“Gli anni di esperienza alle spalle consentono ora all’azienda di compiere un salto tecnologico. L’elettromeccanica dell’automazione di venti anni fa non ha subito variazioni epocali: quello che cambia è il controllo, a livello di sensoristica e di comunicazione. La decisione è sempre più demandata al macchinario stesso, che opera scelte in modo autonomo. L’evoluzione tecnologica consente la programmazione di intelligenze artificiali. Decide la macchina, ovviamente nell’ambito della casistica prevista dall’uomo”.
In cosa consistono i sistemi di guida automatica? “Grazie alla costante ricerca di tecnologie e soluzioni innovative, abbiamo consolidato cinque tipi di sistemi di guida automatica, gestiti interamente dai software di controllo: sistema a guida induttiva (AGV), a guida magnetica, a guida laser (LGV). Gli altri due si basano su algoritmi di tipo SLAM che permettono la localizzazione (x, y, z) e al tempo stesso la mappatura, e in base a quello che vedono, decidono cosa fare. Il primo è a guida naturale, sulla base di scanner; il secondo a guida visiva mediante l’uso di una telecamera”.
Qual è il vostro cliente ‘tipo’? “Chiunque realizzi produzione e logistica in campo industriale”.
Progetti futuri in cantiere?
LA SCHEDA
Fatturato 2020 al +12,7% Il 30% riguarda l’export Per Proxaut il mercato attuale è fortemente domestico: il 70% del fatturato è con aziende italiane. I principali mercati esteri sono Spagna, Francia, Usa e Emirati Arabi. Il fatturato globale del 2020 si attesta a 9,9 milioni (+12,7%) di cui 2,6 milioni di export (+219%). I dipendenti sono 47 (+23%). All’interno dello stabilimento inaugurato nel 2018, avviene tutto l’iter di produzione che passa dalla progettazione alla costruzione delle macchine e alla realizzazione dell’impianto finale del cliente, includendo il software di gestione dei veicoli.
“In previsione della crescita del 20% prevista per il settore, stiamo usando nuove tecniche DevOps per preparare il prodotto. La sfida ora è di tipo informativo e telecomunicativo. Inoltre, stiamo utilizzando algoritmi di perfezionamento dei percorsi: il mezzo stesso decide di migliorare il percorso, ad esempio, per evitare congestioni con altri macchinari”.
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