Voci - Numero 4 Anno 1 - Amnesty International in Sicilia

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Approfondimenti

LGBTI

CRONACA DEL PRIDE 2015 A PALERMO di Daniela Tomasino

La stagione del Palermo pride 2015, il sesto organizzato in città, è iniziata il 23 aprile, con “Raices” (“Radici”), una performance di Regina Galindo, acclamata artista guatemalteca, all’Orto Botanico di Palermo. Una riflessione amara sulle radici e sullo sradicamento, sulla migrazione e sulla precarietà, sul rapporto tra esseri umani e natura, su Palermo come crocevia di popoli, culture, storie in cui le comunità straniere presenti in città entrano in connessione, attraverso le radici con le piante presenti nell’Orto Botanico, che nel passato venivano sradicate e trasportate spesso illegalmente, come succede sempre più frequentemente con gli esseri umani Alla performance è seguita una mostra, la più grande antologica dell’artista mai realizzata, ospitata nel padiglione ZAC – Zisa Arti Contemporanee, un bell’esempio di valorizzazione di architettura industriale. La mostra Estoy Viva, articolata in 5 sezioni (Politica, Donna, Violenza, Organico e Morte) e ha raccolto oltre 60 lavori, tra foto, video di performance e alcuni oggetti, illustrando i temi cari all’arte di Galindo: ingiustizie sociali connesse con le discriminazioni di razza e di genere, la violenza, la tortura, la prigionia, il genocidio, la guerra, le relazioni di potere nelle società contemporanee. La performance e la mostra sono state un’iniziativa del Comune di Palermo e di Arcigay Palermo, in collaborazione con l’Assessorato alla cultura di Milano, PAC Padiglione d’Arte Contemporanea , Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo, Musei UniPa, Galleria d’Arte Moderna Palermo.

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L’arte di Galindo ha costituito un’eccellente introduzione ai temi ed al punto di vista che il Palermo pride, ancora una volta, ha sviluppato. Un Pride che, partendo dalla rivendicazione dei diritti LGBT e dai topoi della cultura LGBT internazionale, illustra, esplora e rivendica i diritti umani nel senso più ampio possibile. È stato proprio allo ZAC, all’interno della straordinaria mostra di Regina Galindo, che Amnesty Sicilia, insieme ad Arcigay Palermo, ha deciso di presentare la campagna internazionale “My body my rights, il mio corpo i miei diritti”. Prendere decisioni sulla propria salute, il proprio corpo, la propria sessualità e la propria vita riproduttiva senza paura, coercizione, violenza o discriminazione è un diritto umano. Ed è proprio dalla difesa di questo diritto che è nato il movimento per i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e trans, che ancora oggi diversi Paesi si scontra con leggi e sanzioni penali che limitano questo diritto o ne investono stati, operatori sanitari, religiosi e famiglie. Tema di quest’anno, una riflessione sugli “Spazi pubblici/Spazi di rivolta”, nella convinzione che l’appropriazione (o ri-appropriazione) degli spazi comuni, insieme alla riappropriazione del proprio corpo e della propria sessualità, sia una tappa fondamentale per la difesa dei diritti umani di ogni individuo. Il Palermo pride, dal 24 aprile fino al 27 giugno, si è snodato attraverso un fitto itinerario di luoghi e di eventi, tra rassegne di film, pièce teatrali (tra gli altri,

OTTOBRE 2015 N. 4 / A.1 - Voci


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