Fitoterapia e nutrizione: dati ed evidenze della ricerca
review
a cura di Marcello Monti e Paolo Poggi
Sulle proprietà di astaxantina Astaxantina è un un carotenoide, (3,3’-diidrossi-4,4’-dioxo-b-carotene), del gruppo a elevato peso molecolare identificati come xantofille, comprendente anche, tra le altre, luteina e zeaxantina. Si ritrova nel lievito e in vari crostacei e microrganismi marini, ma anche nella frutta e nella verdura. Rappresenta uno dei più importanti antiossidanti assunti quotidianamente mediante il cibo. Oggi è riconosciuta come un eccellente principio attivo antiossidante con un largo potenziale applicativo in vari campi, in particolare farmaceutico e nutraceutico. Nella relazione si riferisce del meccanismo molecolare secondo cui l’astaxantina potrebbe interferire su azione e comportamento di due importati fattori trascrizionali redox-sensibili, quali Nrf-2 e NF-kB. Il primo (Nrf-2 = nuclear factor erythroid 2-related factor 2) è da ritenersi un sensore cellulare di stress elettrofilo che coordina l’espressione di un insieme di geni difensivi codificanti proteine antiossidanti ed enzimi detossificanti. Il secondo (NF-kB = nuclear factor-kB) agisce come un mediatore di stress cellulare e induce l’espressione di vari geni pro-infiammatori, inclusi quelli codificanti citochine, chemochine e CAM. CAM (cell adhesion molecules), sono proteine collocate sulla superficie cellulare coinvolte nel legame con altre molecole o con la matrice extracellulare, praticamente sono recettori di membrana. In pratica si potrebbe dire che astaxatina esibisce un effetto antiaging e attenua stress ossidativi o infiammatori attivando un gene trascrizionale che difende da antiossidanti e tossine e inibisce l’attività di un altro gene mediatore di stress cellulare e proinfiammatorio. Peraltro, una certa perplessità ci sfiora quando leggiamo cosa gli autori scrivono a coda del loro dettagliato rapporto sulle proprietà di astaxantina: in relazione a quanto riferito nei vari studi, astaxantina potrebbe essere considerata un promettente principio attivo impiegabile per prevenire e contrastare disordini cronici correlati a stress ossidativi e stati infiammatori; peraltro nei vari studi pubblicati si sono usati, nei test su animali, dosaggi del preparato che non sarebbero consentiti su umani. Ma allora? Conclusione: non sono al momento disponibili dati (test su umani) che dimostrino che astaxantina interferisca sull’attività dei due geni trascrizionali citati. ERBORISTERIA domani 428 (maggio-giugno 2022)
Carotenoidi sono presenti in natura nei lieviti, in microorganismi marini, nei crostacei, oltre che nella frutta e nella verdura (CC Zituba)
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