"Agricoltura Alessandrina" novembre 2021

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 10 20 NOVEMBRE Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

STOP sulle pratiche commerciali sleali, il Governo ha approvato la legge

Proroga caccia al cinghiale e fauna selvatica, continua l’emergenza sanitaria e sociale

2021

Tra aggregazione e riflessione celebrato a Novi Ligure il “Grazie dei campi”


RITIRA LA TUA COPIA !!!

Calendario

COLDIRETTI 2022

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Ogni mese tante curiosità Ricette e suggerimenti in cucina

Il proverbio del giorno Consigli in campo e in cantina

Disponibile negli uffici Zona Coldiretti Alessandria

PROFUMO D’AUTUNNO?

Non lasciarti sfuggire tutti i colori

Benvenuti a casa vostra!

del CAP Nord Ovest

MACCHINE DA GIARDINO

PIANTE E FIORI

TERRICCI E CONCIMI

PETFOOD

ATTREZZATURA GIARDINO

MANGIMI ANIMALI BASSA CORTE

FARMACIA DELLE PIANTE

CONSULENZA

CARICAMENTO IN AUTO

RECINTI PROTEZIONE

CONSEGNE A DOMICILIO

LEGNA E PELLET COMBUSTIBILI

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COLDIRETTI ALESSANDRIA Anno 68° numero 10 20 NOVEMBRE Prezzo _2.00 www.alessandria.coldiretti.it Poste italiane spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

2021

Coltiviamo

BELLEZZA

SALUTE

STOP sulle pratiche commerciali sleali, il Governo ha approvato la legge

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COLOPHON PERIODICO EDITO DA Impresa Verde Alessandria DIRETTORE AMMINISTRATIVO Roberto Rampazzo DIRETTORE RESPONSABILE Ilaria Lombardi GRAFICA, IMPAGINAZIONE Media srl HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Daniela Colombini, Don Ivo Piccinini, Alberto Pansecchi, Gianni Mario Stoppini, Valerio Scarrone, Gian Carlo Bassi, Davide Biglia, Emanuele Sconfienza. FOTOGRAFIE Archivio Coldiretti REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 RE G I S T R A Z I O N E TR I B U N A L E di Alessandria n.69 del 21.1.1953 STAMPA Nuova Grafica Confederazione Nazionale Coldiretti Federazione Provinciale Coldiretti Alessandria UFFICI PROVINCIALI Corso Crimea 69 - 15121 Alessandria Tel. 0131 235891 - Fax. 0131 252144 alessandria@coldiretti.it www.coldiretti.it/alessandria

twitter.com/@ColdirettiAL Coldiretti Alessandria Coldiretti Alessandria

Proroga caccia al cinghiale e fauna selvatica, continua l’emergenza sanitaria e sociale

COLDIRETTI ALESSANDRIA

n.10 - Novembre 2021

Tra aggregazione e riflessione celebrato a Novi Ligure il “Grazie dei campi”

MANOVRA, DAL FISCO AL BONUS VERDE MISURE PER L’AGROALIMENTARE

SETTORE ACCOGLIENZA

IL RITORNO DEI TURISTI STRATEGICO PER LA PROVINCIA

TRASPARENZA DELLE FILIERE

STOP PRATICHE COMMERCIALI SLEALI

PREZZI DA SEMINE A MANGIMI È ALLARME PER IMPENNATA COSTI

POLITICA AGRICOLA COMUNE ECCO LE SCELTE PER L’ITALIA

FAUNA SELVATICA

RISOLVERE IL PROBLEMA: ALLARME SANITARIO E SOCIALE

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CARNE IN PROVETTA

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MEZZI AGRICOLI

INACCETTABILE FINANZIAMENTO UE CON RISORSE PUBBLICHE NUOVE REGOLE SU STRADA, DA LUNGHEZZA A IMMATRICOLAZIONI

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GRAZIE DEI CAMPI

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E-COMMERCE

CELEBRATO A NOVI LIGURE LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO

BANDI REGIONE PIMONTE

PER LA COMPETITIVITÀ DELLE AZIENDE AGRICOLE

OSCAR GREEN REGIONALE

AL BIRRIFICIO “LUVERTIN” PER LA CATEGORIA “FARE RETE” COSA PREVEDE LA NORMATIVA ITALIANA. INFORMAZIONI GENERALI

PATRONATO EPACA

LE NOVITÀ NELLA MANOVRA DI BILANCIO 2022

MERCATINO

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Editoriale | Il Presidente

Dal Forum Internazionale dell’Agroalimentare organizzato da Coldiretti con lo studio Ambrosetti

RETE DEI FARMERS MARKET, IL MODELLO DI CAMPAGNA AMICA, UNICO AL MONDO, IMITATO DALLE GRANDI POTENZE 4

M

entre stiamo per andare in stampa con questo numero del giornale si è appena conclusa la XIX edizione del Forum Internazionale dell’Agroalimentare e dell’Alimentazione organizzato da Coldiretti in collaborazione con lo studio The European House – Ambrosetti. Una due giorni di studi e riflessioni che ci ha permesso di dialogare e riflettere sulle più importanti tematiche che vedono al centro la strategicità del settore agroalimentare e, se mi permettete, anche molto di più: dalle dinamiche della green economy all’emergenza salva clima, dalla potenza dei Farmers Market e il modello di Campagna Amica, unico al mondo, imitato e preso come ispirazione da grandi potenze mondiali ai timori per le fake news legate alla carne e al settore della zootecnia. Tutti gli interventi hanno avuto come denominatore comune la grande risorsa, valore inestimabile, della Dieta Mediterranea e il rapporto che Coldiretti è riuscita a creare con il consumatore. Dai grandi ai piccoli centri è, infatti, Campagna Amica, con il suo ruolo centrale di tramite con il consumatore a fare la differenza, è la fiducia che si rafforza ogni giorno è l’orgoglio di farne parte e di vincere questo cambiamento ogni giorno che porta a mettere nero su bianco percentuali che raccontano una storia unica e importante. Un dato su tutti: l’88% di chi va a fare la spesa cerca prodotti Made in Italy e si fida solo di ciò che conosce. Insomma, anche in tempo di crisi, quando si parla di sicurezza su ciò che si porta in tavola si guarda meno al portafoglio: più la filiera è corta maggiore è sinonimo di tranquillità. Lo slogan che abbiamo messo in copertina su questo numero “Colti-

viamo bellezza per produrre salute” racconta proprio questo percorso e ciò che i produttori Coldiretti ogni giorno si impegnano a fare. Per “produrre salute” e le eccellenze che tutto il mondo ci invidia devono però essere garantite le giuste condizioni ambientali: proprio per questo motivo abbiamo voluto ospitare l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Propropapa, alla nostra Giunta, un invito esteso proprio per renderlo partecipe delle difficoltà che il territorio presenta. Un territorio che è casa sua, che conosce bene, ma che vede la Regione ancora sorda al grido di aiuto invocato per rivedere, in primis, le linee guida sul contenimento della fauna selvatica e le disposizioni sul piano della qualità dell’aria. L’agricoltura ne esce penalizzata e non incentivata, il lavoro degli imprenditori sminuito e vanificato di fronte a silenzi e vuoti che non vengono colmati nonostante promesse e discorsi “fatti in piazza”. Cinghiali e piano per la qualità dell’aria ma anche flavescenza dorata, le lacune del Settore Fitosanitario, la problematica dei pozzi e la misura per accedere alla loro regolarizzazione o la discussione che vede al centro i timori individuati per una possibile scelta della provincia di Alessandria per siti idonei a diventare deposito nazionale di scorie nucleari. In più occasioni abbiamo sottolineato il nostro NO nella convinzione che vadano contrastate le scelte che penalizzano sempre e solo l’agricoltura quando ci sono tante aree industriali, abbandonate e dismesse, più o meno vicino alle grandi città, che potrebbero servire benissimo allo scopo. Un NO per dire basta alla sottrazione di terreno fertile all’agricoltura. Allarme arrivato negli ultimi 25 anni, solo per la nostra provincia, a qualcosa come meno 26.450 ettari: oltre il

Per produrre salute servono le giuste condizioni ambientali, la Regione non penalizzi il settore

Mauro Bianco 28% della superficie agricola utilizzabile. Anche per questo le nostre osservazioni tecniche bocciano tutti i siti individuati in provincia. Per fortuna sono arrivati i decreti che salvano la spesa Made in Italy con l’obbligo di indicare in etichetta dal primo gennaio 2022 la provenienza dell’ingrediente principale, dal latte alla passata di pomodoro, dai formaggi ai salumi fino a riso e pasta: il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, ha firmato i provvedimenti. Un passo determinante per dare garanzia di origine al Made in Alessandria come riso, latte e formaggi ed impedire che vengano spacciati come Made in Italy prodotti di bassa qualità provenienti dall’estero che non rispettano i rigidi paramenti di qualità di quelli nazionali.


Editoriale | Il Direttore

PIÙ TRASPARENZA, LO STOP ALLE PRATICHE COMMERCIALI SLEALI È UN GRANDE RISULTATO DI COLDIRETTI

FAUNA SELVATICA E COSTO DELLE MATERIE PRIME: L’AUTUNNO SI AVVIA ALLA CONCLUSIONE, RESTANO LE PREOCCUPAZIONI

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ono tanti gli argomenti di grande attualità da cui potrei partire per una riflessione su questa stagione autunnale ma per prima cosa vorrei ringraziare tutti coloro che hanno preso parte alla Giornata Provinciale del Ringraziamento …scusate il gioco di parole… ma è stato importante tornare “in presenza” a celebrare una ricorrenza così importante per il nostro mondo. I numeri della pandemia purtroppo ci fanno dire che l’emergenza non è ancora finita ma, grazie alla campagna vaccinale e al senso di responsabilità, abbiamo potuto dire Grazie tutti assieme, l’evento si è svolto a Novi ma ha visto la partecipazione di tanti imprenditori provenienti da tutta la provincia. Una giornata che ha significato molto sotto tanti aspetti, primo fra tutti il ricordo per una persona speciale quale è stato Antonio Gemma, indimenticato da tutti per l’esempio che ha lasciato in tutti noi ma soprattutto per le nuove generazioni. Antonio, che ricopriva la carica di presidente della Zona di Novi, è stata una delle prime persone che ho conosciuto al mio arrivo alla Direzione della Federazione di Alessandria. Mi ha colpito subito la sua grande disponibilità e generosità ma, in particolare, la dedizione e l’attaccamento alla bandiera Coldiretti. Ecco perché è stato quindi doppiamente importante celebrare a Novi Ligure il nostro Grazie. Ma è stata anche l’occasione per dialogare con voi e ritornare su argomenti come la fauna selvatica o il costo esagerato delle materie prime che non lasciano dormire sonni tranquilli. Prezzi che mettono a rischio l’intero settore agroalimentare, per questo i contributi delle misure del Psr destinate all’agro-industria, denari pubblici, devono sostenere coloro che hanno scelto di produrre e lavorare per promuovere il vero prodotto Made in Alessandria e Made in Italy, senza approvvigionarsi dall’estero, valorizzando l’agricoltura della nostra regione ed il suo importan-

te indotto: un pericolo che si amplifica ulteriormente in un momento di crisi in cui da una parte aumenta il rischio che per risparmiare vengano utilizzati prodotti o processi produttivi pericolosi e dall’altra cresce il numero di coloro che sono costretti ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo. Partendo dalla distintività, la filiera agricola italiana fa sì che questa diventi non solo la grande leva competitiva per le imprese ma anche la grande occasione di star meglio per e con la gente. La credibilità conquistata dai nostri produttori è un patrimonio da difendere nei confronti di quanti con le frodi e la contraffazione cercano di sfruttare la fiducia acquisita per fare affari. Finestre aperte su un futuro che si chiama coerenza, con le nostre idee, con il nostro essere forza amica del Paese. Lo stop sulle pratiche commerciali sleali e alle speculazioni sul cibo che sottopagano i produttori agricoli in un momento in cui sono costretti ad affrontare pesanti rincari dei costi di produzione dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame è stato un grande risultato raggiunto grazie al pressing Coldiretti. Una vittoria che ha risvolti positivi su tutti i territori, che va a salvaguardare anche l’agricoltura delle aree svantaggiate, tassello fondamentale quando si parla di unicità e di patrimonio da salvare dall’abbandono. Un impegno per contrastare l’omologazione dei gusti e dei sapori esattamente come avviene ogni giorno negli agriturismi, nei gazebo di Campagna Amica e nel Mercato Coperto di via Guasco ad Alessandria dove è possibile anche accedere all’AreaFood e gustare tipicità del territorio: aperto da circa un mese questo spazio rappresenta un’ulteriore forma di attenzione nei confronti dei consumatori che non smetteremo mai di ringraziare per essere nostri straordinari alleati da oltre vent’anni. Proprio per questo motivo sono tornate

Con i percorsi didattici di Educazione alla Campagna Amica facciamo conoscere il valore della stagionalità

Roberto Rampazzo anche le ricette sul calendario Coldiretti 2022, piatti da realizzare seguendo il ritmo delle stagioni, con tutte le genuinità che potete acquistare nei mercati di Campagna Amica. Quella stagionalità che è alla base dei programmi didattici che porteremo anche quest’anno tra i banchi delle scuole della provincia per educare quelli che saranno i consumatori di domani.

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Misure

per l’agricoltura

ACCOLTE LE RICHIESTE DI COLDIRETTI: 450 MILIONI, +58,5 RISPETTO ALLA PRECEDENTE

MANOVRA: DAL FISCO AL BONUS VERDE IMPORTANTI MISURE PER L’AGRICOLTURA 6

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ono state accolte le nostre richieste per importanti misure fiscali per le imprese e gli allevamenti ma anche finanziamenti per i danni provocati dal clima, sostegni alle filiere agroalimentari, al grano, ai giovani e all’imprenditoria femminile”. E’ quanto afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco nel commentare una Manovra espansiva anche per l’agricoltura per la quale vengono stanziati complessivamente 450 milioni, il 58,5% in più di quella precedente. Tra gli interventi più significativi c’è

la conferma dell’esenzione Irpef sui redditi agrari e dominicali, delle percentuali di compensazione Iva nel settore zootecnico (bovini e suini) e la decontribuzione per giovani imprenditori agricoli under 40 neo insediati. Importanti sono il rifinanziamento del fondo filiere (80 milioni per il 2022 e 50 per il 2023 e il finanziamento di 110 milioni per i distretti del cibo, in un momento in cui il settore è vittima di pericolose spinte inflazionistiche. In considerazione dei gravi danni subiti dalle imprese agricole in

Ma anche finanziamenti per i danni provocati dal clima e sostegno alle filiere agroalimentari conseguenza degli eventi climatici estremi, molto importante è l’istituzione di un fondo di mutualizzazione per ampliare il ventaglio di strumenti di gestione del rischio a disposizione delle imprese agricole (50 nel ’22 e 100 o 130 negli anni successivi) e lo stanziamento di 50 milioni per il 2022 e di 80 dal 2023 per le assicurazioni agevolate. “Abbiamo ottenuto anche – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – la proroga triennale del bonus verde che sostiene il settore florovivaistico fortemente colpito dalla pandemia ma vitale nel combattere lo smog ed i cambiamenti climatici e il rinvio di un anno della sugar e della plastic tax per le quali si attende però l’abrogazione definitiva”.


Settore

accoglienza

IL RITORNO DEI TURISTI STRANIERI IN PROVINCIA, NEL MONFERRATO, STRATEGICO PER LA RIPARTENZA

PNRR: BONUS AGRITURISMI SOSTIENE RIPRESA SETTORE, AIUTI E CREDITO D’IMPOSTA ALL’80%

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arato, con il decreto legge per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un pacchetto di aiuti alle imprese del settore turistico, compresi gli agriturismi. “Un importante strumento per rafforzare la leadership italiana nel turismo enogastronomico ed ambientale e per sostenere la ripresa del turismo con i nostri circa 70 agriturismi che intercettano visitatori anche dall’estero – ha affermato Stefania Grandinetti Presidente provinciale e regionale Terranostra -. Una misura che abbiamo sostenuto e che va incontro alle esigenze delle nostre aziende che, anche durante la crisi sanitaria, non si sono mai fermate, preparando pasti da consegnare a domicilio e che hanno contribuito alla ripartenza facendo scoprire il territorio ai turisti non appena si è potuto ed è stata riaperta l’attività ristorativa”. Nel decreto in particolare è previsto il riconoscimento di un credito di imposta, a favore, degli agriturismi, delle imprese alberghiere, degli stabilimenti termali e balneari, dei porti turistici, dei parchi tematici, delle fiere e dei congressi. Il credito di imposta sarà riconosciuto nella misura del 80% delle spese sostenute, in relazione a interventi conclusi entro il 31 dicembre 2024, per lavori finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica delle strutture, alla riqualificazione antisismica e all’eliminazione delle barriere architettoniche. Sarà possibile utilizzare il credito d’imposta in compensazione nel Modello F24 per il pagamento di imposte e contributi. In alternativa, il contributo potrà essere ceduto a terzi. E’ inoltre previsto il riconoscimento di un contributo a

fondo perduto dell’importo massimo di 40.000 euro, che potrà essere incrementato di ulteriori 30.000 euro qualora gli interventi per la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica delle strutture turistiche coprano almeno il 15% dell’investimento complessivo. L’incremento è invece fissato a 20.000 euro per l’imprenditoria femminile e giovanile (under 35). Il Ministero del Turismo ha previsto anche la creazione di una sezione speciale del Fondo di garanzia PMI appositamente dedicata ad agriturismi e alle altre imprese del settore e di un fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti di sviluppo. Viene poi istituito anche un fondo di rotazione che garantirà il 35% delle spese e dei costi ammissibili nel limite di 40 milioni di euro per il 2022 e il 2023 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni successivi, con una riserva del 50% degli interventi a supporto degli investimenti di riqualificazione energetica e innovazione digitale. “D’altronde abbiamo visto quest’estate come la svolta green degli italiani abbia fatto prediligere le vacanze in campagna, a contatto con la natura – ha aggiunto il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Il ritorno degli stranieri in vacanza anche nella provincia di Alessandria e in Monferrato è strategico per l’ospitalità turistica e per la ripartenza concreta dei nostri territori. Insieme al relax, infatti, gli stranieri in modo particolare, ambiscono ad assaporare il vero cibo italiano, tanto che è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia”. Gli agriturismi piemontesi, spesso situati in zone isolate, in strutture

Misura sostenuta da Coldiretti per rafforzare la leadership italiana nel turismo enogastronomico

familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e ampi spazi nel verde, sono i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza. “L’impegno di questi ultimi anni viene riassunto attraverso termini come enoturismo e turismo sostenibile di cui le aziende di Terranostra e del circuito di Campagna Amica ne sono testimoni preziosi – ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Un patrimonio conservato nel tempo grazie alle imprese agricole che assicurano un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle culture storiche, la tutela del territorio per contenere il dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari. Ma si tratta, soprattutto, di una risorsa che può contare su un patrimonio di antiche produzioni agroalimentari tramandate da generazioni in un territorio unico per storia, arte e paesaggio che sono le principali leve di attrazione turistica”.

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Trasparenza

delle filiere

GRANDE RISULTATO RAGGIUNTO GRAZIE AL PRESSING COLDIRETTI

IL GOVERNO APPROVA DEFINITIVAMENTE LA NUOVA LEGGE: STOP SULLE PRATICHE COMMERCIALI SLEALI 8

“A

rriva lo stop alle speculazioni sul cibo che sottopagano i produttori agricoli in un momento in cui sono costretti ad affrontar e pesanti rincari dei costi di produzione dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame”. E’ quanto afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco nell’esprimere apprezzamento per l’approvazione definitiva nel Consiglio dei Ministri della direttiva sulle pratiche commerciali sleali su proposta del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli alla quale la Coldiretti ha dato massimo supporto. Con il nuovo provvedimento scatta lo stop per 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti. “Si realizza così – aggiunge il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - un percorso virtuoso finalizzato a garantire un’equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera. L’approvazione delle norme contro le pratiche sleali nel

commercio alimentare rappresenta una svolta storica per garantire una più equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera”. Un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali non venga scaricato sulle imprese agricole che in controtendenza all’andamento generale, sono le uniche ad avere avuto un calo del valore aggiunto nel terzo trimestre del 2021 per effetto del boom dei costi di produzione.

Le pratiche sleali rappresentano una pietra miliare per un percorso di trasparenza nelle filiere agroalimentari. In questo modo la Coldiretti ha incassato un risultato importante. E’ importante far leva sulla consapevolezza del danno che l’illegalità comporta. Il contrasto a tutti i fenomeni illegali contribuisce a garantire, per chi invece produce in modo lecito e legale, una maggior copertura di reddito. Il tema centrale in agricoltura in questo momento è quello del reddito, un tema su cui anche il Ministro Stefano Patuanelli ha assicurato che si sta lavorando molto. Dalle progettualità del Pnrr alle risorse messe in campo dalla nuova legge di Bilancio: 526 milioni contro i 284 del 2021. Fondamentale rilanciare la necessità di puntare sugli investimenti in infrastrutture che possono diventare un presidio anche per il controllo delle filiere. La trasparenza, infatti, è indispensabile anche per sconfiggere la piaga del caporalato perché se non c’è il rispetto del lavoro delle imprese agricole si favorisce l’illegalità: tutte le filiere devono essere trasparenti perché senza trasparenza ci sono rischi non solo per la tenuta economica del Paese, ma anche per la salute.


Trasparenza

delle filiere

IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE HA FIRMATO I PROVVEDIMENTI

CONSUMI: ECCO I DECRETI SALVA SPESA, DALLA PASTA A LATTE

A

rrivano i decreti che salvano la spesa Made in Italy con l’obbligo di indicare in etichetta dal primo gennaio 2022 la provenienza dell’ingrediente principale, dal latte alla passata di pomo​doro, dai formaggi ai salumi fino a riso e pasta.

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E’ quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare l’annuncio al XIX Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’Alimentazione del Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, che ha firmato i provvedimenti. Si tratta di un passo determinante per impedire che vengano spacciati come Made in Italy prodotti ingredienti di bassa qualità provenienti dall’estero che non rispettano i rigidi paramenti di qualità di quelli nazionali. La firma dei decreti garantisce trasparenza sulla reale origine su prodotti base della dieta degli italiani che rappresentano circa ¾ della spesa ma resta ancora anonima l’origine dei legumi in scatola, della frutta nella marmellata o nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini senza dimenticare la carne o il pesce venduti nei ristoranti.

MIGRANTI: DECRETO FLUSSI 2022 SALVA RACCOLTI

Per salvare i raccolti e cogliere nel settore agroalimentare le opportunità che vengono dalla ripresa economica è importante l’emanazione del decreto flussi 2022 in un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri nonostante la crescita di interesse tra gli italiani. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente l’annuncio ministro del Lavoro Andrea Orlando nel suo intervento al Forum Internazionale dell’Agroalimentare organizzato dalla maggiore organizzazione agricola europea. Una necessità per garantire la programmazione di fronte alle crescenti di difficoltà di spostamento tra le frontiere a seguito della pandemia. Per sostenere la crescita è necessario garantire la presenza di lavoratori in un settore come quello agricolo dove un prodotto su quattro viene raccolto da mani straniere.

Il provvedimento risponde alle richieste di quell’80% di italiani che, secondo il rapporto Coldiretti/Censis, verifica gli ingredienti di cui si compongono gli alimenti da acquistare, scorrendone quella sorta di carta d’identità istantanea che è l’etichetta. Poiché nel quotidiano l’alimentazione è uno dei motori del benessere soggettivo, gli italiani sono sempre a caccia delle informazioni che rendono possibile per un determinato prodotto alimentare la tracciabilità, intesa come la trasparenza su provenienze e connotati dei processi produttivi e distributivi. L’Italia, che è leader europeo nella qualità, ha infatti il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari dell’Ue poiché in un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della tracciabilità con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti, venendo incontro alle richieste dei consumatori italiani ed europei. Non a caso sono ben 1,1 milioni le firme raccolte nell’ambito dell’iniziativa dei cittadini dell’Unione Europea “Eat original! unmask your food” promossa dalla Coldiretti, da Campagna Amica e da altre organizzazioni europee, da Solidarnosc a Fnsea, per l’estensione dell’obbligo di etichettatura con l’indicazione dell’origine su tutti gli alimenti. L’etichettatura di origine obbligatoria dei cibi è una battaglia storica della Coldiretti ed è stata introdotta per la prima volta in tutti i Paesi dell’Unione Europea nel 2002 dopo l’emergenza mucca pazza nella carne bovina per garantire la trasparenza con la rintracciabilità e ripristinare un clima di fiducia.


Prezzi Materie Prime

Mentre ci si prepara ad accogliere la nuova annata agraria è boom costi produzione

CONSUMI: È ALLARME PER IMPENNATA PREZZI DA SEMINE A MANGIMI 10

L

’11 novembre è iniziata ufficialmente la nuova annata agraria ma è SOS in agricoltura per l’impennata dei prezzi dalle semine ai mangimi. “In controtendenza all’andamento generale, il valore aggiunto cala solo in agricoltura per effetto del boom dei costi di produzione, dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame”. E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria in riferimento all’andamento del Pil nel terzo trimestre del 2021. “Il balzo dei costi energetici oltre a spingere l’inflazione – ha sottolineato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - si trasferisce a valanga sui costi di produzione e sui bilanci delle imprese. Con l’avvio delle operazioni colturali gli agricoltori sono costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio, necessario per le attività che comprendono l’estirpa-

tura, la rullatura, la semina e la concimazione”. L’aumento dei costi energetici riguarda anche il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’acquisto dei fertilizzanti, per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne. “Il rincaro dell’energia – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi”.

Famiglie in difficoltà, cresce solo la spesa al discount con +6,5% di acquisto prodotti low cost Inoltre, da un’analisi Coldiretti in riferimento all’allarme Confcommercio sugli effetti della ripresa dell’inflazione, sulla base dei dati Istat, emerge come il caro prezzi legato alla pandemia sia responsabile dell’impennata di acquisti di cibo low cost, facendo segnare ai discount alimentari un balzo del +6,5% nelle vendite in valore nel 2021 rispetto all’anno precedente, il risultato più alto tra le forme di distribuzione. “Il risultato dei discount – ha continuato Bianco – evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo e su beni essenziali come cibi e bevande, nel tempo del Covid”.


Politica Agricola Comune |

a cura di

Davide Biglia

TUTTI GLI AGRICOLTORI POSSONO SCEGLIERE DI ATTUARE UNA O PIÙ PRATICHE NELLE LORO AZIENDE

ECO-SCHEMI PAC, ECCO LE SCELTE PER L’ITALIA

A

l fine di ottenere una Politica Agricola Comune più inclusiva, moderna e fortemente orientata alle nuove sfide come quelle ambientali, sono state apportate una serie di importanti modifiche ai testi delle originarie proposte regolamentari. Tra le novità da inserire obbligatoriamente nel Piano Strategico Nazionale ci sono gli eco-schemi composti da un insieme di pratiche agricole, che mirano al raggiungimento di almeno due obiettivi agro-climatici. Tutti gli agricoltori possono scegliere di attuare una o più pratiche nelle loro aziende, in cambio di un supplemento sotto forma di pagamento aggiuntivo al sostegno al reddito di base, oppure pagamento compensativo dei costi o minori ricavi derivanti dall’adozione degli impegni. A inizio settembre, il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha presentato 7 proposte di eco-schema in cui vengono descritti l’impegno ed il collegamento all’obiettivo strategico che è contenuto in tutto l’impianto programmatorio, il legame con le esigenze, l’elemento di condizionalità a cui fa riferimento e lo strumento di controllo: • pagamento per la riduzione del farmaco con l’obiettivo di riduzione dell’impiego di antimicrobici in zootecnia; • premio per l’agricoltura biologica, per favorire la diffusione dell’agricoltura biologica; • premio per la produzione integrata, per ridurre l’uso/rischio dei prodotti fitosanitari; • premio all’inerbimento delle colture permanenti per contrastare il degrado del suolo; • premio per la gestione sostenibile dei pascoli e prati permanenti, per favorire la conservazione dei prati e dei pascoli; • premio per l’avvicendamento colturale per aumentare lo stock di carbonio nei suoli; • premio per la copertura vegetale ai fini della biodiversità, allo scopo di tutelare gli impollinatori e mantenere la biodiversità.

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Le proposte avanzate rappresentano di un punto di partenza significativo, tuttavia, permangono numerosi aspetti da chiarire in merito al concreto funzionamento di questo tipo di pagamento e le conseguenti opportunità per gli agricoltori, in particolare: - non è stato specificato il budget che si intende allocare per singolo eco-schema; - in ambito di premio non si è ancora decisa la modalità di erogazione, ovvero in quali casi si tratta di premio aggiuntivo al sostegno al reddito di base, quando invece si tratta di un pagamento totalmente, o parzialmente, compensativo. - qualora si optasse per il pagamento compensativo e il budget stimato non fosse in grado di compensare l’elevato numero di beneficiari, quali i meccanismi saranno attuati per evitare la ripartizione del premio. Molti di questi dubbi dipendono dal fatto che è ancora complesso individuare il tipo di approccio scelto per la definizione di questo tipo di supporto. Gli orientamenti possibili sono sostanzialmente due: • Approccio semplificato: questo approccio si basa sulla definizione di pratiche semplici, accessibili dalla maggioranza degli agricoltori. Per-

tanto, la dotazione prevista sarà distribuita tra la maggior parte della superficie ammissibile. Ciò espone i potenziali beneficiari al rischio di una sensibile riduzione del premio in quanto. • Approccio focalizzato: questo approccio prevede l’articolazione degli eco-schemi in pratiche più onerose incentrate su ambiti di applicazione specifici. In questo caso si avrà una distribuzione puntuale degli aiuti i quali andranno sostegno di coloro che hanno realizzato interventi particolarmente virtuosi. Il rischio di riduzione del premio è sensibilmente contenuto, ma la platea che può accedervi si riduce sensibilmente. Se da un lato i due approcci non divergono significativamente in termini di contributo ambientale, hanno implicazioni molto diverse per gli agricoltori. Trattandosi di uno strumento volontario atto a stimolare il raggiungimento di impegni che vadano oltre quanto imposto dalla condizionalità ambientale, occorrerà prevedere degli eco-schemi articolati in pratiche semplici da attuare affinché gli agricoltori siano nelle condizioni di implementarne almeno una, nonché dei premi o dei compensi adeguati allo sforzo sostenuto.


Attualità

Coldiretti chiede la convocazione urgente di un tavolo di filiera per tutelare il settore

RISO: PRODUZIONE CROLLA DEL 25%, COLPA DEL METEO E IMPENNATA DEI COSTI DI PRODUZIONE 12

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rolla tra il 20 e il 25% la produzione italiana di riso 2021 per l’andamento climatico avverso al quale si è aggiunta una crescita esponenziale dei costi di produzione per effetto dei rincari nei prezzi dei carburanti e mezzi tecnici, fertilizzanti in primis. E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti che chiede al Ministero delle Politiche Agricole la convocazione urgente di un tavolo di filiera per individuare misure che possano salvaguardare un settore che vede l’Italia leader in Europa. “Gli aumenti dei costi di produzione – afferma il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - influiranno sicuramente negativamente sulle prossime semine e sull’intero comparto che ha già dovuto fronteggiare le avversità climatiche, ma ciò nonostante le nostre imprese

hanno mantenuto un’elevata qualità del raccolto. A rischio, quindi la sopravvivenza delle nostre aziende che ricordiamo essere in Piemonte, dove si concentra la maggior parte della produzione di riso con 8 milioni di quintali, circa 1900 per un totale di 117 mila ettari. La provincia di Alessandria ha una produzione risicola pari a circa 7.900 ettari, per una produzione di 568.338 quintali, concentrati nella zona del Casalese”. “A preoccupare è però – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – anche il fatto che il 18 gennaio 2022 scadrà la clausola di salvaguardia, la misura della Commissione Europea che ha eliminato la facilitazione del dazio zero sull’import di riso indica dalla Cambogia e dal Myanmar nell’ambito del regime EBA (tutto tranne le armi). Facilitazioni

Allarme rincari fertilizzanti e carburanti e preoccupazione per scadenza clausola di salvaguardia che, peraltro, sono state sospese solo per la varietà di riso indica, mentre per la japonica hanno continuato a rimanere attive, nonostante le violenze verificatesi nel Myanmar in seguito al golpe militare. Una vera e propria invasione di prodotto asiatico a basso costo e scarsa qualità è dunque attesa se non si troveranno soluzioni atte a riconfermare la clausola di salvaguardia o per includere il riso nell’elenco dei prodotti riassoggettati a dazio. In pericolo non è solo l’economia e l’occupazione, ma anche la tutela dell’ambiente e della biodiversità”.

Le gelate di aprile e la siccità hanno compromesso la produzione su tutto il territorio

CASTAGNE: INGENTE CALO PRODUTTIVO IN TUTTA LA PROVINCIA, SOPRATTUTTO PER ‘METEO PAZZO’

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e castagne sono tra le indiscusse protagoniste dell’autunno ma quest’anno il meteo ha fatto la differenza. In negativo, ovviamente. Infatti, le gelate di inizio aprile e la siccità dei mesi estivi non hanno favorito la produzione che segna un netto calo rispetto allo scorso anno, praticamente un -90% sul territorio della provincia alessandrina. E’ quanto afferma Coldiretti

Alessandria rispetto ad un ritorno che era atteso, dopo che in alcune zone era stata rischiata addirittura l’estinzione per la presenza del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi lungo tutta la Penisola provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni.

Coldiretti chiede più controlli su quelle in vendita per evitare che diventino tutte incredibilmente tricolori In provincia la superficie coltivata a castagneto da frutto è di circa 980 ettari per una produzione, nel 2020, di 21.958 quintali prodotti mentre, a livello regionale, gli ettari sono 12.000.


Fauna Selvatica

PROROGA CACCIA AL CINGHIALE:

LA REGIONE DIMOSTRA DI VOLER MANTENERE LO STATUS QUO. URGENTE RISOLVERE IL PROBLEMA

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odificando l’impostazione del calendario venatorio, rispetto alla stagione di caccia 2021/2022, la Regione ha introdotto una formula sperimentale che prevede la possibilità, per l’intero mese di gennaio 2022, di esercitare, da parte di singole squadre di cacciatori, la caccia di selezione al cinghiale con l’ausilio di un numero massimo di tre cani. L’obiettivo dichiarato vorrebbe essere quello di contenere il numero dei selvatici che, a livello regionale, si aggira sugli 80 mila esemplari. “Una misura, oltretutto non ben voluta dall’Ispra, che aumenta soltanto l’interesse di un gruppo ristretto che

controlla porzioni di territorio, e che lo fa già da tempo a discapito degli agricoltori e delle effettive esigenze della cittadinanza, ma che non va alla radice del problema – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Una modalità apparentemente sperimentale che in realtà va a rafforzare un sistema che negli anni ha fallito, poiché la situazione resta tutt’ora molto critica e grave, e che lascia la gestione in mano a pochi facendo sì che la fauna selvatica continui indisturbata a nutrirsi dei prodotti coltivati dai nostri agricoltori”. E’ indiscusso, infatti, che il numero

di esemplari vada sensibilmente ridotto avendo ormai raggiunto un livello di saturazione insostenibile, ma bisogna intervenire con un approccio maggiormente strutturato, facendo piuttosto ricorso alla tecnologia e a metodi di caccia più efficaci. “Così si danneggiano la società, con il costante aumento degli incidenti stradali, ed il settore agricolo, compromettendo ulteriormente l’equilibrio ambientale degli ecosistemi territoriali con la perdita della biodiversità ed il rischio di diffusione di malattie”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.

Selvatici: servono maggiori e approfondite analisi sanitarie

COLLABORAZIONE CON ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DEL PIEMONTE LIGURIA E VALLE D’AOSTA

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ista la situazione arrivata alla saturazione con i cinghiali e la fauna selvatica in continua crescita, si è deciso di costituire, con la disponibilità dell’Istituto Zooprofilattico e la nostra Organizzazione, un tavolo tec-

nico permanente per affrontare le problematiche relative agli aspetti sanitari che il proliferare, appunto, dei selvatici genera sul tessuto produttivo, a livello sociale ed ambientale”. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte che ha incontrato l’I-

stituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta con il direttore generale, Angelo Ferrari, accompagnato dal dottor Alessandro Dondo, per analizzare e condividere le criticità sanitarie legate alla fauna selvatica.

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Carne

in provetta

È INACCETTABILE IL FINANZIAMENTO UE CON RISORSE PUBBLICHE, SPECULAZIONE E BUSINESS 14

È

inaccettabile che l’Unione europea finanzi con risorse pubbliche il business privato della “carne” in provetta dietro al quale si nascondono rilevanti interessi economici e speculazioni internazionali dirette a sconvolgere il sistema agroalimentare mondiale. E’ quanto denuncia Coldiretti Alessandria in riferimento allo stanziamento di 2 milioni di euro concesso a due aziende olandesi impegnate nella produzione di “carne” in laboratorio da cellule in vitro. Il finanziamento è stato concesso alla Nutreco e alla Mosa Meat dove ha investito anche Leonardo di Caprio che non ha certo bisogno dei soldi dei cittadini europei. Non si tratta peraltro dell’unico episodio di personaggio pubblico che cerca di fare business con la carne finta, come dimostra il caso del magnate Bill Gates. Il supporto finanziario è stato peraltro concesso nell’ambito del programma React Eu che la Commissione aveva avviato per rispondere alla crisi generata dall’emergenza Covid che ha messo in ginocchio il sistema dell’allevamento in Italia e in Europa. “Si rischia di sostenere un’abile operazione di marketing che punta a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco - senza peraltro aver effettuato una reale verifica indipendente sull’impatto etico ed ambientale di queste produzioni a cui mirano un numero crescente di multinazionali solo per fare affari”. L’attività di allevamento ha un

ruolo fondamentale nel preservare paesaggi, territori, tradizioni e cultura poiché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado spesso da intere generazioni. “La scelta di sostenere società che puntano a fare concorrenza sleale sul mercato spacciando per carne prodotti ottenuti dalla moltiplicazione cellulare in laboratorio combinate con fattori di crescita e sostanze compatibili con i tessuti biologici, si aggiunge peraltro alla campagna di demonizzazione in atto per la vera carne – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Una doppia tenaglia che minaccia di far chiudere le stalle con perdite di posti di lavoro e di produzioni tradizionali la cui distintività è componente strategica del Made in Italy nel mondo”. Il territorio piemontese, per quanto riguarda la carne, detiene il primato in Italia nella valorizzazione delle carni da razze storiche italiane e la zootecnia riveste un ruolo di grande importanza per il tessuto economico regionale e queste azioni sono assolutamente da contra-

stare per evitare crisi ancora più pesanti rispetto a quanto già le nostre imprese stanno vivendo con la riduzione dei prezzi, l’impennata delle materie prime, l’aumento dei costi di trasporto e le speculazioni in atto nel settore. “Siamo preoccupati per le ripercussioni dell’applicazione di queste nuove tecnologie ai prodotti alimentari per le quali alle forti perplessità di natura salutistica si aggiungono quelle di carattere etico – hanno concluso Bianco e Rampazzo -. L’emergenza globale provocata dal Coronavirus ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza che sicuramente i cibi, e nello specifico la carne, creata in laboratorio certo non assicurano. Il nostro territorio, come dimostrano i dati, ha una tradizione storica per quanto riguarda la zootecnia e queste azioni sono assolutamente da contrastare per evitare crisi ancora più pesanti rispetto a quanto già le nostre imprese stanno vivendo con la riduzione dei prezzi provocata dalle speculazioni in atto in un settore colpito, oltretutto, pesantemente dalle fake news”.


tecnica

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a cura di

Alberto Pansecchi

scheda nocciolo n°66

Un nuovo Mal Bianco per il Nocciolo

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Scheda

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Origine mediorientale

In Piemonte dal 2020

Attacchi precoci

Maggiore aggressività

Nonostante il nocciolo sia in Piemonte una specie spontanea e ampiamente coltivata, a livello nazionale risulta essere meno diffusa tanto da essere relegata tra le cosiddette “colture minori”. Questa considerazione non sortirebbe alcun effetto pratico se non che, risultando meno interessante ma ugualmente oneroso per le ditte di agrofarmaci predisporre soluzioni fitoiatriche specifiche per le avversità di queste colture meno diffuse, pochissimi risultano essere i principi attivi registrati e disponibili per le necessità di queste specie. Se aggiungiamo poi che per studiare, sperimentare e registrare una nuova molecola per una specifica avversità di una coltura siano necessari circa 10 anni, risulta chiaro come per il nocciolo, che da coltura minore sta diffondendosi rapidamente sia in Italia che nel mondo, le armi per difendersi dalle nuove avversità siano ad oggi poche e “spuntate”.

La breve storia dell’oidio Turco Le prime segnalazioni del nuovo oidio del nocciolo, appartenente alle erisifacee (Erysiphe corylacearum), risalgono a 4 anni fa in Iran, Azerbaijan e Turchia e nel 2018 anche in Georgia. Nel 2019 sono arrivate nuove segnalazioni dall’area del Ticino e le analisi molecolari hanno evidenziato l’appartenenza della specie all’Erysiphe trovato in Turchia. Purtroppo anche in Italia, compreso il Piemonte, su foglie di nocciolo, sono stati trovati, sia nel 2020 che nel 2021, sintomi diversi da quelli causati dal comune oidio da sempre noto (Phyllactinia corylicola) in quanto presenti sulla pagina superiore delle foglie. Anche in questo caso le analisi hanno confermato trattarsi di questa nuova specie fungina: Erysiphe corylacearum. Il patogeno, molto più dannoso di Phyllactinia, nei paesi dove è comparso ha causato gravi danni alla corilicoltura, rendendo necessari diversi trattamenti fungicidi.


Scheda

tecnica

I sintomi I sintomi di questo mal bianco sono visibili, in prevalenza, sulla pagina superiore, ma talvolta anche inferiore delle foglie e, in caso di forti attacchi, su brattee e frutti. La malattia è più pericolosa perché compare già in primavera colpendo foglie e nocciole contenenti i frutti immaturi. Sulle foglie, induce la formazione di una patina bianca (come tutti gli oidi) costituita dall’eccesso di tricomi (peli) fogliari: è la risposta della pianta al micelio del fungo che inizia a nutrirsi di succhi cellulari.

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Questa attività trofica del fungo sulla foglia, che come tutti gli oidi lascia per lungo tempo viva la cellula ospite, prosegue e causa progressivamente ingiallimenti, necrosi e distaccamento anticipato delle foglie colpite. Se la foglia è colpita quando non ha terminato la distensione, si deforma oltre ad ingiallire. I corpi fruttiferi (casmoteci) si differenziano in anticipo rispetto all’oidio comune (in Piemonte, nel 2021, sono stati visibili dal primo ritrovamento di fine maggio). Ingrandendo l’immagine dei corpi fruttiferi dei due oidi presenti contemporaneamente sulla stessa foglia, si nota la differenza di dimensione di quelli di una specie rispetto all’altra; entrambe sono comunque distinguibili ad occhio nudo. Dall’immagine si vede chiaramente la differenza di dimensione dei casmoteci maturi (neri): quelli della Phyllactinia sono circa 2,5 volte più grandi. E’ molto importante saper distinguere i sintomi di Erysiphe corylacearum da quelli del normale mal bianco (Phyllactinia guttata) per evitare confusioni. Come tutti gli oidi, anche questo ricopre gli organi colpiti con la caratteristica efflorescenza biancastra che si evidenzia in particolare sulla pagina superiore della foglia,

Difesa Attualmente, in Italia, non disponiamo di principi attivi registrati su questa avversità emergente anche se è da verificare con gli organi competenti la possibilità di intervenire con gli zolfi già sperimentati e registrati sulla tradizionale specie di Mal Bianco presente in Italia. Allo stato attuale la rimozione/degradazione delle foglie e del materiale vegetale infetto costituisce una soluzione fattibile e utile al fine di ridurre l’inoculo per l’anno successivo.

Bibliografia: Agrion - Aggiornamento Ottobre 2021


Mezzi Agricoli

SCATTANO NUOVE REGOLE PER I MEZZI AGRICOLI, DALLA LUNGHEZZA ALLE IMMATRICOLAZIONI

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cattano importanti novità per le macchine agricole dalle lunghezze dei mezzi alle immatricolazioni. La Coldiretti rende noto che in sede di conversione del Decreto legge 121 del 10 settembre 2021 su “Disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale” sono stati recepiti gli emendamenti sollecitati. In particolare, sono state apportate delle modifiche al Codice della Strada che prevedono “l’allungamento” dei convogli formati da macchine agricole semoventi e trainate dagli attuali 16,5 metri a 18,75 metri. Inoltre, nel caso in cui superino 18,75 metri possono comunque essere ammessi

alla circolazione su strada come trasporti eccezionali con l’autorizzazione dell’Ente competente per la località dove ha inizio la circolazione del mezzo. Un’altra novità riguarda le immatricolazioni che per le trattrici agricole, le macchine agricole operatrici a due o più assi nonché i rimorchi agricoli di massa complessiva superiore a 1,5 tonnellate può ora avvenire anche a nome di “commercianti di macchine agricole” e non solo a nome dei titolari di imprese agricole o agromeccaniche. L’immatricolazione di trattrici agricole, di macchine agricole operatrici a due o più assi, aventi massa massima a pieno carico tecnicamente ammissibile non superiore a 6 tonnellate, e di rimorchi

agricoli, aventi massa complessiva non superiore a 6 tonnellate è consentita anche a chi si dichiara proprietario. Pertanto per immatricolare mezzi di limitata massa dimensionale non è richiesta la titolarità di un’impresa agricola, agromeccanica o di commercializzazione di macchine agricole. Si tratta di una semplificazione importante in caso di successione ereditaria. Infine, possono immatricolare macchine agricole operatrici a due o più assi nonché dei rimorchi agricoli di massa complessiva superiore a 1,5 tonnellate anche le reti di impresa costituite da imprenditori agricoli, singoli o associati.

ECCO LE SCADENZA PER LE DOMANDE DI CONTRIBUTO DELLA CAMPAGNA ASSICURATIVA 2021

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opo l’approvazione da parte del Mipaaf dell’avviso pubblico per presentare la proposta per il pagamento del contributo relativo alla campagna assicurativa del 2021 (sottomisura 17.1 Assicurazioni del raccolto, degli animali e delle piante), l’Agea ha pubblicato il 10 novembre le Istruzioni operative. Le domande iniziali (richiesta di

sostegno) vanno presentate entro il 31 dicembre 2022, mentre quelle di modifica non sono legate ad alcuna scadenza, l’unica condizione è che siano successive alle domande iniziali. I beneficiari sono gli imprenditori agricoli, attivi e titolari di fascicolo aziendale. La domanda va presentata con riferimento a ogni singolo Piano assicurativo individuale sotto-

scritto. Per inoltrare la richiesta di contributo l’agricoltore deve aver presentato il Pai 2021, la manifestazione di interesse 2021 se non ricompresa nel Pai, la polizza o il certificato se si tratta di polizze collettive e ovviamente una copia del documento di identità valido.​

AIUTI ISMEA ALLE IMPRESE AGRICOLE: BANDO APERTO FINO AL 14 GENNAIO

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i è aperto, secondo i termini fissati, il 15 novembre lo sportello del bando per gli interventi finanziati a condizione di mercato dell’Ismea che sarà chiuso alle ore 12 del 14 gennaio 2022. Si tratta dello strumento finalizzato a sostenere fi-

nanziariamente progetti di sviluppo delle imprese agricole e agroalimentari con un budget disponibile di 60 milioni di euro. Gli interventi sono effettuati nella forma di equity, quasi equity , prestiti obbligazionari o strumenti finanziari partecipativi. Domande e informazioni negli uffici Coldiretti.

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Settore Vitivinicolo |

a cura di

Valerio Scarrone

TEMPISTICHE PER LE DICHIARAZIONI DI VENDEMMIA

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icordiamo ancora questa importante scadenza, ormai ravvicinata: 15 dicembre 2021 per la dichiarazione del vino ottenuto da uve aziendali raccolte o da prodotti acquistati con riferimento alla data del 30 novembre. Sono tenuti alla presentazione della dichiarazione di vendemmia tutti i viticoltori, indipendentemente se cedono le uve o le trasformano in vino ed anche

se la produzione nel corso della campagna è pari a zero. Coloro che producono vino, sia da uve proprie che da prodotti acquistati dovranno presentare la dichiarazione di produzione del vino. Dopo la scadenza prevista per le suddette dichiarazioni, tramite il ravvedimento operoso (una sanzione minima) con apposita procedura di rettifica, è possibile correggere eventuali errori purché siano errori

materiali individuati autonomamente e le informazioni incorrette non riguardino quantità o qualificazione del prodotto. La dichiarazione, per essere considerata presentata, deve risultare trasmessa telematicamente sul Sistema Piemonte. Si completa la fase di presentazione esclusivamente con la trasmissione della dichiarazione (la stampa non è prova di presentazione della domanda).

MODIFICA DEL DISCIPLINARE PER LA DOC GRIGNOLINO DEL MONFERRATO CASALESE

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ella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 4 novembre 2021 è stato pubblicato il decreto 25 ottobre 2021 con cui il Ministero ha approvato talune modifiche ordinarie al disciplinare di produzione dei vini a Doc Grignolino del Monferrato Casalese. Le richiamate modifiche sono applicabili a decorrere dalla campagna vendemmiale 2021/2022; inoltre, le stesse sono applicabili anche nei riguardi delle giacenze di vino atte a produrre la Doc Grignolino del Monferrato Casalese provenienti dalle vendemmie 2020 e precedenti, a condizione che le relative partite siano in possesso dei requisiti stabiliti nel disciplinare per le relative tipologie e

che ne sia verificata la rispondenza da parte del competente organismo di controllo. Denominazione e vini La Denominazione di Origine Controllata “Grignolino del Monferrato Casalese” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione. Tali vini sono i seguenti: Grignolino del Monferrato Casalese (Cat. Vino). Grignolino del Monferrato Casalese Riserva (Cat. Vino). Base ampelografia La Denominazione di Origine Controllata “Gri-


Settore Vitivinicolo gnolino del Monferrato Casalese” è riservata ai vini ottenuti da uve a bacca nera, non aromatiche, provenienti dai seguenti vitigni, presenti in ambito aziendale: - Grignolino minimo 95%; - Freisa e Barbera da soli o congiuntamente massimo 5%. In deroga alle disposizioni di cui al comma 1, i vigneti che alla data di pubblicazione del presente decreto sono iscritti allo schedario viticolo per la Denominazione di Origine Controllata “Grignolino del Monferrato Casalese” in conformità alle disposizioni di cui all’art. 2 del relativo disciplinare, approvato con DPR 26 giugno 1974, sono idonei alla produzione dei vini di cui all’art. 1, e dovranno adeguarsi alle disposizioni del comma 1 nell’arco di 5 anni dalla data di pubblicazione del presente decreto. Zona di produzione delle uve La zona di produzione delle uve che possono es-

sere destinate alla produzione dei vini di cui all’art. 1devono essere prodotte nell’ambito dei seguenti territori comunali della provincia di Alessandria: Alfiano Natta, Altavilla Monferrato, Camagna Monferrato, Camino, Casale Monferrato (esclusa la parte sulla riva sinistra del Po), Castelletto Merli, Cella Monte, Cereseto, Cerrina Monferrato, Coniolo (esclusa la parte sulla riva sinistra del Po), Conzano, Frassinello Monferrato, Gabiano, Lu e Cuccaro Monferrato, Mombello Monferrato, Moncestino, Murisengo, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Pontestura, Ponzano Monferrato, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato, San Giorgio Monferrato, Serralunga di Crea, Solonghello, Terruggia, Treville, Vignale Monferrato, Villadeati, Villamiroglio. Tutte le info e approfondimenti al sito www.gazzettaufficiale.it

VALORI UVE 2021: IN RECUPERO GRAZIE ALL’OTTIMA ANNATA

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ipresa dei mercati che segnano in positivo l’ultimo trimestre 2021, ponendo fine al periodo di regressione causato dal Covid e anzi invertendo la rotta, in attesa di un esisto dell’export record, verso e oltre i 7 miliardi. La favorevole congiuntura si è fatta sentire sugli acquisti di uve, anche considerando che la quantità non è abbondante come l’anno scorso e la qualità eccelsa e diffusa ha stimolato a “fare scorta in cantina”. Di conseguenza i valori sono in evidente recupero con incrementi che portano le quotazioni al periodo pre-pandemia. Mantenere l’equilibrio tra i prezzi delle uve e del vino e conseguentemente della bottiglia è importante per irrobustire la crescita e consolidarla nel tempo. La sempre più diffusa usanza sostenuta e promossa da Coldiretti di non attendere le indicazioni (le medie) di fine campagna per i pagamenti, preferendo la libera contrattazione in vendemmia tra viticoltore e acquirente, è la garanzia che si raggiunga

insieme al suddetto equilibrio anche una maggior stabilità, avvantaggiando l’intera filiera e il consumatore. Ciò nonostante, a fine campagna occorre tirare le somme e per varie ragioni o per esigenze, le quotazioni scaturiscono o devono comunque essere indicate, anche se osserviamo che i due terzi delle uve nel nostro territorio non sono oggetto di cessione e vengono direttamente trasformate dal vitivinicoltore o in cooperativa. La Commissione nominata dalle Organizzazioni Agricole, secondo quanto previsto dall’Accordo Collettivo sui Contratti Agrari, come consuetudine ha rilevato i valori delle uve delle varie Denominazioni d’Origine Controllata e Controllata e Garantita, necessari per la determinazione del canone d’affitto dei vigneti, nel rispetto delle condizioni pattuite e indicate nei singoli contratti di locazione. Le quotazioni indicate, precisando che non possono considerarsi accordo interprofessionale, prevedono minimi e massimi e

di conseguenza un dato medio. L’intervallo tra il minimo e il massimo, talvolta ampio, è in ragione della naturale variabilità della qualità delle partite. Nell’interesse dell’intera vitivinicoltura è importante sempre puntare alla qualità e di conseguenza premiare chi la produce già nel vigneto e favorire chi la cerca e la riconosce. Se si ritrovano su quest’obiettivo vignaiolo, trasformatore e consumatore, vuol dire che siamo sulla strada giusta. Acquirenti e produttori che non hanno negoziato direttamente il prezzo finale delle uve in fase di raccolta, come auspicato da Coldiretti e attendono ancora per il saldo l’indicazione - seppur solo in termini di orientamento dai listini di fine campagna è bene che non si uniformino al valore medio, che ha solo una funzione di sintesi statistica. La forbice tra minimo e massimo permette di riconoscere il reale valore in base all’effettiva qualità, sia in positivo, che in difetto, delle singole partite compravendute.

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Il Grazie

dei campi

Celebrato il Ringraziamento a Novi Ligure nella Parrocchia della Collegiata

“GRAZIE DEI CAMPI”, PER INTERPRETARE IL GRANDE LIBRO DELLA NATURA PROMUOVENDO LA DISTINTIVITÀ 20

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opo lo stop forzato dello scorso anno a causa dell’emergenza Covid si è tornati a celebrare in presenza la Giornata Provinciale del Ringraziamento, un momento importante nella vita della Coldiretti per saper dire “grazie” e continuare quel cammino di crescita e di speranza che i coltivatori hanno fatto proprio nella ricorrenza di San Martino che segna l’inizio di una nuova annata agraria. Occasione per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi climatica, economica e finanziaria di portata mondiale dove diventa fondamentale una maggiore attenzione all’ambiente, alla sostenibilità e alla biodiversità. Nel suo messaggio Monsignor Ivo Piccinini, Consigliere Ecclesiastico Provinciale, ha sottolineato come “il saper leggere i segni dei tempi e la lungimiranza di Coldiretti siano un’espressione evocativa che rimanda al valore della vita senza spreco e senza avidità, capaci di gustare il pane, frutto della terra e del lavoro dell’uomo, con gratitudine, nel segno del ringraziamento, senza le distorsioni, alimento di vita, di dignità e di solidarietà e allo stop a tutte le forme vergognose di sfruttamento e di caporalato”. E’ questo, infatti, il tema centrale della 71^ Giornata del Ringraziamento, una problematica di forte attualità che ha come obiettivo quello di convertire i nostri stili di

vita a un’ecologia integrale. Pane come segno della bontà di Dio e l’Eucarestia per scardinare quelle “strutture del male” che affliggono la nostra società. Le parole di Mons. Piccinini hanno accompagnato la Giornata Provinciale del Ringraziamento che Coldiretti Alessandria ha organizzato lo scorso 7 novembre a livello provinciale nella Parrocchia della Collegiata di Santa Maria Maggiore a Novi Ligure, alla presenza del primo cittadino Gian Paolo Cabella. “Il Grazie dei Campi come riconoscenza a tutte le aziende, vere sentinelle, che presidiano con coraggio il territorio senza lasciarsi piegare dalle difficoltà legate, non ultime quelle legate agli sfasamenti climatici – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco –.

E’ stata l’occasione per ricordare l’amico e dirigente Antonio Gemma, esempio per le nuove generazioni La Giornata del Ringraziamento è un momento importante di riflessione e preghiera, profondamente sentito dalla nostra gente, dai nostri imprenditori che ogni anno


Il Grazie aspettano questa ricorrenza con rinnovato spirito di riconoscenza. Il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto e assiduo con la terra, una reciprocità nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla vita, all’essere e al benessere dell’umanità, allo sviluppo di tutti e di ciascuno. Per questo è fondamentale che si caratterizzi per una rinnovata e chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide sempre più complesse del tempo presente.” Suggestivo il momento dell’offertorio e la benedizione dei mezzi agricoli che “servono per la fatica quotidiana, per lavorare la terra e per donare alla comunità il bisogno al proprio sostentamento”. Al termine della cerimonia è stato consegnato un riconoscimento alla signora Eleonora Norbiato, moglie

dell’indimenticato Antonio Gemma, “un Dirigente ma soprattutto un amico, - ha sottolineato Bianco che ci ha lasciato prematuramente, a lui va il nostro speciale “grazie” non solo per l’impegno e l’attaccamento dimostrato nei confronti di Coldiretti per la sua dedizione al mondo agricolo che deve essere di esempio alle nuove generazioni”. “Puntando sulla multifunzionalità, la nostra agricoltura è in grado di dare luogo a produzioni congiunte e nuovi modelli di sviluppo, capaci di rispondere adeguatamente

alle attese del Paese – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. In questo tempo di crisi, un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all’impresa agricola dei giovani, che sentono questo lavoro come una “vocazione”, che dona loro dignità e piena valorizzazione”. Nel Messaggio della Commissione Episcopale viene inoltre sottolineato come “ogni maltrattamento verso qualsiasi creatura è contrario alla dignità umana” e come le prime pagine della Genesi collochino la creazione degli animali nel quinto e sesto giorno, lo stesso in cui viene creata l’umanità. “La quantità e la qualità degli allevamenti dipendono anche dalla domanda e dagli stili delle persone. Riconosciamo grande dignità a chi si prende cura del territorio salvaguardando gli antichi mestieri – ha aggiunto Rampazzo -. Grazie all’impegno degli allevatori molte aree interne del nostro Paese sono state valorizzate: senza la loro generosa lungimiranza sarebbero state abbandonate allo spopolamento

dei campi

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e al degrado ambientale. In alcuni contesti abbiamo assistito ad una presenza sempre più numerosa di allevatori stranieri che hanno dato vita ad importanti storie di inclusione sociale e dialogo interreligioso”. Il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto e assiduo con la terra, reciprocità nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla vita, all’essere e al benessere dell’umanità, allo sviluppo di tutti e di ciascuno di noi che “siamo gli intermediari, il mezzo attraverso il quale ogni anno si realizza il miracolo della raccolta, la donazione, la distribuzione e la condivisione. Nei frutti c’è parte di noi, del nostro lavoro, della nostra fatica e del nostro impegno che li migliora e ne crea abbondanza”, come ha sottolineato nel suo intervento Orietta Alice, Presidente Coldiretti per la Zona di Novi Ligure.


Bandi Regione Piemonte -

a cura di

Gian Carlo Bassi

OPERAZIONE 4.1.1 INVESTIMENTI NELLE AZIENDE AGRICOLE. BANDO MIGLIORAMENTO 2021 22

E’ stato approvato il bando Miglioramento del rendimento globale e della sostenibilità delle aziende agricole – Operazione 4.1.1 del PSR (biennio 2021-2022). Le domande di sostegno possono essere presentate fino al 31 GENNAIO 2022. Nel merito si conferma in 28 milioni di euro la dotazione finanziaria dell’intervento (la quota assegnata ai beneficiari operanti in area C2 e D è pari al 25%). Il bando non prevede la possibilità di presentare progetti integrati, mentre è stabilito possano essere realizzati investimenti collettivi per uso condiviso da parte di più aziende agricole (al verificarsi di tale casistica, il soggetto giuridico di riferimento deve essere stato costituito in data antecedente al 01 luglio 2021). Soggetti beneficiari: imprenditori agricoli professionali (anche in possesso della qualifica di agricoltori attivi), sia persone fisiche, che giuridiche, singoli o associati. Stabilito che ogni singola impresa non possa avere due o più domande di contributo in corso, riconducibili alle Operazioni 4.1.1 e/o 4.1.2, ovvero non ha la possibilità

di presentare una nuova domanda di sostegno fino a quanto la precedente non si è conclusa (presentazione domanda di pagamento a saldo o rinuncia alla precedente istanza). Tipologia investimenti ammissibili a finanziamento: le domande di sostegno devono prevedere la realizzazione di interventi di sviluppo, che prevedano più investimenti tra loro coordinati e coerenti, finalizzati a produrre un miglioramento dell’attuale assetto aziendale misurabile e duraturo. Possono essere ammesse anche domande che prevedono il solo acquisto di macchine (entro i limiti fissati dal bando stesso). Il livello minimo di spesa ammissibile è fissato in € 25 mila (ridotto a € 15 mila per le zone montane). Confermata la possibilità di realizzare investimenti di importo superiore a quello ammesso a sostegno. Sono da intendersi ammissibili al sostegno, esclusivamente, le spese sostenute dopo la presentazione della domanda di sostegno. Il termine per la realizzazione degli interventi, è fissato in 15 mesi

dalla data di formale ammissione (18 mesi per le aree di montagna). Prevista la possibilità di richiedere un anticipo, nella misura massima del 50% del contributo concesso (previa presentazione di fideiussione bancaria/assicurativa di pari importo). Parallelamente prevista la possibilità di ottenere, ad avanzamento lavori, un acconto (la somma tra anticipo ed acconto non può superare la soglia del 80% del contributo concesso). L’agevolazione consiste, come noto, in un contributo in conto capitale in misura pari al 40% del valore dell’investimento ritenuto ammissibile. Tale aliquota è incrementata del 10% se gli interventi sono realizzati in zona montana. Realizzazione degli interventi, viste le rigide tempistiche che occorre rispettare, previsto che entro i 30 giorni successivi al termine assegnato dall’Ufficio istruttore (in sede di ammissione a finanziamento della domanda di sostegno) per concludere il progetto di miglioramento, debba essere presentata la comunicazione di ultimazione/realizzazione degli in-


Bandi Regione Piemonte vestimenti (ovvero delle spese effettivamente sostenute – richiesta di saldo); in tal senso non è prevista la possibilità di applicazione di alcuna specifica proroga a tale termine. Al riguardo si ricorda che le fatture riguardanti le spese oggetto di rendicontazione devono contenere o il codice CUP o dicitura di annullamento equipollente (inserita dal fornitore), in cui è indicato anche il numero della domanda di sostegno. In sede di presentazione della do-

manda è richiesto che l’istanza sia completa di tutta la documentazione necessaria per consentire la definizione del processo di istruttoria. Prevista la possibilità di richiedere una sola proroga (oggettivamente motivata) al completamento degli interventi, per una durata non superiore a 3 mesi. Possibile, altresì, presentare una sola domanda di variante, almeno 90 giorni prima del termine entro il quale occorre completare gli interventi/investimenti ammessi a

contributo. In riferimento ai criteri di selezione, si rileva come sia prevista l’adozione dei parametri e punteggi modificati sulla base di quanto preso in esame in sede di Comitato di Sorveglianza (modifiche approvate dalla Commissione europea con decisione del 06 ottobre 2021). Il punteggio minimo da raggiungere è stabilito in 10 punti. Per informazioni e approfondimenti gli uffici Coldiretti Alessandria sono a disposizione.

APERTO BANDO PER GLI INDENNIZZI DEI CAPI PREDATI DAI LUPI E GRANDI CARNIVORI E’ aperto il bando in favore degli allevatori attivi sul territorio piemontese per l’indennizzo dei capi predati tra il 1 luglio ed il 30 novembre 2021; per poter presentare domanda gli allevatori devono aver messo in atto almeno un sistema di difesa secondo una delle tipologie descritte dalla Delibera regionale n. 19-3033 del 26 marzo 2021. E’ riconosciuto inoltre l’indennizzo dei danni indiretti nel seguente modo: a) l’80% delle spese veterinarie e farmaceutiche sostenute e documentate per gli animali feriti;

b) il 50% delle spese sostenute per la rimozione e lo smaltimento dei capi per gli allevatori che non sono iscritti presso Consorzi di difesa che abbiano stipulato polizze assicurative per lo smaltimento di capi morti a seguito di predazione; c) un indennizzo forfettario per il risarcimento delle perdite di produzione secondo quanto previsto dall’art. 4 della DGR n. 19-3033 del 26 marzo 2021. Le richieste di indennizzo dovranno essere presentate entro il 03/12/2021.

BANDO DA 1,5 MILIONI PER IMPIANTI DI PREVENZIONE DALLE GELATE La Regione Piemonte sostiene gli agricoltori per la realizzazione e l’acquisto di impianti di protezione dalle gelate, con una dotazione finanziaria complessiva di 1,5 milioni di euro assegnati sul bando 2021 della misura 5.1.2 del Programma di sviluppo rurale. Il bando permette di richiedere contributi per l’acquisto e messa in opera di ventilatori e bruciatori con funzione antibrina. Ogni beneficiario può presentate più domande di aiuto, una per ogni intervento riferito ad una specifica coltivazione, e può ricevere un sostegno pari al 50% del costo

dell’investimento ammissibile per ciascun impianto. A seguito delle gelate anomale che hanno colpito l’agricoltura piemontese nella primavera 2021, causando danni in particolare a vigneti e frutteti, è opportuno che le aziende piemontesi si dotino di sistemi di prevenzione come in questo caso gli impianti antigelo affinché in futuro possano difendere le colture. Impianti che vanno ad aggiungersi alle reti antigrandine, considerando che a causa del cambiamento climatico questi fenomeni atmosferici si presenteranno con maggiore frequenza. Tutte le info al link www.bandi.regione.piemonte.it

Sul prossimo numero di "Agricoltura Alessandrina" report ANNATA AGRARIA 2021

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Oscar Green Regionale

Al Birrificio Agricolo “Luvertin” di Terzo d’Acqui l’Oscar Green categoria “Fare Rete”

ACQUA, MALTO D’ORZO, LUPPOLO E LIEVITO: UN’INFINITA POSSIBILITÀ DI COMBINAZIONI 24

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enzione speciale per la categoria “Fare Rete” a Marco e Davide Botto, titolari del Birrificio Agricolo “Luvertin ”, a Terzo d’Acqui, che hanno ricevuto il premio durante la cerimonia di consegna degli “Oscar Green” interregionali. “Giovani che sfidano il Covid” il titolo dell’edizione 2021 che premia proprio l’innovazione e la tenacia delle imprese in un anno particolarmente difficile a causa dell’emergenza sanitaria. Coldiretti Alessandria ha partecipato all’iniziativa che si è svolta, nel rispetto delle regole anti Covid, al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, con una rappresentanza del Comitato Provinciale Giovani Impresa, un momento molto importante di crescita e di confronto durante il quale, i fratelli Botto hanno sottolineato come “siamo innanzitutto agricoltori, fieri di affermare che dalle nostre terre prendono vita le nostre birre”. Questa è l’azienda agricola “Luvertin”, dodici ettari di vigneto dove vengono coltivati principalmente Barbera e Moscato, un’altra decina dedicata alla coltivazione dei pioppi e un

paio ospitano il prezioso orzo distico. ​Marco e Davide Botto credono fortemente nel legame tra uomo e terra, nel pieno rispetto dei suoi cicli naturali, il loro progetto è di sviluppare in maniera sempre maggiore l’auto produzione di materie prime da poter utilizzare come caposaldo nelle ricette che propongono selezionando i migliori ingredienti e li trattandoli con la massima cura per raggiungere un risultato unico. La ricerca e la sperimentazione sono alla base del processo creativo, pochi gusti semplici ma ben definiti. ​Per realizzare le loro birre si sono af-

“A marzo 2020 la prima cotta e il lockdown, ma il Covid non ci ha fermato, ora siamo più forti” fidati ad una delle aziende leader nel settore alimentare con impianti di produzione che ad oggi si caratterizzano per una sala cottura da 10HL, con possibilità di doppia cotta, un CIP di lavaggio, quattro fermentatori refrigerati da 20HL ed un dissolutore. Una cella calda per la rifermentazione ed una cella frigo per lo stoccaggio, completano lo stabilimento produttivo. “L’idea di avviare un birrificio artigianale è nata una decina di anni fa e da allora ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a farci le ossa: nel 2019, dopo lunghe riflessioni sul come e dove, decidiamo che è arrivato il momento giusto e così, in primavera, seminiamo l’orzo, installiamo l’impianto di produzione e diamo vita a Luvertin. Sedici mesi dopo, la prima cotta, il momento tanto sognato che


Oscar Green Regionale doveva essere magico si è scontrato con una pandemia mondiale che ha distrutto tutti i nostri piani. Abbiamo però cercato di sfruttare tutto il 2020 e buona parte del 2021 per farci le ossa, capire dove e in cosa potevamo migliorare”, affermano oggi orgogliosi Marco e Davide che vi aspettano per farvi assaggiare birre e tipicità a filiera corta! Sei birre, sei nomi (Revolution Summer, Money Charles, Down/Under, Ac(h)ab Lullaby, Hank) e sei grafiche accattivanti che regalano, sin da primo sorso, un’esperienza unica e assolutamente da ripetere. “Arriviamo da mesi difficili sotto tutti i punti di vista, ma queste aziende sono la testimonianza importante della valorizzazione del territorio portata avanti quotidianamente e con la straordinaria voglia di trovare sempre nuove forme di innovazione – ha commentato Mauro Bianco Presidente Coldiretti Alessandria –. In un contesto economico come quello attuale è fondamentale avere dei sogni, ma un

sogno da solo non basta, con l’Oscar Green viene premiata la capacità di trasformarlo in un progetto concreto e vincente. E’ il segnale, forte e chiaro che si è creata una continuità, un ricambio generazionale nella conduzione delle nostre aziende agricole.” “I giovani di Coldiretti incarnano le potenzialità e la forza di un territorio dal tessuto produttivo ricco e capillare e Oscar Green rappresenta la forza giovane del Paese, quell’Italia determinata e innovativa che non si spaventa dei cambiamenti - ha aggiunto il Direttore provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Un Oscar che premia l’impresa agricola di successo per offrire all’azienda una concreta occasione di crescita, interpretando quanto c’è di bello e buono da raccontare. Anche in tempo di Covid”. “Abbiamo voluto portare un messaggio positivo all’evento di premiazione che ha dimostrano, ancora una volta, come l’agricoltura non si sia mai fermata, nonostante le difficoltà della pandemia - ha evidenziato Fabio Bruno Delegato provinciale Giovani Impresa -. Si tratta di una vetrina molto importante, con Oscar Green Coldiretti offre, infatti, una grande opportunità ai giovani agricoltori che implementano ed innovano il nostro patrimonio d’eccellenza. Grazie alle nuove generazioni, il binomio agricol-

25 tura e innovazione è diventato sempre più frequente: l’esempio l’abbiamo avuto proprio dalle aziende che hanno partecipato a questo concorso con passione, creatività e professionalità”. In piena pandemia è cresciuto solo il numero di giovani imprenditori agricoli con un incremento dell’8% negli ultimi cinque anni, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale dell’economia. “Dati che dimostrano come la nostra agricoltura sia un settore che sa dare concrete prospettive di futuro – hanno concluso Bianco e Rampazzo -. L’agricoltura alessandrina ha bisogno dell’innovazione e di nuova linfa che proprio i giovani sanno portare grazie a nuove idee che nascono da esigenze e sperimentazioni, ma che sanno poi concretizzarsi in veri progetti. Per sostenere, però, i progetti imprenditoriali dei nostri giovani è urgente abbattere la burocrazia e l’inefficienza che frenano l’avvio di nuove attività, oltre a mettere a disposizione tutte le opportunità che possono generarsi attraverso i Bandi del Programmi di sviluppo rurale dell’Unione Europea”


Attualità

Vendite on line: quello che si deve sapere per essere a norma di legge

E-COMMERCE: COSA PREVEDE LA NORMATIVA ITALIANA 26

L’

e-commerce è un fenomeno che interessa sempre più le aziende agricole, le quali svolgono attività di vendita di prodotti tramite Internet. L’e-commerce può essere di diversi tipi, tra i quali: • commercio elettronico business-to-business (B2B): tra imprese o professionisti, ad esempio è il caso dei rapporti tra imprese e fornitori; • commercio elettronico business-to-consumer (B2C): tra imprese e consumatori. Oltre alla disciplina dei contratti in generale contenuta nel Codice Civile, l’e-commerce è normato dal Decreto Legislativo 70/2003 (Decreto che ha dato attuazione alla Direttiva europea sul commercio elettronico). Nel commercio elettronico business-to-consumer occorre inoltre prestare particolare attenzione alla disciplina del Codice del Consumo. Informazioni generali obbligatorie Il prestatore, in aggiunta agli obblighi informativi previsti per specifici beni e servizi, deve rendere facilmente accessibili, in modo diretto e permanente, ai destinatari, del servizio le seguenti informazioni: • il nome, la denominazione o la ragione sociale; • il domicilio o la sede legale;

• gli estremi che permettono di contattare rapidamente il prestatore e di comunicare direttamente ed efficacemente con lo stesso, compreso l’indirizzo di posta elettronica; • il numero di iscrizione al repertorio delle attività economiche, REA, o al registro

delle imprese; • gli elementi di individuazione, nonché gli estremi della competente autorità di vigilanza qualora un’attività sia soggetta a concessione, licenza od autorizzazione; • il numero della partita IVA o altro numero di identificazione considerato equivalente nello Stato membro, qualora il prestatore eserciti un’attività soggetta ad imposta; • l’indicazione, in modo chiaro ed inequivocabile, dei prezzi e delle tariffe dei diversi servizi forniti, evidenziando se comprendono le imposte, i costi di consegna ed altri elementi aggiuntivi da specificare; • l’indicazione delle attività consentite al consumatore e al destinatario del servizio e gli estremi del contratto qualora un’attività sia soggetta ad autorizzazione o l’oggetto della prestazione sia fornito sulla base di un contratto di licenza d’uso. Le informazioni elencate vanno inoltre costantemente aggiornate.


Patronato Epaca

ESONERO PARZIALE DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI: SCADENZA 3 DICEMBRE 2021

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li articoli 16 e 16- bis del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n. 176, al fine di ridurre gli effetti negativi causati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, hanno disposto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore delle imprese appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, comprese le aziende produttrici di vino e birra, per i mesi di novembre 2020, dicembre 2020 e gennaio 2021. L’INPS ha predisposto le procedure per l’inoltro

delle richieste di esonero; per i soci con delega Coldiretti l’attivazione delle istanze avverrà da parte degli Uffici Zonali. Coloro che non hanno la tenuta della contabilità presso la nostra Organizzazione o non hanno delega Coldiretti dovranno verificare con i propri consulenti il rispetto dei requisiti previsti dalla Legge e provvedere all’inoltro delle istanze di sgravio muniti del codice ATECO entro il termine perentorio del 3 dicembre 2021. Gli uffici di Coldiretti sono a disposizione per i chiarimenti in merito.

PENSIONI, LE NOVITÀ NELLA MANOVRA DI BILANCIO 2022

C

ircola in rete, da alcuni giorni, la bozza del disegno di Legge di bilancio per il 2022, varato dal governo Draghi, il cui iter di approvazione dovrebbe partire in Senato il prossimo 9 novembre. Tra le misure sono previsti interventi sulle pensioni. Si tratta di decisioni molto attese anche in vista della scadenza a fine anno di varie deroghe al progressivo innalzamento dei requisiti minimi di età per il pensionamento introdotti con la riforma Fornero. Ricordiamo che per la vecchiaia attualmente sono richiesti 67 anni di età unitamente a 20 anni di contributi (15 anni entro il 1992). Per andare in pensione anticipata, indipendentemente dall’età anagrafica, invece servono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi, per le donne. Ecco, dunque, le principali proposte contenute nella bozza di legge che, se approvate dal Parlamento, consentirebbero di anticipare l’uscita dal lavoro nel 2022. La prima ipotesi al vaglio è il passaggio da “quota 100”, il meccanismo di sconto sui requisiti di accesso dato dalla somma dell’età anagrafica e dell’anzianità contributiva (62 anni di età + 38 anni di contributi), a “quota 102”, che consentirebbe dunque il pensionamento con 64 anni di età unitamente a 38 di contributi. Si conferma anche per il 2022 la proroga di “opzione donna” e “Ape Sociale”. Quanto alla prima, si tratta della facoltà riservata alle lavoratrici di accedere alla pensione in via anticipata purché si accetti un calcolo della pensione interamente con il sistema

contributivo. Il testo nella versione attuale prevede un inasprimento di due anni dei requisiti di età da maturare entro il 2021: 60 anni per le dipendenti e 61 per quelle autonome (invariati, invece, i 35 anni di contributi richiesti per l’accesso). Tuttavia, sul punto varie le proposte di modifica di cui si discute in questi giorni, tra le principali: l’estensione di questa opzione anche agli uomini, oltre a quella di mantenere gli attuali requisiti anagrafici, vale a dire 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 59 per quelle autonome. Quanto all’APE sociale sono ampliate le categorie dei lavoratori gravosi che possono beneficiarne e nel caso di disoccupati, la decorrenza non è più legata alla conclusione da almeno tre mesi della fruizione dell’indennità di disoccupazione. Tra le misure poi si prevede l’istituzione di un fondo per favorire l’uscita anticipata dal lavoro, su base convenzionale, dei dipendenti di piccole e medie imprese in crisi, che abbiano raggiunto un’età anagrafica di almeno 62 anni, nonché di un Fondo per interventi pensionistici perequativi da garantire per tutti gli appartenenti alle Forze Armate, di Polizia e al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Novità anche per la previdenza dei giornalisti, che dal primo luglio prossimo passerà all’Inps. Dopo il consueto ciclo di audizioni, l’esame e le varie modifiche al testo varato dal Consiglio dei Ministri, il lungo iter parlamentare si chiuderà con l’approvazione della legge entro il 31 dicembre e la sua entrata in vigore il 1° gennaio.

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Patronato Epaca |

a cura di

Gianni Mario Stoppini

INPS, NUOVA STRETTA NELL’AMBITO DELLE INVALIDITÀ CIVILI all’Inps, con i consueti canali telematici, anche attraverso i Patronati. Per l’accertamento sarà successivamente sottoposto a visita presso la Commissione medica dell’Asl. A seconda del grado di invalidità riconosciuto, espresso in percentuale, spettano agevolazioni economiche, lavorative, fiscali, ecc. I benefici agli invalidi civili. A partire da un riconoscimento del 34%, si ha diritto protesi e ausili sanitari gratuiti. Con il riconoscimento di un grado di invalidità almeno pari al 46% è prevista la possibilità di iscriversi nelle liste dei disabili che agevolano nella ricerca di un lavoro. Dal 67% in poi, si può usufruire anche dell’esenzione del ticket sanitario.

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I

n queste settimane sta facendo molto discutere la decisione dell’Inps di includere l’inattività lavorativa tra i requisiti per l’erogazione dell’assegno mensile di assistenza agli invalidi civili parziali. Stiamo parlando del sussidio a carico dello Stato ed erogato dall’Inps di 287,09 euro mensili legato al reddito. L’Inps, sulla base di un orientamento giurisprudenziale, ha precisato che ora l’assegno sarà liquidato solo nel caso di inattività lavorativa, fermi restando tutti gli altri requisiti richiesti dalla Legge. Fino ad ora, l’Inps ha riconosciuto sussistente questo requisito anche in presenza di redditi da lavoro purché nel rispetto dei limiti di legge. Dal 14 ottobre, invece, ha stabilito che agli invalidi civili parziali, ai fini del diritto all’assegno mensile, è fatto obbligo di non svolgere alcuna attività lavorativa. Tante le reazioni del mondo dell’associazionismo, politico e sindacale e le richieste di intervento legislativo. La questione è dunque aperta a nuovi chiarimenti. Prendiamo spunto da questa notizia per un approfondimento dettato dalle tante richieste di informazioni ai nostri uffici Epaca sull’invalidità civile, la condizione di svantaggio sociale dovuto a patologia o disabilità, che dà diritto a benefici assistenziali, a prescindere quindi del tutto dal versamento dei contributi. Ecco qual è la procedura e cosa spetta. Presupposto per essere riconosciuti invalidi civili è l’accertamento del requisito sanitario. Il primo passo è, dunque, rivolgersi al medico per il rilascio del certificato. Solo dopo che il medico avrà trasmesso telematicamente il certificato all’Inps, il cittadino può presentare la domanda di invalidità civile

DANIELE SALVAGNO NUOVO PRESIDENTE EPACA

Daniele Salvagno, 51 anni, è il nuovo presidente di Epaca, il più grande patronato italiano del lavoro autonomo. Lo rende noto la Coldiretti in riferimento alla seduta del consiglio di amministrazione di Epaca che proprio oggi 16 novembre 2021, ha deciso di affidare a Salvagno il prestigioso incarico. Daniele Salvagno (nella foto il primo a sinistra) è titolare del frantoio Redoro a Grezzana (Verona), è un esperto di marketing agroalimentare, alla guida dal 2013 di Federdop Olio e del Consorzio Olio Extravergine Veneto Valpolicella Dop, nonché della rete di imprese Buon Gusto Italiano. Salvagno diventa Presidente Epaca dopo essere stato membro della Giunta Nazionale Coldiretti, presidente Coldiretti Veneto e Coldiretti Verona.


Consigliere Ecclesiastico

UN AVVENTO DI GIOIA Preparando gli interventi di catechesi sull’avvento ho notato che il clima dell’attesa e l’annuncio della profezia è pervaso dalla speranza, dalla consolazione e soprattutto da una grande gioia. Oggi, questa è una merce rara. Non è scontata neppure tra i cristiani che sentono forse, salvati e riscattati dal nulla, ma non lo dimostrano. La gioia non va cercata in noi ma nel Signore, colui che allieta la nostra giovinezza. Il grande vescovo e pastore Sant’Agostino pregava così: Tu Signore ci hai fatti per te e il nostro sarà inquieto fino a quando non riposa in te. Conseguenza della gioia è la pazienza, l’indulgenza, la mitezza, la mansuetudine, l’affabilità: tanta roba ma tutta merce rara. Avvertiamo il bisogno di una gioia autentica; troviamo il tempo di cercare, amare, sperare.

Gesù apprezza la gioia della madre che attende un figlio, degli invitati ad un banchetto, del pastore che ritrova la pecora smarrita, del padre per il ritorno del figlio. Il vero motivo e la conseguenza della gioia è la presenza del Signore. Aver cura della propria vita, realizzare i progetti che il Signore ha su ognuno di noi, rendere bella la nostra vita e la nostra persona con le virtù umane e cristiane è fonte di gioia. Questa non si può trovare altrove. Le prove diventano risorse, feritoie. Condividere, accompagnare chi fa fatica, essere perdonati e perdonare, oppure la propria vita, i propri sogni, se stessi, procura una gioia unica. Signore, fa di me uno strumento della tua pace, dove c’è tristezza. Che io porto gioia (San Francesco). Don Ivo Piccinini

RIFIUTI NUCLEARI: NO A DEPOSITO SU TERRENI AGRICOLI. VALUTARE TERRITORI GIÀ COMPROMESSI “La scelta deve tutelare la vocazione del territorio in una provincia come quella di Alessandria a forte vocazione cerealicola, corilicola, vitivinicola e orticola. Un allarme arrivato negli ultimi 25 anni, solo per la nostra provincia, a qualcosa come meno 26.450 ettari: oltre il 28% della superficie agricola utilizzabile. Le nostre osservazioni tecniche bocciano tutti i 6 siti individuati in provincia di Alessandria come possibile sede del deposito nazionale di scorie nucleari non sono idonei”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. Il Piemonte è la regione che detiene il maggior quantitativo di radioattività in Italia, nei sei impianti re-

alizzati in passato. “Ribadiamo, il nostro NO nella convinzione che vadano contrastate le scelte che penalizzano sempre e solo l’agricoltura – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Ci sono siano tante aree industriali, abbandonate e dismesse, site più o meno vicino alle grandi città, che potrebbero servire benissimo allo scopo. La continua espansione di superfici artificiali, a lungo andare, rischia di avere pesanti conseguenze su più fronti, oltreché possibilità di non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare, in un momento peraltro di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali”.

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Coltiva

la salute

COLTIVA LA TUA SALUTE 30

TEMA DEL MESE: MALATTIE OCULARI: GLAUCOMA

Il glaucoma è una malattia oculare dovuta generalmente a un aumento della pressione all’interno dell’occhio. Secondo alcune fonti colpisce oltre 55 milioni di persone sulla Terra ed è una delle principali cause di disabilità visiva dopo la cataratta. In Italia si stima che circa un milione di persone ne siano affette, ma si calcola che la metà dei malati non ne siano a conoscenza. Si possono distinguere due principali forme di questa malattia: il Glaucoma Primario ad Angolo Aperto ed il Glaucoma Primario ad Angolo Chiuso. Il Glaucoma ad Angolo Aperto è la prima causa di cecità irreversibile nel mondo, ed ha sintomi solo in fase avanzata di compromissione del campo visivo. Il Glaucoma Primario ad Angolo Chiuso ha una sintomatologia clamorosa ed è una urgenza da trattare in brevissimo tempo, ma nella maggior parte dei casi è prontamente reversibile instaurando le adeguate terapie. La cecità e l’ipovisione provocate dal glaucoma si possono prevenire purché la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamente. I principali fattori di rischio per l’insorgenza e lo sviluppo del glaucoma sono: età e familiarità, ipertensione arteriosa, diabete mellito, asma, vasospasmo, utilizzo di terapie cortisoniche per periodi prolungati, miopia o ipermetropia elevata, ridotto spessore corneale, etc. L’elevato numero di fattori di rischio rende essenziale una visita oculistica di controllo annuale, soprattutto al di sopra dei 40 anni.

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fornita di ampio salone per riunioni e da pranzo/cena, cucina attrezzata di tutto, due ampissime terrazze, piscina 100 mq. percorsi faunistici attorno alla dimora, ampissimo parcheggio. Perfetta per far soggiornare gruppi scolastici, sportivi, ritiri spirituali, corsi di yoga, ricerca del tartufo… E’ abbracciata da un anfiteatro naturale di conifere, una distesa di prato e nove caprette docilissime libere al pascolo e nel bosco recintato. Solo persone referenziate. Cell. 348 7329699 • Per raggiunti limiti di età, ampia casa colonica situata a Pietra Marazzi con vigneto di 5.000 mq. in collina (circa 1 km. di distanza). Sono inclusi macchinari per la coltivazione della vigna e cantina con attrezzatura moderna per vinificazione. Date le dimensioni la vigna va intesa come fonte di reddito integrativo. Cell. 335 7268585. Inserzioni CERCO • Nelle provincie di Alessandria, Asti e Cuneo trattore gommato e cabinato da vigneto, minimo 70 CV, larghezza max 1,40 con non più di 2.500 ore lavoro. Cell. 338 8953702 • Vigneti trattorabili in contratto d’affitto in zona Cassine e paesi limitrofi. Telefonare ore pasti 0141 851233 • Fieno ballette piccole e orzo grezzo. Cell. 338 1211002 • Botte da gasolio, 1.000 litri circa. Cell 347 9456994 • Terreno di circa 4 ettari, possibilmente in corpo unico e, almeno in parte, pianeggiante. Anche terreno incolto o boschivo. Acquisto immediato. Cell. 335 6620767

Le richieste di inserzione devono riportare il numero di tessera in corso di validità. Il testo può essere consegnato in tutti gli Uffici Zona di Coldiretti oppure inviato tramite posta elettronica a ufficiostampa.al@coldiretti.it

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TESSERAMENTO2022


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