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GUIDA ESAMI
Polisonnografia Un esame semplice e non invasivo per valutare la qualità del sonno ∞ A CURA DI GIULIA SAMMARCO
Russamento abituale, insonnia o narcolessia, bruxismo. Sono questi alcuni dei casi in cui può essere utile una polisonnografia, esame di semplice esecuzione, non invasivo, che consente di registrare l’attività cardio-respiratoria e, in alcuni casi, l’attività neurologica durante il sonno. Come ci spiega il dottor Alberto Lerario, neurologo. Dottor Lerario, in cosa consiste l’esame e cosa registra in particolare? La polisonnografia viene effettuata attraverso l’utilizzo di appositi sensori: > una fascia toracica per rilevare i movimenti di espansione del torace; > una fascia addominale per rilevare i movimenti dei muscoli addominali; > un pulsossimetro posizionato a un dito della mano per rilevare la saturazione periferica e la frequenza cardiaca; > una cannula nasale per rilevare il flusso respiratorio; > un sensore per il russamento; un sensore di posizione che permette di rilevare la posizione corporea assunta dal paziente durante il sonno; > elettrodi posizionati sulla cute del capo che permettono di rilevare l’attività cerebrale (parametro rilevabile solo in caso di polisonnografia notturna neurologica). 58 | Bergamo Salute | Luglio/Agosto 2021
Il numero e la tipologia di segnali che viene studiata durante la polisonnografia varia a seconda del disturbo del sonno che si vuole valutare. Lo strumento utilizzato per la registrazione di tali parametri è un apparecchio computerizzato, chiamato polisonnigrafo. Come si svolge? L’esame avviene preferibilmente in ambito domiciliare in modo da riprodurre il sonno nelle condizioni più abituali. La persona viene solitamente invitata a indossare vestiti comodi e larghi, i sensori sono applicati sopra una maglietta intima e vengono collegati all’apparecchio tramite dei cavi abbastanza lunghi da consentirgli di muoversi normalmente nel letto. Qualora ci sia
l’indicazione a effettuare l’esame in regime ospedaliero la stanza in cui si svolge il test è una stanza appositamente attrezzata per le registrazioni polisonnografiche che solitamente comprendono anche riprese video. L’esame di polisonnografia viene ripetuto nel caso in cui la registrazione sia inferiore alle 4 ore, se la saturazione non è stata rilevata oppure, se alcuni parametri tra flusso nasale e movimento del torace e movimento dell’addome non sono ben visibili. Quanto dura? La persona si deve presentare in ambulatorio il pomeriggio prima della notte in esame. Gli viene posizionata tutta l’apparecchiatura e programmata per iniziare la re-