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Focus associazioni

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Il mercato RV conferma l’eccellenza del cambio automatico di Fiat Ducato

Il nuovo cambio automatico del Ducato esalta quella concezione moderna dell’RV che comprende anche il massimo comfort alla guida. Con i suoi nove rapporti, una gestione fluida dei cambi di marcia e i picchi di coppia elevati, il nuovo cambio automatico rappresenta un’evoluzione importante di quel Ducato che è sempre più “born to be a motorhome”.

Testo di Renato Antonini

Sempre più performante e confortevole, il Ducato può ora adottare un cambio automatico di ultima generazione, arrivato sul mercato con il rinnovamento avvenuto nel 2019. “La risposta del mercato è stata superiore alle aspettative, - afferma Roberto Cusano, Converter Manager di Fiat Professional - la novità tecnica è stata accolta con piacere dal mondo dell’RV. Quasi un veicolo su due ora monta il cambio automatico: si tratta di numeri elevatissimi, che testimoniano l’apprezzamento per il lavoro svolto. In questi mesi gli utenti finali hanno avuto modo di provare il nuovo cambio automatico nelle varie situazioni e hanno particolarmente gradito il piacere di guida che riesce ad offrire”. La versione 2019 del Ducato ha fatto un deciso salto in avanti rispetto al passato: la più diffusa base meccanica per camper è sempre più vicina al mondo dell’automobile. Il Ducato in produzione fino allo scorso anno montava un cam-

I vantaggi dell’automatico

9 marce: comportamento fluido, migliore comfort di guida • Sfruttamento ottimale della coppia, guida agile e sicura in ogni condizione Ottimizzazione nella gestione dei giri motore con riduzione fino al 20% su percorsi autostradali rispetto al manuale (160 e 180 cv) Affidabilità e durata con il convertitore di coppia e la gestione elettronica

può avere una maggiore durata rispetto al il valore massimo. Il nuovo Ducato con cambio automatico offre maggiore fluidità nell’e9 rapporti con il precedente cambio automati-

manuale - afferma Roberto Cusano - perché c’è una minore incidenza del fattore umano. La sofisticata gestione elettronica, infatti, ottimizza il funzionamento del sistema. In definitiva, la maggiore spesa iniziale necessaria per avere il cambio automatico si può ridurre di molto se consideriamo le minori spese negli anni successivi all’acquisto”.

Più comfort

A partire dal 2006, Ducato ha cercato di asCoppia e potenza: — motore Euro 6d-TEMP; — motore Euro 6B; — con cambio automatico secondare in maniera decisa le esigenze del mondo del camper e fin da subito si è avvertita la richiesta di un cambio automatico. Con la bio automatico di tipo robotizzato a 6 marce, co robotizzato, riscontriamo una reale riduzio- versione 2019 del Ducato si è deciso di puntamentre ora viene installato un cambio auto- ne dei consumi. Ma la riduzione di consumi si re in alto, offrendo ai clienti finali un cambio matico più sofisticato, dotato di convertitore può evidenziare anche nei confronti dell’attua- automatico sofisticato, che al contempo è diidraulico di coppia di ultima generazione, un le cambio manuale. La centralina di quest’ul- ventato uno strumento di vendita importante cambio a 9 rapporti capace di regalare un com- timo, infatti, è calibrata per ottenere il miglior per i costruttori e la rete di concessionari. portamento più fluido nelle diverse situazioni compromesso possibile consumi/prestazioni. “Il possibile abbinamento a tre diversi motori di marcia. Viene offerto in opzione in abbina- Il cambio automatico, invece, può contare lascia al cliente finale ampia libertà di scelmento a tre delle quattro motorizzazioni della sulla modalità di guida Eco che rimodula la ta - afferma Roberto Cusano - e permette al gamma: 140 cv, 160 cv e 180 cv. centralina a tutto vantaggio del consumo di costruttore di camper una maggiore differenCoppia elevata tostradali, Inoltre il cambio automatico è sem- bio è la risposta di Fiat non solo per l’alto di “La gestione dei cambi di marcia e l’erogazio- pre abbinato al sistema Stop&Start, che inter- gamma, ma anche per i costruttori che opene della potenza - ci spiega Roberto Cusano rompe il funzionamento del motore quando si rano nella fascia media di mercato. Il gusto - sono profondamente diversi rispetto alla mo- è fermi. Il cambio manuale, nelle versioni da del consumatore sta cambiando, come sucdalità di funzionamento del precedente cam- 120 cv e 140 cv, non ha di serie lo Stop&Start. cede nel mondo dell’automobile: il cambio bio robotizzato. Il nuovo cambio lavora con L’efficienza e il sistema Stop&Start si tradu- automatico è sempre più apprezzato, quindi sistemi idraulici ed elettronici ed è abbinato cono anche in una riduzione delle emissioni molti utenti che hanno l’automatico sulla loro ad un motore con turbina a geometria varia- di CO2, a vantaggio dell’ambiente. Dobbia- automobile lo vogliono avere anche sul loro bile: tutto ciò consente di avere una migliore mo inoltre considerare che il nuovo cambio, camper. Per la nuova generazione di utenti erogazione di coppia, già ai bassi regimi. Non grazie alla gestione idraulica ed elettronica, ha la comodità alla guida è un fatto acquisito e dimentichiamo che non conta solo il picco di intervalli di manutenzione più lunghi. Ducato offre una soluzione convincente sotto coppia, ma anche il percorso per raggiungere “Un cambio automatico come quello attuale tutti i profili”. rogazione della coppia, più elasticità, e questo si traduce anche in maggiore sicurezza, ad Tre modalità di guida esempio nei sorpassi”. Il vantaggio di avere una coppia elevata disponibile già a bassi regimi è ovviamente importante per i motorhome, la cui massa è spesso molto elevata. È interessante notare che sulle versioni da 160 cv e 180 cv del Ducato, l’adozione del cambio automatico consente di avere un miglioramento di coppia rispetto al cambio manuale, fino al 12.5% in più. Con il cambio manuale, raggiunti i 1.500 giri la curva di coppia si stabilizza, mentre con il cambio automatico cresce ancora. Il motore da 160 cv arriva ad una coppia massima di 400 Nm (contro 380 Nm del cambio manuale), mentre il propulsore da 180 cv raggiunge un picco di 450 Nm (con il manuale si ferma a 400 Nm). Con la trasmissione automatica le prestazioni del veicolo sono sempre gestite con la massima efficienza possibile dall’elettronica di bordo. Il nuovo cambio può funzionare sia in modalità completamente automatica, sia con intervento del conducente in modalità Autostick. In modalità automatica è possibile settare tre diverse modalità di guida: Normal, Power ed Eco. L’elettronica di bordo consente di ottenere le migliori condizioni di guida in funzione di velocità, carico e pendenza del percorso, con una differente erogazione della potenza. In fase di partenza il cambio è sempre settato su Normal, per una guida standard, che offre la giusta dose di potenza e un perfetto piacere di guida sui vari percorsi. Se occorre affrontare situazioni complesse, ad esempio salite ripide, è possibile utilizzare la modalità Power. La modalità Eco permette di godere viaggi rilassanti risparmiando carburante: è perfetta per i lunghi tratti autostradali pianeggianti o semi-pianeggianti, a velocità di crociera con l’inserimento del cruise control. La funzione Autostick, invece, permette di eseguire i cambi di marcia muovendo in avanti o indietro il selettore. Può essere sfruttata in condizioni di guida impegnative o quando serve cambiare marcia di frequente, lasciando al conducente la facoltà, ad esempio, di inserire una marcia più bassa. La Il vano motore Costi ridotti Se confrontiamo il nuovo cambio automatico a funzione Autostick può essere utile in alcune situazioni per migliorare le prestazioni o per evitare il surriscaldamento del motore. gasolio, utile soprattutto sui lunghi tragitti au- ziazione delle proprie gamme. Il nuovo cam-

La filiale italiana di AL-KO compie 50 anni

Gerd Stoll

AL-KO Vehicle Technology celebra il 50° anniversario della sede italiana di Vandoies, la cui produttività è da sempre strategica per l’espansione globale del gruppo A cura della redazione

AL-KO KOBER GMBH/ SRL di Vandoies (BZ) festeggia quest’anno il suo 50° anniversario. Fondata nel 1970, la sede è oggi uno dei principali stabilimenti di produzione di AL-KO Vehicle Technology, azienda globale con oltre 3000 dipendenti, 30 sedi in Europa, Sud America, Asia e Australia e un fatturato annuo di oltre 600 milioni di dollari. La filiale di Vandoies, un piccolo paese della Val Pusteria, è tra i primi insediamenti esteri del Gruppo AL-KO e ha oggi un organico formato da circa 150 dipendenti. Con una forte specializzazione nel settore dei rimorchi per autoveicoli, gli stabilimenti altoatesini producono freni a repulsione, giunti stabilizzatori e assali per tutti i mercati del mondo. Dal 2018 qui vengono fabbricati anche dei giunti pressofusi, in precedenza prodotti negli stabilimenti tedeschi del Gruppo, a conferma dell’importanza strategica della sede italiana. L’anniversario che ricorre quest’anno è stato fortemente influenzato dalla pandemia: l’impianto di Vandoies, come tutti, ha dovuto chiudere la produzione per alcune settimane. A questo proposito l’amministratore delegato, Gerd Stoll, commenta: “Avremmo voluto celebrare il nostro 50° anniversario in modo diverso; avevamo in programma una grande festa con i dipendenti, l’azienda aperta e degli eventi celebrativi, ma questo non è stato possibile per l’emergenza Covid-19. Come molte aziende a causa del lockdown abbiamo attraversato un momento difficile e ad aprile abbiamo registrato un calo delle vendite di oltre il 70%. Grazie al sostegno della politica provinciale altoatesina, siamo riusciti a riprendere la produzione dopo 3 settimane. Sono particolarmente orgoglioso di come tutto il nostro team e i nostri dipendenti siano riusciti ad affrontare le situazioni più difficili, con disciplina, impegno e proattività. La nostra produzione è ripartita con slancio e nel 3°e 4° trimestre abbiamo raggiunto i nostri obiettivi di vendita”. La filiale di Vandoies è nata con lo scopo di

La storia di AL-KO Vandoies, una realtà globale

All’inizio i dipendenti a Vandoies erano 27, destinati alla produzione italiana. Attualmente il loro numero è salito a circa 150, e l’85% della produzione è rivolto al mercato internazionale. Oggi Vandoies è la sede centrale delle due unità operative italiane, l’altra unità è quella di Castel d’Azzano (VR) dove vengono gestiti la distribuzione e il Centro Assistenza per i clienti finali. Gli stabilimenti di Vandoies producono invece freni a repulsione, stabilizzatori AKS e assali per il mercato dei rimorchi.

1970 costituzione della società, acquisto degli stabilimenti di proprietà della ditta Weidner (macchine agricole) e inizio della produzione di contenitori metallici; 1973 ampliamento dello stabilimento e della gamma dei freni ed altri componenti per rimorchi; 1982-1986 primo robot di saldatura installato in zona; specializzazione nella produzione di freni a repulsione; 1987-1990 inserimento della tecnologia CAD/CNC; 1987-1990 allestimento di un’officina per la trasformazione di autoveicoli, ampliamento della gamma dei freni a repulsione; 1994 certificazione del sistema di controllo qualità da parte di istituzioni internazionali (DIN EN ISO 9001), ampliamento della gamma di produzione con freni a repulsione variabili in altezza, leve freno, giunti stabilizzatori AKS 2000; 1995 grande festa con 1.500 visitatori in occasione del 25° anniversario della costituzione della società; 2000 la sede di Castel D’Azzano viene dedicata anche alla trasformazione di telai Amc per autocaravan e veicoli commerciali; 2003 AL-KO Sigma, settore garden di Brivio, è incorporata in AL-KO GmbH/SRL; 2004 il fatturato di Vandoies raggiunge i 33,3 milioni di euro; 2005 grande festa con 1.500 visitatori in occasione del 35° anniversario della costituzione della società; 2007 installazione di un moderno impianto di lavorazione e fresatura per le carcasse degli stabilizzatori AKS; 2008 ampliamento degli Uffici amministrativi; 2010 celebrazione dei 40 anni della costituzione della società; 2013 importante investimento in un centro di lavorazione automatizzato per componenti dei repulsori; 2015 partnership con il leader di mercato di settore americano Dexter, attraverso un incrocio di partecipazioni a livello di capogruppo.

abbattere i costi logistici e di trasporto dei telai destinati ai produttori italiani di caravan con sede in Toscana. L’Alto Adige è sembrata da subito la regione ideale per semplificare le comunicazioni con gli headquarter che hanno sede a Kötz, in Germania. Oggi, negli stabilimenti di Vandoies, il fiore all’occhiello della produzione è il giunto a sfera con dispositivo di stabilizzazione, il modello AKS, in grado di attutire i movimenti di sbandamento e beccheggio del rimorchio durante la marcia. Ma altrettanto importante è il freno a repulsore, l’elemento che provvede a trasmettere l’azione frenante del veicolo trainante ai freni del rimorchio, tramite una leva meccanica. Nel 2017 è stato prodotto il freno a repulsore numero 325.000. La filosofia manageriale della filiale di Vandoies è sempre stata improntata al coinvolgimento dei collaboratori e delle maestranze nel miglioramento dei processi interni. Un anno fa è stato introdotto un sistema che premia la collaborazione attiva della forza lavoro quando contribuisce a conseguire migliori performance di produttività, diminuzione dei costi, ma anche riduzione dei margini di errore. “Chi mi ha preceduto ha sempre cercato di definire con precisione le responsabilità e il raggio d’azione dei singoli dipendenti e di garantire che gli obiettivi fossero definiti e comprensibili. Sono convinto che questo sistema offra a ogni membro della squadra un alto grado di libertà creativa e possa offrire un’occasione per partecipare ai successi dell’azienda. In questo modo la filosofia di AL-KO si traduce anche in nuove prospettive e opportunità per ogni individuo, elementi che garantiranno un lungo futuro di successi per la sede di Vandoies”, afferma Gerd Stoll.

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