La tecnologia di visione dello spazio esterno con le telecamere è il futuro. E un costruttore l’ha già fatta propria. Gli altri, seppure abbiano rinnovato di recente le gamme, ritengono invece che esistano ancora problemi da risolvere e quindi valutano la soluzione tradizionale – resa più aerodinamica – ancora funzionale
di Luca Regazzi
TELECAMERE O SPECCHI? QUESTO IL DILEMMA E
ra il 2019 quando Mercedes-Benz stupì il mondo truck con il suo Actros privo di retrovisori. L’uso di telecamere (MirrorCam) per la visione posteriore apparve una soluzione rivoluzionaria, destinata a superare in fretta i “vecchi” specchi esterni. Le cose non sono andate esattamente così. Prova ne sia che i costruttori che hanno rinnovato le proprie gamme negli ultimi mesi (Iveco, MAN e Volvo Trucks) hanno preferito montare ancora i tradizionali specchi, magari con qualche adattamento aerodinamico con cui aumentare la superficie
46 aprile 2020
riflettente e abbassare il consumo di carburante. Le riserve – comunque da sciogliere nel tempo – riguardano alcune questioni legate alla visione in piena luce del sole all’oscuramento dell’obiettivo in caso di sporco stratificato. E poi ci sono alcuni problemi legislativi (l’impossibilità per esempio di adottare le MirrorCam se si lavora in ADR) e probabili maggiori costi in caso di rotture. Ma vediamo come le varie case si sono orientate al riguardo.
MERCEDES-BENZ TRUCKS Sulle telecamere la casa della Stella
ha pochi dubbi. Innanzitutto, perché l’eliminazione degli specchi retrovisori sull’Actros ha ridotto il consumo di carburante fino all’1,5%, in virtù del minore impatto aerodinamico. La lente con rivestimento protegge poi il campo visivo dallo sporco, mentre sulle motrici con semirimorchio, durante la marcia in curva, l’immagine del display interno alla curva si orienta di conseguenza, fornendo una visuale ottimale dell’intero trailer. Nei display fissati sui montanti, sulle immagini esterne sono presenti linee distanziometriche per valutare meglio la presenza di altri utenti alle proprie spalle. Una linea supplementare è poi in grado di mostrare l’estremità posteriore del rimorchio, rendendo più precise le manovre. In caso di scarsa luce esterna, il sistema commuta sulla modalità ‘visione notturna’. In fase di manovra in retromarcia, poi, le MirrorCam possono mostrare nel monitor la zona vicina al veicolo (sopra) e la parte più distante dal camion (sotto), con una certa sovrapposizione. Infine, se il mezzo possiede il sistema di assistenza alla svolta, il display visualizza anche la presenza sulla traiettoria di marcia sul lato destro di soggetti in movimento o di ostacoli fissi. Ma le MirrorCam risultano utili anche durante le soste e quando il conducente riposa. Tramite un interruttore posto sulla porta e accanto al letto, è possibile attivare il sistema per due minuti per consentire all’autista di controllare l’area circostante il camion: in caso visualizzi malintenzionati, può così attivare l’allarme. Il sistema funziona anche se la tendina è chiusa e il veicolo spento. Rispetto poi ai pre-