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Aquatravel
Un camper più “green” con il filtro anti-batteri
Quando si pensa agli impianti tecnici di un veicolo ricreazionale, la tendenza è quella di concentrare l’attenzione sull’impianto elettrico e su quello del gas. All’impianto idrico si pensa solo in termini di capienza dei serbatoi dell’acqua potabile, oppure ci si butta un occhio quando una pompa arriva a fine vita o si registra una perdita. La prevenzione, in questo caso, è pressoché nulla. Eppure si tratta di un errore, perché anche l’acqua porta con sé una buona dose di rischi per la salute. Gestione, manutenzione e sanificazione dell’impianto idrico dovrebbero essere Grazie alle sue capacità meccaniche, questo prodotto è in grado di abbattere il 99,999% dei microrganismi, dura fino a dieci anni e richiede una manutenzione minima. Ecco perché è una soluzione interessante per il primo equipaggiamento dei veicoli ricreazionali.
Testo di Francesco Rossi
elementi tenuti sempre in considerazione, a cominciare dai produttori. L’importanza di un filtro antibatterico viene troppo spesso sottovalutata, ma ci sono aziende che cominciano a installarlo anche come primo equipaggiamento nei veicoli ricreazionali. Il che significa che il mezzo esce direttamente dalla casa costruttrice con il circuito pronto alla filtrazione. Acquatravel, società italiana specializzata nel trattamento delle acque su camper e caravan, vanta un’esperienza più che decennale nella realizzazione di questi filtri, che garantiscono l’eliminazione dei batteri al 99,999%.
20 litri al minuto
Il primo prodotto in grado di gestire elevati flussi di acqua, fino a 20 litri al minuto, risale al 2015. Oggi il filtro è stato interamente ridimensionato e ora è così piccolo da stare nel palmo di una mano, pur filtrando oltre 180.000 litri d’acqua prima di concludere il suo ciclo operativo. Tradotto in termini di “vita” di un camper si parla di 10/15 anni. Un risultato di questo genere è possibile grazie a una programmazione annuale della manutenzione, che può essere eseguita con grande semplicità anche direttamente dall’utente. Nel caso sia


Sistema standard Un po’ di storia
Acquatravel, unica azienda italiana specializzata nel trattamento dell’acqua per i veicoli ricreazionali, è nata ufficialmente dieci anni fa. Già dal 2003, però, il suo fondatore Fabio Viviani aveva iniziato a Sistema studiare il settore, avviando due anni dopo con vaso di espansione la fase di prototipizzazione del progetto debatterizzante con lampade UV-C a 12 volt e carboni attivi. A causa degli anni di crisi, nel 2011 l’azienda fu ceduta, ma nel settembre del 2013 venne riacquistata dallo stesso Viviani con l’aiuto di Donata la casa madre a intervenire, il prodotto viene dazioni generali contenute nella norma tecnica Donati, che nel 2014 ne è diventata l’amogni volta garantito e certificato per un ulterio- UNI 9182 (non specifiche per i veicoli ricrea- ministratore unico. Da allora, Acquatravel re anno con una spesa limitata. Il filtro funzio- zionali) ci sono quella di evitare la formazione ha registrato uno sviluppo esponenziana con una pressione da 0,5 a 15 bar ed esegue di ristagni, il contatto tra acqua e aria, accu- le, creando prodotti mirati al trattamento una filtrazione meccanica senza l’ausilio di muli in serbatoi non sigillati, una periodica e dell’acqua, dal carico della stessa nei serprodotti chimici, arrivando a bloccare batteri facile pulizia e la prevenzione della formazio- batoi all’abbattimento delle colonie battedi dimensioni fino a 0,01 micron. Questo vuol ne di biofilm e incrostazioni. Tutte condizioni riche, nonché alla pulizia degli impianti dire che anche a quello più piccolo, come la estremamente difficili da ottenere in un cam- di distribuzione dell’acqua potabile. Nel salmonella (0,2 micron), viene impedito il per che deve immagazzinare e gestire decine 2016 è stata presentata la prima versione passaggio. Il luogo ideale per l’installazione è di litri di acqua in un serbatoio standard. Ecco del filtro “anti-legionella e anti-batteri”, dopo la pompa/autoclave e, se presente, anche perché il filtro anti-batteri è un componente brevettando un esclusivo metodo di ridopo il vaso di espansione. Per motivi di pra- così importante. generazione, disinfezione e sanificazione ticità, può essere installato direttamente sulla del filtro stesso, capace di superare abbonfilettatura della pompa, mentre nel caso del- Non solo filtro dantemente i 180.000 litri erogati. Oggi il la versione a immersione viene collocato sul Questo elemento, per altro, non è l’unico ne- catalogo della società vanta una trentina di tubo in uscita dal serbatoio e comunque prima cessario per un trattamento efficace e comple- prodotti. - www.acquatravel.it della derivazione delle condutture. Il flusso è to delle acque. Il primo nemico da combattere strettamente correlato alla pressione: sarà mi- è quello del biofilm che si crea sulle pareti del nimo nel caso in cui si tratti l’acqua “a cadu- serbatoio. Qui Acquatravel adotta una duplice ta”, ma arriva fino a 20 litri al minuto con una strategia. La prima è quella di utilizzare il sapressione di almeno 3 bar. Utilizzando questo nificante Sanigen direttamente nel contenitore filtro di nuova generazione non si produrran- delle acque chiare un paio di volte l’anno. Si no più rifiuti da riciclare (plastica e materiali tratta di un prodotto predosato (una bustina filtranti), ma si effettuerà solo una manuten- sanifica da 100 a 150 litri) che permette di Donata zione regolare, non inquinando più l’ambien- ripulire anche le tubature senza danneggiare Donati te. L’auspicio è che una novità di questo tipo guarnizioni, o-ring, membrane, saldature in venga accolta da un numero crescente di case acciaio e altre parti delicate dell’impianto. La produttrici di veicoli ricreazionali, intrapren- seconda strategia è quella di inserire nel serbadendo così un viaggio verso un mondo “gre- toio le sfere di argento massiccio Silver Globe en” e rinnovabile, magari senza rinunciare alla creatività italiana. Se un importante produttore Millennium, un prodotto brevettato nel 2019. Si tratta di due elementi autopulenti, uno denFabio Viviani tedesco ha deciso di proporre questo prodotto tro l’altro, che seguendo la pendenza del sersui suoi veicoli, c’è sicuramente da chiedersi batoio quando il veicolo è parcheggiato vanno che cosa lo abbia spinto a farlo… a posizionarsi nell’angolo dove ristagnano gli ultimi residui d’acqua, dopo che il contenitore I rischi che si corrono è stato vuotato. Qui evitano la formazione di Ma quali sono i rischi che si corrono trascu- alghe e proliferazioni batteriche per sette anni rando una corretta gestione dell’acqua? Uno senza rilasciare nulla nell’acqua, combattendo dei più rilevanti in termini di salute è quello così la formazione del biofilm. legato al batterio della Legionella, che può A questi sistemi si aggiungono causare polmonite. L’intervallo di prolifera- poi piccoli filtri ulteriori: quel- La partnership con Greenpeace zione di questo microrganismo va dai 25 ai 50 lo a sedimenti “Compact” si gradi centigradi (in acqua stagnante, sotto i 25 occupa di impedire l’ingresso Da anni l’organizzazione Greenpeace ha adottato una pogradi, il batterio c’è, ma è inattivo) ed esistono di impurità, fino a 5 micron, nel litica che non prevede l’utilizzo del cloro e dei suoi deriquindi zone critiche negli impianti idrosani- serbatoio durante le operazioni vati. Acquatravel ha quindi stretto una partnership per la tari: all’interno delle tubazioni, specialmente di carico dell’acqua, mentre fornitura di due prodotti: il Septisol per l’igienizzazione se obsolete e con depositi all’interno, nei ser- l’EasyDrink a carboni attivi, delle superfici (a esclusione di plexiglass e policarbonabatoi di accumulo, nei bollitori, nei soffioni da installare dopo la pompa o ti), a base di alcool isopropilico al 75% e altri co-formudella doccia e nei terminali di distribuzione. comunque prima dei rubinetti, lanti, e il Septisol Who Disinfettante, da usare per l’igiePer prevenirne la proliferazione sono neces- elimina le ultime possibili trac- ne personale delle mani. Da aprile, Acquatravel fornisce sari una corretta progettazione, installazione e ce di elementi che possono va- così oltre trenta sedi di Greenpeace in tutta Italia. manutenzione dell’impianto. Tra le raccoman- riare il sapore dell’acqua.


Componenti e accessori in evidenza
IN COLLABORAZIONE CON
Nds Solarflex Evo
Solarflex è l’innovativa gamma di pannelli solari semi-flessibili dotati di un alto grado di efficienza. Questa serie, risulta indicata in modo particolare per tutte quelle applicazioni dove gli spazi a disposizione per l’installazione sono contenuti, ma la necessità di energia è sempre più pressante. Per garantire i migliori risultati nel minor spazio possibile, la gamma Solarflex è costruita con celle di qualità della Sunpower ad altissima efficienza. Le celle SunPower generano più potenza a vari livelli di insolazione, hanno migliori prestazioni in condizioni di nuvolosità, la tensione cresce rapidamente a bassi livelli di insolazione e l’efficienza è alta durante l’intera giornata. I vantaggi tecnici di questa tecnologia sono che non c’è ombreggiamento sul fronte della cella causato dai contatti e la risposta spettrale è più ampia e riesce a catturare più luce a bassi livelli di insolazione. La tecnologia Back Contact elimina i punti di saldatura. Le celle, infatti, non vengono saldate ma incollate su un foglio conduttivo eliminando così le perdite di efficienza tipiche dei moduli tradizionali. Con una maggior resistenza alle micro fratture delle celle, la doppia connessione “front and back side” dissipa il 50% di calore in più rispetto a una cella tradizione e offre un’efficienza ottimale anche nelle stagioni più calde. Ogni modulo è dotato di uno speciale Junction Box: sede del cavo bipolare di connessione lungo 3 metri, con guaina di protezione esterna resistente a qualsiasi condizione climatica.



PopUp Roof Vela
Il nuovo PopUp Roof di Lippert Components, sviluppato e prodotto in Europa, è costruito con la tecnica del termoformato twin sheet sia nel guscio superiore sia in quello inferiore. Robusto e leggero, questo tetto a soffietto pesa dal 20 al 30 per cento in meno rispetto ad analoghi prodotti in vetroresina. Capace di contenere un letto matrimoniale da 200 x 130 cm, presenta una soluzione esclusiva per la canalizzazione dell’aria calda o fredda a seconda delle esigenze e delle stagioni, migliorando quindi la climatizzazione dell’ambiente superiore, che avrà così una temperatura più simile a quella dell’abitacolo del camper van. “Era il 2017 quando abbiamo cominciato a focalizzarci su una nuova idea: quella di inserirci nel mercato dei tetti a soffietto”, racconta Michele Checcucci, CEO di LCI RV Europe. “All’epoca i produttori erano solamente due e il segmento lasciava prevedere, come poi è accaduto, una forte crescita. Ma per emergere bisognava avere un prodotto innovativo. Così ci siamo presi il tempo necessario e oggi, tre anni dopo, siamo pronti a debuttare con il nostro PopUp Roof, Vela”. Vela è accessoriato come una vera camera da letto supplementare, nell’arredo sono stati previsti luce interna, luci perimetrali, spot per la lettura, prese per la ricarica degli smartphone e bocchette per l’aria. Il tessuto, lavabile e sfoderabile, è certificato secondo lo standard statunitense FMVSS302 contro l’infiammabilità ed è prodotto in Italia. “Il tetto a soffietto realizzato con la tecnica del termoformato twin sheet ci permette di avere una capacità produttiva molto superiore alla media”, spiega Lorenzo Manni, Vice President Sales, LCI RV Europe. “Rispetto alla vetroresina, dove con uno stampo si riesce a realizzare un pezzo al giorno e se si vogliono produrre due pezzi servono altrettanti stampi, qui con un unico stampo si avvia una produzione industriale. E la ripetibilità della forma ne trae giovamento, quindi ne beneficia anche la qualità della fornitura nel tempo”.

Movimentatori Easydriver
Traiettorie con curve strette e terreni ripidi non rappresenteranno più un problema grazie a questo movimentatore di facile utilizzo. Prodotto dalla tedesca REICH GmbH, Easydriver è fornito di serie con kit per montaggio chassis telaio a L.
Easydriver Basic e Pro
Con Easydriver Pro si può spostare comodamente la roulotte ovunque, anche manovrando in poco spazio. Questa può essere ruotata facilmente con la semplice pressione di un pulsante, basta il telecomando wireless seriale o l’app easydriver per smartphone.

Il motore è potente e adatto a qualsiasi uso. La modalità di comando intuitiva. Un movimentatore leggero e compatto che ha un raggio di sterzata molto stretto. Il meccanismo di avvicinamento del rullo è ottimizzato per una migliore trasmissione della forza motrice. Tutte le funzioni sono gestite tramite telecomando con feedback sullo stato del movimentatore. La trazione è ottimizzata per garantire i più alti standard di sicurezza in caso di pendenza, erba bagnata, fango e terreno impervio. Partenza e arresto dolci grazie al dispositivo di avviamento e arresto soft. La distanza dal suolo del telaio non viene influenzata grazie all’ingombro ridotto del movimentatore. Il peso del sistema è di soli 27 kg. con l’utilizzo del MPP Mobility Power Pack.
Easydriver Infinity
Infinity, l’ultimo nato della generazione Easydriver, è declinato in due modelli: • Easydriver Infinity 2,5 progettato per roulotte a un solo asse e peso fino a 2.500 kg; • Easydriver Infinity 3,5 per roulotte a due assi e peso fino a 3.500 kg. Grazie al Bluetooth può essere azionato anche con lo smartphone (Apple iOS, Android) e l’app dedicata permette di ottenere in tempo reale anche numerose informazioni come ad esempio l’inclinazione del terreno o lo stato della batteria. Questa nuova generazione di movimentatori ha il motore ottimizzato, una trasmissione più efficiente e una migliore trazione che non teme pendii impegnativi, erba bagnata, fango e terreni accidentati. Il libero posizionamento del rullo sullo pneumatico e lo spazio di 70 mm in fase di avvicinamento/allontanamento dalla ruota permettono la massima flessibilità di installazione. E gli ingranaggi integrati nel corpo principale consentono un’installazione veloce. Il tutto perfettamente sigillato e a tenuta stagna per prevenire qualsiasi infiltrazione.

Versione
Peso
Capacità di trazione in salita
Funzionamento
Consumo di energia su strada diritta Garanzia
Basic 1.8
ca. 31 kg 15% a 1.800 kg 28% a 1.200 kg Manuale
ca. 20 A
5 anni
Basic 2.3
ca. 33 kg 15% a 2.300 kg 30% a 1.200 kg Manuale
ca. 25 A
5 anni
Pro 1.8
ca. 30 kg 15% a 1.800 kg 28% a 1.200 kg Automatico
ca. 20 A
5 anni
Pro 2.3
ca. 32 kg 15% a 2.300 kg 30% a 1.200 kg Automatico
ca. 25 A
5 anni
Infinity 2,5
ca. 29 kg 15% fino a 2.500 kg 33% fino a 1.200 kg Automatico
ca. 18 A
5 anni
Reich e SiFi: una partnership di lungo periodo
I prodotti di Reich dedicati all’impianto idrico, come miscelatori, accessori per doccia, pompe a immersione, valvole e raccordi vengono commercializzati direttamente da SIFI con un blister customizzato che include i loghi di entrambe le aziende.

Il distributore italiano ha scelto di offrire una soluzione di confezionamento sottovuoto esteticamente gradevole ai suoi clienti, che possono esporre nei propri market-accessori questi componenti tecnici in modo ordinato e riconoscibile. Nondimeno questa soluzione semplifica anche la gestione a magazzino alla stessa SiFi.
di Ludovica Sanpaolesi Direttore Generale APC
APC ha inaugurato un progetto a lungo termine per sensibilizzare i Comuni Italiani sui vantaggi nella realizzazione di aree di sosta per camper
Sensibilizzare i comuni italiani sul tema delle aree di sosta
L’Associazione Produttori Caravan e Camper (APC) ha inaugurato un nuovo progetto con un obiettivo a lungo termine: sensibilizzare Sindaci, Assessori e Responsabili degli Uffici Tecnici dei Comuni Italiani sui vantaggi derivanti dalla realizzazione di un’area di sosta per camper. Responsabile di questo progetto è Tania Tortelli, da quasi tre anni in Associazione Produttori Caravan e Camper. “APC sta creando un robusto ed aggiornato data base che consentirà di comunicare proattivamente e dialogare in modo mirato e continuativo con gli interlocutori più appropriati in ciascun Comune delle varie Regioni italiane. Obiettivo primario è illustrare agli Amministratori locali le positive ricadute economiche sul loro territorio legate alla presenza di camperisti” spiega Tania Tortelli. “Stiamo mettendo in piedi una sorta di “Sportello Amico”, tramite il quale fornire ai Comuni anche le informazioni operative di base”. Un equipaggio di camperisti ha in media un’alta capacità di spesa e – dunque – i territori che sapranno intercettare i turisti itineranti, offrendo loro ospitalità, potranno beneficiare concretamente della loro presenza. Soprattutto in periodi difficili come quello di una pandemia, durante il quale le attività turistiche ed il loro indotto vengono purtroppo particolarmente penalizzate. I camperisti, inoltre, si muovono anche in bassa stagione e quindi permettono di garantire continuità di turismo anche nei periodi cosiddetti “morti”. “La predisposizione dei camperisti a prediligere le mete cosiddette “secondarie” come piccole città, borghi e parchi naturali rappresenta una opportunità da non perdere per i Comuni che si trovano lontani dai percorsi più classici del turismo di massa: un turismo diffuso, quello dei camperisti, che premia anche Tania chi produce e commercializza Tortelli prodotti enogastronomici di eccellenza, distribuiti di norma prevalentemente a livello locale. Anche la ristorazione locale può trarre grande beneficio dalla presenza di un’area di sosta. Questo nostro progetto ci permette di illustrare tutti questi vantaggi agli amministratori comunali,” precisa Tortelli. In Europa, il parco circolante di camper e caravan è pari a 5.683.860 veicoli (dato relativo al 2019). Ipotizzando un equipaggio medio composto da 3 persone (stimato probabilmente per difetto), ne consegue che i turisti itineranti sono quasi 17 milioni. Inoltre, chi possiede un camper o una caravan – con tutta probabilità – userà il proprio veicolo ricreazionale più volte in un anno, assicurando così una presenza turistica ripetuta nel corso dell’anno. APC ha inoltre messo in piedi un sistema di monitoraggio dei Bandi che le singole Regioni predispongono per lo sviluppo dei territori. Grazie a queste informazioni, APC provvede a segnalare ai Comuni di una specifica Regione l’esistenza di un bando regionale dedicato alla realizzazione di aree di sosta (o che può coprire anche la realizzazione di aree di sosta). I bandi sostengono economicamente i Comuni nella realizzazione di varie attività, compresa la progettazione di un’area di sosta per camper. Oltre a segnalare il bando, i suoi contenuti e le scadenze, APC offre ai Comuni la propria assistenza fornendo le informazioni di base per progettare un’area di sosta camper. APC mette a disposizione degli Amministratori dei Comuni italiani anche le informazioni relative a “case histories” di altri Comuni, italiani ed europei, i quali – attraverso la creazione di un’area di sosta – sono riusciti a dare un contributo concreto per la promozione e lo sviluppo turistico ed economico del proprio territorio. APC, pur consapevole che si tratti di una attività a lungo termine ed i cui risultati sono poco “visibili”, ha deciso convintamente di intraprendere questa attività, ritenendola fondamentale per lo sviluppo del settore. Infatti, sensibilizzare gli Enti Locali sul tema del turismo itinerante è un processo continuo e necessario, senza il quale il settore della camperistica avrebbe meno possibilità di svilupparsi anche in Italia, come invece meriterebbe. Altri Paesi europei, come Francia e Germania, che già si sono dotati di una rete capillare di aree di sosta pubbliche e private e campeggi aperti (in molti casi) tutto l’anno, hanno permesso al camperismo di vivere negli ultimi anni una vera “stagione d’oro”.

di Ester Bordino Presidente Assocamp
Assocamp, Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per il Campeggio, ribadisce con forza la sua posizione di contrasto alla pratica di noleggio tra privati
Noleggio camper tra privati: pericoloso e illegale
Su questo tema siamo spesso scesi in campo, anche di recente, per rispondere ad un articolo pubblicato sul Corriere della Sera.
Ametà novembre abbiamo scritto al Corriere della Sera in risposta all’articolo “Ecco perché condividere il camper è meglio che affittarlo: tutti i vantaggi”. Dispiace che, ancorché la lettera sia stata ricevuta, l’articolo in questione sia ancora pubblicato online. O quantomeno non sia stato affiancato dalla nostra nota, che entra nel merito di questioni oggettive e inappellabili. Approfittiamo dell’ospitalità di Camper Professional, pertanto per pubblicare una parte di questa lettera e fare chiarezza anche presso tutti gli operatori professionali del settore caravanning. Nell’articolo si sostiene che l’atto del “condividere” il proprio veicolo ricreazionale, ovvero il camper, sia un’operazione del tutto legittima e tutelata da normative, piattaforme di terze parti e assicurazioni. Si cerca di sostenere che questa non sia un’attività di noleggio, salvo poi affermare che “mettere a disposizione il proprio veicolo (ai privati, ndr) non vuol dire soltanto affittare”, ovvero noleggiare. Si parla di “guadagni registrati dai proprietari di camper” dicendo anche che il “reddito extra” va dichiarato ai fini fiscali, ma sostenendo che si tratti solo di “un rimborso per l’utilizzo del mezzo”. Si cerca infine di tranquillizzare l’incauto possessore di camper che avesse l’intenzione di noleggiare il suo veicolo a un privato parlando di un’apposita assicurazione, ma sostenendo anche che la piattaforma citata agisce solo come “agente intermediario”, non assumendosi quindi responsabilità alcuna. Allo stato attuale della normativa italiana, per una eventuale “condivisione” non può essere previsto alcun tipo di corrispettivo, salvo eventuali rimborsi spese. L’utilizzo del bene deve essere molto limitato nel tempo, non certo per giorni o settimane come ipotizzato dall’attività in questione. Anche qualora la condivisione venisse definita, come accade, “comodato”, questo dovrebbe essere essenzialmente gratuito. Il prevedere un “compenso” per l’attività di “condivisione” di un veicolo la configura come “noleggio senza conducente”, cioè un’attività vietata a un privato dalle vigenti norme. Il Ministero dei Trasporti, da noi a suo tempo interpellato, ha confermato la nostra tesi, riferendosi all’art. 84 del Codice della Strada, in cui un veicolo si intende adibito “a locazione senza conducente quando il locatore, dietro un corrispettivo, si obbliga a mettere a disposizione del locatario, per le esigenze di quest’ultimo, il veicolo stesso”. La medesima legge specifica che “la carta di circolazione di tali veicoli è rilasciata sulla base della prescritta licenza”, evidenziando così che il cosiddetto “libretto” debba avere una specifica dicitura, e che chi, privo di autorizzazione, adibisce a locazione senza conducente un veicolo non destinato a tale uso è soggetto a una sanzione amministrativa e alla sospensione della carta di circolazione. È chiaro quindi come questa attività promossa come “condivisione” sia a tutti gli effetti un’attività illegittima di “noleggio senza conducente”, che si pone da una parte in sleale concorrenza con gli operatori professionali e dall’altra ponga importanti quesiti sulla sicurezza dei veicoli illegalmente messi a disposizione: il privato, infatti, può sostenere che il suo veicolo sia in ordine, anche con un’autocertificazione, ma ciò non garantisce a chi lo prende a noleggio che gli impianti - come quello a gas, per esempio – siano efficienti, che lo stato di manutenzione meccanica del mezzo sia adeguato e cha la sanificazione (tanto importante in tempi come questi di Covid-19) sia stata eseguita prima della consegna.

















di Luigi Boschetti Presidente Promocamp
Le proposte di Promocamp Italia nell’ audizione del 1° dicembre alla X Commissione Industria, Commercio E Turismo Del Senato Della Repubblica
Promocamp Italia è stata uno dei protagonisti dell’audizione del 1° dicembre della X Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato, che aveva come oggetto: i sistemi di sostegno e di promozione dei servizi turistici e le filiere produttive associate alla valorizzazione del territorio. Invitate le organizzazioni del settore turistico complessivamente inteso e i rappresentanti dei territori (es. ANCI) per presentare ai legislatori le loro analisi sulla situazione attuale e le proposte per delineare un percorso per sostenere, promuovere e rilanciare i servizi turistici e le filiere produttive collegate alla valorizzazione del territorio. Promocamp ha portato la voce del turismo all’aria aperta evidenziando che il settore della ricettività ha subito un’inevitabile flessione in Italia nel 2020, anche se va detto che si tratta di un dato migliore di quello registrato in media sulla ricettività nazionale: -54% per le strutture all’aria aperta, contro il -62% del dato generale, registrando una flessione molto più contenuta, segno evidente che il turismo all’aria aperta è una tendenza in espansione nel nostro Paese. Il comparto del turismo all’aria aperta ha subito un fortissimo impatto, in particolare, in quelle zone d’Italia dove la percentuale di clientela straniera raggiungeva abitualmente numeri importanti, spesso pari ad oltre l’80 percento. L’andamento della filiera produttiva relativa ai mezzi (camper, tende, ecc…) e accessori ha seguito naturalmente l’andamento del mercato turistico, condizionato fortemente dalla crisi pre-Covid, con incrementi leggeri delle vendite di nuovi mezzi del 7,6% rispetto al 2019 e privilegiando il mercato dell’usato, del noleggio e dell’accessorio finalizzato ad attrezzare ancor meglio il parco esistente. Valutando la prospettiva comunque come positiva, nell’immediato e nel futuro, nella speranza che la scienza riesca a contenere e poi risolvere la pandemia nazionale e internazionale con i vaccini e con terapie efficaci, resterà comunque prevedibilmente un lungo periodo di grande attenzione sanitaria, sia per i grandi cambiamenti nelle abitudini di vita indotti dal virus, sia per quanto riguarda la ricerca di condizioni più sicure di svago e di fruizione del tempo libero e di viaggio. E in questo, il turismo all’aria aperta, come si è già visto quest’anno, rappresenta e rappresenterà un filone di sicura espansione, soprattutto per l’intero territorio per le esigenze di distanziamento e di aumentata ricerca di luoghi naturali e meno affollati e meno contaminati. Per queste ragioni e utilizzando le immense risorse a disposizione a livello europeo (Next Generation Neu o Recovery Plan) occorrerebbe finalmente affrontare le scelte necessarie per lo sviluppo di questo turismo, da considerare come strategico nell’ambito del turismo nazionale e per una più completa valorizzazione dell’intero territorio, unico per storia, cultura, natura, prodotti della terra, ecc… Quindi oltre a sostenere nell’immediato e fino a che sarà necessario tutto il comparto turistico con i sostegni economici previsti dai vari D.P.C.M. per ristori, cassa integrazione, tregua fiscale, bonus, ecc…, occorre predisporre e realizzare per i prossimi anni un Progetto Strategico Nazionale di Sviluppo Del Turismo All’aria Aperta, nel quadro del rilancio di tutto il settore turistico e di contributo importante e sostenibile per la valorizzazione dell’intero territorio, con una particolare attenzione alla cosiddetta Italia “minore”, oggi ancor più da scoprire e da praticare a vantaggio di un turismo diffuso e in sicurezza. Promocamp Italia, a tal proposito, ha offerto il suo contributo di proposte, già sperimentate sul piano normativo (a livello regionale), progettuale e realizzativo In qualità di Presidente ho sottolineato con forza l’occasione abbastanza unica che abbiamo di fronte e cioè di fare della tragedia pandemica una grande opportunità per affrontare nell’immediato la sopravvivenza e la ripartenza dell’economia turistica e nel breve-medio periodo realizzare un progetto che affronti e risolva i nostri ritardi storici normativi e infrastrutturali, facendo dell’Italia - utilizzando le grandi risorse europee del Next Generation Eu - il Paese più turistico d’Europa. Progetto che deve partire in sostanza dalle scelte essenziali che sono in sintesi: 1. Turismo all’aria aperta come scelta strategica per la valorizzazione dell’intero territorio nazionale. 2. Una normativa ad hoc (nazionale e regionale) che dia uniformità ed omogeneità alla disciplina di questo turismo sull’intero territorio nazionale. 3. Priorità alla territorialità e ai progetti di sviluppo di aree vaste per valorizzare e salvaguardare gran parte dei nostri territori e incrementare anche quantità, qualità e varietà dell’offerta ricettiva. 4. La realizzazione di tutte le varie tipologie delle strutture ricettive e dei servizi del turismo all’aria aperta, indispensabili per realizzare progetti e reti di ospitalità qualificata in base ai flussi e alle situazioni dei vari luoghi e alle esigenze di un turismo vario della mobilità (almeno una struttura o servizio per ogni
Comune o località). 5. Una pluralità di forme gestionali, oltre a quelle professionali, (es. fattorie, centri produttivi, centri sportivi, locande, ristoranti, privati, garden sharing, ecc…) che creino vasti territori ospitanti del turismo itinerante nel rispetto delle norme di sicurezza, di igiene pubblica e fiscali. 6. La semplificazione delle normative e delle procedure in funzione del profilo delle strutture e della rilevanza dell’impatto ambientale.
di Simonpaolo Buongiardino Presidente Federmotorizzazione Spalleggiamo la proposta di Aniasa che già avevamo avanzato ad aprile
Il mercato dell’Auto ha segnato nel mese di settembre 2020 una crescita del +9,54% sulle immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2019, una boccata d’ossigeno per gli operatori del settore che da marzo stanno annaspando in una delle più gravi crisi economiche del dopo guerra, alimentato finalmente da iniziative di sostegno mirate ma purtroppo di breve durata.
Il mese di ottobre, che aveva alimentato rosee aspettative, ha ben presto spento i nostri entusiasmi registrando nuovamente un lieve segno negativo sull’andamento del mercato (0,2%), con un totale di 1.123.194 immatricolazioni nei primi 10 mesi rispetto al 1.625.500 del 2019 (-34% rispetto ai volumi dell’anno precedente: circa 500.000 immatricolazioni perse). Questo calo è dato essenzialmente dall’esaurimento degli incentivi per le auto nuove, con sconti per le auto a basso impatto ambientale (pochi a dire il vero), stanziati dal Governo per il rilancio dell’Automotive. A dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, che in questo momento di difficoltà e incertezza l’unica leva per rianimare il settore auto è quello delle agevolazioni fiscali e degli incentivi.
Federmotorizzazione già in aprile aveva avviato, al pari delle altre Associazioni di categoria, interlocuzioni con le istituzioni al fine di, dati alla mano, proporre soluzioni che potessero aiutare il settore e facilitare o promuovere l’acquisto da parte dei privati e delle aziende. Oggi ci troviamo a spalleggiare una proposta di Aniasa interessante, che avevamo già avanzato: chiedere lo stanziamento di incentivi per l’acquisto di vetture usate, purché con motore elettrico, ibrido o endotermico in classe di emissione Euro 6, dunque le più moderne. Per rendere economicamente sostenibile la proposta, se non fosse possibile concedere una somma da sottrarre al prezzo d’acquisto come avviene con gli incentivi per le nuove auto, condividiamo la proposta di erogare un bonus tramite credito d’imposta o mediante esenzione dal pagamento dell’Imposta provinciale di trascrizione e del bollo auto nel caso di acquisti di queste tipologie di vetture.
Il settore dell’usato ha numeri molto importanti, superiori di gran lunga a quelli del nuovo, poiché una vettura usata può essere oggetto di compravendita più volte durante la propria vita funzionale e costituisce un ramo del mondo automotive che sorregge in misura importante il mercato degli operatori. L’acquisto di vetture nuove a basso impatto ha un costo importante e sempre meno, di questi tempi, alla portata di una vasta platea di utenti. Per questo motivo rivolgersi al mercato dell’usato può essere una valida soluzione che merita quindi finalmente attenzione anche per i benefici che può portare all’ambiente. Gli operatori dell’usato svolgono professionalmente questa attività, mettendo in campo una funzione di selezione e valutazione dei possibili canali di vendita (in base allo stato d’uso del veicolo), procedendo a manutenzioni anche straordinarie prima di metterlo in vendita e rilasciando garanzia. Incentivare quindi questo settore di vendite, permetterebbe uno “svecchiamento” del parco auto, eliminando le più obsolete e al tempo stesso, grazie ai rivenditori ufficiali e agli autosaloni, garantendo la totale sicurezza sul prodotto che si acquista, caratteristiche che non sono garantite dalle vendite tra privati.