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Colonna laparoscopica 4K 3D ICG

La tecnologia di ultima generazione al servizio del chirurgo per la sicurezza dei pazienti 81

– Litotomica, ginecologica o urologica;

– Genupettorale, proctologica;

– Laterale.

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Tipologie di tavoli

La prima grande differenza di tavoli operatori è tra: – Tavoli operatori mobili: tavoli operatori con piano operatorio solidale con la base del tavolo stesso. Normalmente questa tipologia di tavoli è utilizzata in blocchi operatori di piccole dimensioni e/o con un numero di personale ridotto.

Tavolo operatorio mobile

– Tavoli operatori a piani trasferibili: tavoli operatori rimovibili dalla base – colonna operatoria – tramite un carrello di trasferimento dedicato. Normalmente questa tipologia di tavoli è utilizzata dove vengono ottimizzati i percorsi dalla zona sporca alla zona pulita, dove i flussi di lavoro sono elevati ed è richiesto l’abbattimento dei tempi morti tra gli interventi.

Tavolo operatorio a piani trasferibili: piano operatorio + colonna operatoria + carrello trasportatore

Capitolo 5

Colonna laparoscopica 4K 3D ICG

Francesco Braconi, Biologo molecolare, Genetista

Sistema combinato 4K UHD – 3D – ICG

Le ditte produttrici sono sempre alla ricerca di nuove soluzioni che consentano di ottenere una visione laparoscopica paragonabile a quella della chirurgia a cielo aperto, realizzando sistemi di imaging capaci di offrire video HD grazie alle tecnologie più avanzate. Per rispondere alle richieste sempre più sofisticate del mondo della laparoscopia chirurgica, alcune aziende del settore offrono un sistema in grado di gestire sia il segnale 4K, per una visione del dettaglio senza pari nel settore, sia il segnale FullHD per la visione in fluorescenza del verde di indocianina, tecnica che sta diventando ormai un working standard in molte procedure laparoscopiche.

Tecnologia 4K UHD

Con la tecnologia 4K si vuole rendere la visione laparoscopica addirittura migliore di quella a cielo aperto, integrando funzionalità come l’UltraHD, una più ampia gamma di colori e una visualizzazione ingrandita.

UltraHD: migliora la visibilità e consente di operare in modo più preciso e sicuro;

Gamma di colori più ampia: una riproduzione di colori più ricca e mirata per ogni disciplina clinica;

Visualizzazione ingrandita: migliore visibilità e operabilità grazie a uno schermo più grande e allo zoom elettronico; 4K Risoluzione quattro volte superiore rispetto al FullHD: informazioni quattro volte maggiori rispetto ai tradizionali sistemi di imaging FullHD.

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Un’immersione completa nel campo operatorio: dettagli quattro volte superiori rispetto al FullHD; un’immersione completa a brevissima distanza, distanza dimezzata rispetto ai sistemi HD.

Videoprocessore 4K UHD

Il videoprocessore 4K UHD rappresenta un’importante rivoluzione nei sistemi per videoendoscopia multidisciplinare: supporta il formato 4K ULTRA HDTV, una visione ad altissima definizione, che consente una visione di risoluzione globale 4 volte superiore rispetto allo standard HDTV (2160x4096 linee anziché 1080x1920 linee).

Il sistema 4K UHD supporta sia il formato 4K per lo standard TV consumer (ITU) (3840x2160), sia il formato 4K per lo standard cinematografico (DCI) (4096x2160).

Wider color gamut: il nuovo processore 4K, in associazione con la telecamera, è in grado di distinguere una gamma colori molto più ampia rispetto alla precedente tecnologia FullHD, il che consente di riprodurre con maggiore precisione e fedeltà le sfumature dei rossi e di distinguere in maniera più fedele i contorni dei tessuti e la loro tipologia (grasso, nervi, vasi sanguigni). È possibile personalizzare la gamma colori a seconda delle discipline chirurgiche (laparoscopia, urologia, ginecologia, otorinolaringoiatria), per adeguarsi alle diverse necessità e peculiarità.

È dotato del tool diagnostico per la diagnosi precoce dei tumori, attivo abbinando il processore al generatore di luce predisposto per tale indagine, che consente una visione dello strato sottomucoso con capacità di visualizzazione e di enfatizzazione dei vasi e della struttura dei tessuti, grazie alle caratteristiche di approfondimento della luce verde-blu nella struttura cellulare della parete.

Alcuni processori hanno un’interfaccia estremamente intuitiva, costituita da un display di controllo touchscreen: tutti i comandi sono attivabili rapidamente, in maniera intuitiva e personalizzabile. Il display touchscreen permette l’accesso rapido ai diversi parametri da impostare (modi, colori, luminosità, enfatizzazione, NBI, etc.) consentendo regolazioni e cambiamenti di impostazioni durante la procedura chirurgica, senza dover

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guardare sul monitor i parametri da modificare e senza, così, disturbare il chirurgo durante la procedura chirurgica. La tastiera, quindi, non è più necessaria.

Il sistema consente l’impostazione rapida di profili utente mediante i quali gli operatori possono preimpostare i parametri di immagine in base alle loro preferenze o ai tipi di interventi da effettuare.

Il processore dispone inoltre delle seguenti funzioni: – Bilanciamento automatico del bianco; – Enfatizzazione delle immagini (enfatizzazione delle strutture e dei contorni): il livello di enhancement può essere selezionato su diversi livelli utilizzando il pulsante sul pannello frontale; – Controllo automatico del guadagno (AGC); – Regolazione del colore: regolazione del rosso, blu e chroma; – Regolazione del contrasto: il contrasto è impostabile sulle tre modalità “Normale” (immagine standard), “Alto” (oscura la parte scura e schiarisce la parte chiara, rispetto all’immagine standard) e “Basso” (schiarisce la parte scura e oscura la parte chiara, rispetto all’immagine standard); – Remotazione delle funzioni sui tasti programmabili della testa di telecamera e dell’endoscopio.

È possibile avere la funzione Picture In Picture (Immagine nell’Immagine) che visualizza in sovrimpressione un’altra sorgente video oltre a quella endoscopica. È possibile cambiare le dimensioni dell’immagine visualizzate in sovrimpressione (grande-piccolo).

Altre caratteristiche del nuovo videoprocessore sono le seguenti: – Zoom elettronico: permette fattori di ingrandimento di 1.0x, 1.2x, 1.4x, 1.6x, 1.8x e 2.0x, per un’immagine realmente magnificata senza perdere dettaglio, che rimane almeno doppio rispetto alla tecnologia FullHD; – Autoshutter: consente il controllo automatico dell’esposizione delle immagini e della relativa luminosità; – 3D Noise Reduction Improve Image: consente di diminuire il rumore sull’immagine, migliorandone la qualità; – Tecnologia Low Voltage Differential Signaling (LVDS): consente di trasmettere ai monitor immagini senza alcun tipo di disturbo in maniera molto più veloce e con un basso consumo; – Improved Automatic Exposure: la funzione di esposizione automatica, per l’ottimizzazione della luminosità dell’immagine, è stata migliorata e ora consente di operare sempre nelle condizioni ideali.

La piattaforma 4K UHD dispone di una completa gamma di uscite video nelle modalità analogiche e digitali, sia ad alta definizione che compresse.

Il processore 4K, quando connesso a endoscopi che consentono la rilevazione di immagini ad alta definizione (teste di telecamera UHD), rende disponibile automaticamente il segnale UHDTV alle apparecchiature (moni-

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tor, sistemi video) in grado di supportare tale standard. Sono comunque presenti vari standard di segnali video, digitali e analogici, per il collegamento a vari tipi di apparecchiature video.

UHDTV

HDTV Formato: 4096 × 2160, 3840 ×2160 Uscita: SDI × 2 Formato: 1920 × 1080 Uscita: 3G-SDI / HD-SDI

Testa di telecamera 4K UHD

La testa di telecamera porta nel mondo dell’endoscopia la tecnologia 4K UltraHD: grazie ai nuovi sensori riproduce immagini fedeli secondo lo standard 4K fino a una risoluzione di 4096x2160 pixel effettivi.

Immagini più nitide e rumore ridotto, grazie ai nuovi sensori che permettono di ottenere immagini migliori anche in condizioni di scarsa luminosità e senza rumore. Inoltre, grazie alla trasmissione in fibra ottica si ha una trasmissione ad altissima velocità 4K senza alcun ritardo.

Le nuove teste di telecamera dispongono di innovative e uniche funzionalità di seguito elencate: – Funzione One Touch Autofocus: messa a fuoco automatica e istantanea con la pressione di un solo tasto, che consente di visualizzare tessuti/ strutture fin nei minimi dettagli. È possibile comunque anche la messa a fuoco manuale. Il design della nuova testa di telecamera è estremamente funzionale ed ergonomico: l’operatore può comodamente premere i tasti mediante l’utilizzo di una sola mano; – Zoom elettronico: con la pressione di un solo tasto l’immagine può essere zoommata fino a 2x senza perdere fuoco o definizione; ciò consente al chirurgo di osservare i dettagli e le strutture dei tessuti corporei, con elevata risoluzione anche in modalità zoom. Inoltre lo zoom elettronico consente di allontanare l’ottica dall’area senza perdere in definizione del dettaglio: in tal modo il campo operatorio è più sicuro e visibile, con minor conflitto tra gli strumenti manuali e assenza di nebbia e fumi; – Testa di telecamera piccola e compatta con peso e dimensioni ridotti: 20% più leggera e 30% più piccola delle precedenti generazioni (solo 280 g); – Innesto semplice e riprogettato per l’ottica: nuovo design per l’accoppiatore universale (compatibile con tutte le ottiche standard delle diverse marche);

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– Pulsanti per il controllo remoto delle funzioni della centralina; – Gamma di colori più ampia: 4K UHD genera una gamma di colori più ampia, adottando il formato 4K (BT2020), consentendo di riprodurre con maggiore precisione e fedeltà le sfumature dei rossi. Ciò significa che i colori sono più ricchi e mirati per ogni disciplina clinica.

In tal modo si ottiene una migliore visualizzazione dei vasi sanguigni e delle lesioni e risulta più facile la distinzione tra i diversi tessuti (adipe, nervi, vasi, etc.).

– Formato immagine 16:9

In unione a 4K UHD è possibile scegliere il tipo di scansione, interlacciata o progressiva. È inoltre compatibile con la modalità visualizzazione e studio

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dei capillari che permette di incrementare la visione della vascolarizzazione delle strutture sulla superficie della mucosa e sottomucosa.

La testa di telecamera è sterilizzabile a gas ossido di etilene, in Sterrad, Sterix V-Max Pro e Autoclave.

Tecnologia 3D-ICG Videoprocessore 2D/3D/ICG

Il processore in questione rappresenta un’evoluzione rispetto alle precedenti versioni in quanto è una piattaforma integrata con la possibilità di avere sia la visione 2D che la visione 3D, a seconda delle esigenze, a seconda dello strumento video a esso collegato. La piattaforma per videoendoscopia digitale multidisciplinare, con processazione dei segnali video in alta definizione Full HDTV 1080 linee, 3D, visualizzazione strato mucoso, IR (Infrarosso), è utilizzabile in abbinamento a strumentazione per endoscopia flessibile, toracica e chirurgica ed è dotato di una fonte di luce a LED con 4 colori (violetto, blu, verde e rosso) integrata.

La caratteristiche fondamentali sono: – FullHD: visione ad alta definizione FullHDTV 1080 linee (1920x1080p) per strumenti con risoluzione nativa HDTV; – Visione dello strato sottomucoso, grazie alle caratteristiche di approfondimento della luce verde-blu nella struttura cellulare della parete; – IR: Sistema con filtro ottico a infrarossi, da usare in combinazione con la fonte luce a infrarossi per poter studiare la vascolarizzazione tramite iniezione di farmaco ICG (verde indocianina); – 3D: Il sistema è 3D nativo ed è compatibile con videolaparoscopi (10 mm 0° e 10 mm 30°) e con teste di telecamera e ottiche dedicate, che permettono la visione in 3D. Un’azienda ha come unicità un videolaparoscopio 3D, 10 mm 30°, con rotazione dell’ottica per tutti i 360°.

Tutti i sistemi sono completamente plug and play e vengono automaticamente riconosciuti dal sistema.

Sul frontalino può essere presente, in alcuni modelli, un touchscreen di controllo configurabile per diversi utenti/procedure con le impostazioni di base e la possibilità di configurare a piacere i tasti sul pannello touch con delle funzionalità desiderate.

Il pannello touch dispone di pulsanti immediatamente visibili e selezionabili per effettuare il bilanciamento del bianco e il passaggio dalla visione 2D alla 3D e viceversa (funzioni remotabili sui pulsanti dell’endoscopio).

Tramite il pannello touch è possibile inserire tutti i dati pazienti ed effettuare la gestione di tutte le funzioni della telecamera, pertanto per il principio di equivalenza funzionale la tastiera non risulta necessaria.

Il processore dispone di numerose uscite video (2D: 2 x 3G-SDI 1 x DVI 1 x Y/C 1 x video composito; 3D o 2D a seconda dell’endoscopio collegato: 3 x 3G-SDI 1 x DVI), bilanciamento automatico del bianco, zoom elettronico (da

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1.0x a 1.5x), autoshutter, funzione ACG, enhancement su più livelli e regolazione automatica della luminosità.

Anche in 3D è possibile passare a modalità di cromoendoscopia che permette l’evidenziazione dei capillari nello strato sottomucoso. Questo sistema ha già dimostrato in letteratura un’ottima capacità diagnostica in diversi campi chirurgici: in ginecologia per la diagnosi dell’endometriosi e dei tumori borderline dell’ovaio in fase iniziale, in otorinolaringoiatria nella diagnosi dei tumori orofaringei, in urologia per i tumori vescicali in situ e in gastroenterologia per i tumori dell’apparato digerente.

Principio dell’effetto 3D

Per generare l’effetto 3D, l’occhio destro e l’occhio sinistro devono vedere sul monitor due immagini differenti tra loro per l’angolazione di ripresa. È poi il cervello che, rielaborando l’immagine dell’occhio destro e quella dell’occhio sinistro, ricrea la percezione della profondità e quindi un’immagine tridimensionale.

Acquisizione dell’immagine endoscopica

Per acquisire l’immagine endoscopica in 3D esistono due differenti modalità: ottica a singolo canale e testa di telecamera a doppio sensore oppure sistemi a doppio canale ottico e doppio sensore.

La prima modalità è composta in genere da un’ottica a singolo canale che termina con un prisma a effetto pupil split. L’immagine, cioè, attraversa il canale ottico e viene separata nell’estremità prossimale per essere così riprodotta sui due sensori con due angolazioni differenti. Il vantaggio è di poter avere ottiche con diametri inferiori e di più facile costruzione, ma lo svantaggio è una minore profondità dell’immagine 3D in quanto la differenza di angolazione di ripresa, tra sensore destro e sensore sinistro, è molto limitata.

La seconda modalità prevede due canali ottici separati che portano le due immagini direttamente ai sensori. Il vantaggio è una maggiore differenza di angolazione tra i due punti di ripresa e quindi una maggiore percezione della profondità.

Esistono due tecnologie differenti che implementano questa modalità. La prima è un sistema con ottica a doppio canale e testa di telecamera multisensore, che ha dimensioni e peso normalmente molto superiori rispetto alle normali teste di telecamera 2D: alcuni sistemi infatti propongono un braccio meccanico per il sostegno della telecamera. La seconda tecnologia, invece, è un sistema che prevede il posizionamento dei due sensori direttamente sulla punta dello strumento ottico. Il vantaggio è un prodotto compatto, leggero, robusto che non necessità di messa a fuoco (in quanto possiede un’elevata profondità di campo). L’immagine, inoltre, non perde di luminosità come invece succede quando attraversa tutte le lenti di un’ottica tradizionale.

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Trasmissione dell’immagine endoscopica

Una volta che l’immagine è acquisita dai sensori e rielaborata dal sistema, essa deve essere trasmessa al monitor. Ovviamente devono arrivare entrambe le sequenze temporali di immagini, frame, acquisite dai due sensori, destro “R” e sinistro “L”, alla frequenza di 50 Hz.

Esistono diverse tecnologie per trasmettere il segnale in uscita: la prima è di compattare il frame di destra e il frame di sinistra in un unico frame di risoluzione HD (Side by Side/Top and Bottom/Line by Line) e trasmettere la nuova sequenza al monitor. Il vantaggio di questo sistema è di poter usare la stessa tecnologia di trasmissione usata per un segnale 2D FullHD, ma lo svantaggio è che, quando viene ricomposta sul monitor, la risoluzione dell’immagine 3D è inferiore all’HD; raddoppiando la banda di trasmissione, invece, è possibile mantenere la risoluzione FullHD anche nell’immagine 3D.

Le tre diverse tecniche implementate sono: Frame Packing (creare una sequenza di frame con risoluzione doppia di quella HD in modo da contenere nello stesso frame quello destro e quello sinistro non compattati), Sequential Trasmission (raddoppiare la frequenza della trasmissione dei frame e inviare il frame di sinistra successivamente a quello di destra), Independent Stream che invia le due sequenze di frame in HD contemporaneamente grazie alla tecnologia 3G-SDI che utilizza la tecnica di multiplazione).

Visualizzazione dell’immagine endoscopica

Una volta che il segnale arriva al monitor, quest’ultimo ha il compito di rielaborarlo e far vedere in maniera sincrona all’occhio di sinistra la sequenza di frame del sensore di sinistra e all’occhio di destra la sequenza di frame del sensore di destra. Per impedire a un occhio di vedere la sequenza di quello opposto il soggetto deve indossare degli occhiali che “filtrino” la sequenza corretta. Esistono in commercio due diverse tecnologie: monitor con occhiale attivo e monitor con occhiale passivo.

Nel sistema con occhiale attivo le lenti vengono oscurate in maniera alternata e sincrona con le immagini del monitor (comunicazione via wireless). Lo svantaggio di questo sistema è la necessità di avere occhiali alimentati a batteria che li rendono pesanti e costosi, oltre a introdurre degli sfarfallii e costringere il personale di sala a vedere sempre sullo stesso monitor, quello sincronizzato con gli occhiali indossati.

Nel sistema con occhiali passivi le due lenti sono invece semplici filtri polarizzati differentemente tra loro. Nel monitor vengono visualizzate le due sequenze di frame attraverso altri filtri polarizzati e in questo modo a ogni occhio arriva la sequenza di frame corretta. L’occhiale risulta leggero, economico e l’osservatore può guardare con gli stessi occhiali qualsiasi monitor a tecnologia passiva presente in sala.

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Immagini paritetiche con confronto tra le due modalità di visione in Infrarosso

Immagini di ginecologia per lo studio del linfonodo sentinella

Immagini di chirurgia generale nella colecistectomia

Immagini di chirurgia generale nella linfoadenectomia.

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Immagini di chirurgia generale nel controllo della perfusione dell’anastomosi

Fonte di luce integrata

La fonte di luce integrata produce una brillantezza paragonabile a una 300W a Xenon, in quanto sono stati inseriti 4 LED separati che consentono di ottenere un’immagine brillante e vivida.

I LED hanno una caratteristica di picco di emissione pari a: per il violetto 415 nm (6900K), per il blu 460 nm (6200K), per il verde 550 nm (5270K), per il rosso 630 nm (4600K), con una durata del singolo LED di circa 10.000 ore, pari a una vita utile di 10 anni con un utilizzo medio di 6 ore su 200 giorni lavorativi.

Pertanto la durata dei LED è più che sufficiente per utilizzare l’apparecchiatura senza dover mai cambiare un componente.

Fonte di luce

La fonte di luce offerta, con lampada Xenon da 300W, è caratterizzata da una lampada di emergenza che si attiva in maniera automatica in caso di guasto della lampada principale, che comunque garantisce una vita media di almeno 500 ore (massima sicurezza per l’operatore).

La temperatura colore è di 5600K e 6000K ed è possibile mettere in standby la luce e, in caso di sostituzione lampada (sportello aperto) si interrompe in automatico l’alimentazione.

La regolazione della luminosità avviene in maniera automatica e l’innesco è istantaneo. I LED posti sul frontalino indicano la durata della vita della lampada e la luminosità può essere impostata in 17 step diversi.

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Il device è dotato di un sistema di raffreddamento della lampada a ventilazione forzata e a bassa emissione di rumore.

Il sistema di visione a infrarosso utilizzabile in combinazione con il verde indocianina è utile per la visualizzazione della vascolarizzazione, dei dotti biliari e dei vasi linfatici/linfonodi.

Testa di telecamera ad alta definizione

La telecamera, grazie al suo design, permette di controllare lo zoom ottico e la messa a fuoco, con le ghiere manuali poste vicino al coupler.

La telecamera dispone delle seguenti caratteristiche: – Risoluzione FullHD 1920x1080; – Zoom ottico (risoluzione FullHD) 2x (da 0.9x a 1.8x), parafocale comandabile manualmente da una ghiera a rotella posta vicino al coupler della camera; – Connessione eye-piece, che consente il collegamento e l’intercambiabilità, anche intraoperatoria, con tutti i sistemi ottici dotati di oculare standard; – È costruita con materiali che non scaldano lo strumento anche dopo lunghe ore di intervento; – Possiede differenti tasti programmabili per poter remotare tutte le funzioni della centralina video e delle periferiche, tra cui per esempio fonte luminosa, processore video, modalità di visualizzazione tonalità colore e contrasto, registrazione digitale; – Compatibilità con tutte le modalità di visione e i sistemi di enhancement dell’immagine messi a disposizione dalla centralina: enfatizzazione della struttura vascolare della mucosa, analisi della vascolarizzazione dei tessuti tramite tecnica ICG.

Insufflatore con preriscaldatore

L’insufflatore elettronico ad alto flusso viene utilizzato per dilatare la cavità addominale con la CO2 durante interventi chirurgici con tecnica laparoscopica.

In base alle dimensioni della cavità, si possono selezionare due modalità, “standard” e “small”, che vanno a modificare i valori massimi impostabili sulla macchina per garantire maggiori livelli di sicurezza, in caso di cavità addominali piccole.

La pressione all’interno della cavità può essere impostata su un intervallo compreso tra 3 e 25 mmHg, o massimo 15 mmHg nella modalità di cavità small.

La portata di CO2 può essere impostata nell’intervallo compreso tra 0.1 e 45 l/min (o massimo 10 l/min nella modalità di cavità small). Con un solo comando one-touch, inoltre, è possibile selezionare tre modalità di portata programmabili, High, Medium e Low, per permettere di passare rapidamente da un flusso basso a un flusso alto.

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La pressione è da considerarsi a tutti gli effetti equivalente a quella richiesta di 50 l/min in quanto all’interno di un range di tolleranza (±10%). Inoltre è da considerarsi come in un trocar dal diametro di 10mm non riesca a transitare più di 20 l/min e avere una portata maggiore prima dell’ingresso al trocar potrebbe addirittura creare delle turbolenze d’aria che ostacolano la ripresa rapida del pneumoperitoneo.

La pressione e il flusso preimpostati, nonché i valori effettivi, sono visualizzati in tempo reale sul pannello frontale mediante indicatori a LED e grafici a barre luminose. Un ulteriore display monitorizza la quantità di CO2 erogata, mentre è segnalata la pressione all’interno della bombola di CO2, e quindi la quantità di gas contenuta.

Caratteristiche principali: – Il display fornisce una visualizzazione chiara e immediata di pressione, flusso e volume in tempo reale; – Evacuazione del fumo regolabile tramite pedaliera o altri sistemi automatici: per ridurre la CO2 usata durante la chirurgia, l’insufflatore permette di regolare l’evacuazione del fumo all’interno dell’addome, generato dall’elettrocoagulazione o dall’uso di un bisturi ad ultrasuoni, mantenendo sempre costante la pressione grazie alla rilevazione automatica delle perdite. Si possono selezionare tre differenti modalità Off, Low e High. La differenza tra le ultime due è nella portata di compensazione insufflata durante l’aspirazione, che è rispettivamente di 5 l/min e 10 l/min. Questa funzione sarà attivabile tramite pedale o tramite collegamento con i generatori, ove questa funzione sia abilitata. – Modalità di scarico: un’altra funzione fondamentale per la sicurezza del paziente è la “modalità di scarico” che, nel caso in cui la pressione della cavità superi il valore impostato di 5 mmHg o più, apre i canali all’interno dello strumento e rilascia il gas interno finché la pressione della cavità non scende sotto il valore impostato. Questa modalità può essere impostata su On o su Off.

Nel sistema può essere presente un preriscaldatore per il riscaldamento del gas di insufflazione, fino a temperatura corporea, da usare congiuntamente all’insufflatore durante interventi laparoscopici.

Carrello portastrumenti

Il carrello di serie è composto da una struttura portante, montata su 4 ruote antistatiche piroettanti antiribaltamento, 2 delle quali dotate di freno. Inoltre sono compresi nella dotazione: – 4 ripiani porta strumenti, di cui quelli intermedi ad altezza regolabile, più un ripiano scorrevole porta tastiera: per un totale di 5 ripiani; – Un braccio snodato a due perni: questo consente di poter posizionare il carrello in modalità disassata rispetto al monitor e quindi aumenta l’ergonomia di sala operatoria perché non vincola il posizionamento del carrel-

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lo che potrebbe collidere con il letto del paziente o con la strumentazione dell’anestesista; – Un’asta porta flebo; – Un porta bombola CO2; – 2 maniglie di movimentazione; – Cassetto con chiave; – Trasformatore di isolamento da 1900VA con 12 prese elettriche IEC.

Il carrello prevede delle canaline differenziate per poter separare i segnali video dai segnali di corrente, al fine di minimizzare le interferenze sui segnali e poter organizzare correttamente anche lavori di manutenzione futuri.

L’ergonomia dell’utilizzatore è alla base della concezione del carrello: la possibilità di avere un braccio porta monitor con un doppio snodo che consente di muovere il monitor consente il posizionamento del carrello disassato rispetto alla posizione del monitor stesso. Questo risulta in una facilità di gestione della sala operatoria e minore interferenza con altre apparecchiature/tavolo operatorio.

Monitor 31” e 55” 3D 4K

Questi monitor medicali LCD widescreen da 31” e 55” sono in grado di visualizzare immagini video a colori 4K Ultra HD ad altissima qualità in 3D e 2D da telecamere endoscopiche e laparoscopiche, microscopi chirurgici e altri sistemi di imaging medicale compatibili. Il design ergonomico è ottimizzato per ambienti quali sale operatorie di ospedali pubblici e privati, ambulatori e studi medici.

Grazie a un numero di pixel quadruplo rispetto al FullHD, il modelli offrono una visione più nitida dei piccoli dettagli rispetto ai monitor medicali tradizionali. La maggiore risoluzione consente di conservare la qualità delle immagini anche utilizzando lo zoom, mentre il supporto di varie modalità di visualizzazione offre un funzionamento ottimizzato in sala operatoria.

La tecnologia OptiContrast Panel™ assicura immagini chiare e a contrasto elevato, grazie al controllo del riflesso e della dispersione della luce all’interno del pannello LCD. Il design avanzato del pannello agisce in sinergia con l’elaborazione del segnale digitale (DSR) di Sony per offrire una gamma di colori più ampia rispetto ai monitor medicali LCD.

È possibile utilizzare la tecnologia 3D Advanced Image Multiple Enhancer (A.I.M.E.™) per accentuare le sottili differenze cromatiche o evidenziare i margini degli oggetti visualizzati.

Il monitor presenta un design sottile ed elegante che ne consente un pratico maneggiamento, oltre a una cornice ridotta grazie alla quale l’area dello schermo risulta più ampia nonostante le dimensioni compatte. Le superfici piatte agevolano la disinfezione negli ambienti clinici moderni.

La semplicità di installazione e configurazione è completata da un pannello di controllo con navigazione illuminata a LED semplice che garantisce un funzionamento intuitivo ed efficace in sala operatoria.

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Il monitor viene fornito con uno starter kit di protezione per gli occhi 3D leggero e facile da indossare. Ulteriori protezioni per gli occhi sono disponibili come opzione.

Caratteristiche principali: – Risoluzione 4K UltraHD: il monitor 31” è in grado di visualizzare immagini Full 4K Ultra HD (4096x2160), ovvero una definizione 4 volte superiore rispetto al Full HD, mentre il monitor 55” una risoluzione massima pari a 3840x2160; – Pannello OptiContrast™ antiriflesso ad elevata luminosità: il pannello

OptiContrast™ presenta un design avanzato in grado di regolare i riflessi della luce incidente e la dispersione sullo strato del pannello LCD, per un contrasto e una visibilità ottimizzati. Inoltre, contribuisce a impedire la formazione di condensa nel pannello; – Funzionalità 3D: la modalità 3D/2D può essere impostata dal menu sul display e verificata da una spia sullo schermo. Una funzione di corrispondenza di colore 3D/2D riduce al minimo gli spostamenti nei colori durante la visualizzazione di immagini in 3D (con gli occhiali) o 2D (senza occhiali). La profondità e la parallasse possono essere regolate da una funzione di simulazione della disparità; – Gamma cromatica più ampia: il design avanzato del pannello e l’elaborazione del segnale Sony producono una gamma di colori più ampia: addirittura del 42% rispetto allo spazio colore BT.709; – Upscaling HD/SD a 4K: l’interpolazione delle immagini e l’upscaling esclusivi di Sony assicurano immagini 4K nitide e naturali dei contenuti a risoluzione inferiore (HD/SD) senza sfocature o effetto “scalette”; – 3D Advanced Image Multiple Enhancer (A.I.M.E.™): questa esclusiva tecnologia è stata sviluppata per ottimizzare la visibilità delle forme e dei colori visualizzati. La modalità Structure Enhancement accentua i contorni degli oggetti su schermo, mentre la modalità Color Enhancement consente di definirne in maniera più chiara le sottili differenze di tonalità; – Funzione zoom: lo zoom dell’immagine può essere regolato di 1x, 1.2x, 1.5x o 2x, per una visualizzazione ingrandita dei piccoli dettagli senza perdere la risoluzione dell’immagine. Lo zoom può essere impostato separatamente per ciascun ingresso (SDI/HDMI/DVI); – Design ergonomico anti-scivolo: il design sottile, compatto e pratico da maneggiare, agevola la regolazione della posizione da parte dell’utente; – Cornice più piccola, schermo più grande: la sottile cornice massimizza le dimensioni dello schermo di questo monitor compatto e salvaspazio; – Pannello di controllo facile da usare: il funzionamento è agevole, grazie al pannello di controllo semplice e intuitivo del monitor. La retroilluminazione a LED evidenzia soltanto i pulsanti attivi, guidando l’utente e riducendo il rischio di operazioni inconsulte, specialmente in ambienti bui. È possibile personalizzare l’assegnazione dei pulsanti alle funzioni di utilizzo frequente;

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– Design che agevola la pulizia: le superfici piatte agevolano la rimozione di liquidi e gel dal pannello LCD e dai pulsanti, per una pulizia e una disinfezione più efficaci; – Ampia scelta di formati di visualizzazione: è possibile selezionare numerosi formati dal menu in maniera pratica e veloce, inclusi Immagine ruotata, Affiancata, Picture In Picture (PIP) e Picture Out Picture (POP).

Le opzioni di visualizzazione multi-immagine PIP/POP 3D comprendono due schermate con immagine principale 3D/2D e immagine secondaria 2D, oppure tre schermate con tre immagini 2D. Le immagini 3D possono anche essere ruotate di 180 gradi, Image Flip; – Cablaggio semplice: tutti i connettori di segnale sono rivolti verso il basso, per un’agevole organizzazione della connessione via cavo ad altra apparecchiatura in sala operatoria; – Conformità con gli standard medicali: il monitor è certificato IEC 606011 e soddisfa gli standard applicabili nei relativi paesi o in regioni economiche quali Canada, Europa e Stati Uniti.

Registratore FullHD con modulo 4K

Un video registratore medicale ha di solito funzionalità complete per la gestione del workflow paziente. Il semplice touchscreen integrato è progettato per le moderne sale operatorie e per i moderni centri di chirurgia.

Il videoregistratore ha la registrazione multi-input in una risoluzione FullHD 1080p60. La sua capacità multi-storage, unita alle funzionalità di gestione dei dati assicurano un livello elevato di protezione.

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Fondamentali in Chirurgia

Caratteristiche principali di alcuni videoregistratori presenti sul mercato: – Full Network Connectivity: usa Gigabit Ethernet o Wi-Fi per archiviare o trasmettere video sulla rete. Il Bluetooth consente una facile compatibilità con dispositivi audio o interruttori a pedale; – Registrazione multi-input: registratore a due canali che consente di registrare in parallelo o Picture In Picture; – Multi-Storage/DLM: le registrazioni possono essere salvate simultaneamente in due storage diversi; – Registrazione ottimizzata: registra in H264 o anche in H265 (HEVC) per registrazioni di qualità ottimizzate. È inoltre possibile impostare diverse risoluzioni di registrazione in base alla memoria del supporto; – App Modifica e Stampa: è possibile selezionare/eliminare/ritagliare e aggiungere annotazioni e, infine, archiviare e stampare con le modifiche fatte; – IT Remote App: è possibile accedere al dispositivo dalla rete dell’ospedale per manutenzione, configurazione o aggiornamenti. – Creazione e stampa di referti: le immagini statiche di uno studio selezionato possono essere salvate come referto in PDF. Il referto può anche essere stampato con una stampante.

Videolaparoscopi 3D 0°/30°

Alcune aziende propongono videolaparoscopi, ottiche integrate che offrono la migliore qualità di immagine, con una superba risoluzione, una riproduzione naturale dei colori, un’illuminazione superiore e il massimo contrasto.

L’immagine viene rilevata, trasmessa ed elaborata direttamente, senza alcuna interfaccia. Il video chip distale sostituisce il sistema di lenti usato nelle ottiche convenzionali che, come è noto, similmente a qualsiasi interfaccia ottica, riduce la qualità nella riproduzione del colore e la nitidezza dell’immagine.

Sulla punta dello strumento sono presenti 2 dispositivi ad accoppiamento di carica (CCD), posti sullo stesso piano, che osservano il medesimo oggetto inquadrato da due angolazioni differenti, in modo da ottenere le due immagini per l’effetto 3D.

Alcune caratteristiche: – Focus Free: l’elevata profondità di campo consente di avere un’immagine sempre perfettamente a fuoco dal centro alle zone marginali, senza la necessità di mettere continuamente a fuoco durante la procedura; – Fog Free: l’estremità distale del videolaparoscopio viene mantenuta a una temperatura costante leggermente superiore a quella corporea; in tal modo si evita l’appannamento della lente sia durante il primo inserimento in addome, sia durante tutto l’intervento. – FullHD: risoluzione FullHD 1920x1080i/p.

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