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Focus Norvegia
Norvegia, un mercato caldo nei climi freddi
Il business dei veicoli ricreazionali in Norvegia sta riscuotendo un enorme interesse. Rispetto alla popolazione, il Paese ha la seconda più grande densità di camper in Europa e, soprattutto, dispone di grandi spazi e immortali scenari naturali da offrire ai turisti itineranti. Testo e foto di Tore Afdal
Quando cerco di spiegare la Norvegia agli altri, mi piace dire che il mio Paese è ai confini: innanzitutto, siamo l’ultima fermata se stai andando al polo nord; il clima può essere difficile; viviamo in riva all’oceano (in realtà abbiamo la seconda costa più lunga del mondo); abbiamo, inoltre, una natura straordinaria, quindi ci sono molte possibilità per i turisti. Vorremmo far parte dell’UE, ma non come membro a pieno titolo, sebbene il sostegno nazionale allo spazio economico europeo sia enorme. Abbiamo anche alcune eccellenze grazie alle quali la Norvegia è prima su tutti: abbiamo il più alto prodotto interno lordo (PIL) d’Europa e una percentuale più alta del nostro PIL è legata all’industria rispetto, ad esempio, alla Germania. Le persone che vivono in Norvegia sono una tra le popolazioni più felici al mondo. Nella prima metà del 2020, le auto elettriche rappresentavano una quota di mercato del 48%. Se contiamo anche le auto ibride, l’80% delle nuove auto immatricolate ha un motore elettrico.
Il business RV in Norvegia
Per quanto riguarda la Norvegia, ci sono alcune regolamentazioni specifiche per definire un camper e per beneficiare delle tasse ridotte (al 23% rispetto alle auto private); ad esempio, queste regole escludono la classe compatta, come Mercedes Marco Polo e
VW California. I camperisti in Norvegia hanno a disposizione molto spazio, specialmente in campagna, e la maggior parte di loro può anche permettersi di acquistare i modelli di più importanti dimensioni. La Norvegia ha una densità di numero di camper molto alta rispetto alla popolazione; in Europa siamo al secondo posto, condiviso con la Svezia e superati solo dalla Finlandia. Il mercato del camper in Norvegia sta beneficiando della crescente popolarità del camper e ha segnato numeri di vendite in crescita continua negli ultimi quattro anni. Il mercato ha raggiunto il picco storico nel 2018. Per quanto riguarda le caravan, è molto più instabile e si registra un calo dei numeri di vendita. In totale, l’attività RV norvegese ha un fatturato di oltre 600 milioni di euro. L’anno scorso, i primi tre marchi più popolari, per i camper, sono stati Hymer, Adria e Challenger; per le roulotte, invece, Hobby, Adria e Kabe.
Mysen Caravan dealer
L’associazione nazionale del caravanning
L’associazione Nazionale Caravan norvegese, chiamata Norges Caravanbransjeforbund (NCB), è diventata nel tempo sempre più professionale e contribuisce a rendere più professionali anche i concessionari. Ad esempio, ha avviato una serie di corsi, come la formazione di tecnici di impianti gas, e ha in previsione di istituire un’istruzione scolastica tecnica specifica per il settore nel prossimo futuro. C’è, inoltre, una fiera nazionale annuale in Norvegia, la Caravanmessen, a Lillestrøm, fuori Oslo. La fiera è organizzata da NCB e soltanto i membri dell’associazione possono essere espositori. Per diventare un membro della NCB, come produttore o rivenditore, occorre vendere o acquistare veicoli dai canali ufficiali. L’importazione (o l’esportazione se sei un produttore estero) da altre fonti può portare all’esclusione dalla NCB. In totale, ci sono circa 90 rivenditori in Norvegia. La maggior parte di loro (circa 60) sono indipendenti e sono cosiddetti Family Business.
Due grandi gruppi
Il più grande gruppo di rivenditori in Norvegia è Kroken. L’azienda ha 48 anni di vita ed è partner esclusivo del gruppo Hymer da sei anni. Kroken possiede per intero sette concessionari e ha 15 altri dealer con cui collabora esclusivamente, per un totale di 22 punti ven-
Abobil dealer
Bergen Caravan dealer
dita in tutto il paese. C’è una nuova organizzazione di rivenditori che è in forte crescita da quando è stata fondata solo quattro anni fa con forti risorse finanziarie norvegesi. Il suo nome è “Ferda” e significa viaggio: il gruppo presenta un modello di business di piena proprietà dei suoi concessionari che, al momento, sono undici. Ferda ha annunciato la previsione di una crescita in Norvegia e anche piani di espansione per la vicina Svezia. C’è, infine un ultimo gruppo, legato a Trigano, Arve Opsahl, con sei concessionari di proprietà e alcuni dealer che vi collaborano. Negli ultimi anni si sono viste anche diverse cooperazioni locali o acquisizioni, su piccola scala, tipicamente con due o tre dettaglianti, su scala fortemente locale: per esempio Campinggaarden a Drammen e Williams Caravan a Viken.
Il futuro della Norvegia
L’orizzonte del caravanning in Norvegia è decisamente luminoso. Un potenziale problema, tuttavia, probabilmente come molti paesi europei, può essere rappresentato da un paio di piccoli partiti politici che vorrebbero aggiungere tasse relative alle emissioni di scarico dei motori diesel. Ciò non è probabile che avvenga, ma se le loro proposte venissero accettate, il prezzo dei camper potrebbe aumentare anche di 20.000 o 25.000 euro. I politici norvegesi hanno dichiarato di voler introdurre sulle strade solo nuove auto a emissioni zero entro il 2025. Questo non è ancora definito dal Governo, ma c’è una forte volontà politica in tal senso.
I punti salienti del turismo
La più grande risorsa che la Norvegia può offrire ai turisti sono tutte le sue meraviglie naturali. Si può campeggiare su laghi pacifici, con più pesci che persone come
Kirkeng camping
Hallingdal Feriepark camping restaurant compagnia, oppure su montagne e fiordi mozzafiato. E il modo migliore per vivere il Paese è il camper, ovviamente. Vorrei anche evidenziare l’aurora boreale. Ogni anno la nostra rivista (Din Fritid), infatti, invia un vincitore in un viaggio premio invernale gratuito per una settimana in camper nella città di Tromsø. Questo è un premio popolare e l’aurora una grande esperienza anche per la maggior parte dei norvegesi. Ci sono stato anch’io, ed è incredibile essere in montagna, totalmente immersi nel silenzio, a temperature 20 gradi sotto lo zero, e sperimentare la magica luce polare. E quando hai freddo, vai a bere una tazza di cacao nel tuo caldo e accogliente camper! Le parti settentrionali della Norvegia, e in particolare la città di Tromsø, stanno registrando una crescente domanda di vacanze invernali esclusive e uniche. Altre attrazioni in Norvegia sono, ovviamente, i fiordi nella parte occidentale del paese. Devo evidenziare le isole Lofoten come un luogo in cui andare, ma occorre sapere che luglio è il mese in cui
“tutto il mondo” si ritrova lì. Alle Lofoten sembra di essere più vicino alla natura di qualsiasi altro posto in cui sono stato, impossibile dimenticare un viaggio in questo luogo.
I turisti sono i benvenuti
In Norvegia puoi andare quasi ovunque tu voglia. Le attività ricreative all’aperto sono diventate una parte importante dell’identità nazionale della Norvegia e sono addirittura tutelate dalla legge. Sei libero di goderti i grandi spazi aperti e di respirare tutta l’aria fresca che desideri, purché raccogli la spazzatura e mostri rispetto per la natura. Il diritto di vagabondaggio, chiamato anche diritto di accesso (in norvegese “allemannsretten”) è un diritto tradizionale dei tempi antichi e dal 1957 fa anche parte della legge sulle attività ricreative all’aperto. Dell’Allemannsretten beneficiano, perciò, anche i campeggiatori con tenda, caravan o camper, che hanno la possibilità di soggiornare gratuitamente nella natura per due notti, purché si mantengano a una distanza di 150 metri dalla casa o luogo abitato più vicino.
Auto elettriche
Conosciamo tutti Tesla. Tesla ama la Norvegia: nel 2019 la Model 3 è stata l’auto privata più venduta nel Paese. Quest’anno è Audi e-Tron ad occupare il primo posto nelle vendite. Entrambe sono auto elettriche pure. L’infrastruttura per le auto elettriche in Norvegia sta migliorando ogni giorno. Eppure le sfide con i veicoli elettrici sono abbastanza ovvie: code alle stazioni di ricarica e alti prezzi nelle stazioni di ricarica rapida, realizzate da imprenditori privati che cercano di fare soldi velocemente. Dal mio punto di vista devo dire che sarò sorpreso se nei prossimi anni verrà messo in vendita un camper elettrico, a causa del peso e dei maggiori consumi. I camper ibridi d’altronde, a zero emissioni nei centri cittadini e basse emissioni di gasolio nell’extra urbano, sembrano al momento la soluzione più realistica per l’immediato futuro.
Credit photo Michael Joos
Chilometri su chilometri
Per capire la Norvegia, devi prima capire le enormi distanze: se vivi nell’estremo sud e vuoi andare a Capo Nord, hai bisogno di 36 ore di macchina per il viaggio attraverso l’intera lunghezza della Norvegia. Se vuoi andare a sud, ti bastano “solo” 27 ore per arrivare, invece, a Roma. Quindi, immagina quanto tempo durerebbe un viaggio dalla Norvegia settentrionale a Roma...
La Norvegia è cara?
Molte persone si preoccupano dei prezzi in Norvegia. In generale, i prezzi non sono così alti come in Svizzera e Islanda, ma la Norvegia è tra i primi tre paesi più cari d’Europa: soprattutto alcol e tabacco sono costosi, oltre a latte, formaggio, uova e carne. Quindi, se sei preoccupato per il tuo budget, non andare in un ristorante elegante e non ordinare la bistecca più grande innaffiata di vino o birra. Invece, prepara la tua cena in camper! Un prodotto è più economico in Norvegia rispetto a qualsiasi altro paese europeo? L’elettricità.
Notizie sull’autore
Tore Afdal è l’Editor in Chief della rivista Din Fritid, il principale prodotto editoriale indipendente norvegese per i lettori interessati a camper e caravan. Il magazine è sul mercato da 23 anni, in passato con il nome di Bobil & Caravan. Din Fritid significa Il tuo tempo libero, o Dein Freizeit.
Questo articolo nasce, nella sua prima stesura, per essere parte della cerimonia di premiazione dell’European Innovation Award 2018. La Norvegia era rappresentata nel panel, per la prima volta, da Din Fritid.
Tutto quello che avreste voluto sapere sulle tecnologie di refrigerazione
In questo articolo tecnico esaminiamo come funzionano i frigoriferi per i veicoli ricreazionali e come sono diventati un componente essenziale in un camper. Evidenziamo anche le tecnologie utilizzate per migliorare le prestazioni Testo di Terry Owen
C’è stato un momento storico, circa sessant’anni fa, in cui i frigoriferi erano considerati un extra, un optional, sulla maggioranza degli RV. Oggi non è così: sono diventati importanti quanto le ruote. Inoltre, con il passare degli anni, hanno avuto la tendenza ad aumentare le proprie dimensioni. Un depliant inglese del 1981 raffigura una caravan a quattro cuccette con un frigorifero standard di soli 56 litri. Oggi sono comuni, per le piccole caravan, frigoriferi di oltre 100 litri, e di 90 litri per i campervan. Inoltre, i freezer sono ormai la norma sugli RV più grandi, con capacità fino a 175 litri. A questo punto, vale la pena definire cosa si intenda con il termine frigorifero. I frigoriferi sono fondamentalmente contenitori, termicamente isolati, progettati per mantenere al fresco il proprio contenuto, lavorando in combinazione con una pompa di calore. La pompa di calore è un dispositivo che utilizza l’energia esterna per trasferire il calore da una fonte e rilasciarlo ad un’altra. Alcune pompe di calore richiedono molta più energia di altre per ottenere lo stesso effetto ed è qui che, dal punto di vista del veicolo ricreazionale, la cosa si fa davvero interessante. Il tipo di pompa di calore impiegata definisce essenzialmente il frigorifero per cui “lavora”, oltre a determinarne l’efficienza. Ne esistono tre tipi principali: compressore, ad assorbimento e termoelettrico. Di seguito li esamineremo uno per volta.
Frigoriferi a compressore
Ifrigoriferi a compressore sono di gran lunga i più comuni in uso oggi anche se, per ragioni che vedremo più avanti, solo un piccolo numero finisce per essere utilizzato sugli RV. Funzionano prima comprimendo un gas e poi raffreddandolo per farlo diventare liquido, prima di lasciarlo evaporare di nuovo in forma di gas. Quando i gas evaporano, si raffreddano naturalmente ed è questo effetto di raffreddamento che fa funzionare il frigorifero. È esattamente lo stesso principio che a volte si può vedere su una bombola di GPL, quando l’esterno si copre di brina mentre il gas all’interno viene aspirato. In un frigorifero a compressore, una volta che il gas ha svolto il suo effetto di raffreddamento, viene ricompresso per girare di nuovo in quello che viene definito “ciclo chiuso”. In pratica l’evaporazione avviene all’interno di uno scambiatore di calore posto nel frigorifero, rendendolo molto freddo. Poiché l’aria fredda affonda, lo scambiatore a piastra viene solitamente posizionato vicino alla parte superiore del frigorifero in modo da produrre un effetto di raffreddamento uniforme. La piastra dell’evaporatore può essere piatta, avere alette aggiuntive per aumentarne l’efficienza oppure avere la forma di una “scatola” per contenere cibo congelato. Il gas in uscita dall’evaporatore è freddo ma ha assorbito calore dall’interno del frigorifero. Viene quindi portato al compressore, che ne aumenta notevolmente la pressione e lo fa riscaldare. Questo gas viene quindi immesso in un secondo scambiatore di calore, noto come condensatore. Il suo scopo è estrarre il calore dal gas pressurizzato in modo che si raffreddi di nuovo in forma liquida. Il condensatore è costituito da diverse spirali di tubo tenute insieme fonte di calore per azionare la pompa di calore. Solitamente si tratta di una piccola fiamma a gas o di un elemento elettrico. Può sembrare strano usare il calore per fornire un effetto di raffreddamento, ma è esattamente ciò che accade. La possibilità di utilizzare il GPL per fornire la fonte di calore è ciò che rende i frigoriferi ad assorbimento così apprezzati dai camperisti, che potrebbero non avere accesso alla rete elettrica. Quando poi l’elettricità è disponibile, la maggior parte dei frigoriferi ad assorbimento per RV può essere convertita (a volte tramite switch automatico) per utilizzarla. I frigoriferi ad assorbimento presentano una serie di altri vantaggi. Innanzitutto sono totalmente silenziosi durante il funzionamento. In secondo luogo, l’unità di refrigerazione non ha parti mobili e, infine, il refrigerante non contiene freon o altri CFC dannosi per l’ozono. Con tutti questi vantaggi da un telaio saldato per fungere da radiatore. È montato esternamente al frigorifero (solitamente nella parte posteriore), dove il calore può fuoriuscire. Il primo sistema funzionante di refrigerazione a compressione di vapore fu costruito dall’inventore americano Jacob Perkins nel 1834. Azionato da una pompa a mano, utilizzava l’etere come gas refrigerante. Sebbene il dispositivo funzionasse, non ebbe successo commercialmente e fu solo nel 1876 che il professore di ingegneria tedesco Carl von Linde depositò un brevetto per il tipo di tecnologia di refrigerazione di base che oggi riconosciamo. Le sue scoperte hanno portato all’invenzione del primo frigorifero ad ammoniaca compressa affidabile ed efficiente. L’ammoniaca si è rivelata un buon gas refrigerante ed è ancora in uso oggi nei frigoriferi ad assorbimento (di cui parliamo più avanti). Negli anni ‘50 fu in gran parte sostituito dal freon, un gas refrigerante che divenne noto come R12. Aveva il vantaggio di essere stabile, praticamente inodore e con una bassa tossicità. Sfortunatamente, insieme ad altri gas cloro-fluoro-carbonio (CFC), il freon da allora ha dimostrato di essere un gas serra potente e di lunga durata. È stato vietato dal protocollo di Montreal del 1987 che ha identificato molte sostanze chimiche che riducono lo strato di ozono. Di conseguenza vengono ora impiegate diverse alternative. Un problema ricorrente per i tecnici che si occupano dell’assistenza dei frigoriferi (e dei condizionatori d’aria) è quello di avere a disposizione il gas giusto, nel caso dovesse essere sostituito. I frigoriferi a compressore sono relativamente efficienti ma richiedono una fonte di movimento affidabile per azionare i loro compressori. Praticamente in vi chiederete perché tutti i frigoriferi non siano realizzati in questo modo. Il motivo principale è che la pompa di calore è efficiente solo il 20% circa rispetto al tipo a compressore, quindi è necessaria molta più energia per ottenere lo stesso livello di raffreddamento. I frigoriferi ad assorbimento utilizzano essenzialmente due refrigeranti. Il primo fornisce il raffreddamento evaporativo (proprio come in un frigorifero a compressore), il secondo assorbe il gas refrigerante e quindi utilizza il calore per riportarlo allo stato originale. I refrigeranti di gran lunga più comuni nei frigoriferi ad assorbimento sono l’ammoniaca e l’acqua. Tali frigoriferi hanno una temperatura minima del freezer di circa -10° C e possono funzionare a temperature ambiente fino a circa 32° C. Per fornire l’effetto di raffreddamento viene riscaldata una caldaia contenente una forte soluzione di ammoniaca / acqua. Questo processo fa evaporare l’ammoniaca. L’ammotutti i casi questo ruolo è assunto da un motore elettrico. La necessità di elettricità per alimentare i frigoriferi a compressore ha finora limitato il loro utilizzo nei veicoli ricreazionali, dove la disponibilità di energia elettrica sufficiente può essere un problema. I frigoriferi a compressore funzionano bene nei climi caldi e sono in grado di raggiungere temperature molto basse, a seconda del gas refrigerante utilizzato e della quantità di potenza disponibile. Tenendo presente che la potenza negli RV è spesso limitata, molti frigoriferi a compressore sono progettati per raggiungere una temperatura nel freezer di circa -10° C, ma quelli più recenti possono raggiungere -18° C. Ciò equivale all’incirca a un rating di due stelle, il che significa che il cibo può essere conservato in sicurezza per circa un mese. Il design dei frigoriferi a compressore è avanzato in modo significativo negli ultimi anni. Nei mesi estivi è ora possibile far funzionare alcuni modelli esclusivamente tramite un sistema di batterie ad energia solare. Più avanti in questo articolo esamineremo le tecnologie
Frigoriferi ad assorbimento
Ifrigoriferi ad assorbimento utilizzano una che rendono questo possibile.
Questo frigorifero Electrolux per RV degli anni ‘70 funziona esclusivamente a gas
niaca gassosa calda viene quindi fatta passare attraverso un condensatore raffreddato ad aria dove si trasforma in ammoniaca liquida. Questo liquido passa quindi, attraverso un piccolo foro, nell’evaporatore dove effettivamente evapora. Così facendo si raffredda, allontanando il calore dall’interno del frigorifero tramite la piastra freezer e le eventuali alette. Il processo di evaporazione è aiutato dalla presenza di idrogeno che favorisce l’evaporazione dell’ammoniaca. Una volta che i gas sono passati attraverso l’evaporatore, vengono miscelati con una debole soluzione di ammoniaca restituita dalla caldaia, prima di raccogliersi nel gruppo assorbitore. Il gas di ammoniaca si dissolve nel liquido ammoniacale debole rendendolo nuovamente forte e pronto per essere
Il funzionamento di un frigorifero ad assorbimento Thetford
riportato in caldaia per un altro ciclo. Qualsiasi potenziale corrosione derivante dall’acqua è inibita dall’aggiunta di una piccola quantità di cromato di sodio. Si tratta di una sostanza chimica gialla e la sua presenza vicino ai giunti sull’unità di raffreddamento di solito indica un guasto. Il frigorifero ad assorbimento è nato nel 1922 quando gli inventori svedesi Baltzar von Platen e Carl Munters hanno escogitato un modo completamente nuovo di fornire il raffreddamento. Il loro progetto ebbe successo e fu messo in produzione in serie nel 1923 dalla società AB Arctic. Due anni dopo l’azienda è stata acquisita da Electrolux. Il resto, come si suol dire, è storia, con Electrolux che diventerà uno dei maggiori produttori mondiali di frigoriferi ad assorbimento. La crescente popolarità dei veicoli ricreazionali negli anni ‘60 ha prodotto un aumento della domanda, che è durato fino ad oggi. Nel 2001 Electrolux ha venduto la sua divisione Leisure Products, aprendo la strada alla formazione del Gruppo Dometic. Affidarsi esclusivamente al calore per mettere in azione il refrigerante significa che i frigoriferi ad assorbimento possono impiegare diverse ore per raffreddarsi quando sono a temperatura ambiente. Significa che devono anche essere mantenuti ragionevolmente in bolla affinché i refrigeranti circolino correttamente. I primi modelli avevano una tolleranza di inclinazione di soli 3 gradi, quelli più recenti ne hanno almeno il doppio. Strano ma vero: alcuni dei primi frigoriferi usavano una pietra focaia per accendere il gas, richiedendo una visita dal tabaccaio quando la pietra si consumava. La pietra focaia è stata
Refrigeratori termoelettrici
traverso il cosiddetto “effetto Peltier”. Ciò si verifica quando una corrente elettrica continua viene fatta passare attraverso due elettrodi collegati a un materiale semiconduttore. I due elettrodi sono realizzati con metalli diversi con elevata conducibilità elettrica mentre il semiconduttore è un materiale con una conducibilità molto inferiore. Una combinazione tipica potrebbe includere rame e zinco come metalli più tellururo di bismuto legato con antimonio o selenio, come semiconduttore. Le giunzioni di materiali dissimili con un semiconduttore determinano un flusso di energia termica dall’uno all’altro quando viene applicata una corrente continua. Il risultato è che una giunzione si raffredda, mentre l’altra si riscalda. In pratica la giunzione fredda viene posta all’interno del frigorifero e la giunzione calda all’esterno per dissipare il calore. Uno degli svantaggi dei dispositivi Peltier è che la temperatura più fredda raggiunta dipende interamente dalla temperatura ambiente. In genere, si tratta di un massimo di soli 16° C in meno rispetto all’ambiente. Ciò significa che l’utilizzo è principalmente limitato a frigo portatili e cantinette, dove la temperatura effettiva raggiunta è meno importante di quella di un frigorifero convenzionale. Tra i lati positivi, il raffreddamento termoelettrico si presta bene ad applicazioni più piccole, inserendosi in spazi in cui i frigoriferi a compressore o ad assorbimento non potrebbero, e garantisce, entro i suoi limiti, un controllo della temperatura molto preciso. Totalmente silenzioso, senza parti in movimento (a meno che non comprenda un piccolo ventilatore), la sua efficienza può competere con quella dei frigoriferi a compressore. presto sostituita da accenditori piezoelettrici e questi a loro volta dagli accenditori elettronici che vediamo oggi. Questi ultimi consentono il monitoraggio della fiamma e la riaccensione automatica in caso di spegnimento. La relativa inefficienza dei frigoriferi ad assorbimento, rispetto ai tipi a compressore, significa che non è pratico alimentarli a batteria, poiché
Irefrigeratori termoelettrici utilizzano l’elettricità per produrre raffreddamento atl’assorbimento di corrente è troppo elevato.
Migliorare l’efficienza e le prestazioni del frigorifero per RV
Coefficiente di performance
L’efficienza di qualsiasi refrigeratore (o pompa di calore) viene espressa utilizzando il cosiddetto coefficiente di prestazione (COP). Questa è semplicemente una misura del calore utile fornito (Q) diviso per il lavoro necessario per produrlo (W).
COP = Q/W
Affinché un frigorifero funzioni in modo efficiente, il calore ad esso sottratto deve potere liberarsi nell’atmosfera con un’impedenza minima. È qui che la ventilazione gioca un ruolo chiave. È particolarmente importante con i frigoriferi ad assorbimento, che utilizzano il calore per alimentare il processo di raffreddamento. Gli sfoghi di dimensioni adeguate sono essenziali per fornire un raffreddamento naturale, ma l’aggiunta di una piccola ventola a controllo termostatico può fare un’enorme differenza, specialmente quando fa caldo o dove il frigorifero sfoga sotto una tenda da sole. Molti frigoriferi a compressore per RV sono dotati di una piccola ventola di serie. Ciò consente di avere un condensatore molto più piccolo e questo assicura un’installazione più compatta. La ventilazione consente al frigorifero a compressore di avere un’unità di raffreddamento molto compatta
Regolazione della tensione di alimentazione
La regolazione della potenza è di particolare importanza con i frigoriferi ad assorbimento in cui viene utilizzata l’elettricità per fornire il calore. In Europa la situazione è complicata dai diversi voltaggi nella fornitura dell’alimentazione nei vari paesi, e anche dalla caduta di tensione che può essere spesso sperimentata nei campeggi. Nel Regno Unito, ad esempio, sono comuni tensioni di alimentazione di quasi 250 volt, mentre nell’Europa continentale 220 volt sono la norma. Calcolando una caduta di tensione di 10-20 volt quando ci si trova in un campeggio continentale, ci si può aspettare che un frigorifero funzioni ovunque tra 200 e 250 volt. Per un carico fisso come un elemento frigorifero, la potenza è proporzionale al quadrato del voltaggio. A 200 volt la potenza prodotta è solo il 64% di quella a 250 volt. Inutile dire che una tale differenza può avere un impatto importante sulle prestazioni. Una soluzione a questo problema è utilizzare un elemento riscaldante che funzionerà bene con la tensione più bassa, evitando che si surriscaldi troppo quando la tensione aumenta. Questo è esattamente ciò che fa Thetford su tutti i suoi attuali frigoriferi ad assorbimento progettati per il mercato europeo. La regolazione si ottiene utilizzando la modulazione di larghezza di impulso, o PWM. È una pratica consolidata che
In pratica il COP di un frigorifero ad assorbimento è di circa 0,7, rispetto a circa 3,5 di un sistema a compressore. Questi sono i valori massimi che possono essere raggiunti. I progettisti di frigoriferi sono costantemente alla ricerca di tecnologie per avvicinarsi
Ventilazione
a questi valori. riduce la potenza media fornita a un dispositivo suddividendola efficacemente in elementi separati, ciascuno di lunghezza determinata. Più breve è ogni impulso, minore è la potenza erogata. Finché la commutazione viene eseguita molto velocemente, l’intero processo è altamente efficiente, generando pochissimo calore di scarto.
Gas refrigerante utilizzato
Mentre i frigoriferi ad assorbimento tendenzialmente usano ammoniaca e acqua come refrigeranti, i frigoriferi a compressore possono utilizzare un’intera gamma di gas refrigeranti. Sebbene il gas stesso non influisca teoricamente sull’efficienza, ha un’influenza sulle temperature raggiunte. Inoltre va considerata la questione, sempre più importante, dei gas serra. I gas più utilizzati negli odierni frigoriferi a compressore per RV sono R134a e propano. Sebbene infiammabile e con un punto di ebollizione piuttosto basso, quest’ultimo ha il vantaggio di un impatto ambientale minimo.
Gas refrigerante
Ammoniaca
R12 (Freon) R134a
Propano
Punto di ebollizione
-33°C
-30°C
-26°C
-42°C
Global warming potential (GWP)*
0
10,900 1.430
3
Potenziale di riduzione dell’ozono
0
1.0
0
0
* I GWP elencati sono IPCC AR4 (2007), GWP a 100 anni
Modulazione della velocità del compressore
I frigoriferi domestici, tradizionalmente, hanno compressori a velocità singola. Possono essere accesi o spenti e funzionano a piena potenza anche quando il frigorifero necessita di poco raffreddamento. I modelli di fascia alta stanno ora adottando la tecnologia dell’inverter digitale che consente alla velocità del compressore di allinearsi alla richiesta di raffreddamento. Questa tecnologia sta trovando la sua strada anche nei frigoriferi per RV, consentendo anche un funzionamento più silenzioso durante la notte. Il risultato è un minor consumo di energia (mediamente fino al 25%), meno rumore e una vita più lunga per il compressore.
La “electronic box” alla sinistra di questo compressore consente il controllo della velocità
Soluzioni di micro e nano tecnologia
La spinta verso un mondo più “green” fa sì che il raffreddamento termoelettrico stia ricevendo più attenzione che mai dalla ricerca. L’obiettivo è migliorare l’efficienza e quindi ridurre la necessità di sistemi basati sul gas refrigerante R134a. Le soluzioni di micro e nanotecnologia integrate con i progressi nei materiali termoelettrici su nanoscala costituiscono il fulcro di questo lavoro. Tuttavia, è probabile che passino alcuni anni prima che tale tecnologia trovi la sua strada nei dispositivi di consumo.
Controllo intelligente della temperatura (ITC)
Un’altra tecnologia per i veicoli ricreazionali (impiegata da Webasto / Vitrifrigo) è l’uso intelligente della potenza grazie ai circuiti ITC, che usano un algoritmo per determinare quando è disponibile energia di riserva prima di utilizzarla per aumentare la velocità del compressore e quindi l’effetto di raffreddamento. La temperatura interna del frigorifero può scendere al di sotto del normale, evitando il congelamento. In questo modo l’energia in eccesso viene efficacemente immagazzinata nel contenuto del frigorifero, per essere rilasciata quando riprende il funzionamento a batteria.
Questo frigorifero Freeline di Webasto può immagazzinare automaticamente l’energia di raffreddamento nel suo contenuto
Smart control
La crescente adozione della tecnologia bus (in particolare CI-BUS) negli RV significa che i frigoriferi possono essere sempre più controllati da un pannello centrale o da uno smartphone. Ciò non solo aumenta la praticità, ma significa anche che l’utente può facilmente monitorare cose come la temperatura interna e modificare le impostazioni di raffreddamento secondo le proprie necessità, per gustare un perfetto bicchiere di prosecco al momento giusto.
Il controllo via smartphone dei frigoriferi sta decollando. Questa app controlla un frigorifero portatile Dometic, e sta avvertendo che un coperchio è aperto.
Conclusioni
Dispositivi termoelettrici a parte, non è rimasto molto spazio di manovra per migliorare l’efficienza dei frigoriferi, quindi è più probabile che gli sviluppi futuri si concentrino sull’usabilità e sulla praticità: telecamere per vedere cosa c’è nel frigo, app per sapere quando si è a corto di determinati alimenti. Quello che probabilmente vedremo sarà l’adozione di più frigoriferi a compressore, soprattutto quando i pannelli solari inizieranno a offrire il tipo di efficienza promessa. Tuttavia, è probabile che il fidato frigorifero ad assorbimento rimanga ancora con noi per un po’ di tempo a venire.