GIULIANA GEMELLI E FRANCESCO LANZA (A
CURA DI)
l’uomo e la donna “era cosa molto buona” dice, questo “molto” significa che sono l’apice, il punto, potremmo dire, consapevole o più consapevole della Creazione ma che non sono affatto slegati da tutto il resto della creazione. E nella Bibbia ci sono anche altri passaggi molto significativi. C’è per esempio un salmo, il salmo 8 dove l’essere umano loda per i Cieli, La Terra, il Sole e la Luna. SI mette cioè davanti all’Universo per contemplarlo , con uno sguardo che non è affatto uno sguardo profittatore, uno sguardo predatore ma è uno sguardo contemplativo, è uno sguardo di lode, di ringraziamento. Così come anche in un altro libro della Bibbia , nell’Antico Testamento, il libro di Daniele, al capitolo 3, c’è un bellissimo cantico, il Cantico dei Tre Fanciulli, che invitano tutti gli elementi a lodare e benedire Dio, il Cielo, la Terra, il Sole, la Luna, il freddo, il caldo, gli animali acquatici, gli animali terrestri, gli animali che volano. C’è proprio una specificazione molto dettagliata perché tutte le creature sono viste insieme all’Uomo e alla Donna a lodare Dio. Se noi avessimo ricordato tutto questo probabilmente non avremmo sfruttato così tanto la Natura e non ci saremmo quasi proclamati gli unici esseri che hanno dignità. Papa Francesco, nell’enciclica Laudato Si, del 2015, critica quello che lui definisce “antropocentrismo estremo”, questa visione che anche nella teologia a un certo punto ha dominato, quasi che l’essere umano fosse l’unico destinatario della attenzione da parte di Dio e l’unico detentore di dignità. San Francesco, torno a lui, cambia proprio questo modo di pensare, direi quasi che rovescia il paradigma, perché lui si sente come essere umano dentro ad una rete che è connessa a tutte le creature. Ed è per questo che nel Cantico di Frate SOLE, o Cantico delle Creature, notate che San Francesco detta questa poesia, che è considerata anche l’inizio della letteratura in lingua 244