Medioevo n. 315, Aprile 2023

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battaglie adrianopoli baldovino ix di fiandra

Il primo imperatore latino d’Oriente

Didascalia aliquatur adi odis Nato a Valenciennes intorno que vero ent qui doloreium conectu al 1171, una volta divenuto rehendebis eatur conte di Fiandra e di Hainaut, tendamusam Baldovino IX, intorno ai vent’anni, consent, perspiti tentò di contenere l’espansione conseque del re dinisFrancia, Filippo II Augusto, maxim eaquis con il sovrano inglese e alleandosi earuntia cones con l’imperatore. Nel 1202 partecipò apienda. alla IV crociata assieme al fratello

Enrico di Fiandra, con un ampio seguito di armati.

L’esercito conquistò Zara e poi si diresse verso la capitale dell’impero bizantino, che fu conquistata e sottomessa dai crociati: a seguito di tale operazione, l’impero fu diviso tra i vari signori dell’esercito d’Occidente. Bisanzio fu saccheggiata dai Latini per giorni e, dopo aver riportato l’ordine, si passò alla nomina del nuovo sovrano: in lizza c’erano Baldovino e Bonifacio di Monferrato.

Esercito bu

lgaro (Kalojan)

pesante Fanteria

Luigi di Blois

Baldovino I

Cavalleria pesante

Cavalleria leggera

Cavalleria leggera (Cumani)

Assedio di Goffredo di Villehardouin

Adrianopoli

Esercito dell’impero latino (Baldovino I)

Schema dei movimenti delle truppe che si fronteggiarono nella battaglia combattuta nella piana di Adrianopoli nel 1205. Lo scontro si risolse con la netta affermazione delle truppe capitanate dallo zar di Bulgaria Kalojan.

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Una commissione composta da sei Veneziani – protagonisti economici della spedizione – e sei crociati, elesse Baldovino, che poté cosí fregiarsi del titolo di primo imperatore latino d’Oriente. Egli tentò di fornire una prima organizzazione, provando a conciliare le varie forze centrifughe che animavano la traballante realtà politica, in primis Venezia e poi altre città marinare

modo, alla regione storica del Ponto. Il controllo bizantino dell’Asia Minore avrebbe ben presto condannato il neonato impero latino: Bonifacio di Monferrato aveva di fatto abbandonato l’Asia Minore in mano a forze bizantine, preoccupandosi appena di Tessalonica, la città che aveva eretto a capitale del suo dominio. I primi tentativi di rivalsa bizantina, in realtà, furono fallimentari e a salvare Bisanzio dalla catastrofe totale fu un’inedita alleanza con i Bulgari, antichi rivali.

L’indipendenza del regno bulgaro

Dopo la presa di Costantinopoli, dunque, i vari territori di pertinenza bizantina furono divisi tra vari signori franchi, ma già in precedenza, anche se nominalmente sottoposti alla corona di Bisanzio, molti di essi vivevano in una parziale autonomia o in alcuni casi erano addirittura soggetti ad altri potentati. In particolare, nell’area continentale, a nord del Peloponneso, premeva da tempo un potente Stato valacco-bulgaro, guidato da un energico sovrano, lo zar Kalojan, detto anche Ioannitza. Dopo aver sottomesso i Serbi, nel 1201, e avere sconfitto i Bizantini, Kalojan riuscí a rendere indipendente il regno bulgaro, emancipandosi dalla Chiesa greca, e avviando un processo di avvicinamento a quella di Roma, allora guidata da Innocenzo III, il quale diede vita al patriarcato bulgaro con sede a Tirnovo e conferí a Kalojan il titolo di re. Dopo la caduta di Costantinopoli in mano ai Veneziani e ai crociati, l’energico sovranò riuscí a conquistare la Macedonia e proprio questa mossa creò i primi attriti con Baldovino di Fiandra, il quale rivendicava diritti sui territori di pertinenza bizantina. In breve il divario si allargò e Kalojan accarezzò addirittura l’idea di conquistare la stessa Bisanzio, cacciandone quelli che considerava poco piú che meri invasori. In primo luogo cercò di accattivarsi le simpatie dei nobili bizanaprile

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