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STILI DI VITA
Cibi in scatola Istruzioni per l’uso ∞ A CURA DI GIULIA SAMMARCO
Legumi e cereali precotti, tonno in scatola, carne in scatola, zuppe pronte, passate di pomodoro. Tra gli scaffali dei supermercati possiamo trovare una quantità infinita di prodotti confezionati in scatola, da sempre considerati croce e delizia: da un lato sono estremamente pratici perché già pronti e comodi da servire, dall’altro additati come poco sani a causa di conservanti e ingredienti aggiuntivi contenuti al loro interno. Ma qual è la realtà? «Come sempre, la virtù sta nel mezzo. Se è vero infatti che i cibi in scatola sono spesso ricchi di zucchero e sodio, molto più di quello richiesto dal nostro organismo, è altrettanto vero che, almeno
in Italia, la possibilità di scegliere cibi conservati di buona qualità esiste. Averne una scorta in dispensa previene ogni piccola crisi alimentare domestica ad esempio per chi si è scordato o non ha avuto tempo di fare la spesa. In molti casi, però, il cibo in scatola non viene usato solo come ultima spiaggia, ma come parte integrante della dieta quotidiana» osserva la dottoressa Emanuela Mosca, dietista. Dottoressa Mosca, innanzitutto cosa si intende per alimenti confezionati? Secondo il regolamento UE 1169/2011 gli alimenti confezionati
24 | Bergamo Salute | Settembre/Ottobre 2021
sono definiti come l’unità di vendita destinata a essere presentata come tale al consumatore finale e alle collettività, costituita da un alimento e dall’imballaggio in cui è stato confezionato prima di essere messo in vendita, avvolta interamente o in parte da tale imballaggio, ma comunque in modo tale che il contenuto non possa essere alterato senza aprire o cambiare l’imballaggio. Quali sono i vantaggi e i limiti di quelli più comunemente usati? > Legumi. Sicuramente sono i prodotti in scatola maggiormente consumati. La scelta dei legumi precotti in scatola è favorita dal