Bergamo Salute - 2021 - 61 - luglio/agosto

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SPECIALITÀ A-Z GERIATRIA

∞  A CURA DI SARA OBERTI

La disidratazione nell’anziano rappresenta un rilevante problema sociosanitario che richiede un intervento multidisciplinare in termini di prevenzione, diagnosi e terapia. Gli anziani particolarmente più a rischio sono quelli totalmente non autosufficienti o parzialmente non autosufficienti. I rischi d salute connessi a questa condizione sono diversi e importanti: una grave disidratazione aumenta il rischio di ospedalizzazione e di mortalità. Può causare, infatti, nell’anziano tromboembolie secondarie all’emoconcentrazione (ovvero un aumento della concentrazione del sangue per accrescimento numerico dei globuli rossi), aritmie cardiache secondarie ad alterazioni elettrolitiche, insufficienza renale acuta, deliri, rabdomiolisi, infezioni delle vie urinarie, molteplici effetti da emoconcentrazione dei vari principi attivi farmacologici.

UNO STIMOLO DELLA SETE RIDOTTO E PATOLOGIE CRONICHE O ACUTE ALLA BASE Le cause di disidratazione nell’anziano sono numerose, in particolare: > un ridotto apporto di liquidi; a tal riguardo è importante sottolineare che l’anziano di per sé non avverte lo stimolo della sete; > un’aumentata perdita di liquidi. Il rischio di disidratazione è più elevato, ad esempio, se coesistono più di quattro patologie acute o croniche, in caso di patologie quali la demenza, l’ictus cerebrale, in caso di con14 | Bergamo Salute | Luglio/Agosto 2021

Disidratazione nell’anziano: come riconoscerla e prevenirla PERCHÉ CON L’ETÀ SI SENTE MENO LA SETE? Il processo di invecchiamento a cui l’organismo va incontro determina cambiamenti fisiologici che riguardano anche l’area del cervello deputata allo stimolo della sete inibendola. Ecco perché gli anziani avvertono in misura minore lo stimolo della sete.

dizioni particolari quali la disfagia, la febbre elevata, vomito/diarrea, l’ipopotassiemia (riduzione della concentrazione di potassio nel sangue), in caso di uso di diuretici o più farmaci, in presenza di clima caldo-umido.

I CAMPANELLI D’ALLARME La diagnosi di disidratazione si pone con il riscontro di sintomi e segni clinici: secchezza delle mucose (lingua arida, secca), bulbi oculari infossati, astenia, oliguria, confusione mentale o letargia, difficoltà nell’eloquio, tachicardia


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