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Iperpotassiemia / Iperkaliemia............................................. »
FISIOPATOLOGIA NEONATALE
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1. ASSISTENZA INIZIALE AL NEONATO
Tab. 21.1.1 Goal dell’assistenza neonatale
(Wheeler, Current Therapy 2008) mantenere o ristabilire un’efficace ventilazione e ossigenazione mantenere o ristabilire una normale temperatura corporea mantenenere o ristabilire un’adeguata portata cardiaca e perfusione tissutale evitare l’ipoglicemia (vedi par 8)
Porre il neonato sotto il livello della placenta e pinzare il funicolo dopo il primo respiro o 30 secondi dopo il parto. Liberare e mantenere libere le vie respiratorie: aspirare prima il faringe e poi il naso (evitare l’aspirazione nasale con catetere per il rischio di bradicardia riflessa e/o laringospasmo). Un’estensione del capo può favorire la respirazione, ma se eccessiva può ostruire le vie respiratorie (Wheeler, Current Therapy 2008). Asciugare il neonato con un asciugamano caldo, mantenerlo in ambiente caldo sotto una sorgente di calore radiante. Il mantenimento della normale temperatura riduce la mortalità; in un infante a termine deve essere tra 32-33,5°, nel pretermine >1,5 Kg 34-35°, in quello <1,5 Kg tra 36,7-37,3°. Evitare infusioni endovenose riscaldate (Wheeler, Current Therapy 2010). Se il neonato respira e la frequenza cardiaca è buona (100-170 batt/min) non sono richiesti interventi. In caso di respiro insufficiente impiegare una maschera attorno alla bocca e al naso ed iniziare ad insufflare ossigeno; inizialmente con una pressione maggiore (30-40 cm H2O) per vincere le resistenze polmonari e poi più bassa (15-20 cm H2O) . La frequenza respiratoria deve essere 40-60/min. Se non c’è adeguata risposta, valutare l’eventuale presenza di ulteriori secrezioni, estendere il capo e riposizionare la maschera sul viso, se dopo 30 min non c’è risposta ricorrere all’intubazione (vedi par 4). Se il peso è < 1 Kg procedere immediatamente all’intubazione. Dopo 1 e 5 minuti dalla nascita viene calcolato l’Indice di Apgar ed è richiesto trattamento se il valore è inferiore a 3 dopo 1 minuto e non tende a salire o è inferiore a 7 dopo 5 minuti.
Aspetti Clinici 21.1.1 WHO http://com4pub.com/ qr/?id=276
Tab. 21.1.2 Indice di APGAR
(Thilo, Current Pediatric Diag. & Treat. 2005) (Fernandes, Current Therapy 2005)
Punteggio 0 1 2
Attività respiratoria assente lenta e irregolare valida Battito cardiaco assente < 100 batt/min > 100 batt/min Tono muscolare flaccido alle estremità qualche movimento normale flessione degli arti
Riflessi (con stimolazione nasale) assente smorfia tosse o starnuto
Colore cute blu, pallido corpo roseo, estremità blu rosa
APGAR: 7-10 (80%): 4-6 (18%): 0-3 (2%):
non richiede rianimazione ossigeno ed aspirazione immediata rianimazione (mortalità 18-35% nel primo anno) Entro 1h dalla nascita viene somministrata di routine la profilassi dell’oftalmopatia gonococcica con Eritromicina collirio (preferibile), tetracicline 1% o Nitrato d’argento all’1% (causa congiuntiviti). Entro 4h viene somministrata 1 mg im di Vit K.
Se la madre è HBs-Ag+, dopo il 6° giorno, vengono somministrate le Immunoglobuline e praticata la vaccinazione per l’Epatite B (anziché al 3° mese).
2. ALIMENTAZIONE NEONATALE
Nella 1a settimana è previsto un calo fisiologico del peso
Aspetti Clinici 21.2.1 del 5-8% a cui segue, usualmente, un incremento di 200 g/sett nei primi 2-3 mesi. I requisiti per iniziare l’alimentazione, riportati in tabella, si verificano, di solito, entro 6h. Il volume viene aumentato progressivamente ad ogni poppata, fino a 45-60 mL/poppata, e dal 3° giorno 100 mL/Kg/die.
WHO http://com4pub.com/ qr/?id=277 Il latte materno (vedi par 3) viene considerato il miglior alimento per i neonati, compresi i pretermine (Seery, Current Therapy 2020), è costituito da grassi per il 55%, zuccheri (lattosio) 38% e Tab. 21.2.1 Requisiti per iniziare l’alimentazione proteine 7%, con un rapporto (Thilo, Current Pediatric Diag. & Treat. 2005) siero/caseina pari a 60/40 che facilita la digestione, 1) neonato vigile e vigoroso 30 mL contengono in 2) non distensione addominale media 20 cal. Contiene 3) normali rumori intestinali ormoni, fattori immunitari, 4) normale pianto da fame fattori di crescita, enzimi, cellule vitali ed è per questo consigliato almeno per i primi sei mesi. Fornisce tutto l’occorrente per i primi sei mesi eccetto la Vit K (1 mg somministrato alla nascita), la Vit D (se manca un’adeguata esposizione solare), Fluoro (se vi è carenza nell’acqua), Vit B12 (se la madre è vegetariana) e il ferro verso la fine dei 6 mesi. Controindicazioni: malattie materne tipo TBC o AIDS, infezioni erpetiche del seno, uso di sostanze e/o farmaci controindicati, e malattie del bimbo, tipo galattosemia. Abitualmente le poppate avvengono ogni 2-3h di giorno e ogni 4-5h di notte (Seery, Current Therapy 2020). La dose è “ad libitum”. La durata della poppata è di 5 min il primo giorno, 10 min il secondo e successivamente 15 min. Nel caso la madre dovesse tornare al lavoro o il figlio, magari perché prematuro, non fosse in grado di prendere il latte si impiegheranno delle pompe elettriche. Sono sconsigliati intervalli >5h (Begany, Current Therapy 2012). Il Colostro precede il latte nei primi 4 gg e contiene più proteine, calcio, minerali e fattori immunologici del latte stesso (Huang, Current Therapy 2006). Il fabbisogno elettrolitico è minimo per i primi 3 gg: Sodio 3 mEq/Kg/die, Potassio 2 mEq/Kg/die, Cloro 2-3 mEq/Kg/die e Bicarbonato 2-3 mEq/Kg/die. Il fabbisogno idrico è di 80-100 mL/Kg/die, somministrabile sotto forma di glucosata al 10%. Il fabbisogno calorico in un bimbo pretermine è di 120 cal/Kg/die, tra 0-6 mesi 108 cal/Kg/die, tra 7-12 mesi 98 cal/Kg/die (Begany, Current Therapy 2012). Il fabbisogno proteico tra 0-6 mesi è 2,3 g/Kg/die, tra 6-12 mesi 1,6 cal/Kg/die (Begany, Current Therapy 2012). Il fabbisogno glicidico tra 0-6 mesi è 60 g/die, tra 7-12 mesi 95 g/die. fabbisogno di grassi polinsaturi (importanti per il SNC e la retina) ω-6: 4,44,6 g/die pari al 6-8% delle calorie totali, di grassi polinsaturi ω-3: 0,5 g/die pari all’1% delle calorie totale, l’acido linolenico deve rappresentare il 2,7% delle calorie totali con una distribuzione calorica di 40-50% grassi, 7-11% proteine e 40-55% carboidrati (Begany, Current Therapy 2012). Le calorie di origine proteica non devono superare il 10% del totale. Aumentare il Glucosio del 2,5%/die finché la glicemia rimane normale. In caso di intolleranza temporanea al lattosio (gastroenterite) si impiegherà latte di soia per 2-4 settimane, in alternativa si potrà impiegare del latte di mucca senza lattosio. Il latte di mucca non dovrebbe essere inserito nella dieta prima