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Dall’idea all’impresa. La co-progettazione nell’accelerazione di una nuova cultura imprenditoriale per il territorio

DALL’IDEA ALL’IMPRESA

Dall’idea all’impresa

La co-progettazione nell’accelerazione di una nuova cultura imprenditoriale per il territorio

Alberto Previato

Responsabile Incubatore certificato t2i, www.t2i.it

Enrico Segantin

Project Manager t2i, www.t2i.it

L’approccio all’Open Innovation e l’adozione dell’innovazione aperta come modalità di sviluppo di un territorio che veda tutti gli attori coinvolti nel processo di crescita anche imprenditoriale è alla base del lavoro quotidiano di t2i trasferimento tecnologico e innovazione, società consortile del Sistema Camerale Veneto e partner del progetto Innovation Lab, nella sua mission di Digital Innovation Hub (DIH)1 per la transizione 4.0 e di Incubatore Certificato di startup innovative. Ma cos’è un incubatore certificato?

L’Incubatore Certificato t2i è un modello vincente per lo sviluppo di Startup Innovative che superano le sfide del mercato; per la nascita di nuove imprese e per aiutare giovani (e meno giovani) imprenditori a trasformare la propria idea di business, la propria passione, il proprio sogno in un’azienda sostenibile e che definirà in concreto il loro futuro professionale. Giovani startupper che con grande passione, competenza e determinazione accelerano l’avvio d’impresa e accrescono il grado di innovazione e competitività del territorio; “l’idea d’impresa” del futuro imprenditore viene trasformata in tempi brevi in una startup innovativa, per entrare subito nel mercato in maniera sostenibile e di successo.

Anche nel 2021 l’Incubatore Certificato t2i, nato nel 2016, grazie alle 70 partecipazioni imprenditoriali, rappresenta il primo incubatore certificato pubblico, riferito al sistema camerale Veneto, accreditato presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

1 Si veda il Piano nazionale Industria 4.0, 22 maggio 2017. Disponibile al link: https://www.mise.gov.it/ images/stories/documenti/2017_05_16_network.pdf (ultima consultazione aprile 2022).

Servizi innovativi qualificati su scala internazionale per supportare la tua impresa in ogni fase dello sviluppo di un nuovo prodotto, processo o servizio

FORMAZIONE

Supportiamo le persone e le organizzazioni ad essere sempre competitive sul mercato

Accreditato Regione Veneto per l’attività di Formazione Continua, Superiore e Orientamento

Accreditato Regione Veneto per l’erogazione di servizi al lavoro (cod. L174)

RICERCA E SVILUPPO

Aiutiamo le imprese a massimizzare il ROI degli investimenti in innovazione

Organismo di Ricerca iscritto all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche

Digital Innovation Hub riconosciuto dall’Unione Europea, nell’ambito del programma I4MS INCUBATORE STARTUP

Supportiamo lo sviluppo di nuove idee e imprese orientate all’innovazione per la crescita economica del territorio

Incubatore certificato MISE per la nascita di startup innovative

PROPRIETÀ INTELLETTUALE

Forniamo un servizio di orientamento individuale sul tema della proprietà intellettuale

Centro PatLib (Patent Library) accreditato presso l’Ufficio Europeo Brevetti e presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) LABORATORI

Testiamo e certifichiamo i prodotti per andare sui mercati globali

Laboratorio Chimico accreditato ACCREDIA LAB 170 Laboratorio Metrologico accreditato ACCREDIA LAT 137 Laboratorio Prove Fisiche e Meccaniche notificato con Notifica Europea 1600 per prove valide ai fini della marcatura CE dei prodotti da costruzione

www.t2i.it

Le startup innovative nate grazie alla collaborazione con l’incubatore di t2i sono particolari realtà imprenditoriali che hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi a elevato valore tecnologico. Oltre ai servizi tecnici e logistici le startup oggi hanno bisogno anche di supporto specialistico sulla tutela della proprietà intellettuale, nella redazione del business plan realistico, nell’individuazione di strategie di mercato adeguate. In questo modo le startup innovative sono molto importanti per lo sviluppo economico del territorio: creando nuovi posti di lavoro qualificati e specializzati e sviluppando soluzioni tecnologiche in grado di rispondere alle esigenze delle PMI, diventando di fatto veri e propri centri di ricerca.

Attraverso queste dinamiche e competenze l’Incubatore Certificato t2i diventa un luogo di contaminazione che fa nascere le imprese. Molti i settori tecnologici in cui hanno operato le startup innovative dell’Incubatore Certificato t2i: dall’IoT- Internet of Things al Non-Fungibile Token (NFT), dal metaverso alla robotica e sensoristica per la manutenzione predittiva.

In tale processo in continua evoluzione, affiancare la Pubblica Amministrazione, come partner altamente qualificato in diversi rami dell’innovazione, consente a t2i di rafforzare il proprio modello di business a supporto della transizione digitale a livello regionale, dove già opera fra Treviso, Verona e Rovigo. Il modello, orientato all’acculturazione di imprese e futuri imprenditori, spazia quindi dall’organizzazione di eventi, workshop, servizi di mentoring e sessioni informative relative all’innovazione e la trasformazione digitale del

DALL’IDEA ALL’IMPRESA

DALL’IDEA ALL’IMPRESA territorio, includendo gli ambiti dell’Agenda Digitale del Veneto, gli Open Data come nuova frontiera del business, la co-progettazione di servizi in ottica di Social Innovation. L’obiettivo è di rafforzare le conoscenze in merito a processi di Digital Transformation, dalle tecnologie cosiddette esponenziali e in continua evoluzione (es. IoT - Internet of Things e intelligenza artificiale, Smart Cities), alla Data Economy, l’economia basata sui dati (es. Big Data e Open Data) fino al Change Management, come approccio organizzativo al cambiamento. Alla base di tutto vi è il concetto di co-progettazione, oggi sempre più utilizzato, in linea con gli sviluppi più recenti in ambito di cooperazione sociale e internazionale, per intendere la metodologia che mette al centro la capacità dei progetti di diventare strumento per trasformare semplici reti territoriali in vere e proprie comunità di pratica e di apprendimento (co-programmazione)2. La co-progettazione consente di ottimizzare le competenze di diversi stakeholder, per raggiungere impatti positivi in termini di sostenibilità economica e sociale. Se parliamo di gestione dell’impatto, Impact Management, la co-progettazione è uno dei primi passi da compiere per capire come mettere a terra gli outcome definiti nella pianificazione strategica. Proprio in questa direzione è pensata l’azione degli Innovation Lab, orientati a favorire la partecipazione delle comunità territoriali alla vita delle Pubbliche Amministrazioni locali oltre che incentivare le imprese a sviluppare nuovi servizi digitali attraverso gli Open Data, rispondere ai bisogni formativi e informativi emergenti in tema di trasformazione digitale e favorire un approccio partecipato alla creazione, ammodernamento e diffusione di servizi pubblici digitali. All’interno di questo contesto, un’importante interazione cittadinanza-PA- stakeholder è rappresentata dall’azione di t2i, in sinergia con l’Urban Digital Center – Innovation Lab Rovigo, che mira a rispondere ai bisogni formativi e informativi emergenti in tema di trasformazione digitale e favorire un approccio partecipato alla creazione, ammodernamento e diffusione di servizi pubblici digitali, oltre che alla diffusione della cultura d’impresa e dell’autoimprenditorialità, come risorsa per l’arricchimento culturale, sociale ed economico del territorio. Innovare è una parola che fa parte del DNA di t2i e si manifesta nell’azione concreta degli Innovation Lab, e nello specifico dell’Urban Digital Center. Innovare significa migliorare la vita di tutti i giorni, sia per le persone che per le aziende, risolvendo problemi che richiedono soluzioni originali, non possibili in passato. t2i ha una consolidata esperienza in tutte le aree di competenza che la Commissione Europea prevede per i Digital Innovation Hub Europei3, ed è in grado di assistere le imprese e più in generale le persone in modo completo nella Digital Transformation. Supportare l’adozione di nuove tecnologie, infatti non è solo una questione tecnologica: è necessario aiutare le imprese e la Pubblica Amministrazione a capire le potenzialità e i benefici per la loro realtà concreta, testando le tecnologie prima di investire, creare contatti mirati con partner tecnici e scientifici, ma

2 Si veda www.info-cooperazione.it (ultima consultazione aprile 2022).

3 I Digital Innovation Hubs Europei sono organizzazioni o consorzi che costituiscono l’ecosistema europeo di Poli (o centri) per innovazione digitale, in via di espansione, nati sulla base delle attività connesse al progetto della Commissione Europea chiamato I4MS. I Digital Innovation Hubs si rivolgono alle PMI e ad aziende più strutturate, in modo che possano cogliere appieno le opportunità offerte dalla 4° Rivoluzione Industriale manifatturiera, in linea anche con le indicazioni del Piano Industria 4.0 del governo italiano, attraverso attività di networking, matchmaking, di intermediazione e di diffusione di tecnologie digitali innovative e buone pratiche di utilizzo delle stesse.

anche aiutare i soggetti coinvolti a cogliere le opportunità offerte da bandi e agevolazioni fiscali per ridurre il peso finanziario dell’investimento. Il tutto deve essere accompagnato da una adeguata formazione delle risorse umane, per cogliere appieno le potenzialità in termini di innovazione nel modello di business e nella creazione di valore aggiunto. In questo senso t2i ha messo in gioco le proprie competenze che spaziano dalla formazione, alla ricerca, alla valorizzazione della proprietà intellettuale, alle certificazioni di prodotto, fino ad arrivare al supporto e alla nascita di nuove idee imprenditoriali, linfa vitale per il pubblico più giovane e oggi grande occasione di rilancio lavorativo per molti profili anche più maturi. Proprio in questo ultimo preciso ambito t2i ha operato all’interno dell’Innovation Lab di Rovigo, promuovendo lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali, attraverso le competenze tipiche del suo Incubatore Certificato d’impresa, che hanno trovato libera espressione nelle sfide degli hackathon4 ospitati e organizzati presso l’Urban Digital Center.

La collaborazione con l’Urban Digital Center - Innovation Lab e nello specifico il coinvolgimento di t2i nell’organizzazione di un hackathon dedicato proprio alla nascita e allo sviluppo di nuove idee imprenditoriali e alla partecipazione di qualità di “giuria” ad un secondo hackathon5 con lo stesso obiettivo, ha fatto in modo di poter dare vita al sogno di due giovani imprenditori – innovatori di successo. L’organizzazione dell’hackathon “Design4Service”– ripensare un prodotto come un servizio, tenutosi il 13 luglio 2021, è “partita da lontano”, grazie a sei mesi di attività, seminari in tema Open Data, sessioni interattive dedicate a tecniche di Design Thinking per lo sviluppo di idee imprenditoriali, fondamentali per la definizione delle competenze necessarie ad una partecipazione di qualità alla sfida posta. Il Design Thinking in particolare è un approccio all’innovazione che poggia le sue fondamenta sulla capacità di risolvere problemi complessi utilizzando una visione e una gestione creative. In origine, il Design Thinking era più che altro un approccio all’innovazione adottato da agenzie e studi di design. Oggi, invece, la sua diffusione sta permeando in settori molto diversi, anche in quelli ritenuti più distanti, fino a qualche anno fa, come lo sviluppo di servizi pubblici o di modelli di business legati a idee e progetti di piccole imprese artigiane, commerciali o della manifattura. Ma come può tale approccio innovativo aiutare le imprese a competere e differenziarsi? Il Design Thinking può, ad esempio, aiutare le aziende a risolvere problemi organizzativi interni, oppure accompagnare la progettazione e il lancio di una startup come nel nostro caso, o ancora, supportare e rendere più efficienti i processi di realizzazione e distribuzione di un prodotto e/o un servizio. Durante questa fase preliminare e preparatoria i partecipanti all’hackathon “Design4Service” hanno quindi potuto confrontarsi con esperti nei diversi settori in modo da poter mettere a punto con qualità ed efficacia l’idea d’impresa che hanno poi fatto concorrere durante la giornata finale dedicata alla vera e propria sfida, dove attraverso la realizzazione di un Business Model Canvas (Fig. 1) e di un

4 Il termine deriva da hack (in informatica violare, attaccare) e marathon (maratona), ovvero un evento in cui hacker civici, esperti di diversi settori dell’informatica, sviluppatori di software, programmatori, grafici, ecc. partecipano a vario titolo. Generalmente un hackathon ha una durata variabile tra un giorno e una settimana e può avere varie finalità lavorative, didattiche, sociali. 5 Il riferimento è a InnovHack4LandVisit tenutosi il 9 ottobre 2021 presso gli spazi di Urban Digital Center – Innovation Lab. DALL’IDEA ALL’IMPRESA

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Fig. 1 Business Model Canvas delle idee in gara.

pitch, ovvero una breve presentazione, hanno presentato ad una giuria di esperti i propri progetti. Le migliori sono state selezionate e premiate con un percorso di accompagnamento e valorizzazione dell’idea d’impresa, perché potessero prendere corpo e vita e diventare così una vera e propria startup innovativa.

Erika Francescon vincitrice dell’hackathon “Design4Service, ripensare un prodotto come servizio” e Ernesto de Marchi, vincitore dell’hackathon “InnovHack4LandVisit” hanno potuto dare vita alle proprie idee imprenditoriali grazie a un percorso di incubazione personalizzato, che ha loro consentito di trasformare l’idea d’impresa in un solido e concreto progetto che stanno continuando a far crescere oggi. Erika Francescon ha fatto nascere e sta oggi continuando a sviluppare la sua App SUSTAIN-ME, che consente una auto diagnosi di valutazione del livello di sostenibilità di una azienda, incentrata sull’analisi del ciclo di vita e su altri parametri combinati. SUSTAIN-ME si propone di risolvere molti problemi presenti oggi nelle aziende, a partire dalla scarsa conoscenza del tema, la continua necessità di ricorrere a consulenti esterni iper-specializzati, far fronte a investimenti iniziali relativamente alti avendo risultati nel medio-lungo periodo, risultati che sono per lo più legati all’immagine più che strettamente a un aumento immediato di fatturato e infine la necessità di un know-how altamente tecnico. La soluzione proposta è un’App semplice e interattiva per le aziende che faccia una diagnosi di sostenibilità e in base ai risultati suggerisca gli strumenti e le azioni più adatte all’azienda. La value proposition di fondo è rappresentata da tre concetti: IMPULSARE il miglioramento delle aziende, l’applicazione della sostenibilità e dell’economia circolare, ROMPERE le barriere iniziali che le aziende trovano nel loro cammino verso la sostenibilità, ADEGUARE alle realtà aziendali informazione, know-how tecnico, iniziative e spunti per progetti innovativi di economia circolare. Un ambizioso progetto che Erika sta portando avanti con lo staff di t2i. Ernesto de Marchi (Fig. 2) ha invece già dato vita e concretezza al suo progetto, con la startup KEMANJI, una dinamica startup che eroga servizi ad alto valore

tecnologico nel settore ho.re.ca. L’idea di KEMANJI è che il digitale sia lo standard attuale ma che sia ormai necessario spostarsi verso il cognitivo, analizzare i dati e anticipare le preferenze dei consumatori finali per offrire loro a tavola un’esperienza innovativa, consapevole e sostenibile. Per fare tutto ciò il team che ha partecipato all’hackathon “InnovHack4LandaVisit” del 9 ottobre 2021, ha sviluppato Appeaty, l’App per smartphone che integra il servizio al tavolo con il delivery e non si limita a digitalizzare i menu ma li aggrega e li rende interattivi, con traduzioni automatiche degli ingredienti e abbinamento degli allergeni, filtri per preferenze alimentari, gestione dei pagamenti e delle fatture digitali. Appeaty è già disponibile e scaricabile su tutti i device. Oltre ai due vincitori degli hackathon e agli altri partecipanti che hanno presentato durante le stesse sfide le loro idee, all’interno dell’Incubatore Certificato d’impresa ogni giorno giovani imprenditori e startupper si incontrano e si trovano ad affrontare le stesse dinamiche; l’obiettivo è orientare e supportare i protagonisti dell’imprenditoria di “domani” con azioni di ricerca e sviluppo e servizi mirati ad accrescere una cultura d’impresa orientata all’innovazione, attraverso l’attivazione di azioni di diffusione, sperimentazione e sviluppo completo di progetti pilota finanziati a livello locale o internazionale. La collaborazione con università, istituti di ricerca pubblici e privati e l’essere parte di un network di collaborazioni internazionali, permette lo sviluppo di progetti di ricerca e di Fig. 2 Ernesto De Marchi, vincitore di InnovHack4LandVisit, presenta il progetto Appeaty. iniziative di trasferimento tecnologico, finalizzati alla crescita del business delle imprese locali. Le startup innovative sono realtà ad alto valore aggiunto per l’economia del territorio capaci di realizzare servizi per l’innovazione incentrati in particolare su fattori di competitività su scala internazionale, come evidenziato dai programmi quadro europei6 e su temi strategici come digitalizzazione, economia circolare e innovazione di prodotto ad alto valore aggiunto. Le azioni di t2i e di Urban Digital Center – Innovation Lab Rovigo si muovono quindi spedite in ottica costante di co-progettazione: non è si trattato di un percorso da lasciare al caso, ha bisogno di persone che conoscano la complessità dentro la quale si dovranno muovere e che abbiano dei punti di riferimento metodologici consolidati.

Gli enti locali e i soggetti del privato sociale si trovano, infatti, ad agire in una cornice che supera il tradizionale rapporto committente-fornitore a favore di una relazione caratterizzata da partenariato e corresponsabilità. Ciò richiede nuovi strumenti e metodologie sia dal punto di vista operativo sia dal punto di vista relazionale e organizzativo. Si deve quindi continuare a ragionare in un’ottica di Open Innovation, “ambiente naturale” in cui i giovani imprenditori capaci di idee imprenditoriali

6 I programmi quadro di ricerca e innovazione sono i principali strumenti con cui l’Unione Europea (UE) attua la sua politica comunitaria in materia di scienza e innovazione. L’attuale 9° programma quadro “Orizzonte Europa” vanta un budget complessivo di 95,5 miliardi di euro e durerà fino al 2027. DALL’IDEA ALL’IMPRESA

I team partecipanti e i tre vincitori dell’hackathon Design4Service.

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innovative ad alto valore aggiunto generino un modello di innovazione distribuita che coinvolge afflussi e deflussi di conoscenza gestiti in modo mirato tra i confini dell’organizzazione fino a generare anche spillover di innovazione, il fenomeno che avviene quando un’attività economica produce effetti positivi anche oltre gli ambiti per cui agisce. Il futuro della Open Innovation ha proprio questo scopo: dimostrare come attraverso una serie di casi concreti e solidi, attività in networking, situazioni di co-progettazione multi stakeholder, progetti innovativi plurisettoriali, si vada a definire un nuovo approccio radicale per il lancio di idee e attività innovative su modelli di business sostenibili e iperconnessi.

Hackathon, Digital Innovation Hub, Incubatori certificati di startup innovative, collaborazione con università, istituti di ricerca (pubblici e privati) e l’essere parte di un network di collaborazioni internazionali, permette lo sviluppo di progetti di ricerca e di iniziative di trasferimento tecnologico, coprogettati e finalizzati alla crescita del business delle realtà imprenditoriali locali e di una cultura di impresa orientata all’innovazione, attraverso l’attivazione di azioni di diffusione, sperimentazione e sviluppo completo di progetti pilota finanziati a livello locale o internazionale. L’Open Innovation però non è solo parte di una rivoluzione tecnologica, ma impone l’introduzione di competenze nuove capaci di governare la rivoluzione stessa e guidare la riorganizzazione dei modelli di business. In sintesi, una rivoluzione tecnologica che non può prescindere dalla centralità dell’uomo. In questo contesto, la cooperazione tra t2i e Urban Digital Center – Innovation Lab Rovigo prosegue con sempre maggior efficacia, chiarezza e consapevolezza, per promuovere la ricchezza imprenditoriale del territorio della provincia di Rovigo, della Regione del Veneto e con un più generale respiro nazionale e internazionale.

ROVIGO CENTRO E QUARTIERI

31.789 abitanti

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