MENO LA RIFUGI: VOCE FRAGILI, FOTOGRAFIA DELLAPIÙ NATURA FORTI DI UNA STAGIONE ANOMALA
Una fase piena di incognite Meno escursionisti e molti alpinisti al Rifugio Boccalatte, sulle Grandes Jorasses. L’estate ha fatto registrare bivacchi affollatissimi e qualche problema per i rifugi di Franco Perlotto*
L
a stagione estiva 2020 è cominciata un po’ di corsa al Rifugio Boccalatte sulle Grandes Jorasses. A maggio non si sapeva ancora se si poteva aprire, dopo il lockdown causato dal virus Covid-19. Poi il via all’improvviso e così in pochi giorni si sono dovuti fare i preparativi che solitamente sarebbero durati settimane. Sergio Cattadori (il mitico Piet), Roberto Dal Zuffo, operativi presso il Centro Tumori di Milano, e Franz Rossi, scrittore e runner, sono partiti volontari alla 26 / Montagne360 / novembre 2020
volta del rifugio. Io mi sono concentrato a valle a preparare i sacconi con viveri e provviste da tirare su con l’elicottero. Duemila e quattrocento chili in pochi giorni, senza un momento di tregua, di corsa tra i fornitori ad Aosta e l’hangar di Entreves. Mentre Sergio, Roberto e Franz riuscivano a ricollocare il parapetto alla piccola terrazza del rifugio, ripristinare la cucina e i letti e riagganciare il tubo dell’acqua, sono riuscito a riempire tre big bags. Quest’anno i calcoli di quanto portare lassù sono