dare vita ad un’eccellenza: il Parmigiano Reggiano”.
Quali sono i vostri servizi principali? “Garantiamo la produzione dalla A alla Z: dalla costruzione delle cisterne per il trasporto del latte fino al confezionamento dopo la lavorazione e la formatura, la salagione e la stagionatura. Infine, confezionamento e preparazione del formaggio per la vendita al dettaglio o all’ingrosso. Normalmente partiamo dal ‘foglio bianco’ per costruire un progetto sartoriale: macchine e know how per dare un servizio completo. L’ufficio tecnico provvede alla progettazione, poi si passa alla costruzione delle macchine. Il cento per cento della filiera produttiva avviene in azienda. I nostri clienti, i caseifici, lavorano tutto l’anno, gli impianti non si fermano nemmeno a Natale. Il nostro obiettivo è quello di garantire l’eccellenza del servizio 365 giorni l’anno”.
Che step avete seguito? “Nel corso del tempo si è passati da ‘macchine robuste’ - era il mantra degli anni Settanta - alle prime evoluzioni in cui il concetto di qualità iniziava ad emergere negli anni Ottanta. Negli anni Novanta ci sono state le prime innovazioni di processo, nel 2000 è stata la volta delle automazioni degli impianti e nel 2010 il decennio dell’eco sostenibilità, per arrivare oggi a un livello di automazione 4.0, ma sempre nel rispetto della tradizione. Queste sono le qualità che i nostri clienti apprezzano di più”.
Di recente accanto al marchio aziendale è comparsa la scritta ‘Made in Rovinalti’: cosa significa?
LA SCHEDA È nata nel 1971 Tradizione di famiglia Era il 1971 quando i fratelli Giancarlo, Venanzio, e Giuseppe Rovinalti hanno dato vita all’azienda di famiglia, la ‘Rovinalti’. Mezzo secolo di lavoro e passione che hanno poi trasmesso alla seconda generazione: Alessandro, ad, che segue la parte direzionale dell’azienda e il cugino Marco che segue l’aspetto della produzione e dell’installazione delle macchine. Sono 11 i dipendenti per questa realtà che nel 2020, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, ha aumentato il suo fatturato globale del 13% rispetto all’anno precedente.
“Da sempre costruiamo le nostre macchine e i nostri impianti in Italia, da qualche tempo però abbiamo deciso di fare di questa identità parte del nostro logo, per sottolineare il valore delle radici, delle origini e della fedeltà ad un territorio. Crediamo che per andare lontano sia necessario, prima di tutto, ricordarsi da dove si è partiti”.
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