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SPECIALE NC AWARDS 2020: vincitori, CASIRAGHI GRECO&

ORO NELLA CATEGORIA ‘ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI’ AL PROGETTO INTEGRATO PITTAROSSO DECLINATO SU TV, STAMPA, WEB, AFFISSIONI E PUNTO VENDITA. CAPACE DI CATAPULTARE IL CONSUMATORE IN UN ‘MONDO’ TUTTO NUOVO, PIENO DI VALORI POSITIVI, LA CAMPAGNA È IN LINEA CON L’APPROCCIO DELL’AGENZIA, VOLTO A CREARE INIZIATIVE CHE DURINO NEL TEMPO, SENZA IL COSTO E LE CONTROINDICAZIONI DEL TESTIMONIAL.

DI MARINA BELLANTONI

Raccontare l’offerta dei negozi con un linguaggio moda, ma pop, senza bisogno di testimonial. Ecco uno dei punti forza della campagna integrata ‘Entra in PittaRosso’, grazie alla quale Casiraghi Greco& sale sul gradino più alto del podio degli NC Awards 2020 nella categoria ‘Abbigliamento e Accessori’. Protagonista assoluta la ‘gamba’, che conduce elegantemente il consumatore in un mondo rosso tutto da scoprire attraverso ogni media a disposizione: dalla tv alla stampa, dal web all’affissione fino al punto vendita. La richiesta era di cambiare passo, attraverso una campagna memorabile anche senza testimonial, con un’anima decisa, riconoscibile su tutti i mezzi. L’agenzia ha raggiunto l’obiettivo, decretandone il successo del progetto. Come spiega in questa intervista Cesare Casiraghi, founder e direttore creativo Casiraghi Greco&.

Cesare Casiraghi, founder e direttore creativo Casiraghi Greco&

Quali erano e come sono sati raggiunti gli obiettivi della campagna sviluppata per PittaRosso’, 1° premio ‘Abbigliamento e Accessori’ agli NC Awards 2020?

Partiamo dal primo punto del brief: ‘dare una spinta verso l’alto all’immagine del brand cercando d’invogliare il target, ancora critico sulla marca, a scoprire le nuove collezioni’.

E non significava solo incentivare il nostro consumatore a entrare in PittaRosso, ma volevamo catapultarlo in un ‘mondo’ tutto nuovo, pieno di valori positivi. Abbiamo preso alla lettera il brief con il claim ‘Entra in PittaRosso’. Mentre abbiamo lavorato di fantasia sull’immagine del negozio. La campagna è diventata un invito ad entrare nel mondo fantastico di Pittarosso. L’altra parte del brief, non meno importante, chiedeva di far diventare le scarpe protagoniste. Non è semplice raccontare delle storie partendo dai piedi. Il primo spunto creativo nasce proprio dall’unione di queste due richieste ed è un annuncio stampa dove la gamba della nostra protagonista entra elegantemente in un mondo rosso tutto da scoprire. Le scarpe sono in primo piano. Il buco magico sarebbe stato il trait d’union per tutte le declinazioni, perché la campagna doveva essere memorabile anche senza testimonial, con un’anima decisa, riconoscibile, senza però perdere mai

Durante il lockdown Casiraghi Greco& ha sviluppato quattro spot TV, tra cui quelli per Autogrill e Parmigiano Reggiano

forza, come spesso avviene, su ogni mezzo, dalla tv alla stampa, dal web all’affissione e soprattutto vincente sul punto vendita.

La scelta di non avere un testimonial come protagonista della campagna si è rivela vincente? Perché?

Si è rivelata vincente perché parla un linguaggio nuovo, ma pertinente al prodotto e al target. Non è un volo pindarico alla ricerca di una creatività fine a se stessa. Cosa che in Casiraghi Greco& evitiamo come la peste, anzi come il covid. Lo dimostrano i risultati: +50% di vendita delle nuove collezioni, +8% di paia vendute, +130% di follower Instagram.

In sintesi, quali sono gli elementi di originalità che hanno consentito al progetto di salire sul podio del premio targato Adc Group?

Sicuramente l’originalità nel suo mercato, ma anche nel contesto pubblicitario al completo, su ogni mezzo.

Quali sono i must per una campagna di successo in una tipologia come quella ‘Abbigliamento e Accessori’?

Non c’è una regola universale. Nel caso di Pittarosso, che è un prodotto ‘popolare’, la difficoltà è riuscire a raccontare l’offerta dei negozi con un linguaggio moda, ma pop. I marchi della moda tradizionale possono essere sofisticati fino all’eccesso, noi dovevamo

Obiettivo della campagna integrata ‘Entra in PittaRosso’ non era solo incentivare il consumatore all’acquisto, ma catapultarlo in un ‘mondo’ tutto nuovo, pieno di valori positivi legati al brand trovare il giusto equilibrio tra il gusto del nostro pubblico, la volontà di affrancarsi da un mondo troppo popolare e il rischio di apparire ‘troppo di moda’. Sappiamo di esserci riusciti.

Quanto c’è della vostra filosofia e del vostro approccio in questa campagna?

È una campagna Casiraghi Greco& fino al midollo. Dalla zucca di Conto Arancio in poi, i nostri progetti nascono sempre con la volontà di emergere nel marasma publicitario, ma in modo pertinente, per essere ricordati e durare nel tempo, senza il costo e le controindicazioni del testimonial. Con un’efficienza e declinabilità che devono essere totali su ogni mezzo, dalla tv ai social.

Passiamo alla vostra agenzia. Quale impatto ha avuto l’emergenza sanitaria in termini di business e di pianificazione strategica? Come imposterete la ‘ripartenza’? Abbiamo lavorato tanto e bene. Ma soprattutto abbiamo capito che eravamo già abbastanza digitalizzati da poter rispondere all’emergenza con uno smartworking efficiente. Abbiamo consegnato quattro spot TV pensati e realizzati di sana pianta durante il lockdown: Autogrill, Parmigiano Reggiano, materassi Baldiflex e ABenergy, con pianificazione media annessa. Abbiamo seguito i social di marchi travolti dall’emergenza come Bialetti, Pittarosso e Autogrill. Abbiamo imparato che ‘abbastanza digitalizzati’ non ci basta. Non abbiamo il tempo d’impostare la ripartenza, perché siamo già ripartiti da un pezzo. nc

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