Zootecnica International - edizione italiana - 07/O8 Luglio-Agosto 2022

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a 2022 L’importanza del microbiota nei polli Modelli dell’industria avicola nel Medio Oriente Biosicurezza, le nozioni di base 7/8 Zootecnica International –luglio/agosto 2022 –POSTE ITALIANE S.p.A. –Spedizione in Abbonamento Postale 70%, DCB Firenze
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EDITORIALE

Pensiamo un po’ anche alle cose positive che ci ha portato il Covid-19. Per esempio, riscoprire ciò che prima ci sfuggiva. Il bisogno di scoprire nutre lo spirito. Non occorre andare lontano, anche se è divenuta comprensibile l’esigenza collettiva di riappropriarsi della libertà di andare ovunque.

Il giardino dietro casa, il bar dove non siamo mai entrati prima, la piazza attra versata quasi sempre di fretta, magari con il cellulare in mano, oggi possono dare nuove percezioni. Riusciamo a dare più valore a tutto. Questa è la metrica della rivelazione, anche quando ci muoviamo nel quotidiano, possiamo ritrovare quella serenità perduta nelle cose più semplici.

Siamo in estate, è tempo di vacanze, di progetti di viaggi. Pensando a viaggi “sostenibili” non occorre andare lontano, basterà guardarsi intorno per riscoprire gioielli d’arte, opportunità di musica all’aperto sotto le stelle, tradizioni, persone che incontravamo spesso, ignorandole, e dalle quali invece traspaiono qualità umane che non pensavamo.

Forse l’aspetto più importante indotto dalla pandemia è quello di averci offerto l’opportunità di leggere meglio dentro di noi.

Anche i momenti difficili che stiamo vivendo possono costituire un’occasione di riflessione per ritrovare quell’umanità perduta.

La

Il tempo passa, la qualità persiste!

75 anni di progresso

Da 75 anni, l’industria internazionale delle uova è in costante progresso e anche noi lo siamo! H&N celebra la propria storia in un settore da sempre in continua evoluzione. Il ruolo importante che ci siamo ritagliati ci riempie di orgoglio: siamo all'avanguardia grazie alla nostra costante innovazione e crescita. Basti pensare alle nostre Super Nick e Brown Nick che rappresentano un concetto perfetto di uova: colore uniforme, guscio resistente e valore nutrizionale eccezionale. Grazie all’impegno e alla professionalità del nostro team, il cliente è sempre al centro dei nostri progetti. Siamo pronti a crescere ancora. Cresci insieme a noi! www.hn-int.com

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SOMMARIO

ATTUALITÀ 4

LE AZIENDE INFORMANO 8

PRIMO PIANO

Potenziare la capacità digestiva degli avicoli con Bacillus coagulans 16 Protocollo di gestione delle ovaiole, il Ministero della Salute interviene sui confinamenti temporanei 20

INTERVISTA

Facco, il futuro dell’avicoltura è qui 22 Moba festeggia 75 anni di innovazioni al VIV Europe .........................................24

DOSSIER

Trasparenza, comunicazione e impegno sociale 26 Tendenze e dinamiche recenti del mercato avicolo........................................... 30

FOCUS

L’importanza del microbiota nei polli 36 MARKETING

Modelli dell’industria avicola nel Medio Oriente Parte 1 – Produzione e commercio di uova 42

TECHNICAL COLUMN

Il nido a imbuto 48

Perché ci sono differenze nella schiusa? 50

MANAGEMENT

Biosicurezza, le nozioni di base 52

NUTRIZIONISTICA

Concentrazioni plasmatiche di treonina in polli alimentati con diete a bassa proteina grezza 56

MARKET GUIDE 60

GUIDA

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INTERNET 64 52 42 36

Produzione di mangimi composti nell’Unione europea: previsioni di mercato 2022

La produzione di mangimi composti industriali nell’UE è rimasta stabile nel 2021. Per il futuro, la diffusione di malattie animali e il continuo rialzo del mercato globale dei cereali, causato dall’invasione russa dell’Ucraina, dovrebbero ridurre la domanda di mangimi composti nel 2022 di 4-5 milioni di tonnellate.

Prospettive di mercato per il 2022

Secondo i dati forniti dai membri della FEFAC, la Fede razione dei produttori europei di mangimi, la produzione nell'Unione europea di mangimi composti per animali d’allevamento nel 2021 è di 150,2 milioni di tonnellate, con un aumento dello 0,03% rispetto al 2020. Fatta ecce zione per il settore dei mangimi per suini, tutti gli altri set tori sono riusciti a stabilizzare o aumentare leggermente la loro produzione nonostante la pandemia di Covid-19, il rialzo del mercato globale dei cereali, le interruzioni nella catena di approvvigionamento e la diffusione di malattie animali nel 2021.

A seguito della situazione critica che in Europa ha vissu to il settore della carne suina nel 2021, la produzione di mangimi per suini è diminuita del –1,5% nel 2021.

Il settore europeo dei mangimi per l’avicoltura, invece, è riuscito ad aumentare la propria produzione dell’1,1% rispetto all’anno precedente, riprendendosi parzialmente dalle perdite legate alle chiusure imposte nel 2020 al set tore Ho.Re.Ca a causa del Covid. Irlanda, Spagna, Italia, Portogallo, Austria, Finlandia e Romania hanno registrato una crescita di più del 5%, mentre una diminuzione è stata segnalata in Germania, Francia, Belgio, Svezia, Po lonia e Lituania, dovuta principalmente agli elevati costi delle materie prime, alle epidemie di Influenza Aviaria e ai prezzi al dettaglio bassi o ridotti delle uova, che hanno inciso sul settore avicolo.

La produzione di mangime per bovini è leggermente au mentata dello 0,2% rispetto all’anno precedente a causa di un maggiore aumento della produzione in Irlanda, Bul garia e Austria (+6%).

Osservando le prospettive di mercato per il 2022, si pre vede che il settore avicolo e quello dei suini dell’UE ridu cano le proprie attività a causa dell’alto costo delle mate rie prime per mangimi, della minore domanda di mercato e dell’espansione dei focolai di Influenza Aviaria in diversi Paesi. Per il settore avicolo, in particolare, le stime dei membri della FEFAC diminuiscono del -3%.

Complessivamente, si stima che la produzione di tutti i mangimi composti industriali diminuirà del -2,9% (ovve ro 4,3 milioni di tonnellate) rispetto al 2021. Tuttavia, le incertezze del mercato rimangono molto elevate a causa della situazione in Ucraina. L’immediata perdita di mais da foraggio, farina di girasole e altre materie prime per mangimi provenienti dall’Ucraina e dalla Russia potreb be essere solo parzialmente compensata dall’aumento delle importazioni, principalmente dagli Stati Uniti e dal Canada.

Altri fattori chiave di mercato che potrebbero incidere sul la domanda di mangimi composti nel 2022 sono:

• la continua diffusione delle malattie degli animali (AI e PSA);

• incertezze economiche legate principalmente alla guerra in Ucraina;

• prezzi di allevamento inferiori al prezzo di costo;

• altre decisioni politiche dell’UE (pressione sulla riduzione dei gas a effetto serra e di altre emissioni, politiche relative al benessere animale e catene di approvvigionamento deforestation-free);

• interruzioni nella catena di approvvigionamento causate dal Covid (restrizioni in Cina che incidono sull’esportazione di additivi e altri ingredienti per mangimi).

Fonte: FEFAC (European Compound Feed Manufacturers’ Federation) www.fefac-eu

4 - attualitàATTUALITÀ

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EuroTier 2022, focus sulle tendenze mondiali della zootecnia

EuroTier, che si terrà dal 15 al 18 novembre 2022 ad Hannover, in Germania, ha fatto registrare un forte interesse degli espositori: a sette mesi dall’inizio della fiera era già stato prenotato l’80% dello spazio espositivo.

A complemento dell’ampia offerta degli espositori, il pro gramma tecnico di EuroTier offrirà informazioni profes sionali, forum di discussione e conferenze internazionali su tutte le questioni di attualità nella zootecnia profes sionale. Tra gli eventi di quest’anno, l’International Cattle & Pig Event, l’International Poultry Event e l’evento Top TierTreff per la genetica dei bovini. Inoltre, l’Associazione Nazionale tedesca dei Veterinari (BPT ) terrà il suo con gresso annuale a EuroTier, a cui parteciperanno più di 2.500 veterinari.

A EuroTier 2022 saranno presenti molte delle aziende leader a livello mondiale che offrono soluzioni tecniche per la moderna zootecnia. La fiera rappresenta un’occa sione unica per incontrare professionisti ed esperti e per confrontarsi, grazie a un programma tecnico internazio nale di conferenze, con i partner su argomenti chiave che riguardano la produzione internazionale di suini, bovini e avicoli.

EnergyDecentral, che si svolge in parallelo a EuroTier, si concentrerà sulle opportunità offerte dalla generazione di energia decentralizzata come parte del dibattito energetico attuale.

EuroTier gioca un ruolo centrale nell’industria zootecni ca nazionale e internazionale. “Con il tema-guida Trans forming Animal Farming abbiamo il polso della situazio ne. L’alto livello di interesse degli espositori mostra che, anche in tempi difficili, EuroTier è la piattaforma leader non solo per mettere in mostra tecnologia e innovazione all’avanguardia, ma anche per discutere dei fattori che influenzano il successo dell’allevamento zootecnico”, ha dichiarato Ines Rathke, EuroTier project manager

Il portfolio fieristico di Eurotier copre prodotti e servizi chiave per la zootecnica: genetica, programmi di alleva mento e tecnologia della riproduzione; tecnologia e tec niche di alimentazione; sistemi di stabulazione e accasa mento degli animali; tecnologia climatica e ambientale; tecnologie di mungitura; tecnologie di raffreddamento; gestione delle deiezioni; trasporti e logistica; accessori; consulenze e servizi.

Per maggiori informazioni: www.eurotier.com

6 - attualitàATTUALITÀ

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Danit S.r.l., consulenza, progettazione e realizzazione al servizio degli avicoltori

Riva Selegg annuncia la nascita di Danit Srl, che si occuperà di distribuire il prodotto Riva sul mercato nazionale, africano e asiatico. La Newco nasce dal sogno di un gruppo di imprenditori italiani, forti dell’esperienza maturata nel settore avicolo e zootecnico, decisi a contribuire alla costante crescita e innovazione nel settore avicolo.

Durante le giornate del VIV Europe abbiamo incontrato Andrea Trevisanut e Denis Zampese, titolari di Riva Selegg, i quali insieme a Nicola Bonetti, Danit S.r.l., ci hanno parlato dei nuovi progetti legati proprio a Da nit, l’azienda nata recentemente per venire incontro alle richieste del mercato, sia italiano che internazionale, di nuovi servizi ‘chiavi in mano’ per l’avicoltura.

“La collaborazione con Nicola Bonetti – spiega Andrea Trevisanut – nasce da una costante frequentazione, so prattutto in occasione delle fiere, che ci ha permesso di approfondire la conoscenza reciproca e di individuare alcuni elementi di cui, a nostro parere, i vari mercati in questo momento hanno bisogno. Danit s.r.l. nasce pro prio dal desiderio di offrire un interlocutore capace, con solide conoscenze tecniche, che possa offrire al cliente non solo una serie di prodotti affidabili, ma anche una consulenza per allestire un allevamento avicolo.”

“La mission di Danit – ci racconta Nicola Bonetti – è stata

individuata proprio grazie agli anni di ricerca sul mercato e all’analisi dei feedback ricevuti dagli allevatori. La mia personale esperienza come tecnico commerciale, uni tamente alla solida presenza di Riva Selegg nel campo della raccolta e della selezione delle uova, ci hanno spinti a offrire al cliente ben più di un progetto ‘chiavi in mano’: ciò che offriamo, infatti, è una consulenza che parte dal desiderio del cliente di intraprendere un’attività imprendi toriale nel campo dell’avicoltura, passando dalla realizza zione dell’impianto e arrivando fino alla commercializza zione del prodotto creato dall’azienda.”

Oltre al marchio Riva Selegg, la Danit, grazie alle con cessioni di vendita di alcuni importanti marchi tra cui Lu bing, River Systems e Codaf, offre una serie di prodotti che spaziano dalle mangiatoie agli abbeveratoi, passan do per nidi, ventilazione, conveyor, selezionatrici, insom ma tutto quello che serve per allestire un allevamento avicolo.

Lo staff Danit al VIV Europe
8 - le aziende informanoLE AZIENDE INFORMANO

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Roxell lancia Oxsano™, ventilazione a tunnel in vetroresina dotata di un motore innovativo

Le fasi di crescita degli avicoli e le mutevoli condizioni meteorologiche richiedono una ventilazione flessibile, in grado di gestire le variazioni climatiche; Oxsano™, fornendo una ventilazione su misura, grazie alla velocità variabile, è la risposta perfetta a questa esigenza.

efficiente per far funzionare il motore, poiché non perde po tenza rispetto ai motori a cinghia. Il colore nero e le aperture a farfalla facilitano la regolare disposizione degli animali nel capannone perché non creano riflessi con la luce esterna.

Affidabilità e resistenza alla corrosione

Il materiale e il motore utilizzati determinano la durata di un ventilatore: ecco perché la ventola di Oxsano utilizza vetroresina o acciaio zincato con rivestimento a polvere (lama della ventola) in tutti i punti critici (cono, apertura a farfalla, ecc.) in modo che la ruggine non abbia alcuna possibilità. La funzionalità ‘soft start and stop’ inoltre pro tegge il motore, rendendolo più durevole.

La tecnologia del motore è innovativa e molto promettente: essa riunisce l’alta efficienza energetica a una climatizza zione stabile, salutare e rispettosa del benessere animale. Inoltre, la pala della ventola ad azionamento diretto garan tisce un perfetto funzionamento quotidiano per molti anni. Tale approccio richiede anche meno componenti, con un design più semplice e durevole. La sua durata inoltre è aumentata dall’utilizzo della vetroresina, che impedisce la formazione di ruggine.

Ventilazione su misura con elevata capacità

Nel ventilatore a tunnel Oxsano le prestazioni cominciano dal design aerodinamico e da una lama della ventola dalla forma unica: questa configurazione, unitamente al motore innovativo, ha raggiunto i massimi risultati nei test di laboratorio Bess, dove è risultato il sistema di ventilazione più potente sul mercato con un flusso d’aria di 30.300 CFM e un rapporto di efficienza di 20 CFM/watt*. Oxsano è registrato come un ventilatore da 55 pollici con una capacità elevata. La velocità variabile è resa possibile dal regolatore di velocità: la ventola funziona pertanto in base alle reali necessità e il consumo di energia diminuisce. Anche il passaggio tra i vari livelli di ventilazione avviene senza soluzione di continuità, a vantaggio del benessere animale. Inoltre, un azionamento diretto rappresenta il metodo più

Manutenzione minima e facilità di pulizia

Il funzionamento variabile a velocità inferiori rende questi ventilatori a tunnel non solo più silenziosi ma anche meno soggetti a manutenzione. La mancanza della trasmissio ne a cinghia elimina un’altra causa degli interventi manu tentivi. I componenti elettronici sono alloggiati nel motore protetto IP65, che li difende da polvere e acqua.

Velocità variabile, ventilazione duratura

“Un modo molto efficace per raffreddare il corpo di un pollo è quello di spostare l’aria” ha dichiarato Frank Hartmann, Marketing Manager Roxell. “In un allevamento si crea l’ottimale ‘effetto vento freddo’ con ventilatori a tunnel ad alta capacità, ma ormai c’è una maggiore consapevo lezza dei costi energetici della ventilazione. Per un alleva tore avicolo attento al consumo di energia, la ventilazione a velocità variabile costituisce il passo successivo, perché un motore che regola la velocità in base al carico richiesto consuma molta meno energia. I risultati del Bess Lab co stituiscono un’eccellente prova che capacità elevata ed ef ficienza possono essere perfettamente combinate insieme”.

Ulteriori informazioni su

10 - le aziende informanoLE AZIENDE INFORMANO
www.roxell.com * pressione statica a 10” – Bess Lab test n° 21281 e 21285.

Vencomatic Group e Orbem annunciano una partnership strategica per il sessaggio in ovo delle uova

Vencomatic, gruppo che produce soluzioni innovative per l’industria avicola internazionale, e Orbem, azienda leader nel settore delle tecnologie di imaging e intelligenza artificiale, hanno annunciato un’ampia partnership a lungo termine volta a commercializzare Genus Focus, un sistema end-to-end completamente automatizzato.

e smistamento per spostare, racco gliere e trasportare le uova con la massima cura e produttività. “Siamo molto lieti, dopo aver lavo rato con Vencomatic sui sistemi di automazione per i nostri due primi clienti, di portare questa collabora zione a un livello successivo, al fine di raggiungere livelli di produttività interessanti per il settore. L’approc cio congiunto al mercato consentirà alla nostra clientela in crescita un accesso ancora più facile a questa nuova tecnologia”, ha dichiarato Pe dro Gómez, Amministratore Delegato di Orbem

Genus Focus rappresenta una solu zione non invasiva che si basa sulle immagini prodotte dalla risonanza magnetica, utilizzate per il sessag gio in ovo delle uova di galline di qualsiasi razza. La soluzione modu lare combinata basata sulla tecnolo gia Genus Focus di Orbem e sulle apparecchiature di automazione Prinzen consente una determinazione affidabile e non invasiva in tempo reale del sesso degli embrioni tra il 12° e il 13° giorno con una capacità di 24.000 uova all’ora. Il sistema fun ziona su uova sia di galline marroni che bianche. Da gennaio 2023 in Francia saranno pienamente opera tivi due macchinari con una capacità di 6.000 e 12.000 uova all’ora, in li nea con i requisiti normativi francesi.

L’accordo prevede finanziamenti agevolati da parte di Vencomatic fino a 15 milioni di euro per macchinari da distribuire presso clienti in tutta Europa. Ciò consentirà agli incuba toi di utilizzare la soluzione combinata Orbem/Vencomatic Group sen za necessità di alcun investimento iniziale, sulla base soltanto di una percentuale sulle uova sessate.

Il team di Orbem, composto da 25 scienziati e ingegneri, ha sviluppa to la tecnologia proprietaria di ima ging e intelligenza artificiale che sta dietro a Genus Focus, compresa la determinazione delle specifiche hardware e dei flussi di dati softwa re necessari per un’analisi ad alto rendimento. Vencomatic fornisce un nuovo sistema di movimentazione

“Consideriamo la soluzione non invasiva di Orbem come la miglio re sul mercato e siamo molto felici di collaborare per lanciare questa tecnica nel settore. La tecnologia basata sulla risonanza magnetica è pienamente in linea con la nostra visione, che è quella di fornire solu zioni per un allevamento avicolo di successo con il minor impatto am bientale possibile e il più alto grado di benessere animale”, ha dichiarato Lotte van de Ven, Amministratore Delegato del Gruppo Vencomatic.

“Credo che il sistema Genus Focus combinato e completamente auto matizzato di Vencomatic e Orbem rappresenti il punto di svolta per il sessaggio in ovo perché è assoluta mente non invasivo e funziona per le tutte le razze di ovaiole”, ha conclu so Pedro Gómez.

Pedro Gómez, AD di Orbem, e Lotte van de Ven, AD del Gruppo Vencomatic
- luglio/agosto 2022 - 11 LE AZIENDE INFORMANO

Hubbard lancia REDBRO per il mercato BCC

Hubbard lancia REDBRO, l’ultima novità aggiunta alla gamma di prodotti Hubbard Premium e sviluppata specificamente per il mercato “Better Chicken Commitment” (BCC).

Con REDBRO si rende disponibile, con sostenibilità e convenienza economica, una linea adatta a tecniche di allevamento ispirate a un maggiore benessere animale, e che va a vantaggio di un più ampio gruppo di consuma tori. Negli ultimi anni, questa nuova razza è stata ampia mente testata con successo sul campo e ora i primi polli da carne sono disponibili sul mercato.

Hubbard REDBRO è una femmina riproduttrice comple tamente nuova, a crescita più lenta, specificamente svi luppata assieme a “Better Chicken Commitment/Europe an Chicken Commitment” (BCC/ECC) e Global Animal Partnership (GAP). Molte aziende di produzione alimen tare e di distribuzione, che si sono impegnate con BCC, ECC o GAP, sono alla ricerca di un pollo più adeguato a

criteri di produzione improntati a un maggiore benessere, e che sia alla portata economica di un più ampio gruppo di consumatori. Hubbard REDBRO rappresenta la solu zione chiave a questa esigenza, in quanto è stata svilup pata per fornire una combinazione ottimale fra benessere animale, economia e ambiente.

Se confrontata a parità di peso corporeo con la Hubbard JA787, la progenie della Hubbard REDBRO, accoppiata con un maschio convenzionale Hubbard, offre risultati simili in termini di benessere animale, tasso di accresci mento più rapido di circa l’8%, resa in carne del petto superiore dello 0,4%, indice di conversione inferiore di 9 punti. Tutto ciò la rende la scelta più economica, con un impatto ambientale inferiore rispetto a qualsiasi altro pollo a crescita lenta attualmente disponibile sul mercato. Basata su diversi anni di prove sul campo e in alleva menti commerciali in Europa e Nord America, Hubbard REDBRO è accreditata da ECC/BCC in Europa, GAP/ BCC in Nord America, RSPCA e Red Tractor Enhanced Welfare nel Regno Unito.

12 - le aziende informanoLE AZIENDE INFORMANO
RIPRODUTTORI Peso corporeo a 20 settimane 2 090 g 4.61 lbs Peso corporeo a 64 settimane 3 455 g 7.62 lbs BROILER LEVEL ETÀ PESO CORPOREO (Misto) FCR 28 giorni 1 204 g 1.50 35 giorni 1 661 g 1.62 42 giorni 2 135 g 1.73 49 giorni 2 609 g 1.84 56 giorni 3 062 g 1.98 63 giorni 3 485 g 2.15 Obiettivi broiler.

“Le reazioni dei nostri clienti sono molto positive. In ogni area i risultati dei riproduttori e dei polli da carne soddisfano pienamente le aspettati ve e sono spesso addirittura migliori dei nostri obiettivi. Il comportamento del riproduttore e dei polli da car ne, la facilità di gestione e i risultati d’allevamento sono una gioia per gli allevatori. Ad oggi più di 320 azien de alimentari si sono impegnate con BCC in Europa e oltre 200 in Nord America. Siamo pronti e in grado di fornire la riproduttrice REDBRO”, ha affermato Bruno Briand, Global Sales Director di Hubbard.

Per ulteriori informazioni, contattare il rappresentante di vendita regionale o scrivere a: communication@hubbardbreeders.com

L'igiene ha un nuovo nome: Combimaster!

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•Materiale resistente agli acidi: l'alta qualità dei materiali usati garantisce la migliore stabilità e sicurezza funzionale nel tempo.

•Superficie igienica: le superfici estremamente lisce e levigate dei vari componenti evitano la formazione di depositi.

•Spillo più grosso: lo spillo di azionamento più grosso permette una goccia più grande.

Sistemi di abbeveraggio Marco Polo,

ehT!lanigirO
- luglio/agosto 2022 - 13 LE AZIENDE INFORMANO
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Salmonella Infantis, una minaccia per la sicurezza alimentare e per l’industria avicola

1. S. Infantis è un nuovo ceppo? Perché sta diventando così importante?

Salmonella Infantis è considerato un sierotipo emergente a livello europeo ed è diffuso lungo l’intera filiera avicola. Attual mente è uno dei sierotipi più frequentemente isolati non solo nel broiler, ma anche nel tacchino e nei prodotti derivati. S. Infantis assume un'importanza sempre più rilevante poiché spesso i ceppi isolati sono portatori di geni di resistenza agli antimicrobici.

2. Quali sono le principali fonti di infezione nel broiler?

Nel broiler la trasmissione delle infezioni da S. Infantis avvie ne prevalentemente per via orizzontale. La trasmissione ver ticale attraverso i riproduttori sembra essere una possibilità remota, come confermano i dati della sorveglianza epidemio logica europea. La trasmissione orizzontale avviene princi palmente attraverso il personale e le attrezzature dell’alleva mento (comprese le squadre di cattura). La contaminazione si diffonde facilmente all’interno dei capannoni; infatti, rispetto ad altri sierotipi S. Infantis sopravvive meglio alle normali pro cedure di pulizia e disinfezione. S. Infantis può sopravvivere nelle aree esterne adiacenti ai capannoni, favorendo la diffu sione tra una struttura e l’altra.

3. L’infezione da S. Infantis influenza la performance del broiler?

Non ci sono molti lavori scientifici che analizzano l’impatto delle infezioni da Salmonelle zoonosiche sulle prestazioni del broiler. In ogni caso, le esperienze di campo dimostrano che nella maggior parte dei casi S. Infantis, come altri sierotipi zoonosici, non influenza negativamente le prestazioni degli animali. In rari casi, le Salmonelle zoonosiche possono in durre sintomi clinici a seconda del ceppo coinvolto, ma non ci sono indicazioni che S. Infantis possa influenzare in maggior misura le prestazioni degli animali rispetto ad altri sierotipi.

4. Perché è difficile isolare S. Infantis nei riproduttori o nelle ovaiole?

Non è del tutto chiaro perché S. Infantis sia principalmente un problema nel broiler rispetto ad altri settori della produzione

avicola. Difatti, è possibile isolare ceppi di S. Infantis anche nei riproduttori e nelle ovaiole ma, in questi ambiti, sembra meno capace di sopravvivere. Alcuni lavori sperimentali indi cano, infatti, che esiste una diversa suscettibilità nei confronti di S. Infantis, con il broiler più suscettibile rispetto alle ovaiole. Per quanto riguarda i riproduttori, è probabile che una mag giore attenzione ai protocolli di biosicurezza possa in gene rale limitare la comparsa di infezioni da S. Infantis, così come da altri importanti patogeni.

5. Il numero di tossinfezioni da S. Infantis nell’uomo è abbastanza limitato. Perché, allora, questo sierotipo è così importante per la salute pubblica?

I casi di infezioni da S. Infantis nell’uomo sono abbastanza limitati, ma occorre ugualmente prestare molta attenzione, poiché alcuni dei ceppi isolati sono portatori di geni di resi stenza agli antimicrobici. Infatti, nella maggior parte dei ceppi isolati in Europa sono presenti geni che possono conferire resistenza nei confronti di antibiotici come cefalosporine e fluorochinoloni, farmaci importanti per la terapia delle salmo nellosi in medicina umana. Inoltre, in Europa sono stati iso lati ceppi di S. Infantis resistenti nei confronti della colistina. Questi geni di resistenza sono codificati su plasmidi, quindi possono essere facilmente trasferiti tra i diversi ceppi di Sal monella, come anche ad altre specie batteriche. Un plasmi de che codifica per resistenza a colistina, ad esempio, può essere trasferito a un ceppo patogeno di E. coli o Klebsiella pneumoniae; batteri pericolosi per la salute umana.

6. Perché S. Infantis è molto più persistente nei capannoni dei broiler rispetto ad altri sierotipi?

S. Infantis sembra adattarsi molto bene all’ambiente dei ca pannoni di broiler; perché succeda non è ancora noto. Esisto no situazioni simili con altri sierotipi di Salmonella che sono capaci di adattarsi a determinati ambienti come incubatoi o mangimifici. Ad esempio, S. Infantis sopravvive molto bene all’interno delle linee di alimentazione, dove è difficile da evi denziare ed eliminare. Smantellare l’intera linea di alimenta zione è un'operazione che, di solito, non viene eseguita tra un ciclo e l’altro, consentendo a S. Infantis di sopravvivere.

Doris Mueller-Doblies, Elanco Global Food Safety Leader – PM-IT-22-0309

7. In passato la maggior parte dei produttori di broiler affermava di non aver mai avuto problemi di persistenza di S. Infantis in allevamento. S. Infantis è diventata più resistente ai comuni disinfettanti in uso?

Alcuni recenti studi in vitro indicano che S. Infantis potreb be aver modificato la sua sensibilità nei confronti dei comu ni disinfettanti. È, inoltre, importante notare che S. Infantis si localizza in luoghi difficili da disinfettare, come le linee di alimentazione.

8. S. Infantis è considerata una Salmonella minore. Perché, allora, è importante non avere animali positivi al macello?

La filiera avicola è da tempo impegnata nel fornire ai con sumatori alimenti sicuri ed è fondamentale evitare di com mercializzare carne fresca potenzialmente contaminata da Salmonella. Inoltre, i consumatori sono ora molto più attenti alla sicurezza degli alimenti che arrivano sulle loro tavole. In particolare, per S. Infantis, ci si è resi conto nel tempo che questo sierotipo è particolarmente difficile da eliminare dalle linee di macellazione. Per questo gli impianti di macellazione sono molto attenti per non correre inutili rischi.

9. È possibile vaccinare i riproduttori dei broiler per proteggere la progenie con gli anticorpi di origine materna?

Sfortunatamente, non ci sono prove sufficienti a dimostrare che la vaccinazione dei riproduttori, con vaccini vivi o inat tivati, possa garantire un'efficace immunità passiva nella progenie. Sarebbe auspicabile proteggere i broiler contro la Salmonella attraverso gli anticorpi di origine materna. Infatti, i broiler sono più suscettibili alle infezioni nelle prime settima ne; tuttavia, ad oggi mancano solide prove scientifiche che la vaccinazione dei riproduttori possa proteggere la prole.

10. Esiste un vaccino contro S. Infantis, specifico per il broiler?

Attualmente, per il broiler non esistono vaccini monovalenti specifici per S. Infantis. Tuttavia, c’è un numero crescente di esperienze positive nell’utilizzo di un vaccino vivo monova

lente, contenente S. Typhimurium, per controllare le infezioni persistenti da S. Infantis negli allevamenti di broiler. In alcuni di questi allevamenti, dove l’infezione da S. Infantis era persistente da lungo tempo nonostante le misure di controllo messe in atto, la vaccinazione con un vaccino vivo per S. Typhimurium ha aiutato a ridurre la prevalenza delle infezioni da S. Infantis

La vaccinazione è il primo e più importante passo per costru ire l’immunità degli animali e prevenire le infezioni da Salmo nella ed è uno strumento strategico che può affrontare alla radice le cause del problema. Adeguati programmi vaccinali, correttamente e continuamente applicati contribuiscono a ri durre il rischio di tossinfezioni alimentari legate alla presenza di Salmonelle in allevamento.

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Potenziare la capacità digestiva degli avicoli con Bacillus coagulans

Bacillus coagulans DSM 32016 è stato testato con successo in varie condizioni e su diverse specie animali in stazioni di ricerca e sul campo in tutto il mondo. Le prove sui polli da carne hanno mostrato un consistente miglioramento nell’indice di conversione, evidenziando grandi effetti positivi sulla capacità digestiva.

La capacità digestiva, fattore chiave per le prestazioni avicole

TechnoSpore ® è stato testato con successo in diverse condizioni in stazioni di ricerca e alle vamenti commerciali in tutto il mondo. I risultati nei polli da carne sono apparsi promettenti e hanno mostrato un aumento diretto della redditività dell'allevamento.

L'obiettivo degli allevatori di polli da carne è quello di produrre soggetti con alte prestazioni, mantenendoli sani e tenendo i costi di produzione sotto controllo. Considerando che per gli al -

Feed Safety for Food Safety® ©Mapi
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IN PRIMO PIANO - in primo piano -

levatori l’alimentazione rappresenta una quota importan te dei costi di produzione totali, è fondamentale garantire che gli animali utilizzino e digeriscano in modo efficiente i loro mangimi. La dieta animale dovrebbe quindi essere composta da ingredienti di alta qualità, essere appetibile, contenere il giusto equilibrio di nutrienti (proteine, grassi, ecc.) e avere un’adeguata dimensione delle particelle. Anche fornire acqua pulita e fresca è essenziale.

Digestione non ottimale

La salute intestinale dei polli da carne è vitale quanto la dieta stessa. Quando le cellule intestinali sono sane for mano una barriera che mantiene gli agenti patogeni e le tossine fuori dal flusso sanguigno. Un intestino sano as sorbe i nutrienti in modo più efficiente; se è malfunzionan te o danneggiato, i nutrienti non possono essere assorbiti in modo efficiente, il che può portare a una potenziale crescita eccessiva di Clostridi ed Enterobatteri patogeni, come Clostridium perfringens, E. coli o Salmonella spp.

Un eccesso di nutrienti e una digestione non ottimale nel la parte finale dell’intestino possono causare la prolifera zione di microbi dannosi. Malattie intestinali, problemi di lettiera umida, cali nel consumo di mangime e dell’accrescimento sono conseguenze comuni di uno squilibrio del microbiota. Questi problemi influenzeranno direttamente il benessere degli animali, le loro prestazioni e, di conse guenza, la redditività dell’allevamento.

Migliore crescita e indice di conversione

TechnoSpore ® è un probiotico unico, 2 in 1, di compro vata e testata efficacia, che combina i vantaggi dei pro biotici a base di Bacillus e dei batteri lattici (LAB) per modulare positivamente il microbiota intestinale, inclusa la soppressione dei batteri patogeni. Sono già state ese guite oltre 30 prove, di cui 20 direttamente su polli da carne in Europa, Medio Oriente e Sud America in condi zioni ottimali con standard igienici elevati, e commerciali in allevamenti esposti a patogeni.

17- luglio/agosto 2022IN PRIMO PIANO

Prestazioni stabilizzate nonostante gli agenti patogeni

L'impatto dei probiotici sulle prestazioni di crescita e sullo sviluppo dell'intestino nei polli da carne, in presenza di agenti patogeni, è stato testato in una prova su pulcini maschi di un giorno (Arbor Acres). I soggetti sono stati assegnati in modo casuale a gruppi di controllo e gruppi alimentati con mangime contenente TechnoSpore ®. En trambi i gruppi sono stati esposti a infezione per (a) C. perfringens, (b) S. Typhimurium, oppure (c) non esposti affatto. La durata della prova è stata di 35 giorni, fino alla macellazione.

I polli da carne con agenti patogeni indotti hanno mostra to un calo medio dell’accrescimento giornaliero (DWG) di -8% quando non era stato somministrato TechnoSpore ® . In netto contrasto, i polli da carne esposti, ma alimentati con mangimi contenenti TechnoSpore ®, hanno presenta to un incremento ponderale del 7% (Grafico 1). Tale effet to positivo è stato rilevato anche senza esposizione alle infezioni (3%). TechnoSpore ® ha inoltre migliorato l’indice di conversione del mangime (FCR) del -8% e del -6%, ri spettivamente, nei polli da carne esposti a C. perfringens e S. Typhimurium (Grafico 1).

un aumento significativo dell'altezza dei villi e del rap porto altezza dei villi/profondità della cripta. Questi risul tati evidenziano in modo esemplare l'effetto stimolante di TechnoSpore ® sull'epitelio intestinale, con un miglioramento della superficie per l'assorbimento dei nutrienti, delle interazioni ospite-microbo e dell’indice di conversio ne del mangime.

Migliore redditività

I risultati ottenuti in un allevamento di polli da carne nell'Europa sudorientale, con 640 pulcini di un giorno (Ross 308), hanno dimostrato che gli animali, alimenta ti con mangimi contenenti TechnoSpore ®, hanno avuto un incremento ponderale giornaliero e un peso finale più elevati (Grafico 2).

Durante l'intero periodo di prova, la somministrazione di Bacillus coagulans DSM 32016 ha anche ridotto l’indice di conversione del mangime (Grafico 2). La prova indica chiaramente che tali miglioramenti dei parametri zootec nici riescono ad aumentare la redditività alla macellazio ne del 7,5% (Grafico 2).

Grafico 1 – Effetto del controllo di TechnoSpore® sul calo delle prestazioni in polli da carne esposti ad agenti patogeni.

Sulla base di questi risultati, con l’uso di TechnoSpore ® si è potuto gestire con successo il grave calo nelle prestazioni dei polli da carne causato da C. perfringens e S. Typhimurium.

Anche un altro studio, sempre su polli da carne esposti a C. perfringens, ha prodotto risultati simili. Rispetto al gruppo di controllo esposto a infezione, TechnoSpore ® ha inciso sull’accrescimento ponderale del 14%, ha mi gliorato l’indice di conversione con un risultato di -15% e ha ridotto la mortalità del -3%. Con l’aggiunta di Techno Spore ®, l’analisi isto-morfologica dell'epitelio intestinale di polli da carne con problemi di patogeni ha mostrato

Grafico 2 – Effetto di TechnoSpore®: migliora le prestazioni e i profitti. Il prezzo al macello si attesta su 0,895 €/kg di peso vivo.

Per concludere

Gli effetti positivi di TechnoSpore ® sull'ambiente intesti nale, inclusa la soppressione dei batteri patogeni, mi gliorano direttamente importanti parametri zootecnici nei polli da carne, tra cui indice di conversione, crescita giornaliera e mortalità. Il gran numero di prove effettuate con TechnoSpore ® rafforza l'affidabilità e l'efficienza di questo eccezionale probiotico. A breve seguiranno altre prove.

18 IN PRIMO PIANO - in primo piano -
19- luglio/agosto 2022IN PRIMO PIANO New Health & Performance Boost e r Powered by Bacillus coagulans The Best of Both Worlds. The Innovation in Gut Health. biochem.net TechnoSpore® è il nuovo ceppo probiotico di provata efficacia Bacillus coagulans DSM 32016. È stato appositamente selezionato per migliorare la salute e le prestazioni nei monogastrici. TechnoSpore® combina i vantaggi degli sporigeni con I benefici derivanti dai batteri che producono acido lattico. Potete fidarvi di TechnoSpore® perché è scientificamente provato che supporta la salute e le difese Immunitarie per la produzione zootecnica moderna, in varie condizioni ambientali. Contact us: Davide Bertarelli · Technical Sales Manager · +39 3519741815 · bertarelli@biochem.net

Il Ministero della Salute ha diffuso nel mese di maggio il protocollo di gestione dei confinamenti temporanei delle galline ovaiole messo a punto sulla base del parere del Centro di referenza nazionale per il benessere animale (CReNBA) presso l’IZS della Lombardia e dell’Emilia-Romagna.

Durante il ciclo di allevamento delle ovaiole accasate in sistemi alternativi, per esigenze sia gestionali che sani tarie e per il perseguimento di buone pratiche di allevamento, è prassi comune ricorrere a brevi periodi di confi namento degli animali, con una limitazione dell’accesso all’area di razzolamento.

Il protocollo operativo rilasciato dal Ministero ha chiarito le modalità per la realizzazione di queste pratiche gestio nali, al fine di minimizzare eventuale stress agli animali. Generalmente, nei capannoni dotati di impiantistica a un unico livello viene usualmente limitato l’accesso alla zona di razzolamento mediante l’utilizzo di reti; mentre

nei capannoni dotati di impianti in voliera (più piani) il confinamento può avvenire mediante sportelli dedicati, posti lateralmente alle voliere. Lo spazio che rimane a disposizione degli animali garantisce comunque il libero accesso alle strutture d’allevamento necessarie (abbeveratoi, mangiatoie, trespoli e nidi) e garantisce il rispetto di una densità di almeno 750 cm2 per capo.

Il confinamento degli animali può essere previsto durante tre momenti del ciclo produttivo:

• confinamento di pollastre in accasamento;

• confinamento di galline ovaiole in deposizione;

• preparazione al carico verso il macello.

Protocollo di gestione delle ovaiole, il Ministero della Salute interviene sui confinamenti temporanei
©eggs.ab.ca
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Confinamento iniziale dei gruppi di pollastre in accasamento

Nel primo caso il confinamento è ammesso per evitare che le pollastre si smarriscano nell’area di razzolamen to senza trovare acqua e mangime in quantità adeguata: per questo motivo nella prima settimana dall’arrivo all’al levamento di ovodeposizione le pollastre possono essere posizionate in aree che normalmente escludono l’acces so all’area di lettiera, in modo da aiutarle a riconoscere la posizione di abbeveratoi e mangiatoie. L’operazione di confinamento può essere consentita per un periodo non superiore a 7 giorni dal loro accasamento. Questo primo periodo gestito senza l’area di razzolamento ha anche lo scopo di indirizzare al meglio gli animali verso il nido e verso i posatoi per il riposo notturno. Progressivamente le reti di confinamento vengono rimosse e viene permesso alle galline di scendere nella zona di razzolamento. Nel primo periodo successivo all’apertura della zona di lettiera, comunque, il personale effettua ispezioni serali per riposizionare manualmente sull’impianto gli animali che non hanno saputo ritrovare la strada per raggiungere i po satoi per il riposo notturno.

Confinamento temporaneo dei gruppi di galline ovaiole in deposizione

Il confinamento temporaneo può essere necessario per una durata massima di 12 h continuative durante un ciclo di allevamento e solo per importanti attività zootecniche, conivolgendo il minor numero possibile di animali, che devono essere spostati in silenzio in modo da non spa ventarli. In alcuni impianti in voliera, la mattina del giorno

successivo al confinamento può essere necessario un ul teriore riposizionamento delle galline in modo che siano uniformemente ripartite nelle diverse sezioni delle voliere modulari. Questo confinamento può riguardare tutto il ca pannone o solo specifici settori o box. Le operazioni che richiedono un confinamento temporaneo di solito sono quelle di asportazione/manutenzione della lettiera e di manutenzioni eccezionali agli impianti, ad esempio a cari co dei nastri trasportatori della pollina.

Preparazione al carico verso i macelli alla fine del ciclo produttivo

L’ultimo caso in cui è ammesso il confinamento è quel lo della preparazione dei gruppi per il trasporto verso il macello, al termine del ciclo di deposizione. Questa pratica agevola le operazioni di carico manuale sui mezzi di trasporto e minimizza affollamenti, stress e lesioni. L’area di razzolamento infatti, durante le operazioni di carico, oc corre che sia priva di lettiera e libera da animali per po ter accedere con carrelli di carico a ruota e operatori. La durata di tale confinamento pre-macellazione è variabile; è previsto comunque un termine massimo di 7 giorni con secutivi dall’inizio delle operazioni di carico.

Il Ministero della Salute ricorda che per eseguire i confina menti temporanei l’allevatore deve comunicare al Servizio Veterinario competente le date previste durante le quali avverrà tale confinamento, apporre un cartello sui portoni di ingresso del capannone e compilare il registro di confi namenti temporanei indicando tutti i dati richiesti.

Fonte: Ministero della Salute
21- luglio/agosto 2022IN PRIMO PIANO
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Facco, il futuro dell’avicoltura è qui

“VIV Europe 2022 ci ha riportato finalmente a una vivace sensazione di normalità, seppur con la consapevolezza che il mondo è cambiato per sempre.” Ci accolgono così allo stand Facco, che quest’anno si presenta particolarmente ricco di contenuti e tecnologia: un mondo nuovo, che abbiamo toccato con mano e vi raccontiamo.

in We never stop growing. With you. Pro prio questo concetto di crescita reciproca e condivisa ci apre le porte sull’evoluzione in corso.

“Il Covid ci ha insegnato che possiamo essere presenti nel Paese in cui un nostro cliente ha bisogno di un supporto o di un servizio, ma non riuscire fisicamente a rag giungerlo. Oggi, proprio grazie alla tecnolo gia e alla nostra presenza in ogni possibile fuso orario nel mondo, siamo in grado di ge stire e risolvere momenti critici o supporto routinario anche a distanza. Così abbiamo creato la Facco Remote Assistance ”, ci spiegano.

VIV Europe 2022 è stato il palcoscenico da cui Facco, che dal 1957 realizza soluzioni per l'avicoltura in tutto il mondo, ha mostrato il futuro che ci attende. Una lunga tradizione da trend setter (ricordiamo che sono stati i primi a proporre gli impianti chiavi in mano e ricordiamo i numerosi brevetti che con tinuano ad aumentare nel loro palmarès) riassunta in un claim usato fino a qualche tempo fa, Partners not suppliers, che già incarnava un approccio quasi di co-design coi propri clienti. Un claim che si è evoluto

“Grazie agli Hologlasses, gli occhiali di ul tima generazione per la realtà aumentata e la visione condivisa, ci siamo collegati con l’Italia simulando un problema, come se fossimo nel centro di controllo di una farm, da una centralina Facco. Abbiamo esposto la criticità da risolvere e siamo stati guidati passo passo su operazioni puntuali e risolu tive che difficilmente avremmo affrontato da soli. Inoltre, siamo stati guidati su processi di manutenzione straordinaria (possibili sia sulla parte hardware che su quella softwa re), scoprendo le numerosissime funzio nalità della centralina della famiglia Smart Farm di Facco.”

L’organizzazione capillare con la sua pre senza diretta nei fusi orari dei 5 continenti fa sì che, unitamente alla tecnologia, il servizio offerto dalla Facco abbia una caratteristica unica che la differenzia da tutti i servizi of ferti attraverso help desk centralizzati. Ciò

Hologlasses, gli occhiali per la realtà aumentata e la visione condivisa
22 INTERVISTA - intervista -

che risulta chiaro, oltre alla tempestività e alla rapidità con cui si può gestire tutta una serie di necessità per il cliente, è che l’assistenza Facco è diventata proattiva, e non solo reattiva come spesso succede in questi casi. Inoltre, tutte le informazioni dell’impianto di un cliente possono essere raccolte e salvate su un cloud, permet tendo – oltre all’analisi e il confronto delle performance di mesi o anni precedenti (magari a parità di stagione) oppure la sovrapposizione di dati dell’impianto e della produzione confrontati su dati storici o attuali – il check dell’effettivo buon funzionamento dei motori dell’impian to attraverso il Facco CMS, permettendo una proattivi tà sia della manutenzione che dell’approvvigionamento puntuale dei ricambi necessari. Il cliente, a richiesta, può attivare il servizio di Business Intelligence Facco per essere aiutato anche nel monitorare tutti i costi in funzio ne della marginalità senza sprechi di risorse e lasciando alla BI l’analisi dei moltissimi dati raccolti. “Le casistiche di gestione sono ormai numerosissime e la nostra cono scenza è ormai così evoluta che siamo in grado di anticipare i problemi. Questo per il cliente è un grande plus”.

Si confermano così gli oltre 60 anni di esperienza dell’azienda, che fornisce conoscenze meccaniche e informa tiche rafforzate da un servizio in grado di fare la differen za. Non si tratta più solo di controllo remoto (che Facco ha introdotto già qualche anno fa con il lancio di Smart Farm): il controllo resta centrale, ma non si basa solo sul la verifica o gestione da tablet o smartphone del proprio impianto, grazie anche a un sistema di allarmi ridondanti che garantisce l’intervento immediato in caso di proble mi. Il controllo diventa analisi, servizio, proiezione verso il futuro.

Tutto questo senza ovviamente tralasciare alcuni temi cardine della nostra epoca. Il benessere animale e de gli operatori all’interno degli impianti, ad esempio, viene tutelato da Smart Vision, altra innovazione presentata a questa edizione di VIV Europe. Una stazione di monito raggio che attraverso speciali sensori per la misurazione di umidità, temperatura, CO2 e ammoniaca, grazie a te lecamere di registrazione e telecamere a raggi infrarossi, consente un monitoraggio costante delle condizioni in tutti i punti dell’impianto, identificando aree che neces sitano di particolare attenzione. Un aspetto questo che in impianti cage-free, dove le galline possono migrare in funzione della situazione ambientale, diviene di grande importanza nella gestione. La telecamera a infrarossi inoltre permette di identificare eventuali animali morti con facilità. In caso di allarmi segnalati dalle centraline,

anche da remoto l’operatore può attivare Smart Vision e fare un check preciso grazie alla funzione di super Zoom, raggiungendo tempestivamente le aree anche più diffi coltose, con un livello di precisione altissimo. L’analisi e la lettura dei dati che ne consegue permettono a Facco di costruire insieme al proprio cliente le condizioni custo mizzate per le performance migliori degli impianti.

Facco Remote Assistance è completamente integra ta in tutti i sistemi di diagnostica di Smart Farm, dalle centraline per il controllo generale ai sistemi dedicati alla gestione di allarmi, acqua, raccolta uova, distribuzione mangime e ora anche alla nuovissima Smart Vision

Lo stand di Facco alla fiera di Utrecht La stazione di monitoraggio Smart Vision presentata a VIV Europe
- luglio/agosto 2022 - 23 INTERVISTA

Moba festeggia 75 anni di innovazioni al VIV Europe

Quest’anno Moba ha celebrato 75 anni di attività e la fiera di Utrecht è stata l’occasione per presentare le ultime novità. Zootecnica International ha incontrato Fabio Gualtieri, General Manager Moba Italia, e Luco Reitsema, Product Manager Moba Group, che hanno illustrato i prodotti lanciati al VIV Europe.

Quali sono le ultime novità Moba presentate in fiera e quali le loro caratteristiche?

Fabio Gualtieri: “in fiera abbiamo presenta to tre novità. Innanzitutto, la nuova linea di sgusciatura Ultraclean, che garantisce un prodotto finale sempre più simile al fresco, senza contaminazioni durante il processo. Tradizionalmente le linee di sgusciatura sono sempre state finalizzate alla qualità del prodotto, privilegiando separazione e resa, ma ora Moba ha ulteriormente migliorato il metodo tradizionale di lavorazione, concen trandosi sulla qualità batteriologica per evi tare, in fase di rottura delle uova, incrementi

nella carica batterica. L’attrezzatura messa a punto è rivolta a linee di alta capacità, da 70.000 fino a 225.000 uova.

La seconda novità è una soluzione per le uova di scarto, che costituiscono un 5-8% del prodotto totale e che non possono essere imballate e vendute nei modi tradizionali. Per poter utilizzare queste uova, Moba ha sviluppato Ovolution, una linea plug and play, compatta, che consente un accesso facile alla lavorazione dell’ovoprodotto di rettamente nel centro di confezionamento.

Si tratta di un sistema semplice, ideale per un centro medio, che richiede uno spazio minimo per recuperare e dare profitto alle

Fabio Gualtieri, General Manager Moba Italia a sinistra, e Luco Reitsema, Product Manager Moba Group a destra
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uova di seconda categoria, trasformandole in prodotti ad alto valore aggiunto.

Infine abbiamo presentato in fiera il progetto EggXtreme che migliora la produzione abbassando la carica bat terica e permette una pastorizzazione più delicata con una qualità eccellente del prodotto finale. Le tecnologie impiegate, che preservano l’uovo dalla contaminazione, sono costituite da un sistema di filtraggio refrigerato, un sistema di trasporto che evita di esporre l’uovo all’aria e infine, durante la pastorizzazione, dall’utilizzo di EggXtre me Heater. EggXtreme Heater applica un campo elet trico sull’uovo, combinando l’effetto di temperatura e di elettricità per agire sui patogeni con una doppia azione. Si ottiene così una riduzione della carica batterica di al meno dieci volte superiore rispetto al metodo tradizionale e un prodotto con una shelf life molto più estesa e del tutto simile, a livello di qualità organolettiche e funzionali, all’uovo fresco.”

Egg Inspector - sistema per l'ispezione delle uova.

offre prestazioni eccellenti, è completamente lavabile, presenta un design in acciaio inossidabile altamente igienico.”

Luco Reitsema: “Moba da sempre è focalizzata sull’ef ficienza, sulla sicurezza alimentare e sull’assistenza al cliente. Le ultime innovazioni in fiera sono un esempio di questa filosofia che ci caratterizza. Per quanto riguar da l’efficienza, abbiamo sviluppato Egg Inspector di 4ª generazione, un sistema per ispezionare la qualità delle uova basato su un concetto rivoluzionario che crea valo re aggiunto fornendo un controllo completo sulla qualità e quindi un prodotto più redditizio per la clientela. L’azienda migliora il proprio livello tecnologico continua mente per garantire sicurezza alimentare ed efficienza produttiva. Un’altra novità, presentata in fiera e introdotta per la prima volta sul mercato europeo, è la selezionatri ce della serie Forta, l’ultima generazione per i centri di selezione e confezionamento di piccole capacità. Forta

Selezionatrice della serie Forta.

Quali sono le vostre previsioni e aspettative sul mercato globale, nel contesto attuale?

Luco Reitsema: “Le aziende di produzione biologica sono sempre più numerose; d’altronde il passaggio dai sistemi in gabbia a quelli alternativi è iniziato molto tempo fa e continua tutt’oggi. Per soddisfare questo mercato in costante crescita abbiamo introdotto una nuova confe zionatrice per piccole capacità, con un impatto ambien tale molto basso e un design che consente una pulizia agevole.

Per concludere, una caratteristica distintiva della nostra azienda è il supporto post vendita: chi acquista una mac china Moba non compra solo un prodotto, ma una vera e propria relazione duratura nel tempo, con un’assistenza tecnica al cliente che si estende per molti anni.”

Il progetto EggXtreme.
- luglio/agosto 2022 - 25 INTERVISTA

Il presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower una volta disse: “l’agricoltura sembra estremamente facile quando il tuo aratro è una matita e ti trovi a mille miglia dal campo di grano”. Da allora, la distanza tra chi produce e chi consuma è solo aumentata.

“Trasparenza, comunicazione e impegno” sono i punti cardine della Responsabilità n. 5 di Aviagen, un impegno ritenuto cruciale nel percorso aziendale verso la sostenibilità e per col mare il divario tra produttori e consumatori. Aviagen concentra infatti i propri sforzi nel connet tersi con tutti gli attori della filiera e con le comunità globali che serve. Avere un dialogo continuo con i consumatori è importante: sebbene la distanza tra produttori agro-alimentari e consumatori possa essersi allargata, quest’ultimi vogliono essere sicuri che

Tim Burnside, Global Manager di Welfare, Sustainability and Compliance Aviagen Group
Trasparenza, comunicazione e impegno sociale, potenti strumenti per ottenere successo nella filiera avicola
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- dossierDOSSIER

il loro cibo sia prodotto in modo responsabile e desidera no essere garantiti sul piano della sicurezza. I tempi attuali aggiungono una preoccupazione in più al loro piatto, con le catene di approvvigionamento globali vulnerabili a cau sa della pandemia in corso, delle epidemie di Influenza Aviaria e delle pressioni politiche ed economiche.

“Trasparenza, comunicazione e impegno” sono elemen ti fondamentali nel sostegno aziendale agli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite. Il miglio ramento continuo delle infrastrutture del settore e l’intro duzione di innovazioni (SDG, obiettivo di sviluppo sosteni bile n. 9 – ndt: gli SGDs sono i 17 Sustainable Developed Goals messi a punto dagli Stati per l’Agenda 2030 per porre fine alla povertà e garantire nutrimento e sviluppo ugualitari in tutto il mondo) sono alla base dell’impegno di Aviagen nel fornire alla società proteine sane, convenienti e sicure.

L’SDG n. 4, Educazione Alla Qualità, rappresenta lo sforzo dell’azienda nel condividere nuove idee e nel contribuire allo sviluppo e alla formazione dei professionisti attuali e futuri: comprendere i modi migliori di gestire gli animali con cura è fondamentale, sia per il loro benessere che per le prestazioni. Tutti gli addetti alla filiera avicola hanno un ruolo da svolgere e talenti da offrire, e questa sinergia serve a rafforzare l’intero settore e ad avvicinarsi al rag giungimento di obiettivi condivisi.

Membri della filiera avicola globale

Dal nostro punto di vista, la mano sull’aratro della cita zione di Eisenhower è rappresentata da tutti coloro che sono coinvolti nella filiera avicola. In altre parole, ognuno svolge un ruolo nel fornire carne di pollo sana alle comu nità urbane e rurali di tutto il mondo. Ciò include le case di selezione e i loro clienti, i produttori avicoli, nonché i responsabili politici internazionali, le agenzie governati ve e le associazioni di settore. Sono coinvolti anche i re sponsabili del trasporto di questa preziosa fonte di cibo: compagnie aeree, spedizionieri, trasportatori, personale addetto all’esportazione e alla logistica.

Comunicare per una migliore sostenibilità, salute e benessere

È importante che gli addetti della filiera rimangano in con tatto tra loro e con le loro comunità di riferimento. Il concet to di “Trasparenza, comunicazione e impegno” riguarda

molteplici aspetti della sostenibilità economica, ambien tale e sociale, nonché della salute e del benessere degli animali.

Per esempio, Aviagen condivide le ultime scoperte sulla gestione e cura degli avicoli con i propri clienti con cor si, webinar, riunioni e pubblicazioni, migliorando così la salute e il benessere dei capi allevati. Questa preziosa conoscenza, combinata con una selezione equilibrata e supportata da una buona gestione e nutrizione, garanti sce una migliore conversione alimentare, con risultati po sitivi per la redditività dei clienti e nell’ottica di una mag giore sostenibilità produttiva. Rimanere in contatto con la comunità sociale, ascoltarne i bisogni e utilizzarne il contributo come base per lo sviluppo dei nostri programmi di selezione è fondamentale per il nostro contributo alla sostenibilità sociale.

Impegnarsi con i professionisti del futuro

Il futuro della produzione avicola dipende dalla nostra capacità di attrarre e trattenere talenti brillanti e creativi con la passione di fare la differenza. Aviagen promuove i rapporti con gli istituti scolastici, perché rappresentano il collegamento con la prossima generazione di profes sionisti dell’avicoltura. L’obiettivo è condividere la nostra passione e dimostrare che una carriera nel settore può fare la differenza, con la possibilità di riuscire a rispondere alle richieste proteiche del mondo con carne nutriente e conveniente, lavorando in modo etico, promuovendo il be nessere degli animali nel rispetto dell’ambiente.

Per incoraggiare le giovani generazioni e far loro cono scere il settore avicolo, l’azienda offre borse di studio, sponsorizzazioni e stage, elargisce contributi finanziari alle strutture universitarie e per lo sviluppo di strumenti che aiutino la formazione. Inoltre, specialisti Aviagen in tervengono regolarmente in riunioni del settore, dei clienti e interagiscono con gli studenti agli eventi sul lavoro e carriere. Le nostre relazioni con le università consentono all’azienda di conoscere studenti e offrono anche oppor tunità di collaborazione con grandi talenti: spesso queste alleanze sono l’origine di innovazioni e progressi scienti fici.

Impegnarsi nel sociale in generale

Come azienda di selezione, Aviagen lavora in stretta col laborazione con i propri clienti e le associazioni avicole

27- luglio/agosto 2022DOSSIER

per supportarli con dati e informazioni e, naturalmente, con la razza giusta per il mercato di oggi e di domani. Si cerca di capire come si evolverà il futuro per essere pron ti con il soggetto adeguato al momento e al posto giusto.

Ci sono molteplici vantaggi nella cooperazione con i colleghi del settore, con i rappresentanti di associazio ni, con il Governo e il mondo accademico; partecipando attivamente a organizzazioni come l’International Poultry Council (IPC), l’International Air Transportation Associa tion (IATA), il Forum europeo per gli allevatori di animali da allevamento (EFFAB) e le associazioni avicole locali si ha voce in capitolo nelle decisioni sulle normative che vengono prese e si possono promuovere buone pratiche che tutelino il benessere degli animali e rafforzino ulte riormente la causa della sostenibilità. Inoltre, si è anche in grado di mantenere aperta la catena di approvvigio namento in caso di problematiche, come è successo per esempio durante gli alti e bassi della recente pandemia. Quando sono state chiuse le frontiere, applicate restri zioni di viaggio, cancellati i voli e limitate le rotte, tutte le organizzazioni su menzionate hanno contribuito a man tenere aperte le principali vie commerciali. Lo sviluppo di nuovi concetti e metodi per i programmi di selezione, per

esempio l’uso della tecnologia di imaging 3D nei soggetti vivi per valutare aspetti della salute e della produzione, ha richiesto il trasferimento di attrezzature e know-how dalla medicina umana al settore avicolo e questo non è stato certo un processo semplice.

Lavorare a stretto contatto con università e altri collabo ratori scientifici offre l’opportunità di conoscere le ultime innovazioni e ottenere consigli su come sviluppare questi strumenti o perfezionare le tecniche di gestione per otte nere risultati migliori, anche negli ambienti più difficili. Gli esiti su benessere, ambiente, salute e miglioramenti del la produzione vengono poi comunicati alle parti interes sate del settore attraverso delle pubblicazioni specifiche.

La forza nei numeri

In qualità di casa di selezione avicola, Aviagen è orgo gliosa di far parte di una vasta comunità globale di per sone che hanno a cuore le società che servono. Quan do si opera con altre parti interessate, si ha il potere di promuovere uno sviluppo sostenibile della produzione e quindi fornire alle società una sana fonte proteica per oggi e per gli anni a venire.

GLOBAL POULTRY ASSOCIATIONS EDUCATIONAL ESTABLISHMENTS SUPPORTING SERVICES GOVERNMENT AGENCIES
SOCIETY
GLOBAL POULTRY INDUSTRY
TRANSPARENCY, COMMUNICATION AND ENGAGEMENTCOMMITMENT 5 28 - dossierDOSSIER
29- luglio/agosto 2022DOSSIER

Tendenze e dinamiche recenti del mercato avicolo

La produzione europea di carni avicole, dopo la costante crescita nel decennio 2010-2020, ha registrato un lieve ripiegamento nel 2021 (-1,9%). I circa 12,2 milioni di tonnellate prodotte garantiscono comunque all’UE la totale autosufficienza, con un grado di auto-approvvigionamento al 114% che le permette così di confermare la posizione di esportatore netto.

tante, collocandosi al secondo posto nella classifica dei produttori europei con una quota del 15%. Infine, anche la Spagna, nonostante si possa considerare un mercato “maturo”, ha visto la propria produzione crescere di oltre il 27% nell’ultimo decennio.

In questo contesto l’Italia si è posizionata al 5° posto con una quota dell’11% e una produzione che cresce a ritmi meno sostenuti negli ultimi anni a causa di un mercato in terno già saturo, ma che punta su innovazione, differen ziazione e miglioramento degli standard qualitativi degli allevamenti e delle carni.

Situazione in Italia nel 2021

Import ed export in Europa

Secondo l’ultimo rapporto Ismea, l’Europa è il terzo pro duttore mondiale di carni avicole e svolge un ruolo da protagonista a livello globale sia come esportatore che come importatore. Le esportazioni riguardano general mente referenze di scarso pregio, mentre le importazio ni sono prevalentemente rappresentate da tagli pregiati (generalmente petti).

Per il sesto anno consecutivo è la Polonia – che nono stante la contrazione del 5,8% della propria produzione, rappresenta una quota del 21% del totale – a confermarsi il principale produttore in ambito europeo. Nell’ultimo de cennio anche altri Paesi dell’Est Europa hanno eviden ziato una maggiore dinamica produttiva: il miglioramento delle condizioni economiche in Romania e Ungheria, per esempio, ha favorito l’aumento del consumo interno e ha permesso investimenti che hanno reso più efficienti i si stemi produttivi. La Turchia si conferma un player impor

Nel 2021 in Italia risultano presenti oltre 136,8 milioni di volatili domestici, allevati in circa 6800 aziende di tipo professionale (ossia con oltre 250 capi). Tra gli avicoli al levati, la metà è rappresentata da polli da carne (50%), il 38% da galline ovaiole, il 5% da tacchini da carne e il restante 7% da specie minori quali faraone, piccioni, anatre, oche. A livello territoriale risulta una chiara con centrazione dei capi in tre regioni: Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. Nella sola regione Veneto è allevato un terzo dei polli nazionali.

Nel triennio 2017-2021 il numero di capi in allevamento risulta incrementato del 2%, con un orientamento che privilegia l’ampliamento della produzione di galline ova iole (+6,9%) e penalizza invece quello già minoritario di tacchini (-41,6%).

La contrazione del patrimonio per i polli da carne nel 2021 (-1%) è legata esclusivamente al riscontro di nu merosi focolai di Influenza Aviaria nell’ultimo trimestre 2021, proprio nel distretto veneto, dove è localizzato il 24% degli allevamenti avicoli nazionali. Inoltre, è venuto

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a mancare in termini di consistenze ben il 40% dei tacchini da carne e – considerati i tempi di ripresa degli accasamenti e la durata del ciclo produttivo – gli effetti sul fronte dell’offerta sono in corso ancora oggi. Dopo anni di crescita costante la produzione italiana di carni avicole si può dire che si sia pressoché stabilizzata, raggiungendo un equili brio tra offerta e domanda interna, adeguandosi sempre meglio alle mutate abitudini di consumo. I consumi apparenti, tenuto conto del saldo fra export e import, si sono attestati a 1.266 tonnellate, pari a un consumo pro capite annuo di 21,4 kg. Nel 2021 è migliorato il grado di autosufficienza, arrivando quasi al 109%. L’autosufficienza del set tore assume maggiore importanza se letto nell’attuale contesto in cui la fluttuazione dei costi è direttamente legata a dinamiche in atto in Paesi da cui dipendiamo per l’approvvigionamento di input produttivi.

Fonte: 13,4%14,8% 1,8% 5,8% 1,8% 4,4% 1,5% 1,0% 7,0% 0,6% 1,4% 1,4%

La produzione di carni avicole dei principali Paesi europei nel 2021 (migliaia di tonnellate). Dinamica nel breve e medio periodo.

L’evoluzione dei prezzi e dei costi nel 2021 e nella prima parte del 2022

Secondo i dati riportati da Ismea, tanti sono stati gli eventi che dal 2020 hanno reso instabile un mercato che sembrava consolidato.

1. La repentina ripresa della domanda mondiale dopo la prima ondata pandemica ha determinato problemi organizzativi e logistici nei principali scali mondiali con conseguenti rallentamenti delle catene di fornitura.

2. Ci sono stati aumenti vertiginosi dei costi dei trasporti e dei noli dei container e un significativo aumento delle richieste di materie prime energetiche e agricole, con conseguente forte rivalutazione dei prezzi, che nel corso del 2021 hanno raggiunto livelli record.

3. Si è verificato un aumento della domanda cinese di mais e soia, a seguito della ripresa della suinicoltura dopo la PSA, che ha riguardato soprattutto il mais, con una crescita delle importazioni di oltre 15 volte (1500%) negli ultimi anni e del 500% a partire dal 2019, orientando i mercati al rialzo.

31- luglio/agosto 2022DOSSIER
Elaborazioni Ismea su dati Eurostat 2.540,21 1.646,00 1.632,92 1.588,00 1.376,24 549,98 465,30 455,12 360,64 Poland France Spain Germania Italy Hungary Romania Belgium Portugal 8,4% 0,2% 6,8% 4,9% 3,7%
5,8%
Var 2021/17 Var 2021/20
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4. Da settembre 2021 c’è poi stata la contrazione dell’offerta nella filiera avicola per misure di restrizione imposte dalle autorità sanitarie per i focolai di Influenza Aviaria.

5. In tale contesto si è inserita poi la crisi tra Russia e Ucraina, che ha determinato un’ulteriore fiammata dei mercati internazionali, con forte base speculativa. La crisi ha impattato più psicologicamente che realmente sul fronte dei Paesi occidentali e della UE: Russia

e Ucraina producono il 4% del mais mondiale e ne esportano il 17%. Le circa 800mila tonnellate di mais importate dall’Italia di provenienza ucraina rappresentano lo 0,07% della produzione mondiale e lo 0,4% degli scambi mondiali.

Il mercato delle carni avicole –dopo un 2020 non troppo roseo in cui il blocco dell’export, l’assenza di turismo e la chiusura dei canali Ho.Re.Ca avevano stravolto i rego lari flussi, compromettendo i prezzi – ha potuto assistere a una buona

ripresa a partire dalla seconda metà del 2021, con una maggiore eviden za nella parte finale dell’anno. Il mer cato all’origine del 2022 è partito con prezzi superiori a 1,50 euro/Kg per il vivo e si è progressivamente evoluto al rialzo fino a superare nel mese di aprile 1,82 €/Kg.

Paradossalmente, è stata proprio l’Aviaria che ha consentito di aumen tare i prezzi a fronte di una carenza di prodotto sia a livello nazionale che comunitario.

Nel mese di aprile tutti i comparti avi coli hanno segnato spunti al rialzo; fra tutti le galline, che pur segnan do un ridimensionamento del 22% rispetto al mese precedente hanno uno “spread” dell’89,4% nei confron ti dello stesso periodo del 2021 (ma va ricordato che proprio questo seg mento viene da un lungo periodo di prezzi bassi). Significativi anche gli aumenti registrati da polli e tacchini: +74% e +75% su base annua.

L’impatto dell’aumento dei costi ha colpito tutte le filiere zootecniche, in particolare quelle avicole che han no una dieta a maggiore impiego di mais, dato che nel primo trimestre 2022 il prezzo del mais è aumentato del 44% e nel mese di aprile ha se gnato un +59% su base annua.

Considerando che i costi legati all’a limentazione pesano sui costi tota li per circa il 60% e che la razione alimentare è costituita circa per il 40% da mais, per il 20% da farina di soia, per il 10% rispettivamente da orzo, crusca e altri elementi, si può ipotizzare che a fronte degli aumenti nel primo trimestre su base annua (mais +44%, soia +18%, orzo +70%, crusca +23%), i costi medi della razione alimentare abbiano segnato incrementi del 33%, impattando sui

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Evoluzione dei prezzi in allevamento del pollo dal 2019 ad oggi Fonte: Rete di rilevazione Ismea 1,04 1,00 1,02 0,97 0,99 1,03 1,11 1,17 1,14 1,14 1,14 1,15 1,21 1,32 1,52 1,61 1,76 1,82 0,90 1,00 1,10 1,20 1,30 1,40 1,50 1,60 1,70 1,80 1,90 2019 2020 gen-21 feb-21 mar-21 apr-21 mag-21 giu-21 lug-21 ago-21 set-21 ott-21 nov-21 dic-21 gen-22 feb-22 mar-22 01/04/2022* Evoluzione del prezzo del tacchino dal 2019 ad oggi Fonte: Rete di rilevazione Ismea 1,48 1,31 1,33 1,29 1,29 1,28 1,30 1,39 1,40 1,42 1,42 1,44 1,54 1,80 2,00 2,07 2,21 2,26 1,00 1,20 1,40 1,60 1,80 2,00 2,20 2,40 2019 2020 gen-21 feb-21 mar-21 apr-21 mag-21 giu-21 lug-21 ago-21 set-21 ott-21 nov-21 dic-21 gen-22 feb-22 mar-22 01/04/2022* Andamento dell’indice dei costi per gli allevamenti zootecnici Fonte: Rete di rilevazione Ismea 110,9 132,0 -5% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 100 105 110 115 120 125 130 135 gen feb ma r apr ma g giu lug ago set ott nov dic gen feb ma r apr ma g giu lug ago set ott nov dic gen feb ma r apr ma g giu lug ago set ott nov dic gen feb ma r 2019 2020 2021 2022 Var. 12 mesi (asse dx) Indice dei costi (asse sx)
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costi generali di allevamento per oltre il 20%. Per il man tenimento di una giusta remunerazione, tale aumento dei costi si deve necessariamente riflettere in maniera pro porzionale sui prezzi di vendita nei vari anelli della filie ra, prezzi su cui pesa, comunque, un aumento dei costi anche di altri importanti fattori produttivi quali energia e carburanti.

Da una prima analisi, l’incremento del prezzo in azienda del pollo a marzo 2022 risulta del 78% rispetto a quello di marzo 2021, quindi i margini di redditività sembrano al momento garantiti, resta tuttavia la preoccupazione per l’impatto che questi ingenti aumenti potranno avere sul consumatore, alle prese con un potere d’acquisto in evi dente flessione.

Scambi con l’estero

Nel 2021 migliora il saldo della bilancia commerciale gra zie a un aumento delle esportazioni di carni e preparazio ni superiore a quello delle importazioni. Il valore del saldo della bilancia commerciale supera nel 2021 i 220 milioni di euro. In particolare, i volumi di carni avicole esporta ti nel 2021 superano di oltre 10mila tonnellate quelli del 2020 e tornano ad allinearsi con quelli medi del triennio pre-Covid.

Le importazioni in volume raggiungono i 65 milioni di Kg, toccando il livello più alto degli ultimi 5 anni. L’incremento è da ascriversi non a un incremento della domanda, bensì a un'improvvisa riduzione della disponibilità interna nella parte finale dell’anno, quando i focolai di Influenza Aviaria hanno reso necessarie misure restrittive che hanno infi ciato la produzione programmata.

Acquisti domestici

Le carni avicole sono, tra le carni, quelle che hanno mo strato la miglior performance nell’arco dell’ultimo quin quennio: l’indice di penetrazione nelle famiglie è del 92% con il numero di famiglie acquirenti che cresce del 3,8% e il consumo medio pro-capite che ha superato i 21 Kg. I volumi venduti nel 2021 rispetto a quelli del 2017 sono aumentati dell’8,9% e il prezzo medio del prodotto venduto (grazie anche al maggior valore aggiunto incrementa tosi nel tempo) è aumentato del 9,6% portando la spesa a una crescita a doppia cifra (+19,3%), mostrando una dinamica molto più favorevole rispetto al comparto delle

carni nel loro complesso e un crescente orientamento ver so prodotti a maggior valore aggiunto.

Il rapporto Ismea evidenzia come le dinamiche degli ac quisti in volume delle diverse tipologie di carne siano in versamente proporzionali alle dinamiche dei prezzi, infatti la contrazione dei volumi è maggiormente evidente per i tagli “naturali” per i quali gli aumenti di prezzo sono sta ti particolarmente elevati (+18% il petto di pollo). Questo elemento fa riflettere sull'effettiva elasticità della domanda a fronte di un elevato incremento dei prezzi.

Prospettive future

L’avicoltura sta fronteggiando un forte inasprimento dei costi di produzione, sui quali pesa in particolare la componente della mangimistica, esposta alla fiammata senza precedenti delle quotazioni internazionali delle materie prime agricole, mais e soia in primis. Le tensioni hanno origine da fenomeni congiunturali antecedenti alla guerra in Ucraina e la cui escalation, con il protrarsi delle ostilità, appare più che altro legata a una componente di natura speculativa, se si guardano con attenzione i dati. Le circa 800mila tonnellate di mais importate in Italia dall’Ucraina, pur rappresentando il 15% dei nostri approvvigionamenti esteri, assumono una dimensione del tutto marginale ri spetto allo scenario globale. Il peso del mais ucraino nella produzione e nel commercio mondiale non è che di pochi decimali e centesimi sopra lo zero (0,4% delle forniture, 0,07% della produzione). Ad esclusione dell’olio di gira sole, non sembra quindi sussistere al momento un reale problema di indisponibilità della materia prima, ma chiara mente tutto dipenderà dall’evoluzione dei prossimi raccol ti mondiali dei cereali. Con una produzione nella norma, come indicano le attuali stime più accreditate, il mercato è destinato pertanto a riequilibrarsi.

Per quanto riguarda l’Influenza Aviaria, il Consiglio euro peo ha adottato un documento nel quale la vaccinazione dei capi viene individuata come strumento complementare ai fini della prevenzione e del controllo della malattia. I ministri dell’Agricoltura hanno ribadito l’importanza di monitorare l’evoluzione dei ceppi virali circolanti e hanno invitato la Commissione a esplorare le possibilità di un ac quisto in comune o di un meccanismo di banca dei vaccini per garantire una fornitura solida e reattiva di vaccini.

Fonte: ISMEA - Fabio Del Bravo, responsabile; Paola Parmigiani, redazione

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35- luglio/agosto 2022Nel controllo del pidocchio rosso! Nella lotta per il controllo del pidocchio rosso non basta eliminare il parassita; bisogna anche garantire il benessere animale, la sicurezza per gli operatori ed una efficacia duratura. è arrivata la rivoluzione... MSD Animal Health S.r.l. Via Fratelli Cervi s.n.c. Centro Direzionale Milano Due 20090 Segrate (Milano) 02 516861

D. Stanley, Y. S. Bajagai

Institute for Future Farming Systems, Central Queensland University, North Rockhampton, QLD, Australia

T.T.H. Van, R.J. Moore

RMIT University, School of Science, Bundoora, VIC, Australia

L’importanza del microbiota nei polli

Il sistema intestinale degli organismi viventi viene colonizzato da una densa comunità di microrganismi dominati da batteri, funghi, protozoi e virus. I microbi di queste comunità coesistono in simbiosi con l’ospite e sono noti come microbiota. Di recente sono sempre di più gli studi e gli approfondimenti sul ruolo che il microbiota svolge sulla salute.

In questo breve articolo ci si focalizza sulle problematiche di sanità avicola, proponendo soluzioni per migliorare la salute intestinale degli avicoli.

Il recente calo del costo delle sequenziazioni DNA e l’aumento dei database microbici dei geni rRNA 16 S hanno marcato l’era d’oro dell’ecologia microbica. I ricercatori aviari hanno usato queste tecniche per la manipolazione del microbiota al fine di migliorare diversi aspetti della produzione avicola. Uno dei problemi principali nella ricerca sul microbiota avicolo è la variabilità; essa rende i trattamenti sanitari e i programmi nutrizionali difficili da riprodurre tra

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gruppi diversi. Un contributo fondamentale per ovviarla è eliminare il trasferimento del microbiota materno grazie alle moderne pratiche di incubazione.

Il progressivo divieto di uso degli antibiotici ha imposto al settore di ricercare approcci alternativi per controllare lo sviluppo dei patogeni e nuove metodiche per migliorare il microbiota. È molto difficile modificare una comunità intestinale matura, quindi i primi giorni di vita del pulcino sono quelli in cui si può, con un intervento mirato, ridurre in modo costante i patogeni, favorendo invece i batteri benefici. Inoltre, livelli bassi di stress e sistemi di alleva mento ottimali sono prerequisiti essenziali per una salute migliore. Come in altre relazioni simbiotiche, ospite e mi crobiota hanno una relazione a due vie, per cui se l’ospite soffre, anche il microbiota ne risente.

Primi giorni di vita

Fino a poco tempo fa si pensava che il pulcino fosse com pletamente sterile in ovo. Recentemente, tale opinione è

stata messa in discussione da un’ipotesi di colonizzazio ne a basso livello, ancora prima della schiusa. Inoltre, se la colonizzazione in ovo dell’embrione include patogeni opportunisti, è facile che l’embrione muoia prima della schiusa, come avviene nelle infezioni umane che causa no aborto spontaneo. Ci sono molti studi che hanno usa to iniezioni di probiotici in ovo per migliorare l’immunità e il vigore dei pulcini, senza effetti negativi sulla schiusa e con benefici sanitari. Nonostante una possibile coloniz zazione in ovo di basso livello, la formazione del micro biota intestinale inizia immediatamente dopo la schiusa e viene determinata dai batteri presenti nell’ambiente circostante nei primi giorni di vita. A differenza degli uomi ni, in cui il microbiota è considerato stabile e formato sin dall’infanzia, il momento ideale per stabilizzare la micro flora del pollo è nella prima settimana dopo la schiusa; resta poi costante fino a 30 giorni, con ancora un margi ne di spazio per acquisire nuovi membri nella comunità microbica, anche se più lentamente. Il microbiota maturo diventa stabile ed è in grado di resistere a variazioni, a differenza di quello immaturo che viene facilmente alte

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rato, per esempio dalla somministra zione di antibiotico o dall’esposizio ne a patogeni che possono causare conseguenze per tutta la vita. Ad esempio, bastano anche livelli bas si di Salmonella per colonizzare in modo permanente l’intestino di un pulcino, mentre soggetti adulti han no bisogno di cariche ben maggiori per essere colonizzati. In qualsiasi caso, il trasferimento del microbiota da soggetti vecchi a giovani aumen ta la loro resistenza alla colonizza zione. La rapida colonizzazione e maturazione del microbiota nei pul cini suggerisce che è fondamentale agire nella prima settimana di vita, per ridurre la carica dei patogeni e aumentare quella dei ceppi benefici. Entrambi questi aspetti sono cruciali per la salute, sia intestinale che ge nerale. La variabilità del microbiota negli avicoli è più pronunciata che

nei mammiferi; i pulcini che schiudono in incubatoi puliti, senza la pre senza di microbiota adattato all’am biente di provenienza comportano una grande variabilità da gruppo a gruppo. L’esposizione dei soggetti al microbiota di gruppi, che preceden temente avevano avuto buone rese, riduce gli effetti di una colonizzazio ne casuale e variabile tra i pulcini, ma non trasferisce completamente il microbiota del donatore e nemme no garantisce le medesime rese; ciò dipende in gran parte dalla capaci tà del microbioma di colonizzare e persistere. Negli Stati Uniti si inco raggia la diversità batterica tramite il riutilizzo delle lettiere dei gruppi precedenti, fornendo un’inoculazione adeguata e ricca al nuovo grup po accasato. La lettiera precedente è però deleteria se il gruppo aveva una salute compromessa da pato

geni subclinici, che potrebbero poi amplificarsi nei gruppi successivi in seguito a un’esposizione precoce.

Fluttuazioni spaziali e temporali

È ben noto nella ricerca umana che il microbiota intestinale di ogni indi viduo cambia leggermente su base giornaliera. Nei polli il microbiota fecale è così variabile che anche le repliche di un singolo campione possono mostrare variazioni e la materia fecale è spesso visibilmente non omogenea. Il microbiota fecale dello stesso soggetto varierà legger mente a causa del periodico svuo tamento delle diverse sezioni inte stinali; tuttavia, il microbiota fecale centrale rimane abbastanza costan te. Il cieco è il sito gastrointestina le con il microbiota più diversificato negli avicoli ed è più stabile nella composizione rispetto al microbiota fecale; per questo è anche il sito di campionamento preferito durante l’analisi.

Esiste una determinata gamma di fattori dell’ospite che influenzano lo sviluppo e la stabilità del microbiota intestinale. La maggior parte degli studi sul microbiota avicolo viene effettuata sui polli da carne, solita mente su soggetti con meno di 42 giorni di età, quindi le informazioni disponibili rappresentano il micro biota di giovani broiler, ma c’è una considerevole differenza fra broiler e ovaiole. Esiste solo uno studio che paragona polli e ovaiole provenien ti dalla stessa schiusa e allevati nel medesimo capannone con schema random con il medesimo mangime e ambiente, che dimostra che ci sono notevoli influenze genetiche sulla composizione intestinale tra le razze

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e con il medesimo mangime. Gruppi con microbiota di versi rispondono in maniera differente alla somministra zione di probiotici nel mangime.

I probiotici commerciali formulati per gli allevamenti in cludono lattobacilli, enterococco, bifidobatterio e strepto cocco; anche il Bacillus sta emergendo quale alternativa

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attendibile, grazie alla sua resistenza nella lavorazione del mangime e alla vitalità dovuta alle spore che germi nano in seguito. Uno dei principali benefici dell’azione probiotica è la capacità di supportare il microbiota dell’o spite durante un’invasione di patogeni. Affinché l’infezione abbia successo, i patogeni devono colonizzare o, se presenti in forma latente, attivarsi ed espandersi. L’ospite, incluso il microbioma simbiotico, lancia una gamma di difese.

I probiotici possono agire anche tramite l’esclusione competitiva e la produzione di prodotti antibatterici, come le batteriocine, molto efficaci, oppure con metaboliti tos sici, quali il perossido di idrogeno. L’ospite invia dunque una risposta immunitaria per prevenire il passaggio del patogeno dall’intestino, e spesso aiuta tale reazione con frequenti svuotamenti intestinali che spazzano via i pato geni presenti.

Ci sono molte ricerche che dimostrano gli effetti benefici dei probiotici contro i patogeni, in test in vitro e anche in prove sperimentali. Comunque, i test effettuati su polli in stazioni sperimentali utilizzano spesso probiotici di fresco sviluppo o una partita ben omogenea con numeri elevati di colonie vitali; i polli vengono poi allevati in condizioni ottimali, approvate dai comitati etici, il che esclude che si ano sottoposti a stress estremi. A volte sono infettati con patogeni per verificare l’efficienza dei prodotti probiotici.

Nella realtà dell’allevamento, invece, i soggetti si trovano spesso in condizioni non ideali, esposti a diversi stress, e ospitano vari microbiomi a livello intestinale. Queste dif ferenze, specialmente nelle ovaiole, sono molto variabili.

I probiotici incontrano da subito ambienti intestinali as sai diversi, in termini di popolazioni microbiche e dei loro metaboliti. Inoltre, la vitalità dei probiotici commerciali e la loro capacità di superare acidi e sali biliari variano no tevolmente, anche a causa della loro liofilizzazione, che spesso richiede congelamento e disidratazione che pos sono alterarne la funzione e le proprietà probiotiche. La vitalità, come pure la tolleranza ad acidi e bile, migliora usando la sporulazione di probiotici a base di Bacillus; la ricerca sui benefici di questo tipo di probiotici si è in tensificata negli ultimi anni. Nonostante l’ovvio vantaggio produttivo del Bacillus, non bisogna però rinunciare allo sviluppo di batteri lattici e dei bifidobatteri: i metodi di conservazione dovranno essere ottimizzati in futuro per il sito di destinazione finale anche se sono diffusi in varie sezioni intestinali. I lattobacilli spesso colonizzano l’inte stino tenue, mentre i bifidobatteri utilizzano polisaccaridi meno digeribili e colonizzano l’ambiente più anaerobico dell’intestino crasso.

I probiotici paiono essere più efficaci se combinati ai prebiotici. I prebiotici sono i carboidrati della dieta, in partico lare oligosaccaridi e polisaccaridi, resistenti alla digestio ne enzimatica intestinale, ma fermentescibili da parte del microbiota. Essi modulano selettivamente la popolazione microbica o attivano i batteri intestinali, favorendo la salute e il benessere dell’ospite. I prebiotici sono una fonte nutrizionale per il microbiota benefico, che produce acidi grassi a catena corta (SCFA).

La combinazione di probiotici e prebiotici comporta una migliore salute intestinale e una riduzione dei patogeni, con benefici anche sulle rese dei soggetti. Una microflora intestinale sana è caratterizzata da un rapporto elevato tra specie benefiche e patogene. La somministrazione di probiotici può favorire il mantenimento di tale rappor to, specialmente se vengono somministrati partendo dai primi giorni di vita, il che consente loro di colonizzare per primi la mucosa intestinale, rimanendo protettivi in modo permanente.

Microbiota e metabolismo dell’ospite

La correlazione tra microbiota intestinale e produttività “La combinazione di probiotici e prebiotici comporta una migliore salute intestinale e una riduzione dei patogeni, con benefici anche sulle rese dei soggetti. Una microflora intestinale sana è caratterizzata da un rapporto elevato tra specie benefiche e patogene. La somministrazione di probiotici può favorire il mantenimento di tale rapporto, specialmente se vengono somministrati partendo dai primi giorni di vita, il che consente loro di colonizzare per primi la mucosa intestinale, rimanendo protettivi in modo permanente”

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è dimostrata e indica che il microbiota può influenzare positivamente il metabolismo dell’ospite. I SCFA (acidi bi liari coniugati con glicina o taurina) e i sali biliari sono due dei principali metaboliti che influenzano il microbiota e il metabolismo dell’ospite. Il microbiota intestinale produce SCFA tramite la fermentazione dei polisaccaridi non ami dacei resistenti agli enzimi digerenti.

Gli effetti benefici degli SCFA, come promotori antimicrobici e di crescita, vengono studiati da tempo. L’ospite e il microbiota intestinale, grazie alla idrolisi dei sali biliari (BSH), determinano la dimensione della miscela. Nonostante sia stato approfondito il ruolo dei sali biliari sul metabolismo dei lipidi, colesterolo e glucosio nei mammiferi, ciò non è avvenuto per gli avicoli. Uno dei modelli di azione suggeriti per gli AGP, per migliorare la crescita dei polli, consiste nel ridurre l’attività di BHS nell’intestino. Dato che si sta gradualmente riducendo o eliminando gli antibiotici dalla dieta avicola, gli inibitori di BHS potrebbero costituire una risposta alternativa.

Reazioni agli stress

Il microbiota intestinale influenza l’asse intestino-cervello quando l’ospite viene esposto a fattori stressanti. Sia polli che galline possono essere esposti a periodi di stress metabolico, causati dalla variazione delle condizioni ambientali, rumori improvvisi, trasporto, debeccaggio, patogeni intestinali, cambi di alimentazione, ecc. I polli sono macellati da giovani, mentre le ovaiole subiscono le influenze ambientali per lunghi periodi. Vivendo in gran di gruppi, le ovaiole possono risentire anche di piccoli disturbi dovuti alla gerarchia sociale, dell’incapacità di raggiungere il nido preferito o di altri comportamenti so ciali. Gli stress possono anche comportare problemi vari a livello intestinale; ciò è diventato argomento di ricerca, con particolare riferimento alla valutazione di vari modelli di permeabilità intestinale negli avicoli.

La bibliografia è disponibile su richiesta

Dagli Atti dell’Australian Poultry Science Symposium - 2019

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Modelli dell’industria avicola nel Medio Oriente Parte 1 – Produzione e commercio di uova

I confini della regione mediorientale non sono esattamente definiti Il termine Vicino Oriente è stato utilizzato negli ultimi decenni del XIX secolo soprattutto sotto aspetti strategici all’interno del Commonwealth britannico. All’inizio del XX secolo tale termine è stato sostituito da quello di Medio Oriente

L’autore è Professore Emerito all’Università di Vechta e Visiting Professor all’Università di Medicina Veterinaria di Hannover, Germania

Attualmente alla regione mediorientale ap partengono 17 Paesi; nella maggior parte di essi la lingua ufficiale è l’arabo, mentre persiano, turco ed ebraico sono le lingue uf ficiali di Iran, Turchia e Israele. Nel 2020 vi vevano nella regione 453 milioni di persone, pari al 5,7% della popolazione mondiale. Il potere economico dei vari Paesi differi sce notevolmente. Il PIL pro capite più alto nel 2020 lo ha fatto registrare il Qatar con 52.146 $, seguito da Israele con 43.698 $ e dagli Emirati Arabi Uniti con 31.982 $, men tre il più basso è stato quello dello Yemen con solo 620 $. Prima dello sviluppo di risor se come petrolio e gas, il potere economico

della maggior parte dei Paesi mediorientali era molto basso, ma grazie allo sfruttamen to delle enormi risorse, il potere politicoeconomico e l’influenza dei Paesi che ave vano accesso ai giacimenti, è cresciuto in modo considerevole.

La situazione politica della regione è stata altamente instabile per decenni. Le differen ze religiose e gli interessi geopolitici di Stati Uniti, Russia e Cina rappresentano i prin cipali fattori alla base dei perduranti conflitti militari. Nonostante questi problemi, l’indu stria avicola ha svolto un ruolo importante. Questo rappresenta il primo di due articoli in cui saranno analizzati i modelli delle in-

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MARKETING

dustrie di uova e di carne avicola. I 17 Paesi del Medio Oriente hanno contribuito con il 3,7% al totale mondiale di galline ovaiole e con il 4,0% alla produzione mondiale di uova. Il loro ruolo nel commercio mondiale di uova è stato ancora più importante: nel 2020 hanno contribuito con l’11,5% alle esportazioni e con il 15,8% alle importazioni mondiali.

La specifica condizione climatica della zona, che limita la produzione di mangimi avicoli, spiega il loro notevole ruolo nel commercio delle uova. Nel prossimo numero analizzeremo i modelli di produzione e commercio delle carni avicole.

Elevata concentrazione regionale nell’inventario di galline ovaiole

Nel 2020 nei Paesi del Medio Oriente erano accasati 301,3 milioni di galline ovaiole, pari al 3,7% dell’inven tario mondiale. La concentrazione regionale era molto alta, come documentato in Figura 1. La Turchia si è clas

sificata in prima posizione incontrastata con una quota del 40,7% rispetto al totale della regione, seguita da Iran, Egitto e Arabia Saudita: i quattro Paesi insieme hanno contribuito per l’80,1%. Gli allevamenti erano meno numerosi in Qatar e Bahrein (Tabella 1).

Totale: 301,3 millioni 3,1% 1,6% 1,8% 2,9% 3,1% 3,1% 4,3% 11,1% 11,1%

Turchia Iran Egitto Arabia S. Siria Kuwait Israele Yemen Iraq EAU Altri

Figura 1 – I dieci Paesi del Medio Oriente con gli allevamenti più numerosi di galline ovaiole (2020) (design: A.S. Kauer sulla base di dati FAO).

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43- luglio/agosto 2022MARKETING
17,2% 40,7%

Tabella 1 – Sintesi Arabi Palestina Giordania Oman Bahrein Cipro 33 528 33 431 12 590 9 328 9 243 8 649 5 572 4 733 3 223 1 898 1 861 1 536 708 306 d. 236,8 755,6 450,0 352,0 121,5 2 148,6 70,4 55,9 53,7 42, 2 25,0 *17,6 25,1 9,1 3,9 n. d. 161 181 210 201 152 261 206 206 d. 908 1 753 37 4244 009 77 8 288 34 900 5 335 25 33 2 191 53 930 50 685 1 398 12 031 20 34 617 100 846 93 3 000 134 26 075 37 232 10 441 535

Medio 238 823 333 228

*

Elevata concentrazione regionale anche nella produzione di uova

La classifica in base alla produzione di uova riflette, come era prevedibi le, quella della consistenza degli al levamenti di ovaiole (Figura 2), con un’eccezione, costituita da Israele, la cui produzione è molto superiore a quella del Kuwait, nonostante il numero di ovaiole sia quasi identico. Ovviamente c’è un errore stati stico per la Giordania, il cui volume di produzione è riportato erronea mente nel database FAO. Il tasso di deposizione in Israele nel 2020 è stato di 267 uova annue per gallina. In Turchia e in Egitto, dove il tasso è stato rispettivamente di 167 uova e di 215 uova, l’efficienza è stata note volmente inferiore.

Mentre in Israele solo le galline ibri de sono state accasate in batteria,

nella maggior parte degli altri Paesi oltre a razze efficienti e grandi siste mi di allevamento, erano presenti anche allevamenti domestici di ova iole autoctone. Un confronto tra le quote dei singoli inventari di ovaiole e della produzione di uova mette in rilievo queste differenze nell’efficien za dei sistemi di produzione.

Produzione insufficiente rispetto alla domanda in gran parte dei Paesi

Un confronto tra la produzione e il commercio di uova a livello na zionale rivela (Tabella 1) che, ad eccezione della Turchia e dell’Iran, tutti gli altri Paesi mediorientali non sono stati in grado di soddisfare la domanda interna e hanno dovuto importare uova.

La Turchia è diventata uno dei prin cipali esportatori negli ultimi 10 anni

e nel 2020 si è classificata al secon do posto dietro ai Paesi Bassi con una quota del 10,5% rispetto al volume globale delle esportazioni. Gli Emirati Arabi Uniti e l’Oman espor tano parte delle loro importazioni in altri Paesi della regione.

Nel 2020 a mostrare il maggior defi cit di approvvigionamento sono stati Emirati Arabi, Arabia Saudita, Siria, Qatar, Iraq e Oman. In questi Paesi le uova rivestono un’importanza cre scente per la popolazione nell’ap provvigionamento di proteine di alta qualità. Un’analisi più approfondita dei modelli di produzione e commer cio della carne avicola rivelerà una situazione molto simile. Poiché non esistono barriere di tipo religioso al consumo di uova e carne avicola, questi due prodotti svolgono un ruo lo importante non solo nella produ zione e nel consumo, ma anche nel commercio.

Modelli di flussi commerciali

Per alcuni Paesi selezionati abbia mo analizzato dettagliatamente i flussi commerciali delle esportazioni e delle importazioni di uova. Come già accennato, la Turchia si è clas sificata al secondo posto rispetto ai Paesi Bassi per quanto riguarda le esportazioni mondiali di uova: nel 2020 ha esportato quasi 218.000 tonnellate in 41 Paesi. La Figura 3 mostra che i primi quattro Paesi hanno ricevuto il 68,9% delle espor tazioni complessive, con la Siria che si trova in una posizione di vertice incontrastata. Vale la pena notare che le dieci principali destinazioni erano tutti Paesi islamici. Ovvia mente, accanto al fattore religioso, ha svolto un ruolo importante anche la distanza: tutti i principali Paesi im

44 - marketingMARKETING
dell’industria delle uova e del relativo commercio in Medio Oriente (2020) (fonte: database FAO). Paese Galline ovaiole (1 000) Produzione di uova (1,000 t) Ø tasso di deposizione (uova annue per gallina) Export (t) Import (t) Turchia Iran Egitto Arabia Saudita Siria Kuwait Israele Yemen Iraq Emirati
U. Libano
Quatar
122 711 52 833
n.
1
80,
167 233 215 165 154 138 267 130
n.
217
Oriente 30 2.150 3 447,6 183
dati corretti a causa di un errore statistico nel database FAO

Totale:

Turchia Iran Egitto Arabia S. Israele Siria Kuwait Yemen Iraq EAU Altri

Figura 2 – I dieci Paesi del Medio Oriente leader nella produzione di uova (2020) (design: A.S. Kauer sulla base di dati FAO).

portati hanno potuto essere raggiunti tramite trasporto su ruote, un importante fattore considerato che le uova non possono essere surgelate e che hanno una durata di conservazione relativamente breve.

Nel 2020 gli Emirati Arabi Uniti si sono classificati al setti mo posto tra i principali importatori di uova con una quota del 4,7% delle importazioni mondiali; con oltre 100.000 tonnellate, gli Emirati Arabi hanno contribuito con il 29,8% al volume complessivo delle importazioni mediorientali.

La Tabella 2 documenta che la Turchia e l’Ucraina sono stati i due principali Paesi di origine con l’82,1%, seguite da Stati Uniti e Russia. La distanza del trasporto ha ov

Totale: tonnellate EAU Kuwait Qatar Iraq Oman Arabia S. Afghanistan Azerbaigian

Figura 3 – I dieci Paesi del Medio Oriente leader nelle esportazioni della Turchia (2020) (design: A.S. Kauer sulla base di dati FAO).

Tabella 2 – I sei principali Paesi di origine delle importazioni di uova degli Emirati Arabi Uniti nel 2020 (fonte: database FAO).

Paese di origine Import azioni (t) Contributo (%)

Turchia Ucraina USA Russia Oman Brasile 42.328 40 461 4 416 3 414 2 520 2 403 42,0 40,1 4,4 3,4 2,5 2,4

6 Paesi 95 542 *94 ,7

Total e 100 . 846 100,0

* il totale non aumenta per l’arrotondamento

45- luglio/agosto 2022MARKETING
3.448 milioni di tonnellate 3,6% 1,6%1,6% 2,0% 2,3% 3,5% 4,3% 10,2% 13,1% 21,9% 35,9%
217.908
4,2% 2,0% 3,0% 3,7% 4,3% 6,8% 7,1% 11,4% 15,4% 18,9% 23,2% Siria
Bahrein
Altri
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“La concentrazione regionale nell'inventario delle galline ovaiole e nella produzione di uova è stata molto elevata. Quattro Paesi hanno dominato l’industria delle uova: Turchia, Iran, Egitto e Arabia Saudita. Con l’eccezione della Turchia, dell’Iran e dell’Egitto, tutti gli altri non hanno potuto soddisfare la domanda di produzione interna e hanno dovuto importare”

Tabella 4 – I sei principali Paesi di origine delle importazioni di uova di Israele nel 2020 (fonte: database FAO).

Paese di origine Import azioni (t) Contributo (%)

Spagna Portogallo Ucraina 3 938 2 593 2 488 2 019 627 189 32,7 21,6 20,7 16,8 5, 2 1,6

6 Paesi 11 854 *98 , 5

Total e 12 . 031 100,0

* il totale non aumenta per l’arrotondamento

Sintesi e prospettive

viamente svolto un ruolo importante nel modello spaziale del flusso commerciale.

Il modello commerciale dell’Arabia Saudita differisce da quello degli Emirati Arabi nonostante Ucraina e Turchia siano i due principali Paesi di origine: al contrario, quattro Paesi membri dell’UE (27) si collocano tra il terzo e il sesto posto, condividendo il 28,8% del volume complessivo delle importazioni (Tabella 3).

Tabella 3 – I sei principali Paesi di origine delle importazioni di uova dell’Arabia Saudita nel 2020 (fonte: database FAO).

Paese di origine Import azioni (t) Contributo (%)

Ucraina

Total

* il totale non aumenta per l’arrotondamento

Il modello delle importazioni di uova di Israele riflette la tensione politica con i Paesi islamici adiacenti. No nostante la breve distanza di trasporto, la Turchia non esporta uova verso Israele. La Tabella 4 mostra che, ad eccezione dell’Ucraina, i Paesi membri dell’UE (27) e gli Stati Uniti, con cui Israele ha strette relazioni politiche, sono stati i principali Paesi di origine delle importazioni israeliane.

L’analisi fin qui condotta ha documentato i modelli di al levamento delle galline ovaiole, la produzione di uova e il commercio delle uova nei Paesi del Medio Oriente. La concentrazione regionale nell’inventario delle galline ovaiole e nella produzione di uova è stata molto elevata. Quattro Paesi in particolare hanno dominato l’industria delle uova: Turchia, Iran, Egitto e Arabia Saudita. Con l’eccezione della Turchia, dell’Iran e dell’Egitto, tutti gli al tri non hanno potuto soddisfare la domanda di produzio ne interna e hanno dovuto importare uova. Nelle espor tazioni solo la Turchia ha svolto un ruolo importante. Gli Emirati Arabi, l’Arabia Saudita, la Siria, il Qatar, l’Iraq e l’Oman sono stati i principali importatori.

La maggior parte delle uova è stata oggetto di commer cio all’interno della regione mediorientale, solo l’Ucraina e alcuni Stati europei hanno importato uova in Medio Oriente. A causa dei persistenti conflitti politici e militari tra Israele e diversi stati islamici, Israele occupa una po sizione particolare nei modelli commerciali.

La carenza di uova in Medio Oriente aumenterà in futuro a causa di una popolazione in rapida crescita e di un maggior potere d’acquisto di una classe media in espan sione.

Anche se la Turchia rimarrà il principale fornitore di uova, insieme all’Ucraina, potrebbero svilupparsi nuovi mercati per alcuni Paesi membri dell’Unione europea.

Bibliografia

Database FAO: https://www.fao.org/faostat

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Turchia Polonia Spagna Paesi Bassi Belgio 22 417 8 338 4 229 4 096 3 619 3 272 41,6 15,6 7,8 7,6 6,7 6,1 6 Paesi 45 971 *85 , 2
e 53 . 930 100,0
USA Italia Germania
47- luglio/agosto 20221969 1969 distributoreperl’Italia distributore per l’Italia distributoreperl ’Italia

Il nido a imbuto

La produzione in sistemi alternativi è un tema importante e non solo in Europa.

In altri Paesi, per esempio negli USA, l’alleva mento a terra, all’aperto o biologico stanno diventando sempre più popolari. In conformi tà al motto “La gallina giusta per ogni alleva mento ”, Lohmann, nel suo programma di se lezione, ha preso in esame già da tempo tutti i requisiti necessari per i sistemi alternativi.

Un ampliamento per aumentare la capacità di valutazione nei sistemi alternativi

Di recente, in Germania, Lohmann ha realizzato un’espansio ne dei suoi centri di selezione per testare ancora più linee pure allevate in sistemi non tradizionali. Diversamente dal classico sistema a terra, con nidi facilmente accessibili, è stata delibe ratamente scelta una configurazione più complessa. L’area a po satoio, con abbeveratoi, mangiatoie e trespoli, è stata collocata sul lato opposto ai nidi. Pertanto, la gallina deve necessaria mente attraversare la lettiera per raggiungere il nido Questa disposizione, insolita per i sistemi alternativi, ci con sente di identificare le galline che riescono a trovare il nido nonostante le difficili condizioni strutturali e che producono un alto numero di uova nel nido.

Informazioni individuali su performance produttive, deposizione e attitudine al nido

Un esempio è il nido a imbuto, in uso da oltre 15 anni. È dotato di transponder e consente di testare le linee pure e i relativi controsessi, anche se allevati in sistema alternativo. Le infor mazioni individuali ottenute da ogni gallina in relazione alle sue performance, alla deposizione e all’attitudine al nido vengono valutate al momento della selezione.

Lo scopo è ottenere una gallina che si adatti a ogni tipo di allevamento e di situazioni ambientali, in modo da produrre in maniera eccellente nelle varie condizioni climatiche e alimentari.

GENETICS

Funzione del nido

Il nido può essere occupato da una sola gallina alla volta. Ciò è necessario per avere certezza nell’identificazione delle uova per la misurazione dei parametri qualitativi. Una volta che la gallina è entrata nel nido a imbuto, il suo peso fa scattare un mecca nismo a trappola nel pavimento che lo fa chiudere ed evita l’ingresso di altre galline

Quando poi lascia il nido, il suo stesso peso fa riaprire l’accesso.

Dati sulla qualità delle uova per singola gallina

Per controllare il sistema viene rilevato il numero totale di uova al giorno per nido e lo si confronta con i dati derivati dal nido stesso. Inoltre, ci sono galline di controllo in ciascun gruppo che depongono uova con il guscio di colore diverso dalle altre. Queste uova, di colore diverso, servono a verificare il posiziona mento corretto dell’uovo all’interno del tubo a imbuto rispetto alla gallina che lo ha deposto

L’esatta tracciabilità dell’uovo, insieme alla sua identificazione, consente di registrarne i dati qualitativi specifici per ogni galli na, come il peso, la resistenza alle incrinature o il colore del gu scio. Le uova sono assegnate al soggetto identificato dal tran sponder grazie alla sequenza in cui vengono deposte nel nido con tubo a imbuto.

Identificazione individuale

L’identificazione della gallina nel nido avviene grazie a un tran sponder attaccato alla zampa della gallina. Un’antenna sita sot to al pavimento del nido rileva il transponder quando la gallina entra. Vengono registrati e identificati i singoli animali insieme al momento esatto di ingresso e uscita, quantificando la durata della sosta.

Inoltre, il sistema annota il momento esatto della deposizione: l’uovo rotola lungo l’apposito nido a imbuto, passando accanto a un sensore che lo identifica mettendolo in correlazione con la gallina che lo ha deposto.

Disclaimer

Miglioramenti nei sistemi alternativi

La selezione genetica nelle ovaiole da sempre richiede un test individuale o di famiglia sulle performance generali. La moder na tecnologia del nido a imbuto consente di rilevare le perfor mance di deposizione e l’utilizzo del nido nei sistemi alternati vi, queste sono poi usate nel programma di selezione

In tal modo questi dati diventano disponibili per ogni famiglia in diverse condizioni ambientali e ciò permette la selezione di gal line con elevate prestazioni e buona attitudine al nido, adatte per gli allevamenti alternativi

Anche altri aspetti comportamentali, come il tempo trascorso nel nido o la qualità del piumaggio, vengono registrati e migliorati.

Il nido a imbuto ha permesso di migliorare in modo significativo le nostre ovaiole, specialmente se allevate in sistemi alternativi.

La buona attitudine al nido delle galline Lohmann è infatti fondamentale per il loro adattamento ai sistemi alternativi, sia all’aperto che biologici.

Questo articolo, tratto da Tool Box Lohmann, rimane di proprietà di LOHMANN BREEDERS. Non è possibile copiarne o distribuirne alcuna parte senza previo consenso scritto di LOHMANN BREEDERS. Tradotto da Gianluca Selva, ALI LOHMANN, Distributore LOHMANN BREEDERS in Italia

Per ulteriori informazioni e altri articoli visitare il sito: www.lohmann-breeders.com

o contattare direttamente:

LOHMANN BREEDERS GMBH

Am Seedeich 9 – 11 - 27472 Cuxhaven / Germania

E-mail: info@lohmann-breeders.com

Il nido a imbuto

Perché ci sono differenze nella schiusa?

Le uova provenienti da un’unica fonte consegnate in incubatoi diversi danno spesso risultati diversi, anche se la loro qualità biologica era identica e anche se sono state raccolte dallo stesso gruppo, con la stessa alimentazione e il medesimo stato di salute, durante lo stesso periodo. Nonostante questo, i risultati possono differire sostanzialmente e in maniera costante.

Supponendo che il livello di fertilità nei lotti consegnati a incubatoi diversi fosse lo stes so, la differenza nei risultati di incubazione può essere spiegata solo da differenze nella mortalità embrionale.

La mortalità embrionale durante l’incuba zione segue un determinato schema: la maggior parte degli embrioni muore il primo oppure l’ultimo giorno, mentre la mortalità rimane bassa per i giorni restanti. Quindi in una covata altamente fertile (HOF, high hatch fertile) del 95%, circa il 2% andrebbe perso nei primi tre/quattro e negli ultimi tre/ quattro giorni di incubazione, mentre meno dell’1% morirebbe nel periodo intermedio.

Ci sono molti fattori che possono influen zare i risultati dei diversi incubatoi: tra que sti, il trasporto delle uova, lo stoccaggio, la disinfezione, il tipo e lo stato tecnico delle attrezzature, il clima del luogo, l’altitudine, il programma di incubazione, le procedure messe in atto, la conoscenza e l’esperienza del personale e molto altro ancora.

Confrontando i risultati della schiusa di uova fecondate in incubatoi differenti, di so lito, come prima cosa, si nota una differen za nell’HOS (Hatch of Eggs Set). Un’analisi dettagliata delle differenze, anche per HOS identici, consente l’identificazione di possi bili errori e i modi per porvi rimedio.

Maciej Kolanczyk, Senior Hatchery Specialist, Royal Pas Reform
“L’apertura di campioni di uova vuote selezionate in una fase precoce, o addirittura di uova non ancora incubate, può aiutare a determinare la causa più probabile di un aumento della mortalità embrionale precoce”
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TECHNICAL COLUMN - technical column -

Dove si notano le differenze?

Differenza nella percentuale di fertilità

Le uova dello stesso gruppo, raccolte nello stesso perio do, dovrebbero avere lo stesso grado di fertilità. Una differenza può essere spiegata solo da una diversa mortali tà embrionale precoce e dalla classificazione delle uova che muoiono precocemente come ‘vuote’. L’apertura di campioni di uova vuote selezionate in una fase precoce, o addirittura di uova non ancora incubate, può aiutare a determinare la causa più probabile di un aumento del la mortalità embrionale precoce. La fase del trasporto è stata troppo calda o troppo brusca, oppure lo stoccaggio è avvenuto in modo improprio, prolungato, in condizioni instabili? Controllate il sistema di disinfezione: quando, come e quanto spesso sono disinfettate le uova e quale tipo di disinfettante viene utilizzato?

Mortalità durante i primi giorni di incubazione

Oltre ai fattori appena menzionati, il motivo più probabi le di una mortalità embrionale correlata all’incubazione è una temperatura sbagliata. Ciò può essere dovuto al programma di incubazione, a uno stato manutentivo sca dente delle incubatrici, che comporta un ambiente non uniforme all’interno della macchina, oppure a un troppo rapido o troppo lento aumento della temperatura. Può inoltre essere correlato al disinfettante rimasto sulle uova oppure a un guasto nel sistema di rotazione.

Differenze rilevate durante il trasferimento

Il trasferimento, solitamente combinato con la speratura, fornisce una panoramica della mortalità embrionale nelle

diverse fasi di sviluppo. È possibile confrontare la distri buzione delle perdite nelle diverse incubatrici. Un aumento nel numero di rotture è indice di una differenza nei livelli di igiene e suggerisce che l’uovo stia essudando

Schiusa e pulcini

Il risultato finale di schiusa è indice della qualità del pro gramma di incubazione e delle relative procedure. Gli embrioni morti, non identificati attraverso la speratura tradizionale, saranno individuati alla schiusa. Il numero di uova non schiuse trovate nei cestini, la fase in cui gli em brioni hanno smesso di svilupparsi (beccaggio del guscio interno/esterno o precedente) e lo stato del guscio (sec chezza, pulizia, altezza dello spazio utile al beccaggio) sono elementi che aiutano a identificare i punti deboli del processo. I primi fattori da rivedere sono la temperatura del guscio dopo il giorno 12 e la perdita di peso dell’uovo. I pulcini stessi, la loro qualità e la loro condizione alla schiusa, la frequenza e il tipo di disordini e la mortalità nella prima settimana di vita possono anche differire so stanzialmente tra gli incubatoi, anche se i pulcini sono stati prodotti dalle stesse uova.

Consigli

• Quando confrontate i risultati, guardate oltre i numeri totali della schiusa.

• Prendete in considerazione i dettagli: cercate il tipo di differenza e le relative tempistiche.

• Utilizzate queste informazioni per aggiornare i programmi e le procedure.

51- luglio/agosto 2022TECHNICAL COLUMN
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Biosicurezza, le nozioni di base

Per biosicurezza si intendono quelle misure atte a ridurre il rischio di introduzione e diffusione di agenti infettivi negli allevamenti, ovvero le misure di bio-esclusione e biocontenimento.

Per mettere in atto adeguate misure di bio sicurezza sono tre gli aspetti da considera re: la posizione geografica, le strutture dei capannoni e degli annessi, le procedure e le attività operative routinarie.

Come regola generale, per garantire un buon livello di biosicurezza è necessario isolare gli allevamenti, tramite barriere sia fisiche che procedurali, pulendo a fine ciclo per rimuovere eventuali patogeni rimasti e disinfettando al termine delle operazioni di pulizia. A tal fine è di importanza fondamen

tale la cooperazione di tutto il personale: chiunque, infatti, può essere responsabile dell’introduzione di patogeni, con conse guenze devastanti.

Basti pensare, ad esempio, al caso dell’In fluenza Aviaria: si tratta di un virus instabile in ambiente, che quindi sopravvive nel ca pannone solamente se rimane adeso a ma teriale organico che lo protegge, soprattutto in ambienti freddi e umidi, dove la soprav vivenza del virus aumenta. I primi ospiti del virus influenzale sono gli uccelli selvatici ac

Luigi Montella, medico veterinario ©resolveveneto
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MANAGEMENT - management -

quatici: da lì viene facilmente viene trasmesso alle ana tre domestiche, che sono sensibili all’infezione. Quindi le situazioni in cui volatili domestici e anatre sono contigui costituiscono un alto rischio di trasmissione del virus. In ordine di sensibilità, tra i domestici, vediamo al primo po sto le quaglie, poi i tacchini e infine i polli.

Si tratta dunque di un meccanismo di trasmissione ad ampio raggio, che vede il passaggio del virus dai selva tici migratori alle specie intermedie (le cosiddette specie “ponte”) che fungono da veicolo per la trasmissione del virus agli avicoli commerciali. Naturalmente in questo schema viene coinvolta una serie di altri fattori, come la persistenza ambientale (clima freddo), la frequenza delle migrazioni e la presenza o meno di un buon sistema di biosicurezza.

A trasmettere il virus può essere una serie praticamen te infinita di soggetti e oggetti: attrezzature contaminate, personale interno, addetti commerciali, lavoratori saltuari (come il personale che si presenta in allevamento per le vaccinazioni), i camion per il trasporto del mangime, le lettiere dei cicli precedenti, nonché materiale fecale, ani mali morti, nuovi soggetti introdotti, insetti o altri animali, ma anche l’acqua ed eventuali allevamenti dei dintorni.

I principi di biosicurezza

Per garantire un buon livello di biosicurezza è necessario intervenire in questi campi:

• controllo perimetrale: con reti di recinzione e aree tampone;

• formazione del personale: i lavoratori devono essere costantemente formati e devono indossare vestiario pulito. È necessario anche limitare l’ingresso ai visitatori;

• attrezzature e veicoli: limitare il traffico e sanificare tutti i mezzo in ingresso;

• animali: animali selvatici, roditori e insetti vanno limitati; i morti devono essere raccolti, eliminati e segnalati con attenzione e tempestività; bisogna fare attenzione alle nuove introduzioni;

• acqua: è essenziale controllare sempre la sanificazione;

• mangime e lettiera nuova: devono essere sempre controllati attentamente;

• audit: bisogna eseguire regolarmente controlli circa l’attuazione delle misure di biosicurezza.

I sistemi Jansen sono noti per la loro qualità e affidabi lità. Vengono proposte varie soluzioni, tra cui sistemi a voliera per ovaiole commer ciali e svezzamento polla stre, nidi per ovaiole com merciali e riproduttori.

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53- luglio/agosto 2022MANAGEMENT

Alla base di un qualsiasi piano di biosicurezza c’è sempre il concetto di recinzione e della relativa zona tampone di ingresso, che deve essere realizzata e garantita in ogni allevamento.

Il personale, presa coscienza dei rischi sanitari per gli animali, ma anche per il proprio stesso lavoro, nel caso di malattia, deve evitare contatti con altri avicoli, sia com merciali che da compagnia. Tale misura viene realizzata tramite dimostrazioni, presentazioni, training anche onli ne, video e verifiche di campo, costantemente validate dagli audit. Sono misure che non costano molto, ma che hanno una buona efficacia. In effetti non tutti i provvedi menti consigliati oppure obbligatori hanno lo stesso costo

o la stessa efficacia: il lavaggio delle mani, per esempio, è una pratica quasi a costo zero, come pure il cambio di stivali e cappello, la disinfezione dei calzari in ingresso e il lavaggio e la disinfezione delle attrezzature tra alleva menti, a fronte però di notevoli benefici. Installare invece un sistema di doccia in ingresso e in uscita è piuttosto costoso, come pure una stazione di lavaggio degli auto mezzi, che apporta benefici aggiuntivi ma non sufficienti. Le procedure che riguardano il personale sono diverse a seconda del ruolo: responsabile aziendale, veterinario, visitatori, ciascuno deve seguire uno specifico protocollo.

Il controllo del traffico riguarda il passaggio sia di mezzi che di persone. Nessun addetto deve possedere avicoli a casa propria, devono essere apposti cartelli di limitazio ne del traffico, vanno usati cancelli o sbarre che si apro no solamente dopo la disinfezione del mezzo, va predi sposto un registro dei visitatori. Inoltre le porte devono essere sempre chiuse e il personale deve parcheggiare sempre in una zona esterna all’allevamento.

Ricordiamo che i veicoli possono trasmettere malattie tramite i pneumatici, ma anche tramite le calzature dei conducenti, oppure attraverso i vassoi portauova e/o at trezzature provenienti da altri allevamenti. Non solo i ca mion per il trasporto degli animali o del mangime, ma an che quelli del gas possono essere vettori di malattia: per questo motivo è opportuno controllarli e prendere nota di ciascuno in un apposito registro.

Tra i gruppi vanno eseguiti lavaggi e disinfezioni, ricor dando che al 90% l’efficacia del lavaggio è fisica e solo per il 10% chimica. Pertanto bisogna rimuovere lo spor co e il materiale organico visibili e, al termine del lavoro, dopo aver segnato il tipo e la concentrazione del deter gente e del disinfettante utilizzati secondo le istruzioni in etichetta, bisogna effettuare un ulteriore controllo finale. Gli audit di controllo, infine, devono essere regolari e frequenti, soprattutto in allevamenti di grandi dimensio ni. Tali audit si basano sia sulla presenza di materiale di formazione per il personale che sulla frequenza e l’imple mentazione dei corsi effettuati. Devono essere presenti revisioni annuali dei piani aziendali, con l’aggiunta delle azioni correttive attuate.

Online esistono delle checklist, manuali informativi e ma teriali, nonché un’app scaricabile che, dopo avere digi talizzato le mappe dell’allevamento, integrandole con le movimentazioni e i relativi piani, rivede, valuta e approva il piano di biosicurezza dell’allevamento.

54 MANAGEMENT - management -
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Concentrazioni plasmatiche di treonina in polli alimentati con diete a bassa proteina grezza

Si sono osservati aumenti delle concentrazioni plasmatiche di treonina a fronte di riduzioni della proteina grezza nella dieta del pollo, ma l’ampiezza di queste variazioni pare correlata a peggiori conversioni. In questo studio si cerca di spiegare il meccanismo che porta a questi alti livelli plasmatici.

Introduzione

La treonina è l’amminoacido (AA) scoperto più di recente, ma al contempo è anche il terzo AA limitante nella dieta del pollo. C’è un notevole interesse nel ridurre il contenuto di protei-

P.V.
Liu1
56 - nutrizionisticaNUTRIZIONISTICA

na grezza (CP) nel mangime del pollo, perché darebbe diversi vantaggi, tra cui una minore dipendenza dalle im portazioni di soia. Negli anni ’80 si vide che le concen trazioni di treonina libera nel plasma sistemico variavano fino all’87% (1635 rispetto a 876 nmol/L) nelle femmine di 42 giorni in seguito a una riduzione della CP da 183 a 159 g/kg. Inoltre si sono visti comportamenti simili della treonina fino al 116% (1093 rispetto a 505 μmol/L) a livel lo plasmatico, dopo una riduzione della proteina grezza (da 200 a 156 g/kg di CP) in 4 livelli dietetici di CP in questa prova. Pertanto ci si interroga circa la genesi e la rilevanza di questi picchi di treonina a livello plasmatico a seguito di diete ipoproteiche.

Discussione

La treonina è un amminoacido essenziale, quindi esiste la possibilità che i suoi livelli plasmatici elevati siano do vuti a un’alterazione della funzionalità degli enzimi epati ci, in grado di catabolizzarla. La treonina viene convertita

ad acetaldeide e glicina dalla treonina aldolasi (TA), in un α-chetobutirrato dalla treonina deidratasi (TH) e in acetil-CoA e glicina dalla treonina-3-deidrogenasi (TDH). Inoltre si è visto che l’attività epatica della TDH (88%) è dominante nelle specie avicole, mentre la TH (93%) lo è nei ratti. Visto che TDH metabolizza la treonina in acetilCoA, nello studio si è concluso che la treonina è un AA chetogenetico negli avicoli, a differenza dei mammiferi, dove viene considerato esclusivamente glucogenetico. Ne segue che la genesi di livelli elevati di treonina libera nel plasma derivi dall’ipoattività della TDH epatica. Teo ricamente, la treonina è un precursore della glicina, ma non sarebbe questo il caso se l’attività della TDH venisse diminuita. Alcuni studi mostrano che aumentare la con centrazione di treonina plasmatica è associato in maniera lineare (r=-0,608; P<0,001) a un calo della concentra zione di glicina, il che indica che la treonina non viene catalizzata in glicina.

Diversi studi hanno valutato le conseguenze di vari livelli dietetici di proteine, amminoacidi e treonina sull’attivi

- luglio/agosto 2022 - 57 NUTRIZIONISTICA
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tà della TDH, ma senza portare a conclusioni definite. Sembrerebbe infatti che l’attività della TDH epatica ven ga influenzata dai livelli di proteine nella dieta o da altri amminoacidi, piuttosto che dalla treonina medesima. La treonina è l’AA dominante della mucina aviare ed è pure presente in altre secrezioni endogene intestinali. Di con seguenza, circa il 30% della treonina viene destinata alla mucosa intestinale e non entra nel circolo portale. Inol tre, viene anche utilizzata per la formazione della livrea e per mantenere la immunocompetenza, oltre che essere incorporata nelle proteine. Ciononostante restano oscu re le ragioni per cui una riduzione proteica nel mangime faccia aumentare i livelli di treonina.

Il catabolismo della treonina da parte dell’enzima TDH genera acetil-coenzima A, che è un attore del metabolismo centrale, capace di influenzare l’attività di enzimi multipli. È stata anche studiata l’inibizione dell’attività epatica della TDH nei ratti, con un’attenzione agli acidi grassi, ma si è concluso che la TDH sia il target di una inibizione selettiva a ritroso (feed back) da parte di tutti i composti derivanti dall’acetil CoA, come prodotto finale. Comunque , il glucosio può venire metabolizzato per ge nerare acetil CoA , il che può essere fondamentale.

Le diete a ridotta concentrazione proteica tipicamente contengono più granaglie, quindi più amido, e un rap porto alterato amido:proteina. Ridurre i livelli proteici po tenzialmente aumenterebbe quelli di glucosio, rispetto ai mangimi convenzionali. Quindi pare che un aumento del le concentrazioni di acetil-CoA derivi da livelli maggiori di glucosio in soggetti alimentati con diete ipoproteiche, il che limita l’attività della TDH e causa quindi questi picchi di concentrazioni plasmatiche di treonina.

Conclusioni

Sono stati formulati 5 livelli dietetici diversi di proteina, da 213,5 a 166,5 g/kg. Esiste una relazione quadratica (r=0,702; P<0,005) tra CP nel mangime e livelli plasmatici di treonina, che comincia ad aumentare quando la protei na grezza cala sotto ai 204,4 g/kg, come mostrato nella Figura 1. Dalla regressione quadratica si può dedurre che una diminuzione da 210 a160 g/kg potrebbe generare un 87,9% di aumento (1090 rispetto a 580 μmol/L) di treonina plasmatica libera. Esiste anche una relazione quadratica (r=0,841; P<0,0001) tra i livelli di treonina plasmatica e il tasso di conversione dove alti livelli di treonina sono as-

Dietary CP (g/kg)

Figura 1 – Relazione quadratica (r=0,702; P=0,003) tra le concentrazioni di proteina grezza nella dieta e livelli plasmatici di treonina libera in cinque studi dove y=11557 - 107.5*CP + 0.263*CP2. Adattato da Moss et al. (2018); Chrystal et al. (2020)

sociati con livelli di efficienza della conversione più bassi come mostrato in Figura 2. Inoltre c’è una relazione line are significativa tra le concentrazioni di amido nella dieta (r=0,522; P<0,025) e il rapporto amido:proteina (r=0,623; P<0,005) con livelli plasmatici di treonina.

Plasma threonine (µmol/ml)

Figura 2 - Relazione quadratica (r=0,841; P=0,00003) tra livelli plasmatici di treonina e FCR in cinque studi dove y=1,611 –0.004*thr + 0.0000004*thr2. Adattato da Moss et al. (2018); Chrystal et al. (2020)

In conclusione, queste relazioni non convalidano il ragio namento, tuttavia sono del tutto coerenti con la premes sa che l’acetil-CoA derivato dall’amido e dal glucosio sta limitando l’attività della treonina-3-deidrogenasi e gene rando elevati livelli plasmatici di treonina. Che i picchi di 170 190 210

58 - nutrizionisticaNUTRIZIONISTICA
1.370 1.470 1.570 1.670 1.770 1.870 420620820102012201420 FCR
420 620 820 1020 1220 1420 150
Pl as ma threonine (mo l/ ml)
µ

treonina siano associati al deterioramento del rapporto di conversione FCR non è probabilmente un rapporto di causa-effetto ma può riflettere un disturbo fisiologico sot tostante. Sembra che una strategia tesa a diminuire le concentrazioni elevate di treonina plasmatica dovrebbe limitare gli aumenti nelle concentrazioni di amido e il rap porto amido:proteina nelle diete ipoproteiche.

È stata valutata la possibilità di mantenere costante il rapporto amido:proteina con qualche vantaggio. Una ri duzione da 1,68 a 1,41 in diete con 205 g/kg di CP a base frumento, ha aumentato il peso del 10,37% (2161 rispetto a 1958 g/capo), migliorando anche il consumo del 3,1% (3492 rispetto a 3387 grammi/capo) e la conversione del 4,04% (1,6 rispetto a 1,684) a 35 giorni. In questa pro va, sostituire il pannello di soia (475 g/kg) con soia non sgrassata (360 g/kg) per ridurre il contenuto di proteina grezza della dieta, riducendo al contempo l’inclusione di frumento da 607 a 502 g/kg, ha portato la concentrazione di amido da 347 a 288 g/kg, mentre la proteina grezza CP è rimasta sostanzialmente invariata (da 206 a 205 g/kg).

Le concentrazioni plasmatiche di treonina libera rappre sentano un campo di ricerca davvero interessante. In ratti nutriti con una dieta con AA derivati da caseina, i livelli di treonina aumentavano del 36% (424.4 rispetto a 312.0 μmol/L) dopo 3 ore dal pasto. Ma quando si somministra va una dieta con amminoacidi misti, la concentrazione aumentava fino a 60,5% (760.4 versus 473.7 μmol/L). Si tratta di una differenza del 38% che ci porta a concludere che amminoacidi sintetici nella dieta del pollo possano in qualche modo aumentare i livelli di treonina.

Noi riteniamo che occorra ridurre il rapporto amido:proteina nelle diete ipoproteiche. Ciò potrebbe migliorare le perfor mance e diminuire l’eccesso di grasso di deposito, che si verifica nei polli alimentati con diete a bassa proteina grezza. Date queste premesse, è possibile che i maggiori livelli plasmatici di treonina possano diminuire, conte stualmente al miglioramento delle performance.

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Lucio Vernillo

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Stampa Nova Arti Grafiche, Firenze

Edizione italiana Anno XXXIII • Luglio/Agosto 2022

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