Qui Brescia n.ro 172

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ANNO 17 - N° CENTOSETTANTADUE - DICEMBRE 2021 - € 3

SPECIALE In copertina BRESCIA-BERGAMO CAPITALE DELLA CULTURA

L’agenzia bresciana akòmi firma il logo simbolo del 2023

BRESCIA

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MAGAZINE

Beretta celebra i suoi campioni Vent’anni di Brescia Mobilità Operazione sorrisi di Natale Mediolanum: conviviale alla Sosta Bclinic Christmas party Al Museo con Geronimo Stilton


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Natale era il muschio, quello vero, staccato dai muri, poggiato nel presepe, creato dentro uno scatolone grande grande, conservato apposta, foderato di carta blu con le stelle d’oro e la stagnola per fare un ruscello… Natale era l’odore caldo di case colme di gente allegra, con i cappotti gettati sui letti e la malinconia del pomeriggio con quei regali che non erano mai quelli chiesti nella letterina. Natale è stato per molti anni la frenesia di procurarsi un dono per tutte le persone che si conoscevano e di cui si faceva una lista con le possibili scelte: questo per il fidanzato, questo per il nonno, il nipotino, l’amica del cuore, il professore, il medico… Natale diventava una corsa pazzesca alla ricerca dei tantissimi regali da mettere sotto i tanti alberi dove volevamo far sentire il nostro affetto e la nostra presenza anche solo con un pensiero. Natale di gente nervosa in coda per trovare un parcheggio o alle casse dei negozi, con il bancomat ripieno di tredicesime e risparmi, che prendeva letteralmente d’assalto tutti i negozi del centro per quella pazzesca ricerca dell’ultimo profumo da regalare alla collega di lavoro tanto gentile. Natale somigliava ad una maratona che iniziava prima di Santa Lucia, festa che sarebbe riservata ai bambini, ma che ben si presta anche per qualche regalino tra adulti. Amiche, fidanzatini e nipotini, inauguravano la stagione della corsa al regalo in occasione del tredicesimo giorno di dicembre. A molti capitava anche di dover pensare al vettovagliamento festivo, cioè a tutta quella quantità di derrate alimentari che dovevano essere presenti nel menù del Natale, in quello della vigilia, del Capodanno e del cenone di San Silvestro. Abbiamo passato le feste a sgranocchiare datteri e noci brasiliane, torroni e panforti, a triturare teglie di lasagne, ossibuchi, cotechini e zamponi, ad ingurgitare panettoni e stappare bottiglie. Per fare festa abbracciati anche tra raffreddati o influenzati, senza paura di morire… Natale adesso è sempre più vedersi in videocall in una chat con tutti i nostri cari per scambiarci auguri fino in Australia. Natale è andare in chiesa ma senza il segno di pace, uscire poco e ancor meno assembrarsi. Meglio la messa del Papa in tv… È sempre più ordinare il cenone via internet, facendosi i selfie e restando collegati con chi ci vuole “vicini”. Le strade saranno deserte, animate da luminarie che sembrano guadagnare ancora più spazio nella vita della città comunque rallentata. Niente processioni, niente balli forsennati e bevute colossali per le strade per un capodanno sciamannato che, da qualche tempo, animava il passaggio da un anno all’altro, anche nella nostra compostissima città. In giro, sempre meglio con la FP2, tornano i pugni o le gomitate per scambiarsi un saluto che non danno alcuna soddisfazione rispetto a quelle belle strette di mano e agi abbracci di una volta. Tutti celati dietro le mascherine, saremo sempre più gregge per quell’immunità promessa. Pensiamo a regali utili e li ordiniamo via internet. Viaggi pochi e comunque rischiosi. Anche per quest’anno trovarsi in famiglia per molti sarà un problema da affrontare con le complicazioni conosciute, tra chi è vaccinato e chi ancora no. Ma Natale sarà sempre rinascita, sarà sempre il sole che riprende il cammino, dalle tenebre dell’inverno verso gli splendori dell’estate. Sarà comunque la rifioritura di propositi per migliorare noi stessi e ciò che facciamo, cercando di passare su questo pianeta nel modo più leggero possibile. Natale sarà, ancora e di più, imparare dagli insegnamenti di quel bambino nato a Betlemme, che ci raccomandava di amare il prossimo come noi stessi. Vi auguro un 2022 da vivere in serenità e buona salute. (V.E.Filì)


EDITA PERIODICI srl Via Bono, 10 - Bergamo Tel. 035 270989 www.editaperiodici.it www.qui.bs.it Aut. Tribunale di Brescia n°18 del 22/04/2004

Pubblicità 035.270989

Direttore responsabile: Vito Emilio Filì Direttore editoriale: Patrizia Venerucci venerucci@editaperiodici.it Responsabile redazione: Tommaso Revera redazione@qui.bs.it

Redazione eventi: Valentina Colleoni redazione.chicera@qui.bg.it Fotografie di: Federico Buscarino Sergio Nessi Paolo Stroppa Hanno collaborato: Bruno Bozzetto Manuel Bonfanti Maurizio Maggioni Giuseppe Mazzoleni Benito Melchionna Francisco Malenchini Giorgio Paglia Valentina Visciglio

Stampa: Euroteam Nuvolera (Bs)

Stampato con inchiostri a base vegetale.

Auguri da qui a... lì! Pag. 8 Brescia più brillante che mai

Pag. 30 Bclinic Christmas Party

Pag. 16 Prima volta al mondo Un’app al Museo

Pag.18 Brescia Mobilità compie 20 anni

Pag. 20 BreBeMI: un circuito per ricaricarsi

Pag.24 Beretta premia i medagliati di Tokyo

Pag. 26 Cena conviviale alla Sosta per Mediolanum

Pag. 32 Fuochi di Paglia

Pag. 42 Natale in Valle Aurina

Pag. 50 Champagne Dampierre Annata ottima

Pag. 52 Lamborghini Bergamo highlights 2021

Pag. 60 Life Source il nuovo Hotel Pag. 55 La Bottega di Laura Luxury second hand

Pag. 64 TvBoy in mostra a Milano

Pag. 4 Cover Story L’agenzia akòmi di Brescia, ha firmato il logo di Capitale della Cultura Bergamo e Brescia 2023

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Pag. 53 Ferrari Daytona la nuova icona Pag. 66 Gli auguri dei bresciani ai bresciani Nostri amici, clienti o semplici conoscenti fanno i loro auguri a Brescia e ai suoi abitanti per un 2022 migliore del 2021

Pag. 72 Teatro: si torna alla grande

Pag. 80 Per un nuovo ordine di scuola


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CAPITALE DELLA CULTURA 2023:

LA BRESCIANA AKÒMI

FIRMA IL LOGO

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L’agenzia di comunicazione è capofila del team di progetto che comprende Musicom.it e FG Con-

falonieri, vincitore del bando per l’identità visiva e logotipo di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura. Una lettera, la B, iniziale delle due città che per la prima volta sono state scelte come duplice Capitale italiana della Cultura, che diventa un 3, evocativo del 2023, anno delle celebrazioni e dello slancio culturale di Bergamo e Brescia. Ma in un’altra chiave di lettura, resa possibile dall’uso di geometrie astratte il segno grafico rosso suggerisce anche l’idea di una molla elastica che spinge le due città al di sopra dei luoghi comuni che da sempre le accompagnano, quali città laboriose e pragmatiche, che solo pochi anni fa forse nessuno pensava potessero diventare capitali culturali dell’intera Italia.

Giordano Apostoli e Nicola Ghislanzoni, fondatori di akòmi


Sono queste alcune delle suggestioni sintetizzate nel logo scelto per Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023 dopo un bando a cui hanno partecipato 33 realtà di tutta Italia. L’idea risultata vincente è quella del team di progetto capitanato dalla bresciana akòmi, agenzia di comunicazione, che dal 2007 si occupa di comunicazione di eventi, marketing territoriale, allestimento di mostre e advertising per la promozione turistica della Provincia di Brescia all'estero. Del team fanno parte anche Musicom.it, casa di produzione che dal 1993 realizza, fra tante altre cose, importanti produzioni audiovisive per la Filarmonica della Scala e progetti broadcast per la RAI e FG Confalonieri, fondatore dello studio associato CReE, che fin dagli esordi in Electa nel 1980, ha legato il suo nome alla progettazione grafica per l'editoria e per i settori museali ed espositivi, curando e progettando importanti mostre di respiro internazionale. “Una squadra rodata e affiatata - sottolinea Nicola Ghislanzoni, amministratore e fondatore di akòmi - che aveva già avuto modo di collaborare con successo a importanti realizzazioni, come il progetto VOX IMAGO per Intesa Sanpaolo. Un ringraziamento va anche a Diana Bovoloni, fotografa bresciana che ci ha fornito le immagini per valorizzare le applicazioni del marchio”. Proprio la capacità di lavorare in sinergia è stato un valore aggiunto nell’elaborazione del progetto del logo per Capitale della Cultura. “Siamo partiti da un’idea e l’abbiamo fatta crescere, grazie alle competenze trasversali di tutto il gruppo, esplorando tutte le potenzialità dei mezzi comunicativi che ciascun componente del team poteva mettere a disposizione - commenta Giordano Apostoli, fondatore e presidente di akòmi -. Siamo così arrivati all’elaborazione della proposta che poi è stata scelta nell’ambito del bando per il logo per Capitale della Cultura. Siamo onorati di poter essere parte di questa grande iniziativa”. La proposta progettuale del logo si fonda sull’identificazione di un elemento semplice e lineare, la cui versatilità consente di fargli assumere di volta in volta differenti significati.

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Massimiliano De Marinis, graphic designer in akòmi. È sua la mano che ha disegnato il logo.


Il segno grafico, che evoca immediatamente la forma della lettera B e del

3, è ricavato dalla curvatura di un elemento lineare, che vuole idealmente richiamare l’emblematico tondino metallico, di cui Brescia è produttrice e Bergamo ampia utilizzatrice, simbolo sì del carattere operoso di bresciani e bergamaschi, ma anche della resilienza di due città che hanno sopportato per prime un carico fisico ed emotivo pesantissimo quale quello imposto dall’emergenza COVID-19. Un carico che le ha fatte curvare, ma sotto al quale non hanno mai ceduto, una pressione che ha legato ancora di più due città che stavano già lavorando a un percorso condiviso.

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Presa singolarmente e inserita in nuovi contesti, tuttavia, la lettera B del marchio evoca tante altre suggestioni: moltiplicato e ruotato, diventa la rappresentazione di un abbraccio fra persone stilizzate, ma è anche un infermiere che esulta con le braccia al cielo perché il virus è stato sconfitto, una ballerina che danza leggiadra in punta di piedi in un teatro finalmente pieno o un homo preistorico di un’incisione rupestre simbolo del primo sito Unesco riconosciuto in Italia, proprio nelle montagne dove Bergamo e Brescia si incontrano. La cultura in queste terre parte da lontano e oggi torna con più energia, passando anche attraverso le scienze e le tecnologie. E allora la B diventa anche una resistenza elettrica e un alambicco di un centro di ricerca.

CAPITALE DELLA CULTURA 2023:

LA BRESCIANA AKÒMI FIRMA IL LOGO


Massimiliano Sforzini Produttore esecutivo di Musicom.it

“Un semplice tratto rosso - aggiunge Ghislanzoni - riserva

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sorprese e racchiude tante risorse, proprio come le due illuminate città Capitale della Cultura. Occorreva che qualcuno accendesse i riflettori e ci aiutasse a farle vedere sotto una luce diversa. Quella della ragione, dell’intelletto, di un’idea: ecco, allora che nel tratto curvilineo si vede anche il filamento di una lampadina o una barra di led che illumina e traccia il nuovo corso di Brescia e Bergamo”. Grazie alla competenze del team, inoltre, il segno grafico sarà ulteriormente sviluppato. Sarà infatti completato da ulteriori forme, anche con un invito giocoso a seguire gli esempi realizzati dalle esperte mani del grafico e illustratore Fabrizio Confalonieri, per arricchirsi di nuovi significati. Valore aggiunto sarà poi il lavoro della casa di produzione Musicom.it, potrà realizzare un marchio sonoro per caratterizzare ulteriormente il brand e omaggiare la grande tradizione musicale di Brescia e Bergamo. Il progetto, nelle sue molteplici declinazioni, accompagnerà tutto il palinsesto del 2023, ma potrà anche continuare a vivere dopo quella data. “Tra le richieste del bando c’era la possibilità di realizzare un marchio che potesse essere utilizzato anche oltre l’anno di Capitale della Cultura. Da lì è nata l’idea di un logo evolutivo - conclude Ghislanzoni - nella fase di lancio, il tratto rosso viene interpretato come la cifra 3 dell’anno 2023, per accompagnare le città nell’attesa dell’evento. Una volta concluso l’anno celebrativo, potrà spogliarsi delle cifre e dichiararsi come lettera B, iniziale delle due città, e vivere di vita propria”.


BUON NATALE

BRESCIA PIÙ BRILLANTE CHE MAI LA CITTÀ SI ACCENDE. PIAZZE E VIE SARANNO ILLUMINATE PER DARE AVVIO AL LUNGO TEMPO DI NATALE CHE CI ACCOMPAGNERÀ FINO AL 06 GENNAIO

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Fino al 6 gennaio il Comune di Brescia propone alla cittadinanza un programma di musica diffusa e arte di strada per ravvivare la città e ritrovare lo Spirito del Natale. Brescia si trasformerà in un jukebox natalizio che, nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria in materia di prevenzione della diffusione del virus Covid-19, sarà protagonista dei giorni di festa che precedono il Natale. Non mancheranno le consuete occasioni di shopping grazie alle aperture straordinarie dei negozi e alle tradizionali mostre-mercato in programma.


BUON NATALE

BRESCIA PIÙ BRILLANTE CHE MAI

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IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE FIORINSIEME D’INVERNO Il giardino d’inverno Fino al 6 gennaio Portico Palazzo Loggia - Cortile Palazzo Broletto - Piazzetta Sant’Alessandro Allestimenti scenografici a verde, in tre punti diversi del centro storico per colorare secondo lo “spirito natalizio” gli spazi-ambienti della nostra vita cittadina quotidiana. NATALE CON CHI VUOI Domenica 19 dicembre - Corso Zanardelli Marta Pistocchi - Le sviolinate Un concerto - spettacolare a base di swing, balkan, blues, funky e brani originali comici per one woman orchestra Enzo Paolo e i Turchi Band versatile con 7 componenti con repertorio natalizio Orari: 15.00 Marta Pistocchi 17.00 Enzo Paolo e i Turchi Centro storico - itinerante con esibizione delle 3 piazza principali Silence Teatro - Come gli Angeli nel cielo Spettacolo teatrale itinerante dove gli artisti, sotto forma di angeli, attraversano la città proponendo uno spettacolo nel vivo del centro storico. Orari: 15.00 Piazza Vittoria 16.00 Piazza Loggia 17.00 Piazza Duomo



BUON NATALE

BRESCIA PIÙ BRILLANTE CHE MAI

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Centro storico - itinerante Babbo Natale più alto del mondo Trampolieri itineranti Orari: 16.00 – 18.00 Piazza Bell’Italia Le Caricature di Babbo Natale. Un Babbo Natale caricaturista regalerà a tutti un ritratto da lui creato. Orari: dalle 15.00 Centro storico - itinerante Gli Zampognari Orari: 15.30-17.30 NOTTE MAGICA. MUSICA SACRA E POPOLARE DELL’AVVENTO Giovedì 23 dicembre - Spazio MO.CA live Concerto per organo e due cornamuse (Guido Minelli, Ivo Beffa, Angelo Arici) Orari: 20.45 Teatro Santa Giulia (via Quinta, n. 4 – Villaggio Prealpino, Brescia) Concerto di Natale con l’ Orchestra “Musical-mente”, Coro Bimbi dell’Istituto S.Maria degli Angeli, Coro Kick Start, Soul Musical-mente Sisters Orario: 21.00



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Il Buon Natale di Brescia è speciale anche grazie a:

lL REGALO DEI MUSEI Dal 27 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022 i Musei Civici aprono le porte gratuitamente ai residenti e/o nati nel Comune di Brescia per festeggiare insieme il Natale. Inoltre il giorno di Natale, 25 dicembre, apertura straordinaria della Pinacoteca dalle 16:00 alle 20:00 LA MUSICA AL TEATRO GRANDE Martedì 21 dicembre, ore 20, Teatro Grande, Sala Grande Concerto di Natale, con le Settimane Barocche Info e biglietti: www.settimanebarocche.com LO SPETTACOLO DELL’ULTIMO DELL’ANNO AL TEATRO SOCIALE Venerdì 31 dicembre, ore 21.30, Teatro Sociale Romeo e Giulietta. L’amore è saltimbanco Info e biglietti: www.centroteatralebresciano.it


DONNE PER LE DONNE, SEMPRE! Siamo arrivati a Dicembre; si chiude un altro anno complicato, segnato dalla pandemia e da tante difficoltà in ambito sanitario e così perché non lasciare una “memoria” del perché e come è nata la nostra Associazione. Una sera Nini Ferrari, diventata poi la nostra Presidente, ci invita a casa sua per una cena tra amiche. Alcune amiche da sempre, altre conoscenze recenti. Siamo a dicembre del 2006. Nini ci racconta la sua storia personale, il suo percorso e come ha perso la sua mamma per un tumore al seno. La voglia e il desiderio di evitare sofferenze ad altre donne, giovani donne con bambini piccoli, vite minate nel profondo da una diagnosi terribile, paura e incapacità a volte di comprendere la strada da percorrere. Tutte restiamo colpite dai racconti di Nini e dal progetto che desidera far nascere. A marzo del 2007 siamo davanti a un Notaio e nasce ESA. ESA è il nome della mamma della nostra Presidente; il logo è il medesimo del negozio che aveva la sua mamma; l’acronimo: EDUCAZIONE ALLA SALUTE ATTIVA, quella che poi diventerà la mission di ESA: Educare le giovani donne alla prevenzione, educarle a prendersi cura di sé, non solo dei propri figli, delle proprie famiglie, del proprio lavoro, tralasciando il dovere fondamentale che ognuno di noi deve rispettare: la propria salute! Inizia un” tour de force”: trovare chi ci aiuta a produrre il logo, chi stampa i moduli di iscrizione, chi ci aiuta nei colori del logo, che diventerà poi il fil rouge del materiale divulgativo. La scelta dei medici che avrebbero fatto parte, anzi, che avrebbero fondato il nostro primo comitato scientifico e tanto altro. Tutte noi, inizialmente 10 amiche, siamo spinte dall’entusiasmo di creare qualcosa di nuovo, di forte e solido per aiutare le donne del nostro territorio. In 14 anni e ad oggi 14 socie, abbiamo portato a termine tanti progetti, nati principalmente dal desiderio comune di tutte noi di fare del bene! Questo ci ha tenute unite per tanti anni e ancora ci vede far fronte comune rispetto alle molteplici difficoltà che a volte troviamo sul nostro cammino. Ma non ci arrendiamo mai! Donne per le donne, sempre! Grazie a chi ci ha dato fiducia. Grazie a chi con noi ha creduto nel nostro progetto, ci ha sostenute e ogni giorno ancora lo fa. Grazie alle persone uniche, speciali che abbiamo potuto conoscere in questi anni; alcune non sono più tra noi, ma hanno lasciato un’eredità senza confronti e resteranno per sempre nei nostri cuori; altre hanno combattuto e vinto la battaglia più difficile della loro vita e sono ancora “amiche” di ESA e proseguono insieme a noi il lungo cammino che, passo dopo passo, continuiamo a percorrere. Cristiana Bossini Vice Presidente di ESA

ESA Educazione alla Salute Attiva Sede operativa “Il Ronchettino” Via del Medolo 2, Brescia Tel e fax 030 3385027 info@esa-salutedonna.org - www.esa-salutedonna.org

Per donazioni: IBAN IT43Q0623011201000030573912 Per devolvere il 5xmille: 02883270981


ESCLUSIVO

PRIMA VOLTA AL MONDO

AL MUSEO CON

GERONIMO STILTON FONDAZIONE BRESCIA MUSEI HA PRESENTATO IN ESCLUSIVA MONDIALE GERONIMO STILTON. BRESCIA MUSEI ADVENTURES, LA PRIMA APP-GAME MUSEALE CON IL TOPO GIORNALISTA PIÙ AMATO DAI BAMBINI Notizia stratopica per tutti i piccoli fan di Geronimo Stilton: in esclusiva mondiale, dal 15 dicembre, il topo giornalista più amato dai bambini di tutto il mondo arriva nei musei di Brescia per un’avventura da far frullare i baffi per l’emozione! Per la prima volta in assoluto, Geronimo Stilton sarà protagonista di un’app-game museale dedicata ai bambini a partire dai 6 anni dal titolo Geronimo Stilton. Brescia Musei Adventures, promossa da Fondazione Brescia Musei in collaborazione con Atlantyca Entertainment e con il sostegno di Fondazione Cariplo.

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Un progetto che vede per la prima volta una fondazione culturale, la Fondazione Brescia Musei, cimentarsi nel mondo del gaming con Geronimo Stilton ed applicarlo ad un contesto museale complesso, come quello gestito dalla Fondazione stessa. Saranno infatti quattro le sedi coinvolte: il Museo di Santa Giulia, la Pinacoteca Tosio Martinengo, Brixia. Parco archeologico di Brescia Romana e il Museo “Luigi Marzoli”, per le quali sono stati ideati e declinati tre percorsi unici ed originali, redatti in collaborazione tra i Servizi Educativi della Fondazione e Atlantyca Entertainment, con protagonista il fenomeno globale con 175 milioni di libri venduti in tutto il mondo e 3 serie animate coprodotte con Rai Fiction e distribuite in oltre 130 paesi. Nato da un’idea di Elisabetta Dami, Geronimo, pubblicato in Italia da Edizioni Piemme-Mondadori Libri, entra per la prima volta nelle sale di un museo con un progetto innovativo e trasversale di public engagement in cui la Fondazione Brescia Musei ha deciso di investire per raccontare le proprie collezioni, attraverso l’uso di device familiari al giovane pubblico, nativo digitale. Basteranno uno smartphone o un tablet per prendere parte alle tre emozionanti avventure nel Museo di Santa Giulia con il suo Parco Archeologico e con la nuova casa della Vittoria Alata nel Capitolium, alla Pinacoteca Tosio Martinengo e al Museo “Luigi Marzoli” con un compagno d’eccezione: il topo giornalista che riesce sempre a cavarsi dai guai con intelligenza, l’aiuto degli amici e un pizzico di fortuna. Grazie alla app, la visita museale dei giovani visitatori sarà ancora più stimolante e memorabile perché verrà amplificata da un’esperienza digitale di qualità, innovativa e fresca, capace di dialogare con i bambini attraverso gli strumenti per loro più consueti e riconoscibili. Così, tra amuleti, anfore, dipinti e armature, Geronimo guiderà i suoi giovani compagni di avventura alla scoperta della storia dei musei e del loro patrimonio con l’utilizzo della realtà aumentata che trasformerà alcuni pezzi del museo in immagini 3D da osservare, rigirare e ingrandire per carpirne fino al più piccolo dettaglio. “Con il lancio della nostra prima app-game, proseguiamo sulla strada dell’innovazione digitale, già da tempo avviata con progetti di didattica integrata ribadendo l’impegno educativo nei confronti delle nuove generazioni di nativi digitali – ha dichiarato Francesca Bazoli, presidente di Fondazione Brescia Musei. Abbiamo scelto Geronimo Stilton come ambasciatore del nostro patrimonio per lo straordinario ascendente che ha sui più piccoli e per la facilità con cui tutti possono identificarsi con il personaggio». Il progetto - vincitore del bando “Per la cultura” di Fondazione Cariplo per il rilancio delle attività culturali dopo l’emergenza sanitaria - accoglie e sperimenta linguaggi contemporanei con un’applicazione interattiva e ludo-educativa: edutainment e gamification sono i principi ispiratori dell’app, che stimola le piccole visitatrici e i piccoli visitatori ad apprendere attivamente attraverso il linguaggio che meglio conoscono, quello del gioco. “Gli obiettivi sono molteplici – ha affermato Stefano Karadjov, direttore della Fondazione. Oltre alla conservazione e alla custodia del patrimonio, si mira a incoraggiare la precoce e costante educazione al patrimonio, in un percorso di crescita culturale e civile, personale e collettiva, che aiuti a vivere meglio, stimolando fantasia, creatività e conoscenza. A questo scopo contribuiscono i Servizi educativi della Fondazione che, grazie alla loro esperienza, hanno avuto un ruolo fondamentale nella creazione dei contenuti dell’app, nelle scelte artistiche, nell’analisi e nella selezione dei materiali museali».


Nel Museo di Santa Giulia in “Geronimo Stilton alla ricerca del medaglione perduto” i bambini andranno in missione per conto di Geronimo. L’obiettivo sarà trovare un prezioso medaglione custodito nel museo, ma per raggiungerlo occorrerà prima recuperare diversi oggetti, seguendo le impronte del Direttore dell’Eco del Roditore che daranno l’avvio al percorso in museo. Strada facendo smartphone e tablet, moderne lenti di ingrandimento, permetteranno di inquadrare i simboli a forma di formaggio dietro i quali si celano domande e indovinelli, che compariranno automaticamente sullo schermo. Trovate le risposte giuste, superate le sfide e giunti all’ultimo misterioso oggetto, si sarà nominati “scopritori di tesori” e si riceverà in premio un cappello virtuale da “esploratori del tempo”. L’ultimo invito di Geronimo sarà di spostarsi nel Parco archeologico per concludere l’esperienza davanti alla meravigliosa Vittoria Alata, dove la nostra guida d’eccezione svelerà i segreti di questa preziosissima scultura.

L’applicazione, sviluppata in collaborazione con Way Experience, è disponibile gratuitamente per smartphone su AppStore e PlayStore. I percorsi saranno disponibili così sia attraverso i propri device personali, sia utilizzando tablet e cuffie messi a disposizione senza costi aggiuntivi dalla Fondazione Brescia Musei presso le biglietterie delle varie sedi museali (sempre igienizzati prima e dopo ogni utilizzo). L’app è disponibile in lingua italiana, in lingua inglese e con sottotitoli.

Un’altra avventura dal titolo “Geronimo Stilton, un’avventura a colpi di pennello” attende i piccoli bocconcini di grana alla Pinacoteca Tosio Martinengo: un temporale ha appena rovinato il dipinto che Geronimo aveva realizzato per il suo ufficio e toccherà ai bambini, app alla mano, aiutarlo a ritrovare tra i capolavori esposti alla Pinacoteca gli stessi elementi che aveva inserito nel suo quadro. Gioiosa e istruttiva occasione per muoversi tra le sale del museo e ammirare i preziosi dipinti lì custoditi: da San Giorgio e il drago alla Cena in Emmaus, dalla Pala Rovelli del Moretto ai Pitocchi di Giacomo Ceruti, passando per il Ritratto di gentiluomo di Moroni e straordinarie sculture come La notte di Thorvaldsen e il Laocoonte di Ferrari. Quando apparirà sullo schermo una “penna stilografica”, premio per la buona riuscita della ricerca, vorrà dire che il gioco si è concluso con successo! Nel Museo Luigi Marzoli in “Geronimo Stilton una giornata da cavaliere” i bambini faranno un tuffo nel mondo medievale per aiutare Geronimo a trovare tutti i pezzi di un’adeguata armatura per poter partecipare alla giostra dell’anello. Attraversando le sale dell’imponente Mastio visconteo del Castello, tablet alla mano, i bambini, scopriranno quali erano le parti che componevano un’armatura e come era decorata, come vedevano i cavalieri attraverso le piccole aperture dei loro elmi, quali erano le prove che un giovane doveva superare per diventare cavaliere, come era bardato il suo cavallo e tantissime altre curiosità stratopiche. Il percorso si concluderà nella sala delle armature di lusso, dove Geronimo troverà un prestigioso scudo e ogni partecipante potrà decorarne virtualmente uno a suo piacimento.

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Stare insieme, giocare e confrontarsi con gli altri aiuta l’individuo fin dalla più tenera età a formare la propria identità e rafforza il senso di appartenenza a una comunità, anche piccola come un gruppo di amici o una classe. Imparare collettivamente divertendosi, in un luogo privilegiato di incontro con l’arte e con la storia, come è un museo, è proprio l’intento dell’app, che entra anche nelle scuole. Attraverso la LIM, la lavagna interattiva multimediale, sarà possibile accedere a contenuti speciali direttamente nelle aule: un assaggio dell’esperienza che i bambini potranno vivere in presenza dopo mesi di didattica a distanza. Ma le novità non finiscono qui: Geronimo parla anche inglese. Si potrà quindi scegliere la versione dell’app per una lezione stratopica in lingua straniera. «Grazie alla sua capacità di trasmettere in maniera divertente valori positivi e contenuti educativi, da sempre Geronimo Stilton si è fatto portavoce di progetti e realtà culturali nel mondo dei bambini. Rendendoli stimolanti e accoglienti, Geronimo fa in modo che anche i temi più ricchi e complessi diventino interessanti, trasformandosi in un prezioso ponte di condivisione tra il mondo degli adulti e quello dei bambini. Per questo è un mediatore museale ideale e in questo caso la sua missione viene resa ancora più speciale grazie a una app fortemente innovativa e unica nel suo genere» ha dichiarato Claudia Mazzucco, CEO di Atlantyca Entertainment, la società che gestisce i diritti editoriali internazionali nonché quelli di animazione e di licensing per tutto il mondo di Geronimo Stilton.

DA NON PERDERE A NATALE

Biglietti: gratuito per famiglie, 6,50 € a bambino per scuole, comprensivo di guida Noleggio gratuito dei device (tablet) Informazioni su date e orari d’apertura sul sito: www.bresciamusei.com Prenotazioni: 030 2977833 – 834 santagiulia@bresciamusei.com


BRESCIA MOBILITÀ FESTEGGIA 20 ANNI VENT’ANNI DI STORIA DI UN’ECCELLENZA ITALIANA NELLA GESTIONE DELLA MOBILITÀ

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Era il 2001 quando, da una costola di ASM, nasceva Brescia Mobilità con l’intento di spostare in un’azienda dedicata il trasporto pubblico, la metropolitana, i parcheggi e altri servizi correlati di mobilità. Sono trascorsi 20 anni e molte cose sono cambiate, nella nostra città, nella sua conformazione, nei servizi offerti, ma è indubbio che a Brescia sia stato fatto un enorme lavoro per costruire, consolidare, promuovere e far vivere, ogni giorno, un sistema di mobilità integrato che favorisca la sostenibilità, per garantire spazi più vivibili per i cittadini e per dare un contribuito vero e fattivo al tema ambientale. I numeri raccontano infatti una storia di successo: Brescia è al 16° posto nella classifica di Legambiente per offerta di servizio di trasporto pubblico e all’11° posto per il numero di passeggeri. In 20 anni è stata costruita una linea metropolitana, un progetto che ai suoi albori sembrava ambizioso e sproporzionato, e che ha invece dimostrato nella continua crescita di passeggeri di questi anni tutta la sua forza e la sua importanza per Brescia. In parallelo sono stati fatti nascere ed evolvere servizi nuovi: il bike sharing, il car sharing, i parcheggi, e sono stati consolidati quelli già esistenti, sempre con un’attenzione particolare alla tecnologia e all’innovazione e guardando prima di tutto ai bisogni e alle necessità del cliente. È proprio di questi giorni la notizia dell’assegnazione, da parte del Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili, dei fondi (circa 360 ML€ con un finanziamento completo dell’opera) che consentiranno di realizzare la nuova linea di Tram; un grande lavoro pienamente premiato con una conferma molto attesa ed epocale, che rende la storia di questi 20 anni ancora più ricca e intensa e questo compleanno davvero speciale. Una storia, dunque, che merita di essere ripercorsa, condivisa, ricordata a tutti i Bresciani, molti dei quali utilizzano i servizi, forse, incolpevolmente, senza sapere quanto lavoro e quanto impegno vi è dietro. Per festeggiare questo grande traguardo Brescia Mobilità, insieme alle altre società del Gruppo, Brescia Trasporti e Metro Brescia, ha deciso di festeggiare insieme alla città raccontando la vita, i progetti, gli obiettivi futuri del Gruppo attraverso la realizzazione di un video celebrativo. È stato creato, inoltre, anche un logo speciale, che immortala i 20 anni di Brescia Mobilità e che si concretizza in una spilletta realizzata in edizione limitata.

(ph. Matteo Marioli)

Nella foto a sinistra (da sinistra a destra): Flavio Pasotti, Marco Medeghini, Carlo Scarpa, Federico Manzoni, Ezio Cerquaglia

Marco Medeghini, Direttore Generale di Brescia Mobilità

Logo dedicato, video emozionale e speciale TV per festeggiare l’importante traguardo



SARA VITALI

SPONSOR PER PASSIONE

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L’ARENA DEL FUTURO

INAUGURATO IL CIRCUITO “ARENA DEL FUTURO” COSTRUITO DA A35 BREBEMI (PROGETTO IN COLLABORAZIONE CON STELLANTIS , ABB, ELECTREON, FIAMM ENERGY TECHNOLOGY, IVECO, IVECO BUS, MAPEI, PIZZAROTTI, POLITECNICO DI MILANO, PRYSMIAN, TIM, UNIVERSITÀ ROMA TRE, UNIVERSITÀ DI PARMA, VIGILI DEL FUOCO E POLIZIA STRADALE) PER TESTARE SUL CAMPO LA RIVOLUZIONARIA RICARICA ELETTRICA AD INDUZIONE DINAMICA


Dopo anni di intensi ed approfonditi studi “Arena Del Futuro”, il

circuito costruito da A35 Brebemi con la collaborazione di partner internazionali, istituzioni pubbliche e Università, è ora una realtà. I primi test effettuati stanno dimostrando come la transizione ecologica nel mondo della mobilità, passi attraverso la rivoluzionaria ricarica elettrica ad induzione dinamica. È infatti terminata con successo in questi giorni la costruzione e l’implementazione tecnica del circuito della lunghezza di 1.050 metri, alimentato con una potenza elettrica di 1 MW. Da oggi “Arena del Futuro” è pronta per la constatazione sul campo della validità dell’innovativa tecnologia impiegata, i primi veicoli alimentati con questo sistema hanno macinato chilometri di test, con risultati più che incoraggianti. Il sistema DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer), utilizzato dal gruppo di tecnici altamente specializzati appartenenti alle aziende partecipanti al progetto, si sta confermando come il miglior candidato nel dare risposte immediate e concrete alle necessità di decarbonizzazione e sostenibilità ambientale nel settore della mobilità. Una tecnologia e un impiego indirizzato ad anticipare, attuare e velocizzare la transizione ecologica rispondendo alle logiche che il mondo richiede in termini di difesa dell’ambiente.


L’ARENA DEL FUTURO Dopo questo primo periodo ha inizio, da ora, la terza fase della sperimentazione. La prima ha interessato e identificato la miglior tecnologia legata all’elettrificazione stradale disponibile a livello globale, la seconda è stata pianificata per lo sviluppo fisico del circuito. Quella attualmente in corso è determinate e riguarda la verifica delle prestazioni sulle importanti tecnologie adottate. Grazie al DWPT, i veicoli elettrici possono ricaricarsi viaggiando su corsie cablate grazie ad un innovativo sistema di spire posizionate sotto l’asfalto. Questa tecnologia è adattabile a tutti i veicoli dotati di un apposito “ricevente” che trasferisce direttamente l’energia necessaria a far caricare e far viaggiare gli stessi, per un sistema di mobilità a “zero emissioni”. La connettività avanzata mediante tecnologie IOT (Internet of Things) studiate in loco, garantirà la massima sicurezza stradale consentendo alle autostrade

IL CIRCUITO LUNGO 1.050 METRI È SITUATO IN UN’AREA PRIVATA DELL’AUTOSTRADA A35 IN PROSSIMITÀ DELL’USCITA CHIARI OVEST ED È ALIMENTATO CON UNA POTENZA ELETTRICA DI 1 MW

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e alle strade di divenire smart e dialogare con i veicoli che la percorrono. La pavimentazione stradale è stata studiata e realizzata per renderla più durevole senza alterare l’efficienza e l’efficacia della carica induttiva. Inoltre la sperimentazione consentirà ai partner universitari di valutare attentamente i possibili grandi vantaggi ambientali e i benefici economici che deriveranno dalla DWPT e dalla SWPT (o ricarica statica, sperimentata per veicoli fermi o parcheggiati). Questa realizzazione è il primo esempio di innovazione collaborativa per la mobilità a “zero emissioni” di persone e merci, che vede cooperare A35 Brebemi - Aleatica, ABB, Electreon, FIAMM Energy Technology, IVECO, IVECO BUS, Mapei, Pizzarotti, Politecnico di Milano, Prysmian, Stellantis, TIM, Università Roma Tre, Università di Parma,Vigili del Fuoco e Polizia Stradale. Il progetto compie oggi un passo estremamente concreto e importante con “Arena del Futuro” pronta a ospitare le varie fasi di test su questa tecnologia, recentemente inserita dalla prestigiosa rivista TIME come una delle 100 invenzioni più importanti del 2021. “È in Arena del Futuro dove l’accelerazione della rivoluzione per la mobilità verde è già una realtà, utilizzando il sistema dell’induzione dinamica, cioè la

DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer) – ha affermato Francesco Bettoni, Presidente di A35 Brebemi e leader del progetto. I test che stiamo effettuando sul Pilot appositamente allestito nell’area annessa alla Autostrada A35 dimostrano, con risultati concreti, che l’induzione dinamica rappresenterà un grande acceleratore per la transizione verso la mobilità verde. Salutiamo con grande soddisfazione ed orgoglio lo sviluppo del “Progetto ERS - Arena del Futuro”, ringraziando i partner per la grande e fruttuosa collaborazione di altissima tecnologia che, siamo certi, potrà diventare un valido e reale contributo sia alla ripresa e alla crescita economica e sociale del Paese sia all’abbattimento delle sostanze inquinanti e climalteranti a favore di una migliore qualità della vita e dell’ambiente”.


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CAMPIONI DI TOKYO BERETTA HA CELEBRATO I SUOI MEDAGLIATI A TOKYO CON UN EVENTO SPECIALE PRESSO LA PROPRIA SEDE DI GARDONE VAL TROMPIA

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Non si spegne l’eco delle imprese dei tiratori Beretta e con essa nemmeno la riconoscenza per avere dato lustro, ancora una volta alle performance che il fucile più medagliato di tutti i tempi e di tutti i competitor, il DT11, è in grado di esprimere. E così, in una occasione conviviale “made in Brescia”, i migliori, i più forti hanno ricevuto l’applauso della Famiglia Gussalli Beretta: un momento “ammantato” dal Tricolore e culminato con un prestigioso regalo per ciascuno dei medagliati agli ultimi Giochi Olimpici: un orologio personalizzato con incisioni e consegnato da Franco Gussalli Beretta, presidente di Fabbrica d’Armi P. Beretta SpA. Vincent Hancock (oro nello Skeet maschile, USA), Jiří Lipták (oro nel Trap maschile, CZE), Fatima Galvez (oro nel Trap Mixed Team, SPA), Alessandra Perilli (argento nel Trap Mixed Team e bronzo nel Trap femminile, SMR), Diana Bacosi (argento nello Skeet femminile, ITA), Jesper Hansen (argento nello Skeet maschile, DNK), Abdullah Al Rashidi (bronzo nello Skeet maschile, KWT): sette atleti per otto medaglie. A questo momento conviviale era purtroppo assente l’atleta cinese Wei Meng, che ha conquistato il non titolo olimpico per Beretta a Tokyo nello Skeet femminile. La famiglia Beretta non ha voluto dimenticare anche le grandi performance di alcuni dei finalisti, che non hanno conquistato un “metallo”, ma per i quali la riconoscenza non può venire meno: Silvana Stanco (ITA), Tammaro Cassandro (ITA), Jorge Martin Orozco Diaz (MEX), Eric Delaunay (FRA) ed Eetu Kallionen (FIN). “Grazie a tutti voi – ha commentato il Presidente Franco Gussalli Beretta – Se negli occhi abbiamo ancora vivo il ricordo della vostra impresa in Giappone, non possiamo non alzare lo sguardo e prendere già la mira su quello che sarà e che saprete fare per la ormai vicinissima campagna olimpica di Parigi 2024. Beretta sarà sempre al vostro fianco affinché possiate concentrarvi solamente sulla performance: sapremo mettere a vostra disposizione il meglio della nostra tecnologia e della nostra passione. In questo senso – conclude il Presidente – stiamo per lanciare una nuova piattaforma per il tiro che rappresenta la massima sintesi del nostro sapere unito alle vostre straordinarie competenze”. Un applauso speciale è stato riservato anche alle Star Beretta, atleti che hanno dato e daranno ancora lustro internazionale all’Azienda: Andrea Benelli, Chiara Cainero, Giovanni Cernogoraz, Francesco D’Aniello, Mauro De Filippis, Massimo Fabbrizi, Ennio Falco, Marco Innocenti, Giovanni Pellielo e Jessica Rossi.


MEDIOLANUM: FORMAZIONE, TERRITORIO E CONTINUITÀ INCONTRO CONVIVIALE CON GLI ORDINI PROFESSIONALI E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA CHE COLLABORANO CON BANCA MEDIOLANUM DAL 2009

Mercoledì 1 dicembre presso il ristorante La Sosta è andato in scena un incontro tra alcuni autorevoli rappresentanti istituzionali bresciani e Banca Mediolanum, rappresentata dagli Wealth Advisor Alfredo Bulla e Sergio Ronconi che, a partire dal 2009, hanno promosso, organizzato e gestito decine di convegni tra Brescia e provincia con Associazioni di categoria e Ordini Professionali tra cui Confindustria, Confartigianato, Confagricoltura, ATF Federfarma, Ordini dei Commercialisti e Avvocati, Consiglio Notarile di Brescia, Associazione Amici di Palazzo Martinengo, Scopribrescia.

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MEDIOLANUM: FORMAZIONE, TERRITORIO E CONTINUITÀ

All’incontro ha partecipato anche Leopoldo Gasbarro, giornalista di TGCOM24 e Direttore della testata Wall Street Italia. La serata è stata l’occasione utile per ringraziare relativamente al percorso formativo pregresso, fare il punto sul presente e rilanciare progetti comuni per un futuro ancor più all’altezza delle sfide di Imprese e Professionisti, eccellenze di Brescia. Nel corso di questa iniziativa si è ricordata anche la recente scomparsa del Presidente di Banca Mediolanum, Ennio Doris, ed è proprio nel segno di atteggiamento, visione e preparazione che è stato salutato con la frase emblematica “c’è anche domani”, titolo di un suo libro.


© Tassinari Vetta © Fotostudio Rapuzzi

AZIENDA AGRICOLA FRATELLI BERLUCCHI partner della FONDAZIONE BRESCIA MUSEI per supportare la valorizzazione della statua romana della VITTORIA ALATA di brescia In partnership con:

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BCLINIC CHRISTMAS PARTY BCLINIC FESTEGGIA IL NATALE CON SOCI, DIPENDENTI E COLLABORATORI DEL GRUPPO

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Grande festa di Natale per Bclinic martedi 7 dicembre presso il Vita Privè Show Restaurant di Brescia. Un’occasione di incontro, socialità e scambio auguri per soci, dipendenti e collaboratori del gruppo. Erano presenti medici estetici, chirurghi plastici, dentisti, assistenti di studio odontoiatrico, receptionist, direttori sanitari e amministrativi così come tutti i consulenti del gruppo Bclinic. Un momento di ritrovo per una realtà in cui lavorano più di 100 persone, oggi presente con 5 sedi e con imminenti nuove aperture. Un progetto in grande espansione, forte della filosofia di consulenza a 360 gradi per il paziente che è al centro delle attenzioni di ogni singolo medico. Un’ampia gamma di terapie mediche ed odontoiatriche che tutelano il benessere del paziente e della persona a partire dal suo sorriso ma arrivando a tutto il corpo. Oggi potete trovare Bclinic a Sarezzo (BS), a Manerba del Garda (BS), a Lovere (BG), a Montichiari (BS) e a Seriate (BG). Per informazioni e direzioni sanitarie: www.bclinic.it



2 FUOCHI DI PAGLIA di Giorgio Paglia www.fuochidipaglia.it

BUONE FESTE

In nome del politicamente corretto, fino a qualche settimana fa, l’Europa pretendeva che non si dicesse più “Buon Natale”, per non offendere le altrui religioni. Anche il presepe non poteva essere allestito per lo stesso motivo. Gli agnostici hanno sorriso, mentre gli atei se ne sono fregati, ma il 67% degli italiani cattolici (sondaggio Doxa 2019) sono balzati sulla sedia. Non lo hanno fatto solo i nostri connazionali, ma anche molti altri cittadini europei (qui i cattolici sono al 48%) e allora la competente commissione UE ha dovuto fare una repentina marcia indietro. Ormai non c’è da meravigliarsi, perché i tempi sono cambiati e oggi c’è spazio per ogni decisione, anche la più strampalata. Così le opere di falegnameria mentale si fanno largo tra popoli spaventati e tra gente preoccupata da due anni di lotta contro il virus e alle prese con le conseguenti restrizioni imposte. Nella tecnologica modernità, i termini di riferimento stanno cadendo uno dopo l’altro: il Papa non è più infallibile, la politica è inaffidabile, la famiglia è riunita solo grazie ai lock down, la gentilezza è una sconosciuta, i media non dicono la verità e la scienza non si pone più dubbi. È il trionfo della mediocrità e dell’approssimazione.

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Con questi presupposti ognuno pensa a se stesso e non c’è più tempo da perdere, perché, nell’egoismo imperante, tutto si deve ottenere nell’immediatezza. Le risposte non attendono le conferme, perché le successive smentite vengono accettate come normalità. Poi, il primo che arriva, magari urlando, si ritaglia uno spazio nell’opinione pubblica, indipendentemente dalla concretezza e dall’affidabilità di quello che dice: è semplicemente un ciarlatano, ma fa audience. Pensate che un recentissimo sondaggio (Demopolis) ci dice che, a causa delle continue fake news, il 75% degli italiani non crede più alle notizie che circolano sui social. Come noterete, è una società complessa e complicata, dove la vita corre imperterrita in un avanzamento e indietreggiamento continuo. Si fa largo così un periodo molto difficile e anche queste festività sono intrise di tanta incertezza. Il virus ha causato non solo molti problemi economici, con continui aumenti dei prezzi che hanno fatto sobbalzare un’inflazione capace di erodere ferocemente i salari, ma ha provocato anche una serie di problemi psicologici soprattutto nelle nuove generazioni. Negli ultimi due anni il ricorso agli psichiatri ha visto negli adolescenti triplicare il numero. Ma torniamo al Natale che sta arrivando e che correrà via, anche lui, troppo velocemente. Le feste natalizie dovrebbero portare pace e una luce serena nei nostri cuori, ma ciò che scintilla sembrano essere solo le tradizionali luminarie appese per le strade cittadine. Almeno queste sono politicamente corrette! Sono luci artificiali, ma pur sempre luci splendenti. E allora ci si accontenta di quello che si ha, soprattutto con quel poco di salute e di speranza che restano. Il futuro non c’è ancora, ma arriverà di corsa. Nessuno lo conosce, prevederlo oggi è impossibile e perciò blaterarne non serve più. Quindi rapidamente, auguri di Buone Feste a tutti voi. Alla prossima e in alto i cuori leggeri. Anche su Twitter: @Fuochidipaglia


Porta Santa Basilica S. Pietro cm 9x14

Presepe dorato su scatola cm 8x8x8

Metallurgica BUGATTI FILIPPO è un’azienda conosciuta e apprezzata nel mondo, in grado di eseguire qualsiasi tipo di fusione, supportando il cliente in ogni richiesta, ogni esigenza, spaziando dal settore dell’arredo, all’idea regalo, al settore liturgico, passando per la fusione artistica di bronzi e repliche di opere d’arte, di statue, di busti commemorativi in diverse misure, di bronzetti, Vittorie alate, targhe… Alle origini del successo di questa realtà, l’importanza di aver capito quanta attenzione meritano i ‘particolari’, determinati a volte per arricchire un ambiente o per conferirgli un tono insolito e più accogliente. Da oltre mezzo secolo l’azienda vanta una vasta esperienza nel settore della fusione artistica del bronzo, coniugando sapientemente tradizione artigianale all’aggiornamento tecnologico, con serietà, competenza ed entusiasmo.

Art 0768-02 Rinoceronte cm 26x14

Art 0774-02 Busto Leonardo H cm 16

Art 0807-03 Vittoria alata H cm 65/40/27/21/18/12/10

Art 0742-02 San Pietro H cm 20

Campanelle commemorative diversi soggetti cm 6x7

Metallurgica Bugatti Filippo Srl, Via Sorgenti 90 - Lumezzane (BS) - Tel. 030 8922399 - www.bugattifonderie.it


Adriano Baffelli - Giornalista

“Vorrei fosse per tutti un anno illuminato dalla rinascita, con la pandemia sconfitta dalla scienza e dalla responsabilità civica. Un anno nel quale economia e cultura convivano in equilibrio, favorendo l’empatia ed il rispetto reciproco”.

RISI DI R O S NA SORRISI D E IN E N N AT O I AL Z A

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Elisabe tta Del Medico - Imag e Time

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Anna Tripoli - Ch Spa e Presiden ief Financial Officer NTM te Giovani Im prenditori Confindustria

Anna M. Gandolfi - Scuola Bottega Artigiani Brescia

Brescia

“Il Natale pi ù bello della mia vita sa Sono diven rà quello di tata mamm quest’anno… a! Era l’ultim sentirmi real o ta izzata. Ovv iamente le sfi ssello che mancava per tantissime, de sono e sa ma ho coron ranno sempr ato questo so di quest’an e gno e ovviam no sarà tutt ente il Natal o per la fam e iglia

Ogni Natale è stato meraviglioso per me, accanto a mio marito, ai miei figli e poi con le piccole Elisabetta Francesca e Aurora. Da questo Natale nulla sarà più come prima ma la fede nella rinascita ci sosterrà e questo è l’augurio che rivolgo a tutte le famiglie colpite da tragedie.

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sereni lute e a s a i gio sciani ti i bre t u t a uore Cristiana Bossini - RBM ro di c va!”. “Augu a casa nuo n u tà e...

migliore no Che sia n a o im ss e”. che il pro ia di viver mo a tutti renità e gio Capuzzi, se ca “Auguria is u it rzia che ci rest racchi, Ma in tutto e Osvaldo B i, e) ol g li a y og it B p (Fausta dula Pol alini, Ban eg S o n a Adri

Cesare”.

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“Auguro salute per i miei figli e per la mia famiglia. Il Natale più bello della mia vita? Il primo Natale da mamma!”.


Andrea Mainardi - Chef / Imprenditore

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“Il Natale più bello della mia vita è sempre quello passato in famiglia, con l’arrosto variegato della mamma (sono ben 38 anni che me lo prepara!), i tortellini in brodo e il mio panettone, già perché mi sono messo a produrre anche quello! Non può mancare assolutamente la partita a tombola, scacchi e, a Santo Stefano, gran premio sui go-kart, dove cercherò di far partecipare anche mia moglie e mia figlia Michelle. Ciliegina sulla torta di quest’anno il piccolo Cesare che festeggerà questo suo primo Natale con NOI”.

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Gabriele Tracconaglia - Gabriele Acconciature Ezio Ziglian i

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“Auguro a B volerle sempr rescia che i suoi abitan e dei vari co e più bene. Perché il ri ti imparino a sulla stradantesti la rende e ci rendspetto degli spazi qualche aspe giusta, ma bisogna ane migliori. Siamo tto”. cora lavorare su

aselli lleria Tom ie io G i Braccon Eugenio

“Spero in un nuovo anno di normalità e altruismo. Mi auguro possa essere un 2022 sereno e solidale. Un anno felice, da vivere in salute, ricco di soddisfazioni professionali”.

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bendata. su fortuna, è la o it i e posarli m il rsi gli occh ri “Secondo op sc i d uindi bilità”. Le chiedo q o una possi n a it er m quanti

Ilaria Maria Ponti e Lucia Troncatti - Ila Malù

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“Che siamo artefici del nostro destino non è un modo di dire. Ne siamo proprio convinte. Quindi più che alla fortuna chiediamo a noi stesse. E ci chiediamo di provare a trovare sempre soluzioni, di mettere entusiasmo in ciò che facciamo. Di guardare sempre avanti ricordandoci cosa lasciamo dietro di noi. Insomma, non affideremo mai alla fortuna i nostri obiettivi e desideri più grandi. Poi ecco, se capita qualche colpo di…fortuna, non gli volteremo le spalle!”.


Fabio Abbattista - Chef de l’Albereta Relais & Chateaux

“Sarà un anno vivace ed energico, un anno che vorrei fosse per ciascuno di noi di ripresa e nel quale speriamo di poterci lasciare alle spalle questo inesplicabile periodo di pandemia, abbracciando il futuro con una straordinaria speranza”.

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“Chiediamo alla fortuna di accompag te future, di na confermare che stiamo co rci nelle scelcorso di con mpiendo un tinua cresci perta e di antici che dovremo pare le diffi affrontare”. coltà

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Mariuta Low e Alessandra Verza - Farmacia Schiavo

“Auguriamo alla nostra città di tornare quanto prima alla normalità, magari senza smog e di far scoprire a chi la abita e a chi la visita i suoi tesori nascosti!”.

Mario Mari Associazion e Valtrompia cuore

“Augurerei alla città.... maggiore co ragionevolez nsapevolezz za, rispetto, a, solidarietà”.

Sergio, Francesco e Luca Mainetti New Galles Abbigliamento

“Speriamo solo che il 2022 sia un anno ricco di opportunità, ma soprattutto di serenità per tutti”.

oga Sundari Y ti n a h S ffiantini Andrea So

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Stefano Cerdelli - Cerdelli Open Space

“Alla mia città auguro uno splendido 2022, di ripartire con la forza e caparbietà che la contraddistingue!”.


Flavio Bonar di - Pres. Col li dei Longob Strada del V ardi ino e dei Sap ori

“Auguro a tu ed un nuovo tti i miei concittadini, un anno sicura mente migli Natale sereno passato, con or la l’amore per la speranza il S. Natale po e di quello ssa alimenta n os tr a C om u di collaboraz ione per la co nità e rafforzare la volon re struzione de l nostro futu tà ro!”.

Alberto Gipponi - Ristorante Dina

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“Vorrei che il 2022 rappresenti la rinascita e che permetta di ritrovare un senso nuovo di libertà e una nuova forma di abitudine”.

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“Auguro alla città di tornare a vivere con leggerezza e tranquillità, che sia la guida per molte altre nel nostro paese”.

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Massimiliano Spina - Barberia Italiana

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Viviana Bec calossi

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- Consigliere

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Auguro a B rescia e a tu tti i brescian sereno, all’i i un 2022 nsegna dell a salute e de periodo diffi l lavoro, dopo cile, che vogl un ia m tornare a un o lasciarci al a normalità le spalle per che ci merit iamo tutti.

La Brace stronomia a G io s Colo Simone Alessandro Cestaro - Areadocks

ergica ra più en o c n a e er s la città di es essere l’anno del alla mia sa s o p 2 2 0 “Auguro 2 pero che il e viva. S volta”. s a definitiv

Andrea Arca i - Avvocato

“Auguro sen z’altro un 2 022 senza l’ Covid”. incubo

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“Auguro Un nuovo anno di serenità. Dimenticarsi di questo periodo, complicato e condito di odio, tornare ad una normalità ma con la consapevolezza che il nostro pianeta deve essere tutelato”.


NATALE IN VALLE AURINA IL MAGICO NATALE DELLA VALLE AURINA TRA CASCATE DI GHIACCIO ILLUMINATE, CARROZZE TRAINATE DA CAVALLI E PRESEPI IN ESPOSIZIONE

Durante il periodo natalizio l’incontaminata Valle Aurina si tinge di magia. Da non per-

dere la foresta incantata e il sentiero della cascata illuminata a Campo Tures, un’escursione d’altri tempi in carrozza trainata da cavalli e un tuffo tra storia e tradizione al museo dei presepi di Lutago. Per gli amanti della gastronomia, inoltre, un’ottima occasione per scoprire i sapori tradizionali dell’Alto Adige.

Nel punto più a nord d’Italia, dove le cime altoatesine e le Alpi dello Zillertal si in-

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nalzano oltre i 3.000 m tracciando il confine con l’Austria, l’atmosfera si fa magica per accogliere il Natale ormai prossimo: si tratta della Valle Aurina che, in questo periodo dell’anno, è meta ideale per chi ama vivere l’atmosfera Natalizia a 360°.


L’incontaminata regione altoatesina diventa infatti cornice esclusiva dell’Avvento e si prepara con grande fervore all’arrivo delle feste che qui non sono solo sinonimo di panorami mozzafiato ma anche di atmosfere fiabesche e incantate capaci di affascinare sia gli adulti che i bambini.


NATALE IN VALLE AURINA Tra le attrazioni che maggiormente sorprendono i visitatori della Valle nel periodo che

precede Natale c’è la Foresta Incantata vicino a Campo Tures, nella zona delle Cascate di Riva nel Parco Naturale Vedrette di Ries Aurina, tesoro naturale tra i più spettacolari di tutta la regione: lungo il sentiero, illuminato per l’occasione da luci e lanterne, che attraversa il tratto di bosco che precede la prima delle tre cascate, viene allestito con molta cura un mondo magico, silenzioso e ricco di sorprese, avvolto da un’atmosfera così emozionante da scaldare l’anima e non far quasi più sentire il freddo invernale tipico del periodo. Durante la passeggiata i visitatori possono ammirare una mostra di presepi, il museo della lana, degustare un vin brûlé bollente, mangiare biscotti tradizionali e altre prelibatezze locali.

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NATALE IN VALLE AURINA Per chi desidera rendere la visita ancora più magica, la carrozza trainata da cavalli conduce i visitatori dall’inizio del sentiero fino alla prima cascata. Ogni passo è accompagnato da gradevoli canti di Natale, da lanterne che emettono luce calda e fioca, da animali intagliati nel legno che osservano i passanti con curiosa attenzione. Il vero spettacolo, però, si dispiega davanti agli occhi dei visitatori una volta giunti alla prima cascata dove, a rapire l’attenzione di grandi e bambini, si rivela un incantato e scenografico gioco di luci e colori riflessi nel ghiaccio e un suggestivo volto di Cristo scolpito nella roccia. Uno spettacolo mozzafiato davanti al quale non si può fare altro che lasciarsi cullare dalle emozioni. Accoglienza avvolgente anche per i visitatori di Lutago, in Valle Aurina, sce-

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nario privilegiato per gli amanti delle passeggiate nelle vie del paese: qui, i negozi e le attività locali espongono i loro presepi in vetrina o all’aperto e, per chi desidera immergersi in una vera e propria favola, è possibile concedersi un giro in carrozza sia durante le domeniche d’Avvento sia mercoledì 8 dicembre. Per chi desidera vivere il Natale da un punto di vista culturale oltre che emozionale, invece, è consigliata la mostra dei presepi al Museo dei Presepi ‘’Maranatha’’ (dall’aramaico ‘’Venga nostro Signore’’) in cui è esposta la più vasta collezione di tutta Europa. Oltre a un’area espositiva a cielo aperto, in questa struttura si possono ammirare piccoli presepi provenienti da tutto il mondo, alcuni molto antichi, presepi premiati in concorsi internazionali e altri locali. Particolarmente apprezzati il presepe Swarovski, quello napoletano e il presepe a grandezza naturale allestito sotto un suggestivo cielo stellato. Il museo di Lutago è il luogo ideale per chi desidera conoscere la tradizione attraverso le statue lignee realizzate con l’arte tipica dell’intaglio. La Valle Aurina permette anche di prolungare le festività fino alla fine dell’anno: il 31 dicembre, infatti, il sentiero che da Casere, idilliaco paese di fondovalle, porta alla Chiesetta del Santo Spirito viene illuminato da 100 fiaccole che creano uno spettacolo incantevole in mezzo al paesaggio innevato; ottimo modo per dare il via alle celebrazioni per accogliere l’anno nuovo che verrà e salutare quello appena passato.

ORARI FORESTA INCANTATA: I FINESETTIMANA 15:00-19:00


POLITICANDO di Maurizio Maggioni

PAX TIBI

In questo mese di dicembre tutti festeggiano l’arrivo del Redentore, preceduto da feste importanti come L’Immacolata Concezione, Santa Lucia e, per i milanesi, Sant’Ambrogio, che introducono quella più importante per i cristiani, il Natale. Tutti dovremmo sentirci più buoni, più disponibili con il nostro Prossimo. Dovremmo avere il cuore predisposto al Bene, ad accettare con rispetto l’arrivo di tanta gente che fugge dai paesi d’origine soggetti a guerre, carestie, disastri politici. Gente che prende il nome di migranti per un rispetto politicamente corretto, ma che molte volte sono solo clandestini. Persone che attraversano il Canale di Sicilia, la Manica, lo stretto dei Dardanelli, che percorrono a piedi migliaia di chilometri e si ammassano al confine polacco o dei paesi della ex Jugoslavia. Orde di persone, donne bambini, uomini di tutte le età che tentano di raggiungere la meta ambita per trovare una nuova vita. Un po’ come Maria e Giuseppe che cercavano un ricovero per dare alla luce Gesù e che subito dopo si rimisero in marcia per scappare dalle persecuzioni di Erode. Sono passati più di 2000 anni, ma la storia si ripete. Abbiamo l’inconsistenza dei governi mondiali che fanno finta di niente e non programmano la storia futura, diversamente da quello che facevano i romani al tempo. L’Europa non ha introdotto nel suo Statuto la sua cristianità, non ha voluto dire che alle radici della sua formazione culturale e sociale vi è il cristianesimo, la evangelizzazione che per prima è avvenuta da noi e che poi abbiamo esportato, con le diverse religioni, nel mondo intero. Il risultato nefando di tutto ciò è sotto i nostri occhi. Papa Francesco predica l’accoglienza, ma il suo popolo chiede che vi siano regole chiare per coloro che vengono accolti. I Cristiani e i Cattolici, molti di loro, si sentono abbandonati da Lui e dalla sua Chiesa. Egli chiede che l’uomo ricco accolga il povero, pero’ dimentica di dire che chi e’ accolto deve stare alle regole di coloro che li accolgono, regole create nei secoli per poter coordinare una coesistenza, pacifica si dice, tra le diverse origini e provenienze, ma soprattutto tra i diversi credi religiosi.Ciò non avviene, i governi fanno le guerre, sempre per interessi economici, fanno disastri e poi non hanno piani specifici per contrastare ciò che avviene, ineluttabilmente, a crearsi a seguito di quanto detto prima. In poche parole siamo molto approssimativi e giochiamo sia con la vita dei poveri disgraziati che con quelle dei residenti, creando odio ed allarme solo per incapacità. Proviamo ad attuare regole del politicamente corretto inondando i social ed i media di parole parole parole, che tentano di dare nobiltà a pensieri che se anche l’hanno, a poco a poco la distruggono. I francesi spingono i loro migranti oltre Manica, gli inglesi si arrabbiano e li respingono.

I marocchini fanno lo stesso con gli spagnoli, che sparano e li deportano, i greci sono invasi dalle popolazioni che transitano dalla Turchia (uno dei maggiori responsabili del caos curdo-siriano) e costruiscono muri. Così come per gli ucraini, i croati ed ora i polacchi e bielorussi. I vecchi paesi comunisti dell’Est si sentono invasi, spingono le masse verso l’Italia, che poco fa per contrastarli anzi li accoglie, ma soprattutto verso la Polonia. Questo paese che di sofferenze ne ha avute tante, sotto l’impero prussiano prima, dopo l’invasione nazista e la guerra poi, il regime comunista del generale Jarulenski e la sudditanza all’URSS ancora, si indigna per ciò che l’unione europea (minuscola) fa per fronteggiare il fenomeno. Si vedono costretti a difendersi come non avrebbero mai voluto fare, la loro economia ed indipendenza è sotto attacco: masse di gente non cristiana spingono alle loro frontiere, gente che vorrebbe transitare per raggiungere la Germania, che non li vuole, e che percio’ si fermeranno da loro minando quella società che negli ultimi trent’anni ha attuato un radicale cambiamento sociale ed economico, assaporando per la prima volta la democrazia reale, nel bene e nel male.. Perchè permettere tutto ciò e non intervenire alle radici del problema? Qui Prodest direbbero i latini? Tutto ciò che diceva Papa Giovanni Paolo II si sta avverando. L’islam sta conquistando i territori ambiti da sempre. Potremmo e dovremmo anche chiederci perchè non sono i cristiani dei paesi poveri che vogliono raggiungere la meta ambita da tutti. Dovremmo chiederci perchè non vanno verso la Cina che per molti decenni ha approfittato dei loro territori e delle loro economie. Un motivo vi sara’ pure o no? Certo che se gli USA continuano nella politica di Obama e della sua inconsistenza, se la Francia pensa che tenere l’Africa legata al suo franco africano di memoria coloniale, se la Russia vuole usare le ex colonie europee come trampolino di lancio alla supremazia politica nel mondo, allora dobbiamo accettare ciò che sta succedendo e vedere piano piano ridimensionata la libertà del Vecchio Mondo. Quel mondo, dicevamo ambito da tutti, che non siamo in grado di difendere perchè la nuova globalizzazione impone che vi sia la trasmigrazione di coloro che, con la fertilità demografica conquisteranno democraticamente il potere. Ciò potrebbe essere anche corretto, solo se avvenisse nel rispetto delle regole. La storia e l’evoluzione dei popoli non si possono arrestare con la violenza, ma la si deve coordinare ed indirizzare. Purtroppo viviamo di rimorsi di responsabilità, chiediamo scusa per tutto, per le guerre, per la cristianizzazione, per la schiavitù, per i deicidi (qualunque dei fossero), insomma vogliamo rinnegare il passato senza costruire il futuro. Insegniamo ai giovani che tutto ciò che è precedentemente accaduto è stato un errore, ma non insegniamo loro la storia, cioè perchè ciò è potuto o dovuto accadere.. Manca una Yalta due, mancano i grandi uomini che abbiano visione del futuro, che abbiano un sogno. Certo è che se abbiamo una Commissione Europea che rinnega il Natale e i nomi cristiani per rispetto di altre religioni, un Biden che non capisce cosa succede nel mondo, una Cina che ha sbagliato i suoi calcoli ed ora ci porterà con sè nel suo disastro economico, dopo quello sanitario che stiamo vivendo da due anni, allora siamo veramente destinati al declino. Abbiamo bisogno di un Redentore che con le sue sofferenze e le sue parabole, nuove, ci possa indicare la via della coesistenza, della pace, della volontà di cambiare questo mondo ormai grasso ed obsoleto. Si perchè i Romani si persero per strada una volta sazi di tutto ciò che avevano e si corruppero ancora più di quanto lo fossero. Gli imperi cadono quando non credono più a nulla ed i monarchi non capiscono i cambiamenti in addivenire e delegano. Noi, uomini di oggi, amiamo Amazon ma non Gesù, conosciamo la storia grazie alle fotografie di Instagram, ma non abbiamo didascalie su cui e con cui discutere. Amiamo i Ferragnez (non li volevo citare ma mi tocca) ma non sappiamo nulla di Voltaire. Abbiamo i trasgender, i fluidi, gli asterischi vari, ma non ci ricordiamo dei filosofi greci e del loro modo di vivere la sessualità ed il loro pensieri e che tutto ciò è sempre esistito Non sappiamo e non ricordiamo che proprio i ragazzi di pochi decenni fa, i nostri nonni di oggi, hanno lottato per una rivoluzione pacifica e di idee che ha permesso a tutti di vivere meglio; così facendo vivremo, invece sempre peggio. Cosa abbiamo sbagliato per meritarci oggi tutto questo? Perche’ abbiamo permesso l’obnubilamento del pensiero ? Pace a te, pace a voi, uomini di buona volontà crediamo nel bene, rispettiamo la nostra cultura e auguriamo un Buon e Santo Natale a tutti coloro che vengono in segno di Pace e Fratellanza..


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CHAMPAGNE DAMPIERRE NONOSTANTE LA PANDEMIA

UN ANNO DA PROTAGONISTA

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Mario Christian Zanardi, Chargé d’Affaires Dampierre pour l’Italie.

Incontriamo il dott. Mario Christian Zanardi, Chargé d’Affaires Dampierre pour l’Italie, chiedendogli le ultime notizie sulla prestigiosa Maison de Champagne. Dott. Zanardi, è un altro anno travagliato che si sta chiudendo. Quali sono le Sue riflessioni? “Il 2021 ha rappresentato per la nostra Maison una nuova sfida nell’affrontare il difficile momento con la nostra clientela. Abbiamo sostenuto con ogni mezzo tutti i nostri Ambasciatori (mantenendo addirittura il listino del 2019) e posso dire che siamo stati ampiamente ripagati con la loro fedele amicizia. A ciascuno di loro va la nostra stima ed i nostri più sinceri auguri. Ma l’anno 2021 non è stato solo una sfida ma anche una stagione ricca di successi. Ad inizio anno, la storica Guida dei sommelier francesi “Gault & Millau” consegnava il suo famoso “Coup de Cœur” al nostro Prestige de Dampierre 2004. Ecco il verdetto entusiasta della severa giuria: Nella logica della Maison, la

presentazione di questa cuvée è particolarmente curata, tanto per l’etichetta quanto per la chiusura vecchio stile in corda di canapa. Dopo aver trascorso 15 anni sui lieviti, il vino si anima con una ricca effervescenza. La fragranza complessa si esprime con note di frutta bianca cotta, vanigliata e una delicata mineralità. Al palato, il vino è fresco, sottile, setoso, leggermente sapido. Une véritable merveille! Coup de Coeur! Quali sono le peculiarità di questa cuvée premiata? “Nel 2004, gli Chardonnay della stupenda Côte des Blancs sono stati impressionanti ed i Grands Crus di Cramant, Oger e Le Mesnil-sur-Oger offrono un millesimo di assoluta ricchezza. L’assenza, in gran parte della cuvée, di fermentation malolactique e un dosaggio molto limitato, hanno creato uno Champagne minerale e leggermente speziato. Il perlage è cremoso ed il finale persistente sul miele e le mandorle tostate.


Ovviamente, per un simile Cru, nelle cantine dei Comtes de Dampierre, si è riscoperto il costoso ficelage. Ogni bottiglia è tappata a mano con una gabbietta di canapa impeciata. Lavoro artigianale di precisione, il ficelage tradizionale, senza alcun nodo, rispetta una Ordonnance Royale del 1735 ed è la firma autentica della nostra Maison. Chi si avvicina a Dampierre sa di scegliere una storia antica, una famiglia, il suo terroir e le sue bollicine di grande preziosità!”. Un anno positivo dunque. Ma l’Italia? “Ormai, in Italia, il nostro Champagne ha sposato gli indirizzi più raffinati del mondo eno-gastronomico e per questo vogliamo sempre proporre agli amatori cuvée autentiche ed esclusive. La nostra Grande Cuvée de Vertus, per esempio, matura sui lieviti cinque anni e viene proposta, soltanto in Italia, à dosage nature… Ed è questo Blanc de Blancs Premier Cru che viene servito in aperitivo agli ospiti dell’Osteria degli Assonica, a Sorisole. Infatti, l’ultima nostra Ambassade Dampierre è l’osteria dei fratelli Manzoni, appena stellati dalla Guida Michelin.” Quali sono i criteri della Maison Dampierre nella scelta delle sue Ambasciate? “Le Ambasciate Dampierre sono sempre scelte con cura: oltre alla simpatia, all’esclusività e alle peculiarità del locale, ricerchiamo soprattutto l’amore per lo Champagne. Lo Champagne è arte di vita, emozione, musica interiore e vogliamo che i nostri Ambasciatori siano capaci di condividere con i loro ospiti questi sentimenti. Grazie a Dio, la provincia di Bergamo è ricca di professionisti che sanno valorizzare lo Champagne Dampierre. Oltre ai prestigiosi stellati Michelin, penso ai bistrò caratteristici come Sapori di Vini (Ambassade Historique), l’Osteria Mille Storie & Sapori (Ambassade de l’Année) o ancora Il Cortiletto nella Bergamo pedonale… Perciò tutti i nostri amici potranno affrontare le prossime festività con gioia e serenità, sapendo dove poter degustare Dampierre. Perché... non è Festa se non è Dampierre!”.

L’ULTIMA NOSTRA AMBASSADE DAMPIERRE È L’OSTERIA DEI FRATELLI MANZONI, APPENA STELLATI DALLA GUIDA MICHELIN.”

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MARIO CHRISTIAN ZANARDI CHARGÉ D’AFFAIRES DAMPIERRE POUR L’ITALIE


Prestige de Dampierre 2004… LE JOYAU DÉDIÉ À NOS AMBASSADES EN ITALIE L’AMBASSADE DAMPIERRE DE L’ANNÉE 2022 Osteria Mille Storie & Sapori (Bergamo) L’AMBASSADE DAMPIERRE HISTORIQUE DE L’ANNÉE 2022 Sapori di Vini (Orio al Serio)

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LES PRESTIGIEUX RELAIS & CHÂTEAUX ET LES ÉLUS DU GUIDE MICHELIN Da Vittorio (Brusaporto) Aimo & Nadia (Milano) Don Alfonso 1890 (S. Agata sui due Golfi) Casual Ristorante (Bergamo Alta) Osteria degli Assonica (Sorisole) Il Saraceno (Cavernago) I Castagni (Vigevano) La Lanterna Verde (Villa di Chiavenna) L’Albergo della Posta (Montespluga) La Locanda di Pietracupa (Val di Pesa) Hotel Tambò (Campodolcino) Al Tramezzo (Parma) La Valle (Trofarello) Il Priore (Cazzago San Martino) LES BISTROTS ŒNOTHÈQUES Il Cortiletto (Bergamo) Domus (Bergamo) Wine Bar Savoy (Bergamo) Il Caffè di via Paglia (Bergamo) Reflexo (Urgnano) Giò (Seriate) Le Iris (Bergamo) Caffetteria del Bosco (Bergamo) LES ENTREPRISES Italianoptic (Curno) Acem (Grassobbio) 4 Emme Italia (Bergamo) Sitfa Spa (Moncalieri) Rossini della Quercia Spa (Costa Masnaga)

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Lancio Huracán STO

LAMBORGHINI BERGAMO BONALDI GRUPPO EUROCAR

2021 HIGHLIGHTS

Primi in Europa a consegnare la incredibile Sian Roadster

Raduno Lambo, tra Toscana e Liguria di tre giorni con 16 equipaggi, partiti dallo Showroom di Orio al Serio, per arrivare al molo 53 di The Italian Sea Group a Marina di Carrara, per una prova dello yacht Lamborghini Tecnomar 63 Adesione al movimento di beneficienza a tutela della salute maschile


LANCIO HURACÁN STO

Dalla pista alla strada: la nuova Lamborghini Huracán STO L’essenza pura dell’abilità di Squadra Corse nel motorsport, ispirata alle vetture da corsa Huracán Super Trofeo EVO e GT3 EVO, in una supersportiva omologata per l’uso stradale L’esclusiva soluzione leggera di Lamborghini, unita ad un’aerodinamica superiore e all’ingegneria di un’auto da corsa, genera la più autentica emozione di guida, ogni volta. Una potenza di 640 CV (470 kW), 565 Nm di coppia a 6500 giri/min, un rapporto peso/potenza di 2,09 kg/CV, accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,0 secondi, spazio di frenata da 100 km/h a 0 in 30,0 metri, da 200 km/h a 0 in 110,0 metri, con il ritmo dinamico e la manovrabilità per battere ogni record in pista

Consegnata

PRIMI A CONSEGNARE LA SIÀN ROADSTER

da Lamborghini Milano, la prima Sián Roadster sul territorio nazionale. Scelta da un cliente italiano, questa rara supersportiva open-top ibrida in edizione limitata, del valore di oltre tre milioni di euro, è una dei 19 esemplari prodotti tutti venduti.

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E sterni scintillanti Blu Aegir, interni in pelle ed alcantara di color Nero Ade, Bianco Leda e Oro Electrum, lo stesso delle cuciture interne. Un mix cromatico di grande effetto ed eleganza, scelto dal cliente affiancato dal reparto Ad Personam che si occupa della personalizzazione dei colori e degli interni dell’auto fin nei minimi dettagli. La Sián Roadster è la supersportiva sviluppata da Automobili Lamborghini connubio di design e tecnologie ibride rivoluzionarie in grado di offrire prestazioni senza paragoni, in linea con la tradizione Lamborghini. Una vettura che vanta uno dei cockpit open-top più spettacolari di sempre, un sound inimitabile del V12 Lamborghini più potente di tutti i tempi e tecnologie innovative che preannunciano il viaggio verso l’ibridizzazione.“Una vera soddisfazione – dichiara Michele Brusa, General manager Lamborghini Milano – consegnare questa vettura straordinaria, unita al grande orgoglio di saperla viaggiare sulle strade del nostro Paese, l’Italia. La Sián Roadster racchiude in sé tutta l’essenza di Lamborghini, sintesi perfetta tra design emozionante e prestazioni straordinarie, oltre che simbolo delle principali tecnologie del futuro, come l’innovativa propulsione ibrida. Questa vettura è un vero gioiello, uno scrigno di bellezza e tecnologia con cui proiettarsi verso il domani.”


EVENTO IN PISTA: In occasione del Mimo (Milano Monza Open-Air Motor Show) Lamborghini Bergamo e Lamborghini Milano hanno organizzato un pomeriggio in pista con i clienti, riservando uno slot di guida esclusivo solo per loro, per consentirgli di sfruttare al meglio le potenzialità delle loro meravigliose “Lambo” scatenando tutta la potenza di cui dispongono senza limiti.


RADUNO LAMBO

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Raduno

itinerante di tre giorni organizzato da Lamborghini Bergamo e Lamborghini Milano alla volta della Toscana e della Liguria con 16 equipaggi, partiti dalla sede di Orio al Serio. Prima tappa fissata a The Italian Sea Group di Marina di Carrara, per una prova riservata ed esclusiva del Lamborghini Tecnomar 63.

Tecnomar for Lamborghini non è semplicemente un esercizio di stile e design, ma rappresenta l’avanguardia delle luxury speed boat. Ispirati dalle performance delle super sports car Lamborghini, due sono gli elementi innovativi alla base del suo concept progettuale: la velocità e la leggerezza dinamica. Il tour è proseguito attraverso i panorami bellissimi delle colline e dei borghi toscani senza tralasciare un passaggio alla scoperta della Val d’Orcia, per terminare in una lotta serrata contro il clima piovoso, bomba d’acqua compresa, fino a Portofino, meta finale.


MOVEMBER: Lamborghini Bergamo insieme ad Automobili Lamborghini

ha aderito al movimento che si occupa della raccolta fondi per la ricerca a tutela della salute maschile, con una iniziativa che ha visto il ritrovo dei clienti in concessionaria Lamborghini a Milano per apporre i simbolici baffi sui musetti delle vetture prima di partire per un mini raduno. Una colazione tutti insieme prima della partenza e poi via per un tour panoramico alla volta del Monferrato con arrivo a Casa Martini per il pranzo conviviale a cui è seguita una visita allo stabilimento e ai musei. La giornata non poteva che finire con una simpatica gara di cocktail, con tanto di giuria che ha decretato quello più buono.

Lamborghini Bergamo Via Piemonte, 12, Località del Cucco, Azzano San Paolo BG Tel. 035 459 6239 Lamborghini Milano Viale Renato Serra, 61, 20149 Milano Tel. 02 4979 0951



Bergamo, in Via Furietti, 15 (zona Malpensata), Curno, Via Trento 24/26 (Longuelo)

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IL NUOVO GRAND HOTEL DI BERGAMO Un’architettura

sobria, elegante senza tempo. Di certo l’Hotel Life Source, sorto in via Briantea, firmato dall’arch. Leonardo Togni, realizzato da COSPE costruzioni di San Paolo d’Argon, rappresenta qualcosa di assolutamente unico e nuovo nel panorama cittadino. Era atteso già dal 2015, l’anno dell’expo di Milano ma, lungaggini di vario genere, ne hanno rallentato il cammino e, solo alla fine della scorsa estate, ha preso vita... e che vita. Rimosse le barriere che ne hanno celato la costruzione, adesso il solido di vetro e acciaio, si staglia alla periferia sud ovest di Bergamo in tutta la sua maestosa linea blu, contraltare alla moderna fisionomia dell’Ospedale poco distante.

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L’edificio è stato progettato secondo i canoni attuali del risparmio energetico e della sostenibilità degli intervento, aspetti questi curati dall’ ing. Casale. Le murature esterne ed i serramenti garantiranno il miglior rapporto di trasmittanza delle strutture. L’isolamento acustico è stato pensato per contenere i livelli sonori attraverso l’utilizzo di sistemi passivi efficienti. Grazie a Fulvio Bettinelli, incaricato nella progettazione delle stratigrafie murarie e dell’involucro esterno, abbiamo ottenuto un isolamento acustico di livello elevato tra le camere si è raggiunto 57 dB mentre l’isolamento di facciata 49,0 dB.


ACQUA

FONTE

DI VITA

Arch. Leonardo Togni progetto e direzioni lavori architettonica Ing. Saverio Valicenti progetto e direzione lavori strutture Ing. Antonino Casale progetto e direzione lavori impianti meccanici ed elettrici Geom. Carlo Angiolini coordinamento tecnico e sicurezza

GLI SPAZI APERTI Particolare cura e attenzione è stata dedicata alla soluzione degli spazi aperti, sia privati che di uso pubblico (parcheggio), valutati sul piano progettuale con soluzione di continuità. L’ambiente circostante rappresenta il valore aggiunto al “bell’oggetto” rappresentato dall’edificio.

L’edificio è caratterizzato da una ridotta impronta al suolo avente la forma di una T e questo ha consentito di dare, a quasi tutte le camere, un affaccio sulle colline di Città Alta e della Benaglia con una vista indimenticabile ad ogni ora del giorno. Inutile dire che questo deve essere stato il primo concetto acquisito dal progettista l’arch. Leonardo Togni che si è ispirato a criteri contemporanei anche nella scelta dei materiali privilegiando facciate continue in vetro abbinando sui tre fianchi opachi lastre in gres porcellanato. Molto utilizzate le lamiere in corten, attuali per la loro particolare cromia, sia per la terrazza in copertura, sia per la cinta di fronte all’ingresso. Nel complesso i tre materiali principali ben si integrano tra loro e sottolineano un’architettura sobria, elegante, senza tempo. La presenza di acqua nell’immediato sottosuolo ha posto di fronte a progettisti e costruttori quesiti non indifferenti per isolare le fondamenta dalla falda ma che hanno anche dato l’opportunità di realizzare le fontane, di grande impatto scenografico, che fanno da cornice all’edificio. Ed è stata questa la presenza di un elemento naturale così prezioso a suggerire anche il nome dell’Hotel Life Source, appunto fonte di vita.


Entrati nella hall la vista viene catturata dalla scala elicoidale che collega i quattro piani pubblici, ancorata in tre soli punti, praticamente sospesa e fasciata una barriera trasparente in cristallo.

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Il linguaggio compositivo evidenzia il punto d’incontro fra gli elementi verticali (i fronti) e gli elementi orizzontali e lo sbalzo che definisce l’ingresso alla struttura ricettiva. La ricerca della contemporaneità compositiva nell’insieme e il rigore formale nel trattamento delle superfici esterne la “pelle”, restituisce all’osservatore una sensazione di modernità evitando le soluzioni dalla durata effimera e altamente suscettibili di “appassimento prematuro” delle scelte architettoniche. L’ hotel ha all’interno diverse funzioni: un ristorante, unbistrot, una vasca riabilitativa, una spa, una terrazza panoramica di circa 1000 mq, servizi di cura alla persona, una Day Surgery per una superficie di oltre 7 mila mq di cui una buona parte realizzata al piano interrato per contenere l’impatto esterno dell’involucro architettonico.

Il progetto è stato pensato nel pieno rispetto della normativa vigente in tema di superamento della barriere architettoniche, la struttura difatti risulta pienamente accessibile anche alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, abbiamo realizzato al secondo piano 8 camere attrezzate per persone con disabilità anche sensoriale.

ACQUA

FONTE

DI VITA

Al piano terra trovano spazio la reception, la hall, il ristorante per 90 coperti, il bar e una grande sala meeting e fanno da supporto alle funzioni ricettive dei piani superiori. Grazie all’altezza di circa 6 metri del piano terra è stato possibile realizzare un piano ammezzato utilizzato in parte come sala colazione e in parte come meeting point


Al primo piano, dedicato alla funzione ricettiva alberghiera con 26 camere doppie, trovano spazio anche una sala conferenze ed un business center. Al secondo piano sono state inserite e attrezzate 8 camere tra cui due suite per persone con disabilità anche sensoriale. Al secondo, terzo e quarto piano sono state realizzate 102 camere doppie tutte dotate di bagno esclusivo. 34 per ogni piano con 2 suite e 6 appartamenti dotati di angolo cottura, soggiorno e camera da letto.

NELLO STUDIO DELLA DISPOSIZIONE INTERNA DEGLI SPAZI DESTINATI A CAMERE D’ALBERGO, SI È TENUTO CONTO SOPRATTUTTO DELLA FUNZIONALITÀ E RAZIONALITÀ DEGLI AMBIENTI PRIVILEGIANDO UNA DISTRIBUZIONE DELLE CAMERE AI VARI PIANI “A PETTINE” CON UN CORRIDOIO CENTRALE E CAMERE AI LATI.

Al piano interrato, considerata la vicinanza dell’ospedale, si è optato per un servizio di supporto alla struttura ospedaliera, ubicando a questo piano alcuni studi medici, spazi per la riabilitazione e il benessere. È in corso di realizzazione una Day Surgery che sarà operativa entro fine anno dotata di sala operatoria per piccoli interventi chirurgici. L’area è anche attrezzata con palestra, e vasca riabilitativa. Sempre al primo interrato trovano posto 44 posti auto coperti a disposizione dei clienti dell’hotel. Mentre a piano terra sempre di pertinenza dell’hotel si trovano 80 posti auto.

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LIFE SOURCE Bergamo Via Briantea, 5 E-mail: info@lifesource.it Telefono: +39 035 05 26 169


MUDEC PHOTO ospita TVBOY. LA MOSTRA Fino al 9 gennaio 2022 A cura di Nicolas Ballario Il suo nome d’arte è TVBOY. L’artista Salvatore Benintende è a livello internazionale uno degli esponenti principali del movimento Street Art di matrice Neo Pop ed è uno degli artisti più riconoscibili della sua generazione. Le sue opere sono esposte in diversi Paesi, dalla strada alle mostre museali, al PAC Milano, MDM Museum oltre che in numerose gallerie di Roma, Barcellona, Monaco, Copenaghen, Berlino, Londa, LA, Miami, da solo o al fianco di grandi nomi come Warhol, Lichtenstein, Haring, Basquiat. Ora Mudec Photo lo ospita per la prima volta a Milano in una personale che svela al visitatore l’occhio ironico e satirico, ma sempre attento alla riflessione, con cui TVBOY reinterpreta i vari trend seguiti dalla società moderna. “TVBOY. La mostra” racconta - attraverso più di 70 tele - il percorso di questo prolifico artista, soffermandosi sulle sue principali tematiche: l’amore, il potere, gli eroi, la storia dell’arte. La mostra, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano-Cultura, è a cura di Nicolas Ballario, giornalista esperto di arte contemporanea, ed è realizzata in collaborazione con Studio TVBOY.

TVBOY E IL MUDEC. DALLA PERFORMANCE ALLA MOSTRA La collaborazione tra il Mudec e l’artista è stata – come spesso accade in questi casi con artisti ‘disruptive’ nei confronti della società e delle istituzioni – assolutamente casuale. In occasione della mostra del Mudec dedicata a Banksy nel 2018 “A Visual Protest. The Art of Banksy” (21 novembre 2018 – 14 aprile 2019), TVBOY realizzò nottetempo un primo murale di protesta sul muro di cinta del museo, in via Tortona 56. Il murale rappresenta (è ancora oggi visibile) uno street artist incappucciato, ritratto di spalle, che gioca sull’ambiguità Official/Un-official, riferendosi alla mostra non ufficiale di Banksy che si svolgeva all’interno delle sale del museo. Dallo “scontro” è nato un dialogo interessante, che al contrario ha visto lavorare il Museo delle Culture e TVBOY insieme, per un progetto molto ambizioso all’interno del distretto Tortona. Lungi, infatti, dall’affossare o far cadere la provocazione dell’artista, il Comune di Milano e il Mudec colsero l’occasione spontanea invitando TVBOY a replicare l’opera durante una performance pubblica in Museo realizzando una serie di opere successivamente vendute, il cui ricavato finanziò il progetto “Un muro che unisce”, in collaborazione con Municipio 6, per la realizzazione di due gallerie a cielo aperto dedicate a Guido Crepax e successivamente a Diabolik nei pressi della chiesa di San Cristoforo. Un regalo alla città di Milano, che sempre più negli ultimi anni sta vivendo un momento magico ed estremamente prolifico nell’ambito della Street Art.


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In questo fermento il Museo delle Culture gioca dal 2018 un ruolo da protagonista, portando avanti da anni un progetto di analisi dei nuovi linguaggi artistici, un osservatorio super partes sul mondo della street art in tutte le sue forme.

LA MOSTRA

Tvboy è un artista contemporaneo - come lui si definisce - poliedrico, provocatore, che racconta le mille realtà e fenomeni sociali di questa nostra contemporaneità attraverso il linguaggio universale e inconfondibile delle sue opere, diventate ormai icone riconosciute a livello internazionale.“Quando mi chiedono che lavoro faccio, sai che cosa rispondo? – spiega TVBOY in un’intervista a Nicolas Ballario, curatore della mostra - L’artista contemporaneo.


Spesso gli artisti si imbarazzano a dire una cosa del genere, ma io rispondo così senza remore, perché faccio l’artista e sono vivo. E l’arte deve parlare della contemporaneità e la contemporaneità è anche la politica. Perché negarlo? – prosegue TVBOY - Al giorno d’oggi, non si può non parlare di certi temi e personaggi. L’arte ha la funzione di narrare il presente. Non mi sento un artista politico, come ti dicevo, ma sto attento a quello che succede. E se una questione mi tocca, la sento mia e ne parlo”. Sono quattro i grandi temi affrontati nell’arte di TVBOY: Baci, Arte, Potere, Eroi, e nella mostra si traducono in percorsi tematici. Il primo nucleo è dedicato ai baci, che hanno reso famoso TVBOY nel mondo e che rappresentano per l’artista il gesto più intimo e romantico, ma anche il “dialogo” per eccellenza, ovviamente nell’accezione ironica che caratterizza le sue opere. Si prosegue con il nucleo dedicato al potere, con la visione assolutamente ‘iconica’ e statica che caratterizza i potenti rappresentati da TVBOY. La terza sezione rappresenta forse la più significativa nella produzione di TVBOY, quella dedicata alla storia dell’arte. Il percorso si conclude con la sezione dedicata agli eroi personali dell’artista. Ma le sezioni e le categorie non si addicono a TVBOY, come spiega Nicolas Ballario nella mostra. TVBOY “incarna perfettamente la nostra contemporaneità, perché abbatte i confini tra discipline e ci spinge verso l’abbandono di una sterile visione del mondo per categorie, sia per le tecniche o gli strumenti che usa, sia per i contenuti che affronta, parlandoci di razzismo, discriminazione, ambiente, clima, cinema, sport, religione, violenza, sesso, morte, immigrazione, amore, amicizia, potere, eroi, arte. La sua forza – continua Ballario - è la produzione continua, esagerata, famelica. TVBOY ambisce a diventare un’enciclopedia per immagini della società contemporanea.” Nella mostra, dunque, il percorso è un non-percorso, un racconto ai visitatori fatto anche attraverso gli occhi e la penna del fotografo Oliviero Toscani — uno dei punti di riferimento di TVBOY — che interpreta la visione dello street artist sul tema del Potere, di Beppe Sala, suo grande estimatore che commenta la tematica legata all’amore e ai Baci, e del Capitano di Open Arms Marc Reig Creus, con il quale TVBOY ha realizzato un importante progetto e che commenta il tema degli Eroi. Il volume “TVBOY” che accompagna la mostra è edito da 24 ORE Cultura ed è in vendita presso il bookshop della mostra, in tutte le librerie e online. MUDEC – Museo delle Culture di Milano (Via Tortona, 56) Fino al 9 Gennaio 2022 ORARI Lun 14.30 -19.30 | Mar, Mer,Ven, Dom 9.30 - 19.30 | Gio, Sab 09.30-22.30 Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura. INGRESSO LIBERO INFOLINE: Tel. 02/54917 (lun-ven 10.00-17.00) www.mudec.it c.museoculture@comune.milano.it Per conoscere gli orari di visita aggiornati, le modalità di ingresso in mostra e i protocolli di sicurezza usati all’interno del museo per il controllo e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 controllare sempre sul sito mudec.it | info@mudec.it


CARO BABBO NATALE, PORTAMI LA NUOVA DAYTONA....

NUOVA ICONA ROSSA

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Testo – Ross Brown Le Finali Mondiali, che ospitano sul Circuito del Mugello, tra le colline toscane, alcuni dei purosangue più estremi mai prodotti da Ferrari, sono sempre uno spettacolo mozzafiato. Questo fine settimana l’evento ha fatto da cornice al lancio della Ferrari Daytona SP3, una Targa in edizione limitata che, nonostante sia appena uscita dai cancelli di Maranello, vanta un solidissimo pedigree sportivo risalente agli anni d’oro delle corse Ferrari, gli anni ’60. Gli specchietti retrovisori si trovano in posizione avanzata rispetto alle porte ad apertura alare, Il paraurti presenta una griglia centrale generosa, incorniciata da due piloni su cui spiccano lame orizzontali delimitate dal bordo esterno del paraurti Il motore centrale della Ferrari Daytona SP3 sembra nato per la pista. Il propulsore V12 aspirato da 6,5 litri che si trova proprio dietro la testa del guidatore è il più potente motore a combustione interna mai costruito da Ferrari: eroga una potenza impressionante di 840 cv, in grado di catapultare l’auto da zero a 100 km/h in 2,85 secondi e da zero a 200 km/h in 7,4 secondi. La velocità massima? 340 chilometri all’ora. La Ferrari Daytona SP3 è la seconda nata della Serie Icona, un programma progettato per celebrare la storia di Ferrari reinterpretando lo stile senza tempo delle auto più iconiche del marchio in chiave radicalmente moderna, utilizzando i materiali e le tecnologie più innovative attualmente disponibili. I parafanghi levigati a doppia cresta rimandano alla plasticità di altre Ferrari Sport Prototipi; l’interfaccia uomo-macchina (HMI) del volante; una serie di lame orizzontali completa la struttura del posteriore; i sedili sono integrati nel telaio, come quelli di un’auto da corsa monoposto Le Monza SP1 e SP2 sono state le prime espressioni del programma nel 2018, ma mentre queste vetture richiamano le seducenti immagini delle barchette Ferrari degli anni ’50, la nuova Ferrari Daytona SP3 attinge allo spirito delle Sport Prototipi degli anni ’60, un decennio considerato l’epoca d’oro delle corse a ruote coperte e un punto di riferimento intramontabile per generazioni di ingegneri e designer.


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Sebbene siano diverse le Ferrari iconiche ad aver influenzato il design della Ferrari Daytona SP3, ad esempio la 350 Can Am e la 512, è probabilmente la 330 P3 a poter rivendicare il ruolo di principale fonte di ispirazione, non solo in termini di design ma anche del nome stesso. L’abitacolo compatto e affusolato crea sul posteriore, insieme ai parafanghi, una schiena possente su cui si trova un elemento dorsale ispirato alla 330 P4 La targhetta “Ferrari Daytona SP3” è un omaggio all’ormai leggendaria vittoria del 1967 alla 24 Ore di Daytona, quando Ferrari mise a segno una delle imprese più spettacolari della sua storia agonistica con tre Cavallini rampanti che tagliarono il traguardo quasi fianco a fianco conquistando una storica tripletta in casa della Ford. Al primo posto una 330 P3/P4, al secondo una 330 P4 e al terzo una 412 P. È questo pedigree sportivo che unito alle numerose innovazioni tecnologiche di Ferrari rende la nuova Ferrari Daytona SP3 un’aggiunta valida e preziosa alla serie Icona.


NUOVA ICONA ROSSA


GIULIA PERI SOPRANO GREGORIO NARDI PIANOFORTE IL CANTO DI LILÌT

COMPOSITRICI EBREE TRA OTTO E NOVECENTO

31 GENNAIO ORE 20.00 SALA GRANDE

9 MARZO ORE 20.00 SALA PALCOSCENICO BORSONI

ANNAMARIA AJMONE LA NOTTE È IL MIO GIORNO PREFERITO

10 MARZO ORE 20.00 SALA PALCOSCENICO BORSONI

DAVID GREILSAMMER

STEFANIA TANSINI MY BODY IN SOLO

LABYRINTH

12 MARZO ORE 20.00 SALA PALCOSCENICO BORSONI

PIANOFORTE

11 FEBBRAIO ORE 20.00 SALA GRANDE

ORCHESTRA MARIINSKIJ VALERIJ GERGIEV

DIRETTORE

18 FEBBRAIO ORE 20.00 SALA GRANDE

BATSHEVA DANCE COMPANY YAG

DI OHAD NAHARIN

DA FEBBRAIO AD APRILE SALA GRANDE

LEZIONI DI STORIA LA GUERRA DEI SESSI

3 MARZO ORE 20.00 SALA GRANDE

GENEVA CAMERATA JUAN CRUZ DÌAZ DE GARAIO ESNAOLA DAVID GREILSAMMER

RAFFAELLA GIORDANO CELESTE APPUNTI PER NATURA

16 MARZO ORE 20.00 SALA GRANDE

31 MARZO ORE 20.00 SALA GRANDE

ORCHESTRA BAZZINI CONSORT ALDO SISILLO DIRETTORE GIORGIA SERRACCHIANI SOPRANO ANNALISA STROPPA

MEZZOSOPRANO

LUCIANO GANCI TENORE GIULIO BOSCHETTI

BARITONO

4 MAGGIO ORE 20.00 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE

ARIS QUARTETT

9 MAGGIO ORE 20.00 SALA GRANDE

ORCHESTRA STU.D.I.O. DEL CONSERVATORIO LUCA MARENZIO DI BRESCIA PIER CARLO ORIZIO

DIRETTORE

3 APRILE SPAZI DELLA CITTÀ

AGUYOSHI

5 APRILE ORE 8.30, 11.15 E 14.30 6, 7 E 8 APRILE ORE 10.00 E 14.30 (RECITE PER LE SCUOLE)

8 APRILE ORE 19.30 9 APRILE ORE 16.00 E 19.30 (RECITE PER BAMBINI E FAMIGLIE)

SALA GRANDE

29 MAGGIO ORE 11.00 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE

ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE

11 GIUGNO DALL’ALBA ALLA MEZZANOTTE

FESTA DELL’OPERA

FRANCESCO BIANCONI & BAND LIVE 2022

OPERA DOMANI LA CENERENTOLA. GRAND HOTEL DEI SOGNI

GIUGNO E LUGLIO TEATRO ROMANO

23 MARZO ORE 20.00 SALA GRANDE

14 APRILE ORE 20.00 SALA GRANDE

GIUGNO E LUGLIO TEATRO ROMANO

JOSHUA BELL VIOLINO SHAI WOSNER

PIANOFORTE

26 MARZO

LA GRANDE NOTTE DEL JAZZ

ALESSANDRA FERRI E MASSIMO MURRU L’HEURE EXQUISE

DI MAURICE BÉJART

ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE RECITAL D’OPERA

DA GIUGNO A SETTEMBRE

IL GRANDE IN PROVINCIA

21 APRILE ORE 19.00 E 20.45 SALONE DELLE SCENOGRAFIE

ALESSANDRO SCIARRONI SAVE THE LAST DANCE FOR ME

DIRETTORE

DANCE OF THE SUN

STAGIONE GENNAIO . LUGLIO 2022

© ASCAF FROM ‘YAG’ BY OHAD NAHARIN, BATSHEVA DANCE COMPANY

27 GENNAIO ORE 20.00 RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE


TEATRO

SI TORNA IN GRANDE

PRESENTATA LA STAGIONE GENNAIO - LUGLIO 2022 La Fondazione del Teatro Grande presenta il cartellone della Stagione Gennaio-Luglio 2022. Artisti tra i più acclamati al mondo e giovani promesse sapranno affascinare il pubblico più trasversale, con l’obiettivo di ricostruire insieme, passo dopo passo, il desiderio di condividere la passione per il teatro e la fiducia nello “stare insieme” attraverso la cultura. Una proposta multidisciplinare che tocca in maniera trasversale l’ampio panorama dello spettacolo dal vivo con appuntamenti d’opera, danza, concerti di musica da camera, contemporanea, jazz, indie, oltre agli incontri, agli eventi speciali e ai progetti educational che si distribuiranno nei diversi spazi del Teatro e fuori dalle mura del Grande. Ogni evento verrà realizzato in sicurezza e nel rispetto delle normative legate al contenimento della diffusione del contagio da Covid-19. A tale proposito segnaliamo che, qualora dovessero intervenire nuove disposizioni normative legate al contenimento della pandemia, le modalità di accesso e di realizzazione degli spettacoli potranno subire variazioni.

BIGLIETTI E MODALITÀ DI VENDITA I biglietti per tutti gli spettacoli della Stagione saranno in vendita a partire da sabato 11 dicembre alla Biglietteria del Teatro Grande e sui siti teatrogrande.it e vivaticket.com Per tutti gli spettacoli è previsto un biglietto scontato al 50% per gli studenti. Ricordiamo inoltre che la Fondazione del Teatro Grande fa parte dei soggetti aderenti ad App18 e Carta Docente. Sul sito teatrogrande.it e sui canali social del Teatro saranno resi disponibili in tempo reale gli aggiornamenti sulla programmazione della Stagione e sull’attività del Teatro. Si ricordano gli orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00; chiusura domenica e lunedì e festivi a eccezione dei giorni di spettacolo.

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TEATRO

SI TORNA IN GRANDEDE

MUSICA

La proposta musicale del primo semestre accoglie artisti di fama internazionale e affianca, come da tradizione, appuntamenti con la musica da camera, sinfonica, contemporanea, indie, nonché alcune proposte d’opera. Gli appuntamenti si terranno nel Ridotto e nella Sala Grande del Massimo cittadino con una escursione, nei mesi di giugno e luglio, nel suggestivo spazio del Teatro Romano. Si comincia giovedì 27 gennaio alle 20.00 nel Ridotto del Teatro Grande con la voce del soprano Giulia Peri e il pianoforte di Gregorio Nardi che saranno protagonisti del concerto dal titolo Il canto di Lilít. Compositrici ebree tra Otto e Novecento. L’appuntamento – proposto in occasione del “Giorno della Memoria” – sarà un viaggio tra le musiche di Fanny Mendelsshon, Helene Liebmann, Harriet Abrams, Marion Bauer, Rosy Wertheim, Ruth Schonthal, Vally Weigl, Ilse Weber, compositrici ebree che in diversi modi furono colpite dalla Shoah. Un excursus che attraverso la musica racconterà di vite ed esperienze artistiche di grande interesse che molto possono dirci in termini di cultura delle donne, di storia delle famiglie, di ricezione dell’arte femminile. Lunedì 31 gennaio alle 20.00 si esibirà per la prima volta al Teatro Grande di Brescia David Greilsammer, direttore d’orchestra e pianista riconosciuto come uno degli artisti più audaci del mondo classico. Oltre a presentare spettacoli innovativi, che spaziano dalla musica barocca alla musica contemporanea, il Maestro Greilsammer ha ricevuto numerosi apprezzamenti anche per le sue interpretazioni di Mozart. Conosciuto per i suoi programmi eclettici e affascinanti, ha vinto importanti riconoscimenti internazionali come il French Music Awards e il suo ultimo lavoro discografico, Labyrinth, è stato segnalato tra i migliori album dell’anno da The New York Times, Haaretz, The Boston Globe, Npr. Al Teatro Grande si esibirà con il recital pianistico Labyrinth, che prende il nome proprio dal suo ultimo lavoro discografico, dal primo barocco alla musica dei nostri tempi, già definito dalla stampa internazionale come “geniale”, “affascinante” e “coraggioso”. Ritroveremo il Maestro Greilsammer al Teatro Grande anche nel mese di marzo per un appuntamento di commistione tra musica e danza proposto insieme alla sua Geneva Camerata. Venerdì 11 febbraio alle ore 20.00 la Sala Grande farà da cornice all’inaugurazione ufficiale della Stagione 2022. La serata sarà, come sempre, uno dei momenti più attesi dell’anno e per questa speciale occasione la Fondazione del Teatro Grande ha invitato il celebre Direttore Valery Gergiev e la Mariinsky Orchestra, una delle eccellenze musicali più antiche della Russia. Artista tra i più apprezzati del panorama mondiale, il Maestro Gergiev è da oltre trent’anni Direttore Musicale del Teatro Mariinsky e dal 1996 è stato nominato Direttore Artistico e Generale. Sotto la sua guida, l’Orchestra Mariinsky ha raggiunto nuove vette, incorporando non soltanto partiture di lirica e balletto, ma anche un vasto repertorio sinfonico con opere di Beethoven, Brahms, Tchaikovsky, Mahler, Prokof’ev, Shostakovich e molti altri compositori. Il concerto di inaugurazione prevede un programma interamente dedicato al compositore russo Pyotr Ilyich Tchaikovsky. Il 16 marzo alle ore 20.00 la Sala Grande ospiterà il concerto del cantautore italiano Francesco Bianconi – leader dei Baustelle – che nel 2020 ha pubblicato il suo primo album da solista, già definito dalla critica di settore un disco dal respiro internazionale per il coinvolgimento nella sua realizzazione di musicisti quali il cantautore statunitense Rufus Wainwright, Eleanor Friedberger, la voce dei Blonde Redhead Kazu Makino e la cantante marocchina Hindi Zahra.



TEATRO

SI TORNA IN GRANDEDE I brani di questo disco, minimale e puro, sarà il cuore del Live 2022 che porterà Francesco Bianconi a Brescia. Altra ospitalità d’eccellenza sarà quella del 23 marzo alle ore 20.00. Sul palcoscenico della Sala Grande si esibirà il duo composto dai musicisti Joshua Bell e Shai Wosner. Joshua Bell è uno dei più acclamati violinisti della sua epoca e uno delle star della musica; si è esibito con tutte le più importanti realtà musicali al mondo.Tra i vari riconoscimenti, è stato nominato per cinque Grammy Award e nel 2007 ha ricevuto l’Avery Fisher Prize. Il pianista Shai Wosner ha collaborato con i direttori d’orchestra più famosi e nel corso della sua carriera ha vinto il Martin E. Segal Award del Lincoln Center, l’Avery Fisher Career Grant e un Borletti-Buitoni Trust. Il programma che il duo proporrà al Teatro Grande prevede nella prima parte l’esecuzione della Sonata n. 4 in la maggiore per violino e pianoforte op. 162 D 574 di Franz Schubert e la Sonata per violino e pianoforte n. 7 in do minore op. 30 n. 2 di Ludwig van Beethoven. Dopo l’intervallo il duo eseguirà la Sonata n. 2 in sol maggiore per violino e pianoforte di Maurice Ravel. Per gli appassionati d’Opera, il 31 marzo alle 20.00 la Sala Grande ospiterà l’Orchestra Bazzini Consort diretta dal Maestro Aldo Sisillo che proporranno al pubblico un concerto lirico sinfonico di grande pregio a cui parteciperanno alcune tra le voci più note del panorama lirico italiano: il soprano Giorgia Serracchiani, il mezzosoprano Annalisa Stroppa, il tenore Luciano Ganci e il baritono Giulio Boschetti. Il concerto è parte del programma “Cartellone sospeso” per il sostegno ai giovani musicisti promosso dal Bazzini Consort a cui ha aderito anche la Fondazione del Teatro Grande. Mercoledì 4 maggio alle 20.00 il Ridotto del Teatro Grande accoglierà i musicisti dell’Aris Quartett, tra i più rilevanti quartetti delle nuove generazioni. L’ensemble si esibisce nelle più importanti sale da concerto e festival del mondo e ha già ricevuto tre dei maggiori riconoscimenti per giovani musicisti a livello internazionale: sono infatti stati nominati BBC New Generation Artists, ECHO Rising Stars dalla European Concert Hall Organization e BBT Awards 2020. Per la serata del 4 maggio è prevista l’esecuzione di una selezione da Cipressi di Antonín Dvoák, il Quartetto per archi in re minore op. 76 n. 2 di Franz Joseph Haydn e il Quartetto per archi n. 15 in sol maggiore op. 161 D 887 di Franz Schubert. Lunedì 9 maggio alle 20.00 la Fondazione del Teatro Grande parteciperà alle iniziative per il “Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo” con un concerto realizzato in collaborazione con il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia e con la Casa della Memoria. L’appuntamento sarà offerto gratuitamente alla Città e vedrà nuovamente protagonisti il Maestro Pier Carlo Orizio alla direzione e l’Orchestra STU.D.I.O. del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, compagine nata da un progetto didattico-musicale che vede affiancati giovani musicisti e insegnanti in un laboratorio/bottega di pratica professionale orchestrale in cui gli allievi hanno modo di apprendere sul campo il “mestiere” e di vivere direttamente e in maniera completa le fasi di realizzazione dell’esecuzione, dalla lettura delle parti che avviene in classe, sino all’esecuzione pubblica. La stagione concertistica darà spazio anche agli straordinari concerti dell’Ensemble del Teatro Grande che da sempre regala al pubblico affascinanti programmi che spaziano dalla musica da camera dell’Ottocento fino alle composizioni del Novecento e contemporanee. Tre gli appuntamenti in questo primo semestre di attività: il primo si terrà il 29 maggio alle 11.00 nel Ridotto del Teatro Grande in cui si esibiranno Marco Mandolini al violino, Sandro Laffranchini al violoncello e Andrea Rebaudengo al pianoforte con un programma dedicato a Dmitri Shostakovich. Nei mesi di giugno e luglio la Stagione del Teatro Grande farà tappa nell’affascinante spazio del Teatro Romano grazie all’importante collaborazione con la Fondazione Brescia Musei. Due recital d’Opera che proporranno al pubblico le più celebri melodie della tradizione operistica e altri due appuntamenti con l’Ensemble del Teatro Grande (programmi in via di definizione).


DANZA

Da diversi anni la Fondazione del Teatro Grande si è posizionata a livello nazionale come uno dei principali enti di riferimento nel settore della danza, dando spazio in ogni Stagione ad artisti e compagnie di rilevo internazionale e a giovani astri nascenti. Si è creato così un pubblico nuovo e appassionato che segue i progetti proposti e poco per volta costruisce ed affina le proprie competenze. Nel 2022 le proposte di danza si apriranno il 18 febbraio alle ore 20.00 con la Batsheva Dance Company, una delle compagnie più affermate a livello internazionale. Grazie a un quotidiano allenamento basato sulle tecniche del Gaga, i danzatori di Batsheva portano avanti una particolare ricerca sulle infinite possibilità del movimento e sullo sviluppo della propria sensibilità. Ohad Naharin, coreografo residente della Compagnia e ideatore di questo stile, firma lo spettacolo YAG che sarà in scena al Teatro Grande, una performance per sei danzatori strettamente connessi da un DNA coreografico. Lo spettacolo tocca il tema dei ricordi, della memoria collettiva, dei rapporti famigliari di vicinanza e distacco attraverso l’analisi dei movimenti del corpo: ritmi, vibrazioni, gesti, movimenti lenti e ordinati così come altri che esplodono e fendono l’aria con dolcezza, passione, dolore e risa. Una spirale di moti che generano emozioni intense e traducono la danza in un inno alla vita. Come già anticipato, il 3 marzo alle ore 20.00 il Teatro Grande ospiterà nuovamente il Maestro David Greilsammer che in questa occasione sarà alla direzione della Geneva Camerata, l’orchestra svizzera di cui dal 2013 è Direttore Musicale e Direttore Artistico. La Geneva Camerata è una delle orchestre più originali a livello internazionale e ne è una dimostrazione il progetto che verrà presentato a Brescia, Dance of the sun, una sapiente fusione fra musica e danza che vedrà altresì la partecipazione del celebre danzatore Juan Kruz Díaz de Garaio Esnaola che dal 1996 collabora con la Sasha Waltz Company. Una serata in cui i trenta orchestrali suoneranno in piedi partecipando alla coreografia e dando vita a una performance emozionante in cui la musica e la danza si aprono reciprocamente l’una all’altra. Annamaria Ajmone, straordinaria interprete e una delle più significative coreografe della scena italiana, porta il 9 marzo alle 20.00 in Sala Palcoscenico Borsoni lo spettacolo La notte è il mio giorno preferito, una creazione in forma di solo in cui l’artista tenta di proiettare se stessa in un’altra creatura, attraverso una meditazione sugli animali e gli ecosistemi. Lo spettacolo prende spunto dalla pratica del tracciamento filosofico, delineata da Baptiste Morizot nel saggio Sur la piste animale: l’esercizio di seguire le piste attraversate dagli animali selvatici nel tentativo di prenderne in prestito lo sguardo e intuirne le possibilità Il giorno successivo sempre alle 20.00 la Stagione darà spazio a un’altra talentuosa artista della scena contemporanea italiana, Stefania Tansini, vincitrice della sesta edizione di DNAppunti Coreografici. Con il lavoro My body in solo la coreografa mette a nudo l’interiorità di un’esistenza attraverso il movimento, libera da sovrastrutture ideologiche o intellettuali. Un percorso più legato alla composizione umana che coreografica, che impegna il corpo a lasciarsi andare a se stesso, alle sue forme, ai suoi suoni, al proprio respiro, alle sue modalità di stare ed esprimersi. Un progetto solistico che sottolinea quanto l’espressione individuale sia il risultato di quello che ci spinge all’incontro con l’altro, con il mondo, con le cose. Sabato 12 marzo alle ore 20.00 sarà protagonista in Sala Palcoscenico Borsoni Raffaella Giordano, emblema del teatro danza italiano. Storica interprete dello stile di Carolyn Carlson e di Pina Baush – delle quali è stata allieva – Raffella Giordano proporrà al pubblico del Teatro Grande il suo ultimo lavoro dal titolo Celeste appunti per natura, un assolo intenso e poetico che trae ispirazione dal libro L’estate della collina di J. A. Baker. Una performance che, attraverso il fluire del movimento, lievi armonie e suoni evocativi di paesaggi marini e silvestri, porta all’attenzione dello spettatore il dialogo tra il corpo e la natura.


TEATRO

SI TORNA IN GRANDEDE Il 14 aprile alle ore 20.00 la Stagione porta sul palco del Teatro Grande una delle più iconiche ballerine della danza internazionale. Alessandra Ferri sarà protagonista, insieme a Massimiliano Murru, dello spettacolo L’Heure exquise, storica coreografia di Maurice Béjart ispirata dall’opera teatrale di Samuel Beckett Oh! les beaux jours (Giorni felici) e creata per Carla Fracci e Micha Van Hoecke nel 1998. La ballerina di fama mondiale, étoile del Teatro alla Scala ed ex direttrice del Royal Ballet, celebra con questo spettacolo i suoi 40 anni di carriera. Il ruolo della protagonista, immaginato da Béjart in questa performance, è quello di una ballerina “âgée” che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici e la famosa collina di sabbia che la sommerge è una montagna di vecchie scarpette da punta. Un nuovo intenso personaggio femminile che si aggiunge alle celebri interpretazioni di Alessandra Ferri che l’hanno vista nei panni di grandi donne come Virginia Woolf, Eleonora Duse e la Léa di Chéri. Il 21 aprile alle 19.00 e alle 20.45 in Salone delle Scenografie verrà riproposto in due repliche il progetto Save the last dance for me di Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro alla carriera per la danza. Una performance creata sui passi di un ballo bolognese, la Polka Chinata, ormai eseguito da pochissimi interpreti. Si tratta di una danza di corteggiamento eseguita in origine da soli uomini e risalente ai primi del ‘900: fisicamente impegnativo, quasi acrobatico, lo spettacolo prevede che i danzatori abbracciati l’un l’altro, girino vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra. Un lavoro di grande fascino che conferma Alessandro Sciarroni come uno degli artisti di maggior talento nel panorama italiano e internazionale.

EVENTI SPECIALI

Nel primo semestre di Stagione la Fondazione del Teatro Grande proporrà un nuovo ciclo delle Lezioni di Storia realizzate in collaborazione con la Casa Editrice Laterza. Il ciclo 2022 sarà dedicato al tema La guerra dei sessi, cinque incontri in cui si racconterà il conflitto tra donne e uomini nel corso della storia dell’umanità, nelle sue tante forme: dalla famiglia alla politica, dall’economia alla letteratura, dall’arte allo spettacolo. Storie straordinarie e controverse, dalle più note a quelle sconosciute, dimostreranno soprattutto la forza, il talento, l’astuzia e l’immaginazione di alcune grandi donne che hanno combattuto le disuguaglianze di genere nei vari campi, allontanandosi dagli stereotipi sociali delle diverse epoche. Gli appuntamenti, fissati nella giornata di sabato alle ore 11.00 nei mesi di febbraio/marzo/aprile, saranno ospitati nella Sala Grande e vedranno impegnati alcuni dei più rilevanti storici italiani affiancati dall’attrice Elena Vanni. Domenica 3 aprile, sulla scia delle esperienze molto apprezzate degli anni passati, la Fondazione proporrà una performance nello spazio pubblico che creerà inaspettati momenti di trasformazione della città. In diversi spazi bresciani si esibirà il giovane duo giapponese Aguyoshi che dal 2016 lavora sulla ricerca coreografica concentrandosi sull’iscrizione della composizione nello spazio urbano.


Formato dai danzatori contemporanei Aisa Shirai e KEKE, il duo esplora le strade del Giappone (principalmente nella più ampia area di Tokyo), lasciando che le forme e i ritmi dei luoghi influenzino la coreografia, quasi improvvisata in loco. Nelle stesse modalità Aisa Shirai e KEKE si muoveranno tra le vie e le piazze bresciane dando vita a momenti inaspettati e a curiose reinterpretazioni del rapporto tra il corpo e le architetture cittadine. Uno stile surreale, poetico e allo stesso tempo divertente. Immancabili nella Stagione della Fondazione del Teatro Grande i due grandi eventi che da diversi anni caratterizzano la programmazione del Massimo cittadino: la Grande Notte del Jazz e la Festa dell’Opera. Sabato 26 marzo si terrà la quinta edizione della seguitissima maratona dedicata alla musica jazz e alle sue innumerevoli connessioni musicali.Anche nel 2022 La Grande Notte del Jazz dovrà necessariamente tenere conto della evoluzione pandemica, ma non mancheranno i numerosi concerti – al Teatro Grande e in altri spazi della città – con artisti del panorama italiano e internazionale. Dopo l’edizione speciale del 2020 in streaming e la tre giorni del 2021, Festa dell’Opera torna in cartellone nella sua classica formulazione: dall’alba alla mezzanotte del secondo sabato di giugno, la celebre kermesse dedicata all’Opera risuonerà tra le vie di Brescia con le più note arie della tradizione e con interessanti incursioni anche in altri generi musicali. Il ricco programma di sabato 11 giugno (anteprima il 10 giugno) conquisterà ancora una volta il pubblico più trasversale portando gli spettatori a riscoprire attraverso l’Opera alcuni tra i luoghi più suggestivi della città. Dal mese di giugno fino a settembre si rinnova la collaborazione con la Provincia di Brescia e la Fondazione Provincia di Brescia Eventi per l’iniziativa Il Grande in Provincia, progetto dedicato alla diffusione della musica in alcuni dei più simbolici e suggestivi luoghi del nostro territorio. Un viaggio fuori dai confini cittadini che è anche un progetto di valorizzazione del patrimonio bresciano attraverso la musica.

PROGETTI EDUCATIONAL

La Stagione Gennaio-Luglio 2022 si arricchisce di tre significativi progetti educativi che fanno dello spazio del Teatro un luogo dell’apprendimento e della partecipazione. Sabato 29 e domenica 30 gennaio è prevista la realizzazione di un workshop di danza contemporanea con la coreografa e danzatrice Annamaria Ajmone. Il laboratorio approfondirà la parte di preparazione e di riscaldamento del corpo, gli elementi tecnici di una sequenza coreografica e la fase di ricerca che porta a intraprendere percorsi creativi ancora sconosciuti. La due giorni con Annamaria Ajmone è aperta a tutti coloro che invieranno la propria candidatura entro il 14 gennaio 2022. Nei giorni 1, 2, 3 e 4 febbraio la Fondazione del Teatro Grande organizza una masterclass di canto lirico con il soprano Anna Pirozzi. La masterclass è destinata a soprani e mezzosoprani nati dopo l’1 gennaio 1991 e a tenori, baritoni e bassi nati dopo l’1 gennaio 1988. È possibile partecipare in qualità di allievi o di uditori inviando la domanda d’iscrizione e la documentazione richiesta entro il 14 gennaio 2022. Per i più giovani, si inserisce infine il consueto appuntamento di Opera Domani che intende avvicinare gli alunni delle scuole dell’obbligo all’Opera attraverso una particolare modalità “partecipata” allo spettacolo. L’edizione 2022 porterà in scena una delle fiabe più famose e amate dal pubblico, La Cenerentola di Gioachino Rossini. Nei giorni 5, 6, 7, 8 e 9 aprile sono previste nove repliche per le scuole e tre repliche aperte ai ragazzi e alle loro famiglie.


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Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare. (Winston Churchill)

LUPUS IN FABULA

PER UN NUOVO ORDINE DI SCUOLA

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1.Fine di un’epoca La transizione ecologica, che si propone l’obiettivo di riconvertire l’economia fossile con tecnologie “verdi” sostenibili, e la transizione digitale che marcia in direzione della intelligenza artificiale nella futuribile prospettiva dell’uomo-macchina, segnano certamente la fine di un’epoca. Nel bel mezzo di un passaggio storico tanto complesso, si inserisce poi il persistente impatto dell’emergenza Covid-19, che sta inquinando, con gravi ricadute economiche, molti tratti della convivenza umana. Avanza intanto l’annunciato disastro climatico, di cui si discute da anni nei salotti buoni e, a livello di governance globale ONU (circa 200 Stati), nelle numerose Conferenze delle parti, compresa Cop26 sul clima (Glasgow, novembre 2021). Tutto ciò sembra però destinato a impantanarsi nella palude di vecchie e nuove incrostazioni culturali (profitto-profitto, consumismo compulsivo …), che di fatto ostacolano qualsiasi adesione a stili di vita più sobri e solidaristici in vista del bene comune. Probabilmente l’homo sapiens (?), grazie alle sue capacità adattative ed evolutive, sarà in grado di attraversare anche quest’ultima grande crisi (dal greco, separazione, passaggio). È comunque evidente che i futuri imprevedibili scenari (antropologici, ambientali e geopolitici) saranno il risultato del determinante apporto di un nuovo modello di scuola, ridisegnata quale permanente laboratorio di formazione culturale delle nuove generazioni. 2. Andare oltre la povertà culturale Se per cultura si intende l’insieme delle conoscenze teoriche e delle competenze pratiche che indicano i livelli di creatività, di sviluppo tecnologico e di progresso dei costumi di vita dei raggruppamenti umani, dobbiamo constatare il progressivo arretramento culturale del nostro paese. È opinione comune che questo gap - visto anche come una specie di “pandemia morale” - sia da attribuire in particolare al relativismo e alla corruzione dei parametri della responsabilità individuale e della solidarietà sociale; valori da sempre considerati fondanti per la costruzione di qualsiasi comunità “solida”. Ora, complice anche Sars-Cov2, oltre ai singoli individui, il degrado culturale colpisce sia i “mondi vitali” della società civile (famiglia, scuola, associazioni, ecc.), sia le istituzioni rappresentative che - essendo in prevalenza al soldo del potere - hanno perso per strada la loro funzione di “servizio”.

Benito Melchionna Procuratore emerito della Repubblica benitomel38@gmail.com

L’ignoranza diffusa e la frammentazione delle formazioni sociali causano poi: - l’interruzione delle relazioni umane e la predita del dialogo e del patto educativo e formativo tra le generazioni; - la difficoltà di riattivare una sorta di partnership tra le varie componenti socioculturali, al fine di realizzare la effettiva integrazione-inclusione delle diversità e delle differenze. In tale disordinato contesto, i nativi digitali sono di fatto lasciati in balìa di un’epoca di esibizione e di una “cultura” nuova imposta dalle trasformazioni epocali in atto. Molti perciò, sfruttando male le grandi inesplorate potenzialità del tablet, si lasciano facilmente travolgere dalla dipendenza del web e vivono una “vita da remoto” come “isolati sociali” (hikikomori). Pertanto, i ragazzi meno avvezzi al pensiero critico tendono a conformarsi (effetto-gregge) alle mode dominanti, alimentate dalla comunicazione manipolata dai social-media e da tanti premi Nobel laureati su Facebook. 3. La scuola “leggera” della società digitalizzata Abbiamo visto che le veloci mutazioni ambientali, sanitarie e tecnologiche non consentono di progettare il futuro senza una profonda “riconversione” culturale. Urge perciò la ristrutturazione dell’attuale impianto normativo e organizzativo (standardizzato) della scuola, risalente alla riforma Gentile del 1923: un tempo lontanissimo dalla “Repubblica digitale” di cui fanno parte i virgulti della generazione Z. Forse non è qui fuori luogo richiamare l’originaria etimologia di scuola (dal greco, occupazione libera), intesa appunto come luogo “aperto” alla libera conoscenza, pur nel rispetto rigoroso e selettivo dell’ordine e della disciplina, dato che l’art. 34 Cost. definisce la scuola “aperta a tutti” e premia i “capaci e meritevoli”. Si tratta quindi di ricostruire un ambiente - aperto al mondo- predisposto a favorire l’autonomo sviluppo delle potenzialità di ciascuno (“aiutami a fare da solo” è il motto di Maria Montessori). Perciò appare più funzionale un modello di didattica leggera, tesa a progettare “scuole innovative” (previste dal Pnrr - D.L. 6.XI.2021, n. 152), a potenziare le risorse umane e strumentali e ad aggiornare le competenze degli insegnanti. Un metodo di insegnamento, basato su poche e chiare regole, che pone al cuore della pedagogia (dal greco, accompagnare i fanciulli) l’educazione diffusa, che coinvolge e responsabilizza l’intera società educante, a cominciare dalla famiglia (non sempre collaborativa!). Pertanto, nell’attuale realtà fluidificata dal succedersi di innovazioni globalizzate, il compito della scuola non può esaurirsi nel traghettare - nel grigiore della quotidianità - un patrimonio di nozioni e di saperi trasversali, senza suscitare nei giovani le passioni, il desiderio e il piacere di “imparare ad imparare” attraverso lo stupore e le emozioni. L’istruzione è allora efficace quando sollecita curiosità e interrogativi sempre nuovi, al fine di far acquisire agli adolescenti una vasta coscienza critica quale “passaporto” idoneo ad accedere ad una vita libera, responsabile e consapevole della “pari dignità” di tutti.


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