![](https://assets.isu.pub/document-structure/220815163002-886312fb0d3c6ea8d387447b18bfee68/v1/76ef906a3f2c813821c6a2f2612188c4.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
10 minute read
Le Palestre Digitali come antenne sul territorio
LE PALESTRE DIGITALI COME ANTENNE SUL TERRITORIO
Luisa Cattozzo
Assessore all’Innovazione del Comune di Rovigo
Andrea Micheletti
Assessore alla Comunicazione del Comune di Adria
Chiara Rosso
Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Villadose
Le Palestre Digitali sono spazi che – collegati in rete con Urban Digital Center – Innovation Lab Rovigo – penetrano nel territorio dell’aggregazione assistenza e supporto ai cittadini nel processo di acculturamento digitale, in affiancamento alla transizione digitale dei servizi erogati dalla Pubblica Amministrazione. La capillare diffusione, fa di loro una sorta di “antenne” capaci di captare bisogni e di essere allo stesso tempo punto di contatto con la cittadinanza. Nei tre Comuni di Rovigo, Adria e Villadose sono state attivate 11 Palestre Digitali che hanno proprio il compito di svolgere un ruolo attivo nella condivisione delle occasioni di divulgazione informativa e comunicativa, sia in presenza che a distanza (Fig. 1). Infatti, la connessione anche infrastrutturale che garantisce il continuo collegamento con l’Innovation Lab, garantisce ai cittadini distribuiti anche in porzioni del territorio più remote di seguire le iniziative che trovano spazio a Urban Digital Center, tramite l’utilizzo di sistemi di videoconferenza in streaming. Ma le Palestre Digitali ospitano anche occasioni di confronto in loco, diventando così piccoli hub delocalizzati capaci di farsi portavoce delle esigenze rilevate e promotori di nuove iniziative da attivare col supporto comunicativo del progetto. Le Palestre Digitali rispondono all’obiettivo di sviluppare un nuovo patrimonio conoscitivo a supporto della presa di decisioni, attivando un asse di sviluppo locale attraverso la riattivazione dei già presenti Centri P3@ regionali (1 a Villadose e 2 ad Adria) e l’apertura di 8 nuove sedi collocate nelle frazioni del Comune di Rovigo e nei Comuni di Adria e Villadose. Ogni Palestra Digitale è allestita con uno spazio di co-working, con quattro postazioni di lavoro, per lo svolgimento congiunto di attività professionali e laboratoriali in una logica di co-design e co-progettazione in rete e sinergia con le attività previste in Urban Digital Center – Innovation Lab Rovigo. Gli spazi sono dotati di collegamenti a banda veloce, per favorire un punto di accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione, che qui potrà sviluppare un servizio di affiancamento alla propria cittadinanza, anche attraverso l’attivazione di sportelli decentrati.
Fig. 1 Infografica: popolazione coinvolta nel progetto Urban Digital Center – Innovation Lab con le 11 Palestre Digitali di Rovigo, Adria e Villadose. LE PALESTRE DIGITALI COME ANTENNE SUL TERRITORIO
LE PALESTRE DIGITALI COME ANTENNE SUL TERRITORIO Assegnando loro un ruolo di “antenna”, le Palestre Digitali consentono di essere punti privilegiati nel territorio di ascolto e di contribuire così, attraverso processi di indagine e raccolta dati, a migliorare la conoscenza di fenomeni territoriali sociali e ambientali, quali elementi di riferimento più discretizzati per la definizione di policy locali. Il progetto si caratterizza in un modello di rete delle Palestre Digitali collegate a Urban Digital Center – Innovation Lab Rovigo allo scopo di far maturare un nuovo senso di appartenenza a una comunità urbana e mira al potenziamento del coinvolgimento della popolazione delle frazioni in forma aggregata, col contributo collaborativo della partnership attivata. Con un’apertura di almeno 15 ore a settimana, anche grazie alla collaborazione con le associazioni locali, tale presenza sul territorio dei tre Comuni fornirà supporto per la realizzazione delle attività che prevedono un coinvolgimento attivo della cittadinanza nella raccolta di istanze, dati e informazioni utili alla costruzione di dataset che contribuiranno ad arricchire la disponibilità di Open Data sul portale regionale. Il mondo delle associazioni funge quindi da ausilio all’apertura in ampie fasce orarie, fornendo il supporto ricettivo all’utenza a garanzia anche del presidio degli spazi. Le Palestre Digitali, grazie alla partnership istituzionale a supporto del progetto con l’Università Iuav di Venezia, sono state protagoniste di un percorso di attività di animazione e accompagnamento sui temi della sostenibilità ambientale identificati nei 17 obiettivi ONU dell’Agenda 2030, che hanno visto il coinvolgimento attivo della cittadinanza nel dare il proprio contributo in termini di percezione del cambiamento in atto. In particolare, il percorso di animazione territoriale è tradotto in: percorsi informativi e assistenza periodica alla cittadinanza per l’accesso ai servizi pubblici digitali (es SPID, AppIO, domande a servizi online, ecc.), al fine di garantire un supporto costante e un aggiornamento continuo; attività di supporto della rilevazione dei fabbisogni dei cittadini di frazioni e Comuni coinvolti, anche mediante la raccolta e il conferimento dei dati in formato OpenData al fine di indirizzare le scelte di policy delle amministrazioni; diffusione della cultura del dato alla base del successivo sviluppo di Web App, applicazioni accessibili e fruibili via web e disponibili alla cittadinanza dal sito di Urban Digital Center – Innovation Lab Rovigo per avere maggiore contezza delle attività in corso in merito ad aspetti territoriali, di decoro urbano, a parametri ambientali e molto altro.
Ai fini della scelta della loro localizzazione, i tre Comuni dell’aggregazione hanno operato scelte considerando fattori di inclusione sociale legati alle specificità del proprio assetto urbano. Rovigo, che ospita nel suo centro storico la sede dell’Innovation Lab, ha preferito aprire cinque Palestre Digitali nei territori della frazioni, talvolta in forma aggregata anche allo scopo di superare il tipico fenomeno cosiddetto da “campanilismo” che spesso ostacola processi di inclusione sociale, favorendo al contrario la dispersione delle azioni amministrative. Il proposito dell’Amministrazione, infatti, è stata di cogliere l’opportunità offerta dal progetto per costruire percorsi di cittadinanza attiva dal basso, da attivare anche in occasione di processi di sviluppo urbanistico del territorio, che per la prima volta dopo anni di inerzia si è trovato ad affrontare una svolta sotto il profilo pianificatorio. Si è deciso così di sfruttare le Palestre Digitali come hub di ascolto e raccolta di istanze, con l’ausilio delle nuove tecnologie, quali
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220815163002-886312fb0d3c6ea8d387447b18bfee68/v1/8e7b9cedb4748568e1d49785d668655b.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220815163002-886312fb0d3c6ea8d387447b18bfee68/v1/9b43269d456f0c2d97b70de6fb706894.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220815163002-886312fb0d3c6ea8d387447b18bfee68/v1/8cb52fbdc1b5fd1c2019a9478c018a8d.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
![](https://assets.isu.pub/document-structure/220815163002-886312fb0d3c6ea8d387447b18bfee68/v1/875888ed87fd0f46ec4a1d0f807208e6.jpeg?width=720&quality=85%2C50)
Incontri di animazione territoriale presso le Palestre Digitali. LE PALESTRE DIGITALI COME ANTENNE SUL TERRITORIO
LE PALESTRE DIGITALI COME ANTENNE SUL TERRITORIO fattori abilitanti per la costruzione di processi digitali alla base dello scambio tra Pubblica Amministrazione e cittadini. Le frazioni del capoluogo coinvolte sono quelle di Boara Polesine (in forma aggregata con Mardimago e Sarzano), Granzette (in forma aggregata con Concadirame), Grignano Polesine (in forma aggregata con Roverdicré), Borsea e Sant’Apollinare (in aggregazione con Buso e Fenil del Turco). La scelta è stata dettata principalmente dalla presenza di scuole primarie, dove attive, quale luogo privilegiato per accogliere un’ampia fascia di popolazione che vi si reca per motivi educativi o, in assenza, presso centri facenti parte del patrimonio comunale che, una volta dismesse le proprie originarie funzioni, sono diventate nel tempo sedi di associazioni di volontariato. Purtroppo la pandemia COVID-19 non ha agevolato le attività in presenza nelle Palestre Digitali, soprattutto in quelle sedi dove la convivenza con l’attività scolastica ha costretto a limitare ancora più fortemente un vero e proprio presidio, che si è dovuto riorganizzare con attività erogate online o su prenotazione in precisi giorni e fasce orarie. L’auspicio di ripartire in una nuova normalità, metterà il Comune di Rovigo nelle condizioni favorevoli di riorganizzare tali centri e avviare nuovi percorsi di affiancamento e di coinvolgimento della propria cittadinanza all’offerta di servizi. Il Comune di Villadose ha deciso, diversamente, di aprire le proprie Palestre Digitali in due punti centrali del proprio territorio: il Municipio, palazzo seicentesco Cà Patella, già inserito tra le Ville Venete, e la biblioteca Comunale Guerrino Rizzo, edificio moderno, oggetto di ristrutturazione negli anni precedenti e sede culturale del paese. La scelta di implementare le Palestre Digitali in questi luoghi è decisamente finalizzata a sviluppare la cultura in maniera complessiva facendo coesistere stimoli e opportunità provenienti da diverse aree del sapere. Questi luoghi diventano sia occasioni di conoscenza che erogazione di servizi nell’ottica in cui il cittadino non si senta mai abbandonato, bensì possa riconoscervi centri di ascolto, accoglienza e supporto, anche digitale. La scelta è anche orientata a dimostrare che non ci si reca in municipio solo per annose pratiche burocratiche, ma anche per ammirare la storia seicentesca del palazzo e del territorio che rappresenta quale luogo dedicato all’abilitazione a nuove competenze digitali, senza diventare alieni della realtà che la modernità reclama. Così, come, non ci si reca in biblioteca solo per consultare un libro, ma anche per godere di stimoli e opportunità e godere di rapporti interpersonali reali e virtuali. Le associazioni di volontariato sono state il primo cluster di interazione del territorio per comprendere, sperimentare e poi divulgare l’opportunità messa a disposizione dal progetto. Le associazioni composte da membri più giovani sono state più rapide a lasciarsi coinvolgere mentre quelle composte da persone più adulte hanno guardato inizialmente con un po’ di diffidenza al progetto, intimorite dall’essere chiamate a qualcosa per loro classificato come difficile e troppo nuovo. Con il tempo si è però notato quanto i reali benefici di una nuova abilitazione tecnologica abbiano toccato proprio le associazioni stesse frequentate principalmente da persone adulte che, piacevolmente stupite dalle opportunità fornite, hanno spontaneamente veicolato il progetto in maniera più pragmatica al resto della cittadinanza. Se i giovani hanno guardato alle Palestre Digitali come a spazi di interazione, innovazione e sviluppo con un approccio molto smart, gli adulti hanno guardato al progetto nell’ottica pratica di servizio e opportunità di superare inevitabili fastidi generati dal disagio con le nuove procedure digitali.
Le associazioni hanno fatto quindi da volano ai cittadini che hanno risposto all’incirca con le stesse dinamiche delle associazioni stesse, differenziandosi soprattutto per fasce di età. Lo sviluppo di una coscienza e di una capacità digitale, non senza qualche resistenza che comunque persiste, si è avuto su più livelli: sia da parte delle associazioni, sia da parte dei cittadini e sia da parte dei dipendenti comunali chiamati in prima linea a un rinnovamento delle loro competenze e delle loro capacità anche comunicative dovendo fornire spesso, in prima linea, supporto e assistenza ai cittadini nella pratiche digitali. Si nota che a Villadose, per numeri territoriali bassi come nella maggior parte dei Comuni italiani, non ci sono figure professionali dedite a questo scopo ma tutti i settori sono stati chiamati a questa grande sfida. Nello stesso modo, le associazioni che hanno accolto con partecipazione il progetto, sono le più disparate e spesso dedite in settori diversi da quello digitale e proprio per questo, nonostante iniziali e ovvie difficoltà, hanno agito da volano a 360° portando flessibilità e dimestichezza digitale anche in contesti inusuali. L’evoluzione digitale ha permesso anche all’Amministrazione una maggiore facilità di comunicazione e condivisione di contenuti con il territorio, dalla semplici informazioni a pratiche più formali (richiesta documentazioni per fini burocratiche), trovando una risposta più celere e smart, a dimostrazione del percorso digitale intrapreso che vede oggi i cittadini sempre più avvezzi alle pratiche informatiche. Le Palestre Digitali del Comune di Adria sono ubicate nel centro storico e nelle frazioni di Bottrighe e Baricetta. La genesi delle Palestre è legata a filo doppio con l’esigenza da parte dell’Amministrazione comunale di individuare degli hub sul territorio capaci sia di intercettare i bisogni della cittadinanza rispetto le tematiche della transizione al digitale sia di sensibilizzare la popolazione rispetto ad alcune scelte compiute sul versante della digitalizzazione della macchina amministrativa. A questo proposito preziosa è stata la sinergia con le associazioni del territorio coinvolte sin dalla genesi del progetto, che sono risultate decisive per la buona riuscita del progetto e la sua attuazione. Attraverso le Palestre Digitali è stata avviata una campagna di sensibilizzazione rispetto alle scelte operate dall’Amministrazione nel campo della digitalizzazione: dall’uso di applicazioni già in dotazione all’ente, ad esempio per l’invio di segnalazioni e suggerimenti da parte della cittadinanza all’accesso ai propri servizi digitali attraverso lo sportello telematico polifunzionale. In questo contesto, il progetto si è inserito attraverso il percorso di animazione territoriale in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia, che ha visto proprio nelle Palestre Digitali la realizzazione di numerosi incontri con la cittadinanza sul tema della sostenibilità ambientale nel Comune di Adria, che hanno permesso di stimolare un’analisi della percezione della cittadinanza su questa importante tematica e su quali siano le aree del nostro territorio comunale percepite come più fragili e bisognose di attenzioni sul versante ambientale. Anche grazie alla sollecitazioni provenienti da questi incontri, l’Amministrazione ha avviato i lavori che porteranno alla riqualificazione di una zona abbandonata da tempo, per predisporre il terreno alla realizzazione di un bosco urbano. A dimostrazione del fatto che la raccolta dati basata sull’accoglimento di istanze dal basso apre a prospettive di crescita della comunità locale, che sarà così parte attiva nei processi di cambiamento del proprio territorio in un’ottica migliorativa, basata sul continuo confronto, capace di sfruttare anche le tecnologie per la costruzione di nuove modalità di dialogo tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini e portatori di interesse.
LE PALESTRE DIGITALI COME ANTENNE SUL TERRITORIO