GIULIANA GEMELLI E FRANCESCO LANZA (A
CURA DI)
nerale, Servizi Sociali dei Comuni limitrofi, Cooperative Sociali, Scuole, Centri Diurni per Disabili, nonché famiglie e altre realtà del Terzo Settore come la Fondazione Autismo, La Nostra Famiglia, Associazione Down, Sclerosi Multipla ecc... Una lettura veloce del nome dell’Associazione può portare a non riflettere abbastanza sulla congiunzione con valore aggiuntivo “Anche”, nella quale è racchiuso uno dei principali motivi che ha spinto le due fondatrici a realizzarla. “Anche”, sta a significare “pure”. Entrambi i termini esprimono il principio di uguaglianza, di parità, di possibilità, cioè permettere di andare a cavallo “anche” alle persone con varie disabilità, come, per esempio, quelle fisiche, sensoriali e neuromotorie, a soggetti con spettro autistico, con turbe della sfera emotiva-relazionale, con disturbi del linguaggio e del comportamento, nonché ad utenti adulti con patologie psichiche. “Anche” significa consentire di fare esperienza con il cavallo a persone malate di Sclerosi Multipla (SM), di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), con patologie oncologiche, con paraplegia e tetraplegia causate anche da incidenti stradali. In altri termini, la Mission principale dell’Associazione è quella di fornire prestazioni sanitarie riabilitative, ma anche educative e ludico-ricreative a soggetti con disabilità o in stato di disagio sociale e marginalità, di qualsiasi età e stato sociale. Negli ultimi dieci anni il Centro ha accolto, nelle diverse attività, più di 1.700 persone. Ogni anno sono circa 250 le persone che frequentano l’associazione sia per le attività terapeutiche che ludico ricreative. Alcuni pazienti più giovani, oltre a seguire le attività terapeutiche previste nel loro Progetto Personalizzato, continuano la loro presenza frequentando i Centri Diurni. Mediamente le persone seguono una Terapia Assistita per circa 4,5 anni. Un rilevante numero di pazienti frequenta la Struttura da oltre 10 anni. Il 40% degli utenti ha meno di 10 anni., il 60% ne ha meno di 20, l’80% ne ha meno di 30. Vi è inoltre un discreto numero di persone ultra-cinquantenni. 158