Montagne360 | Febbraio 2021

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OLTRE L’INDUSTRIA DELLA NEVE

L’antidoto al virus Una frequentazione intima e consapevole, inserita nel territorio e rispettosa della sua cultura. Questa potrebbe essere la via per sostenere la montagna e per mettere a frutto l’insegnamento di questi mesi di Enrico Camanni*

C

he cosa ci insegna la pandemia se la guardiamo con gli occhiali della montagna? Il primo insegnamento è che la montagna e la città si toccano, non esistono comparti geografici stagni. La globalizzazione turistica è emersa con evidenza all’inizio della crisi, quando gli alberghi a quattro stelle hanno perso le ricche prenotazioni straniere su cui punta l’attuale settimana bianca. In pochi giorni gli hotel erano vuoti. Mi pare che la lezione sia più chiara che mai. L’illusione di “vendere” le Alpi prima di tutto a chi viene da molto lontano, solo perché ha il portafoglio molto gonfio, cozza con il bisogno di una frequentazione intima e consapevole, una cura non soggetta a gusti e mode indotte dal mercato, profondamente inserita nel milieu territoriale, culturale e sentimentale. Se il turismo di massa è fragile, volubile e vulnerabile ai contagi di massa, vivere i luoghi con sguardo partecipe e delicato è l’antidoto a molti virus. Da circa vent’anni lo sci di pista è ormai una pratica artificiale a tutti gli effetti. Anche gli sci sono cambiati, corti e larghissimi, democratici. Sono cambiati gli impianti di risalita, non si fa più la coda alla funivia, e sono cambiate le temperature, evidentemente. Con il riscaldamento globale la neve sale a quote sempre più elevate e le montagne sbiancano sempre più in fretta. Da anni metto in dubbio le scelte unilaterali dell’industria dello sci di massa, sostenuta da ingenti finanziamenti pubblici (cioè dai soldi di quei pochi cittadini che sciano e di quei tanti che non sciano affatto), che come tutte le industrie dai piedi pesanti non è in grado di adattarsi ai cambiamenti (climatici, economici, estetici), ma cerca con insistenza, talvolta con violenza, di adattare il mondo alle sue esigenze di sviluppo illimitato. Infatti non immagina neanche lontanamente di sfruttare l’opportunità della crisi pandemica per ripensare l’offerta invernale, che comprende infinite alternative come lo scialpini-

smo, il fondo, le ciaspole, i sentieri innevati e non. Quanta gente cammina d’inverno sui versanti assolati! Ammettiamolo: non ha più senso l’equiparazione “sci-montagna”. È un concetto superato dalla realtà, frutto di un pensiero dominante che, in cambio di denaro, ha reso la montagna un banale oggetto di consumo. E quando la vetrina è vuota, sembra che intorno non ci sia più niente. Invece c’è moltissimo: la neve, quella vera, il silenzio, l’ambiente naturale, il distanziamento naturale e intelligente, non quello forzato dalla pandemia. Ÿ * Scrittore, giornalista e alpinista

febbraio 2021 / Montagne360 / 25


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Indice 2020

13min
pages 86-88

Lettere

5min
pages 89-92

Fotogrammi d’alta quota

2min
pages 84-85

Nomi comuni di montagna

4min
pages 82-83

Libri

13min
pages 78-81

Cronaca extraeuropea

6min
pages 74-75

Nuove ascensioni

6min
pages 76-77

Magia d’inverno sull’Appennino Rachele Grassi foto Luciano Cremascoli

3min
pages 64-71

Arrampicata 360°

7min
pages 72-73

sentieristica? Luca Calzolari Libertà e privilegi Franz Rossi

3min
pages 62-63

Quante norme per la rete

7min
pages 60-61

La montagna di tutti

4min
pages 58-59

Dal Monviso al Monte Rosa

5min
pages 56-57

Crisi climatica e stabilità dei rifugi

4min
pages 54-55

Stefano Duglio I confini del ghiaccio

4min
pages 52-53

I tesori della memoria

3min
page 51

Nella pancia del ghiacciaio

6min
pages 48-50

Lorenza Giuliani Per essere più sicuri usate la testa Lorenza Giuliani

9min
pages 44-47

La sicurezza dietro casa

4min
pages 42-43

Francesco Carrer Il ghiaccio in tempi di crisi climatica David Bacci

4min
pages 38-41

Il mondo del Comelico Superiore

6min
pages 34-37

Ripensare il turismo del futuro

2min
page 25

Montagna d’inverno: prospettive

2min
page 24

Paolo Cognetti L’antidoto al virus Enrico Camanni

2min
page 27

Intorno alla valle sospesa

7min
pages 28-33

Educare all’altra montagna

1min
page 26

Il coraggio politico

3min
page 23

Economia fragile

3min
page 21

Editoriale

11min
pages 3-6

News 360

13min
pages 8-11

La montagna non si consuma

6min
pages 18-20

Peak&tip

4min
page 7

Un documento per difendere

4min
pages 16-17

La dottoressa che ama la montagna

2min
page 13

Segnali dal clima

2min
page 12
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