Spazio Italia Magazine no.150

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150 N°

SETTEMBRE-NOVEMBRE 2020

SpazioItalia

Zena Liberty


Zeni 1870 - Araldo + Logo - Colore


Editoriale Editorial

Oggi più che mai è un piacere avervi a bordo dei nostri voli. La situazione verificatasi negli scorsi mesi ha messo alla prova tutto il mondo: la nostra salute innanzitutto e il nostro sistema sociale ed economico sono stati scossi in profondità. Siamo stati costretti a far fronte a circostanze senza precedenti

Cari Passeggeri

dalle quali il nostro settore è risultato particolarmente colpito e come tutte le altre compagnie aeree anche Air Dolomiti si è trovata obbligata a sospendere temporaneamente il proprio piano voli: una decisione dolorosa ma inevitabile. L’arresto forzato delle attività ci ha però permesso di prenderci una pausa e di riflettere su temi che da tempo sono al centro dei dibattici politici mondiali, in particolare l’influenza delle attività umane sull’ambiente e le azioni che possono essere messe in atto per mitigarla. Ci sembra che oggi sia più che mai necessario coltivare soluzioni pratiche e rispettose del territorio e incoraggiare comportamenti virtuosi. Ora che è arrivato il momento di ripartire, vogliamo essere certi di fare del nostro meglio per sostenere azioni concrete ed efficaci che ci permettano di tenere sotto controllo l’impatto ambientale. La tecnologia evolve e così anche la nostra compagnia. Sono molto felice di potervi nuovamente ospitare a bordo dei nostri aeromobili che vengono sottoposti a sanificaIl Presidente di Air Dolomiti Joerg Eberhart The President of Air Dolomiti Joerg Eberhart

zione dopo ogni atterraggio e spero che, con le dovute cautele ed attenzioni, possiamo gradualmente torna-

Dear Passengers

re alla normalità. All’interno della rivista troverete una mia intervista con alcuni approfondimenti, poiché è passato molto tempo e sento davvero il bisogno di stare più a lungo in vostra compagnia. Grazie per la vostra fiducia e comprensione: siamo felici di ripartire insieme a Voi!

I would like to extend an even warmer welcome on board our flights than usual, given our lengthily period of enforced absence. The whole world has been caught up in a global emergency that has had a potentially severe impact on our health, above all, but also on our social and economic well-being. We have been forced to deal with a situation without precedent, and the airline industry has been particularly hard hit. Air Dolomiti, like all the other airlines, was forced to temporarily suspend virtually all its flights, a

painful but necessary decision. This period of enforced inactivity has given us the time to pause and reflect on a number of issues that have been at the heart of the political debate worldwide over recent years, and in particular the effects human activities have on the environment and what we can do to mitigate them. We are convinced that now, more than ever, we have to strive to find practical solutions that nurture and respect planet earth and encourage best practises. Now that the time has

come to restart our lives and activities, we want to ensure that we do our best to sustain positive, effective actions to help keep environmental impact under control. Technology makes concrete progress and with it our airline. So I am delighted to be able to welcome you back on board our aircraft, which are sanitized after arrival at each destination, and I hope that with all due precautions and care we can gradually get back to normal.

Our inflight magazine carries an interview with me where I take a more in depth look at the general situation - we’ve been away for so long I really want to get back in contact with you all. Thank you for your understanding and your trust in Air Dolomiti, we’re delighted to see you back!

Joerg Eberhart, Presidente / The President Settembre - Novembre 2020

Air Dolomiti In-flight Magazine

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Air Dolomiti

sommario contents

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In volo In flight Siamo nati per volare non per restare a terra We were born to fly, not to be earthbound 06

Fascino Glamour Impossibile tener ferma la Lamborghini Unstoppable Lamborghini 10 Giorgetti: quando la sartorialità si fa arredo Giorgetti: bespoke craftsmanship 14 Le regole del trench Trench rules? OK! 18 Du Lac et Du Parc, più di un Grand Resort Du Lac et Du Parc, more than a Grand Resort 22 Duca di San Giusto, il cashmere del Dream Team Duca di San Giusto, cashmere by Dream Team 26 Riposiamoci nel lusso Luxury stay 28

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Cultura Culture La magica arte dell’immagine The magic of imagery 30 Stefano Bollani dixit Stefano Bollani dixit 36 Il mistero dell’anguilla The mistery of the eel 40 Innamorato della vita In love with life 44

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A tavola Food & wine Merano WineFestival, ritorno alle origini Merano WineFestival, the original cut 50

Affari Business L’azienda felice? Vincente e pronta a superare le crisi Happy companies are winners and crisis busters 58

Tempo libero Free time Sua Maestà Tony Cairoli His Majesty Tony Cairoli 60

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In viaggio Travel Elba, il regno della mountain bike Elba, kingdom of mountain bike 64 Zena Liberty Zena Liberty 70 Cover: foto/photo Hotel Bristol Palace, Genova

Le rubriche Vite gourmet / Gourmet diary 52 Cantina a bordo / Cellar on board 54 L’operativo di Air Dolomiti / Air Dolomiti’s time table 75 Uffici di conciliazione / Arbitration boards 77 Informazioni passeggeri / Passenger information 78 I nostri partner / Partnership 80

Spazio Italia magazine

Direttore editoriale Giovanni De Luca (deluca.spazioitalia@gmail.com)

Editore Terqua Terque srl Largo Molina 4 - 40138 Bologna

Autorizzazione Tribunale di Verona n.1900 del 21/01/2011

In redazione Alessandro Amadei (amadei.spazioitalia@gmail.com)

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Grafica Garden di Lorena Lombroso

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Anno XXIX - n. 150 Settembre-Novembre 2020

Tel. 051 4129700 - fax 051 4853359 info@cantellinet.it

Stampa D’Auria Printing Spa S. Egidio alla Vibrata (TE)

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Portfolio

Incredibilmente belle e deserte by GIOVANNI DE LUCA

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Portfolio

Il lockdown ha offerto immagini uniche delle cittĂ italiane, prive o quasi di persone persino nei luoghi iconici del Belpaese. Siamo stati a Bologna, Venezia e Roma per ritrarre la loro amara bellezza Incredibly beautiful and incredibly empty The lockdown has given us some unique shots of Italian cities, with even the most iconic of spots virtually deserted. We visited Bologna, Venice and Rome to capture their bittersweet beauty

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In volo In flight

ph. ©Air Dolomiti

Il lockdown visto con gli occhi di Joerg Eberhart, Presidente di Air Dolomiti. Un’occasione per ripensare al trasporto aereo con approcci innovativi e offrire ai passeggeri un’esperienza di volo sempre più sicura e coinvolgente We were born to fly, not to be earthbound Lockdown through the eyes of Joerg Eberhart, President of Air Dolomiti. A chance to rethink air travel and offer passengers an even safer and more immersive flight experience

Siamo nati per volare non per restare a terra by GIOVANNI DE LUCA

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In volo In flight

Ad Astra In volo per vocazione Flying is our mission

Joerg Eberhart non è solo il Presidente di Air Dolomiti, ma è anche pilota. Un professionista abituato a gestire le situazioni critiche, con responsabilità e spirito creativo. Ma l’idea che nel giro di pochi giorni il traffico aereo mondiale si potesse fermare a causa di un virus non faceva parte degli scenari a cui era abituato. “Invece è andata proprio così - commenta Eberhart - e in poche ore abbiamo visto cambiare drasticamente il nostro modo di vivere a causa di un virus. Crollo delle prenotazioni, migliaia di cancellazioni da gestire, aeromobili a terra, con la consapevolezza di dover sempre garantire a passeggeri e dipendenti di Air Dolomiti il massimo livello di sicurezza. Abbiamo però tenuto sempre aperto un volo, il Malpensa/Francoforte, per dire a tutti noi che anche in mezzo a questa tempesta planetaria Air Dolomiti stava comunque volando, seppure con un solo aeromobile. È stata una scelta importante anche a livello psicologico, per tutto lo staff Air Dolomiti, senza dimenticare che durante il lockdown la nostra compagnia

Joerg Eberhart is the President of Air Dolomiti, but he is also a fully qualified pilot, a professional used to dealing with critical situations with a sense of responsibility and a creative spirit. But the thought that air travel would have come to a grinding halt worldwide because of a virus wasn’t even on his radar. “But that’s exactly what did happen” he commented. “In the space of just a few hours our lives

were turned upside down because of a virus. Bookings plunged, we had to manage literally thousands of cancellations, our aircraft were grounded, and we were only too aware that we had to guarantee the highest possible level of safety for Air Dolomiti passengers, staff and crew. We managed to keep one route open, the Milan Malpensa/Frankfurt flight, to reassure everyone that even in the eye of a global storm Air Dolomiti was still flying, although it might be just with a single plane. It was an important decision to make, psychologically as well as practically, an important signal to all Air Dolomiti personnel. And during the lockdown we also placed our company and fleet at the disposal of the Italian Foreign Office, Ottimismo L’eredità del Coronavirus? Una maggiore consapevolezza personale e professionale. Parola di Joerg Eberhart Optimism The Coronavirus legacy? Greater personal and professional awareness, claims Joerg Eberhart

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In volo In flight Bologna Il primo volo ripartito da Bologna dopo il lockdown The first flight out of Bologna after the lockdown

si è messa a disposizione del ministero degli Affari Esteri per organizzare alcuni voli di rimpatrio per cittadini italiani bloccati fuori dal Paese”. Il Coronavirus ha impattato pesantemente non solo sull’operatività dei voli, ma ha costretto tutte le compagnie a rivedere le procedure di ogni attività in nome della sicurezza, dovendosi confrontare anche con norme diverse da Paese a Paese, un aspetto che non ha certo semplificato la vita a Eberhart e alla sua squadra: “Se c’è un aspetto positivo di questa vicenda è il risveglio di una consapevolezza individuale, perché ognuno di noi, iniziando dalla propria famiglia, per arrivare alla gestione di un’azienda complessa come una compagnia aerea, sa di avere un ruolo attivo nel confronto quotidiano con Covid-19 e di Cagliari poter fare la differenza. Vorrei che questa profonda con- In Sardegna con Air Dolomiti sapevolezza fosse l’eredità positiva di questa esperienza In Sardinia with Air Dolomiti globale e che potesse mettere le radici dentro di noi come persone e come professionisti. Capendo che da soli non possiamo fare nulla, ma che il cambiamento parte da ognuno di noi individualmente”. Un esempio? Durante il lockdown le quattro compagnie aeree al 100% italiane, vale a dire Alitalia, Neos, Luke Air e Air Dolomiti, hanno ripreso i contatti e da questo incontro sta nascendo una nuova alleanza per migliorare il traffico aereo nei nostri cieli, trovando sinergie pur restando sempre in competizione sotto il profilo commerciale. “L’obiettivo – spiega Eberhart – non è solo quello di diventare sempre più efficienti, ma di offrire un’esperienza di volo di alto livello anche nelle tratte a breve raggio, uno dei punti di forza di Air Dolomiti. Il 70% dei nostri passeggeri ha un altro volo che li aspetta quando atterrano a Monaco o a Francoforte, e vogliamo che il nostro standard sia il più alto possibile per iniziare o terminare al meglio il viaggio.

so we were involved in organising repatriation flights for Italians who had found themselves trapped abroad.” The Coronavirus crisis has had a huge impact not only on flight operations, but also on safety measures, forcing all airlines to review procedures step by step. The fact that different countries have introduced different regulations certainly hasn’t made life any easier for Eberhart and his team. “If there’s one positive aspect to this whole

situation, it’s the fact that we’re all more aware as individuals, because each of us, starting from our families and on to a complex business like managing an airline, knows we have to play an active part in keeping Covid-19 at bay and each and every one of us can make the difference. I hope that this deep-seated awareness is going to be the lasting legacy from this global issue and that it will become an integral part of us both as individuals and as professionals. Knowing that we can’t do anything alone, but that change starts from every single one of us.” An example? Well, during the lockdown the four wholly Italian airlines Alitalia, Neos, Luke Air and Air Dolomiti - all got back in touch. This initial contact laid the foundations for a new alliance to improve airline traffic in Italian skies, finding effective synergies while still maintaining healthy competition on a commercial level. “The aim isn’t just to increase efficiency” explains Eberhart, “it’s also about offering a top-quality experience even on short flights, one of Air Dolomiti’s strong points. 70% of our passengers are flying on

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In volo in flight Palermo In sicurezza in Sicilia Safety first in Sicily

Venezia Si torna a volare

Venice

Back in the air

Firenze Pronti al decollo

Florence

Ready for take off

E questo obiettivo ha continuato a guidare le nostre scelte anche in questi mesi complessi, rivedendo le procedure di imbarco e sbarco dagli aeromobili così come la gestione dei servizi a terra, per garantire la sicurezza ai nostri passeggeri nei confronti del virus. Forse non tutti lo sanno, ma la qualità dell’aria in un nostro aereo, grazie agli speciali filtri che abbiamo a bordo e alle tecniche di ventilazione, è quella di una sala operatoria. La vera sfida oggi è ridare ai nostri passeggeri la voglia di volare e prima ancora di uscire di casa e di tornare a vivere una vita piena, anche se con qualche limitazione. E questo lo vediamo nelle nuove tratte che abbiamo varato già a giugno, collegando ad esempio Firenze a Palermo, Catania, Bari e Cagliari. Per non parlare della centralità di Air Dolomiti nei collegamenti con Monaco e Francoforte che sono ripresi da vari scali. Il lockdown ha rappresentato un colpo pesante per l’economia mondiale e nella visione più ottimistica potremo valutarne le conseguenze non prima di 18 mesi, ma la promessa che mi sento di fare a tutte le persone che in Air Dolomiti vedono un vettore aereo o un datore di lavoro è che non ci fermeremo mai, sempre in sicurezza e con spirito di responsabilità. Siamo nati per volare e cercheremo di farlo sempre meglio”. Settembre - Novembre 2020

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Monaco C’è sempre tempo per un cioccolatino

Munich

There’s always time for a chocolate

from Munich or Frankfurt, and we want to make sure we have the highest possible standards to ensure their journeys end or begin as smoothly and pleasurably as possible. And this has been our lodestar even over these difficult months, as we reviewed our boarding and disembarkation procedures and our ground services, so that we could guarantee our passengers’ safety in terms of the virus. Not everyone knows this, but the quality of the air on board our

flights is on a par with an operating theatre in a hospital, thanks to the special filters we use and our sophisticated ventilation systems. The real challenge now is to get our passengers back flying, to have them want to get out and about and rediscover the pleasures of a full life, albeit with some restrictions. We see it happening on the new routes we opened in June, connecting Florence and Palermo, Catania, Bari and Cagliari for example. Of course, that’s without considering how vital Air Dolomiti is in maintaining convenient links with Munich and Frankfurt, with our flights now back on schedule from various airports in Italy. The lockdown dealt a grievous blow to the world economy and even in the most optimistic of outlooks, we won’t be able to evaluate the consequences for at least another year and a half. But I do feel that I can promise all those who travel or work with Air Dolomiti that we will never give up, we’ll keep flying, safely and responsibly. We were born to fly, and we’ll keep trying to do it even better.”

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Fascino Glamour

Impossibile tener ferma la Lamborghini

Nato per correre Stefano Domenicali, dal 2016 alla guida di Lamborghini Born fast Stefano Domenicali has headed Lamborghini since 2016

Ci ha provato il Coronavirus, ma l’azienda di Sant’Agata Bolognese ha risposto a colpi di mascherine chirurgiche, visiere protettive in policarbonato e simulatori polmonari. E liberando gli 819 CV della più potente Lamborghini mai prodotta, la Sián Roadster. Unstoppable Lamborghini Coronavirus tried to put a spoke in the wheels, but the Sant’Agata Bolognese based company came bouncing right back with a slew of surgical masks, polycarbonate protective visors and ventilators into the bargain. All while unleashing the 819 HP of the most by GIOVANNI DE LUCA powerful Lamborghini ever produced, the Sián Roadster Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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Fascino Glamour Chirurgiche, ma con stile La selleria della Lamborghini impegnata nella produzione di mascherine destinate all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna Surgical, but stylish The Lamborghini saddlery department busy making masks for the Sant’Orsola Hospital in Bologna

Chi vola sull’aeroporto di Bologna oggi viene accolto da questa Huracán EVO in servizio sulle piste If you fly into Bologna Airport you are now welcomed by this Huracán EVO in service on the runways

Quando l’ultimo modello prodotto in azienda è un giocattolino ibrido da 819 cavalli, con una velocità massima di oltre 350 km/h, il solo pensiero di essere bloccati in garage da un Coronavirus è contro ogni logica. “Ma abbiamo dovuto affrontare un evento imprevisto e imprevedibile e lo abbiamo fatto, chiudendo la Lamborghini per 7 settimane e ripartendo alla massima velocità, nel rispetto della sicurezza e della salute di tutte le persone con cui ogni giorno teniamo alto un marchio importante per il made in Italy”. Settembre - Novembre 2020

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When your latest toy is a hybrid thoroughbred packing 819 HP with a top speed of 350 km/h, it’s extremely galling to think it’s going to have to just sit in the garage due to the Coronavirus. “But we all had to suddenly face this exceptional event, so we battened down the hatches and shut

Lamborghini down for seven weeks before getting back up and running at full throttle, while still carefully safeguarding the health and safety of all those people who contribute to making this glorious marque one of the symbols of Italian excellence.” This, from Stefano Domenicali, President and

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Fascino Glamour

A parlare è Stefano Domenicali, Presidente e Amministratore Delegato di Lamborghini, un professionista delle corse su pista, che da 4 anni è a capo dell’azienda di Sant’Agata Bolognese, contribuendo a farne schizzare il fatturato con una progressione da Gran Premio. L’auto a cui facevamo riferimento all’inizio dell’articolo è la Sián Roadster, un gioiello che è riduttivo definire una supercar, perché è disponibile in soli 19 pezzi e compendia il top della tecnologia attuale applicata ad un oggetto dotato di ruote. “È il futuro del nostro segmento - dice Domenicali - figlia di una ricerca continua, che non si ferma mai. Pur limitati dalle restrizioni del lockdown - continua il Presidente – abbiamo anche trovato il modo di lanciare in grande stile la Huracán EVO RWD Spyder, sfruttando le opportunità della realtà aumentata, una strada tutta digitale, dove è mancato certamente il contatto fisico, ma non sono mancate le emozioni. Sono però profondamente convinto che il desiderio delle persone di tornare ad incontrarsi e di viaggiare sia il miglior rimedio per riprendere una vita normale, nella consapevolezza che stiamo vivendo un momento di discontinuità fra com’era ieri e come sarà domani. La speranza? Che la pandemia abbia dimostrato come una simile emergenza vada affrontata in maniera globale e non nazionale, perché altrimenti non ne verremo fuori”. Ma Domenicali di star fermo non ne aveva una gran voglia e appena in alcuni reparti si è ripreso a lavorare, l’azienda ha riconvertito la produzione della selleria, che normalmente cuce gli interni delle Lamborghini, per fornire all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna un migliaio di mascherine chirurgiche al giorno. Il colore? Scordatevi l’azzurrino medicale a cui il Covid ci ha abituato, perché quelle che sono uscite da Sant’Agata Bolognese erano di un arancione in perfetto stile Lamborghini. Allo stesso modo l’azienda ha iniziato a produrre visiere in policarbonato per il personale

Simulatori polmonari L’azienda di Sant’Agata Bolognese ha messo a disposizione le proprie stampanti 3D per realizzare componenti utilizzati nella produzione di attrezzature di ventilazione assistita Ventilators Sant’Agata Bolognese’s 3D printers were pressed into service to produce ventilators

CEO at Lamborghini, a former professional track racer who has headed up the company for the past four years, helping to rev up turnover at the sort of rate you usually associate with a grand prix. The car we mentioned at the beginning of this article is the Sián Roadster, a piece of perfection the term supercar just can’t begin to describe, because only 19 are up for sale and because it is a compendium of all the most advanced technology currently available applied to an object on wheels. “This is the future in our field” explains Domenicali “the upshot of cuttingedge research that rolls on relentlessly. Despite the constraints of the lockdown we nevertheless came up with a way of launching the Huracán EVO RWD Spyder in style, pushing the envelope with enhanced reality and an all-digital road. Of course, the actual physical dimension was lacking, but I think we managed to convey the car’s emotional impact.” The President continues “I’m absolutely convinced

that people’s need to meet and to travel again is the best remedy to get back to a normal lifestyle, albeit with an awareness that we’re living through a moment of disruption between the sort of life we used to lead and the way things are going to be in future. My hope? That the pandemic has shown that we need to deal with this sort of emergency on a global, rather than national, level, otherwise we won’t make it.” Domenicali had no intention of sitting back during the crisis, and as soon as some departments opened up again the company converted their saddlery section, which usually sews the upholstery for Lamborghinis, into producing a thousand medical masks a day for the Sant’Orsola Hospital complex in Bologna. And forget the uniform pale blue that has become so familiar during the Covid-19 crisis, the masks

‘ EVO RWD Spyder Icone Un francobollo digitale per celebrare la Huracan ‘ EVO RWD Spyder Icon A digital stamp celebrates the Huracan Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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Fascino Glamour

sanitario, funzionali quanto “stilose”. D’altro canto quando hai nel sangue lo stile, anche in tempi di Coronavirus non si ammettono deroghe. E come se non bastasse le modernissime stampanti 3D della Lamborghini hanno collaborato con la Siare, una importante realtà emiliana all’avanguardia nelle attrezzature per la respirazione assistita, per produrre dei simulatori polmonari, indispensabili nello sviluppo di questi sistemi, resi purtroppo celebri durante le settimane più devastanti dell’emergenza Covid. “Lamborghini è un’azienda di nicchia – dice Domenicali – me ne rendo perfettamente conto e so altrettanto bene che la nostra clientela ha un reddito che la mette al riparo dagli effetti più pesanti che il Coronavirus sta scaricando su un’ampia fetta della popolazione mondiale, ma restiamo sempre una realtà profondamente legata al territorio in cui abbiamo sede e dare un segnale concreto in un momento di emergenza fa parte del nostro Dna, non è marketing”. Allo stesso modo in cui all’aeroporto di Bologna è in servizio una Huracán EVO, dalla livrea tricolore come “follow me car”, per guidare gli aeromobili alla loro piazzola. “È anche questo un segnale - conclude Stefano Domenicali - è il nostro modo di dire che abbiamo voglia di tornare a correre, di viaggiare. Fa parte del sogno che c’è dentro ad ognuno di noi e quello non c’è Covid che lo possa fermare”. Settembre - Novembre 2020

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Tipi al top Sián Roadster, quando l’ibrido decolla Top types The Sián Roadster - when hybrid is a true highflyer

coming out of Sant’Agata Bolognese were a trendy, bright Lambo orange. Lamborghini also weighed in with the production of polycarbonate protective visors for medical staff, as functional as they were stylish. Apparently the Coronavirus was not a good enough excuse to let your standards slip by so much as a millimetre. And if all that wasn’t enough Lamborghini teamed up with Siare, a well-known local company specialising in medical respiratory equipment, and tasked their ultra-modern 3D printers with the production of ventilators, a specialist item that has become all too familiar to the general public during the devastating weeks of the Covid-19 emergency. “I’m well aware that Lamborghini is a niche

company” observes Domenicali, “and I’m equally well aware that our customers are wealthy enough to be buffered against the worst of the negative economic impact the Coronavirus is having on so much of the world’s population, but we’re very much part of our local community and we’ll always be here in an emergency - it’s part of who we are, not some marketing initiative.” By the same logic a Huracán EVO, patriotically liveried in the green, white and red of the Italian flag, does duty as the Follow Me car on the runways of Bologna airport, guiding aircraft to their parking slots. “Another signal” concludes Stefano Domenicali “our way of saying we want to get back into gear, back to travelling. That’s part of everyone’s dream, something that no Covid will ever take away from us.”

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Fascino Glamour

Giorgetti: quando la sartorialità si fa arredo È una delle aziende italiane più conosciute nel mondo del mobile. Un mix di tradizione, artigianalità e stile aperto alle proposte dei designer più innovativi presenti sul mercato. Spazio Italia ne parla con il suo amministratore delegato Giovanni del Vecchio Giorgetti: bespoke craftsmanship One of Italy’s leading cabinet and furniture makers, with a mix of tradition, craftsmanship and style at the service of some of the most innovative designers on the market. Spazio Italia talks to Giorgetti CEO Giovanni del Vecchio by GIOVANNI DE LUCA

Con stile Giovanni del Vecchio, amministratore delegato di Giorgetti With Style Giovanni del Vecchio, CEO at Giorgetti Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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Fascino Glamour

Essenze pregiate Pagina a sinistra: i braccioli delle poltrone della serie Progetti sono in legno di pau ferro rifinito a mano Precious woods Left page: the armrests of the armchairs in this famous Giorgetti series are in beautifully hand finished pau ferro wood

Giovanni del Vecchio compendia in sé le diverse anime dello stile italiano. Il suo curriculum professionale parla da solo e annovera significative esperienze manageriali in Poltrona Frau, Molteni&C, Prada, Ferragamo, nonché nella Ermini Automobili Italia, tanto per non lasciare indietro il brivido delle auto sportive. Oggi è l’amministratore delegato della Giorgetti di Meda, una delle più celebri firme italiane nel settore del mobile. Spazio Italia lo incontra nella sede storica dell’azienda lombarda pochi giorni dopo la fine del lockdown, un momento delicato viste le difficoltà che il coronavirus ha causato all’industria manifatturiera, compresa la cancellazione del Salone del Mobile di Milano, una fiera più vicina ad una sfilata di moda che ad un evento di settore. Un vero peccato perché Giorgetti avrebbe avuto più di una novità da proporre al suo pubblico internazionale: “Viviamo tempi eccezionali - commenta del Vecchio - e mai come in questi mesi occorre essere aperti al cambiamento. Fra le altre attività pianificate per la prima metà del 2020 avevamo in calendario l’apertura il nostro primo negozio monomarca a Londra, ma ovviamente i tempi si sono dilatati perché avremmo dovuto inviare personale specializzato dall’Italia per alcuni allestimenti e non abbiamo voluto mettere in discussione la sicurezza dei nostri collaboratori. Se mi è dispiaciuto? Certo. Ma anziché lasciare spazio alla rabbia, abbiamo preferito investire tempo e risorse su nuove attività digitali, cercando di trasmettere con modalità diverse, ma con la stessa passione di sempre il nostro prodotto principale, che non sono tanto i mobili, quanto le emozioni. Il lavoro dei nostri artigiani è quello di dare forma ai sogni, ma è difficile raccontare un’emozione senza che il cliente abbia modo di accarezzare un bracciolo in legno, un tessuto o un pellame con le sue mani. È una sfida importante per tutta l’azienda, perché il nostro mercato è il mondo e per un po’ non sarà così facile entrare in contatto con i clienti che scelgono Giorgetti”. Quando hai un brand presente in più di 100 Paesi e l’80% della produzione è destinata all’export è chiaro che il Coronavirus rappresenti un oggettivo problema, ma Giovanni del Vecchio è convinto che la sartorialità offerta da Giorgetti sia un valore capace di superare anche le pandemia: “ci vantiamo di dare prevalenza alla cultura del progetto, più che alla cultura del prodotto. Per noi arredare significa far parte di un progetto di architettura e non tanto vendere il singolo pezzo, per quanto unico possa essere. Preferisco Settembre - Novembre 2020

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Hug Uno degli oggetti iconici dello stile Giorgetti, una poltrona con struttura in noce canaletto massiccio An iconic example of Giorgetti’s style, an armchair fashioned from solid canaletto walnut

Giovanni del Vecchio is a living compendium of Italian style in all its incarnations. His professional curriculum speaks for itself, with a managerial career in Poltrona Frau, Molteni&C, Prada, Ferragamo and Ermini Automobili Italia, just to include the thrill of motor racing in the mix. He is now CEO at Giorgetti di Meda, one of Italy’s top names in the field of furniture. Spazio Italia went to interview del Vecchio at the Lombardybased firm’s headquarters just a few days after the end of the lockdown. A delicate moment, given the difficulties the coronavirus emergency has caused manufacturers, among them the cancellation of Milan’s Salone del Mobile, an event which is more like a fashion week than a trade fair. A pity, because Giorgetti had several interesting new products ready to present to their international clients. “These are exceptional times” del Vecchio comments, “and never has it been so important to be openminded about change as it has been in these months. Among the other activities we had scheduled for the

first semester of 2020 was the opening of our first brand shop in London, but obviously everything has been put on hold, because we needed to send highlyspecialised people over from Italy to carry out some of the work, and we didn’t want to put our staff at risk. Was I disappointed? Certainly. But there’s no point in getting angry, so we decided to invest the time and resources on new digital tools. The aim being to convey the same passion for our key product through a different channel, and that key product isn’t furniture; it’s an emotion. Our craftspeople work to shape dreams, but it’s hard to communicate the same feeling without clients being able to physically stroke a wooden armrest, a fabric or the leather we use with their own hands. This is an important challenge for the whole company, because our market is global and in the immediate future it’s not going to be easy to maintain contact with Giorgetti clients.” When your brand is present in over a hundred countries and 80% of your production is exported, the Coronavirus situation

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Fascino Glamour

parlare di ambientazioni complete, perché il vero valore del design, della manifattura e del confronto con il cliente si vede in queste realizzazioni. Il mondo dell’hospitality, del retail e del residenziale ha bisogno di stile, design e sartorialità e Giorgetti è in grado di personalizzare la sua proposta a livelli impensabili. Può essere un aereo privato, uno yacht, una residenza privata o un condominio di lusso, come nel caso del “Giorgetti building” a Houston, un edificio di 7 piani e 32 appartamenti in cui sia il palazzo che le singole dimore sono state disegnate da noi. Ed è, lo dico con orgoglio, l’investimento real estate con più alto valore al metro quadrato del Texas ad oggi”. D’altro canto in 122 anni di storia Giorgetti ha saputo creare uno stile riconoscibile, arricchendo le proprie competenze per poter dar vita a progetti importanti come quello di Houston o di altre realizzazioni esclusive in giro per il mondo, come l’ufficio (4.000 metri quadrati) del Presidente di una celebre multinazionale russa, comprensivo di appartamento, lounge e spa. “La Brianza – spiega del Vecchio - offre ancora oggi le stesse capacità artigianali di un tempo e questo fa la differenza quando si punta ad un livello di finitura di altissimo livello. Nel nostro stabilimento ci sono macchine a controllo numerico a 5 assi di ultima generazione, ma è sempre l’occhio esperto dell’ebanista a controllare i singoli pezzi e a farsi guidare dalle venature del legno prima di assemblare e lucidare uno dei nostri mobili. Un lavoro che nessun computer potrà mai fare e che occorre trasmettere alle nuove generazioni investendo sulla formazione e sull’affiancamento fra studenti e maestri artigiani. La trasmissione di questo sapere immateriale, ma allo stesso tempo così materico, diventa essenziale quando diamo vita a collaborazioni con designer di fama mondiale, per interpretare la loro idee e farle diventare oggetto. Essere Giorgetti è anche questo e siamo fieri di avere nel nostro Dna questa cultura aziendale in un’era in cui la globalizzazione sembra voler standardizzare tutto. La sartorialità? È la nostra risposta”.

Linee ondulate Dalla creatività dei designer giapponesi Setsu & Shinobu Ito nasce il mobile bar Kiri, caratterizzato da un esterno in listelli verticali in noce canaletto sagomati ad arte uno per uno Flowing lines Japanese designers Setsu & Shinobu Ito were the creative force behind the Kiri bar, characterised by its cladding in vertical individually-moulded strips of canaletto walnut

Artigianalità Nell’azienda brianzola le mani dell’ebanista operano a fianco di impianti a controllo numerico di ultima generazione Craftsmanship At Brianza-based Giorgetti expert cabinet makers work side by side with cutting-edge CNC machines

is clearly a problem, but Giovanni del Vecchio is confident that the sheer level of craftsmanship Giorgetti provides is a value which will carry them through the crisis. “We are proud of the fact that our firm has a project culture, rather than a product culture. For us interior design means being part of a harmonious architectural project, rather than selling a single item, however unique it may be. I prefer to talk about complete interiors, because that’s where we can fully express the true value of our design, manufacturing and customer relations. The hospitality, retail and residential fields all need style, design and craftsmanship and Giorgetti can deliver a truly breathtaking level of bespoke products. Whether we’re talking about a private plane, a yacht, a private residence or a luxury condo, like the “Giorgetti

building” in Houston, a 7-floor condo building with 32 apartments, where we designed both the building itself and the individual homes. And I’m proud to say this is the highest value real estate investment per square metre in Texas today.” On the other hand, in its 122 years of tradition Giorgetti has created its own, highly recognisable style, building up know-how to the point where it can lead and work on important projects like the one in Houston or other exclusive developments around the world, such as the four thousand square metre office for the president of a well-known Russian multinational, complete with an apartment, lounge and spa. “The Brianza area in northern Italy” explains del Vecchio “has long been justly famed for its furniture and can still boast incredible levels of craftsmanship, which really makes a difference when you aim to produce a very high-quality finish. In our factory we have ultra-modern 5-axes CNC machines, but it’s the expert eye of the cabinet maker who evaluates each single piece and weighs up the grain of the wood before assembling and polishing one of our pieces of furniture. That’s a job no computer will ever be able to do and one we have a responsibility to hand down to the next generation by investing in training and traineeships, where students can learn directly from master craftspeople. The transmission of this immaterial knowledge, so rooted in solid material, is particularly essential when we collaborate with world famous designers, interpreting their ideas and transforming them into physical objects. This is part of what Giorgetti stands for and we’re proud of our tradition in an age when globalisation seems to be standardising more or less everything. Craftsmanship? It’s our answer.”

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Fascino Glamour Operazione Houston Ognuna delle 32 unitĂ abitative del Giorgetti Building a Houston è stata arredata in sintonia con le esigenze del committente At Home in Houston The interiors of each of the 32 apartments in the Giorgetti Building in Houston were designed individually in line with the clients’ requirements

La lobby del Giorgetti Building: stile italiano per una clientela top The Lobby in the Giorgetti Building: Italian style for top clients

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Le regole del trench by BARBARA RIGHINI

The Attico

Marciano Guess

Temperature instabili? Rischio pioggia? Voglia di un capospalla ricco di fascino e perfetto per le mezze stagioni? Il trench coat fa al caso vostro, ma sempre con stile ed espressività Trench Rules? OK! Weather a bit iffy? Looks like rain? Fancy a fancy-free outer layer to ferry you through the fall? Trench coats have all the answers, with oodles of character and style Intramontabile, è il pezzo che risolve qualsiasi look: quando rinfresca, quando minaccia pioggia e le temperature sono instabili. È il momento di tirare fuori dall’armadio un capo iconico, il trench coat. Si dice che la mezza stagione sia andata persa, quando però quello che resta dell’autunno si avvicina, lui è l’irrinunciabile, un evergreen senza tempo, un capospalla che ha del leggendario. Se è vero che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, anche in questo 2020 così anomalo, gli stilisti hanno saputo rein-

A wardrobe staple, perfect with virtually any look when there’s the first hint of a frost, showers in the offing and the temperature is temperamental, that’s when you want to reach for that mid-season classic, the trench coat. People complain that nowadays we slide seamlessly straight

from summer to winter, but when an autumn chill sets in you can’t get by without this all-time favourite, a coat that has become an iconic classic. Starting from the principle “nothing is created, nothing is destroyed, everything is

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Twinset

Fabiana Filippi

Oblique Creations

terpretarlo. Non tutti forse sanno che, in origine, il trench era il soprabito d’ordinanza indossato dai militari inglesi in guerra e, in effetti, ‘trench coat’ letteralmente significa proprio ‘cappotto da trincea’. Con spalle alla raglan, allacciatura doppiopetto, listino sottogola per proteggersi dal freddo e cintura in vita, il trench è un impermeabile, nella sua versione classica, molto riconoscibile. Essendo nato come capospalla militare, era fondamentale la resistenza, la scelta di tessuto non poteva che essere quindi gabardina di cotone, una tela fitta, anti-acqua e anti-strappo, molto resistente all’uso. Colore? Kaki, ça va sans dire! Dai campi di battaglia al cinema, è il grande schermo ad avere reso celebre il trench: chi non ricorda infatti Audrey Hepburn in, ‘Colazione da Tiffany’, mentre, stretta nel suo soprabito, allacciato in vita, sotto una pioggia scrosciante, rincorre per strada il gatto? O la classe e il fascino di Settembre - Novembre 2020

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transformed”, designers have managed a fresh take on this season’s version even in a year that has been so far removed from the normal. Not everyone knows that trench coats were first worn by British troops in war, which is where they got their name. With their raglan shoulders, double-breasted buttoning, throat straps to keep the cold out and belts, trench coats have all the features of the classic raincoat. Because of their original military use, they had to be tough, so the choice of fabric could only be thick, waterproof cotton gabardine, which was extremely resistant to wear and tear. The colour? Khaki, ça va sans dire! From battlefields to the silver screen, it was Hollywood that made the trench coat famous. Who can forget Audrey Hepburn in ‘Breakfast at Tiffany’s’ running through the pouring rain clutching her belted trench coat as she chases her cat down the street? Or

Add

Humphrey Bogart oozing charm and sheer class in ‘Casablanca’? More than a century has passed since the trench coat first appeared in our wardrobes and today it is still perfect for any occasion, even the most stylish, and any style, even the most pop, managing to reinvent itself for each successive generation and each successive season. Add: the brand that surged to the fore a couple of decades ago riding the wave of the puffa jacket fashion, has envisioned a stylish, yet practicalminded woman with its flowing, straight-cut 2020

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Fascino Glamour

OOFWear

Humphrey Bogart in ‘Casablanca’? Più di un secolo è passato da quando il trench comparve nei guardaroba per la prima volta e oggi si adatta perfettamente a qualsiasi occasione, anche la più elegante e a qualsiasi spirito, anche il più pop. Il trench mostra quindi volti inediti e reinterpretazioni. Ha pensato alla donna pratica e allo stesso tempo elegante Add: il marchio nato una ventina d’anni fa scommettendo sul trend ‘piumino fashion’, per il 2020 propone un trench dalle linee fluide e over. Il taglio è pulito ed essenziale, le applicazioni preziose sul colletto sono studiate per dare luce al volto. Stile anticonformista e personale per Minavara, il designer Sergey Grinko ha puntato sulla vestibilità, la fantasia che decora le spalle è lavorata a jacquard. Tagli sagomati e impunturati invece per SportsMax, il minitrench in nappa accoppiata, con cintura in vita con fibbie, si caratterizza per lunghezza asimettrica fra davanti e dietro e per gli spacchi squa-

trench coats. Clean-cut and essential, the recherché applications on the collar are carefully designed to illuminate the wearer’s face. Over at Minavara the style is anti-conformist and personal, with designer Sergey Grinko focusing on wearability, patterned shoulders and jacquard fabrics. Shape and stitching define the SportMax mini trench coat in matching nappa leather, with its buckled belt, asymmetrical lengths front and back and square slits. The SportMax Annakiki autumn-winter 2020 collection is both seductive and free from stereotypes, dedicated to women with a positive take on the future and Twinset offers a straight-cut, doublebreasted trench in faux leather embossed with a crocodile pattern, a coat that carries an aura of drive and passion. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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Fascino Glamour SportMax

Minavara

MaxMara

drati. La collezione autunno-inverno 2020 di SportMax è seducente e libera da stereotipi, dedicata a una donna che guarda al futuro con uno sguardo positivo. Linea dritta e chiusura doppiopetto per il trench in similpelle, stampata a caldo a disegno coccodrillo, di Twinset, un capospalla che lascia intravedere un carattere grintoso. Cintura a enfatizzare il punto vita per il trench in nappa di Fabiana Filippi, il marchio umbro per la stagione che è alle porte ha immaginato una donna elegante e contemporanea. È pronta ad affrontare la giornata con slancio, comodamente avvolta nel suo trench a quadri azzurro, la donna OOFWear. Attenzione però, per scegliere un capospalla lungo sotto il polpaccio conviene poter contare su un’altezza di un certo rispetto. Capitolo abbinamenti: il classico dilemma, con che cosa lo posso indossare? Perfetti sono i pantaloni skinny, per la loro aderenza alle gambe, allungano la figura e creano contrasto; al collo un foulard colorato regala un tocco di stile. E le scarpe? Le ballerine sono perfette ma anche gli stivali, meglio che arrivino sotto il ginocchio, fanno fare un vero figurone. Settembre - Novembre 2020

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A snug belt cinches in the waistline of the trench in nappa leather by Fabiana Filippi, where the Umbria-based brand has envisioned a stylish, contemporary woman for the upcoming autumn. Women who choose OOFWear’s cosy light-blue checked trench coat are definitely ready to face their day with a healthy

dose of brio, but ‘ware lengths; if you go for just below mid-calf you’ll probably need the inches to carry it off. And what do you wear with it? The classic dilemma. Skinny trousers are slimming, add inches to height and create the perfect contrast, while a colourful silk scarf adds a stylish touch. Footwear? Pumps are perfect, as are boots, best if full-length for the full-on wow factor.

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Fascino Glamour

L’hotellerie non è una scienza esatta. Vive di sfumature, di piccole attenzioni nei confronti del cliente. Richiede visione aperta alle novità, rispetto delle tradizioni, senso di appartenenza. Al “Du Lac et Du Parc Grand Resort” di Riva del Garda ne hanno fatto una filosofia di vita, trasformando questo hotel del 1850 in una struttura moderna, dove il verde del parco (75.000 metri quadrati di giardino) si fonde con l’azzurro del lago, offrendo all’ospite un’esperienza di soggiorno unica nel suo genere. C’è spazio per chi cerca solo di staccare la spina e trovare rifugio all’ombra degli alberi o in una delle piscine, ma c’è anche un centro nautico dove noleggiare un windsurf o un catamarano per vivere in prima persona l’Ora il vento che puntualmente spira gagliardo nel pomeriggio. Ma ci sono anche le e-bike per scoprire (senza troppa fatica) le strade che circondano Riva e arrivano oltre i 1600 metri di altitudine, offrendo un paesaggio unico del lago e della natura circostante. Si dice scherzando che per i tedeschi il “Garda See” sia il primo sbocco sul mare Mediterraneo, ma, battute a parte, qualcosa di vero c’è. E basta parlare con i fidelizzatissimi ospiti del Du Lac et Du Parc Grand Resort per rendersene conto. “La nostra famiglia – spiega Paolo Pederzolli, visionario presidente del resort trentino – ha sempre creduto nelle opportunità offerte da Riva del Garda e negli ultimi 10 anni abbiamo investito più di 12 milioni di euro per rendere il Du Lac et Du Parc una struttura sempre più accogliente e in linea con i più elevati standard internazionali, ma sempre fedeli ad una hotellerie di solide tradizioni, dove sono le persone a fare la differenza”.

Hospitality is by no means an exact science. It is made up of a myriad of minutiae and a painstaking attention to detail with guests. Other factors include vision and openness to novelties, a respect for tradition and a sense of place. At the “Du Lac et Du Parc Grand Resort” in Riva del Garda all this is a way of life, transforming this hotel built in 1850 into a modern structure, where the lush green of the park, with its 75,000 square metres of gardens, blends seamlessly with the deep blue of the lake, offering guests a unique hospitality experience. There’s space for guests who just want to chill out in the shade of the trees or by the side of one of the pools, or there’s a boat club where they can hire windsurfs or a catamaran to catch the breeze called the Ora that blows regularly every afternoon off the lake. Then there are e-bikes to explore the lake shore roads without having to break too much of a sweat or climb all or part of the way up the 1600 metres of the surrounding mountains to enjoy a stunning view of the lake and surrounding countryside. People joke that for the Germans the “Garda See” is the first branch of the

Relax Lo splendido parco del resort ha una superficie di 75mila metri quadrati The resort’s splendid park extends to over seven hectares

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Fascino Glamour

Un hotel di classe immerso in un secolare parco di oltre 7 ettari. Luogo ideale per scoprire il Lago di Garda in barca a vela , e-bike o sdraiati immobili a bordo piscina. Relax garantito Du Lac et Du Parc, more than a Grand Resort A top-class hotel set in over seven hectares of mature parkland. The perfect place for exploring Lake Garda in a sailing boat or by e-bike or for simply lying by the pool. Relax is guaranteed part of the package by GIOVANNI DE LUCA

Du Lac et Du Parc

piĂš di un Grand Resort

Vista lago Il panorama di cui si gode dai piani alti del corpo principale del resort Lake view The view from the upper floors of the resort’s main building

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Spazio alla luce La nuova piscina Cristallo, luminosa ed accogliente Space and light The new Cristallo pool, bright and welcoming Settembre - Novembre 2020

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Fascino Glamour De luxe Sotto: una delle camere fronte lago. A sinistra: un cocktail immersi nel verde? Al Du Lac et Du Parc si può Below: one of the lake-facing rooms. Left: cocktails in the garden? The Du Lac et Du Parc is the place to come to

A pieno regime l’hotel arriva ad accogliere sino a 720 ospiti, distribuiti in camere, bungalow, suite e mini appartamenti, sapientemente disseminati nel grande parco, coccolati da una squadra di 220 persone. Tre i ristoranti dove sedersi per una pausa gourmet, tutti presidiati dallo chef Marco Brink e dalla sua brigata. Si va dal Molo 44, un piacevolissimo lounge bar & bistrot immerso nel parco, con una carta che lascia spazio all’italianità, sia nel menù che nei vini. Più informale è invece la Capannina Pool Restaurant, luogo d’elezione per una pizza o un’insalata fra un giro barca a vela e un tuffo in piscina, a cui si aggiunge l’Aria dove Brink, prima delle restrizioni causate dal coronavirus, si dedicava al live cooking per la gioia degli ospiti. Completa il tutto un’accogliente spa per trattamenti wellness e disponibile anche di notte, in uso esclusivo per chi vuole vivere un’esperienza davvero unica, all’insegna dell’intimità. Per cui, riassumendo, se state cercando relax, stile, natura, informalità, hotellerie di classe, sport nautici, giri in mountain bike, buona cucina e ottimi cocktail, siamo certi che il Du Lac et Du Parc diventerà una piacevole consuetudine. In fondo se anche il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche e lo scrittore Thomas Mann hanno scelto in passato l’attuale resort per rilassare corpo e mente ci sarà un motivo… Squadra affiatata Da sinistra Paolo e Andrea Pederzolli sono alla guida del resort gardesano Meet the team From the left Paolo and Andrea Pederzolli manage the resort

Velocità garantita Catamarano o windsurf, ma sempre sulle ali dell’Ora, il vento che spira allegro nel pomeriggio On the wings of the wind Catamaran or windsurf, you still get the benefit of the stiff Ora breeze that blows off the lake every afternoon

Mediterranean they come to, but it’s a joke with a kernel of truth. As a quick chat with some of the loyal customers at the Du Lac et Du Parc Grand Resort will confirm. Paolo Pederzolli, the visionary president of the Trentino resort explains “Our family has always believed in Riva del Garda as a destination and over the last 10 years we have invested over 12 million euros to make the Du Lac et Du Parc into an even more comfortable resort in line with the highest of international standards, while carefully maintaining a solid tradition of hospitality where it is the people who make the difference.” When fully booked the hotel can accommodate up to 720 guests in its rooms, bungalows, suites and mini apartments cleverly scattered all over the huge park. Guests who are equally carefully pampered by a staff of 220 people. There are three restaurants ready to welcome gourmet

or casual diners, all under the eagle eye of chef Marco Brink and his brigade, starting from the Molo 44, a delightful lounge bar & bistro set in the park, with a menu boasting the best of Italian cuisine and wines. La Capannina Pool Restaurant is a more informal venue, perfect for a pizza or a salad between a sailing expedition and a swim in the pool. Attached to the Capannina is the Aria where Brink, in the days before the restrictions imposed by the coronavirus, would wow guests with his live cooking. Last but not least comes the attractive spa with its range of wellness treatments, this is open during the night as well as during the daytime, so you can enjoy a very exclusive experience in intimate surroundings. So, if you’re looking for relax, style, nature, informality, high class hospitality, water sports, mountain bike rides, great cooking and wonderful cocktails, we’re pretty sure the Du Lac et Du Parc will become a favourite. After all, if philosopher Friedrich Nietzsche and writer Thomas Mann used to come to this hotel for a restorative stay, there must be something in it…

Benvenuti nella natura / Welcome to Nature Per scoprire l’ospitalità del Grand Resort basta collegarsi al sito: dulacetduparc.com To explore the hospitality on offer at the Grand Resort check out dulacetduparc.com

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Duca di San Giusto,

il cashmere del “dream team” “Ringraziate i vostri genitori da parte mia per l’educazione che vi hanno trasmesso”: così Alessio Bonetto è solito rivolgersi al suo gruppo di giovani collaboratori. Talenti unici, dalle cui menti creative nascono capi di grande pregio Duca di San Giusto, Cashmere by Dream Team “Remember to thank your parents from me for bringing you all up so well” Alessio Bonetto frequently remarks to his young team, the talented group behind so many exquisite creations

Il segreto dei capi in cashmere Duca San Giusto? Le persone. Un gruppo di collaboratori coesi, capaci di condividere quotidianamente l’entusiasmo e la passione per il proprio lavoro. È questo, infatti, lo spirito che accomuna il “dream team” del rinomato brand padovano, l’ingrediente che dà vita a prodotti sempre nuovi, di carattere, concepiti per vestire con gusto e altissima qualità. Persone vere, prima ancora di essere figure professionali, che insieme

by FRANCESCA ONORATI

What’s the secret behind Duca San Giusto cashmere? Their people. A closeknit group which thrives on a shared enthusiasm and passion for their work, day after day. This is the spirit behind the dream team working to produce clothes with character; a fresh take on fashion interpreted with good taste and uncompromising quality for the wellknown Padua-based

brand. Valued as people as much as, if not more than, as professionals, this is a team which pools its experiences, attitudes and intuitions to make the old mill, the iconic headquarters of the brand, come alive with a continuous flow

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Italian style Duca di San Giusto unisce il raffinato gusto italiano a una profonda conoscenza della materia prima, dando vita a capi preziosi e confortevoli Duca di San Giusto combines stylish Italian design with encyclopaedic expertise on cashmere to produce comfortable quality fashion

Punti vendita Le boutique Duca di San Giusto vi aspettano a Saint Moritz e Verbier (Svizzera), a Corvara, San Candido e Selva di Val Gardena (Bolzano), Madonna di Campiglio (Trento), Cortina d’Ampezzo (Belluno), Pordenone, Abano Terme e sede storica di San Giorgio in Brenta di Fontaniva (Padova), Verona e Sirmione (Brescia) Where to Shop You’ll find Duke of San Giusto boutiques in Saint Moritz and Verbier (Switzerland), in Corvara, San Candido and Selva di Val Gardena (Bolzano), Madonna di Campiglio (Trento), Cortina d’Ampezzo (Belluno), Pordenone, Abano Terme and at their original site in San Giorgio in Brenta di Fontaniva (Padua), Verona and Sirmione (Brescia).

dividono esperienze, attitudini e intuizioni per far funzionare quell’antico mulino, iconica sede del marchio, con un flusso continuo di creatività e stile. Persone unite da valori come rispetto, cooperazione e crescita, contraddistinte da uno spirito creativo che si riflette nelle boutique sparse nelle più rinomate località dell’arco alpino, dove la gioia viene trasmessa alla clientela attraverso un modo d’essere unico. Un gruppo affiatato che risponde alla creazione di uno stile elegante e inconfondibile, una “famiglia” per la quale Alessio Bonetto, titolare del gruppo Duca di San Giusto, ritiene doveroso ringraziare i genitori, coloro che hanno trasmesso ai suoi giovani collaboratori profondi valori di vita e un’educazione appropriata. Perché è dai buoni princìpi che nascono i più bei capolavori, perché è dietro ogni prodotto di qualità che si nasconde la volontà di fare e l’euforia del creare. Quell’allegria contagiosa e quell’eleganza che i cashmere Duca San Giusto sanno trasmettere. Settembre - Novembre 2020

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Info www.ducadisangiusto.it

of creativity and style. A group of people united by the values of respect, cooperation and growth, marked by the same creative spirit reflected in the boutiques the brand boasts in some of the most renowned locations of the Alps, where their very special brand of positivity communicates itself to customers through their unique style. This mini power house of style is very much a “family”, which is why Alessio Bonetto, owner of the Duca di San Giusto group, so frequently feels the urge to thank their parents for passing on those deep-rooted values in life and instinctive bon ton that gives the company’s cashmere creations their unique cachet. Because only beauty can beget beauty, and behind every quality product lies a deep well of willingness, dedication and the discreet euphoria engendered by inspiration, together with that contagious cheerfulness and elegance that characterises Duca San Giusto cashmeres.

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Fascino Glamour

Il Due Torri Hotel di Verona offre ai propri ospiti un ambiente davvero unico ed esclusivo, tra grande storia e modernità Luxury stay The Due Torri Hotel in Verona offers its guests a uniquely exclusive retreat, steeped in history and contemporary comforts

Riposiamoci nel lusso by ROSSELLA GOTTLIEB

Aperitivo in terrazza L’esclusiva terrazza panoramica offre il contesto ideale per un cocktail o un coffee break An aperitìf on the terrazza. The exclusive panoramic terrace is the perfect place for a cocktail or coffee break Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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Delle sue glorie passate diremo soltanto che vi hanno soggiornato Wolfgang Amadeus Mozart e Johann Wolfgang von Goethe, che vi è stato incoronato re Luigi XVII di Francia, e che da uno dei suoi balconi Giuseppe Garibaldi arringò il popolo veronese. Parliamo del Due Torri Hotel, da sempre considerato l’albergo di lusso della città scaligera e oggi finalmente restituito al suo antico prestigio. Nel 2010 acquisisce infatti la struttura il Gruppo Duetorrihotels, giovane e dinamica realtà italiana del settore hospitality il cui obiettivo è riportare gli alberghi al centro della vita culturale e sociale di alcune storiche città italiane, tra cui appunto Verona. Questa forte volontà di valorizzazione e apertura al territorio nel Due Torri Hotel si è prima di tutto concretizzata nel restauro di tutti gli arredi d’epoca Biedermeier che impreziosiscono le stanze, i corridoi e i saloni della struttura, nonchè di sei tele risalenti alla fine del ’600. Rivalutazione del passato, ma attenzione anche per il presente grazie alle politiche di management improntate al rispetto ambientale e all’utilizzo in cucina di prodotti freschi a chilometro zero. Successivamente un ambizioso progetto di restyling ha consegnato al Due Torri una nuova facciata, una lobby dai tratti contemporanei e una nuovissima sala da pranzo, e nel 2013 ha aperto i battenti l’esclusiva terrazza panoramica, ideale per cocktail, coffee break, pranzi e cene a buffet. È stata quindi la volta de “La Terrazza”, una delle più alte della città, che oggi accoglie il Grill Restaurant con vista a 360 gradi sul centro storico di Verona, e dell’Health and Wellness Center, con zona fitness all’avanguardia. A conferma dell’eccellenza del percorso intrapreso, finalizzato a offrire agli ospiti una esperienza di vacanza unica ed esclusiva, dal 2013 il Due Torri Hotel fa parte di “The Leading Hotels of the World”, organizzazione internazionale che riunisce il gotha degli hotel più prestigiosi al mondo, con oltre 430 strutture di lusso in 80 Paesi. Missione compiuta! Grill Restaurant Dai tavoli de “La Terrazza” si gode una vista a 360 gradi sul centro storico di Verona From the table on “La Terrazza” guests can revel in an extraordinary view of Verona’s historic centre

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Suite Mozart Wolfgang Amadeus Mozart soggiornò al Due Torri Hotel nel 1770 e a lui è dedicata una magnifica suite A destra: la suite Sant’Anastasia Wolfgang Amadeus Mozart stayed at the Due Torri Hotel in 1770 and today there is a magnificent suite dedicated to the famous musician and composer Right: the Sant’Anastasia suite

Of its past glories suffice it to say that Wolfgang Amadeus Mozart and Johann Wolfgang von Goethe both stayed here, that King Louis XVII of France was crowned here, and that Giuseppe Garibaldi incited the citizens of Verona from one of its balconies. The hallowed premises in question is the Due Torri Hotel, which has always been considered the luxury hotel of Verona and which has now finally been restored to all its former glory. The hotel was bought by the Duetorrihotels Group in 2010, an up-and-coming company in the hospitality sector focused on restoring prestigious hotels to the centre of cultural and social life in a number of historic Italian cities, among them Verona. But before concentrating on putting the Due Torri Hotel back on the local map, it had to be given a major makeover. The stunning Biedermeier period pieces that lavishly furnish the rooms, corridors and halls of the hotel all underwent painstaking restoration, as

did six late seventeenthcentury oil paintings. The management was careful to preserve and enhance the hotel’s history but was equally careful to introduce the more latter-day concepts of environmental awareness policies and fresh local produce in the kitchens. The next step was an ambitious project to restyle the hotel’s facade, create a spacious lobby with a contemporary feel and a brand-new dining room. In 2013 the exclusive panoramic terrace also opened, an ideal venue for cocktails, coffee breaks and buffet lunches and dinners. The latest innovations comprise “La Terrazza”, one of the highest vantage

points in Verona, with a Grill Restaurant offering stunning views over the historic city centre, and a Health and Wellness Centre with a cutting-edge fitness zone. The change in management and renovation project, aimed at providing guests with a uniquely exclusive experience, certainly seem to be heading in the right direction, because since 2013 the Due Torri Hotel has been part of “The Leading Hotels of the World”, an international organisation which groups together the cream of the world’s most prestigious hotels, with over 430 luxury hotels in 80 countries. Mission accomplished!

Info www.duetorrihotels.com

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Cultura Culture

La magica arte dell’immagine

Nella sua carriera di fotografo professionista, wAngelo Trani ha ritratto numerosi vip del mondo dello spettacolo. Ma tutto è iniziato con la passione per l’automobilismo e con uno stratagemma per entrare alle corse… The Magic Art of Imagery In his career as a professional photographer, Angelo Trani has taken pictures of a slew of celebrities from the world of entertainment. But it all started with a passion for cars and a ploy to get into a race for free… by BARBARA RIGHINI – Foto per gentile concessione di / Photo courtesy ANGELO TRANI Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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Cultura Culture

Concerti dal vivo In alto: Angelo Trani è il fotografo ufficiale per i live di Claudio Baglioni. A sinistra: Gianni Morandi e Claudio Baglioni durante il tour “Capitani Coraggiosi” A destra: un bel ritratto del cantante Pupo Live concerts Above: Angelo Trani is the official photographer for Claudio Baglioni’s live events. Left: Gianni Morandi and Claudio Baglioni during the “Capitani Coraggiosi” tour Right: a portrait of the Italian singer Pupo

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Cultura Culture Natale a casa Del Santo Il backstage del servizio fotografico dedicato alla showgirl Lory Del Santo Christmas chez Del Santo The backstage of the shoot dedicated to showgirl Lory Del Santo

Ottantamila chilometri all’anno per raggiungere le location dove scatterà i suoi prossimi servizi, e pensare che tutto è nato per poter scroccare l’ingresso a una corsa automobilistica. Neanche Angelo Trani, 46 anni, avrebbe immaginato 25 anni fa di potere realmente diventare un fotografo professionista. Dalla provincia di Siena, dove ha il suo quartier generale, a Los Angeles, New York, sono molte le mete da raggiungere per ritrarre i suoi protagonisti, soprattutto personaggi famosi. In carriera ha ritratto da Bruce Springsteen a Ligabue, da Joe Bastianich al premio Oscar Gabriele Salvatores. Cominciamo però dall’inizio: ancora ragazzino Trani si appassiona alla macchina fotografica: “Iniziai a usare la reflex di mio padre dopo un breve corso, frequentavo le scuole medie – racconta il fotoreporter a Spazio Italia – la fotografia è diventata subito una passione. Poi un corso professionale a Firenze, a quel tempo dove vivevo non c’era nulla, solo gruppi di appassionati. Arrivò subito dopo il primo lavoro, in un’agenzia. Il lavoro di fotografo era però più una scusa per entrare a vedere corse automobilistiche, la mia grande fissa del tempo. Ho anche disputato gare amatoriali di Go Kart. Per un po’ lavorai per quest’agenzia bolognese, era fra le più importanti ma pagavano poco. In più dovevi avere attrezzatura tua. I miei però mi supportavano”. Prima cosa quindi: procurarsi l’attrezzatura. “Ricordo una spedizione mitica – continua – con mio padre, a Livigno. Lì si comprava bene, nella zona extra dogana. Ci mettemmo in contatto con i venditori e tornammo con 10 milioni di lire di attrezzatura”. Foto sportive per l’inizio, ma ben presto l’intuito lo condusse su strade più redditizie, sempre in nome dell’arte dello scrocco: “Adoravo i concerti e fare belle foto poteva risolvere il problema dell’ingresso. Iniziai a chiedere accrediti in cambio di foto, ma scattare lì era una sfida ardua. Oggi, con il digitale, possiamo controllare immediatamente il risultato,

Globetrotter Angelo Trani è molto apprezzato come ritrattista, ma ultimamente viaggia molto anche per fotografare location particolari Angelo Trani is a successful portrait photographer, but lately he’s also been travelling widely to shoot special locations

Angelo Trani is now 46 and clocks up a cool eighty thousand kilometres a year as he hops from location to location for his photo shoots, yet it all started when he wanted to scrounge free entrance to car races. 25 years ago, Trani never even imagined that he would really become a professional photographer. Yet here he is, constantly setting out from his headquarters in the province of Siena to Los Angeles, New York and a host of other destinations to portray his various subjects, many of them famous. In the course of his long career he has photographed everyone, from Bruce Springsteen to Ligabue, Joe Bastianich and Oscar winner Gabriele Salvatores.

But let’s start from the beginning, right from boyhood Trani was passionate about photography. “I started using my father’s SLR after a short course at middle school” he explained to Spazio Italia, “and photography immediately became a passion. Later I attended a professional level course in Florence, back in the day there was absolutely nothing where I lived, just amateur hobby groups. I started working for an agency more or less immediately, my first job. But it was actually just an excuse to get into car races, which I had always been obsessed by. In fact, I used to race in amateur Go Kart events. So I worked for this agency in Bologna for a while, it was one of the leading agencies, but the pay was terrible. And you had to provide all your own equipment, but luckily the bank of mum and dad helped out.” The first thing then was to get kitted up. Trani continues “I remember what was to prove a legendary expedition with my father to Livigno on the Swiss border, where there was a duty-free area with some great savings to be had. We got in touch with the vendors and came back home with 10 million lire (5000 euros) worth of equipment.” He started off concentrating on sporting events, but soon realised where the pickings were richer and where he could swing more freebies for another of his passions. “I adored going to concerts and taking pictures was one way of taking care of the cost of the tickets. So I started to ask around for free press passes in exchange for photos, but it was a huge challenge. Nowadays with digital photography you can check your results in real time and touch things up afterwards, so we can take as many shots as we want. Back then it was all on film and developing was

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Tra le “vittime” di Trani ci sono anche Bruce Springsteen e l’italiano Ligabue Among Trani’s “victims” are Bruce Springsteen and the Italian singer Ligabue

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“Per me una foto è riuscita quando mi piace e quando sento che qualcuno l’apprezza” “It’s a good shot when I like it and when I feel that someone else will like it too”

possiamo intervenire dopo, possiamo scattare tantissimo. Al tempo c’era la pellicola, sviluppare era molto costoso, così mi limitavo a tre rullini”. Tutt’oggi Trani continua a seguire le tournée di grandi artisti, è il fotografo ufficiale per i live, ad esempio di Claudio Baglioni. “La vera intuizione fu quando decisi di diventare ritrattista. Era stimolante, potevi incontrare e conoscere i personaggi. Il primo servizio commissionato fu in casa di Lory Del Santo. Quel Natale la showgirl volle festeggiarlo con un servizio. Andò bene, diventò la copertina di Novella 2000”. La Del Santo prima e poi Salvatores, nel deserto californiano del Joshua Tree: “Quello è uno dei servizi che mi ha dato più soddisfazione. Lavoravo a Los Angeles. Riuscimmo a combinare un appuntamento con il regista. Lui era con Fabio De Luigi e decisero di dirigersi verso il deserto. Si creò veramente una bella atmosfera. Non è sempre così quando fotografi i personaggi. Capita che siano nervosi e diventino aggressivi. Ogni volta la vivo come un incontro di boxe”. La vera svolta però arriva incontrando Gianni Morandi: “Lo avevo fotografato in passato – racconta – ed eravamo in amicizia così quando ci fu il tour ‘Capitani coraggiosi’ con Baglioni, lo chiamai per chiedere di seguire le prove. Ne venne fuori un contratto come fotografo ufficiale del tour. È meraviglioso quando hai accesso a tutte le aree di un concerto. Morandi è veramente inarrestabile, può cantare sul palco e dare insieme indicazioni per posizionarmi meglio”. Trani ormai è principalmente un ritrattista, ma ha puntato anche su un altro settore: “Ultimamente viaggio molto anche per fotografare location particolari”. Un’esperienza più che ventennale, ma è difficile anche per lui, oggi che tutti scattano foto, definire una foto riuscita: “Io sono ipercritico, per me è riuscita quando mi piace e quando sento che qualcuno l’apprezza. Per quanto riguarda i ritratti: devi cogliere aspetti nascosti di una persona”.

an expensive business, so I used to limit myself to shooting three rolls of film.” Trani still goes on tour with well-known artists; he’s the official live photographer of the famous Italian singer-songwriter Claudio Baglioni, for example. “But the real game-changer was when I decided to focus on portraits. It was exciting to meet and get to know all those A-listers. My first job was for actress and showgirl Lory Del Santo. It was Christmas, and she wanted to celebrate with a photo shoot. Everything worked out and one of my pictures made the cover of the very popular gossip magazine Novella 2000”. After Ms Del Santo came Salvatores, in the Californian desert of the Joshua Tree National Park. “I really enjoyed doing that gig. I was working in Los Angeles. We managed to nab a date with Salvatores. He was with Fabio De Luigi and they decided to head out into the desert. The atmosphere was really great, which isn’t always the way things go when you’re taking pictures of famous people. Sometimes they’re uptight and become aggressive. Sometimes it can be like psyching yourself up for a

boxing match.” His meeting with überfamous Italian singer Gianni Morandi proved decisive. “I’d taken pictures of him in the past,” Trani tells us “and we’d got on well together, so when he decided to tour with Baglioni in ‘Capitani Coraggiosi’ I called him to ask if I could sit in on the rehearsals. I subsequently came away with a contract as the tour’s official photographer. Having privileged access to each and every nook and cranny of a concert is a unique experience. Morandi is an absolute volcano, he can be signing live on stage and still be signalling to me to get the best angle.” Nowadays Trani focuses mainly on portraits, but he is also keen on another sector. “Lately I’ve been travelling widely to photograph special locations”. Despite his twenty years of professional experience even Angelo finds it difficult, in today’s world where everyone takes photos, to define what makes a great shot. “I’m very critical, it’s a good shot when I like it and when I feel that someone else will like it too. As far as portraits go, it’s a question of finding the subject’s hidden depths.”

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34 35 Cinema italiano Angelo Trani con Claudia Pandolfi, Leonardo Pieraccioni e Gabriele Salvatores Italian cinema Angelo Trani with Claudia Pandolfi, Leonardo Pieraccioni and Gabriele Salvatores Settembre - Novembre 2020

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Stefano Bollani dixit Pianista jazz colto ed espressivo, sempre pronto alla battuta e alle sperimentazioni, con un passato di imitatore insieme a Renzo Arbore. Ai lettori di Spazio Italia racconta la sua ultima opera “Piano Variation on Jesus Christ Superstar”A cultured and extremely expressive jazz pianist with a ready wit and a desire to experiment, Bollani has also worked in the past as an imitator with Italian entertainment supremo Renzo Arbore. Spazio Italia discovers his latest oeuvre “Piano Variation on Jesus Christ Superstar” by BARBARA RIGHINI Passione giovanile Il primo incontro con il pianoforte? A 6 anni. Una folgorazione (ph. Margherita Cenni) Youthful passion Stefano fell in love with the piano in a coup de foudre when he was just six (ph. Margherita Cenni)

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Il suo cagnolino si chiama Jobim, proprio come il musicista compositore brasiliano e sicuramente non è un caso: «Non posso stare moltissimo al telefono perché devo portare il cane alla toelettatura, con il lockdown più che un barboncino è diventato un barbone!» Stefano Bollani, jazz-star unica nel suo genere, ha sempre la battuta pronta e anche a distanza riesce a trasmettere calore e positività. Il 2020 doveva essere l’anno in cui avrebbe portato ovunque la sua ultima fatica, “Piano Variation on Jesus Christ Superstar”, ma la pandemia ha rallentato i suoi piani. L’emergenza però non gli ha impedito di fare uscire l’album e di dedicarsi alla musica, anzi, in un certo senso la situazione lo ha stimolato: «Trovo che al di là delle vittime e della tragicità, l’emergenza – ha raccontato il musicista raggiunto al telefono da Spazio Italia proprio in occasione dell’uscita del suo ‘Piano Variation’ – sia un’occasione. È come se il Mondo ci stesse dicendo che dobbiamo rinnovarci, può farci fare un salto in avanti. Personalmente ho potuto scrivere molto quando ero bloccato a casa e sono anche molto curioso di ascoltare ciò che hanno prodotto gli altri». A 47 anni e dopo più di 30 di carriera che lo ha visto collaborare con Pat Metheny e Chick Corea, Richard Galiano e Caetano Veloso, solo per citarne alcuni, Bollani ha portato a termine un progetto che cullava da molto tempo: rivisitare Jesus Christ Superstar. L’occasione sono i 50 anni dalla pubblicazione del capolavoro di Tim Rice ed Andrew Lloyd Webber, ma il progetto è quello di una vita intera: «Ho un ricordo molto preciso della prima volta che lo vidi. Avevo 14 anni, lo trovai nel giornalino Settembre - Novembre 2020

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Sinergie Insieme a Chucho Valdéz, icona della musica jazz cubana Synergy With Chucho Valdéz, one of the icons of Cuban jazz

His dog is called Jobim, after the Brazilian musician and composer, and on the phone his owner remarked wryly “I can’t talk for long unfortunately, I have to take Jobim to the dog groomer. After months of lockdown he looks more like Bob Marley than his original namesake!” And that’s typical Stefano Bollani, jazz-star extraordinaire, a man who always has a quick-fire quip on call and who manages to transmit his warmth and upbeat nature even at a distance. 2020 should have been the year he toured with his latest work, “Piano Variation on Jesus Christ Superstar”, but the pandemic has put all his plans on the back burner. The emergency didn’t stop the album coming out, and it certainly hasn’t kept Stefano way from his music; au contraire, in a certain sense he’s found the situation stimulating. “Apart from the tragic circumstances and the victims, this emergency is also an opportunity”

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A tutto tondo Oltre ad essere un inimitabile pianista jazz Stefano ha anche un animo da showman All-rounder As well as being a superb jazz pianist, Stefano has the soul of a showman

dei programmi tv, non sapevo cosa fosse. Lo guardai a basso volume, i miei genitori erano a dormire. A quell’età è tutta una scoperta, io stavo con l’orecchio attaccato alla tv ad ascoltare queste musiche. Avevo la sensazione quasi di fare qualcosa di proibito». Tutti gli album cui ha lavorato sono speciali ai suoi occhi ma questo “Piano Variation on Jesus Christ Superstar”, in versione inedita e strumentale per pianoforte solo, è quasi un figlio: «È come se lo avessi elaborato per 30 anni e quindi, vederlo partire, camminare con le proprie gambe e muoversi dà ancora più soddisfazione». L’amore per la musica è qualcosa che ha accompagnato fin dall’infanzia il jazzista: «La musica ha portato gioia nella mia vita fin da subito. Ho iniziato a prendere lezioni di piano a 6 anni. Ricordo perfettamente quando i miei mi portarono a vedere suonare, per la prima volta, colui che sarebbe diventato il mio maestro, per le primissime lezioni. Pensai, appena lo vidi: voglio farlo anch’io. Prima di allora mi immaginavo cantante, scrittore, presentatore e anche imitatore, ma ho un ricordo nitido di quel momento, è stato un passaggio chiave». In effetti, forse non è il primo pensiero che salta in mente nominando Stefano Bollani, ma l’artista ha anche un passato da imitatore. Gli appassionati di Tv lo ricorderanno ospite fisso da Renzo Arbore in “Meno siamo, meglio stiamo”: da Branduardi a Battiato a Conte: «Cantavo loro finte canzoni, divertendomi molto. Mi sono sempre divertito suonando». Riuscire a vivere di arte è il sogno di molti ragazzi, per i più giovani Bollani ha un suggerimento molto semplice: «Oggi la musica è a portata di click, se ascoltando qualche brano che arriva dall’altra parte del Pianeta risuona dentro qualcosa, bisogna fermarsi più a lungo ed ascoltare perché lì dentro c’è un segreto. Tutte le musiche che ci piacciono rivelano qualcosa di noi. Bisogna seguire l’impulso e provare magari a rielaborare quella musica con il proprio linguaggio».

Gnòsi delle fànfole Il primo album di Bollani è del 1998 Bollani published his first album in 1998

he explained in a phone interview with Spazio Italia to mark the publication of his ‘Piano Variation’ album. “It’s almost as if the world was urging us to review and renew the way we live, telling us that we can do better. Personally, I managed to write a lot while I was stuck at home and I’m really curious to see what other people have done.” At 47 and with a 30-year career that has seen him work with the likes of Pat Metheny and Chick Corea, Richard Galiano and Caetano Veloso, just to mention a few, Bollani has completed a project he had been mulling over for some time – a fresh look at Jesus Christ Superstar. The occasion came with the 50th anniversary of Tim Rice and Andrew Lloyd Webber’s masterpiece, but the project encompasses the knowledge and experience of a lifetime. “I remember perfectly when I first saw the musical. I was 14 and found it on TV thanks to a programme guide, but had no idea what it was. I watched it with the volume turned right down because my parents were asleep in bed. At that age it was all one big discovery, I listened

to the whole thing with my ear glued to the TV. I felt slightly furtive, as if I was doing something wrong.” All the albums Stefano has worked on are special in his eyes, but “Piano Variation on Jesus Christ Superstar”, in this new wholly instrumental version, is almost like a son. “It’s as if I’d been working on it for the past 30 years and now it’s out there, a reality, so that makes it particularly satisfying.” Bollani’s love for music goes back to his childhood. “Music brought me joy right from the word go. I started lessons when I was six. I have a very clear memory of the time my parents took me to see the pianist who was to be my teacher and teach me the basics playing for the first time. As soon as I saw him, I thought yes, I want to do that too. Before that I had imagined becoming a singer, a writer, a presenter, and an imitator, but I remember that exact instant, it proved a revelation.” And although it might not be the first thing that comes to mind talking about Stefano Bollani, he has worked as an imitator in the past too. TV fans will remember his slot on Renzo Arbore’s show “Meno Siamo, Meglio Stiamo”, where he imitated some of Italy’s most iconic singer-song writers, from Branduardi to Battiato and Conte. “I sang made-up songs in their style, it was great fun. I’ve always had fun playing music.” Managing to make a living through art is something a lot of youngsters dream about, and Bollani has some very simple advice for them. “Nowadays music is just a click away, but if you hear something from the other side of the world that strikes a chord, stop and listen carefully, because there’s a secret in there somewhere. All the music we like says something about us. So, follow your instincts and try to work through what you like in your own voice.”

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Passione carioca Ai tempi della realizzazione dell’album Que Bom In alto: Bollani con Chucho Valdes Carioca passion Making the album Que Bom Above: Bollani and Chucho Valdes

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Il mistero dell’anguilla Le ricerche di un gruppo di studiosi spagnoli hanno recentemente confermato le conoscenze sul ciclo biologico di questo singolare pesce, che tuttavia presenta ancora aspetti ignoti ai ricercatori. Mentre a Cesenatico (Fc) hanno avuto successo le esperienze di riproduzione e di svezzamento delle larve in cattività The mystery of the eel Work by a group of Spanish scientists has recently confirmed much of what was already known about the biological cycle of this unique fish, but there are still blanks waiting to be filled in. Meanwhile in Cesenatico, on the Adriatic coast, researchers have managed to breed and raise larvae successfully in captivity by ALESSANDRO AMADEI Un animale misterioso, l’anguilla europea. Per lunghi secoli filosofi, zoologi e studiosi di varia estrazione si sono interrogati sulla sua natura, apparentemente ibrida tra quella di un organismo marino e quella di un rettile, e soprattutto in che modo e in quali luoghi si riproducesse questo singolare pesce. Tra i tanti nomi illustri ricordiamo Aristotele e Plinio il Vecchio, e in tempi più recenti anche un certo Sigmund Freud, che all’età di 19 anni fu inviato alla stazione Zoologica di Trieste alla ricerca degli organi riproduttivi di alcuni esemplari di genere maschile. Fu soltanto negli anni ’20 del secolo scorso che il naturalista danese Johannes Schmidt, dopo lunghe peregrinazioni con navi oceanografiche, diede un fondamentale contributo alla conoscenza del ciclo biologico dell’anguilla: gli esemplari adulti si riproducono nelle profondità del mare dei Sargassi, a nord est delle coste della Florida. Di qui inizia l’avventura: dalle uova si schiudono le larve, che lentamente assumono una forma appiattita, simile alla

Team vincente Oliviero Mordenti, ricercatore del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Bologna e responsabile del Progetto anguilla Winning team Oliviero Mordenti, researcher at the Department of Veterinary Sciences of the University of Bologna, who heads the eel project

A mysterious creature, the European eel. For centuries philosophers, zoologists and scholars of various extraction have pondered its nature, apparently a strange hybrid between a marine organism and a reptile. One of the main things they scratched their heads over was where and how eels bred. The pantheon of illustrious names investigating the issue includes such heavyweights as Aristotle and Pliny the Elder, and in more recent times a

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Nelle serre ittiologiche di Cesenatico hanno avuto successo le esperienze di riproduzione in cattività dell’anguilla europea In the scientific fish tanks at Cesenatico the team has managed to successfully breed European eels in captivity

foglia dell’oleandro; i “leptocefali”, trascinati passivamente dalle correnti, attraversano l’Atlantico e una parte di essi entrano nel Mediterraneo, fino ad avvicinare le coste della Spagna e dell’Italia. Qui avviene la metamorfosi in ceche, che conferisce agli animali la struttura allungata che tutti conosciamo. Dal mare le ceche “vestite” (pigmentate) si trasferiscono nei fiumi e nelle lagune salmastre, dove inizia la lenta fase di crescita che li porta a diventare prima ragani, poi anguille gialle. Quando inizia la maturazione degli organi riproduttivi che dona a maschi e femmine una livrea dai riflessi argentati (anguilla “argentina”), gli animali sono stimolati a ritornare al mare e a compiere una lunga migrazione a ritroso, che attraverso lo stretto di Gibilterra li riporta negli abissi del mare dei Sargassi, dove si riproducono e muoiono. Dunque una lunga rotta transoceanica confermata solo in tempi recentissimi da un gruppo di ricercatori spagnoli, che hanno applicato delle marche satellitari a 8 anguille femmine: i capitoni hanno percorso il tragitto di 7.000 chi-

Occhio al pancione Un ricercatore del Centro di Cesenatico mostra una femmina di anguilla europea con le uova In alto: una delle vasche partoincubatoio in cui i maschi hanno fecondato le uova emesse dalle femmine spontaneamente, senza bisogno della cosiddetta spremitura Mummy tummy A researcher from the Centre of Cesenatico with a European eel female with eggs Above: one of the incubator tanks where the males fertilised the eggs produced by the females spontaneously, without having to harvest their sperm artificially Settembre - Novembre 2020

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“Leptocephals “ - as they are technically known then float passively on the prevailing currents across the Atlantic, and part of them end up in the Mediterranean, all the way up to the coasts of Spain and Italy. Here they develop into glass eels, with that familiar elongated shape we all associate with their kind. From the sea the “pigmented” glass eels youthful Sigmund Freud, head inland into rivers and sent at the tender age of the brackish waters of the just 19 to the zoological salt marshes, where they station in Trieste in search of the reproductive organs begin the slow process of growing into first elvers, of male specimens. and then adult yellow eels. It was only in the 1920s When their reproductive that the Danish naturalist organs develop both males Johannes Schmidt and females sport silver discovered, after a series dapples, which is why of lengthily voyages on they are known as silver various research vessels, eels at this stage. This is a fundamental clue to when they feel the urge to the eel’s biological cycle: return to the sea and start the adult specimens reproduce in the depths of the long return journey through the columns the Sargasso Sea, northeast of the coast of Florida. of Hercules, across the Atlantic again and back to This is where it all starts for eels: the spawned eggs their spawning grounds in the Sargasso Sea, where hatch into larvae, which they reproduce and die. then gradually morph This epic Atlantic journey into a flattened shape was what the group curiously similar to the of Spanish scientists leaf of an oleander. The

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lometri nell’arco di un anno, nuotando a una profondità di 800 metri di giorno e 400 metri di notte. “In realtà – osserva Oliviero Mordenti, ricercatore del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Bologna in forza alla sede di Cesenatico – nel mare dei Sargassi non è ancora mai stata pescata alcuna femmina con le uova. E la conoscenza della biologia riproduttiva di questo pesce è migliorata soltanto negli ultimi 5-6 anni, da quando, cioè, hanno avuto successo le esperienze di riproduzione in cattività. Qui a Cesenatico siamo stati tra i primi al mondo a riprodurre artificialmente l’anguilla europea con numeri consistenti di embrioni, e tra i primi a ottenerne la riproduzione spontanea”. In effetti nelle serre ittiologiche di Cesenatico i ricercatori dell’Università di Bologna hanno centrato due primati assoluti, che hanno avuto una certa eco a livello mondiale: nel 2015 il team di Mordenti è riuscito a mettere a punto una vasca parto-incubatoio nella quale un gruppo di adulti, tenuti a particolari condizioni di luce, temperatura e salinità e stimolati per via ormonale, si sono riprodotti. I maschi hanno infatti fecondato le uova emesse dalle femmine spontaneamente, senza bisogno della cosiddetta spremitura. Gli embrioni generati sono stati separati e accuditi negli incubatoi, e si sono infine schiuse un numero consistente di larve. “Oggi – sottolinea il nostro interlocutore – da una femmina di anguilla riusciamo a produrre dai 2-300mila fino a un milione di individui”. Di qui le prime esperienze di allevamento di questi microscopici, delicatissimi organismi, culminate in un nuovo successo datato giugno 2019: i preleptocefali hanno consumato un particolare preparato alimentare offerto dai ricercatori italiani. Un risultato che, qualora venisse confermato e consolidato fino alla conoscenza delle condizioni necessarie per garantire la sopravvivenza delle larve fino almeno ai 50-60 giorni di vita (“sono convinto che dopo sarebbe tutto più facile”, sottolinea Mordenti), comporterebbe due importanti ricadute applicative. Da un lato il ripopolamento dei nostri fiumi e dei nostri bacini salmastri, attualmente depauperati (non a caso l’anguilla europea è nella lista rossa delle “specie in pericolo critico”); dall’altro lato l’approvvigionamento degli allevamenti europei, oggi in crisi per la difficoltà nel reperimento di ceche selvatiche a prezzi abbordabili. Per i gourmet di casa nostra, ma anche per quelli olandesi e danesi che da sempre consumano e apprezzano le gustose carni di anguilla, sarebbe un’ottima notizia.

Prime forme di vita Dalle uova embrionate (a sinistra) si schiudono le larve (a destra)

Early development

The larvae (right) hatch from the fertilised eggs (left)

Attenzione ai dettagli Occhio sviluppato e pinna pettorale allungata: ecco alcuni dei caratteri che evidenziano la fertilità di un’anguilla argentata

Significant details

A fully-developed eye and pectoral fin: two of the characteristics which show that a silver eel is fertilet

recently confirmed by applying satellite geolocators to eight female eels. They found that the tracked eels logged an impressive 7000 km in a year, swimming at a depth of 800 metres by day and 400 metres by night. “As a matter of actual fact” observes Oliviero Mordenti, a researcher from the Department of Veterinary Sciences at the University of Bologna who works at their Cesenatico headquarters, “We have never managed to capture a female with eggs in the Sargasso Sea. And we’ve only really been able to study the reproductive biology of eels closely over the last 5-6 years, since our attempts to breed them in captivity have been successful. Here in Cesenatico, we were one of the first teams in the world to artificially reproduce a consistent number of European eel embryos and again among the first to get them to spontaneously breed in captivity.” In fact, in the scientific fish tanks at

Cesenatico the University of Bologna researchers have achieved two absolute records, which have caused a fair stir in their field worldwide. In 2015 Mordenti’s team developed a birthing tank where a group of adults, kept under particular conditions of light, temperature and salinity, and hormonally stimulated, managed to reproduced with the males fertilizing the eggs produced by the females spontaneously, without needing to harvest the sperm artificially. The fertilised eggs were then separated and housed in the hatcheries until finally a consistent number of larvae hatched. Mordenti emphasised that this meant “we are now able to produce between twothree hundred thousand and one million individuals from a single female eel.” The first successful breeding of these microscopic and incredibly delicate organisms led to a new breakthrough in June 2019. The Italian researchers managed to feed the larvae using a particular preparation. If this result is confirmed and they can consolidate a process and all the conditions necessary to ensure the survival of the larvae to up to at least 50-60 days of life, Mordenti is convinced it would be mostly downhill from there on and would have a huge environmental and economic impact. On the one hand it would mean successfully managing to repopulate our rivers and salt marshes - European eels are currently on a red light on the endangered species list - on the other it would be manna from heaven for fish farmers, who currently struggle to find wild glass eels at a competitive price. It would also be exceptionally good news for Italian gourmets, not to mention their fellow connoisseurs in Holland and Denmark, where delicious eel dishes are a national tradition.

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Andrea Samaritani raccoglie nel suo ultimo libro un carrellata di scatti che parlano dell’Italia e dei suoi protagonisti. Personaggi noti e perfetti sconosciuti, fianco a fianco in una narrazione che trasuda di Pianura Padana In Love with life Andrea Samaritani’s latest book features a collection of shots on Italy and its protagonists. From the famous to the totally obscure, side by side in a narrative with a strong flavour of the Po valley by GIOVANNI DE LUCA - foto/photo ANDREA SAMARITANI

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L’OCCHIO FELICE DEL FOTOREPORTER

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Innamorato della vita

Una personalità eclettica Andrea Samaritani, instancabile e problematico autore sempre pronto a trasformare in analitiche risposte fotografiche i luoghi e gli eventi, piccoli e grandi, pubblici e privati, di questi anni.

Pio Tarantini

“FotoPro-Professionisti dell’immagine”, ed. Reflex, marzo 1993

Bel tipo Andrea Samaritani, a metà strada fra il fotografo e il pittore. Definirlo è un esercizio difficile perché Samaritani ha senz’altro fatto della fotografia il mestiere che lo ha accompagnato lungo tutta la sua vita, ma con puntate nel mondo della pittura e dell’arte davvero stimolanti. L’occasione per incontrarsi di nuovo dopo molto tempo è l’uscita del suo ultimo libro edito da Minerva, “L’occhio felice del fotoreporter”, una cavalcata dagli anni ’80 ad oggi che ripercorre un’Italia molto lontana da quella odierna, ISBN 978-8833242309 ma sempre attuale. Fra le migliaia di immagini scattate da Andrea nella sua 9 788833 242309 € 25,00 i.i. carriera ne amo una in particolare dove è ritratto Enzo Biagi, il celebre giornalista e scrittore morto nel 2007, con

Andrea Samaritani is something of a curiosity, on the artistic cusp somewhere between a photographer and a painter. It’s difficult to pin him down, because although his life-long career has been as a photographer, he has also strayed in an extremely stimulating fashion into the world of painting and art. We met again after a

long interval when his latest book published by Minerva came out. Entitled “L’Occhio Felice del Fotoreporter” (The Happy Eye of the Photo Reporter), it cuts a broad swathe through the Italy of the 1980s to the present, an Italy in some ways remote, but always acutely relevant. Among the thousands of shots taken by Andrea in the course of his long career, my particular favourite is one of Enzo Biagi, the famous journalist

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Enzo Biagi Al Grand Hotel di Rimini Pagina a sinistra: una delle comparse utilizzate per il film Novecento di Bernardo Bertolucci At the Grand Hotel in Rimini Left page: an extra from director Bernardo Bertolucci’s film Novecento

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Alberto Sordi sul set del film “In nome del popolo italiano”Alberto Sordi on the set of the film “In the name of the Italian people”

Carlo Cracco Lo chef prima della sovraesposizione mediatica The well-known chef before his overwhelming media successes

un bellissimo sorriso emiliano stampato su un viso vocato all’assoluta serietà. Un bianconero fresco e intenso, come buona parte della produzione di Samaritani, che con la sua “Meridiana Immagini” rappresenta ancora oggi una delle ultime agenzie fotografiche al 100% italiane. La chiacchierata inizia davanti ad un tagliere sul quale è disposto un salamino di squisita fattura, una coppia di pane ferrarese e vino rosso sincero. Siamo nella casa di Cento (Fe), in una zona di bonifica dove l’acqua, i fiumi e un’eterna nebbiolina danno al territorio un aspetto dimesso, ma sempre pieno di antica bellezza. La stessa bellezza che punteggia il libro di Andrea, dalle cui pagine fanno capolino decine di personaggi che hanno scandito la vita italiana degli ultimi decenni. C’è Vittorio Sgarbi, con cui Samaritani ha un consolidato rapporto di collaborazione, lo scultore Giò Pomodoro, ma anche Raoul Casadei, Mogol, Samuele Bersani, Angelo Branduardi, Lucio Dalla, Fiorello, Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio. E poi la gente comune, che per Samaritani è un costante elemento di curiosità, anche se meno forte sotto il profilo commerciale per chi gestisce un’agenzia fotografica.

and writer who died in 2007, where he is portrayed with a beautiful Emilian smile printed on a face eminently more suited to absolute seriousness. A fresh, intense black and white portrait, like so much of Samaritani’s production, whose “Meridiana Immagini” agency is one of the last to be wholly Italian owned. We had a chat over a glass of earthy red wine accompanied by a truly exquisite salami and a couple of typical Ferrara style bread rolls in Andrea’s house in Cento, in the province of Ferrara. This is all reclaimed land, where water, rivers and a permanent misty fog bestow a rather sombre aspect on the landscape which in no way detracts Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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Cultura Culture

Marco Pantani Insieme ad alcune fan all’Italia in Miniatura di Viserba di Rimini Marco Pantani with some of his fans at Italy in Miniature at Viserba near Rimini

Gente comune Al festival del liscio Common people A ballroom dancing festival

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Giò Pomodoro Lo scultore ritratto a Pietrasanta (Lu) The sculptor photographed at Pietrasanta Settembre - Novembre 2020

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Cultura Culture Fiorello Nel backstage della trasmissione radiofonica “Viva Radio 2” The popular Italian showman backstage during the radio programme “Viva Radio 2”

È l’Italia delle processioni, della pesca dell’anguilla, dei ferrovieri in servizio, dei buskers ritratti per strada. Altrettanto suggestive le “fotodipinte” che punteggiano le pareti della casa di Andrea, opere uniche in cui le immagini fotografiche cambiano aspetto dopo interventi con acrilici e acquerelli, enigmatiche e dai contorni sfumati. Spesso irriconoscibili rispetto allo scatto di partenza e di cui il nostro ospite è orgogliosissimo. Mentre il salamino si accorcia sempre più vengono fuori nuovi progetti, vecchie idee mai messe da parte del tutto, una curiosità senza fine e la consapevolezza di essere stato un protagonista della scena fotografica italiana degli ultimi decenni. Capace di farsi riconoscere per il proprio lavoro, senza aver mai dovuto alzare la voce. Una categoria ormai estinta.

ANDREA SAMARITANI

L’OCCHIO FELICE DEL

L’OCCHIO FELICE DEL FOTOREPORTER

FOTOREPORTER

Info

MINERVA

“L’occhio felice del fotoreporter” Andrea Samaritani Minerva Edizioni

from its timeless beauty. The same beauty that is a constant refrain in Andrea’s book, whose pages feature dozens of famous people constantly in the news in Italy over the past decades. There is art critic and politician Vittorio Sgarbi, who Samaritani has a consolidated professional relationship with, the sculptor Giò Pomodoro, and various artists and entertainers from Raoul Casadei to Mogol, Samuele Bersani, Angelo Branduardi, Lucio Dalla, Fiorello, Giuseppe Bertolucci and Marco Bellocchio. And then there are all the ordinary people, an ongoing source of fascination to Samaritani, despite their lack of commercial appeal for the head of a photographic agency. This is the Italy of processions, eel fishers, railwaymen and buskers portrayed plying their trade in the streets. Equally fascinating are the “photo-paintings” hanging on the walls of Andrea’s house, unique works based on photographs touched

up with acrylic paints and watercolours, giving them an enigmatic quality with blurred outlines. The original photo is often unrecognisable, and Samaritani is extraordinarily proud of them. As we work our way through the salami slice by slice Samaritani talks about new projects, some of them ideas he has been toying with for a long time, some of them stemming from his insatiable curiosity and the awareness of having been a protagonist in the field of Italian photography for decades. He is acknowledged as such by all, without having to constantly shout about it. A dying breed.

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A tavola Food & wine

Confermate le date della 29esima edizione della rassegna, che salvo imprevisti è in programma dal vivo, a Merano, dal 6 al 10 novembre 2020. Obiettivo dichiarato: tornare a quel lontano 1992 dove fu scritta la storia di uno degli eventi food&wine più glamour al mondo Merano WineFestival, the original cut The 29th edition of the Festival is scheduled to take place live in Merano, barring unforeseen circumstances, from 6 - 10 November 2020. This year sees a return to essence of the prestigious event founded in 1992, destined to become one of the most glamorous diary dates in the annual food & wine calendar

Merano WineFestival, ritorno alle origini by MAURIZIO PACIFICO Un’edizione letteralmente straordinaria, quella del Merano WineFestival 2020, che saprà dimostrare come in tempo di Covid-19 gli eventi dal vivo sono ancora possibili se organizzati nel dettaglio. Parola del patron Helmuth Köcher, che in occasione della conferenza stampa di presentazione della rassegna meranese ha illustrato in che modo l’edizione 2020 saprà coniugare le novità legate all’emergenza sanitaria con la tradizione. Già organizzate nei dettagli, infatti, l’accurata suddivisione degli spazi e l’attenta gestione dei flussi dei visitatori con turnazione su due fasce orarie (la prima dalle 9 alle 13.30 e la seconda dalle 14.30 alle 19), ma anche il rispetto delle norme sanitarie che prevedono la

The Merano WineFestival 2020 is going to be, literally, an extraordinary event. And determined to prove that we can still enjoy live events even under the shadow of Covid-19 if they are perfectly organised. As the Festival’s patron Helmuth Köcher assured everyone during the press conference presenting this year’s edition, illustrating how

the organisers intend to combine safety measures seamlessly with tradition. All the spaces have already been carefully apportioned, together with the management of the flow of visitors. The public will be able to access the Festival in two shifts; the first from 9am to 1.30 pm and the second from 2.30 pm to 7pm. Naturally all the prescribed health precautions will also be scrupulously observed, from taking people’s temperatures to the use of masks and disinfectant gel, and visitors will be registered on access. All the wine producers and

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A tavola Food & wine

Distanziamento assicurato Rispetto alle edizioni passate, quest’anno la manifestazione punta a dare fisicamente maggiore spazio a produttori e visitatori Social distancing all set This year the Festival is being organised to ensure more physical space for producers and public alike

misurazione della temperatura, l’uso di mascherina e disinfettanti e la registrazione all’ingresso della manifestazione. A queste misure si aggiunge la necessità, ma solo per i produttori e per il personale operante all’evento, di presentare un test Covid-19 risultato negativo nei quattro giorni precedenti la propria presenza alla manifestazione, così da garantire al pubblico un ambiente sicuro. Novità anche nel cuore della manifestazione: negli spazi del Kurhaus, “Wine–The Official Selection” vede la partecipazione di 122 produttori nazionali e internazionali nelle giornate del 6 e del 7 novembre e altrettanti in quelle dell’8 e del 9 novembre. Viene meno il collegamento tra gli spazi del Kurhaus e quelli della GourmetArena, dove “Foods Spirits Beer–The Official Selection” vede la medesima suddivisione dei produttori nelle giornate e una turnazione di 100 produttori per volta. Cambia anche “The WineHunter Area”, che oltre alla presenza sul podio del Kursaal, si trasferisce nelle lounge degli hotel meranesi; confermati anche “Catwalk Champagne” (10 novembre, ore 10-15) e “Naturae et Purae–bio&dynamica”, la sezione dedicata alle produzioni sostenibili, che si svolge presso l’Hotel Terme Merano però in quattro giornate, sempre con una turnazione dei produttori e due fasce orarie di visita. Infine, tra le altre novità dell’edizione 2020, il premio ufficiale di Merano WineFestival, The WineHunter Award, che diventa quest’anno un prezioso volume cartaceo. E se in questi mesi ci dovesse essere un ritorno al lockdown niente paura: la rassegna sarà al 100% digitale. Dita incrociate e appuntamento a Merano, dal 6 al 10 novembre! Settembre - Novembre 2020

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The WineHunter Il patron della rassegna meranese Helmuth Köcher (ph. Armin Huber) The WineHunter The patron of the Merano Festival Helmuth Köcher (ph. Armin Huber)

staff involved will also be asked to supply a negative Covid-19 test result dated no more than four days prior to their presence at the event, in order to guarantee the public the highest level of safety possible. Other novelties this year see the Kurhaus, the “Wine–The Official Selection” space, host 122 national and international wine producers on 6 - 7 November and the same number again on 8 - 9

Info meranowinefestival.com

November. Then there will be no link in this edition between the Kurhaus area and the GourmetArena, where the “Foods Spirits Beer–The Official Selection” will also operate on a shift system hosting 100 producers every day. More changes are planned for the “The WineHunter Area”, with Kursaal on the podium; this year it will be held in the foyer of Merano’s hotels. The “Catwalk Champagne” (10 November, 10am – 3 pm) has also been confirmed, as has “Naturae et Purae–bio&dynamica”, the section dedicated to sustainable production, scheduled at the Hotel Terme Merano over all four days of the Festival, again with a daily shift system to accommodate the various producers involved and morning/afternoon time slots for the general public. One more innovation for the 2020 edition regards the official Merano WineFestival prize, the WineHunter Award, which this year will take the form of a luxury bound volume. And in the event of a move back into lockdown, everything is already all in train to move the event smoothly into digital mode. So, fingers crossed and arrivederci until 6 – 10 November, hopefully in Merano!

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Vite gourmet Gourmet diary

Il vino del Gallo Nero Il Chianti Classico è una DOCG tipica della Toscana centrale, e disponibile in tre tipologie: il “Chianti Classico Annata”, il “Riserva” e la “Gran Selezione” Gallo Nero wines The famed Chianti Classico DOCG from central Tuscany comes in three different versions: Chianti Classico Annata, Riserva and Gran Selezione Il Chianti è il vino italiano più famoso nel mondo. L’origine risale al 1716, con il Granduca di Toscana Cosimo III chiamato a delimitare il territorio di produzione tra Firenze e Siena. Ma fu dalle intuizioni del Barone Bettino Ricasoli, primo ministro del Regno, che l’identità del Chianti prese forma, diventando nel dopoguerra, con il tipico fiasco, uno dei simboli del Paese. Il territorio della Toscana centrale ha sempre prodotto vino con questo nome, e la sua zona d’elezione si fregia da sempre della definizione “Classico”. Un comprensorio di 7.000 ettari di vigneti nei comuni di Castellina, Gaiole, Greve e Radda e parti di Barberino Tavernelle, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi e San Casciano Val di Pesa. Una zona che produce circa 38 milioni di bottiglie riconoscibili dall’emblema del Gallo Nero.

Chianti is the most famous Italian wine in the world. Its origins date back to 1716, when the Grand Duke of Tuscany Cosimo III first delimited its production area in the swathe of countryside between Florence and Siena. But it was Baron Bettino Ricasoli, a nineteenth century Prime Minister of the erstwhile Kingdom of Italy, who

Viaggio nel gusto insieme al sommelier Fabio Gallo - www.aispiemonte.it Sommelier Fabio Gallo on fine wine - www.aispiemonte.it

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Vite gourmet Gourmet diary

Negli anni ’90 il Chianti Classico è stato rilanciato puntando unicamente sulle grandi potenzialità del vitigno Sangiovese Chianti Classico was relaunched in the 1990s by focusing solely on the great potential of the Sangiovese grape

Il Chianti Classico è DOCG (autonomo dal Chianti) dal 1996, in termini di qualità una delle più costanti denominazioni della Penisola. Un vino ricco di storia, rilanciato negli anni ’90 puntando sulle potenzialità del vitigno Sangiovese ed eliminando in parte o totalmente le uve minori (Trebbiano toscano, Malvasia bianca e Canaiolo), considerate poco utili alla produzione di un grande Chianti. Ufficialmente il riordino del disciplinare è avvenuto nel 2013, quando il Consorzio, forte di 580 produttori, ha creato tre tipologie di vino: il fresco “Chianti Classico Annata”, il corposo e morbido “Riserva” e la “Gran Selezione”, vinificato con uve pregiate raccolte da singola vigna. Una classificazione piramidale, che ha l’obiettivo di stratificare l’offerta enologica del territorio e, dopo 300 anni, porre ancora una volta il vino del Gallo Nero ai vertici della produzione nazionale. Settembre - Novembre 2020

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Il Chianti Classico “Annata” si differenzia per i profumi fruttati e le note floreali di iris e viola The Chianti Classico “Annata” is distinguished by its fruity bouquet and floral notes of iris and violet

first realised Chianti’s full potential as a wine, opening the way for its full flowering in its typical straw-swaddled fiasco during the post-war period, when it became one of the symbols of the country. The central Tuscany area has always produced Chianti wine, and in its designated production zone it has always been called “Classico”. An area of 7000 hectares of vineyards in the municipalities of Castellina, Gaiole, Greve and Radda and parts of Barberino Tavernelle, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi and San Casciano Val di Pesa which produces roughly 38 million bottles of wine branded with the famed Gallo Nero, or Black Rooster, emblem. Chianti Classico gained its own separate DOCG label, distinguishing it from Chianti tout court in 1996, and in terms of consistent quality can boast one of the best track records in the whole of Italy. This is a wine soaked in history; a

wine extensively updated in the 1990s when its focus shifted to exploiting the potential of Sangiovese grapes and the use of lesser cultivars, such as Trebbiano Toscano, Malvasia Bianca and Canaiolo, was either drastically curtailed or eliminated altogether, as superfluous to the requirements of a truly great Chianti. The official reorganization of the regulations governing the production of Chianti Classico took place in 2013, when the Consortium comprising 580 producers created three categories for their wines: the lighter “Chianti Classico Annata”, the soft, fullbodied “Riserva” and the top tier “Gran Selezione”, made with carefully selected top quality grapes harvested from individual vineyards. This three-tier system of classification aims to clarify the structure of the area’s wines and place the 300 year-old Gallo Nero back on the pinnacle of national production.

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Cantina a bordo Cellar on board

Scelti per voi Dai pendii del Triveneto, passando sulle dolci colline toscane, attraverso il tacco pugliese fino all’assolata terra siciliana: questo ed altri affascinanti scenari ospitano alcune delle tenute più suggestive che abbiamo selezionato per voi. Lasciatevi emozionare da questi vini, dalla loro storia, da loro sapore e dalla tradizione della terra che rappresentano, chiedendo ai nostri assistenti di volo i vini in rotazione

Selected for you. From the mountain slopes in the Triveneto to the sweet tuscan hills, by way of the heel of Italy in Apulia and as far as sunny Sicily: this and other fascinating scenarios are home to some of the most evocative estates we have selected for you. Be enticed by these wines, their history, taste and traditions of the lands they represent. Ask our cabin crew about wines in rotation

Veneto

GLI SPUMANTI SPARKLING WINES

CUVÉE D’ARCÉ - SPUMANTE METODO CLASSICO ◆ Cantina: SOCIETÀ AGRICOLA MONTECI Garganega, Trebianello, Cortese; 12,5%; 8-10°C Colore giallo paglierino con leggere sfumature dorate che riflettono la nobiltà delle uve veronesi utilizzate. Profumo delicato, fragrante con lievi spunti di panificazione. Gusto: elegante acidità che avvolge la bocca ed una decisa persistenza di frutta acida nel retro-olfatto. Un vino croccante che da sinuosità a questo Cuvée. Si abbina a piatti importanti, ottimo con frutti di mare, crostacei o carne bianca. Colour: straw yellow with golden hues that reflect the outstanding grapes of the District where they’re from. Bouquet: delicate, fragrant with mild bread-making hints. Taste: elegant acidity that pleases the palate and a long fruit aftertaste. A crisp and fragrant sparkling wine. Accompaniments: best with seafood, shellfish and white meat. Referenze/reviews: Wine Pleasures 96/100; 21th Sparkling wine festival 2019, 88/100

Lombardia MIOLO VILLA CRESPIA – FRANCIACORTA BRUT ◆ Cantina: TENUTA VILLA CRESPIA Chardonnay; 12,5%-13%; 6-8°C Il Miolo Villa Crespia nasce in un unico vigneto dai suoli argillosi che consentono una maturazione più lenta delle uve Chardonnay. Il Brut che ne deriva si distingue dagli altri Franciacorta Villa Crespia per note floreali e fruttate più intense, che ne ammorbidiscono sia l’acidità sia la struttura. Le note speziate e vegetali cedono a quelle dolci e il risultato è un Franciacorta “euforico”. Si accompagna ad aperitivi su base cremosa, a mousse di verdure, a dolci secchi e crostate di frutta. Miolo Villa Crespia is born in a unique vineyard, characterised by clay soils where Chardonnay grapes ripe more slowly. It is a different Brut Franciacorta because of its more intense floral and fruity notes which soften both its acidity and structure. The spicy and vegetable notes give way to the sweet ones and the result is an “euphoric” Franciacorta. Good with creamy appetizers, vegetables mousse, dry desserts and fruit cakes. Referenze/reviews: Decanter World Wine Awards 2014 Bronze Medal; Redazione Merum 2012 Due Cuori; Wine Enthusiast Magazine’s Buying Guide- Maggio 2010, 88/100; Spumanti D’Italia del Gambero Rosso 2007 Oscar qualità e prezzo

Veneto ANERI BIOLOGICO LEONE N. 7 – VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE ◆ Cantina: ANERI Glera 10 %; 11%; 6-8°C Prodotto con uve coltivate nel rispetto del protocollo previsto dall’agricoltura biologica, questo spumante presenta un perlage fine e persistente e un elegante bouquet. Le note floreali e il sapore equilibrato lo rendono adatto per i brindisi e un ottimo abbinamento a ricette dal gusto delicato. Produced with grapes grown in compliance with the organic farming protocol, this sparkling wine has a fine and persistent perlage and an elegant bouquet. Ideal at the beginning of a meal, during the aperitif and even throughout the meal, match to delicate or fishbased recipes.

Toscana SPUMANTE SANTA CRISTINA METODO CLASSICO ◆ Cantina: SANTA CRISTINA-ANTINORI Chardonnay, Pinot Nero e una piccola quantità di Pinot Bianco; 12,5%; 8-10°C Colore giallo con riflessi dorati, spuma abbondante con perlage fine e persistente. Il profumo è intenso, con note di mela, pesca bianca, sentori di crosta di pane e lieviti. Al palato si caratterizza per una spiccata armonia e per la tipica vivacità del Brut. Le note di frutti maturi conferiscono ampiezza ed equilibrio. Ottimo con pesce, risotti e carni bianche. Yellow in colour with golden highlights and with an abundant - but delicate and persistent - bubbles, the wine is endowed with an intense nose of apples, white peaches, bread crusts and yeast. The palate is distinguished by its harmony and by the typical liveliness of a Brut. Notes of ripe fruit give amplitude and balance. Excellent with fish, rice, and white meat.

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I VINI ROSSI RED WINES

Puglia DON ANTONIO – PRIMITIVO IGP PUGLIA ◆ Cantina: CASA VINICOLA COPPI ◆ Primitivo; 14,5%; 18-20 °C

Colore rosso violaceo, brillante e fitto. Profumo abbastanza intenso e persistente, fine, che stupisce immediatamente per la ricchezza dei suoi frutti e per la pulizia del profumo in cui si sente miscelata con dovizia enologica la vena delle spezie desunta dal rovere e quella propria dell’uva. Sapore caldo eppure gradatamente morbido e armonioso, in cui il tannino è efficacemente controllato, l’acidità supporta ed è soprattutto freschezza e fragranza per la sua mole olfattiva, sapido, abbastanza corposo, piuttosto intenso e persistente. Abbinamento gastronomico: dai grandi piatti della tradizione italiana, come le lasagne al forno, il risotto allo zafferano, l’arrosto di tacchino, fino alla zuppa canadese di formaggio cheddar. Deep and bright purplish red. Nose: quite intense and persistent, fine, astonishing for the richness of its fruits and the clarity of its aroma, in which can be clearly distinguished the spicy nuances extracted with oenological ability from the oak and those naturally contained in the grapes. Palate: warm yet gradually soft and harmonious, in which the tannin is effectively controlled, the acidity supports and mainly is freshness and fragrance for its wonderful aroma, sapid, medium-bodied, rather intense and persistent. Food pairing: baked lasagna, saffron risotto, roasted turkey, Canadian soup with cheddar cheese. Referenze/reviews: Guida Luca Maroni, Migliori Vini d’Italia 2019, 90/100; Gambero Rosso 2018, Due Bicchieri

Toscana PIAN DELLE VIGNE ROSSO DI MONTALCINO ◆ Cantina: PIAN DELLE VIGNE ◆ Sangiovese; 14%; 16-18 °C Il Pian delle Vigne Rosso di Montalcino si presenta di un colore rosso rubino vivace. Al naso spiccano le note di frutta rossa matura come susina e ribes rosso, sostenute da piacevoli sensazioni di rosa canina e di erbe mediterranee come salvia ed origano. Al palato è vivace, fresco, con tannini setosi. Colpisce per la sensazione di frutta rossa polposa, capace di donare pienezza e persistenza alla beva. In generale, nella sua gioventù, il vino risulta piuttosto complesso al naso ed al palato, con una gradevolezza di beva caratterizzata da morbidezza, freschezza e sapidità. Pian delle Vigne Rosso di Montalcino offers to the eye a lively ruby red color. The nose is characterized by such ripe red fruit as plums and red currents, sustained by pleasurable sensations of dog roses and Mediterranean herbs, sage and origan. The palate is vigorous and fresh with silky tannins. The notes of ample red fruit, capable given fullness and persistence to the wine, are striking. The wine, in general, both on the nose and palate, is rather complex for a young bottle, with a drinking pleasure characterized by suppleness, freshness, and savour.

Trentino Alto Adige VILLA GRESTI IGT DELLE DOLOMITI ◆ Cantina: SAN LEONARDO ◆ 90% Merlot e 10% Carmenere; 13%; 14-16° C Di colore rosso rubino brillante, ha profumo di buona ampiezza e discreta persistenza. I sentori sono vinosi in gioventù per poi trasformarsi con l’invecchiamento in prugna matura su fondo lievemente erbaceo. Il gusto è asciutto, morbido, equilibrato con fine bocca piacevolmente amarognolo. Buona la persistenza aromatica che esprime grande eleganza. Classico da tavola, sia su piatti con salse rosse o scure, e paste ripiene, sia con secondi piatti a base di carni alla griglia, carni bianche e formaggi a pasta tenera. Brilliant ruby red, with attractive depth and decent lenght. The aromas are alcohol and fruit-rich when the wine is young, later mellowing with bottle age into ripe plum fruit layered over a faintly grassy background note. Dry, soft and well balanced on the palate, it reveals a pleasing bitterish twist in the finish. Good aromatic lenght. A classic food with rice and pasta in tomato or meat sauces, and filled pasta, as wall as grilled meats, poultry, white meats and soft cheeses. Referenze/reviews: Gambero Rosso, Due Bicchieri Rossi; James Suckling 93; Wine Spectator 90

Veneto VALPOLICELLA CLASSICO D.O.C. ◆ Cantina: ALLEGRINI ◆ Corvina Veronese 70%, Rondinella 30%; 13,20%; 16° C Di colore rosso rubino con sfumature violacee, esprime una fragrante nota fruttata dominata dalla ciliegia, cui fanno eco più fresche sfumature di pepe ed erbe aromatiche, patrimonio di Corvina e Corvinone, le storiche uve di questa denominazione. Se da giovane colpisce per la beva scattante e succosa, a distanza di un paio d’anni esprime invece maggior delicatezza. Questa particolare tipologia di Valpolicella si accompagna ad antipasti all’italiana, minestre, piatti di pasta ed in generale le variegate proposte della cucina mediterranea. Ruby red in colour, with purplish-blue highlights; the nose exhibits fragrant fruit with prominent notes of cherries, echoed by fresher hints of pepper and aromatic herbs, typical of Corvina and Corvinone, the historic varietals of this appellation. Whilst young it is impressively lively and playful on the palate while it expresses greater delicacy and finesse some two years later. This type of Valpolicella is the perfect accompaniment to Italian antipasti, soups, pasta dishes and other dishes typical of Mediterranean cuisine.

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I VINI BIANCHI WHITE WINES

Lazio SOENTE IGP ◆ Cantina: FAMIGLIA COTARELLA Viogner; 12,5%; 10-12 °C Colore giallo con riflessi verdognoli che preannunciano la freschezza del vino. Al naso è di grande impatto con note di agrumi e di fiori bianchi. Al gusto è avvolgente con un finale sapido e persistente. Yellow with greenish reflexes announcing the fresh character of this wine of great impact on the nose with notes of citrus and white flowers. The taste is fruity with a persistent and savory final. Referenze/reviews: Luca Maroni 91/100; Gambero Rosso Due Bicchieri Neri; Robert Parker Wine Advocate 88+/100

Puglia CALAFURIA ROSATO SALENTO IGT ◆ Cantina: TORMARESCA Chardonnay; 12,5%-13%; 6-8°C Uvaggio di selezione proveniente da Masseria Maìme in San Pietro Vernotico (Brindisi); 12%; 10 °C Calafuria si presenta di un colore rosa fior di pesco. Al naso freschi sentori di frutta bianca, come pesca e litchi, si uniscono a delicate note floreali di rosa e glicine. Al palato è morbido, spicca per la gradevole freschezza, ben in equilibrio con la persistenza aromatica, seguita da una delicata sapidità Calafuria shows a pale pink color. On the nose fresh hints of white fruit such as peaches and lychee blend with delicate floral notes of roses and wisteria. On the palate, Calafuria has a soft entry, pleasant freshness, nicely balanced with aromatic persistence followed by delicate savory sensations.

Trentino Alto Adige ALTO ADIGE RIESLING DOC MONTIGGL 2018 ◆ Cantina: : CANTINA PRODUTTORI SAN MICHELE APPIANO Riesling; 13%; 8-10 °C Colore giallo paglierino con riflessi verdolini, profumi intensi di pesca bianca e albicocca. Nobile, equilibrato, minerale. Il Riesling ha bisogno di un clima fresco ma soleggiato, condizioni presenti nella zona di Monticolo dove i terreni porfirici donano al vino il suo carattere speciale. È un vero allrounder che si sposa tanto coi piatti di pesce leggeri quanto con quelli della cucina asiatica e le ricette a base di verdure. Bright yellow with greenish shimmer, intense aromas of white peach and apricot. Elegant, balanced and mineral taste. Riesling prefers a cool yet very sunny climate. That is exactly what Montiggl offers. The local porphyry soils give the wine its backbone. This all-rounder wine pairs nicely with light fish dishes, Asian cuisine and vegetable dishes. Referenze/reviews: Concorso Nazionale del Riesling 2019, secondo posto; James Suckling/Decanter/Wine Enthusiast 90; I Vini di Veronelli 94 punti; Luca Maroni I Migliori Vini Italiani

Liguria “ETICHETTA NERA” COLLI DI LUNI VERMENTINO DOC 2019 ◆ Cantina: LUNAE BOSONI Vermentino; 13%; 13-14 °C Un bianco di grande stoffa e fascino, dal colore giallo paglierino intenso con leggeri riflessi dorati. Profumo elegante con evidenti sentori di fiori di campo, erbe aromatiche, spezie, frutta matura, miele. In bocca si manifesta giustamente sapido, armonico, persistente. La struttura lo rende particolarmente adatto ai piatti più impegnativi della cucina ligure quali stoccafisso, trippa in umido, pollami, zuppe e pesce. A white wine with great texture and appeal. The colour is an intense straw-yellow with light golden highlights. An elegant aroma with clear hints of wildflowers, aromatic herbs, spices, ripe fruit, honey. Tasty, harmonious and persistent on the palate. The wine’s structure makes it particularly suitable for the most substantial dishes of Ligurian cuisine such as stockfish, stewed tripe, poultry, soups and fish. Referenze/reviews: Gambero Rosso Tre Bicchieri per 11 anni di seguito; Gambero Rosso 2018, “Vino Bianco dell’Anno”; Wine Spectator 2018, 90

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Varietà, passione, piacere.

Bibenda 2020 4 Grappoli Mundus Vini Spring Tasting 2019 Silver

Vinibuoni d’Italia 2020 Corona Bibenda 2020 4 Grappoli I Vini Veronelli 2020 2 Stelle Doctor Wine 2019 95/100

Maggiori informazioni su www.kellereibozen.com/wineawards

L’ inimitabile molteplicità racchiusa in un luogo straordinario. Vinificati da persone animate da grande passione. Impreziositi da saperi antichi e tecniche innovative. Dal cuore dell’ Alto Adige, il piacere più autentico. I vini di Bolzano. Wineshop Vinarius: Bolzano-Gries, Via San Maurizio 36

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Affari Business

Anna Piacentini, CEO di People3.0, insegna alle aziende di ogni dimensione il valore della felicità dei dipendenti sul posto di lavoro. Un plus che è diventato un must e fa volare bilanci e fatturati Happy companies are winners and crisis busters Anna Piacentini, CEO at People3.0, teaches companies of all sizes the true value of happiness in the workplace. A plus that has become a must to boost turnover and profit by ALESSANDRO PANTANI – foto/photo LAURA ZUIAN

L’azienda felice? Vincente e pronta a superare le crisi La felicità aziendale? È un valore e ha un valore. Imprescindibile il primo, quantificabile in termini di produttività, e di risultati il secondo. È questo uno dei punti focali dell’attività di People3.0, cooperativa modenese specializzata nel tema della felicità sul posto di lavoro che, nel 2019, ha organizzato la prima settimana Happyness@work con il coinvolgimento di realtà del calibro di Nestlè, Pixartprinting e Biongen: “Le aziende che investono sul benessere dei propri dipendenti – spiega Anna Piacentini, CEO della coop modenese – vedono migliorare le proprie performance in termini di fatturato, produttività, reputazione ed attrattività, con risultati superiori alla media delle aziende che non lo fanno. Anche di fronte a una crisi come quella derivante dal lockdown, chi investe sulla felicità dei propri dipendenti può ripartire con maggiore semplicità”. Diventare una “Happy company”, tuttavia, non è frutto di fortuna o improvvisazione e non basta la buona volontà: esistono metodi, tecniche e pratiche ben precise che vanno messe in atto con criterio e calate nella propria realtà aziendale: “Il primo passo del modello Happiness at Work che portiamo nelle aziende – prosegue Piacentini – parte dal management, che viene coinvolto per

Anna Piacentini, CEO della cooperativa modenese People3.0 Anna Piacentini, CEO of the Modena-based cooperative People3.0

A happy company? A valuable value. Intrinsically valid as a positive value in its own right, staff happiness also has an extremely positive effect on the bottom line. Which is one of the focal points emphasised by People3.0, a Modenabased cooperative which specialises in the theme of happiness in the workplace.

In 2019 they organised their first Happyness@work week with the participation of the likes of Nestlè, Pixartprinting and Biongen. “Companies that invest in worker wellbeing see their performance improve in terms of productivity, turnover, reputation and attractiveness, with consistently better results than firms which

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Affari Business

In viaggio

Happyness at work Alcuni momenti del percorso formativo realizzato da People3.0 in alcune grandi aziende People3.0 training sessions in large companies

identificare gli obiettivi strategici e i KPI. Poi si costituisce l’Happy Team, un gruppo di dipendenti volontari che si assumerà la responsabilità di organizzare il piano operativo e raggiungere i risultati. Così come ogni azienda è diversa, differenti saranno gli obiettivi e le strade per conseguirli”. Fra gli strumenti più innovativi messi in campo nel percorso di formazione aziendale spicca il metodo Lego Serious Play: “Lo abbiamo scelto – spiega Piacentini – perché ‘giocando seriamente’ le persone liberano l’inconscio e sono più sincere. È uno strumento essenziale per identificare i fattori di Well-Performance individuale e tradurli in bisogni e azioni di gruppo. Cosa vi rende felici durante il lavoro? Di cosa sentite il bisogno? Rispondendo a queste domande, il gruppo aziendale riuscirà a costruire in modo democratico e partecipativo l’azienda felice ideale. La felicità aziendale è il futuro, cominciamo a costruirla”.

Lego Serious Play Il gioco serio è uno strumento essenziale per identificare i fattori di Well-Performance individuali Serious play is an essential tool to identify individual well-performance factors

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don’t” explains CEO Anna Piacentini. “Even in a crisis like the one experienced under the lockdown, those who invest in wellbeing find it easier to get back up and running.” Becoming a “Happy Company”, however, doesn’t happen by luck or improvisation and goodwill alone is not enough. There are a series of specific methods, techniques and practices that have to be carefully implemented and equally carefully grafted onto each single company’s reality. “The first step of the Happiness at Work model we offer companies starts from management, with managers involved in identifying strategic objectives and KPIs. Then we create a Happy Team, a group of volunteer workers who will be in charge of setting up the operational plan and achieving results. Just as each company is

different, the objectives and the ways to achieve them will be different “ continues Piacentini. One of the most innovative tools used in company training processes is the Lego Serious Play method. “We chose it - explains Piacentini - because ‘by playing seriously’ people give free rein to their unconscious and are more sincere. It is an essential tool to identify individual well-performance factors and translate them into group needs and actions. What makes you happy during work? What do you feel the need for? By answering these questions, the corporate group will be able to build the ideal happy company in a democratic and participatory way. Corporate happiness is the future, so let’s start building it.”

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Sua maestà Tony Cairoli

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L’indomito pilota siciliano è stato per ben nove volte campione del mondo di motocross. Una disciplina che fa fatica ad affermarsi al grande pubblico nonostante l’elevato tasso di spettacolarità His Majesty Tony Cairoli Nine times motocross world champion, Sicilian-born Cairoli has dominated a discipline that struggles to make its mark with the public despite its adrenaline-fuelled pyrotechnics by ALESSIO CAPRODOSSI

Un gigante che si è conquistato sul campo l’ingresso nella speciale classifica dei più grandi piloti di motocross di tutti i tempi. Questione di destino e di rivincite, perché Antonio Cairoli da Patti, Sicilia nord-orientale, è stato sempre più veloce degli altri. A quattro anni sale su una minicross, a sette inizia le gare e da lì inanella vittorie e titoli: cambiano contesti e livelli ma non il risultato. Così arrivano nove campionati del mondo, sei consecutivi dal 2009 al 2014, e l’orgoglio di papà Benedetto, imprendibile nelle sfide su due ruote tra amici, ma costretto a rinunciare al sogno in pista per il diniego paterno. Un miraggio diventato realtà con Tony, uno dei più abili e costanti sportivi italiani a far suonare l’inno di Mameli. Tony, quale tra i nove è il titolo mondiale preferito? “Il primo non si scorda mai, ma forse i due più emozionanti sono stati il secondo, quello della conferma nel 2007, e l’ultimo vinto nel 2017, conquistato dopo una lunga serie di infortuni e una pausa alla quale non ero abituato”. Dopo tanti successi e infortuni, dove trovi la motivazione? “La regola è andare sempre veloce ed essere costanti. Non ho mai cercato la velocità pura, bensì di portare a casa il miglior risultato possibile in ogni occasione. Poi la motivazione sta nel piacere di fare ciò che più amo, il motocross”.

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Testimonial “Io credo di aver fatto tutto ciò che potevo per promuovere il motocross, di più non saprei cosa fare” “I think I’ve done all I possibly can to promote motocross as a sport, I don’t know what more I could do”

A giant who has earned his place in the annals of the greatest motocross riders of all time. A destiny evidently written in the stars, because Antonio Cairoli from Patti, north-eastern Sicily, was always faster than anyone else. At four he climbed on his first minicross motorbike, at seven he started racing - and winning. Victory followed victory and title followed title as he advanced from category to category. Different tracks, different bikes, same results. This was the background to his nine world championship victories, six won consecutively from 2009 to 2014. Antonio is the pride and joy of his father Benedetto, no mean biker himself , who rarely lost a race among friends, but who had felt obliged to renounce his own dream of glory in organised events due to a sense of paternal responsibility. A dream that came true with Tony, one of the most consistently

successful Italian sportsmen of all time. Tony, which of the nine is your favourite world title? “Of course you never forget the first, but perhaps the two most exciting were the second in 2007, confirming that the year before hadn’t been a fluke, and the last one in 2017, which I won after a series of injuries and a long, unaccustomed break.” After so many successes and injuries, where do you find the motivation? “The rule is to always go fast and be consistent. I have never been just after pure speed, but to bring home the best possible result every time. And I’m motivated because I’m doing what I love most, motocross.”

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Tempo libero Free time Bello carico “Sono stato il primo a portare le cuffie in partenza, con la musica hardcore che mi caricava aiutandomi a trovare la giusta concentrazione” Super charged “I was the first to wear earbuds on the starting line, with hardcore music to get me all pumped up and help me concentrate”

Come hai imparato a gestire la pressione? “Sono un privilegiato perché non ho mai sofferto l’arrivo dei grandi momenti e le fasi critiche. Conosco il mio valore e quello del team, perciò affronto tutto con serenità”. How did you learn to handle the pressure? “I think I’m lucky because I’ve never suffered from first night nerves on big occasions. I know what I can do and I know what the team can do, and that keeps you steady.”

La giornata tipo? “Un bel mix tra palestra, corsa, bicicletta e mountain bike, ma più di tutto mi alleno in moto, che per noi crossisti è tutto. A differenza di quanto avviene con la velocità, durante la preparazione noi trascorriamo ogni giorno tante ore in moto, la cosa che più mi piace al mondo”. Qual è stato il momento della svolta, quello che ti ha cambiato la vita? “L’arrivo a Roma al Team De Carli, con cui dopo 17 anni affronto ancora le mie sfide agonistiche più importanti. Qui ho trovato una seconda famiglia e ho imparato tanto di ciò che mi ha permesso di vincere tutto quello che ho vinto”.

Your typical day? “Gym, running, bike and mountain bike, but most of my motorbike, which for us motocross riders is our whole world. Unlike in speed racing, we scramblers spend hours on our bikes every day, which is heaven for me.”

Ti senti sottovalutato quando tra le classifiche dei migliori sportivi italiani, spesso viene dimenticato un nove volte campione del mondo? “Più che per me mi spiace per il motocross, sport bellissimo, fisico e mentale allo stesso tempo. Forse manca il giusto appeal, magari servirebbe una diversa strategia comunicativa da parte degli organizzatori”. Cosa significa essere un modello per tanti ragazzi che ti guardano e ti sostengono? “Una grande responsabilità, che sento tanto e ancor più dopo che sono diventato padre. Essere famosi o guadagnare molto non mi pone al di sopra degli altri, semmai dà l’opportunità di fare qualcosa in più per gli altri, aspetto da non dimenticare mai”. Come sarà il post carriera: resterai nel mondo delle due ruote? “I rally mi affascinano da sempre, così come le quattro ruote in generale. Ho avuto la fortuna di poter salire su alcune auto memorabili, come Lancia Delta Integrale, Lamborghini e la Red Bull di Formula 1, che resta una delle esperienze più eccitanti in assoluto. Tuttavia non so ancora cosa ci sarà nel mio futuro, ma credo che motocross e rally resteranno parte della mia vita”. Come vorresti essere ricordato tra cent’anni? “Con un pizzico d’orgoglio dalla mia famiglia e da chi guarderà al passato come qualcuno che ha fatto tanto per il movimento del fuoristrada a due ruote in Italia”.

Fan del carboidrato “Non seguo diete e mangio ciò che penso serva al mio corpo, ma vado pazzo per i carboidrati e il mio motto è Go Fasta Eat Pasta!” Carb fan “I don’t follow any particular diet, I just eat what I think my body needs, but I’m mad on carbs and my personal motto is Go Fasta Eat Pasta!”

What was the turning point, the one that changed your life? “ When Team De Carli arrived in Rome. 17 years later we’re still together, still up for the next challenge. It’s my second family and here is where I’ve learnt a lot of what went into so many victories.” Do you feel a bit disappointed when a nine-time world champion is often

forgotten among the top Italian athletes? “More than feeling sorry for myself I feel sorry for motocross, a beautiful sport, physically and mentally challenging at the same time. Maybe it lacks the right appeal, maybe we need a different communication strategy from the organisers.” What does it mean to be a role model for so many youngsters and fans? “It’s a huge responsibility, I feel a lot, even more so since I became a father. Being famous or earning a lot of money don’t make me any better than anyone else, if anything it gives me the opportunity to do something more for others, an aspect that I never forget.” What will you do when you stop motocross racing, will you stay in the world of bikes? “I’ve always been fascinated by rallies and cars in general. I’ve been lucky enough to have driven some memorable cars, such as the Lancia Delta Integrale, Lamborghini and the Formula 1 Red Bull, which remains one of the most exciting experiences I’ve ever had. But it’s early days yet and I still don’t know what the future holds, but I have a feeling that motocross and rallying will always be part of my life.” How would you like to be remembered in a hundred years’ time? “With a little bit of pride by my family and as someone who did his bit for motocross as a sport in Italy”.

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“Non ho mai vissuto per rincorrere il decimo titolo. L’importante è essere competitivo per vincere” “It’s never been about chasing that tenth title. The important thing is being in with a chance”

Autobiografia “Leggere non è il mio hobby preferito, ma dopo aver scritto la mia (“Velocità, Fango, Gloria”, editore Rizzoli) mi piacciono le biografie degli sportivi” Autobiography “I’m no great reader, but after writing my autobiography (“Velocità, Fango, Gloria”, published by Rizzoli) I now like reading biographies about other athletes”

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Elba, il regno della mountain bike by GIOVANNI DE LUCA

Paesaggi lunari, spiagge bianche, sentieri tracciati a misura di bicicletta e pendenze adatte per qualsiasi livello tecnico, 12 mesi all’anno. Nella massima sicurezza Elba, kingdom of the mountain bike Lunar landscapes, white beaches, safe, sign-posted bike trails, and gradients for everyone from beginners to pros, all viable year-round Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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A tutta enduro Le miniere abbandonate sono il posto perfetto per mettersi alla prova (foto Roberto Ridi/ VisitElba) Enduro The abandoned mines are the ideal place for a gruelling workout (ph. Roberto Ridi/ VisitElba)

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L’isola d’Elba non smette mai di stupire e oggi è diventata di diritto un vero paradiso per gli amanti della bicicletta. A loro disposizione 400 km di sentieri, dei quali 350 mappati e tracciati per un’esperienza davvero indimenticabile da vivere in totale sicurezza. D’altro canto l’Elba rappresenta la maggiore delle isole che compongono il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e la buona parte del suo territorio è sottoposta a vincoli di tutela ambientale, rendendo la bicicletta uno dei mezzi ideali per esplorarne la bellezza. Senza mai dimenticare il recente passato minerario dell’isola, che rappresenta un’ulteriore opportunità per scoprire paesaggi unici nel loro genere, dove la mountain bike (Mtb) è la compagna perfetta per andare a caccia di pirite, ematite o quarzi. Meglio se in sella ad una e-bike dotata di pneumatici da fuori strada e super ammortizzata, utile per superare senza troppa fatica le altimetrie a volte piuttosto impegnative che caratterizzano i percorsi elbani. Con una quarantina di euro al giorno si possono noleggiare Mtb “full”, dotate di doppia ammortizzazione e di una batteria capace di garantire anche ai più pigri tutta l’energia per inerpicarsi persino sui sentieri di montagna più impegnativi, con la leggerezza di chi sta pedalando in piano. Una bella comodità, che va gestita con un minimo di attenzione perché quando si inizia la discesa per strade sterrate punteggiate da sassi e radici di alberi, con una ventina di chilogrammi di bicicletta sotto la sella il controllo del mezzo è essenziale per non farsi male. In ogni caso, casco sempre in testa e la consapevolezza di non essere dei professionisti dell’enduro. Dove andare? C’è solo l’imbarazzo della scelta e basta collegarsi a www.infoelba.it per trovare sentieri, mappe e consigli per vivere l’Elba lontani dal traffico, magari in compagnia di una guida locale che vi porterà là dove non avreste mai pensato di andare.

Dentro alla montagna Nei tunnel della miniera del Ginevro In alto a destra: visitare le miniere a cielo aperto ormai dismesse offre ancora oggi agli appassionati la possibilità di trovare minerali diversi In the mountain In the Ginevro mine tunnels Above right: a visit to the abandoned open strip mines gives mineral hunters a chance to make some great finds

The island of Elba can always surprise you, and its latest achievement has been to carve out a niche as a paradise for push-bike punters, with 400 km of trails, 350 of them mapped and sign-posted, so visitors can clock some serious pedalling in total safety in a jaw-dropping scenario. Elba is the largest island in the National Park of the

Tuscan Archipelago, and much of its land falls under the protection of the Park authorities, making it the ideal place to explore by bike. It also has a past as a mining community, offering visitors a chance to explore some unique landscapes, where a mountain bike (Mtb) is the ideal companion in a hunt for pyrite, hematite or quartz. An e-bike equipped with off-road tyres and reinforced shock absorbers is the canny choice here, just the ticket for tackling the sometimes quite challenging climbs that can characterize Elba’s trails without too much effort. Roughly forty euros a day rents you a fullyequipped Mtb, with double shock absorbers and a battery capable of getting even the laziest excursionist up the most challenging mountain trails with about the same amount of effort normally expended on cycling on the flat. Nice to have, but careful when you start the descent on dirt roads dotted with stones and tree roots - with about twenty kilograms of bike to handle, you need to be in full control to enjoy the thrills without any spills. The important thing is to remember to wear a helmet at all times and be aware of your own limits in the saddle. So, where to go? It’s certainly a tough choice, but you can probably start from www.infoelba.it to research trails, maps and advice on

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In viaggio Travel Nessun filtro Il laghetto delle Conche e le sue acque cangianti No filters The Delle Conche lake

Solo in sella ad una bicicletta si possono assaporare i paesaggi unici delle zone minerarie You need a bike to fully explore the unique landscapes left by mining activities Foto / photo Roberto Ridi/VisitElba)

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L’e-bike permette ai cicloturisti di qualsiasi livello di godersi gli oltre 300km di sentieri dell’isola toscana E-bikes allow everyone to enjoy the over 300km of trails on this stunning Tuscan island

I luoghi da non perdere? Tutta la zona mineraria del monte Calamita, nel territorio di Capoliveri, è perfetta per una immersione totale in un paesaggio che passa dal rosso intenso degli ossidi di ferro al luccicare della pirite. Difficoltà media (ma con una e-bike è una vera e propria passeggiata), panorami mozzafiato garantiti, interessanti testimonianze di archeologia industriale da conoscere e qualche passaggio più tecnico per chi ama mettersi alla prova. D’obbligo una visita guidata alla miniera del Ginevro, con la possibilità di scendere a -24 metri sotto il livello del mare per scoprire un sito produttivo che sino al 1981 è stato attivo e dove le pareti sono talmente piene di magnetite da poter deviare l’ago di una bussola. A chi si sente invece in gran forma ed è avvezzo allo sterrato più impegnativo, consigliamo di ripercorrere il tracciato della Legend Cup, una massacrante gara di MTB da 80 km che è entrata nel circuito internazionale per la sua bellezza. Spostandoci invece nella zona mineraria di Rio Marina, l’escursione al laghetto delle Conche, le cui acque ricche di minerali hanno un color rosso intenso è un obbligo assoluto, così come è imperdibile una girata nelle miniere a cielo aperto non lontane dal centro abitato in un paesaggio lunare, dove gli amanti dell’enduro hanno a disposizione dossi, pendii e salti per dar sfogo alle proprie energie. Ultimo suggerimento la GTE, acronimo di Grande Traversata Elbana, 57 km di sentiero che letteralmente tagliano l’isola nel senso della lunghezza, da fare a piedi in 4 giorni o da esplorare in bicicletta, muniti di acqua (le fonti sul percorso scarseggiano) e mappa. Non vi abbiamo parlato delle 126 spiagge di cui è ricca l’isola: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Basta che puntiate la vostra e-bike verso il mare e il gioco è fatto. Se invece avete una MTB “muscolare” ricordatevi che dopo è tutta salita…

Rio d’Elba Le sue miniere di ferro risalgono al periodo etrusco (foto Roberto Ridi/VisitElba) The iron mines here go back to the Etruscan period (ph. Roberto Ridi/VisitElba)

how to enjoy Elba and avoid the traffic, perhaps with a local guide who will show you hidden treasures you’d never find on your own. Where are the absolute musts? The whole of the mining area of Monte Calamita, near Capoliveri, is perfect to revel in a landscape boasting a palette of colours ranging from the intense reds of iron oxide to the shiny perfection of pyrite. The rides are mid-level difficulty, but an e-bike will make it plain sailing, with stunning landscapes, some interesting industrial archaeology sites to explore and some more challenging

stretches of trail for the bold and adventurous. Definitely make time for a guided visit to the Ginevro mine, where you can descend to 24 metres below sea level to explore a site which was actively mined until 1981 and where the tunnels are lined with enough magnetite to render a compass useless. If you’re feeling particularly fit and are used to tough off-road trails, you could try the Legend Cup course, a daunting 80 km-long MTB race which has become part of the international circuit thanks to its challenging beauty. Shifting zone to the Rio Marina mining area, you’ll probably want to make an excursion to the Delle Conche lake, whose mineral-rich waters are a startling deep red, and shouldn’t miss seeing the lunar landscape of the open strip mines not far from the town centre, where enduro fans can freestyle up and down dale, over hummocks and around all manner of obstacles to their hearts’ content. Our last tip is the GTE, the acronym of the Grande Traversata Elbana, 57 km of trail that literally cuts the island in two lengthways, you can hike it in four days, less by bike, but remember to take plenty of water, because there aren’t many springs, and adequate maps. One thing we haven’t mentioned are the island’s 126 beaches, so you’re pretty much spoiled for choice. Just head your e-bike seawards and you’re there. But remember, if your MTB is purely pedal power, it’s all uphill on the way back!

Tutta l’Elba in un click Il portale www.infoelba.it è la migliore base di partenza per programmare il soggiorno sull’isola The www.infoelba.it portal is the best place to start planning your visit to the island

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In viaggio Travel Spettacolo unico Sullo sfondo il monte Capanne, la vetta più alta dell’Elba Spectacular views Monte Capanne, Elba’s highest mountain

Come ai tropici La spiaggia di Sansone nel comune di Portoferraio (foto Roberto Ridi/VisitElba) A destra: Portoferraio, da visitare per i suoi edifici storici e i panorami che offre la sua costa (foto Roberto Ridi/VisitElba) Tropical splendour The Sansone beach in Portoferraio (ph. Roberto Ridi/ VisitElba) Portoferraio, discover its historic centre and great views of the coast (ph. Roberto Ridi/ VisitElba) Settembre - Novembre 2020

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A Genova l’Art Nouveau resiste e affascina ancora. Ecco i luoghi da visitare per uno sguardo “fuori dal comune” su questa magnifica città Art Nouveau in Genoa still thrives and thrills today. Spazio Italia takes a stroll around some of the Liberty gems of this magnificent city by ANTONELLA TEREO

Scelto da Hitchcock Il celeberrimo scalone dell’Hotel Bristol Palace che ispirò una delle scene più famose di “Vertigo” (ph. Hotel Bristol Palace) Inspiring Hitchcock The famous spiral staircase at the Hotel Bristol Palace inspired one of Alfred Hitchcock’s most famous scenes in “Vertigo” (ph. Hotel Bristol Palace)

Zena Liberty Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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C’è una Genova fin de siècle (ovvero, fine Ottocento) che si scopre a piedi, percorrendo le vie del centro, tra via XX Settembre e le sue traverse storiche fra cui via Maragliano o anche via Cesarea, o via Roma. Qui un’anima antica si mescola ancora a quella più moderna, mentre resiste al suo crocevia di culture. Di nuovo all’apice, la città della Lanterna, da sempre al centro di grandi influenze giunte via mare, conserva una sua essenza elegante e ricercata: i suoi palazzi in stile liberty sono testimonial di uno sfarzo e di una grandeur che la città conobbe anche in passato. Le tracce più affascinanti di quel periodo Art Nouveau riescono ancora a stupire. Zena, come dicono i locals, ospita edifici ancora in ottimo stato che sia all’esterno che al loro interno rimandano ad uno sfarzo di decori e linee inequivocabilmente legate a quell’epoca, dove i dettagli e l’oggettistica, i gioielli e le illuminazioni seguivano uno stile inconfondibile. Nel capoluogo ligure sbarcò più volte anche Alfred Hitchcock, che proprio in un palazzo liberty, quello dell’Hotel Bristol Palace, soggiornò spesso e si ispirò al suo scenografico scalone in marmo per realizzare alcune scene di “Vertigo - La donna che visse due volte”, capolavoro cinematografico in cui proprio il gioco architettonico dell’impianto retrò della scalinata fu protagonista di una delle scene di maggior successo. Settembre - Novembre 2020

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ph. Anna Ribotta

Passato sfarzoso A sinistra e sotto: l’Hotel Bristol Palace fa parte dei “Locali Storici d’Italia” (ph. Hotel Bristol Palace) Magnificent oast and magnificent present Left and Below: The Hotel Bristol Palace is a member of the “Historical Places of Italy” association (ph. Hotel Bristol Palace)

Particolare della facciata di Palazzo Liberty in Corso Firenze Detail of a Liberty facade in Corso Firenze

You want to explore fin de siècle Genoa with its Art Nouveau architecture on foot, strolling down the streets of the city centre along Via XX Settembre and its historic side streets, among them Via Maragliano, Via Cesarea and Via Roma. Here the town’s historic past blends with more modern additions, an area that has long been a cultural crossroads. And Genoa is having a bit of a moment; as a thriving Mediterranean port it has always welcomed new influences, while preserving the essential elegance of its stylish soul, and its Liberty architecture bears mute witness to other periods of prosperous glory the city has enjoyed in the past. The more noteworthy vestiges of its Art Nouveau period are still jaw dropping. Zena, as the locals call it, boasts some very wellpreserved buildings, whose architecture and interiors exemplify the wealth of decoration so fashionable in their day, where architectural details, interior design, lighting and the jewels wealthy women wore all bore the hallmarks of the unmistakeable Art Nouveau style. Alfred Hitchcock visited Genoa several times, where he used to stay in the Liberty splendour of the Hotel Bristol Palace. And it was the impressive marble spiral staircase of the Bristol Palace that inspired some of the key scenes in his masterpiece Vertigo. The hotel’s architecture marks it out as still being one of the most prestigious buildings on Via XX Settembre (the former

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E proprio l’architettura di quell’edificio, tutt’ora fra i più prestigiosi di via XX Settembre (ex via Giulia), fa dell’hotel un membro dei “Locali Storici d’Italia”. Notevoli i decori della facciata e quelli presenti al suo interno, nel Ristorante Giotto o fra i molti arredi originali delle suite, frutto di un prezioso recupero di alcuni anni fa. In altre zone della città lo stile liberty si ritrova anche a Palazzo Zaccarino al civico 2 di via Maragliano, mentre il Castello McKenzie (sulle mura di S. Bartolomeo, zona Manin) è una residenza che resterà per sempre gioiello regale, frutto delle influenze manieriste dei fratelli Coppedé nel primo Novecento. Proprio fra gli architetti che “giocarono” con gli stili, Gino Coppedè insieme al fratello Adolfo, furono infatti tra i fautori della Genova Liberty, artefici anche di Palazzo della Meridiana (oggi sede di eventi) e di Palazzo della Borsa, esempi che parlano di un genere nel genere per l’epoca di primo Novecento. Ne è un’altra traccia l’imponente edificio, situato davanti al Porto, del Grand Hotel Miramare, sempre a firma di Gino Coppedè (ormai sede di uffici, negozi e banche): la sua facciata ha i tratti (ancora ben visibili) di quella “nuova arte” al cospetto dei visitatori che sbarcavano. In mostra, le decorazioni che ricamano i frontali delle finestre con un tripudio di merlature e dettagli che i secoli non hanno cancellato. Una riscoperta che è possibile anche oggi, grazie ai tour a tema organizzati da cultori dello stile Liberty in Italia.

Biglietto da visita Con la sua imponenza e le ricche decorazioni, il Grand Hotel Miramare accoglieva i visitatori appena sbarcati in città (ph. Alessio Sbarbaro)

Visiting Card

The imposing, richly decorated facade of the former Grand Hotel Miramare greets seafaring visitors to Genoa (ph. Alessio Sbarbaro)

Info Italia Liberty www.italialiberty.it

Via Giulia) and has also earned it membership of the prestigious “Historical Places of Italy” association. The hotel’s decorations - both inside and outside - can only be described as breath-taking, where the interiors of the Giotto restaurant and many of the furnishings in the suites were the object of a costly restoration project a few years ago. Liberty style also features in other areas of the city, as in Palazzo Zaccarino at Via Maragliano N. 2, while McKenzie Castle (built on the S. Bartolomeo city walls in the Manin district) is a royal jewel in Genoa’s crown, a prime example of the Mannerist influence of the Coppedè brothers in the early twentieth century. The Coppedè brothers, Gino and Adolfo, were among the architects in the vanguard of Liberty style in Genoa, adapting it to their own particular vision. Theirs was Palazzo della Meridiana, now an events venue, and Palazzo della Borsa, once home to the Genoese stock exchange, both prime examples of the instantly recognisable style which was so influential

in Italy on the cusp of the twentieth century. Another example is the imposing Grand Hotel Miramare, just in front of Genoa’s port, also designed by Gino Coppedè. The facade of this former hotel, now home to offices, shops and banks, clearly betrayed the influence of the “new art” to visitors approaching the city by sea, with its riot of ornate tracery work embellishing the windows and wealth of detail that has weathered the centuries. Visitors and enthusiasts eager to explore Genoa’s Liberty style can take advantage of themed tours organized by lovers of the genre.

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ph. Cambi Casa d’Aste

ph. Cambi Casa d’Aste

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Influenze manieriste per il Castello McKenzie, realizzato nel primo Novecento da Gino Coppedè McKenzie Castle, designed in the early twentieth century by Gino Coppedè, highlights its architect’s mannerist influences

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Fly in relax seminars Air Dolomiti, in cooperation with Texter Millot agency in Munich and Lufthansa, supports the organization of “Fly in relax seminars”. In a quiet atmosphere of a group of 6-12 people and with the help of experts, it is possible to learn new strategies to face stress and fear thanks to a special relax program and self-control methods. At the end of the program you will have the possibility to practice what you learned during a flight together with your trainer. More information on: www.paura-di-volare.it

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Passengers can now access a range of free newspapers, magazines, videos, music* and games through our sophisticated In-flight Entertainment system. Access is fast and easy, no app is required. Simply set your device (phone, tablet, laptop) to airplane mode and activate the appropriate wi-fi for your seat: either ENWiFi_seat_01to15 or ENWiFi_seat_16to32. 18/07/2016 12:30:45 E-journals: newspapers and magazines can be downloaded in pdf and read at your leisure. Videos, games and music are in streaming and only available on board. * Only available for registered Napster users

Photos & video on board Fare fotografie e riprese video a bordo è permesso solamente nel caso in cui non leda in alcun modo la privacy degli altri passeggeri e del personale di volo. Il cabin crew è autorizzato in qualsiasi momento a negare il permesso di effettuare fotografie o video Taking photos or making videos is only permitted on board if it does not infringe on another person’s personal rights. The crew is authorized to forbid taking pictures or making videos on board at any time. Settembre - Novembre 2020

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PartnerPlusBenefit il programma gratuito di incentivazione per piccole e medie imprese di Lufthansa Group The Lufthansa Group airlines’ free corporate bonus programme

Con le compagnie aeree di Lufthansa Group e le compagnie partner è possibile ottimizzare i costi di viaggio e accumulare preziosi punti Benefit per la vostra azienda. ◆◆ I punti possono essere liquidati oppure utilizzati per fruire di utili vantaggi come voli, upgrade, eccedenza bagaglio, prenotazione del posto, voucher FlyNet, accesso in lounge, premi WorldShop ◆◆ I membri del programma Miles & More continuano ad avere l’accredito delle miglia personali I punti Benefit sono sempre una risorsa per le aziende: consentono di ridurre i costi di viaggio e motivare i propri dipendenti. Con Austrian Airlines, Lufthansa, SWISS, Air Dolomiti, Brussels Airlines ed Eurowings, nonché con le compagnie aeree partner del programma Benefit: Air Canada, All Nippon Airways, Air China, LOT Polish Airlines e United Airlines, non solo potrete beneficiare di un network su tutto il territorio mondiale e di un’ampia scelta di connessioni, ma guadagnerete anche punti Benefit in quasi tutti i viaggi di lavoro. Convinti? Potete registrare subito la vostra azienda su partnerplusbenefit.com!

Optimise your travel costs on flights with the Lufthansa Group airlines and the Benefit partner airlines and earn valuable Benefit points for your company. • These points can be redeemed for attractive flight, travel and product awards.

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Your Benefit points are always an asset for your company. With Austrian Airlines, Lufthansa, SWISS, Air Dolomiti, Brussels Airlines and Eurowings, as well as with the Benefit partner airlines Air Canada, All Nippon Airways, Air China, LOT Polish Airlines and United Airlines, you not only benefit from a worldwide route network and a wide choice of connections – you can also earn Benefit points on almost every business trip. Convinced? If so, register your company today at partnerplusbenefit.com!

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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Air Dolomiti

Uffici di conciliazione Arbitration boards

Se viaggia privatamente, in caso di controversie relative al volo e nello specifico: ◆◆ negato imbarco, ritardi prolungati o cancellazione di voli ◆◆ distruzione, danneggiamento, smarrimento o trasporto ritardato del bagaglio

If your journey is a private one, then in the case of flight disputes such as

◆◆ violazioni di obblighi relativi al trasporto di passeggeri disabili o passeggeri con ridotta mobilità

• denied boarding, long delays or cancellation of flights

ha il diritto di rivolgersi agli uffici di conciliazione sotto indicati.

SÖP (Schlichtungsstelle für den öffentlichen Personenverkehr e.V) È l’ufficio indipendente di conciliazione della Germania per il trasporto pubblico di passeggeri. Air Dolomiti è membro di SÖP e pertanto desideriamo informarla che può inoltrare una richiesta di conciliazione gratuita per qualsiasi controversia, a condizione che: ◆◆ abbia già esposto questi problemi ad Air Dolomiti e non abbia ricevuto risposta entro due mesi; ◆◆ non sia soddisfatto del modo in cui il suo problema è stato affrontato o non concordi con la gestione del suo risarcimento da parte di Air Dolomiti; ◆◆ la sua pretesa economica vada da un minimo di 10 Euro a un massimo di 5.000 Euro; ◆◆ la sua controversia non sia già, o non sia stata, pendente dinanzi a un giudice o sia già stata risolta; ◆◆ si tratti di un viaggio privato. Per informazioni: https://soep-online.de/welcome.html; https://soep-online.de/request-form-flight.html

Sistema ODR (On-line Dispute Resolution) È la piattaforma messa gratuitamente a disposizione dall’Unione Europea per consentire a consumatori nell’UE o in Norvegia, Islanda e Liechtenstein di risolvere le controversie senza dover andare in tribunale. Un organismo di risoluzione delle controversie è un’organizzazione imparziale che aiuta i consumatori a trovare una soluzione extragiudiziale, facendo risparmiare tempo e denaro rispetto a una causa in tribunale. La piattaforma ODR è di facile utilizzo e guida gli utenti attraverso l’intera procedura. È disponibile in tutte le lingue dell’UE e ha scadenze integrate per la risoluzione dei reclami. Per informazioni: www.airdolomiti.it/customer-relations

• the destruction, damage, loss or delayed transportation of baggage, or • breaches of duty in the transportation of disabled passengers or passengers with reduced mobility you have the right to contact an Arbitration Body.

SÖP (Schlichtungsstelle für den öffentlichen Personenverkehr e.V.) SÖP is Germany’s independent arbitration board for public passenger transport that oversees all carriers. Air Dolomiti is a member of SÖP and we would like to inform you that there is the possibility to ask for a conciliation process free of charge if you have concerns relating to: provided that: you have already contacted Air Dolomiti about your concerns and have not received a reply within two months, or • you are dissatisfied with the way your concern has been handled or disagree with how your claim was processed by Air Dolomiti • your financial claim amounts to at least 10 euros and no more than 5,000 euros • your concern is not already, or has not been, pending before a court or has been settled • your trip is a private trip https://soep-online. de/welcome.html; https://soep-online. de/request-form-flight. html

Settembre - Novembre 2020

Air Dolomiti In-flight Magazine

ODR (Online Dispute Resolution) The ODR platform is an alternative dispute resolution made available by the European Union for all European Citizens and consumers of Norway, Liechtenstein and Island. The platform is user friendly and free of charge, the out of court procedure is timesaving as the request hast o be handled within given timelimits. For further information: www.airdolomiti.eu/ customer-relations

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Air Dolomiti

Informazioni passeggeri Passenger information

Per garantire la vostra sicurezza ed il massimo comfort a bordo dei nostri aerei, Vi invitiamo a seguire le seguenti procedure Air Dolomiti For safety reasons and for your comfort on board, we kindly ask you to follow the Air Dolomiti procedures

Bagaglio a mano È consentito 1 solo bagaglio a mano (max 55 x 40 x 20 cm) del peso massimo di 8 kg per le tre tariffe economy (Light, Classic e Flex); le tariffe business (Saver e Flex) consentono invece 2 pezzi del peso massimo di 8 kg. Il bagaglio a mano può essere posizionato nella cappelliera o sotto il sedile di fronte a voi; aprite i vari spazi con cautela affinché non cada nulla.

Oggetti pericolosi Norme internazionali di sicurezza proibiscono di trasportare armi o altri oggetti pericolosi sia nel bagaglio spedito che in quello a mano. Sono compresi: gas compressi, corrosivi, liquidi e solidi infiammabili come ad esempio i fiammiferi.* Vi preghiamo di tener inoltre presente che, secondo le disposizioni locali, alcuni oggetti che possono provocare lesioni non vengono accettati a bordo; tra questi rientrano anche forbici, coltelli tascabili e lime per unghie. Informazioni dettagliate sugli oggetti pericolosi sono esposte in aeroporto (zona check-in). *Tranne armi e munizioni da caccia o sportive. Per ulteriori informazioni si prega di verificare direttamente con la compagnia.

Dispositivi elettronici Tutti i dispositivi elettronici mobili devono rimanere spenti o in modalità “uso aereo” dalla chiusura delle porte dopo l’imbarco fino al momento dell’atterraggio. Dopo l’atterraggio e fino all’arrivo all’area di parcheggio non è consentito effettuare/ricevere chiamate telefoniche. Dispositivi quali cellulari, eBook, videogiochi e tablet possono essere tenuti con sé. I laptop devono essere spenti e riposti nel bagaglio a mano nelle fasi di rullaggio, decollo e atterraggio e possono essere usati alla quota di crociera. I dispositivi elettronici per i quali la funzione trasmittente non può essere disabilitata (es. giocattoli telecomandati) devono rimanere spenti per l’intera permanenza a bordo. Vi preghiamo di prestare la massima attenzione a tutti gli avvisi del personale di cabina.

Alcolici e superalcolici Il consumo di bevande alcoliche acquistate a terra non è consentito a bordo. Ci riserviamo inoltre il diritto di non servire alcolici e superalcolici a passeggeri minorenni o a persone che ne hanno già fatto uso.

Cabin baggage

Electronic devices

One piece of hand baggage per passenger (max 55 x 40 x 20 cm) weighing not more than 8 kg is allowed for Economy fares (Light, Classic and Flex). With a Business fares (Saver and Flex) the maximum weight allowed on board is 8 kg for 2 pieces of hand baggage.

All transmission modes of mobile devices must be switched off (flight/airplane mode ON) from door closing after boarding, until landing. After landing it is not possible to make/receive phone calls until the arrival at the parking position.

The hand baggage can be stowed in the overhead bin or under the seat in front of you; please be careful when opening the compartments so that nothing falls out.

Devices such as mobile phones, eBook readers, e-Games and tablets may be held securely in your hands. Laptops must be switched off and stowed in the hand baggage during taxi, take off and landing but may be used at cruising altitude.

Dangerous articles International safety regulations prohibit the transportation of weapons or any other dangerous item in carry-on or checked baggage. These includes: compressed gases, corrosives, explosives, flammable liquids and solids such as matches.* Please be aware that, depending on local regulations, certain items which may cause injuries may not be taken on board; this includes scissors, knives and nail files. Detailed information about prohibited items is displayed at the airport (check-in area). * Except arms and ammunitions for hunting or sporting. For further information please contact directly the Airline.

Devices without a transmission disabling function, such as remote control toys, must be switched off while on board. Please pay attention to crew announcements

Alcohol Passengers are not permitted to consume alcohol they purchased on ground. We reserve the right to refuse to serve alcohol to young passengers (under 18 years) or to intoxicated passengers.

Smoking All Air Dolomiti flights are “nonsmoking flights”.

Divieto di fumare Tutti i voli Air Dolomiti sono “non-smoking flights”. Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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Air Dolomiti

Regole di sicurezza negli aeroporti dell’Unione Europea per i bagagli a mano I passeggeri in partenza da tutti gli aeroporti dell’Unione Europea dovranno osservare alcune regole di sicurezza durante la preparazione del proprio bagaglio a mano. In particolare, per quanto riguarda il trasporto di liquidi e prodotti in gel (articoli da toilette e cosmetici) dovranno essere trattati come segue: ◆◆ dovranno essere contenuti in recipienti aventi ciascuno la capacità massima di 100 millilitri (1/10 di litro) o equivalenti (es: 100 grammi); ◆◆ i recipienti dovranno essere inseriti in un sacchetto di plastica trasparente e richiudibile, di capacità non superiore ad 1 litro (ovvero con dimensioni pari ad esempio a circa cm 18 x 20); ◆◆ dovrà essere possibile chiudere il sacchetto con il rispettivo contenuto (cioè i recipienti dovranno poter entrare comodamente in esso); ◆◆ per ogni passeggero (infanti compresi) sarà permesso il trasporto di una busta; ◆◆ possono essere trasportati al di fuori del sacchetto, e non sono soggetti a limitazione di volume, le medicine ed i liquidi prescritti a fini dietetici, come gli alimenti per bambini. Tali articoli dovranno comunque essere presentati al controllo di sicurezza; ◆◆ gli articoli di duty free acquistati negli aeroporti europei o a bordo di aeromobili registrati nell’UE possono essere trasportati a bordo in una busta sigillata, a condizione che venga prodotta una prova d’acquisto con la data di quel giorno. La busta viene sigillata nel punto vendita.

Security measures for hand luggage at European Union Airports

Al fine di agevolare i controlli è obbligatorio:

All passengers departing from all EU airports must follow specific safety regulations regarding hand luggage preparation. Detailed guidelines regarding transportation of liquids and gel based products (healthcare and cosmetics) must be followed: • liquids must be in containers with maximum capacity of 100 millilitres each (1/10 litre) or equivalent;

◆◆ presentare agli addetti ai controlli di sicurezza tutti i liquidi trasportati come bagaglio a mano, affinché siano esaminati; ◆◆ estrarre dal bagaglio a mano i computer portatili e gli altri dispositivi elettrici ed elettronici di grande dimensione.

• all containers must be carried in a transparent, re-sealable plastic bag with a maximum capacity of one litre (e.g. a bag with dimensions cm 18 x 20); • only one bag per passengers (included infant) is permitted; medication and special foodstuffs needed during the flight can be carried outside the plastic bag. However they must still be checked at the security point; • duty-free articles purchased in a European airport or on board an aircraft registered in the EU may be carried on board inside a special bag that must be sealed by the dutyfree shop staff. To ensure smooth checkpoint procedures passengers are required to: • present all liquids at the checkpoint for examination; • remove laptop computers and large electrical devices from hand baggage for security screening.

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Gluten free Per tutti i passeggeri intolleranti al glutine, su tutte le tratte sono disponibili, fino ad esaurimento scorte, snack gluten free dolci e salati del marchio Schär, leader europeo del senza glutine. I passeggeri di business class hanno la possibilità di richiedere il pasto speciale gluten free entro le 24 ore antecedenti il volo. For passengers suffering from gluten intolerance, sweet and savoury gluten free snacks from Schär, Europe’s leading gluten free brand, are available on all routes while stocks last. Business class passengers can request a gluten free meal up to 24 hours before departure Settembre - Novembre 2020

Air Dolomiti In-flight Magazine

Vi auguriamo “Buon Volo”! Air Dolomiti wishes you “Buon Volo”!


Air Dolomiti

I nostri Partner Partnership

McFIT Italia GoetheZentrum L’Istituto di Cultura Italo-Tedesca/Goethe-Zentrum è partner del Goethe-Institut, la più importante istituzione culturale tedesca all’estero. Da oltre 50 anni è una presenza attiva a Verona e in provincia, sia dal punto di vista culturale che linguistico. Organizza seminari, conferenze, mostre, concerti, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali. Si propongono corsi di lingua tedesca a tutti i livelli con un programma differenziato per adulti e giovani. Grazie alla collaborazione tra le due parti, i passeggeri di Air Dolomiti, presentando la carta d’imbarco che non superi la settimana di effettuazione del volo, potranno godere di una riduzione del 10% sulla quota di corsi collettivi ed individuali di lingua tedesca da seguire presso la sede dell’Istituto. Per maggiori informazioni: www.goethezentrum.org The Italian-German Cultural Institute/Goethe-Zentrum is partner of the Goethe-Institut, the most important German cultural Institution outside Germany. For over 50 years it has been an active presence in Verona from a cultural and a linguistic point of view. The Institute organizes seminars, conferences, exhibitions, concerts, film screenings and theatrical performances. Moreover, it offers German language courses for both adults and young people. Air Dolomiti’s passengers and their families may benefit from a 10% discount by presenting their boarding card (the Air Dolomiti flight must have been completed at least 7 days before the request) on individual and group language courses. Further information: www.goethezentrum.org

McFIT Italia fa parte del gruppo RSG Group GmbH, e rappresenta la più grande community del fitness in Europa. È presente con oltre 250 centri in Germania, Italia, Spagna e Polonia: la membercard rilasciata al momento dell’iscrizione permette l’accesso a tutti i centri europei, con la possibilità di allenare il proprio corpo a 360 gradi con una attrezzatura completa e di ultima generazione. McFIT offre sia corsi live con l’istruttore in sala, sia virtuali con il programma CYBEROBICS®, durante tutto l’orario di apertura del centro. CYBEROBICS® è anche un’app che offre corsi fitness virtuali dei quali è possibile usufruire in ogni momento, indipendentemente dal momento della giornata, dal luogo in cui ci si trova e dagli orari di apertura dei centri fitness. Essa permette agli utenti di allenarsi in luoghi da sogno e con la guida dei migliori trainer, che generalmente soltanto le star di Hollywood possono ingaggiare come personal trainer. Grazie alla partnership con Air Dolomiti, presentando il biglietto aereo entro 30 giorni dalla data del volo, sarà possibile sottoscrivere un abbonamento Open in ogni centro fitness McFIT presente in Italia e usufruire del 35% di sconto per 15 mesi di abbonamento (12 mesi in sconto, 3 mesi gratuiti, Membercard €20,00). Ulteriori informazioni sul sito www.mcfit.com o scrivendo a: marketingitalia@mcfit.com

McFIT Italia is part of the RSG Group GmbH, the first fitness community in Europe. Present, with more than 250 Clubs, in Italy, Spain, Germany, Poland and Austria. The McFIT Membercard allows its owner to enter all the McFIT gyms all over Europe. The possibility to train your body using the latest gym equipment. McFit offer live training classes and virtual courses, by CYBEROBICS® program, during all day. CYBEROBICS® is also an app available in every moment under the guidance of the best trainers in the world, who only Hollywood stars can engage as a personal trainer. The partnership with Air Dolomiti guarantees a special offer presenting the flight ticket within 30 days from the date of the flight with the opportunity to subscribe an Open season ticket in every McFIT Italy fitness centres in order to benefit a 35% discount for 15 months membership (12 months discounted, 3 months free, Membercard €20.00). For more information visit www.mcfit.com or contact us: marketingitalia@mcfit.com

GoOpti In alternativa all’auto o ai mezzi pubblici, c’è una soluzione che permette di raggiungere l’aeroporto senza rinunciare alla comodità e a un buon prezzo: GoOpti è il servizio di trasferimenti per gli aeroporti più esteso in Nord Italia con autisti professionisti a prezzi davvero convenienti. La piattaforma on line (www.goopti.com/ it) permette di prenotare il proprio transfert, condiviso o privato, offrendo anche la possibilità di essere prelevati direttamente a casa risparmiando così sui costi di benzina, parcheggio e pedaggio autostradale. Con GoOpti l’aeroporto è veramente sotto casa! GoOpti e Air Dolomiti sono liete di offrire uno sconto del 9% su tutta la rete GoOpti. Sconto valido solo su voli con codice EN. Alla pagina https://www.goopti.com/it/posti/ air-dolomiti-1 è possibile prenotare un trasferimento scontato da/per l’aeroporto. When travelling the problem is always the same: how to get to the airport? Usually there are two options: by car, which is convenient or by public transport which is cheap. Wouldn’t be nice to find a solution that would allow to reach the airport without giving up on either the comfort or the good price? Now it’s possible with GoOpti: the largest airport transfert network in Northern Italy with professional drivers and affordable prices. The online platform (https://www.goopti.com/en/) allows to book transfer, shared or private, also offering the possibility of being picked up at home, thus saving on gasoline costs, parking and tools. With GoOpti the airport is really at doorstep! GoOpti and Air Dolomiti are pleased to offer a 9% discount on the entire GoOpti network. Discount valid only on EN flights. Go to Airdolomiti.com and book discounted transfer from/to the airport.

Air Dolomiti ◆ In-flight Magazine

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MERANO WINEFESTIVAL 6-10 November 2020

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