norme e società
GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA, problemi veri ma soluzioni discutibili Luigi Maria D’Angiolella avvocato | studio D'Angiolella dangiolella@studiolegaledangiolella.it
Piuttosto che limitare i ricorsi al TAR, bisognerebbe rendere finalmente più chiari i percorsi normativi
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erto, non mi fa velo il ruolo associativo ricoperto nel dire che la Giustizia Amministrativa, per diversi motivi, continua ad avere ancora un ruolo importante nel nostro Ordinamento. L’esigenza di ribadire questa che può sembrare una ovvietà, nasce dopo aver letto dichiarazioni, finanche proposte di legge tese a limitare fortemente gli interventi del TAR con il solito refrain che attardano l’opera della Pubblica Amministrazione, specie in materia di appalti. Queste proposte, o più spesso vere e proprie invettive, si ripropongono ogni tanto, magari in occasioni di sentenze che hanno eco mediatica, il che accade perché vi è sempre coinvolta una Pubblica Amministrazione e si toccano interessi pubblici. Di recente, si è letto anche di proposte di legge che puntano a limitare l’esito, pur favo-
revole, del giudizio al TAR quando si impugna un’aggiudicazione di un appalto illegittima, prevedendosi solo il risarcimento per equivalente - risarcimento economico- e mai il risarcimento in forma specifica, e cioè all’attribuzione della gara che è stata illegittimamente sottratta. Proporre, in violazione dell’art. 24 Cost. che chi ricorre non possa ottenere il c.d. bene della vita e cioè l’appalto di cui ha diritto, sembra una provocazione. Vorrebbe dire che, a fronte di qualsiasi nefandezza, l’ordinamento pubblico, pur riconoscendo l’errore, ammetta solo il ristoro economico: con il duplice errore, quello di garantire nel contratto pubblico un soggetto che non ne ha diritto, e quello di far spazio a molti operatori che ricorrerebbero solo per fini speculativi, in danno alla Pubblica Amministrazione che pagherebbe, così, due volte lo stesso appalto. Inoltre va detto che
quando queste proposte di legge vengono dalle Regioni, esse hanno precisi limiti ai sensi dell’art. 121, II comma Cost. e basterà qui dire, senza voler minimamente affrontare un tema del diritto costituzionale assai ampio, che essa dovrebbe limitarsi alle materie di propria competenza. Ma, si ripete, è un discorso lungo, magari controverso, che non è il caso di affrontare in questa sede. È invece segno, ulteriore, di fastidio verso la Giustizia Amministrativa che però proprio nella materia dell’appalto è certo ordinamento giudiziale efficiente ed almeno in genere, favorevole all’Amministrazione. Questo si verifica sia per cultura del giudice amministrativo, che tende a mantenere quando possibile lo status quo (ne è prova la statistica sugli esiti dei ricorsi) sia per i limiti del sindacato stesso dei Tar, secondo la legge. E allora nelle poche occa-