Bergamo Salute - 2021 - 62 - settembre/ottobre

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SPECIALITÀ A-Z

ALLERGOLOGIA

Allergia autunnale Chi l’ha detto che allergia fa per forza rima con primavera?

∞  A CURA DI STEFANIA MILANI

Esistono allergie che si manifestano durante tutto l’anno. Tra le più diffuse nei Paesi Occidentali c’è quella agli acari della polvere, microscopici insetti, invisibili a occhio nudo, che vivono nella polvere e si depositano su materassi, cuscini, coperte, tende, peluche etc., che colpisce circa il 20% della popolazione. In questo periodo dell’anno, in particolare, senza rendercene conto viviamo ancor a più stretto contatto con loro. Con l’arrivo del freddo infatti tendiamo a passare molto più tempo in ambienti chiusi, poco arieggiati, nei quali si deposita una maggior quantità di polvere, condizioni che ne favoriscono la proliferazione.

UNA REAZIONE ANOMALA DEL SISTEMA IMMUNITARIO Per allergia s’intende una risposta anomala del sistema immunitario scatenata dal contatto con sostanze estranee all’organismo che comunemente sono innocue. Nelle persone ereditariamente predisposte le allergie causano sintomi, infiammazioni e patologie a carico di differenti organi e apparati (polmone, pelle, occhi e naso). Chi è predisposto, quando viene a contatto con sostanze estranee normalmente innocue (gli allergeni), produce con molta facilità e in grande quantità un tipo di anticorpi, le immunoglobuline E (IgE), che

scatenano le reazioni allergiche. L’allergia è quindi una condizione in cui il sistema immunitario riconosce una sostanza estranea normalmente innocua (allergene) come se fosse un agente aggressivo da cui difendersi, scatenando una violenta reazione infiammatoria.

DAL NASO CHE COLA AL PRURITO CUTANEO Alcuni sintomi dell’allergia sono piuttosto simili a quelli di un comune raffreddore: attacchi di starnuti, congestione nasale, tosse e difficoltà respiratorie con respiro sibilante. A questi, poi, se ne possono aggiungere altri sintomi, tra cui gonfiore e arrossamento agli occhi, fastidio alla luce, arrossamento e prurito cutaneo, soprattutto a viso e cuoio capelluto.

COME DIAGNOSTICARLA In genere i sintomi di un’allergia agli acari non sono legati alla stagionalità e peggiorano in certe situazioni (ad esempio sotto sforzo o se si en-

Come in tutte le forme di allergia, anche per l’allergia agli acari esiste una predisposizione genetica, ma si può sviluppare anche nel corso degli anni”

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tra in un ambiente poco areato). La certezza però può essere ottenuta solo con un’adeguata visita dallo specialista che indicherà quali test cutanei (prick o patch test) ed esami del sangue siano necessari. I test allergometrici, che vengono prescritti ed effettuati dallo specialista allergologo, costituiscono valido e consolidato mezzo diagnostico. Inoltre sono di facile, veloce e sicura esecuzione. Minimamente invasivi sono ben tollerati anche dai bambini di età scolare.

DAI COLLIRI AL VACCINO, TRATTAMENTI DIVERSI A SECONDA DELLA GRAVITÀ DEI SINTOMI La terapia più efficace viene valutata dallo specialista, dopo aver considerato la gravità dei sintomi. In generale, il primo provvedimento per limitare il rischio d’insorgenza delle reazioni allergiche è limitare il più possibile l’esposizione all’allergene con anche alcuni accorgimenti quotidiani che possono aiutare a ridurre il contatto con gli acari. Per attenuare i sintomi nella fase acuta dell’allergia, lo specialista potrà valutare se prescrivere una terapia farmacologica a somministrazione topica, ovvero locale, come colliri, spray nasali, devices per la cura dell’asma. Una classe di farmaci usata sono anche gli antistaminici che riducono il rilascio di istamina nel sangue e alleviano la maggior


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