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Christian De Vellis A.I.T.I
Christian De Vellis
A.I.T.I.
Il nostro settore, quello dei traslochi, è legato al rapporto interpersonale e di fi ducia che si instaura col cliente. Per la peculiarità del nostro lavoro, che consiste in più fasi (e non meramente in quella del trasporto) tra cui quella importantissima del primo contatto e del sopralluogo, nonché poi quella dell’imballaggio e del ritiro dei beni dove la “presenza” è fondamentale, l’impatto del lockdown è stato devastante. La paura del contagio ha avuto un grande peso sul nostro lavoro. La maggior parte delle aziende con noi associate (circa l’80%) sono state costrette a rimanere chiuse, questo anche per la poca informazione relativa al nostro settore e alla mancanza di una linea univoca degli enti nazionali e locali (che durante il periodo di lockdown sono stati investiti di poteri decisionali). Anche le informazioni diffuse relative ai codici Ateco autorizzati a continuare l’attività non sono state precise e hanno lasciato in confusione tutto il settore.
Purtroppo, al momento, non siamo in grado di poter dire se le misure previste dai vari decreti adottati dal Governo siano effi caci, visto che molte di queste sono ancora in via d’attuazione. Possiamo però precisare che tra i vari interventi contenuti nei decreti quelli che più riteniamo utili sono: riduzione dei pedaggi autostradali; esonero Irap alle Pmi; contributo a fondo perduto alle micro imprese e rinvio delle scadenze per rinnovo patenti, CQC, autorizzazioni etc.
Ci auguriamo, inoltre, che gli emendamenti presentati in Commissione Trasporti dalle varie associazioni di categoria vengano presi in considerazione.
L’esigenza principale per la quale AITI si batte da anni è il riconoscimento della professione di traslocatore; durante questo periodo emergenziale questa esigenza è divenuta improcrastinabile. Proprio questa lacuna a livello legislativo ha creato notevoli problemi per il settore dei
traslochi sia a livello organizzativo che direttivo. La nostra associazione, in mancanza di direttive certe e specifi che, ha provveduto a inviare un vademecum ai propri associati contenente misure, istruzioni sull’uso dei dispositivi di protezione individuale e documenti necessari per proseguire la propria attività nel modo migliore e in piena sicurezza.
Il Covid-19 ha messo in gran risalto l’importanza dell’autotrasporto e della logistica, abbiamo avuto la possibilità di “toccare con mano” la centralità dell’autotrasporto che ha continuato nel suo lavoro, organizzato ed effi ciente, permettendo a noi tutti di ricevere nonostante il periodo emergenziale prodotti di prima necessità e non. Certamente, quindi, anche nel post-Covid l’autotrasporto ricoprirà un ruolo fondamentale nell’economia del nostro Paese.
Per quel che concerne nello specifi co il settore traslochi che rientra nella macro-area dell’autotrasporto, ma ha caratteristiche peculiari già esposte, purtroppo non vediamo grandi cambiamenti, le diffi coltà saranno molteplici. Come già anticipato il distanziamento è un grande problema per la nostra categoria, ma sapremo superarlo e garantire alti standard qualitativi.