste vesti non rappresentiamo il nostro paese, bensì siamo convocati dalla FIG*. Per essere convocati occorre aver totalizzato un numero sufficiente di punti nei quattro anni di un ciclo olimpico. E come si accumulano punti? Facendo bene il proprio lavoro durante i campionati e le coppe del mondo (ride). Che cosa distingue l’impegno di un giurato alle Olimpiadi da altri eventi importanti? Dal punto di vista della valutazione, proprio nulla. In tutte le occasioni si cerca di dare il meglio e di giudicare gli atleti meritocraticamente per la loro
IN FUTURO LE ESIBIZIONI SARANNO ANCORA PIÙ VICINE ALLA PERFEZIONE.» Christine Frauenknecht
*Ndr: Federazione Internazionale di Ginnastica
esibizione. Ma tutto quel che ruota attorno alle Olimpiadi è speciale, sono un po’ più tesa. Soprattutto la preparazione per le Olimpiadi è parecchio impegnativa. In che modo ci si prepara? Siamo un gruppo e valutiamo dapprima i video dei diversi esercizi. Durante la pandemia, abbiamo intensificato questo aspetto. Dovevamo restare comunque aggiornati sebbene le gare non avessero luogo. È stato tutto molto impegnativo, anche i numerosi corsi che abbiamo offerto. Qual è stata l’esperienza più particolare durante i Giochi olimpici? Sicuramente festeggiare le medaglie di Roger Federer nel 2012 a Londra e di Giulia Steingruber nel 2016 a Rio. Ma tutte le edizioni hanno avuto qualcosa di speciale. Londra in particolare, in quanto erano le mie prime Olimpiadi. L’atmosfera in città era straordinaria. A Rio eravamo alloggiati parecchio fuori dal centro, ma essere per la prima volta in Sudamerica è stato speciale. E anche a Tokyo senza pubblico – poteva sembrare una gara qualunque, ma per gli atleti è stato importante che le Olimpiadi avessero comunque luogo. I Giochi olimpici sono l’evento più importante in assoluto e per molti atleti quello che stabilisce il corso della loro vita futura.
20 A COLLOQUIO CON ...
USA E RUSSIA PRESENTI Quest’anno la Swiss Cup Zürich si svolgerà domenica 7 novembre 2021 all’Hallenstadion di Zurigo. Oltre agli effetti speciali di luce e suono, la modalità di competizione ricca di suspense garantisce uno spettacolo di prima classe. Una ginnasta e un ginnasta per paese si sfideranno nella gara a coppie. Le squadre di Russia (con i campioni olimpici Angelina Melnikova e Nikita Nagorni) e Stati Uniti hanno già confermato la loro partecipazione. Ulteriori informazioni sul tema: swiss-cup.ch
Dalle prime Olimpiadi a cui hai partecipato nel 2012 che cos’è cambiato maggiormente? Da un punto di vista atletico dal 2012 le esibizioni artistiche e di danza delle ginnaste sono molto migliorate. Negli esercizi alle parallele si eseguono molte più combinazioni rispetto a nove anni fa. Sei attiva come giurata a livello internazionale da 36 anni. Come ci sei arrivata? Nel 1971, quando è stata fondata la sezione di ginnastica artistica di Teufen ho iniziato ad allenarmi. Quattro anni dopo, ho preso il mio primo brevetto di giurata. A spronarmi è stata Heidi Näf, allora responsabile della giuria e della ginnastica artistica femminile presso la Federazione svizzera di ginnastica. Così ho cominciato presto a rivestire il ruolo di giurata nelle competizioni e a frequentare il corso internazionale. All’epoca ho giudicato praticamente tutte le gare cantonali e nazionali. Parallelamente ero allenatrice di ginnastica artistica, il che rappresenta un grande atout. Come allenatrice sai che cosa ci vuole per eseguire al meglio
«CI VUOLE INTUITO E UNA CERTA SENSIBILITÀ PER LE GINNASTE.» Christine Frauenknecht
un elemento e ti fornisce la giusta intuizione per giudicare. Ai giurati che non sono anche allenatori spesso manca infatti quella sensibilità in più. Qual è lo stimolo di questa attività? Innanzitutto sicuramente la passione per questo sport. Se inizi da bambino e ci cresci, puoi solo continuare! E già questo è un grande stimolo. Inoltre è bello poter aiutare gli atleti a progredire con critiche costruttive. Mi piace tenere i corsi e sono felice quando ci sono giovani da motivare. Purtroppo la disponibilità per questa attività si è ridotta rispetto al passato. Pochi vogliono investire così tanto tempo senza guadagnare qualcosa. La maggior parte vede solo lo sforzo e non la gratificazione. Quante ore dedichi settimanalmente alla tua attività di giurata? Tantissime. Ma non è solo tempo in cui valuto le competizioni. Praticamente ogni sera, dopo il lavoro, mi siedo davanti al computer e svolgo numerose mansioni amministrative. Dedico almeno 10 ore la settimana. Ma a dire il vero non ci ho mai pensato molto. Dal 2013 faccio parte del comitato tecnico dell’Unione europea di ginnastica, un incarico molto impegnativo. Che cosa distingue un buon giurato? Occorre essere affidabili, seguire una formazione continua e approfondire la materia. Oltre all’esperienza, occorre precisione, fiducia in sé stessi, capacità
di comunicazione e a livello internazionale ovviamente buone conoscenze di inglese. Come detto prima, è necessario avere intuito e sensibilità verso le ginnaste – e ovviamente conoscenze tecniche. Come si impara a memoria un insieme di regole così complesso come il Code de Pointage? Bisogna procedere passo dopo passo. Come prima cosa si impara a leggere e scrivere i simboli, senza i quali è impossibile giudicare. Dopodiché si imparano le deduzioni generali e specifiche degli attrezzi e per finire si tratta di trascrivere in simboli l’esercizio in diretta e in contemporanea giudicare le deduzioni. In ultima istanza si impara il valore del grado di difficoltà. Per allenarsi esiste uno speciale programma che inizia con gli elementi di base e man mano passa a esercizi sempre più complessi. In che misura è cambiata l’attività dei giurati? Vi sono degli strumenti tecnici? È cambiata parecchio. Gli strumenti sono il codice che viene adattato ogni quattro anni. Poi c’è il cosiddetto help desk, che offre costanti spiegazioni in merito al codice. Altri supporti sono i video che consentono di riguardare l’esercizio al rallentatore. Lo sviluppo di un sistema di valutazione computerizzato è in fase di elaborazione. Tra qualche anno magari i giudici di gara verranno impiegati unicamente per valutare l’a-
Speciali effetti di luce e suono garantiscono un’atmosfera straordinaria alla Swiss Cup Zürich. Foto: Stephan Boegli
spetto artistico, cosa che un computer non è in grado di fare. Per il resto la tecnologia ha fatto passi da gigante. Nella ginnastica artistica maschile, la maggior parte degli esercizi potrebbero già essere valutati con il computer. Sono curiosa di vedere fin dove arriverà lo sviluppo. Come è evoluta la ginnastica artistica femminile nel corso degli anni? L’evoluzione è impressionante. In passato, ad esempio, si imparava la verticale provandola e riprovandola all’infinito. Oggi si insegnano prima le premesse atletiche, quali appoggio e tensione del busto, una volta acquisite si passa all’elemento. Il principio oggi è questo. Inoltre, oggi le ore di allenamento sono più intense e frequenti, gli attrezzi molto più evoluti e vi sono numerosi supporti di cui avvalersi. Che cosa ti affascina della ginnastica artistica femminile? Il connubio tra estetica e atletica. In linea di principio preferisco le ginnaste più atletiche e spumeggianti rispetto a quelle più aggraziate. In qualunque caso un esercizio deve essere eseguito
con grazia e precisione e questo lato distingue l’artistica femminile da quella maschile, che richiede soprattutto forza. Come vedi la ginnastica artistica femminile tra dieci anni? Credo che estetica ed esibizione artistica saranno ancora più importanti e le esibizioni sempre più vicine alla perfezione. Inoltre alla trave vengono combinati tutti gli elementi, eliminando pause e passi intermedi. Volteggi e passaggi alle parallele devono essere svolti alla perfezione. E bisogna esercitarsi ora, perché questo è il futuro. Prossimo evento internazionale di ginnastica artistica quest’anno è la Swiss Cup Zürich, che si terrà il 7 novembre all’Hallenstadion. Tu presenzierai in qualità di responsabile della giuria. Che importanza ha, a parer tuo, questa competizione spettacolare? Un’importanza enorme! Per la Svizzera e la FSG è un’eccellente occasione per far conoscere la ginnastica artistica al grande pubblico. La gara a coppie è qualcosa di unico, emozionante e con un’eccellente scenografia.
Che differenza c’è tra il valore di una gara cosiddetta seria e una competizione spettacolare come la Swiss Cup Zürich? Nel secondo caso sono tutti meno accaniti siccome è uno spettacolo. Ma il nostro giudizio è lo stesso espresso a un campionato del mondo. Anche gli atleti desiderano mostrare il meglio, senza contare che la Swiss Cup Zürich costituisce un buon incentivo finanziario. Testo: Alexandra Herzog
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INFORMAZIONI VARIE
51 SQUADRE AL VIA A SARGANS Il 28 agosto 2021, 51 squadre hanno gareggiato presso il Centro sportivo di Riet a Sargans per aggiudicarsi gli ambitissimi posti sul podio nel concorso multiplo a squadre di atletica leggera. Complessivamente circa 300 partecipanti si sono cimentati in questa avvincente gara articolata su cinque prove. Le discipline: 100 metri, salto in lungo, salto in alto, lancio della pietra, corsa sui 1000 metri per gli uomini e 800 metri per le donne. Gli atleti più giovani della categoria U16 hanno percorso una distanza di 80 metri anziché 100. Le medaglie d’oro delle categorie attivi sono state vinte dall’LC Turicum (donne), dall’LV Sciaffusa (uomini) e dal TV Teufen (misti attivi). Ulteriori informazioni sul tema: i.stv-fsg.ch/lmm-2021
Al via la stagione «Fit in inverno» 2021/22 È iniziata la nuova stagione di «Fit in inverno». Le offerte esistenti come pure le nuove offerte sono disponibili da subito. I programmi «Fit in inverno Games» e «Fit in inverno Vitality» sono stati rinnovati. Ora i partecipanti hanno la possibilità di scoprire anche la pallamano, sport molto amato, e quest’anno la generazione più matura accoglierà l’inverno in tutta sicurezza e in grande forma. Ci si può iscrivere fino alla fine dell’anno. Perciò non esitate e annunciate oggi stesso la vostra società! Ulteriori informazioni sul tema: stv-fsg.ch/fit-en-hiver
«Feel the rythm» – assicurati i biglietti L’8 gennaio 2022 è il giorno teranno uno show di salti unico nel suo del grande ritorno di «Gymo- genere e tenteranno di stabilire il record tion». All’insegna del motto del mondo. Questo spettacolo sarà ac«Feel the rythm», le società svizzere di compagnato da un gruppo di acrobati di ginnastica animeranno l’Hallenstadion rinomanza mondiale: i Flying Drummers. proponendo 24 numeri. L’accompagna- Quanti doppi salti mortali riusciranno a mento musicale sarà garantito dalla eseguire i ginnasti? Suspense e brividi «Gymotion-Band» oltre alle splendide sono garantiti. voci di Corinne Gfeller, Jesse Ritch, Mi- Ulteriori informazioni sul tema: chael Lukas, Caroline Chevin e «eifach- gymotion.ch BEN». Nel finale, oltre 200 atleti presen-
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Lancio di un progetto per la promozione della gioventù Per promuovere le nuove leve della palla al cesto, nel 2021 è stata lanciata la prima edizione del premio per la promozione della gioventù. L’obiettivo è di ricompensare in modo mirato le società, organizzazioni o anche persone che si impegnano a favore delle nuove leve nel campo della palla al cesto. Anche la sezione giovanile femminile di Üsslingen si è candidata per il premio. Circa tre anni fa, questa sezione ha iniziato con un allenamento di palla al cesto occasionale; prima di allora, questa disciplina era del tutto sconosciuta alle atlete. Per la qualifica al campionato svizzero, la squadra ha potuto beneficiare di un sostegno esterno e di una sessione d’allenamento supplementare. L’articolo online vi permetterà di scoprire perché la squadra di Üsslingen è un’ottima candidata e quali sono i risultati ottenuti durante l’estate. Ulteriori informazioni sul tema: i.stv-fsg.ch/korbball-jugendfoerderung
Torneo di palla al cesto Arboner Klaus, 11/12 dicembre 2021 Iscrivetevi nuovamente quest’anno al tradizionale torneo di palla al cesto di Arboner Klaus! La vostra partecipazione sarà davvero gradita! Sabato 11 dicem-
bre 2021 giocheranno le categorie Giovani, Uomini D, C, B e Misto. Domenica 12 dicembre sarà la volta delle categorie Donne Elite, A, B e C nonché Uomini Elite e A. Prezzo dell’iscrizione: CHF 60.– (Giovani, Misto) e CHF 80.– (rimanenti categorie). Ultimo termine d’iscrizione: 1° novembre 2021. Seguiranno ulteriori informazioni sulle misure Covid. Con riserva di modifiche. Candidature e iscrizioni: stvarbon.ch oppure klauskorbball@stvarbon.ch
AGENDA 2021 Ottobre 18–24.10 CM GINNASTICA ARTISTICA Kitakyushu (GIAP) Novembre 3.11 MEMORIAL GANDER Morges 6.11 SWISS CUP JUNIORS Zurigo 7.11 SWISS CUP ZÜRICH Zurigo, swiss-cup.ch 18–21.11 CM TRAMPOLINO Baku (AZE)
35esima Coupe des Bains, Yverdon-les-Bains: Concorso di ginnastica di società (campionato di disciplina) Giovani (–12 e –16 anni) e Attive. Sabato 7 maggio 2022: gara Attive, domenica 8 maggio 2022 gara Giovani (–12 e –16 anni). Luogo: Palestra «Les Isles», Yverdon-les-Bains. Organizzazione: FSG Amis-Gymnastes Yverdon. Discipline: gymnastique piccolo spazio, gymnastique con o senza piccolo attrezzo, parallele, parallele asimmetriche scolastiche, sbarra, combinazione d’attrezzi, salti, anelli bilancianti e suolo. Costo: CHF 120.– per disciplina. Ultimo termine d’iscrizione: 31 gennaio 2022. Iscrizioni: online dal 1° novembre 2021 su coupedesbains.ch. Informazioni: Benjamin Payot tel. 079 710 41 27 e-mail: coupedesbains@gmail.com Ulteriori informazioni sul tema: agy.ch/cdb
20.11 GARA INT. U17 GINNASTICA ARTISTICA MASCHILE Monteceau-les-Mines (FRA) 20/21.11 FSG TEAM CHALLENGE DI ATTREZZISTICA Wettingen 26–29.11 WORLD AGE GROUP COMPETITION TRAMPOLINO Baku (AZE) Dicembre 4/5.12 CS GINNASTICA DI SEZIONE GIOVANILI, INCL. CS AEROBICA GIOVANILI Sciaffusa, smvjugend.ch Indicazioni senza garanzia (Stato: 3 settembre 2021)
Ulteriori informazioni sul tema: stv-fsg.ch/de/events/terminliste
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SOCI ONORARI E BENEMERITI Foto: Marc Frey/FSG
CONGRATULAZIONI … Porgiamo le nostre più sincere congratulazioni ai nostri soci onorari e auguriamo loro un felice compleanno: Erminio Giudici Via Dragonato 3, 6500 Bellinzona 102 anni il 14 dicembre 2021
Christine Jäggi
Jean-Pierre Collaud
Marc Vuilleumier Avenue de Morges 9, 1004 Lausanne 70 anni il 13 novembre 2021
Rue des Cèdres 3, 2000 Neuchâtel 80 anni il 6 ottobre 2021
Dammstrasse 68, 4562 Biberist 75 anni il 18 novembre 2021
Marianne Gfeller Bern-Zürich-Strasse 17, 3425 Koppigen 80 anni il 8 ottobre 2021 Heinz Hodel Waldisbergweg 72, 8807 Freienbach 80 anni il 26 ottobre 2021
Manfred Lederer Mittelweg 1, 8132 Egg 80 anni il 7 novembre 2021 Jean-Pierre Seydoux Chemin Pré-de-l’Oeuf 18, 1228 Plan-les-Ouates 80 anni il 7 dicembre 2021
IN RICORDO Urs Tanner Gossau 24 dicembre 1951–11 agosto 2021 – 1983–1998: accompagnatore mentore ginnastica artistica maschile – 1988–1998: accompagnatore degli atleti in tutte le discipline sportive d’élite FSG – 2008–2014: membro Comitato UFGV – 2014–2017: presidente centrale dell’Unione federale dei ginnasti veterani (UFGV)
La memoria di Urs merita il nostro massimo rispetto.
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TICINO Fatti interessanti dalla Svizzera italiana 2 1
Polo sportivo e degli eventi Da tempo a Lugano si discute di questo progetto, che intende dare una casa propria a calcio, basket, pallavolo, atletica, ginnastica, scherma, tennistavolo, judo, unihockey ed altri sport. Progettato nel comparto di Cornaredo, prevede la costruzione di un palazzetto dello sport e di un nuovo stadio. Comprende però pure soluzioni per gli spazi commerciali che non fanno l’unanimità, per cui i cittadini sono chiamati alle urne il prossimo 28 novembre 2021.
Giubilei Il 2021 è un anno molto speciale per la SFG Bellinzona, poiché è caratterizzato sia dal 160esimo compleanno della società, che dai 100 anni dalla posa della prima pietra della palestra in via Giuseppe Motta 1. Poche sono le società a poter vantare la proprietà di una palestra vera e propria. Per celebrare l’avvenimento gli amici bellinzonesi sono usciti dagli schemi e hanno proposto uno spettacolo teatrale e un cabaret. Giovedì 26 agosto 2021 è andato in scena «Olimpicamente», con la Fonderia Mercury, e il successivo 27 agosto è stato il momento del «Cabaret con Colorado», con Pepe e Ciccio.
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SVIZZERA TEDESCA Fatti interessanti dalla Svizzera tedesca
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Decima e sesta vittoria Nel girone finale dei Campionati svizzeri di palla al cesto, il 4 settembre 2021 a Neukirch-Egnach le ginnaste di Täuffelen hanno conquistato il loro decimo titolo in lega nazionale A. Nella categoria maschile, i ginnasti di Pieterlen si sono aggiudicati la coppa per la sesta volta.
Ulteriori informazioni sul tema
20 anni di «MenGym Züri» Nel 2021 «MenGym Züri» festeggia il suo 20° compleanno. L’idea di promuovere l’attività ginnica con un gruppo uomini e di portarla nelle società è nata alla World Gymnaestrada 1999. Detto, fatto: «MenGym Züri» è stato fondato nel 2001. Nei suoi spettacoli, il gruppo sorprende per la scelta degli attrezzi utilizzati, ad esempio cavi elettrici, ruote di trattore, forche, balle di fieno o scale. Ma «MenGym Züri» entusiasma il pubblico anche con i suoi stacchetti simpatici e divertenti. Alla Gymnaestrada di Dornbirn nel 2019, gli allegri ginnasti hanno presentato un ballo di gruppo chiamato «Jumpstyle». Ulteriori informazioni sul tema: mengym.ch
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2 Una nuova bandiera per i ginnasti veterani L’Unione federale dei ginnasti veterani (UFGV) si è regalata una nuova bandiera per il suo 125° anniversario. Dato che quest’anno, a causa del coronavirus, la riunione dell’UFGV ha nuovamente dovuto essere annullata, la bandiera è stata inaugurata ufficialmente in occasione dell’Assemblea dei delegati a Lyss. Ulteriori informazioni sul tema: etvv.ch
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Vincitore a sorpresa Alla finale dei 4 tornei dei Campionati svizzeri di palla al pugno, disputata a Neuendorf sabato 4 settembre 2021, la squadra femminile di Diepoldsau si è aggiudicata per la seconda volta consecutiva il titolo di campione svizzero. Per gli uomini, il titolo è stato vinto a sorpresa dai ginnasti di Oberentfelden. Ulteriori informazioni sul tema: swissfaustball.ch
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ROMANDIA
Fatti interessanti dalla Svizzera romanda
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5 CM World Acro: bilancio positivo Rinviati al 2021, i Campionati del mondo di ginnastica acrobatica si sono finalmente disputati dal 21 giugno al 4 luglio presso il Centre sportif des Vernets a Ginevra. Un evento di portata mondiale che ha riunito 700 ginnasti e 400 funzionari, in rappresentanza di 26 paesi. Per la Svizzera, nella categoria seniori, il duo Cécile Schön e Dario Speidel ha dato una dimostrazione del loro grandissimo potenziale. Tra i più giovani, le quattro squadre partecipanti provenienti da Ginevra, Ticino e Zurigo hanno raccolto esperienze al più alto livello. Il ginnasta svizzero Donghua Li, ambasciatore della FIG, si è detto impressionato dalla disciplina, a tal punto da auspicarne la partecipazione ai Giochi olimpici. Ulteriori informazioni sul tema: worldacro2021.com
«Unisco lavoro e passione. Quando attraverso la palestra per recarmi da un punto A a un punto B e incrocio Kôhei Uchimura (ndr: ginnasta di artistica giap ponese), uno dei migliori in questo sport, che sta esercitandosi a pochi metri di distanza, ho una gran voglia di sedermi e di stare a guardarlo, come un bambino.» Stéphane Détraz (Gym Morges) Sports Event Manager presso la Federazione internazionale di ginnastica (FIG), che ha vissuto i suoi primi Giochi olimpici a Tokyo.
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3 RITORNO IN PRESENZA Mercoledì 25 agosto 2021, l’Unione romanda di ginnastica (URG) ha accolto a Payerne i rappresentanti delle associazioni di ginnastica romande in occasione della Conferenza dei dirigenti romandi. Per una ventina di partecipanti è stata l’occasione di incontrarsi in presenza, di scambiare esperienze e opinioni con i rappresentanti della Federazione svizzera di ginnastica e di affrontare diversi temi, in particolare gli eventi in programma prossimamente nella Svizzera romanda. Ulteriori informazioni sul tema: urg.ch
Gym Pully sviluppa la propria applicazione Ve ne avevamo parlato all’inizio dell’anno: le applicazioni mobili vanno per la maggiore e possono essere molto utili per le società e i loro membri. La FSG Pully (Vaud) è un esempio perfetto. In effetti, la società ha sviluppato la sua applicazione grazie al sostegno di uno dei suoi membri, studente in informatica al Politecnico federale di Losanna. Lo scopo di questa app è di raggruppare tutte le informazioni necessarie ai monitori della società e facilitare la comunicazione tra di loro. Essa permette in particolare di accedere ai regolamenti interni, all’agenda o ad altre piattaforme digitali, facilita le richieste di sostituzione tra i monitori e permette anche ai responsabili di comunicare con tutti i monitori. Complessivamente l’app viene utilizzata da una quarantina di monitori della FSG Pully. Ulteriori informazioni sul tema: gympully.ch
2 «Vedo un ostacolo sulla strada, mi chiedo come superarlo. Tutto mi richiama il parkour. Per me è come un campo da gioco, un modo di ritornare bambino.» Cyril Théraulaz partecipante alle Swiss Parkour Series di Montreux.
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LE STAZIONI SVIZZERE DI SPORT INVERNALI SI AGGIORNANO Più performanti, più ampie, più digitali. Gli sport invernali sono già entrati da tempo in una nuova era. Grazie a infrastrutture moderne e accorgimenti tecnici, una discesa non è più «solo» una discesa.
Gli sport invernali sono sicuramente tra gli hobby più amati dagli svizzeri. Negli ultimi anni, sempre più stazioni sciistiche sono mutate. Offerte innovative e più audaci attirano gli appassionati degli sport sulla neve nei diversi paradisi elvetici. Mete attrattive per i privati, ma che arricchiscono in egual misura anche le gite invernali delle varie società sportive. La Svizzera conta oltre 200 stazioni sciistiche, per un totale di 7000 chilometri di piste. Azione e divertimento sono garantiti non solo grazie a queste cifre impressionanti. Negli scorsi anni, numerosi comprensori di sport invernali hanno investito parecchio nelle loro infrastrutture. Oltre a strutture importanti quali halfpipe e piste da sci o boardercross, i cosiddetti «snowpark» per i fan del freesyle fanno già parte dell’offerta standard delle maggiori stazioni invernali. Anche nel «digitale» si assiste a una competizione serrata tra le varie mete invernali svizzere.
Idea geniale per le gite sociali? Le innovazioni sorprendenti non riguardano soltanto i fan della tavola. Anche per gli amanti della slitta ci sono offerte nuove, arricchite digitalmente. «Light Ride» è attualmente la pista per slitte più spettacolare della Svizzera e si trova a Lenzerheide. Installazioni luminose multisensoriali e musica accompagnano lungo la pista i temerari in sella alla slitta. Il principio ricorda fortemente un videogioco Nintendo molto amato negli anni ’90, in cui i personaggi di fantasia si misurano in una gara automobilistica e possono usare a loro vantaggio gli oggetti che raccolgono lungo la strada. Il conducente della slitta deve cercare di scendere a valle nel minor tempo possibile, superando varie prove lungo il percorso che gli permettono di accumulare crediti di tempo. Come nel videogioco, sulla pista ci sono però anche ostacoli virtuali, che possono costare tempo prezioso! Una proposta fantastica per un campionato invernale in seno a una società sportiva.
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APP PER GLI SPORT INVERNALI Un contributo dedicato agli sport invernali senza app da consigliare? Certo che no! Ecco quindi tre applicazioni che rendono ancora più spettacolari le amatissime discipline sulla neve.
Skiline Traccia la tua giornata sugli sci. Condivi le tue esperienze con gli amici. Statistica dei metri di dislivello, chilometri di pista percorsi, video d’azione e foto in velocità sono solo alcune delle funzioni offerte da quest’app.
Swiss Snow Le condizioni d’innevamento e meteorologiche attuali dei tuoi comprensori sciistici preferiti.
Digitalizzazione pura: discesa in slitta da brivido con Mario-Kart-Feeling. Foto: Ferienregion Lenzerheide/Cemil Erkoc
Slope Track Con l’app della SUVA, puoi misurare le forze (valori di G) a cui è sottoposto il tuo corpo. Otterrai consigli su come migliorare la tua condizione fisica e diminuire le sollecitazioni, riducendo così il tuo rischio d’infortunio.
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Competizione digitale: altitudine, velocità e tempo. Foto: Aletsch Arena/Christian Pfammatter
Snowpark per freestyler: una struttura presente nella maggior parte delle stazioni invernali. Foto: Snowpark Arosa-Lenzerheide/ Urban Engel
Anche per gli appassionati di sport invernali non più giovanissimi e un po’ meno audaci, sempre più località sciistiche offrono proposte per competizioni digitali. Le fototrappole, un cronometraggio accompagnato da video sulla pista o una bella foto della velocità massima raggiunta offrono possibilità di confronto individuali. In combinazione con un’app, i contenuti creati individualmente e automaticamente possono essere condivisi sui social media. La tanto decantata digitalizzazione è definitivamente approdata anche negli sport invernali. Per una stagione invernale sicura, attiva, divertente e digitale. Testo: Marc Frey
PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI Gli sport invernali e le novità in questo settore sono fonte di grande divertimento e spensieratezza, ma attenzione agli infortuni! È vero che stando agli studi il rischio di lesioni nella pratica degli sport sulla neve si è quasi dimezzato dagli anni ’70, ma 63 000 casi d’infortunio all’anno sono comunque ancora una bella cifra! Nel 90% dei casi questi infortuni sono causati dalla vittima stessa. Possono perciò essere evitati grazie a un comportamento più adeguato del singolo. L’Ufficio prevenzione infortuni (upi) e la Suva (Assicurazione svizzera contro gli infortuni) propongono diverse schede tematiche nonché app per smartphone, per sensibilizzare gli sportivi e promuovere la prevenzione. Maggiori informazioni sul tema: UPI Consigli Sci e snowboard
Maggiori informazioni sul tema: SUVA Prevenzione Sport sulla neve
Foto: alotofpeople/stock.adobe.com
ROTELLE DEL MEDESIMO INGRANAGGIO Pilastro portante del management delle società della Federazione svizzera di ginnastica (FSG), il coaching offre un sostegno individuale nella ricerca di soluzioni alle diverse sfide. «All’epoca, quando venne fondata la maggior parte delle società, prevalevano sicuramente idee e aspetti sociali completamente diversi. Oggi i gruppi sportivi devono adeguarsi alla società e muoversi tra tradizione e necessità di nuovi membri», afferma Marco Wermelinger partner e coach di vereinscoaching.ch*. Questo è uno dei motivi per cui anche le società ricorrono sempre più spesso al coaching. Rotelle del medesimo ingranaggio I temi più comuni affrontati dalle società che si avvalgono di un coaching sono: fidelizzazione e acquisizione di membri, programmazione della successione/organizzazione dei comitati o fusioni/adeguamenti degli statuti. A seguito della pandemia, si è manifestato tuttavia anche un maggior bisogno di risolvere conflitti interpersonali e questioni ineren-
ti al rinvio di riunioni o la (ri)attivazione dei membri, spiega Wermelinger. Nella maggior parte dei casi i temi da affrontare sono più di uno contemporaneamente. «Se una società muove un ingranaggio, se ne mettono in moto tanti altri», continua Wermelinger. Motivo per cui l’intervento di coaching è a 360 gradi. «Iniziamo a evidenziare visione e obiettivi, dopodiché con la società ci occupiamo della struttura e dei processi». Conoscere per migliorare Con questa offerta, la direzione soddisfa le esigenze individuali della società. Un valore aggiunto di cui le società beneficiano solo grazie a questo tipo di coaching. «Lavoriamo sul posto con le società affrontando le loro sfide specifiche. Un corso non sarebbe sufficiente. Ogni società vuole una soluzione ad hoc», spiega Wermelinger. I risultati che otte-
*Ndr: in qualità di partner della FSG, le consulenze avvengono ad opera di «vereinscoaching.ch».
niamo vengono poi fatti confluire nell’offerta di corsi della FSG, che viene costantemente migliorata e adattata alle esigenze attuali, a garanzia della qualità in seno alla FSG che approfitta di società ben gestite. Nuovo slancio Una volta che la società è soddisfatta e l’obiettivo raggiunto, il coaching è completo. «Ma il coaching spesso regala nuovo slancio alle società», afferma soddisfatto Marco Wermelinger. Vedere come le società ritrovano una loro prospettiva e s’impegnano nella ginnastica è molto più soddisfacente del mero raggiungimento dell’obiettivo, sottolinea il coach. Testo: Alexandra Herzog
Ulteriori informazioni sull’offerta di coaching della FSG
AL PASSO COI TEMPI VERSO IL FUTURO
Attrezzistica rivisitata: Waterings. Foto: Association Waterings / Maxime Gassser
Con i nuovi formati delle competizioni, la ginnastica ha deciso di evolversi e di diventare più popolare. Uno sviluppo che non va inteso come tentativo concorrenziale bensì come complemento all’originale. Montreux ha dato una dimostrazione di come potrebbe essere.
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Con la catena alpina sullo sfondo, i ginnasti oscillano agli anelli sempre più in alto sopra la superficie del lago Lemano, in cui si tuffano dopo un’uscita spettacolare. Alcuni metri più in là, in contemporanea, gli atleti del parkour (traceur) si preparano in vista della loro esibizione. Esaminano gli ostacoli da superare, sperimentano qualche salto e si scaldano. I passanti si fermano e osservano la scena interessati. Siamo a metà agosto 2021, al «Waterings-Contest» e ai «Swiss Parkour Series» sulla Riviera di Montreux. Attirare maggiormente l’attenzione «Queste manifestazioni svolte in luoghi accessibili al pubblico si prestano ottimamente per far conoscere la ginnastica», afferma Jérôme Hübscher, responsabile dello sport di massa presso la Federazione svizzera di ginnastica. In altre discipline si punta su questi format già da diverso tempo; si citi ad esempio il lancio della pietra alla Stazione centrale di Zurigo, nell’ambito della «Weltklasse Zürich». La ginnastica non deve reinventarsi, tuttavia l’introduzione di nuovi formati o un ulteriore sviluppo degli eventi esistenti è necessario o deve per lo meno essere preso in considerazione. Un’idea potrebbe essere quella di riunire gli eventi minori delle diverse discipline ginniche e organizzare l’esibizione in un luogo specifico. «Soprattutto quegli eventi che hanno di per sé difficoltà a generare un numero sufficiente di partecipanti e una discreta affluenza di pubblico», afferma Hübscher. È una situazione nota a livello internazionale, come ad esempio nel caso di eventi polisportivi come gli «European Championships» (che nel 2022 avranno luogo a Monaco). Altre esigenze L’idea di avvicinare la ginnastica alla gente esiste da tempo. Le esigenze che deve soddisfare un evento oggi sono cambiate, spiega Hübscher. «Se un tempo i formati delle competizioni erano orientati esclusivamente agli atleti partecipanti, oggi con una manifestazione occorre
SE NON CAMBIAMO NIENTE, CON IL TEMPO CORRIAMO IL RISCHIO DI FAR MORIRE LA GINNASTICA.» Jérôme Hübscher, responsabile sport di massa FSG
soddisfare necessità diverse», precisa il responsabile dello sport di massa. E tra queste figura anche il pubblico che desidera assistere a gare emozionanti e capire come funzionano. Inoltre, è importante presentare in modo positivo un evento verso l’esterno anche con immagini, video e resoconti. «Al centro dell’attenzione devono sempre esserci gli atleti ovviamente», sottolinea Hübscher. È necessario tener conto di questo sviluppo e fare in modo che la ginnastica non perda il treno. «Dobbiamo percorrere nuove strade», aggiunge. Non concorrenza, ma complementarietà Quest’anno si è tenuta per la prima volta una gara di velocità di parkour. Ed è stata un successo. L’evento è stato ben accolto dai partecipanti e la combinazione con il «Waterings Contest» è stata entusiasmante. «Hanno allestito un percorso molto creativo e la location è fantastica», ha dichiarato il traceur basilese Chris Harmat, che riveste un ruolo di primo piano anche sulla scena internazionale. I sostenitori della ginnastica tradizionale non vedono di buon occhio queste novità, temendo che lo spirito ginnico originale vada perso. «La tradizione della ginnastica non si definisce per forza di cose attraverso un evento, ma piuttosto attraverso i suoi valori. Allegria, impegno, disciplina, spirito comunitario, questo è lo spirito della ginnastica. Se non cambiamo niente, con il tempo corriamo il rischio di far morire la ginnastica», dichiara il responsabile dello
sport di massa. Inoltre una nuova offerta non va vista come una concorrenza ma come un complemento a quello che già esiste.
Entusiasmante per il pubblico e per i partecipanti: la gara di velocità di parkour.
In perfetta sintonia con la ginnastica Secondo Hübscher il parkour è una disciplina sportiva che in un certo modo si adatta perfettamente alla FSG. «Non è tanto lontana da una corsa a ostacoli. Inoltre, movimenti quali salti, volteggi e capriole sono gli stessi dell’attrezzistica per quanto riguarda la tecnica di base e la struttura», spiega Hübscher. Con il parkour raggiungiamo un nuovo target che ben s’inserisce nella community ginnica. Testo: Alexandra Herzog
36 PARTNER FSG
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IN CONCLUSIONE 39
Foto: FSG
ULTIMA PAGINA, ULTIMA DOMANDA, PREGO
Le mascotte sono davvero simpatiche. Spesso ci si chiede se servano veramente … Ma soprattutto: perché un alieno con un occhio solo come quello dei Giochi olimpici di Londra del 2012? In genere non selezioniamo una singola festa della ginnastica tra tante. Tuttavia, la Festa di ginnastica di Wiesendangen del 2022 con la sua mascotte ha decisamente attirato la nostra attenzione. Ma passiamo alle presentazioni: ecco Hank, un bisonte, per la precisione un bisonte europeo, con tanto di corna. I bisonti europei sono attivi giorno e notte, sono socievoli, vivono in branco e, nonostante le loro dimensioni, per un breve periodo della loro vita sono incredibilmente atletici. Mai mascotte fu più az-
zeccata per una festa di ginnastica! Tuttavia, se l’auspicio del comitato organizzativo di giornate calde e soleggiate dovesse avverarsi, Hank rischierà di sudare sette camicie. Gli auguriamo di avere sempre un bicchiere d’acqua a portata di mano e non vediamo l’ora di vederlo canticchiare, mugugnare, sbuffare e incoraggiare i ginnasti di tutte le età. Testo: Marc Frey A proposito: sul nostro sito trovate tutte le feste di ginnastica del prossimo anno: i.stv-fsg.ch/fdg
EDIZIONE
GYMLIVE 5/2021
La prossima edizione verrà pubblicata mercoledì 15 dicembre 2021 Chiusura redazionale: 3 novembre 2021
La Federazione svizzera di ginnastica propone ogni anno una formazione professionale variata sotto forma di apprendistato commerciale. Foto: rtf22.ch
SCATTI DAL MONDO GINNICO
Elena Leimgruber, apprendista del 1° anno e membro della sezione femminile di Wittnau
Elena, il 9 agosto 2021 hai iniziato il tuo apprendistato presso la maggiore associazione sportiva della Svizzera. Raccontaci brevemente quali sono i tuoi obiettivi, le tue aspettative e le tue preferenze in materia? Elena Leimgruber: ho deciso di intraprendere un apprendistato com merciale presso la FSG perché mi piace allenarmi in seno a una società e adoro lo sport. I miei obiettivi sono proseguire la mia formazione professionale e vivere una collaborazione istruttiva con i collaboratori della FSG. Le mie aspettative? Sono già state superate! Sono stata accolta nel team in modo molto caloroso e ho già imparato molte cose nuove. Mi rallegro di percorrere tutta l’esperienza del tirocinio, ma aspetto con particolare emozione la divisione dello sport d’élite e gli eventi, ai quali potrò dare il mio contributo. La formazione presso la Federazione svizzera di ginnastica è variata e i miei compiti sono molto interessanti.
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