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Aneurisma dell’aorta addominale........................................ »
Tab. 32.0.7 Cause di ipertensioni resistenti
(Murashima, Current Therapy 2010)
Sovraccarico idrico (eccesso di sodio o inadeguato trattamento diuretico) Dosi non adeguate dei farmaci impiegati Combinazioni inappropriate FANS Stupefacenti (Cocaina, Anfetamine ecc) Simpaticomimetici (decongestionanti, broncodilatatori, anoressizzanti) Contraccettivi orali Steroidi surrenalici (eccesso di produzione o di somministrazione es. anabolizzanti) Ciclosporina e Tacrolimus Eritropoietina Liquirizia Erbe medicinali Eccesso di alcool (> 30 g/die) Ipertensioni secondarie Altri farmaci es Disulfiram, IMAO associati a cibi con Tiramina Altre sostanze: caffeina, tabacco Sospensione di alcool, β bloccanti o
Clonidina
Tab. 32.0.8 Fattori che contribuiscono all’ipertensione resistente
(Myat, BMJ 345; e7473; 2012)
- Stile di vita: obesità; eccessivo consumo di alcool; eccessiva assunzione di sodio alimentare; uso di cocaina e anfetamine. - Cause farmacologiche: FANS; contraccettivi orali; ormoni andrenergici; agenti simpaticomimetici; Eritropoietina, Ciclosporina, Tacrolimus; liquirizia, erbe medicinali. - Sovraccarico di volume: progressiva insufficienza renale; eccessivo consumo di sale; inadeguato trattamento diuretico. - Cause secondarie di IA resistente: iperaldosteronismo primitivo; stenosi dell’arteria renale; malattia del parenchima renale; sindrome dell’apnea ostruttiva durante il sonno; feocromocitoma; malattia della tiroide; sindrome di Cushing; coartazione dell’aorta; tumori endocranici.
1. CASI PARTICOLARI
Ipertensione negli anziani (≥55 aa): la terapia farmacologica si è dimostrata utile in caso di pressione diastolica > 90 mmHg e sistolica > 160 mmHg, quest’ultima, che è più importante della diastolica, va mantenuta < 140 mmHg se < 80 aa e < 150 mmHg se ≥ 80 aa (Krause, BMJ 343, 4891; 2011). Di fondamentale importanza la terapia non farmacologica (vedi sopra) e in particolare la dieta. L’abbassamento dei valori pressori è più importante del tipo di farmaco impiegato, tuttavia il diuretico è di solito preferibile (Ritter, BMJ 342, 1673; 2011). Spesso si tratta di ipertensioni a bassa reninemia (quindi più sensibili alla terapia diuretica) e in molti casi vi è associata una lieve insufficienza cardiocircolatoria (Ritter, BMJ 342, 1673; 2011). Farmaci abbastanza sicuri sono i calcioantagonisti. I β bloccanti sono spesso sconsigliati. Tenere presenti eventuali comorbidità (Krause, BMJ 343, 4891; 2011). Ipertensione associata al diabete: valori ottimali sono più bassi del solito < 130 mmHg per la sistolica e < 80 mmHg per la diastolica. Farmaci abbastanza sicuri sono i calcioantagonisti, gli ACE-inibitori e gli ARB che hanno un effetto protettivo renale (Ritter, BMJ 342, 1673; 2011). Utili anche diuretici e β bloccanti. Sono sconsigliati i β bloccanti e i diuretici se il paziente è trattato con antidiabetici orali. Eventualmente α bloccanti. Ipertensione associata a scompenso cardiaco: utili i diuretici, gli ACE-inibitori, gli ARB, l’Amlodipina e i vasodilatatori; controindicati i β bloccanti, il Verapamil e gli α centrali. Ipertensione associata ad angina: utili i β bloccanti (se da sforzo), i calcioantagonisti (se spontanea), i diuretici e gli ACE-inibitori (se da scompenso) sconsigliati l’Idralazina e il Minoxidil. Ipertensione con insufficienza renale: utili gli Ace-Inibitori e i bloccanti dei recettori dell’Angiotensina II (Ritter, BMJ 342, 1673; 2011). È estesamente trattata al cap 54.