Bergamo Economia luglio

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BEVERAGE

Jeremy Patten

Foto Antonio Milesi

COMAC UN FUTURO DI SFIDE E DI SVILUPPO

«I

l nostro obiettivo è la crescita». J e r e m y P a t t e n , presidente del settore Food & Beverage del gruppo canadese ATS (Automation Tooling Systems), spiega con chiarezza i motivi che hanno spinto la multinazionale ad acquisire il gruppo CFT di Parma (l’operazione è stata completata nel mese di marzo) a cui fa capo anche la bergamasca COMAC. L’azienda di Bonate Sotto, eccellenza nel mondo nella produzione di impianti di imbottigliamento e infustamento, pur mantenendo tutte le caratteristiche che hanno contribuito al suo grande successo entra così in una dimensione internazionale e si apre a nuove opportunità di crescita. ATS (5.000 dipendenti in tutto il mondo, un fatturato di 1,5 miliardi di Dollari Canadesi) si occupa di

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automazione in diversi campi, tra cui il Food and Beverage, «ma l’investimento in CFT - spiega Patten - indica la nostra intenzione di accrescere in modo significativo la nostra presenza in questo settore, e l’Italia è il paese giusto per farlo. Ora - continua - abbiamo l’opportunità di supportare le strategie di crescita di COMAC mettendo insieme la nostra esperienza nell’automazione e l’offerta, già di alto livello, di questa azienda. Questo include la possibilità di sfruttare la nostra piattaforma digitale per supportare i clienti nel massimizzare la loro produttività ed efficienza nell’utilizzo dei macchinari, oltre che quella di adottare l’ABM, il nostro speciale modello di business, che contiene le nostre linee guida per una produzione agile e un perfezionamento continuo. Tutto questo avrà un impatto diretto su dipendenti, clienti e azionisti, e ci consentirà di

reinvestire. Nell’area di Bergamo c’è una grande presenza di talenti, grazie ai poli universitari e ai centri di eccellenza presenti sul territorio, e i dirigenti di COMAC hanno fatto un lavoro incredibile nel costruire un team che ha ben chiari i nostri valori di riferimento: Persona, Processo e Performance». Di «grande opportunità» per l’azienda di Bonate Sotto parla anche Giorgio Donadoni, presidente e socio fondatore di COMAC: «È arrivato il momento di alzare l’asticella della sfida - spiega - e di diventare un’azienda di respiro e struttura internazionale. Tutto questo sarà più velocemente realizzabile con ATS, la quale risulta essere una società molto strutturata, con buona esperienza nel mondo dell’automazione industriale e con una presenza capillare sui mercati mondiali: questo aiuterà COMAC a crescere tecnologicamente in modo rapido,


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