Montagne360 | Gennaio 2021

Page 53

APPROFONDIMENTI

Lo smart working mette gli scarponi Grazie alla diffusione del telelavoro e della banda larga ad alta quota, è possibile lavorare da remoto anche in molti rifugi di Nicola Cortesi

M

ilioni di italiani quest’anno hanno provato per la prima volta lo smart working dal mare o dalla montagna, cominciando ad apprezzare questo stile di vita. Anche dopo che l’emergenza sanitaria sarà finita, il mondo del lavoro si sarà trasformato per sempre, diventando molto più location-independent di prima. LAVORARE IN MONTAGNA Finora, lo smart working in montagna si è limitato principalmente al lavoro da appartamento, ma con la diffusione del 4G e di Internet satellitare, sta diventando possibile lavorare anche dai rifugi. Le professioni più indicate sono, ovviamente, quelle che non dipendono dalla presenza fisica in un luogo particolare, non solo tra i freelancers o nel settore privato, ma anche tra i dipendenti pubblici. Il tipico impiegato con un solo mese di ferie all’anno potrebbe in questo modo trascorrere l’intera estate in montagna, alternando il lavoro da remoto nei rifugi con il trekking nel tempo libero e nei weekend. Questo nuovo tipo di escursionista, in parte smart worker e in parte trekker (in breve “smartrekker”), è destinato a creare un segmento di mercato che prima non esisteva, apportando nuova linfa vitale ai rifugi. Lavorando da lunedì a venerdì, non si sovrappone agli escursionisti tradizionali, concentrati soprattutto nei weekend e nel mese di agosto, evitando così di sovraffollare i rifugi. Anche se lavorare da remoto in un rifugio non è così piacevole come andarci in vacanza con gli amici, per gli appassionati di montagna è comunque una prospettiva molto migliore di quella di rimanere bloccati in città, lontani dalla natura. LA PRIMA ALTA VIA Sono molti ormai i rifugi alpini italiani che dispongono di free wifi e/o 4G (vedi mappa, 52 / Montagne360 / gennaio 2021

ndr). La maggior parte di loro è concentrata in Lombardia e in Trentino, specialmente intorno al Lago di Como e al gruppo del Pelmo e della Civetta. Questi rifugi potrebbero aprire le porte, passata la crisi sanitaria, a un nuovo stile di vita basato sulla possibilità di trascorrere lunghi periodi dell’anno lavorando e camminando in montagna. Per esempio, la linea rossa al centro della mappa indica la prima Alta Via dello Smart Working, da Lecco a Morbegno in 9-16 giorni, ideata

In apertura, un tablet ultraleggero per lavorare dai rifugi (foto Nicola Cortesi)


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Lettere

7min
pages 88-93

Fotogrammi d’alta quota

4min
pages 85-87

Nomi comuni di montagna

4min
pages 83-84

Libri

14min
pages 79-82

Arrampicata 360°

6min
pages 73-74

Nuove ascensioni

7min
pages 77-78

Cronaca extraeuropea

6min
pages 75-76

AlpiMagia: riti, leggende e misteri dei popoli alpini

7min
pages 65-72

I 90 anni del Comitato Scientifico Centrale Giovanni Margheritini

7min
pages 63-64

La Grotta di Bossea, storia e storie

4min
pages 61-62

La Sezione Cai Napoli ha 150 anni

6min
pages 59-60

Il turismo dolce e l’economia

1min
pages 55-58

La forma del vuoto

9min
pages 49-52

Luca Calzolari Lo smart working mette gli scarponi

4min
pages 53-54

Gianluca Testa L’isola unita dal Sicai

2min
pages 47-48

Luca Calzolari Una libreria unica

6min
pages 45-46

L’inglese di Biella che fondò il Cai

10min
pages 39-44

Dario Gasparo Il lungo inverno del Gran Sasso Luca Mazzoleni

7min
pages 31-36

Se la Montagna parlasse Luca Calzolari

6min
pages 37-38

Peak&tip

4min
page 6

Nelle valli incantate

9min
pages 15-20

Francesco Carrer Quando il mare diventa roccia

7min
pages 25-30

Segnali dal clima

3min
pages 11-12

Introduzione Luca Calzolari

2min
pages 13-14

Editoriale

6min
pages 2-5

News 360

14min
pages 7-10

Paolo Reale Neve sul Grappa

8min
pages 21-24
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.