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Club Arricciato Padovano C i è gradito intervenire ancora sul Padovano in occasione della pubblicazione nel sito F.O.I. del Verbale del Consiglio dell’Ordine dei Giudici datato 14 settembre 2019. In tale verbale troviamo finalmente una nostra idea (e antico cavallo di battaglia). La proposta sottoposta al Consiglio, portata avanti dal Presidente del Collegio di canarini FPA, su indicazione della CTNA, riguarda lo stabilire la taglia del Padovano a 18 cm. In allegato inoltriamo inoltre come promemoria la sintesi dei criteri di giudizio sul Padovano e la scheda di valutazione fatta alcuni anni fa dal club ad hoc per il Padovano. Riflessioni sulla lunghezza del Padovano, ma non solo. Sempre più spesso, e comunque ciclicamente, ci ritroviamo a disquisire sulla lunghezza del Padovano, senza tuttavia riuscire a venirne a capo. Per meglio dire, la materia non è assolutamente difficile da comprendere ma, per tanti, è più facile creare confusione e incomprensioni con tutto quello che ne deriva. Perché accade ciò? I motivi possono essere tanti come l’ignoranza delle regole, le convenienze economiche, il meticciamento ecc. Tuttavia, bisogna accettare che la lunghezza del Padovano deve aggirarsi sui 18 cm. D’altronde, sui criteri di giudizio, si legge che un soggetto di 17,5 cm può essere considerato nello standard, mentre i 19 cm si addicono ad un adulto esponibile in classe B. Più chiaro di così! Allora, perché questa continua diatriba? Perché si continuano a vedere soggetti di taglia eccessiva premiati? Evidentemente vi sono allevatori che spingono per motivi prettamente economici - commerciali o, per gusti personali ecc. Fin qui può anche essere accettabile anche se non condivisibile. Ma se a confortare queste scelte sono i giudici che li premiano nelle manifestazioni ufficiali, le cose diventano gravi. Eppure ci consta che, durante gli annuali incontri dei giudici di specializzazione, questo concetto viene sempre trattato e rimarcato, apparentemente condiviso, ma poi? C’è anche da dire che questo tema finisce per offuscarne altri e, purtroppo, si continua a parlare della lunghezza, trascurando le altre caratteristiche che pur sono importanti e decisive affinché un soggetto eccella nello standard. Il Padovano, come gli altri arricciati, deve sempre avere le tre arricciature primarie, quali spalline, jabot e fianchi. Detto ciò, sembra si parli di un normalissimo arricciato del Nord (con il resto del piumaggio completamente liscio), mentre il Padovano deve averlo ricco di arricciature, così dette secondarie, ma che secondarie non lo sono affatto. Anche la mancanza di una di esse lo impoverisce pesantemente ed un occhio esperto e critico deve saper cogliere il vuoto che essa crea. Ma pensiamo veramente che sia bello un Padovano con le tre arricciature primarie di buona fattezza ma con un brutto ciuffo, o senza belle sopracciglia, o con imbracatura non visibile, o con stacco assente, o mancante di piume di gallo, o addirittura senza collarino? È nostra convinzione che la mancanza di una sola di queste caratteristiche dovrebbe inibire il giudice ad assegnare elevatissimi punteggi. Riteniamo che tutte le arricciature siano caratteristiche di pregio a cui un buon giudice deve prestare la medesima attenzione e, qualora anche solo una di esse fosse completamente o parzialmente assente, debba rimarcarle sulla scheda e farla pesare nella valutazione finale. Un semplice esempio può essere quello di immaginare un Padovano, seppur molto buono in quasi tutte le caratteristiche, ma mancante delle piume di gallo: certo ad occhio sembrerà bello, ma non bellissimo aggiungiamo noi. In un così fatto canarino, la presenza di piume di gallo è il non plus ultra, il tocco di classe in più che lo completa, che lo rende più elegante, nonché pregiato e quindi eccellente. Purtroppo, il più delle volte una tale mancanza non viene nemmeno notata dal giudice che magari (ci ripetiamo) assegna punteggi esagerati. Ma anche se venisse penalizzato di 1 punto (per noi dovreb-
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bero essere 2), la mancanza di queste (che debbono essere almeno 3 per lato) ne oscurerebbe la finezza. Analogo discorso possiamo fare su ognuna delle altre arricciature. Il collarino, qualora assente, non consente al soggetto di andare a podio (90 punti) perché è un connotato assolutamente immancabile che contraddistingue ancor più la razza. Questa particolarità è comunque più gestibile delle altre in quanto, a dire il vero, mette d’accordo tutti. Infatti, la totale mancanza lo danneggia pesantemente (5 punti) mentre, qualora fosse solo presente nella parte anteriore, subirebbe una penalizzazione adeguata stabilita di volta in volta dal giudice ma che, comunque, ne pregiudicherebbe solo lievemente il valore. Un plauso ovviamente se completo. Nella perfezione di un buon Padovano non bisogna trascurare le unghie che, qualche volta, si vedono a forma di cavatappi. Noi pensiamo che questa apparente anomalia non vada vista con troppa severità, giacché è spesso causata da eredità atavica e non necessariamente da meticciamento. Anche qui sta all’occhio del bravo giudice valutare se ciò è sopportabile o penalizzabile, ma se altri connotati lo convincessero che ciò sia causato da inquinamento con altra razza, dovrebbe procedere a squalifica senza alcuna remora. A conclusione di questo excursus, ci teniamo a richiamare l’attenzione di tutti, giudici e allevatori a non soffermarsi mai nelle valutazioni in modo sommario e/o superficiale, ma di analizzare criticamente ogni considerando dello standard dell’Arricciato Padovano. Solo così si potrà addivenire a condividere un giudizio più esatto e completo, con la speranza che, prima di assegnare punteggi da 93 in su, il giudice si accerti che tutte, dicasi tutte le caratteristiche siano ben evidenti; in caso contrario premiamo pure ma senza esagerare.