INTERNAZIONALE
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NEI PANNI DEI MIGRANTI
Storie di un viaggio verso la salvezza di Irene Amoroso, Angela Amoroso, Eleonora Amoroso, Emanuela Gullì (Reggio Calabria 1) Ciao, siamo Irene, Angela Eleonora ed Emanuela, capi del Gruppo Reggio Calabria 1. Vogliamo raccontarvi la nostra esperienza con alcune classi della scuola Carducci della nostra città. Lo scorso ottobre, i n fa t t i , a b b i a m o p o r t a to dentro le aule un tema che ci sta molto a cuore: stiamo parlando dell’immigrazione. L’abbiamo fatto nel modo che ci piace di più: con il gioco. Ci siamo ispirate alla raccolta di attività appena lanciata dal Settore Internazionale, “Saper accogliere”. Immaginate un grande tabellone sul pavimento, un
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dado formato gigante, le sedie tutte intorno a formare un grande cerchio. Abbiamo diviso i ragazzi e le ragazze in più squadre e abbiamo chiesto loro di fare un esperimento mentale: mettersi nei panni di un bambino o bambina della loro stessa età, con una storia un po’ diversa dalla loro, che non ha altra scelta se non quella di lasciare il proprio Paese e cercare la salvezza altrove, a casa nostra. Così le squadre si sono trasformate per magia in Mohamed, Jamal, Maya, Amina e Issa. Mohamed viene dalla Somalia. Un giorno è tornato a casa e
ha trovato suo padre che piangeva, perché alcune persone di un clan, uno dei gruppi al potere, avevano occupato la terra della sua famiglia. Maya, invece, viene dalla Siria. Un giorno era a casa, seduta al tavolo della cucina, a fare i suoi esercizi d i m a t e m a t i ca , q u a n d o all’improvviso ha sentito degli spari giù in strada. Lei e i suoi si sono chiusi dentro e non sono usciti per giorni, mentre fuori continuavano gli spari. Un giorno non sono potuti rientrare, perché la casa non c’era più. Avevano lanciato una bomba, và a sapere da