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Cap. 7 Adattamento ed ambiente: la personalità

fonte di nichilismo creativo, in quanto porta il soggetto ad esprimersi costantemente nella stessa maniera. Se, invece, l’esperienza viene ad essere interpretata come fonte evoluzionistica e di arricchimento, allora diviene fattore vincolante per l’espressione creativa;

c - Motivazione. Se una persona è motivata a creare sfrutterà tutte le sue energie alla ricerca di un nuovo modo di fare e pensare. La sua curiosità porterà a sperimentare ed esplorare nuove idee in modo continuativo, generando una formae mentis capace di dare vita a modelli divergenti;

d- Giudizio. Realizzare il potenziale valore di un’idea è anch’esso un atto creativo;

e – Casualità. Sovente il percorso che genera nuove strade da percorrere avviene per casualità e circostanze fortuite, anche se coadiuvate e sorrette dall’associazione o assonanza di più idee e quindi dalla conoscenza e dall’esperienza;

f - Libertà. Per poter creare bisogna essere liberi da vincoli di pensiero o di azione;

In conclusione deve essere osservato che, contrariamente alla credenza popolare, il pensiero laterale non sempre conduce a una “divergenza”, spesso porta ad aspetti specifici della logica formale, vale a dire “convergente”.

5.3 Creatività del pensiero e dell’azione

Paolo Manzelli dichiara che “il pensiero creativo diventa benessere mentale e fisico in quanto si propone come alternativa valida ad escludere i pensieri negativi che limitano la capacità di esplorare il mondo interiore ed inoltre permette di utilizzare a pieno le multiformi capacità cerebrali con il relativo beneficio.

La creatività del pensiero libera dal malessere proprio in quanto svincola la mente dai condizionamenti acquisiti; ciò è particolarmente importante in ogni occasione in cui si ha necessità di una maturazione psichica e mentale. In seguito a cambiamenti che accadono nella vita di ciascuno infatti alcune problematiche spesso divengono irrisolvibili proprio a causa dell’insuccesso di ogni tentativo teso a cercare soluzioni sulla base di schemi mentali e comportamenti obsoleti, anziché provare a rileggere creativamente la situazione contingente”79 .

Se allora la creatività risulta essere fondamentale anche nella gestione degli stati psicologici, siamo costretti ad esaminare le modalità attraverso cui questo processo si compie.

La creatività possiede una duplice valenza:

a - abilità generale. Tutte le persone devono pensare di possedere un potenziale da comunicare, senza il quale si è costretti a seguire solo la routine, la monotonia esecutiva ed essere un ingranaggio sociale passivo, come una sorta di “fordismo intellettuale”;

b - destrezza specifica. Ci sono alcune aree del sapere umano per così dire particolari (ad esempio la ricerca tecnologica), dove vi è una continua richiesta di nuove idee.

Questa caratteristica della creatività porta De Bono80 (De Bono E. 1999) ad evidenziare alcune raccomandazioni circa l’educazione alla creatività:

 dovrebbe porre l’accento sulla pratica, perché anche se è necessario capire la logica esecutiva ed il suo funzionamento cerebrale, è essenziale che si applichi ad un contesto reale e concreto;

79 http://www.benessere.com/psicologia/arg00/cervello_creativita.htm 80 De Bono E. (1999). op. cit.

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