Voci - Numero 1 Anno 1 - Amnesty International in Sicilia

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BUONE NOTIZIE

EGITTO IYoussef Farid Youssef, di 23 anni, e Hamza Issa, di 20, nel 2013 lasciarono la Siria per sfuggire alla crisi del loro paese e si rifugiarono a Gaza, dove restarono per circa un anno. In seguito all’operazione israeliana “Margine di protezione”, il 9 agosto 2014 fuggirono anche da Gaza, ed entrarono in Egitto, dove furono arrestati dalle autorità egiziane insieme ad altre 13 profughi. Erano destinati al rimpatrio in Siria, ma l’azione urgente lanciata da Amnesty International ha avuto successo e si è ottenuto, nell’ottobre 2014, il loro insediamento in Europa. Youssef Farid Youssef si è detto grato per l’azione di Amnesty International e ha ringraziato i suoi membri per il loro aiuto e sostegno.

TUNISIA Il tunisino Jabeur Mejri nel marzo 2012 era stato condannato nel suo paese a sette anni e mezzo di carcere per aver pubblicato su facebook messaggi ritenuti offensivi per l’Islam e il profeta Maometto. In seguito all’invio di migliaia di firme sulla petizione di Amnesty

International che ne chiedeva la liberazione (raccolte nel corso della campagna “Write for Rights” 2013), Jabeur era stato graziato dal Presidente tunisino nel marzo 2014.

nel 2002. A Guantanamo Bay rimangono 142 detenuti, per 73 dei quali è stato già deciso il rilascio.

Tuttavia in aprile era stato nuovamente arrestato e condannato ad otto mesi e mezzo di carcere per oltraggio a pubblico ufficiale.

IRAN

Finalmente, in seguito ad una nuova azione urgente di Amnesty International, Jabeur è stato nuovamente graziato dal Presidente tunisino, ed il 14 ottobre 2014 è stato rilasciato.

USA Il 19 novembre 2014 Ricky Johnson, condannato a morte in Ohio per un omicidio nel 1975, è stato prosciolto da ogni accusa. Si è trattato del 148esimo condannato a morte prosciolto dal 1973, il settimo dell’Ohio e il quinto del 2014.

USA Tra il 20 e il 21 novembre 2014 sei detenuti di Guantánamo sono stati rilasciati e trasferiti o rimpatriati. Si tratta di Muhamed Murdi Issa al Zahrani (cittadino dell’Arabia Saudita, rimpatriato); Hisham Sliti (tunisino, trasferito in Slovacchia); Salam Mohammad Al Thabbi, Abdel Ghanim Hakim e Abdul Khaled al Baldani (yemeniti trasferiti in Georgia) e Hussain Almerfedi (yemenita, trasferito in Slovacchia). Nel 2014 sono stati 13 i prigionieri rilasciati dal centro di detenzione aperto

L’irano-britannica Ghoncheh Ghavami, di 25 anni, era stata arrestata in Iran il 20 giugno 2014 mentre cercava di entrare allo stadio per assistere alla partita di volley Iran-Italia. L’Iran, infatti, ha bandito le donne dalla pallavolo dal 2012. In un primo tempo rilasciata su cauzione, era stata nuovamente arrestata poiché, secondo le autorità, in seguito all’esame del suo cellulare, erano emersi legami con l’opposizione che avevano portato all’accusa di propaganda contro il governo. Il 23 novembre 2014, in seguito alla grande mobilitazione dell’opinione pubblica, e in particolare del mondo del volley, Ghoncheh è stata rilasciata su cauzione. Tuttavia, non essendo stata prosciolta, la sua vicenda giudiziaria non si è conclusa. Non può infatti lasciare l’Iran.


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