3 minute read

Prefazione Paola De Micheli Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti

Paola De Micheli

Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti

I mesi appena trascorsi sono stati mesi eccezionali che hanno messo I mesi appena trascorsi sono stati mesi eccezionali che hanno messo a dura prova la tenuta di tutto il Paese. Mesi in cui il senso di comunità e la collaborazione sono stati l’unico antidoto alla crisi sanitaria e anche economica scatenata dal Covid-19; un nemico che è stato possibile contenere, infatti, solo grazie ad azioni concertate e coordinate a livello nazionale, europeo ma anche mondiale.

Ancora oggi viviamo momenti delicati e impegnativi, in cui sembra essenziale non disperdere quel bagaglio di esperienze positive frutto delle diffi coltà affrontate.

Il mondo dei trasporti ha mostrato una grande capacità di risposta che ha messo in evidenza la sua propensione all’adattamento e una grande resistenza.

Tutto ciò è stato possibile solo grazie all’impegno e al senso di responsabilità delle persone, singoli operatori e singole operatrici, che ogni giorno hanno continuato a lavorare per tenere unito il Paese, nonostante barriere invisibili che hanno relegato ognuno entro i propri confi ni domestici e nazionali.

Il Governo e il Ministero sin da subito hanno inteso riconoscere l’importanza di questo ruolo con azioni volte a gestire l’emergenza, mettendo in campo da subito il massimo della sicurezza possibile. Inoltre, nell’ambito dell’Unione europea, il Governo si è prodigato per garantire la libertà di circolazione delle merci, pilastro della convivenza europea.

E l’Unione europea ha compreso la necessità di mantenere un sistema di trasporto delle merci attivo ed effi ciente pur tra le oggettive problematicità del momento. Questa determinazione è la stessa che ha guidato le azioni coordinate intraprese, in stretta sinergia anche con

i nostri partner francesi, tedeschi e spagnoli, superando – non senza difficoltà – diversità oggettive che caratterizzano gli Stati membri, in nome di un obiettivo comune più ampio degli interessi nazionali.

Per questo è doveroso rendere merito all’operato della Commissione e della Presidenza Ue, con la consapevolezza che bisognerà continuare ad agire in questo modo, seguendo un unico denominatore e capitalizzando l’esperienza drammatica della pandemia.

In mesi drammatici, infatti, abbiamo toccato con mano gli effetti positivi della capacità di coordinamento dell’Unione. Ora è indispensabile andare avanti su questa strada e garantire regole omogenee per la mobilità, per tutte le modalità di trasporto.

Fondamentale per le merci è sostenere l’intermodalità, sviluppando infrastrutture di collegamento e rinnovando la politica europea dei trasporti.

Interesse comune è la ripresa economica e per questo occorrerà lavorare per eliminare le disparità fra i Paesi; da questo punto di vista cogliamo come segnale simbolico molto positivo l’approvazione del Pacchetto mobilità arrivata in un momento particolarmente importante. Ma bisogna agire anche sull’eliminazione dei divieti che rendono la mobilità delle merci più complicata e, certo, non aiutano lo sviluppo del mercato unico e, quindi, dell’economia.

In questa prospettiva, ci auguriamo anche l’approvazione tempestiva dell’ambizioso strumento Next Generation Eu presentato dalla Commissione, che riconosca l’importanza del sostegno ai trasporti, alle infrastrutture, agli operatori delle merci e all’innovazione.

Investire il più possibile per una transizione sostenibile e digitale di tutto il sistema trasportistico è un elemento chiave per la ripartenza economica. La digitalizzazione è stata infatti un’alleata indispensabile nei mesi scorsi ed è uno strumento di crescita e di competitività a cui le merci non possono rinunciare. Crescita e competitività che solo un sistema dei trasporti efficiente, e valorizzato, può assicurare.

Mai come ora questo è chiaro a tutti.

This article is from: