IN FAMIGLIA BAMBINI
I primi mille giorni di vita: una fase cruciale per lo sviluppo dei piccoli I “segnali” da tenere sotto controllo ∞ A CURA DI ELENA BUONANNO
I primi mille giorni di vita: sono l’intervallo di tempo tra il concepimento e i due anni di vita del bambino, un periodo estremamente importante nello sviluppo neuro e psicomotorio. Una fase di scoperte, grandi conquiste, cambiamenti veloci che, a volte, però può diventare fonte di preoccupazione per i neogenitori. “Ma è normale che ancora non abbia cominciato a camminare”? . “Quando inizierà a parlare? I suoi amichetti lo fanno già?”. “Starà crescendo con i tempi giusti?”. «Per rispondere a queste e altre domande è necessario che gli specialisti osservino un bambino a 360° e lo valutino in maniera complessa alla luce delle tappe attese e dei percentili di sviluppo. Può essere utile invece per i genitori conoscere alcuni semplici punti da osservare assolutamente a un anno e a due anni di età, ricordando sempre che nei primi mille giorni lo sviluppo del bambino segue traiettorie in parte già programmate poiché trasmesse ereditariamente, in parte determinate dall’ambiente in cui il bambino viene immerso, dalle relazioni che intraprende e dalle esperienze che vive» osserva la
dottoressa Silvia Conti, terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.
A 1 ANNO DI VITA L’interesse per gli spostamenti. Molti bambini, ma non tutti, a un anno già camminano e sono interessati soprattutto a questa nuova conquista. Altri bambini staranno molto tempo in piedi, bordeggiando o spostandosi costieri al divano. «Per la maggior parte di loro, comunque, gli spostamenti prevalenti potrebbero essere ancora quelli orizzontali, a gatto o strisciando sul sedere, poiché garantiscono velocità e autonomia nel raggiungimento di oggetti e persone di interesse. Ecco perché l’interesse per gli spostamenti, almeno orizzontali, deve essere presente e osservabile nella quotidianità del bambino» spiega la dottoressa Conti. La manipolazione degli oggetti e la presa a pinza. La manipolazione volontaria inizia molto presto, è apprezzabile già dai tre mesi di vita, compie una svolta ai sei mesi con la postura seduta e si affina di giorno in giorno. «A un anno di
L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2018 ha inserito la nurturing care (ndr. insieme di condizioni che assicurano ai bambini salute, nutrizione, sicurezza e opportunità per un apprendimento precoce) tra i passi fondamentali per il suo programma di promozione della salute. 36 | Bergamo Salute | Settembre/Ottobre 2021
DOTT.SSA SILVIA CONTI Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva Centro per l’Età Evolutiva di Bergamo
vita è importante monitorare che i bambini siano ogni giorno più interessati agli oggetti e alla loro esplorazione tramite le mani con movimenti vari, adeguati al peso e alla dimensione dell’oggetto e in particolare scegliendo per gli oggetti molto piccoli la presa a pinza, quella che oppone in maniera precisa il pollice all’indice» continua l’esperta. L’interesse per l’imitazione, la comunicazione e lo scambio. A un anno potrebbero essere comparse le prime parole, comprensibili, ma più importante è a quest’età la comunicazione in generale. «I bambini dovrebbero essere responsivi al linguaggio degli adulti e rispondere con le loro sillabe e onomatopee; dovrebbero imitare mimica, gesti