figlia Gabriella, non esistono precedenti. Non si è trattato di rivoluzioni di mercato, magari anche sfidanti come è stata, negli ultimi anni, quella del web, bensì di un intero mondo capovolto. Esserci, per noi, è stato ed è un vero dovere sociale”.
Avete tenuto la serranda alzata pur senza reali margini di profitto? “Assolutamente sì, in smart working fin dal primo giorno di lockdown. Con l’obiettivo primario di gestire i rientri di tanti italiani colti dall’esplosione del virus mentre si trovavano all’estero in vacanza o per lavoro”.
Poi, riportati faticosamente a casa questi, la seconda emergenza. “Con i lockdown che si intensificavano in tutto il globo, è giunta l’inevitabile ondata di cancellazioni. Dal marzo 2020 al marzo 2021 il nostro fatturato ha subito un calo del 90%”.
Poi il rilancio tramite l’innovazione. “Ci serviva far sapere che, se obbligati a viaggiare, tutti potevano rivolgersi a noi senza rischi, grazie a servizi come Medicina 360, per la sicurezza dei passeggeri in giro per il mondo, o la piattaforma di Travel Risk Management dedicata al Duty of Care; passando per l’app AMM, per ‘Lucy’, il nostro Online Booking Tool, il potenziamento della struttura IT certificata PCI-DSS”.
LA SCHEDA Quasi cent’anni di vita e undici dipendenti Viaggi Salvadori, a Bologna dal 1929, ha 11 dipendenti. Vanta cinque Award di Top Performer a livello mondiale di Lufthansa. Fatturato 2019, 12,8 milioni. Nel 2020 ha puntato su innovazione e formazione: raddoppiando gli investimenti IT (7% fatturato) e con mille ore di aggiornamenti.
Anche il servizio a chi andava a vaccinarsi fuori dai confini. “Per le immunizzazioni in Serbia siamo stati i primi: più di 3.500 manifestazioni di interesse in pochi giorni da Italia e estero, di privati e di aziende”.
51