Considerazioni sull’Oidio della vite
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Scheda
tecnica
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a cura di
Presenza di biotipi differenti L’importanza del palizzamento L’età della foglia Prodotti mono e multi-sito
Alberto Pansecchi
scheda vite n°64 15
Le condizioni climatiche stanno, soprattutto negli ultimi anni, mutando più rapidamente del solito. A rendersi conto di queste variazioni non siamo soltanto noi uomini ma anche le piante, gli animali e tutti i microrganismi che popolano la terra. È possibile affermare che più semplici e primitivi sono gli esseri viventi e più l’effetto di questi cambiamenti climatici viene avvertito. Tra gli organismi particolarmente influenzati da queste mutazioni climatiche vi sono i funghi e tra di essi anche quelli già conosciuti come un reale pericolo per le produzioni vegetali. A esserne influenzati però, non vi sono soltanto i comportamenti fisiologici dei vari organismi interessati, ma gli stessi rapporti tra pianta e patogeno. Tra le malattie della vite che stanno incrementando la propria presenza nei vigneti piemontesi, vi è certamente il “Mal Bianco”.
Il fungo Il micelio del fungo si nutre di zucchero dalle cellule epidermiche ed è proprio la differente concentrazione degli zuccheri nel corso delle diverse fasi fenologiche che rende le foglie più o meno suscettibili all’infezione. Il livello dell’infezione è determinato in modo congiunto dalla temperatura, dall’età delle foglie e dalla loro sensibilità: la combinazione di questi tre fattori è causa della variabilità delle infezioni nelle differenti annate, per cui è pressoché impossibile formulare previsioni in merito alla loro entità. Il viticoltore ha comunque la possibilità di agire con tecniche colturali in modo da rendere il vigneto meno suscettibile all’infezione di Oidio. In conformità a questi elementi, notevole influenza hanno il sistema di palizzamento, l’attenzione e la progressività con cui si opera in potatura verde, la forma di allevamento e la nutrizione chimica alle piante. I raggi ultravioletti rendono il tessuto della foglia più resistente attivando le difese della pianta. La durata del periodo di liberazione nell’ambiente delle ascospore del fungo è lunga ed è influenzata dal clima.