Fico, la Disneyland del cibo a Bologna
scenari
Ha aperto al pubblico lo scorso 15 novembre Fico Eataly World, il parco agroalimentare più grande al mondo. Centomila metri quadri dedicati alla biodiversità e all’arte della trasformazione del cibo italiano
F
“
ico non poteva che nascere a Bologna, una città straordinaria che vanta un clamoroso successo dal punto di vista turistico, della cultura enogastronomica e della manifattura, culla di una delle più antiche università del mondo”. Così Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, introduce la sua creatura, Fico - Fabbrica Italiana Contadina, che ha aperto ufficialmente i battenti lo scorso 15 novembre in via Paolo Canali 8, all’interno degli spazi del Caab, Centro Agro Alimentare Bologna. “Abbiamo creato Fico perché è ora di realizzare importanti infrastrutture che ci consentano di dare il giusto risalto alla biodiversità del nostro Paese, raddoppiare il numero dei turisti stranieri e aumentare le esportazioni delle nostre eccellenze. Pensate che in Europa esistono 1.200 tipi di mele, di cui 1.000 in Italia e 200 oltreconfine. Fico è quindi una storia italiana, che vuole affrontare il tema del cibo nel modo più semplice, partendo dall’inizio piuttosto che dalla fine: dalla produzione, alla trasformazione, alla tavola”, spiega Farinetti. A tagliare il nastro del parco agroalimentare più grande del mondo è stato il premier Paolo Gentiloni, accompagnato dai ministri Dario Franceschini (Cultura e turismo), Gianluca Galletti (Ambiente), Maurizio Martina (Politiche agricole), Giuliano Poletti (Lavoro), e affiancato dagli imprenditori delle 150 aziende italiane coinvolte nella realizzazione della Fabbrica Italiana Contadina, dalle centinaia di lavoratori impegnati all’interno del parco
e da alcuni dei promotori del progetto: Virginio Merola, sindaco di Bologna, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, e naturalmente Oscar Farinetti, Tiziana Primori, amministratore delegato di Fico Eataly World, Andrea Segrè, presidente del Caab e della Fondazione Fico, Alessandro Bonfiglioli, direttore generale del Caab e segretario
generale di Fondazione Fico, e Andrea Cornetti, direttore generale di Prelios Sgr. “Per apprezzare il futuro di Fico occorre conoscerne la storia, che ha preso il via dalla necessità di valorizzare gli ampi spazi del Caab. È a quel punto che Oscar Farinetti è entrato in scena, trasformando un’idea nella meraviglia che vediamo oggi, frutto della capacità di lavorare insieme,
fare 89