Assistenza Al Volo - ANNO XLVI - NUMERO 1/2021
Verso il XXVI Congresso dei delegati Di Gianluca Del Pinto
Immagina che ogni giorno migliaia di aerei volino sopra la tua testa. Immagina che questi aerei trasportino, mediamente, 100 persone e che altre persone debbano gestirli in uno spazio aereo di 750.000 kmq, 45 aeroporti, 4 centri di controllo radar. Tutto ciò 7 giorni su 7, 24 ore al giorno. Aggiungi le sveglie all’alba e i fine turno a notte fonda e, ogni tanto, ricordati che queste persone devono lavorare anche di notte. Immagina che esse debbano parlare in una lingua straniera con anche più di 25 piloti italiani, francesi, cinesi, egiziani o di qualunque altra parte del mondo, contemporaneamente. Immagina che ognuno di loro richieda di decollare subito, atterrare prima, andare dritto, salire e scendere quando è loro più utile. Immagina che i controllori debbano coordinarsi con i loro colleghi, perché lavorano sempre in team. Immagina che talvolta qualche strumentazione non funzioni perfettamente, che qualche aereo possa avere dei problemi, avarie, emergenze, carenza di carburante, o che qualche passeggero a bordo si senta male. Temporali, vento, neve o nebbia rendono più complesso il loro lavoro, ma essi non lo devono fermare, per nessun motivo, mai. Il lavoro consiste quindi nel fare in modo che il numero di aerei che decollano sia uguale a quello degli aerei che atterrano, che gli aerei impieghino il minor tempo possibile e inquinino il meno possibile! Ah … e comunque cerca di non uccidere nessuno... Molti di noi conoscono questa storia di guerra, incipit di uno studio etnograf ico realizzato qualche anno fa da ANACNA di concerto con le organizzazioni sindacali. Certamente una fotograf ia emozionale, forse anche distante dalla mindfulness che gli operatori dei servizi ANS utilizzano nella f inalizzazione dei loro scenari operativi, ma purtuttavia ricca di signif icato per un attento esame di realtà. Realtà attuale che risulta ancora fortemente condizionata dagli sviluppi legati al COVID-19; perché allo stato attuale dello scrivente si è ancora lungi da una risoluzione def initiva del contagio, con i piani vaccinali che di concerto alle restrizioni sociali devono ancora dipanare la matassa ingarbugliata della pandemia. Stando così le cose, il mondo aeronautico rappresenta la cartina tornasole della situazione attuale. Eurocontrol riporta che il 17 marzo 2021 sono stati “identif icati” 10.045 voli, ovvero il 35% del volato su
base 2019 per lo stesso giorno. Così come la settimana dal 15 al 21 marzo ha visto la flessione assestarsi al -66% su base 2019. Gli aeroporti più traff icati risultano essere Istanbul, Charles De Gaulle, Francoforte, Amsterdam. Aeroporti e compagnie di bandiera che fanno il paio con lo stato della rispettiva Nazione, in grado di progettare il futuro lavorando nel presente. Quanto serve quindi una forte e competitiva compagnia di bandiera? Altro aspetto probabilmente destinato a dover rientrare nella resilienza sistemica che la società occidentale deve almeno provare a costruire (in Cina e altri paesi orientali, più proni al collettivismo e alla responsabilità sociale, la pandemia è stata contenuta in maniera diversa) è il passaporto sanitario. Si prevede la sua entrata in vigore a partire dal 15 giugno e permetterà di accelerare i controlli presso gli aeroporti così come consentire l’ingresso presso eventi pubblici e luoghi affollati. Non sarà obbligatorio. 7