Bergamo Salute - 2021 - 61 - luglio/agosto

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DOLCE ATTESA

IN FAMIGLIA

Cosa sono le contrazioni e a cosa servono? ∞  A CURA DI GIULIA SAMMARCO

Doglie o onde. Ci sono diversi modi per definirle. Ogni termine utilizzato ha una diversa sfumatura. E ogni donna le vive e le racconta in modo diverso. Parliamo delle contrazioni, ovvero l’attività dell’utero che porta alla nascita del bambino, e lo facciamo con la dottoressa Monica Vitali, ostetrica. Dottoressa Vitali, cosa sono e che funzione hanno le contrazioni dell’utero? La contrazione uterina è la forza motrice che permette, durante il parto, la dilatazione del collo uterino e la progressione del corpo mobile (feto) nel canale pelvi genitale. Sono avvertite come forti dolori nella parte bassa dell’addome (alcune donne le paragonano ai dolori mestruali ma molto amplificati), a

volte anche alla colonna vertebrale e nella zona renale. Le contrazioni uterine durante il travaglio sono: involontarie, intermittenti e ritmiche (la durata delle contrazioni può variare da 30 a 90 secondi, l’intervallo tra due contrazioni oscilla tra 1 e 3 minuti), totali (interessano l’insieme dell’utero), dolorose (il dolore aumenta d’intensità con la progressione del travaglio e si modifica contemporaneamente come qualità e irradiazione; in realtà la percezione dolorosa è variabile secondo la partoriente). La struttura che rende possibili le contrazioni dell’utero è il miometrio ovvero la tunica muscolare dell’utero, costituita da fibrocellule muscolari lisce disposte a strati. Il meccanismo delle contrazioni uterine è differente da quello di altri muscoli. A livello dell’utero si ha, infatti, un


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