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Urban Digital Center. Una chiave di lettura urbana per un progetto di innovazione digitale
URBAN DIGITAL CENTER
Urban Digital Center
Una chiave di lettura urbana per un progetto di innovazione digitale
Luisa Cattozzo
PhD in Nuove tecnologie per la città, l’ambiente e il Territorio e Assessore all’Innovazione del Comune di Rovigo
Urban Digital Center – Innovation Lab è il progetto del Comune di Rovigo, in forma associata in convenzione con i Comuni di Villadose e Adria, finanziato nell’ambito del Bando POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto (Azione 2.3.1) per la costituzione di Innovation Lab, diretti al consolidamento e sviluppo del network “Centri P3@-Palestre Digitali”, allo scopo di favorire la partecipazione delle comunità territoriali alla vita delle Pubbliche Amministrazioni (PA) locali oltre che di incentivare le imprese a sviluppare nuovi servizi digitali attraverso gli Open Data. Obiettivo del progetto è far dialogare cittadinanza e imprese con la Pubblica Amministrazione in modo più efficace: gli Innovation Lab diventano così una sorta di “ambasciata digitale” organizzati in un modello a rete collegata con la Regione del Veneto, per favorire lo sviluppo di applicazioni e piattaforme di gestione dei processi più veloci e semplificati, dove poter monitorare l’avanzamento delle pratiche in corso o di effettuare pagamenti online. Un particolare approccio innovativo, che vede poi a livello locale un raffittimento della rete attraverso l’attivazione di cosiddette Palestre Digitali che assumono la connotazione di antenne distribuite in maniera capillare sul territorio per avvicinare ai processi di cambiamento anche la popolazione più remota. Urban Digital Center – Innovation Lab di Rovigo è infatti collegato a 11 Centri P3@-Palestre Digitali nell’ambito dell’aggregazione dei tre comuni, dei quali cinque a Rovigo, due a Villadose e quattro ad Adria. L’iniziativa mira inoltre a rispondere ai bisogni formativi e informativi emergenti in tema di trasformazione digitale e a implementare un progetto di innovazione e sviluppo di area vasta per accelerare questa transizione in tutto il territorio coinvolto, seguendo il modello dell’Open Innovation, ovvero l’approccio all’innovazione basato su idee, risorse e competenze, anche tecnologiche, derivanti dalla sinergica collaborazione di tutti i portatori di interesse: dalle associazioni ai liberi professionisti, dalle start-up alle università e agli enti di ricerca, fino ai cittadini. Gli ambiti di azione e applicazione sono molteplici e spaziano dai servizi pubblici alla pianificazione urbanistica, dai temi ambientali fino alla qualità
della vita, dal turismo alla cultura, con un solo driver trasversale e abilitante: l’innovazione digitale. Le attività sono infatti guidate dai dati e dalla possibilità per chiunque di acquisire informazioni dalle basi dati in Open Data, ovvero il patrimonio conoscitivo delle amministrazioni pubbliche coinvolte e reso disponibile con licenza gratuita, dando origine a un nuovo asse di sviluppo locale utile al supporto per la presa di decisioni. Il progetto ha dato vita a Urban Digital Center – Innovation Lab di Rovigo, un luogo pubblico di nuova concezione, dove per la prima volta i fattori che sono alla base della rigenerazione urbana tipica degli Urban Center, ovvero spazi volti a costruire politiche di sviluppo del territorio attraverso pratiche di partecipazione attiva dal basso, sono stati combinati con quelli che contraddistinguono i digital hub, dedicati all’acculturamento e specializzazione digitale. La scelta è stata concepita dando concretezza all’idea che quando un processo necessita di riorganizzare spazi, magari rifunzionalizzandoli in prospettiva di dar loro nuova vita coinvolgendo ampie fasce di utenza, si debba necessariamente adottare una chiave di lettura rigenerativa. Urban Digital Center – Innovation Lab di Rovigo si innesta nel territorio del Comune capofila recuperando il più recente vuoto urbano, che per lungo tempo ha seguito una vocazione formativa (era sede infatti del liceo classico Celio-Roccati) riorganizzandolo al fine di aprire le sue porte alla cittadinanza per accogliere percorsi di crescita in chiave collaborativa, attivando processi di co-progettazione per favorire lo sviluppo urbano utilizzando le nuove tecnologie come fattore abilitante e non come obiettivo di apprendimento fine a se stesso. Il risultato è un contenitore ideato dall’Amministrazione Pubblica ma reso disponibile alla PA stessa, a cittadini e imprese, pensato in una logica di circolarità e scambio, che riceve e condivide, per fare in modo che anche chi vi entra ne esca più formato e consapevole di far parte di una comunità attiva e pulsante. Un luogo interdisciplinare e di contaminazione di conoscenze, basato sui concetti di Open Data e Open Innovation, l’innovazione aperta che vede sempre di più frequenti le situazioni in cui Pubbliche Amministrazioni, imprese e cittadini collaborano con obiettivi comuni, di scambio reciproco e crescita continua, per rimanere al passo con un mondo che cambia velocemente e richiede flessibilità e adattamento. Questa concezione rivoluzionaria per l’esperienza di una Pubblica Amministrazione locale, che per la prima volta si trova davanti alla sfida di sperimentare nuovi modelli di collaborazione con le forze del territorio, ha portato a definire i temi guida delle attività che hanno poi cominciato il percorso di crescita culturale attorno alle opportunità offerte dal digitale. Il concetto si sviluppa dalla consapevolezza che siamo tutti cittadini dal momento in cui iniziamo a quando concludiamo le nostre giornate, che ci vedono coinvolti in differenti ruoli professionali o di socializzazione nell’arco temporale che ci separa dalla nostra abitazione.
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URBAN DIGITAL CENTER
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Palazzo sede di Urban Digital Center in una foto del 1931 – collezione Mario Andriotto.
Dettaglio dell’angolo palazzo sede di Urban Digital Center – mosaico di Virgilio Milani.
Questa idea è stata trainante nell’individuare in queste tematiche il filo conduttore del progetto: Innovare, Partecipare, Vivere, Visitare e Abitare. Parole che sono diventate keywords delle aree di lavoro, dei percorsi di animazione e di tutte le attività di Urban Digital Center – Innovation Lab e delle Palestre Digitali, in cui identificarsi e riconoscersi sviluppando un approccio alla connessione e condivisione, per un’evoluzione nell’ottica della sperimentazione, partecipazione e sviluppo del territorio. Declinate nella forma verbale all’infinito e associate ciascuna a elementi grafici, esse identificano l’intera comunicazione del progetto con le sue diverse attività e le azioni a cui è chiamato ogni cittadino nel rapporto con la Pubblica Amministrazione, per stimolare ed estendere il senso di appartenenza ad una comunità cittadina attiva e pulsante.
Innovare è il driver per eccellenza della capacità per imprese, cittadini e Pubblica Amministrazione di supportare i sistemi economici, sociali ed ambientali. L’innovazione ha a che fare col cambiamento, visto come un’opportunità e non come un ostacolo: in questo senso, la transizione al digitale è lo strumento di attuazione che ne facilita i processi e che consente lo sviluppo di una comunità coesa, stretta attorno alle opportunità di crescita trasversale.
Partecipare è un concetto alla base di una comunità, fondato sul senso di appartenenza a luoghi e persone attraverso un sistema relazionale. Prendere parte ai processi di sviluppo del proprio territorio, attraverso percorsi di diffusione di conoscenza capaci di mettere in relazione il proprio mondo con quello degli altri, consente di sviluppare la capacità di comprendere gli impatti delle scelte e delle idee del singolo rispetto alla comunità di riferimento è alla base di un sistema di identità.
Vivere ha a che fare con tutte le connessioni che relazionano con persone e spazi, dall’ambiente ai trasporti, dall’offerta scolastica e formativa al benessere della persona e degli animali, al supporto della rete di volontariato locale alla sicurezza del territorio in cui viviamo. La qualità della vita diventa così principio ispiratore del tema.
Visitare fa riferimento alla conoscenza e valorizzazione delle caratteristiche culturali, turistiche e sportive che contraddistinguono il proprio territorio e il contesto in cui è inserito, sia fisico che concettuale, apre ad opportunità uniche in chiave di offerta di visita. Essere cittadino e turista allo stesso tempo: un’innovativa chiave di lettura che porta allo sviluppo dell’identità dei luoghi in cui si vive, si studia, si lavora. Il tema dell’abitare è direttamente legato al concetto di fare parte di un sistema di relazioni con persone e cose, a partire dall’abitazione, dal luogo in cui essa è inserita e dalla rete di servizi dello status di cittadino; il tema è quindi collegato al sistema casa, all’organizzazione degli spazi della città in quartieri e frazioni e ai servizi essenziali in materia di anagrafe e stato civile, welfare e tributi che la PA offre alla propria comunità.
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URBAN DIGITAL CENTER I temi sono stati declinati anche nel concept delle funzioni che avrebbero trovato spazio all’interno di Urban Digital Center – Innovation Lab Rovigo, intesi come occasioni per costruire nuove comunità attente ai processi di innovazione del territorio, capaci di collaborare in spirito di condivisione per la definizione di processi di crescita comune, attivando nuove modalità di comunicazione. Urban Digital Center – Innovation Lab ospita così attività di coprogettazione e co-design in collaborazione tra soggetti pubblici e privati, workshop laboratoriali (worklab), seminari ed eventi per informare ed accrescere la cultura digitale dei cittadini e della Pubblica Amministrazione, oltre a postazioni di co-working e aule studio e a un Makers&Media Lab dove apprendere “facendo”. Il progetto è coordinato da un gruppo di lavoro guidato dal Comune capofila, che opera in sinergia per la costituzione, la gestione e l’animazione di spazi di innovazione, capaci di connettere e realizzare un flusso di scambio continuo tra pubblico e privato, attivando un asse di sviluppo locale attraverso i Centri P3@-Palestre Digitali. Amministratori locali e tecnici dei tre Comuni, con l’apporto del Responsabile per la Transizione al Digitale e dei Sistemi Informativi di Rovigo, guidano un team di lavoro composto da dirigenti e funzionari dei diversi settori delle amministrazioni coinvolte e professionisti esterni, esperti in innovazione e digitale, operando in maniera inclusiva sul territorio, al fine di creare una struttura coesa per rendere consapevole chi vive, lavora ed amministra il territorio stesso. Nella logica dell’apertura che guida il progetto e in linea con gli obiettivi del bando, l’attivazione di una rete di partenariato con Urban Digital Center – Innovation Lab e i Centri P3@-Palestre Digitali contribuisce a diffondere una nuova cultura del digitale e a coinvolgere un ampio network di cittadini, associazioni, istituti scolastici, studenti universitari, nella raccolta di istanze, dati e fabbisogni con un approccio “dal basso”. Già in fase preparatoria del bando, sono state infatti attivate importanti partnership con: Università Iuav di Venezia, che fornisce supporto sui temi della partecipazione attiva, collaborazione nelle attività di raccolta e analisi dei dati, in particolare connesse ai temi della rigenerazione e dello sviluppo urbano, anche grazie al coinvolgimento degli studenti e avviando attività di ricerca applicata. Università di Ferrara, per la fornitura di supporto legale al concetto di Open Data.
CSV - Centro Servizi per il Volontariato di Padova e
Rovigo, in ottica di collaborazione e apertura alle comunità locali, mediante la rete delle Organizzazioni di volontariato, Associazioni di promozione sociale e altri enti del Terzo Settore. Istituti superiori del territorio, che grazie a percorsi specifici hanno consentito di aprire a una stretta collaborazione in attività che hanno visto protagonisti i cittadini adulti del futuro. Punto di forza e garanzia di sostenibilità per un’iniziativa guidata dal pubblico sono proprio le partnership attivate
durante il progetto e che traguarderanno la fase finanziata. Tra queste vi sono realtà come Fondazione Mondo Digitale, che ha selezionato parte dei progetti, percorsi ed eventi legati alla cultura digitale per darne anche una sede fisica presso Urban Digital Center – Innovation Lab e Palestre Digitali, e t2i trasferimento tecnologico e innovazione, l’incubatore certificato che contribuisce con sportelli dedicati alle imprese e momenti di confronti con i più giovani per supportare nell’avvio di nuove imprese e stimolare l’approccio all’innovazione aperta a livello locale. Un ulteriore importante contributo è stato fornito in chiave di sostenibilità alimentare da un’azienda del territorio, Abafoods, che con NaturaSi, ha dato vita a un laboratorio di fabbricazione digitale per la costruzione di uno spazio attrezzato a cucina e dedicato ai momenti di pausa (spazio co-eating) da vivere con una maggiore consapevolezza rispetto ai temi della biodiversità e della lotta allo spreco alimentare. Sono questi solo alcuni degli esempi di una serie di collaborazioni a livello territoriale e nazionale che danno valore agli spazi e ai contenuti condivisi con cittadinanza, imprese ed enti locali direttamente interessati dalle attività. L’esperienza è stata rilevante, capace di cogliere le nuove sfide imposte dalla pandemia COVID-19 come un’ulteriore occasione per cavalcare il cambiamento, per generare un tessuto urbano flessibile, pulsante e capace di diffondere un nuovo senso di appartenenza al territorio.
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